libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME”...

40
libero

Transcript of libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME”...

Page 1: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

libero

Page 2: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione
Page 3: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 1

INDICE

PREMESSA ................................................................................................................... 2

1. QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO ........................................................ 4

2. QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE............................................................ 14

3. QUADRO DI RIFERIMENTO PAESAGGISTICO-AMBIENTALE .................................... 24

3.1 Individuazione dei connotati del paesaggio ......................................................... 24

3.2 Individuazione dei potenziali inquinamenti e disturbi ambientali ........................... 27

3.2.1 Rumore ................................................................................................... 27

3.2.2 Atmosfera ................................................................................................ 31

3.2.3 Ambiente idrico superficiale ...................................................................... 37

4. CONCLUSIONI ..................................................................................................... 38

Page 4: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 2

PREMESSA

Il presente elaborato viene redatto a completamento della documentazione trasmessa per

l’ottenimento della nuova Autorizzazione Paesaggistica per il progetto relativo

all'adeguamento del tratto Trisungo – Acquasanta Terme della S.S.4 “Salaria” – 1° lotto 2°

stralcio. Queste integrazioni rispondono all’esigenza, da un lato, di completare lo studio

degli aspetti paesaggistici coinvolti nel progetto, e d’altro lato, di aggiornare il quadro

programmatico rispetto a tutti gli strumenti di pianificazione territoriale ed ambientale,

onde verificare la persistenza della compatibilità ambientale del progetto, ad oggi.

Nell'ambito della procedura di verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto

Ambientale, nel gennaio del 2002 è stato elaborato uno studio di verifica ambientale

sviluppato secondo i punti dettati dall'Allegato D del D.P.R. Del 12/04/1996, così come

previsto dall'art.10 dello stesso Decreto.

In dettaglio occorre fornire la descrizione del progetto e i dati necessari ad individuare gli

effetti che lo stesso potrebbe avere sull'ambiente. Secondo l'Allegato D, infatti, le

caratteristiche del progetto devono essere prese in considerazione in particolare in

rapporto ai seguenti elementi:

- dimensioni del progetto (superfici, volumi, potenzialità);

- utilizzazione delle risorse naturali;

- produzione di rifiuti;

- inquinamento e disturbi ambientali;

- rischio di incidenti;

- impatto sul patrimonio naturale e storico, tenuto conto della destinazione delle zone

che possono essere danneggiate (in particolare zone turistiche, urbane o agricole).

La sensibilità ambientale delle zone geografiche che possono essere danneggiate dal

progetto, deve essere presa in considerazione, tenendo conto in particolare dei seguenti

elementi: la qualità e la capacità di rigenerazione delle risorse naturali della zone: la

capacità di carico dell'ambiente naturale, con particolare attenzione alle seguenti zone:

- zone costiere

- zone montuose e forestali

- zone nelle quali gli standard di qualità ambientale della legislazione comunitaria sono

già superati;

- zone a forte densità demografica

- paesaggi importanti dal punto di vista storico, culturale e archeologico

- aree demaniali dei fiumi, dei torrenti, dei laghi e delle acque pubbliche

- effetti dell'opera sulle limitrofe aree naturali protette.

Lo studio di verifica eseguito evidenziò che il progetto a farsi non è soggetto a Valutazione

di Impatto Ambientale, così come sancito dal Decreto della Giunta Regionale delle Marche

n.292 del 10/09/2002, che rilascia anche la compatibilità ambientale ai sensi degli artt. 63

bis e ter delle N.T.A. del P.P.A.R. e l'Autorizzazione Paesaggistica ai sensi dell'art. 151 del

D.Lgs. 490/99, con delle prescrizioni che sono state ottemperate nella fase di

progettazione definitiva.

La Legge Regionale del 26 marzo 2012 n.3 “Disciplina regionale della valutazione di

impatto ambientale” stabilisce, nell'Allegato C le informazione da inserire nello studio

preliminare, di seguito riportate:

1.Caratteristiche del progetto

Le caratteristiche del progetto debbono essere prese in considerazione in particolare in

rapporto ai seguenti elementi:

a) dimensioni del progetto (superfici, volumi, potenzialità);

b) cumulo con altri progetti;

c) utilizzazione delle risorse naturali;

d) produzione di rifiuti;

e) inquinamento e disturbi ambientali;

f) rischio di incidenti, per quanto riguarda, in particolare, le sostanze o le tecnologie

utilizzate;

Page 5: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 3

g) impatto sul patrimonio naturale e storico, tenuto conto della destinazione delle zone che

possono essere danneggiate (in particolare zone turistiche, urbane o agricole).

2. Ubicazione del progetto

Deve essere considerata la sensibilità ambientale delle aree geografiche che possono

risentire dell'impatto dei progetti, tenendo conto, in particolare dei seguenti aspetti:

a) l'utilizzazione attuale del territorio;

b) la ricchezza relativa, della qualità e capacità di rigenerazione delle risorse naturali della

zona;

c) la capacità di carico dell'ambiente naturale, con specifica attenzione alle seguenti zone:

1) zone umide;

2) zone costiere;

3) zone montuose o forestali;

4) riserve e parchi naturali;

5) zone classificate o protette dalla legislazione degli Stati membri e zone protette

speciali designate dagli Stati membri in base alle direttive 70/409/CEE e 92/43/CEE;

6) zone limitrofe alle aree di cui ai punti 4) e 5);

7) zone nelle quali gli standard di qualità ambientale della legislazione comunitaria

sono già superati;

8) zone a forte densità demografica;

9) zone di importanza storica, culturale e archeologica;

10) aree demaniali dei fiumi, dei torrenti, dei laghi e delle acque pubbliche;

11) territori con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità di cui all'articolo

21 del d.lgs. 18 maggio 2001, n. 228.

3. Caratteristiche dell'impatto potenziale

Gli effetti potenzialmente significativi dei progetti debbono essere considerati in relazione

ai criteri stabiliti ai punti 1 e 2 e tenendo conto, in particolare:

a) della portata dell'impatto (area geografica e densità di popolazione interessata);

b) della natura transfrontaliera dell'impatto;

c) dell'ordine di grandezza e della complessità dell'impatto;

d) della probabilità dell'impatto;

e) della durata, frequenza e reversibilità dell'impatto.

