- BIOLOGIA QUANTISTICA-

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1 UNA NUOVA SCIENZA: LA BIOLOGIA QUANTISTICA ( i nostri contributi ) Autori Francesco Di Noto, Michele Nardelli, Pierfrancesco Roggero Abstract In this paper we talk about new science called “quantum biology”, with our possible contributes and final references Riassunto In questo lavoro accenniamo alla nuovissima scienza chiamata Biologia quantistica, che si occuperà dello studio delle connessioni ormai accertate tra biologia, fisica quantistica e fenomeni biologici, per esempio la percezione del campo magnetico terrestre da parte di alcuni uccelli migratori, la fotosintesi clorofilliana, ecc. Uno degli scopi pratici di questa scienza potrebbe essere l’applicazione in campo medico e/o terapeutico o altro, tramite possibili ed eventuali future biotecnologie quantistiche) . Sembra infatti che piante e animali, ma anche persone, sia pure involontariamente, possano fare meglio dei laboratori in materia di alcuni effetti quantistici (entanglement in

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biologia quantistica

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UNA NUOVA SCIENZA: LA BIOLOGIA

QUANTISTICA ( i nostri contributi )

Autori

Francesco Di Noto, Michele Nardelli, Pierfrancesco Roggero

Abstract

In this paper we talk about new science called “quantum biology”,

with our possible contributes and final references

Riassunto

In questo lavoro accenniamo alla nuovissima scienza chiamata

Biologia quantistica, che si occuperà dello studio delle connessioni

ormai accertate tra biologia, fisica quantistica e fenomeni biologici,

per esempio la percezione del campo magnetico terrestre da parte di

alcuni uccelli migratori, la fotosintesi clorofilliana, ecc. Uno degli scopi

pratici di questa scienza potrebbe essere l’applicazione in campo

medico e/o terapeutico o altro, tramite possibili ed eventuali future

biotecnologie quantistiche) . Sembra infatti che piante e animali, ma

anche persone, sia pure involontariamente, possano fare meglio dei

laboratori in materia di alcuni effetti quantistici (entanglement in

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particolare), e cioè a temperatura ambiente, , per tempi più lunghi, ecc.

Ne riferimenti finali citiamo due nostri articoli, sui calcolatori

prodigio (possibile coinvolgimento dell’entanglement alla base di

questi calcoli) e sui normali e regolari ritmi di emissioni di fotoni da

parte del corpo umano in normali condizioni di salute, mentre sono

irregolari in presenza di sclerosi multipla ,

Introduzione

Nel volume “FISICA ESTREMA” allegato alla rivista “Le Scienze”

nel corso del 2014. a pag. 140, l’Autore del capitolo “Vivere in un

mondo quantistico, paragrafo gli uccelli di Schrodinger, conclude

così (l’articolo è comunque riportato in nota 1 finale):

“...L’entanglement (nella fotosintesi clorofilliana, N.d.A.A ), dovrebbe

durare solo una frazione di secondo e riguardare molecole composteda

non più di 100.00 atomi. Ci sono in natura esempi di entangleement di

dimensioni e di durata maggiori? Non lo sappiamo, ma l’interrogativo

è abbastanza intrigante da stimolare la nascita di una nuova disciplina,

la biologia quantistica”

E a questa nuova scienza dedichiamo questo nostro lavoro divulgativo,

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con qualche nostro piccolo contributo.

Parzialmente dalla voce Quantum biology di Wikipedia, in inglese

(non esiste ancora la versione in italiano):

“Quantum biology

From Wikipedia, the free encyclopedia

Quantum biology refers to applications of quantum mechanics to biological objects and problems.

Usually, it is taken to refer to applications of the "non-trivial" quantum features such as

superposition, nonlocality, entanglement and tunneling, as opposed to the "trivial" but ubiquitous

quantum mechanical nature of chemical bonding, ionization, and other phenomena that are the basis

of the fundamental biophysics and biochemistry of organisms.

Austrian-born physicist and theoretical biologist Erwin Schrödinger, one of the founders of

quantum theory in physics, was also one of the first scientists to suggest a study of quantum biology

in his 1944 book What Is Life?.

