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Anno scolastico 2017/18 - Classe terza–Prof.ssa Barbieri Page12 Il melodramma, nasce a Firenze alla fine del XVI secolo come Recitar cantando, nuovo stile ispirato alla tragedia greca. Le trame erano essenzialmente mitologiche e L’Orfeo è considerato il primo vero capolavoro della storia del melodramma, poiché impiega tutte le risorse fino ad allora concepite nell'arte musicale. Le rappresentazioni si svolgevano nei teatri delle residenze private,la trama è basata sul mito greco di Orfeo, parla della sua discesa all'Ade, e del suo tentativo infruttuoso di riportare la sua defunta sposa Euridice alla vita terrena. Claudio Monteverdi 1567 – 1643 Orfeo Toccata Vi ricorda, o bosch’ombrosi, De miei lungh’aspri tormenti, Quando i sassi ai miei lamenti Rispondean fatti pietosi? Vi ricorda, o bosch’ombrosi? Ritornello Dite all’hor non vi sembrai Più d’ogn’altro sconsolato? Hor fortuna ha stil cangiato Et ha volto in festa i guai. Dite all’hor non vi sembrai Più d’ogn’altro sconsolato? Ritornello Vissi già mesto e dolente, Hor gioisco e quegli affanni Che sofferti hò per tant’anni Fan più caro il ben presente. Vissi già mesto e dolente. Ritornello Sol per te, bella Euridice, Benedico il mio tormento; Dopo’l duol vi è più contento, Dopo’l mal vi è più felice. Sol per te, bella Euridice. Pastore Mira, deh mira Orfeo, che d’ogni intorno - Ride il bosco e ride il prato. Segui pur co’l plettro aurato - D’addolcir l’aria in sì beato giorno. All’inizio del XVIII secolo Giovanni Battista Pergolesi 1710 - 1736 compose un breve intermezzo buffo in due atti che veniva eseguito durante gli intervalli tra gli atti della opera principale La serva padrona. Questa composizione, di carattere allegro e scanzonato e non priva di malizia, rappresenta situazioni e personaggi caricaturali ma realistici ed ebbe grande successo e segnando così l’inizio della Opera comica o buffa.

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    Il melodramma, nasce a Firenze alla fine del XVI secolo come Recitar cantando, nuovo stile ispirato

    alla tragedia greca. Le trame erano essenzialmente mitologiche e L’Orfeo è considerato il primo vero

    capolavoro della storia del melodramma, poiché impiega tutte le risorse fino ad allora concepite

    nell'arte musicale. Le rappresentazioni si svolgevano nei teatri delle residenze private,la trama è

    basata sul mito greco di Orfeo, parla della sua discesa all'Ade, e del suo tentativo infruttuoso di

    riportare la sua defunta sposa Euridice alla vita terrena.

    Claudio Monteverdi 1567 – 1643 Orfeo

    Toccata

    Vi ricorda, o bosch’ombrosi,

    De miei lungh’aspri tormenti,

    Quando i sassi ai miei lamenti

    Rispondean fatti pietosi?

    Vi ricorda, o bosch’ombrosi?

    Ritornello

    Dite all’hor non vi sembrai

    Più d’ogn’altro sconsolato?

    Hor fortuna ha stil cangiato

    Et ha volto in festa i guai.

    Dite all’hor non vi sembrai

    Più d’ogn’altro sconsolato?

    Ritornello

    Vissi già mesto e dolente,

    Hor gioisco e quegli affanni

    Che sofferti hò per tant’anni

    Fan più caro il ben presente.

    Vissi già mesto e dolente. Ritornello

    Sol per te, bella Euridice,

    Benedico il mio tormento;

    Dopo’l duol vi è più contento,

    Dopo’l mal vi è più felice.

    Sol per te, bella Euridice.

    Pastore

    Mira, deh mira Orfeo, che d’ogni intorno - Ride il bosco e ride il prato.

    Segui pur co’l plettro aurato - D’addolcir l’aria in sì beato giorno.

    All’inizio del XVIII secolo Giovanni Battista Pergolesi 1710 - 1736 compose un breve intermezzo

    buffo in due atti che veniva eseguito durante gli intervalli tra gli atti della opera principale La serva

    padrona. Questa composizione, di carattere allegro e scanzonato e non priva di malizia, rappresenta

    situazioni e personaggi caricaturali ma realistici ed ebbe grande successo e segnando così l’inizio della

    Opera comica o buffa.

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    Nel frattempo il melodramma si diffuse in Europa quando i compositori italiani si recarono a

    lavorare nelle corti straniere, dando così origine all’opera francese (Jean Baptist Lully XVII)

    e tedesca ( Mozart XVIII).

    W.A. Mozart – Die Zauberflöte (Il flauto magico)

    Papageno e Papagena. Si tratta di un duetto

    Tintinna, Glockenspiel, tintinna,

    devo vedere la mia cara ragazza.

    Suonate campanellini, suonate,

    portate qui la mia ragazza!

    Suonate campanellini, suonate,

    portate qui la mia donnina!

    Aria della Regina della notte

    La vendetta dell'inferno ribolle nel mio cuore,

    morte e disperazione fiammeggiano intorno a me!

    Se tramite te Sarastro non proverà le pene della

    morte,

    non sarai mai più mia figlia

    Ripudiata tu sia per sempre,

    Abbandonata tu sia per sempre,

    Distrutti siano per sempre

    Tutti i legami della natura

    Se Sarastro non sbiancherà per mano tua!

    Ascoltate, dèi della vendetta, ascoltate il

    giuramento di una madre!

    In Italia nel XIX secolo i libretti delle opere furono generalmente influenzati dalla letteratura

    nazionale ma anche dal nascente romanticismo europeo e da William Shakespeare: di conseguenza le

    trame sono spesso basate sui moti interiori dei personaggi, non di rado protagonisti di storie d'amore

    passionali e azioni tragiche. Le figure più presenti sono quelle del tiranno e della donna innamorata.