Come si può dedurre da quanto esposto, lo studio di verifica ai sensi della L.R. n.3/2012

ha di base i medesimi contenuti dello studio di verifica (“screening”) ai sensi del DPR

12/04/1996, anche se ampliati, particolareggiati e resi coordinati ai sopravvenuti testi di

legge.

Nel seguito si ripercorre quanto sviluppato nello studio di verifica ambientale redatto nel

2002, per commentarlo alla luce dei nuovi contenuti dettati dalla L.R. del 26 marzo 2012

n.3 e per evidenziare come il presente progetto non comporti impatti significativi

sull’ambiente, anche considerando le attuali normative e l’attuale quadro ambientale, e che

quindi possa venire mantenuta, nella sostanza prima ancora che nella forma, l’efficacia del

D.D. 292 del 10/09/2002 che attesta l’esclusione dalla procedura di V.I.A. per il progetto in

esame.

Il presente documento ripercorre i tre quadri di riferimento: programmatico, progettuale e

paesaggistico-ambientale. Infine, dedica la parte terminale alle valutazioni sulla

compatibilità ambientale dell’intervento, valutando gli effetti prima per le singole risorse

ambientali, poi in maniera cumulativa.

Page 6: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 4

1. QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

Il quadro di riferimento programmatico, fornisce gli elementi conoscitivi sulle relazioni tra

l’opera a farsi e gli strumenti di pianificazione e programmazione territoriale e settoriale

che in qualche modo possono avere un’interazione con il progetto.

Nello studio vengono infatti presi in considerazione i seguenti piani:

- Il Piano Triennale di finanziamento dell’ANAS, con cui si evidenziava che

l’opera era inserita nel Piano Pluriennale di Progettazione 2001-2003; ad oggi,

l’intervento in oggetto è inserito nella proposta di Contratto di Programma 2014,

approvata dal CIPE con prescrizioni nella seduta del 14.02.2014.

- Il Piano di Inquadramento Territoriale (P.I.T.) della Regione Marche

(D.A.C.R. n.295 del 08/02/2000) tuttora vigente, riconosce l’importanza delle

direttrici trasversali ricongiungenti l’autostrada A14 e la Statale 16, quale la S.S.4,

per cui il Piano prevede interventi di adeguamento e miglioramento della

funzionalità.

Più in generale all’interno del P.I.T., sono descritte le linee fondamentali di assetto

del territorio necessarie ad assicurare la compatibilità dei programmi e degli indirizzi

di sviluppo economico con i contenuti del Piano Paesistico Ambientale relativi alla

tutela e valorizzazione delle risorse culturali, paesaggistiche, ambientali e

naturalistiche.

Nel settore delle infrastrutture si evidenzia l’importanza dello sviluppo delle reti

come condizione decisiva per partecipare ai processi di trasformazione

dell’economia e della cultura a scala globale.

L’importanza della S.S.4 è ribadita anche nell’ambito della Deliberazione

Amministrativa del Consiglio Regionale n.19 del 20/06/2006. Il documento infatti,

rafforza il concetto di rete viaria nel territorio regionale, gerarchizzandola sotto il

profilo funzionale in due livelli: primaria (rete di connessione con il resto del paese e

destinata alla lunghe percorrenze) che comprende strade di interesse interregionale,

nazionale e comunitario (tra cui la S.S.4); secondaria (relativa alle connessioni

interne alle Marche e destinata a medio/brevi percorrenze) che comprende strade di

interesse interregionale, regionale e provinciale.

Lo stesso concetto viene ribadito nella Deliberazione n.51 del 3 luglio 2012 del

Consiglio Regionale con cui si approva il Piano Regionale Infrastrutture, Trasporto

Merci, Logistica. Proprio da tale documento si riporta un grafo relativo alla

suddivisione gerarchica delle infrastrutture stradali presenti in Regione.

Figura 1 – Grafo rete viaria Marche

Page 7: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 5

- Piano Territoriale Coordinamento della Provincia di Ascoli Piceno

(P.T.C.):

con la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.29 del 28/11/2013 è stata approvata

la variante al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale vigente (approvato nel

2000), adottata definitivamente con delibera n.136 del 05/12/2006 e parzialmente

revocata con delibera del 26/04/2012 e adozione variante agli articoli 16 e 17 delle

NTA del PTC.

La sopravvenuta variante al P.T.C. è motivata dalla volontà di leggere le

trasformazioni sociali, economiche e territoriali degli ultimi anni che hanno

evidenziato alcune carenze progettuali del piano originario.

Le modifiche essenzialmente riguardano:

Le modalità di elaborazione dei PRG;

L’abbattimento delle barriere architettoniche;

La tutela dei centri storici;

La regolamentazione degli insediamenti produttivi;

Il sistema della mobilità;

L’individuazione degli interventi di interesse sovracomunale, provinciale e

regionale;

L’individuazione degli insediamenti della grande distribuzione commerciale;

Il censimento dei fabbricati in zona agricola;

Le aree soggette a rischio di incidenti industriali;

La sostenibilità ambientale e la VAS;

Incentivi per la bioedilizia;

Le reti ecologiche;

La rete della mobilità dolce;

Il regolamento per le antenne per la telefonia mobile.

In sostanza, i temi sviluppati all’interno dello studio di verifica ambientale non

hanno subito variazioni di sorta.

Il P.T.C. inoltre recepisce, già nella sua prima stesura, quanto riportato nel Piano

Paesistico Ambientale Regionale P.P.A.R. delle Marche, approvato con

D.A.C.R. n. 197 del 3 novembre 1989, e da allora rimasto invariato.

- Strumenti urbanistici comunali:

l’opera intereressa i territori comunali di Acquasanta Terme e Arquata del Tronto,

che hanno il P.R.G. aggiornato al P.P.A.R., ma quello di Arquata del Tronto non

risulta ancora in vigore poichè, essendo stato adottato in via definitiva con Delibera

Comunale 35 del 19.12.2009, non ha ancora ottenuto il parere di conformità da

parte della Provincia di Ascoli Piceno ai sensi della L.R. 34/92; in conseguenza di

ciò, secondo il Comune stesso, non sono più efficaci le misure di salvaguardia del

PRG adottato, essendo trascorso oltre un triennio dall’adozione.

Entrambi i PRG hanno inoltre recepito il nuovo tracciato stradale, a seguito

dell’avvenuta Intesa Stato-Regione acclarata con Decreto Provv.le n° 1777 del 09.