Contents

• 1 Applications

• 2 References

• 3 Further reading

• 4 External links

Applications

Many biological processes involve the conversion of energy into forms that are usable for chemical

transformations and are quantum mechanical in nature. Such processes involve chemical reactions,

light absorption, formation of excited electronic states, transfer of excitation energy, and the transfer

of electrons and protons (hydrogen ions) in chemical processes such as photosynthesis and cellular

respiration.[1]

Quantum biology uses computation to model biological interactions in light of

quantum mechanical effects.[2]

Some examples of the biological phenomena that have been studied in terms of quantum processes

are the absorbance of frequency-specific radiation (i.e., photosynthesis[3]

and vision[4]

); the

conversion of chemical energy into motion;[5]

magnetoreception in animals,[6][7][8][9]

DNA

mutation[10]

and brownian motors in many cellular processes.[11]

Recent studies have identified quantum coherence and entanglement between the excited states of

different pigments in the light-harvesting stage of photosynthesis.[ .

[12][13]

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Although this stage of photosynthesis is highly efficient, it remains unclear exactly how or if these

quantum effects are relevant biologically.[14]

The controversial theory of orchestrated objective reduction argues that coherent quantum processes

within microtubules are the origin of consciousness. “

Dal seguente lavoro, riportiamo parzialmente :

“ L’EFFETTO ENTANGLEMENT SU LARGA SCALA

(dalle stringhe al mondo quantistico e poi anche al mondo sensibile)

Gruppo “B. Riemann”*

Francesco Di Noto, Michele Nardelli

Da “Vivere in un mondo quantistico” di Vlatko Vedrai :

“La meccanica quantistica non riguarda solo le piccole particelle

subatomiche, ma anche piante, uccelli e forse esseri umani”

(contenuto riservato agli abbonati, ma riportato in Rif. 7) Riportiamo

solo il paragrafo riguardante i pettirossi, come ottimo esempio di

fnzionamento dell’effetto entanglement sulla percezione del campo

magnetico da parte dei pettirossi, e dello stesso fenomeno quantistico

in laboratorio:

“Gli uccelli di Schrödinger

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I pettirossi sono piccoli uccelli laboriosi. Ogni anno dalla Scandinavia

Migrano verso le calde pianure dell’Africa equatoriale per fare ritorno

in primavera,quando il clima scandinavo è più tollerabile. I pettirossi

percorrono questo viaggio di andata e ritorno di13.000 km con

naturalezza.. L’uomo si è sempre chiesto se uccelli e altri animali

potessero contare su qualche bussola naturale. Negli anni settanta, i

coniugi Wolfang e Roswith Wiltschko dell’Università di Francoforte

catturarono pettirossi che stavano migrando in Africa e li immersero in

un campo magnetico artificiale. Scoprirono che, stranamente, i pettirossi

erano indifferenti all’inversione della direzione del campo magnetico,

dimostrando di non saper distinguere il nord dal sud.. Gli uccelli, però,

reagivano all’inclinazione del campo magnetico terrestre, e cioè l’angolo

che le linee del campo formano con la superficie.. E’ tutto quello di cui

hanno bisogno per navigare. Curiosamente, tutto quello di cui hanno

bisogno per navigare “.

Conclusioni

Possiamo provvisoriamente concludere che le basi teoriche (e le

osservazioni di tali fenomeni naturali coinvolti) della nuova scienza ci

sono, e anche interessanti.

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Noi possiamo aggiungere un nostro possibile contributo, riguardante

persone umane, anziché soltanto piante e uccelli ( relativamente a

fotosintesi clorofilliana e migrazioni accennate nel testo e nelle relative

citazioni).

Infine, dal punto di vista strettamente matematico, ricordiamo che

l’effetto entanglement è già stato dimostrato come conseguenza della

teoria delle stringhe (accenno in Rif.18 e relativo brano) e alla base di

questa teoria ci sono i numeri primi naturali (da noi detti così perché

coinvolti in diversi fenomeni naturali, a partire dalle stringhe, ma vedi

anche Rif. 2) di forma 6f + 1 con f numeri di Fibonacci, sottoinsieme

dei numeri primi normali, di forma 6k+1, con k numeri naturali

(tranne i due numeri primi iniziali 2 e 3, di forma 6*0 +2 = 2 e

6*0 +3 = 3). Quindi la frattalità delle stringhe si ripercuoterebbe a

cascata, come una sorta di “peccato originale” su tantissimi fenomeni

naturali, con o senza contributo dell’effetto entanglement. Nei

fenomeni biologici , o almeno in alcuni di essi, frattalità ed

entanglement convivono benissimo. Per esempio, la frattalità nelle

piante (che permettono loro di esporsi in modo da essere colpita,

specialmente nelle foglie, da una maggior quantità di luce solare da

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più luce solare, poi l’effetto entanglement completa il lavoro per

accumulare maggiori quantità di energia negli zuccheri della frutta

ecc., e che poi noi umani e animali usiamo come cibo)