09. 2009.

- Aree soggette a tutela (siti BioItaly - Natura 2000):

Il P.T.C. segnala al suo interno le aree soggette a tutela, per pregio naturale, in

ottemperanza al regolamento di attuazione della Direttiva Europea Habitat, DPR 8

settembre 1997, n. 357, successivamente modificato e integrato dal DM 20 gennaio

1999. In particolare, riporta i siti Bioitaly, aree di interesse segnalati alla Comunità

Europea al fine di essere inclusi nell’elenco dei siti di interesse comunitario (SIC) e

zone a protezione speciale (ZPS).

Nell’area di interesse, come già riportato nelle tavole all’interno dello studio di

verifica, sono presenti due siti Bioitaly, divenuti poi SIC (IT5340018 “Fiume Tronto

tra Favalanciata e Acquasanta” - sito Bioitaly 16; IT5340012 “Boschi Ripariali del

Tronto” - sito Bioitaly 17) e il “Parco Nazionale Gran Sasso - Monti della Laga”

censito come ZPS IT7110128.

Page 8: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 6

Figura 2 – Aerofotogrammetria con individuazione dei SIT. In magenta il tracciato di

progetto.

Figura 3 – Aerofotogrammetria con individuazione delle ZPS. In magenta il tracciato di

progetto.

Si precisa che i siti di tutela evidenziati non subiscono impatti, se non positivi, in

seguito alla realizzazione dell’infrastruttura. Questo risulta chiaramente per quanto

riguarda la ZPS IT7110128, poiché più distante dall’area di interesse. Riguardo il

SIC IT5340018, pur essendo prossimo al tracciato di progetto, godrà di un impatto

positivo, una volta realizzata l’opera; infatti questa si sviluppa per la quasi totalità in

galleria e non induce rumori che potrebbero disturbare le specie presenti, né

costituisce un’ interruzione di potenziali corridoi faunistici; si rileva, anzi, un effetto

positivo, in quanto il tratto di attuale S.S.4 all’aperto, sotteso al progetto, verrà

dismesso poiché ne verrà bloccata la prosecuzione verso Ascoli, comportando così

lo spostamento del traffico stradale in sotterraneo e verso nord, e contribuendo in

questo modo alla “liberazione” di una fascia ambientale anche in sinistra del Tronto.

Quanto agli effetti temporanei in fase di cantiere, essi sono di tipo puntuale, limitati

alla zona di imbocco lato Ascoli (non si considera l’imbocco lato Trisungo, in quanto

più lontano sia dalla ZPS che dal SIC), e relativi sostanzialmente alle

movimentazioni dei materiali di scavo, mentre il grosso delle lavorazioni durante

l’esecuzione dell’appalto avviene in sotterraneo. Per la mitigazione di questi impatti

temporanei (che, è bene precisare, sono in parte solo potenziali) sono sufficienti

alcune cautele, che vengono dettagliate nell’apposito Studio per la Valutazione di

Incidenza (Screening) , presentato ai soggetti competenti, di cui si allega copia.

- Piano stralcio per l’assetto idrogeologico (P.A.I.)

Una prima stesura del PAI, redatto dall’Autorità di Bacino Interregionale del fiume

Tronto, è stata approvata con la Delibera n. 15 del 28 giugno 2001. A seguito di

modifiche, il Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino l’ha adottato

definitivamente, con la Delibera n. 42 del 7 maggio 2003.

L’Autorità di Bacino Interregionale del fiume Tronto, a cui compete il sito di

interesse, adotta tale piano con la Deliberazione n.3 del 7 giugno 2007.

Come è evidente dallo stralcio della “Carta del dissesto e delle aree esondabili” qui

riportato (fig. 4), le aree segnalate a rischio frane ed esondazione, al di là di alcune

Page 9: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 7

differenze cromatiche dovute alla modifica della rappresentazione grafica, sono

rimaste inalterate rispetto a quanto riportato nello studio di verifica ambientale.

Dallo stralcio, si evince che il tracciato non interferisce planimetricamente con aree

a rischio di esondazione, inoltre anche nei punti in cui risulta più prossimo al Tronto,

si sviluppa comunque a quote decisamente più elevate.

Si nota inoltre che l’opera in progetto interferisce planimetricamente con l’area a

rischio frana con cod.1676, caratterizzata da livello di rischio R2 (aree a rischio

medio) e di pericolosità H3 (aree di versante a pericolosità elevata).

Secondo le Norme Tecniche di Attuazione del PAI, nelle aree a rischio idrogeologico

per frane con indice di pericolosità elevata, H3, sono consentiti, nel rispetto delle

vigenti normative tecniche:

a) interventi per il monitoraggio e la bonifica dei dissesti, di messa in sicurezza

delle aree a rischio o delle costruzioni, di contenimento o di sistemazione

definitiva dei versanti;

b) interventi di demolizione di manufatti edilizi;

c) interventi a carattere obbligatorio richiesti da specifiche norme di settore;

d) interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento

conservativo e ristrutturazione edilizia di cui alle lettere a,) b), c) e d) dell’art. 3

del D.P.R. 380/01 ( Testo Unico dell’edilizia) e succ. mod. ed integr.;

d bis) aumenti volumetrici strettamente necessari per gli adeguamenti degli edifici

esistenti in materia igienico sanitaria, sismica, di sicurezza ed igiene sul lavoro, di

superamento delle barriere architettoniche;

e) cambi di destinazione d’uso negli edifici, purché non comportino aumento del

carico urbanistico o un aggravamento delle condizioni di rischio;

f) interventi di ristrutturazione urbanistica di cui alla lettera f) dell’art. 3 del D.P.R.

380/01 e succ. mod. ed integr.;

g) interventi volti a mitigare la vulnerabilità dell’edificio in rapporto alla pericolosità

dell’area;

h) interventi indifferibili e urgenti a carattere provvisionale a tutela della pubblica

incolumità o del sistema ambientale;

i) manutenzione e ristrutturazione di infrastrutture tecnologiche o viarie, nonché la

realizzazione di modesti manufatti ad esse strettamente funzionali, quali cabine

elettriche e similari;

j) realizzazione ed ampliamento di infrastrutture tecnologiche o viarie, pubbliche o

di interesse pubblico, nonché delle relative strutture accessorie;

k) interventi per reti ed impianti tecnologici, per sistemazioni di aree esterne,

recinzioni ed accessori pertinenziali agli edifici, alle infrastrutture ed attrezzature

esistenti;

l) spazi verdi, compresa la realizzazione di aree per il tempo libero e lo sport;

m) sono consentiti ampliamenti per il miglioramento igienico-funzionale delle

abitazioni rurali.

L’intervento in progetto, pur interessando un’area H3 – pericolosità elevata, è

consentito dalle Norme attuative del PAI in quanto ricade nella tipologia descritta

all’art. 7 comma 3 lett. j) realizzazione ed ampliamento di infrastrutture

tecnologiche o viarie, pubbliche o di interesse pubblico, nonché delle relative

strutture accessorie.

La realizzazione è però subordinata ad un preventivo studio da parte del soggetto

attuatore in cui siano valutate eventuali soluzioni alternative, la compatibilità con la

pericolosità delle aree e l’esigenza di realizzare interventi per la mitigazione della

pericolosità.

Page 10: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 8

Figura 4 – Stralcio della “Carta del dissesto e delle aree esondabili” con

individuazione del tracciato di progetto

Page 11: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 9

La morfologia franosa in questione è stata studiata nell’ambito delle indagini e rilievi

svolti per lo studio geologico-geomorfologico di progetto.

Si allega (fig. 5) uno stralcio della Carta geomorfologica di progetto, allo scopo di

rendere chiare la genesi, la tipologia e l’attuale stato evolutivo della frana in

questione.

Come si vede dallo stralcio, l’accumulo detritico-franoso si è sviluppato su una

superficie strutturale, cioè a dire un versante la cui morfologia riflette la giacitura

assai regolare degli strati formazionali del Flysch della Laga: in pratica, si tratta di

una superficie grosso modo tabulare che coincide con una superficie di strato, o

inviluppa poche superfici successive. Tipicamente, in formazioni flyschoidi, questa

situazione favorisce l’innesco di scivolamenti gravitativi lungo superfici di strato, in

particolar modo se alla base del versante persiste l’azione erosiva di un corso

d’acqua. Nel caso in questione, è palese l’azione del Fosso Pratovento, seppur

intermittente: la convessità verso ovest dell’andamento planimetrico del fosso è

stata con ogni probabilità indotta proprio dall’interazione con il movimento di

versante.

Quanto alla pregressa dinamica che ha portato all’attuale configurazione, le

evidenze morfologiche e gli studi condotti, portano a concludere che, ad un iniziale

movimento unitario che ha coinvolto il piede del versante, siano seguiti successivi,

limitati, movimenti dei settori più a monte, in combinazione con continui processi

erosivi e di rotolamento di singoli massi. Si esclude, perciò, che l’accumulo sia stato

originato da un unico movimento globale, per cui esso è definibile come un

accumulo detritico-franoso.

Dalle evidenze geomorfologiche e dall’assenza di connotati di frana “freschi”, si

deduce lo stato globalmente quiescente o di paleofrana della frana nel suo

complesso; si osserva che la frana è attraversata, a quota più alta rispetto alla

strada, da una condotta idraulica dell’ENEL; da informazioni assunte presso l’ENEL

stessa, in tale tratta la condotta non risulta essere stata interessata da dissesti

significativi in oltre 70 anni di esercizio.

Tuttavia, dal punto di vista di possibili riattivazioni, cautelativamente il movimento si

può definire parzialmente attivo. Infatti, anche se il piede risulta ormai stabilizzato e

probabilmente sepolto dai depositi detritici e alluvionali del Fosso Pratovento,

persiste la possibilità di rimobilizzazione della porzione più superficiale, in

dipendenza dell’attività erosiva del fosso.

Per la ricostruzione dell’assetto geomorfologico e stratigrafico, oltre

all’indispensabile rilevamento geomorfologico anche con fotointerpretazione, ci si è

avvalsi dei risultati dell’indagine geognostica in situ, mediante prospezione sismica a

rifrazione con elaborazione tomografica, tarata da un sondaggio profondo 41,7 m,

di cui 11 m a distruzione e 30,7 a carotaggio continuo. In realtà, il sondaggio è

stato eseguito al di fuori dell’area in esame e sul versante opposto, esso dunque è

servito (insieme ad altri sondaggi ininfluenti per il presente studio) alla taratura

dell’indagine geofisica.

Nelle figure che seguono la citata carta geomorfologica (fig. 5), si riporta

- la stratigrafia del sondaggio (fig.6);

- la sezione sismostratigrafica (fig. 7);

- il profilo geologico e due sezioni trasversali significative (figg. 8, 9, 10).

Page 12: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 10

condotta ENEL

Figura 5 – Stralcio della carta geomorfologica di progetto

Page 13: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 11

Page 14: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 12

Figura 6 – Stratigrafia del sondaggio

Figura 7 – Sezione sismostratigrafica

Page 15: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 13

Figura 8 – Profilo geologico

Figura 9 – Sezione A

Figura 10 – Sezione B

Risulta chiaro che La prevista galleria non interferisce con il fenomeno identificato

con l’area PAI 1676, tantomeno con la sua parte potenzialmente attiva; essa si

limita a lambire con la calotta il limite inferiore dei sedimenti alluvionali e di falda in

corrispondenza del versante opposto, per un presumibile tratto di 15 - 20 m.

Pur non interferendo con il fenomeno in esame, l’attraversamento in galleria del

breve tratto in cui la calotta “sfiora” il materiale alluvionale e di falda della valle del

fosso Pratovento, prevede notevoli accorgimenti progettuali per il miglioramento

delle caratteristiche del terreno, quali: il preconsolidamento in avanzamento sul

fronte e al contorno galleria mediante colonne in “jet grouting” armate con tubi in

SEZ A SEZ B

Page 16: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 14

vtr, e il drenaggio del fronte e del contorno di scavo. Ovviamente, con tali

metodologie è impossibile che lo scavo avvenga con uso di esplosivi.

- Piano di Tutela delle Acque della Regione Marche (P.T.A.)

Il Piano, approvato con Delibera n.302 del 29/02/2000, ha la finalità di

salvaguardare l’intero sistema idrico, sia superficiale che sotterraneo.

Rappresenta infatti, lo strumento per il raggiungimento e il mantenimento degli

obiettivi di qualità ambientale per i corpi idrici significativi superficiali e sotterranei e

degli obiettivi di qualità per specifica destinazione, nonché della tutela qualitativa e

quantitativa del sistema idrico.