Anche il DNA, componente biologico importantissimo, ha una

struttura frattale (Rif. 5 e 6)

Questa è una nostra possibile e attendibile previsione, magari da

verificare ulteriormente, e contrariamente a quanto si scrive a pag. 38

della Nota 1:

“...D’altro canto la teoria delle stringhe si è imbattuta in problemi tutti

suoi: per esempio non formula previsioni precise su fenomeni

osservabili”

L’effetto entanglement riguarda anche i minerali, come i cosiddetti

metalli strani, Rif. 4, ma anche qualche cristallo, Rif. 19.

Possiamo mostrare le connessioni tra teoria di stringa, sezione aurea,

effetto entanglement e fenomeni naturali (biologici e non) con questo

schema provvisorio, da approfondire eventualmente e meglio in futuro.

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Teorie di stringa

↓ ↓

Sezione aurea ↔ effetto entanglement

↓ ↓

Frattali ↔ Fenomeni naturali

↓ ↓

Fisici ↔ Biologici

↓ ↓

Es. cristalli) es. fotosintesi clorofilliana, DNA,

percezioni del campo magnetico,

calcolatori prodigio,

ed eventuali altri

Il percorso in rosso è ovviamente quello che interessa in modo

Particolare la biologia quantistica, oggetto di questo lavoro

preliminare, che potremmo aggiornare in futuro in presenza di nuovi

elementi teorici o sperimentali.

Caltanissetta 4.10.2014

Nota 1

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Riferimenti e relativi brani a sostegno della nascente biologia

quantistica a livello di fenomeni biopsicologici e biologici umani

(Tutti sul nostro sito, salvo diversa indicazione)

1) I CALCOLATORI PRODIGIO E L’EFFETTO NTANGLEMENT

Francesco Di Noto, Michele Nardelli

Dal quale riportiamo la premessa e l‘ introduzione

Premessa

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Di recente si è scoperto che l’effetto quantistico noto come

entanglement è una conseguenza della teoria delle stringhe (Nota 1e

seguenti), ed è alla base, tra l’altro, della percezione del campo

magnetico terrestre da parte del pettirosso per orientarsi nelle sue

migrazioni, ma anche del futuro computer quantistico, che farà

calcoli esatti e velocissimi, quasi istantanei. La stessa cosa fanno i

cosiddetti calcolatori prodigio, per cui ipotizziamo un effetto

entanglement nel cervello di queste persone (spesso ignoranti in

matematica) e che consente loro prodigiose prestazioni di calcolo

(da qui il nome di calcolatori prodigio), analoghe a quelle che

faranno i computer quantistici

Introduzione

Com'è noto agli studiosi di psicologia, tra i fenomeni minori

considerati più misteriosi, esiste anche quello del "calcolo": alcuni

soggetti soprattutto giovani, sono in grado di eseguire rapidamente

e mentalmente (ma in modo poco comprensibile anche a loro stessi)

dei calcoli numerici molto complessi, come le estrazioni di radici

cubiche, n-esime potenze di qualche numero e così via.

Cosicché, essendo anche un appassionato di matematica, vorrei

cercare con questo mio lavoro di toglierlo – se così si può dire – dal

dimenticatoio in cui è stato relegato ormai da decenni, e

rispolverarlo con qualche considerazione teorica riguardo

all'affinità della mente umana con i computer moderni (doppio

software nella prima; uno, normale, che permette di eseguire i

calcoli con le istruzioni aritmetiche, algebriche imparate a scuola, e

l'altro, psicologico, che permette di eseguire calcoli anche

complessi, in modo "misterioso"; nel computer , invece, c'è un solo

software,

quello preparato dai programmatori; il computer è o pera tecnica e

razionale del "sistema cervello" ed entrambi elaborano informazio

ni a livello quantistico. Tale calcolo prodigioso e ancora misterioso,

è spesso alternativo al normale calcolo mentale (basato sulle

istruzioni aritmetiche imparate a scuola con le famose tabelline e

tavole pitagoriche) o strumentale (calcolatrici e computer per

risparmiare tempo e fatica).

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Dopo aver riportato la casistica nota e le considerazioni degli

studiosi che se ne sono occupati (MacKenzie) ritorneremo alle

ipotesi moderne per cercare qualche nuovo lume teorico.

Parleremo anche dei casi e delle ipotesi del fisico moderno Paul

Davies, riportate nel suo ottimo libro La Mente di Dio

e utili a questa ricerca; e anche del "calcolo quantistico" da parte

delle particelle elementari.”

2)

Numero 1

La sezione aurea nel corpo umano

= Bronzi di Riace - Museo nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria =

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Dal quale riportiamo solo il paragrafo sulla patologia aurea

Patologia Aurea Anche in patologia sono state riscontrate tracce dei numeri di Fibonacci. Ad esempio

nella sclerosi multipla, una correlazione con i numeri di Fibonacci è stata trovata

nelle emissione dei biofotoni (Rif. 1).

Tale emissione è stata decritta recentemente nel libro di Lynne Mc Taggert dal titolo

“Il campo del punto zero”. A pagina 80, l’autrice parla delle ricerche di Popp

sull’emissione ciclica di fotoni, da parte degli esseri umani, ed esattamente da una

piccola area della mano e della fronte di una donna sana:- “Popp analizzò quindi i

dati e scoprì, con sua sorpresa, che le emissioni di luce seguono determinate

configurazioni, secondo ritmi biologici che si ripetono ogni 7, 14, 32, 80 e 270 giorni,

momenti in cui le emissioni sono identiche, anche dopo un anno…”. Vediamo ora di

capire, nel modo più semplice possibile, le connessioni di questi numeri con la

successione di Fibonacci. Queste relazioni le ritroveremo attraverso i numeri primi[1]

.

Abbiamo visto che i cicli si ripetono ogni 7, 14, 32, 80 e 270 giorni, e tutti questi

numeri seguono una forma generale:

Indichiamo con b i numeri corrispondenti ai giorni in cui i cicli si ripetono e

indichiamo con p un qualsiasi numero primo. Ad eccezione del numero 7 che è già

un numero primo, tutti i numeri b sono di forma p+1 . Infatti:

� 707 += !7 primoè

� 13114 += !13 primoè

� 31132 += !31 primoè

� 79180 += !79 primoè

� 2691270 += !269 primoè

Magari è una coincidenza, ma non è la sola, perché c’è anche la corrispondenza con i

numeri di Fibonacci.

Indichiamo con f i numeri di Fibonacci, i numeri b seguono la forma 26 +⋅= fb , ad

eccezione del 7 per il quale vale la forma 16 +⋅= fb e per il 270 per il quale vale la

forma 06 +⋅= fb :

Rubrica curata da

Francesco Di Noto e Eugenio Amitrano

http://www.atuttoportale.it/

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� 1167 +×= 70116 =−+×

� 22614 +×= 131226 =−+×

� 25632 +×= 311256 =−+×

� 213680 +×= 7912136 =−+×

� 0456270 +×= 26910456 =−+× [1] = I numeri primi sono quei numeri divisibili solo per 1 e per se stessi

Dove i coefficienti f sono 1, 2, 5, 13, 45. Quest’ultimo, il numero 45, è prossimo

alla media di 34 e 55, infatti 5,442

89

2

5534==

+ mentre mancano i numeri di Fibonacci

3, 8 e 21.

Ricapitolando, si vede che i numeri p sono numeri primi naturali, di forma 16 ±= fpn collegati ai numeri b dalla formula 1−= bpn . Quattro numeri primi

naturali (7, 13, 31, 79) su cinque. I numeri di Fibonacci coinvolti sono 1, 2, 5 e 13

(mancano, come già visto, i numeri 3, 8 e 21), e sono, in ogni caso, ben quattro

numeri su cinque. Anche se un po’ forzata, la cosa non sembra del tutto casuale,

infatti, 7 coincidenze su 10 sono molte ed escludono ragionevolmente la casualità del

fenomeno dell’emissione di fotoni.

Per approfondimenti, rimandiamo al riferimento 1.