In particolare, il Piano di Tutela contiene:

• i risultati dell’attività conoscitiva;

• l’individuazione degli obiettivi di qualità ambientale e degli obiettivi per le acque a

specifica destinazione;

• l’elenco dei corpi idrici a specifica destinazione e delle aree richiedenti specifiche

misure di prevenzione dall’inquinamento e di risanamento;

• le misure di tutela qualitative e quantitative tra loro integrate e coordinate per

bacino idrografico;

• gli interventi di risanamento dei corpi idrici;

• l’indicazione della cadenza temporale degli interventi e delle relative priorità.

L’intervento in oggetto, come detto in precedenza, ricade nel bacino idrografico del

fiume Tronto, uno dei tredici fiumi principali della Regione, tutti a carattere

torrentizio, con piogge concentrate nel periodo autunnale e invernale.

Dalle Norme Tecniche di Attuazione del PTA si deduce che il Tronto non rientra tra

le aree sensibili (art.16 delle NTA), ma è comunque caratterizzato da un valore

ecologico medio-alto.

Figura 11 – Stralcio Tavola 4-A.1.6.2 “Valore ecologico dei corsi d’acqua” del PTA.

Inoltre il sito è classificato nella categoria B dei siti Natura 2000, SIC e ZPS che

tutelano habitat e/o specie legati agli ambienti di fiume. All’interno di questa

categoria, il Piano ricomprende sia i siti principalmente finalizzati alla conservazione

degli ambienti riparali sia quelli più estesi in cui l’elemento fiume è solo una delle

componenti da salvaguardare.

Page 17: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 15

Figura 12 – Stralcio Tavola 3-B.4.2 “Aree di pregio legate alla presenza di acqua per la

rete Natura 2000” del PTA.

Come previsto dall’art. 42 delle Norme Tecniche di Attuazione, il progetto prevede lo

scarico delle acque nel corpo idrico finale previo trattamento in vasche di prima

pioggia, che consentono altresì di ritardare lo scarico evitando un sovraccarico del

recettore già interessato da una potenziale onda di piena. Il progetto quindi, risulta

compatibile con quanto prescritto nel Piano di Tutela.

Page 18: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 16

2. QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE

Il quadro di riferimento progettuale descrive il progetto, le soluzioni adottate esplicitando

le motivazioni assunte nella definizione del progetto.

Rispetto a quanto descritto nello studio di verifica ambientale, il progetto ha subito delle

modifiche dovute al recepimento delle prescrizioni formulate nel Decreto n. 292/2002 di

esclusione dalla procedura di VIA e di compatibilità paesistico ambientale, e in quello

n.43/VAA_08 del 19/05/2009 per il rinnovo dell’autorizzazione paesaggistica. In dettaglio:

- sono state introdotte le pavimentazioni fonoassorbenti;

- è stato previsto l’utilizzo di pietre locali (arenarie) per gli imbocchi delle gallerie e

per i rivestimenti del locale tecnico del sistema di ventilazione della galleria

Trisungo;

- è stato modificato lo svincolo di Trisungo per garantire la ricucitura della nuova

infrastruttura con la viabilità esistente;

- è stato presentato il Piano di Monitoraggio dell’aria, definito di concerto con

l’ARPAM di Ascoli Piceno e l’Ufficio Aria della Regione.

Il materiale di risulta e la sua gestione è stato oggetto di particolare attenzione che

ben si comprende, se si considera che la quasi totalità del tracciato di progetto si sviluppa

in galleria.

Più precisamente, i quantitativi di materiale coinvolto sono i seguenti:

- Materiale di scavo: 459.890 mc;

- Volume riutilizzato per rilevati e rinterri: 101.218 mc;

- Volume in esubero riutilizzato per opere ambientali: 358.672 mc.

Si è pensato, quindi, di riutilizzare il materiale di smarino, oltre che per la realizzazione dei

rilevati stradali anche per un intervento di ripristino morfologico-ambientale di due siti

interessati da pregresse attività estrattive, ora dismessi e degradati ricadenti nel Comune

di Arquata del Tronto e ricompresi nel Parco dei Monti Sibillini.

Figura 13 – Localizzazione siti oggetto di ripristino morfologico-ambientale

Tale intervento ha ottenuto l’autorizzazione paesaggistica, rilasciata dalla Provincia di

Ascoli con la determinazione dirigenziale n° 3658/GEN del 30/06/2009.

Il sito n. 1, cava dismessa classificata con codice PRAE 4043, dista circa 5 km dal cantiere

di provenienza delle terre. Il progetto prevede un ritombamento con morfologia a conoide

parzialmente gradonato, con locali interventi di sostegno mediante strutture in terra

rinforzata rinverdibile, nei settori a maggior pendenza. L’intervento è completato da una

rete di fossi e da canalette perimetrali in legname-pietrame, e da un rimboschimento

arboreo-arbustivo. La cubatura allocabile è di circa 255.000 m3.

Il sito n° 2, cava dismessa con codice PRAE 4042, dista circa 4.5 km dal cantiere della

Page 19: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 17

Salaria. Il ritombamento viene conformato creando una sezione trasversale a displuvio,

rialzando il profilo mediano. In questo caso, la pendenza generalmente non supera i 25°,

con l’eccezione del settore di piede, dove si raggiungono i 34°; in questa porzione è

previsto l’inserimento di “terre rinforzate” del tipo rinverdibile, con rafforzamenti distribuiti

all’interno del reinterro con teli di geogriglia ad alta resistenza. La cubatura allocabile è di

circa 140.000 m3.

Nell’ambito di questo progetto di sistemazione ambientale, è stato svolto lo studio di

caratterizzazione del materiale proveniente dagli scavi in galleria, ai sensi del D.Lgs.

152/06; sulla base di questi dati, è stato anche redatto un Piano di Utilizzo, valido per il

presente progetto infrastrutturale, in ottemperanza a quanto stabilito dal D.Lgs 152/06 e

dal Regolamento DM Ambiente 161/2012, che stabilisce la caratterizzazione dei materiali e

le modalità di riutilizzo degli stessi.

Si richiamano nel seguito, i punti salienti del citato Piano di Utilizzo.