Per concludere cosa dire, la sezione aurea rappresenta la misura perfetta della

bellezza e della salute. “E tu, sei in sezione aurea?”

Riferimenti

1) “L‘emissione di biofotoni, un altro fenomeno basato sui numeri primi naturali.”

– Dr. M. Nardelli – Gruppo Eratostene (http://xoomer.alice.it/stringtheory) “

3) Il DNA “capisce” la meccanica quantistica

di Vincenzo Zappalà , pubblicato in Astrofisica

“Una collaborazione israeliana e tedesca sembra dimostrare che il

DNA sia in grado di distinguere lo stato quantico conosciuto come

“spin”. La biologia si avvicina sempre più alla fisica dell’estremaente

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piccolo e forse può aiutarla nello studio della sua parte più

complicata”.

www.astronomia.com › Articoli › Astrofisica

4) I metalli strani. Da :

www.lescienze.it Le Scienze

5150 Le Scienze 535 marzo 2013

Fotografia di Zachary Zavislak

fisica

“Strane stringhe” Nuovi stati della materia scoperti di recente manifestano quella

che Einstein chiamava «inquietante azione a distanza». Sono quasi

inspiegabili, ma qualche risposta comincia ad arrivare da un campo

della fisica apparentemente non collegato: la teoria della stringhe di Subir Sachde

per il resto si rimanda al link :

download.kataweb.it/.../133607281-3b37809f-d015-4ad6-a9b8-61dd60...

5) Il triangolo aureo nel DNA e nel dodecaedro Gruppo “B. Riemann”

Francesco Di Noto, Michele Nardelli

6) Possibili connessioni tra la Sezione Aurea nel DNA e nell’Hard Disk

basato sul DNA Gruppo “B. Riemann”

Francesco Di Noto

Michele Nardelli

Sul link www.divinesection.net/doc/Sezione_Aurea_HD_DNA.pdf

Altri possibili e utili riferimenti

7) L’EFFETTO ENTANGLEMENT SU LARGA SCALA (dalle stringhe al mondo quantistico e poi anche al mondo sensibile)

Gruppo “B. Riemann”*

Francesco Di Noto, Michele Nardelli

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8) UNA NUOVA CONNESSIONE FIBONACCI – ORBITALI

ELETTRONICI Gruppo “B.Riemann”

Francesco Di Noto, Michele Nardelli

9) Teoria delle stringhe, effetto entanglement e fotosintesi clorofilliana

Gruppo “B. Riemann”*

Francesco Di Noto, Michele Nardelli

10) La matematica dell’evoluzione naturale (Proposta di considerare

la sezione aurea nella simulazione informatica del DNA e nella futura

dimostrazione matematica della teoria evoluzionistica) Gruppo “B. Riemann”*

Francesco Di Noto, Michele Nardelli

11) DALLE TEORIE DI STRINGA AI MATERIALI

SUPERCONDUTTORI TRAMITE LA SEZIONE AUREA Gruppo “B. Riemann”*

Francesco Di Noto, Michele Nardelli

12) La serie di Fibonacci nel microcosmo (effetto Hall quantistico,

cariche frazionarie , masse dei quark, numeri quantici, stabilità

nucleare) Gruppo “B. Riemann”*

Francesco Di Noto, Michele Nardelli

13) La sezione aurea nel DNA Gruppo “B. Riemann”*

Francesco Di Noto, Michele Nardelli

14) L’EQUAZIONE PREFERITA DALLA NATURA E I

RELATIVI GRAFICI PARABOLICI Gruppo “B. Riemann”

Francesco Di Noto, Michele Nardelli

15) DALLA TEORIA DEI NUMERI ALLE TEORIE DI STRINGA

CONNESSE AD EFFETTI QUANTISTICI (ES: ENTANGLEMENT),

SULLE FORME DI TELETRASPORTO E ALCUNI ALTRI

FENOMENI NATURALI

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Francesco Di Noto, Michele Nardelli

16) 1) Sulle possibili relazioni matematiche tra Funzione zeta di

Riemann, Numeri Primi, Serie di Fibonacci, Partizioni e Teoria di

Stringa

Dedicato alla memoria del genio matematico S. Ramanujan (1887-1920)

Michele Nardelli , Francesco Di Noto e Annarita Tulumello

Link :

eprints.bice.rm.cnr.it/.../Nardelli_-Fibonacci,_Primi_e_Teoria_di_string...