La gran parte dei terreni in cui si prevede di effettuare gli scavi, non è stata interessata da

attività antropiche, trattandosi di una formazione geologica sotterranea, per la quale sono

tutt’al più da ipotizzare trascurabili percolazioni di acque superficiali potenzialmente

soggette ad interferenze antropiche. I settori iniziale e finale del tracciato sono stati

interessati da attività agro-silvo-pastorali.

Il materiale scavato è costituito, per oltre il 90%, da materiale litoide (roccia) di natura

arenacea e, subordinatamente, marnosa. Il materiale terroso è di natura limo-argillo-

sabbiosa.

I materiali prodotti vengono, in parte, stoccati temporaneamente nelle immediate

adiacenze del luogo di produzione, per poi essere movimentati con mezzi meccanici a

costituire rinterri e rilevati stradali; in parte sono direttamente portati nei citati due siti

oggetto di ripristino ambientale. Considerato questo tipo di utilizzo, non si prevede la

necessità di trattare il materiale con i procedimenti migliorativi descritti nell’Allegato n.3 del

DM 161/2012, a parte la riduzione volumetrica mediante macinazione, da applicare a

quella parte che verrà riutilizzata per la costruzione dei rilevati stradali, per una cubatura

di circa 111000 mc, pari al 23,5% del materiale reimpiegato;

Nel 2009, al fine di caratterizzare il materiale di scavo ai sensi del D.Lgs 152/06, il

Laboratorio Analisi Control S.r.l. di Corridonia (MC) è stato incaricato di eseguire l’analisi

chimico-fisica dei materiali provenienti dagli scavi, mediante la determinazione dei

contenuti di eventuali sostanze inquinanti presenti. Considerato che la lista delle sostanze

contaminanti ricercate nella citata indagine del 2009, coincide (ad esclusione dell’amianto,

assolutamente non ipotizzabile nel contesto in esame) con quella riportata in Tab. 4.1 del

DM 161/1012, si ritiene di poter utilizzare la medesima indagine per il Piano di Utilizzo.

Ad integrazione della citata indagine, nella presente occasione è stato analizzato

anche il terreno proveniente dall’unica area in cui si prevedono scavi all’aperto, che

interesseranno principalmente le coltri detritiche superficiali, la cui genesi geologica è

diversa dalla formazione di substrato, e risulta potenzialmente più suscettibile di

contaminazioni.

Il campionamento nella roccia ha tenuto conto dei seguenti fattori:

- la relativa omogeneità della formazione geolitologica (Flysch della Laga) che

costituisce oltre l’80% del materiale scavato;

- la diffusa presenza in affioramento di tale formazione;

- la notevole regolarità e persistenza degli strati formazionali, che consente di

estrapolare in profondità il loro andamento e di ritenere un prelievo in superficie

altrettanto rappresentativo di uno da un sondaggio puntuale in profondità, sul

medesimo banco formazionale;

- la coerenza tra le stratigrafie dei sondaggi e gli orizzonti formazionali presenti

in affioramento, che certifica l’appartenenza ai medesimi corpi litostratigrafici;

- l’assenza di attività antropiche pregresse o attuali suscettibili di aver indotto

una contaminazione del materiale, sia a livello superficiale che, a maggior

ragione, in profondità;

Page 20: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 18

- l’indisponibilità di materiale proveniente da sondaggi (l’ultima campagna

geognostica fu eseguita nel 2002, e non è stato possibile reperire il materiale

carotato).

In considerazione dei citati fattori, si è ritenuto si potessero utilizzare campioni prelevati in

superficie, negli affioramenti dei medesimi orizzonti litologici che, dalla carta geologica e

dal profilo geologico risultano essere attraversati dalla galleria di progetto. Risulta evidente

che una tale procedura è più affidabile, ad esempio, di un prelievo puntuale da un

eventuale sondaggio a quota-galleria, se non integrato con altri dati.

Come accennato, recentemente sono stati anche fatti dei prelievi in materiale terroso nel

settore in cui si prevedono scavi all’aperto.

In totale sono stati prelevati 4 campioni, di cui 3 rappresentativi del materiale roccioso da

scavare in sotterraneo, e 1 rappresentativo della coltre detritica superficiale.

Per le rocce, in ogni punto è stata prelevata una coppia di campioni, di cui uno sul termine

arenaceo ed uno su quello marnoso-argilloso. I campioni di ogni coppia sono stati poi

opportunamente miscelati tra loro in laboratorio, onde costituire un campione unico,

rappresentativo di ogni prelievo.

Per le terre, è stato formato un campione miscelando il materiale di 3 prelievi eseguiti nell’area di

inizio lotto lato-Roma, unico settore interessato da significativi scavi all’aperto.

Dai risultati delle analisi svolte risulta evidente:

- la non contaminazione del materiale, sia roccioso che sciolto;

- una maggior percentuale di inquinanti nel terreno sciolto, come prevedibile trattandosi di

materiale di superficie, più soggetto ad azioni antropiche;

- la totale assenza, in generale, di sostanze idrocarburiche (IPA-BTEX)

Per le rocce, è quindi ammissibile considerare almeno di pari qualità il medesimo materiale

che verrà scavato, in profondità.

Pertanto, in via preliminare, il materiale proveniente dagli scavi è da considerarsi idoneo al

riutilizzo nell’ambito dell’opera da realizzare ovvero in altri siti, per reinterri, rilevati e simili.

Page 21: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 19

Page 22: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 20

Page 23: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 21

Page 24: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 22

Page 25: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 23

Page 26: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 24

3. QUADRO DI RIFERIMENTO PAESAGGISTICO-AMBIENTALE

Il quadro di riferimento paesaggistico-ambientale descrive l’ambiente di riferimento

all’interno del quale si sviluppa il progetto della Statale Salaria.

3.1 Individuazione dei connotati del paesaggio

Nello studio di verifica ambientale sono state considerate le caratteristiche geologico-

geomorfologico dell’area interessata dal progetto e le risorse botanico-vegetazionali,

mediante un’analisi del patrimonio vegetale eseguita per aree omogenee.

Per quanto concerne la tutela delle bellezze naturali e dei quadri paesaggistici nello studio

è stato inserito un report fotografico in corrispondenza dell’attuale tratto della “Salaria” per

dare evidenza della collocazione delle nuove opere a farsi. Nella Relazione Paesaggistica, a

cui si rimanda, tali tematiche sono state riprese e ulteriormente sviluppate, evidenziando

quanto lo stato dei luoghi fosse rimasto inalterato rispetto al primo studio. Nel medesimo

elaborato, sono stati individuati i recettori di impatto sensibili e delle situazioni di criticità

concentrando l’attenzione soprattutto in corrispondenza dello svincolo di Trisungo, poiché

rappresenta l’unico tratto significativo dell’intero progetto non in sotterraneo. Infatti il

restante tracciato di progetto all’aperto, separa le gallerie Trisungo e Monte Castello ed ha

una lunghezza di circa 160 m.

A seguito delle istruttorie susseguitesi, è stata prevista, rispetto all’originario progetto

preliminare, la realizzazione di una centrale di ventilazione della galleria Trisungo

necessaria ad estrarre i fumi in caso di incendio. La centrale è posizionata dopo i primi 400

m della galleria Trisungo, in prossimità dell’imbocco lato Roma.

Come descritto nella Relazione Paesaggistica, si tratta di un manufatto di modeste

dimensioni rivesto in pietra locale, collocato su un pendio, ad una quota superiore

all’attuale strada statale presente sul fondovalle. Date le caratteristiche orografiche e

morfologiche del sito, caratterizzato da versanti fittamente vegetati incombenti su di una

valle ristretta, la percezione generale del paesaggio è complessa e frammentata. La

percezione visiva è ristretta ad unità di paesaggio molto limitate e ben definite; questo

riguarda anche la percezione del manufatto di ventilazione, che può essere visto con

facilità solo dal tratto della statale sottostante; si tratta quindi di una sorgente percettiva

esclusivamente di tipo lineare. Non ultimo, si sottolinea che, all’atto della realizzazione

della centrale, il tratto di strada di progetto sarà in esercizio, quindi l’attuale tratto di

Statale da cui si scorge la centrale sarà interessato da flussi di traffico davvero limitati.

Le figure 15 e 16 sono delle fotosimulazioni con rendering del manufatto, di cui la prima

rappresenta l’effettivo impatto visivo rilevabile dall’itinerario percettivo principale, nonchè il

confronto con la situazione ante-operam; la seconda è un rendering con vista ravvicinata,

per una miglior comprensione del manufatto a sé stante. Ne risulta un ottimo inserimento

paesaggistico, anche per la presenza del rivestimento con pietra locale (arenaria) di tutte

le strutture fuori terra, che recepisce la prescrizione formulata con il precedente DD

Regione 292/2002/AMB ed estesa a tutte le opere all’aperto in sede di verifica di

ottemperanza (Decreto n. 43/VAA_08 del 19/05/2009).

Figura 14 – Ambito

paesaggistico-percettivo

centrale di ventilazione

Page 27: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 25

Figura 15 – Centrale di ventilazione vista dall’attuale S.S.4 – ante operam e fotoinserimento post operam.

Page 28: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 26

Figura 16 Centrale di ventilazione – rendering con vista ravvicinata

Page 29: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 27

3.2 Individuazione dei potenziali inquinamenti e disturbi ambientali

All’interno dello studio di verifica ambientale del 2002 è stato determinato l’andamento del

traffico nel tempo, basandosi su dati relativi agli anni ricompresi tra il 1983 e il 1989.

Dall’analisi dei valori di TGM (traffico giornaliero medio) sono stati calcolati i transiti

massimi orari per ciascuna categoria di veicoli. Dalle elaborazioni, inoltre, è stata effettuata

una previsione del massimo traffico orario all’anno 2010. È stato ricavato, quindi, un valori

di traffico giornaliero pari a 8170 veicoli, di cui l’87% composto da veicoli leggeri.

A partire dal 2011, la Sezione Traffico e Sicurezza Stradale dell’ANAS monitora l’andamento

dei flussi veicolari sull’intera rete stradale di propria competenza. Una delle stazioni di

rilevamento si trova proprio in corrispondenza della fine del tratto stradale di progetto, nel

comune di Acquasanta, più precisamente al km 154,954 della Strada Statale 4.

Il valore di traffico giornaliero medio, rilevato nell’anno 2013, è di 4194 veicoli/giorno

(dato ottenuto mediando i veicoli giornalieri medi riassunti nel Report Annuale 2013 a cura

di ANAS – Sistema nazionale di rilevamento statistico del traffico: vedi fig. 17). Valore ben

inferiore a quello stimato nello studio di verifica.

Il motivo della sovrastima è dovuto al punto di rilevamento del traffico: nel 2002 i dati a

disposizione erano relativi al km 172,800, tratto in prossimità di Taverna Piccinini, comune

di Ascoli Piceno, non esistendo punti più prossimi al tratto di progetto. Dal confronto con i

dati ANAS del 2013, risulta che il traffico giornaliero medio di Taverna Piccinini è di 10868

veicoli/giorno, cioè decisamente maggiore rispetto a quello al km 154,954.

Inoltre dalle medesime rilevazioni viene riconfermata la percentuale di veicoli leggeri che

percorre la strada che non scende mai al di sotto del 90%.

Figura 17 Report annuale 2013 del traffico nel tratto interessato

3.2.1 Rumore

Attualmente, il quadro normativo nazionale che regolamenta l’inquinamento acustico, si

basa sulla Legge quadro n. 447 del 26 Ottobre 1995 e da una serie di decreti attuativi

(DPCM 14 Novembre 1997, DM 16 Marzo 1998, DPCM 31 marzo 1998, DPR n. 142 del

30/3/2004).

Il DPR 142 del 30 marzo 2004 "Disposizioni per il contenimento e la prevenzione

dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della

legge 26 ottobre 1995, n. 447" regolamenta i seguenti aspetti:

- definizione del concetto di ricettore;

Page 30: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 28

- classificazione delle infrastrutture stradali;

- diversificazione dei limiti acustici fra le infrastrutture esistenti e quelle di nuova

realizzazione;

- diversificazione delle fasce territoriali di pertinenza dell’infrastruttura, in relazione

alla tipologia della strada;

- interventi di mitigazione acustica da adottare in caso di superamento dei limiti.

In sostanza, il Decreto individua delle fasce territoriali di pertinenza (fasce di rispetto),

all’interno delle quali il rumore prodotto dall’infrastruttura è normato esclusivamente dal

decreto stesso.

Fuori dalle fasce di rispetto il rumore stradale contribuisce (insieme al rumore prodotto da

altre sorgenti) alla determinazione del livello di immissione acustica, che è sottoposto ai

limiti previsti dalla classificazione comunale di riferimento.