17) FIBONACCI, DIMENSIONI, STRINGHE: NUOVE

INTERESSANTI CONNESSIONI

Francesco Di Noto e Michele Nardelli

Link: eprints.bice.rm.cnr.it/640/1/Nardinot02.pdf

18) Dimostrare l'”indimostrabile” teoria delle stringhe

Sul sito:

spaziomente.wordpress.com/.../dimostrare-lindimostrabile-teoria-delle-

str...

Dal quale riportiamo il seguente brano:

“...La ricerca in questione, guidata da un team dell’Imperial College di Londra, ha

scoperto inaspettatamente che la teoria delle stringhe sembra poter predire il

comportamento delle particelle quantistiche “entagled” (termine, come sappiamo,

intraducibile che denota uno stato di non separazione e di simultaneità di movimento tra

le componenti di un sistema, in questo caso formato da particelle).

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Nel corso degli ultimi 25 anni, la teoria delle stringhe è diventata una speranza di

conciliazione tra ciò che sappiamo dell’incredibilmente piccolo con la nostre conoscenze

in campo cosmologico. L’uso della teoria per la previsione del comportamento delle

particelle entangled, offrirebbe quindi la prima occasione per sperimentarla, considerato

che fino ad ora è stata sempre considerata un modello fisico teorico.

Il professor Mike Duff, il principale autore dello studio, afferma che se gli esperimenti

dimostreranno che le loro previsioni circa l’entanglement quantistico sono corrette, la

teoria delle stringhe potrà essere utilizzata per prevedere il comportamento dei sistemi

quantistici entangled.

Duff aggiunge che questa non sarà la prova che la teoria delle stringhe sia la teoria

corretta e definitiva “del Tutto”‘ così tanto ricercata dalla cosmologia e dalla fisica delle

particelle. Tuttavia questo fatto sarà molto importante per i teorici, perché dimostrerà se

la teoria delle stringhe funziona (e ancora non lo sappiamo effettivamente).

Lo studio è stato condotto da ricercatori dell’Imperial College di Londra e alla Stanford

University. E ‘stato in parte finanziato dalla UK Science and Technology Facilities

Council (STFC).

Incrociamo le stringhe allora!”

19) Entanglement quantistico in un cristallo

Pubblicato il 26 gennaio 2011

Sul sito punto-informatico.it/3069970/.../entanglement-quantistico-un-

cristallo.as...

Dal quale riportiamo il seguente brano:

Cari lettori, presentiamo un aggiornamento sull’entanglement di Alfonso Maruccia tratto

da Punto Informatico (clicca qui per visionare la fonte).

“C’è chi promette la concretizzazione del “sogno” del computer quantistico di qui a pochi anni, e chi invece continua a sperimentare alla ricerca di soluzioni innovative

agli enormi problemi tecnologici posti dalla manipolazione dei singoli fotoni e degli stati atomici. L’ultima novità in fatto di quantum computing arriva da due studi

pubblicati su Nature, entrambe volti a dimostrare la possibilità di immagazzinare in

maniera permanente lo stato di entanglement di una coppia di fotoni in un cristallo lungo un centimetro.

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20) Le Scienze

La rivista in edicola

sul sito

www.lescienze.it/.../elettrone_pesante_superconduttore_entanglement-10..

18 giugno 2012

Elettroni pesanti? Tutta colpa dell'entanglement

Cortesia Yazdani

Sullo stesso argomento

Dal sito

18/06/2012

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Elettroni pesanti? Tutta colpa dell'entanglement

18/11/2013

Una raffinata metodica di microscopia elettronica ha permesso di osservare il comportamento degli

elettroni nei cristalli e di evidenziare in che modo, all'abbassarsi della temperatura, essi appaiano

molto più massicci degli elettroni liberi. L'origine del fenomeno è nell'entanglement quantistico,

che mescola due comportamenti opposti dell'elettrone stesso

(red)

Notiamo che nei cristalli è spesso presente la sezione aurea, e ora

anche l’entanglement, a sostegno della nostra tesi che sezione aurea e

ed effetto a entanglement sono spesso abbinati nello stesso fenomeno,

sia esso minerale, come i cristalli, sia esso biologico, come nella

fotosintesi clorofilliana.