Il testo di legge stabilisce che per le infrastrutture di nuova realizzazione, come quella di

progetto, appartenente alla categoria C1 (strade extraurbane secondarie), la fascia

territoriale di pertinenza è di 250 metri a partire dal ciglio della strada.

Il limite acustico nella suddetta fascia è desunto dalla Tabella 16 del Decreto, riportata qui

di seguito.

Ricettori Sensibili Altri ricettori

Tipo Sottotipi

(Norme CNR 1980)

Ampiezza Fascia

Limite Day Limite Night Limite Day Limite Night

A 250 50 40 65 55

B 250 50 40 65 55

C C1 250 50 40 65 55

C2 100 50 40 65 55

D 100 50 40 65 55

E 30 A discrezione dei comuni, in accordo con la tab. C del DPCM 14/11/97 e con la classificazione

acustica. F 30

Un altro aspetto importante previsto dal Decreto è il concetto che per le aree non ancora

edificate, interessate dall’attraversamento di infrastrutture in esercizio, gli interventi per il

rispetto dei limiti di immissione sono a carico del titolare della concessione edilizia

rilasciata all’interno delle fasce di pertinenza. In questa ottica la norma, prevede che, una

volta approvato il progetto definitivo dell’infrastruttura e fissate le fasce di pertinenza, con

dei limiti prestabiliti, sia una responsabilità del costruttore o di chi comunque autorizza la

realizzazione dell’edificio (Amministrazione Comunale) rispettare i limiti acustici previsti.

Fuori dalle fasce di pertinenza si applicano i limiti definiti dai piani di classificazione

acustica comunale.

Il DPCM del 14 Novembre del 1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”

determina i valori limite di emissione delle singole sorgenti, i valori limite di immissione

nell’ambiente esterno dall’insieme delle sorgenti presenti nell’area in esame, i valori di

attenzione ed i valori di qualità, le cui definizioni sono riportate nella legge quadro n.

447/95 e riportati di seguito nelle tabelle B-C-D.

Classi di zonizzazione acustica del territorio (ex Art. 1 DPCM 14/11/97 - Tab. A)

CLASSE I

Aree particolarmente protette Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro

utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo e allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc.

CLASSE II

Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale Rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa

densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali ed artigianali

CLASSE III

Aree di tipo misto

Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale e di attraversamento, con media densità di popolazione con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività

artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici

CLASSE IV

Aree di intensa attività umana Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di

popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali; le aree con limitata

presenza di piccole industrie.

CLASSE V

Aree prevalentemente industriali Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni.

CLASSE VI

Aree esclusivamente industriali Rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti

abitativi

Page 31: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 29

Valori limite di emissione in dB(A) (ex Art. 2 DPCM 14/11/97 - Tab. B)

Tempi di riferimento

Classe di destinazione d’uso del territorio diurno (6.00 -22.00) notturno (22.00 -6.00)

I: aree particolarmente protette 45 35

II: aree prevalentemente residenziali 50 40

III: aree di tipo misto 55 45

IV: aree di intensa attività umana 60 50

V: aree prevalentemente industriali 65 55

VI: aree esclusivamente industriali 65 65

Valori limite di immissione in dB(A) (ex Art. 3 DPCM 14/11/97 - Tab. C)

Tempi di riferimento

Classe di destinazione d’uso del territorio diurno (6.00 -22.00) notturno (22.00 - 6.00)

I: aree particolarmente protette 50 40

II: aree prevalentemente residenziali 55 45

III: aree di tipo misto 60 50

IV: aree di intensa attività umana 65 55

V: aree prevalentemente industriali 70 60

VI: aree esclusivamente industriali 70 70

Valori di qualità in dB(A) (ex Art. 7 DPCM 14/11/97 - Tab. D)

Tempi di riferimento

Classe di destinazione d’uso del territorio diurno (6.00 -22.00) notturno (22.00 -6.00)

I: aree particolarmente protette 47 37

II: aree prevalentemente residenziali 52 42

III: aree di tipo misto 57 47

IV: aree di intensa attività umana 62 52

V: aree prevalentemente industriali 67 57

VI: aree esclusivamente industriali 70 70

I valori sopra elencati sono riferibili alle classi di destinazione d’uso del territorio riportate

nella tabella A allegata al decreto e adottate dai Comuni ai sensi e per gli effetti della

legge n. 447/95. I limiti indicati non sono applicabili alle fasce di pertinenza delle

infrastrutture di trasporto.

Per quanto concerne i valori limite differenziali di immissione, il decreto stabilisce che tali

valori, definiti dalla legge quadro 26 ottobre 1995, n. 447, non sono applicabili nelle aree

classificate come classe VI della Tabella A e se la rumorosità è prodotta da infrastrutture

stradali, ferroviarie e aeroportuali. L’art. 5 fa riferimento chiaramente alle infrastrutture dei

trasporti per le quali i valori limite assoluti di immissione e di emissione relativi alle singole

infrastrutture dei trasporti, all’interno delle rispettive fasce di pertinenza, fissati

successivamente dal DPR n. 142 del 2004.

Nel caso in cui i comuni non hanno provveduto alla zonizzazione acustica e all’adozione

del piano di risanamento (e agli altri adempimenti previsti dall’Art. 6 L.447/95), l’Art. 8

Comma 1 del DPCM 14/11/97 conferma l’applicabilità dei limiti di cui all’Art. 6 del DPCM

1/3/91.

Limiti di accettabilità Art. 6 DPCM 1/3/91

Limite diurno Limite notturno

Zonizzazione Leq (A) Leq (A)

Tutto il territorio nazionale 70 60

Zona A (decreto ministeriale n. 1444/68) 65 55

Zona B (decreto ministeriale n. 1444/68) 60 50

Zona esclusivamente industriale 70 70

Le normative regionali di settore sono le seguenti:

- Legge regionale Marche n.28 del 14 novembre 2001;

- D.G.R. n° 896 del 24/06/03 Legge n. 447/1995 “Legge quadro sull’inquinamento

acustico” e legge regionale 14 novembre 2001, n. 28 “Norme per la tutela

dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico nella

Regione Marche”. Approvazione del documento tecnico “Criteri e Linee Guida di

cui: all’art. 5, comma 1, punti a), b), c), d), e), f), g), h), i), l), all’art.

12, comma 1, all’art. 20, comma 2 della legge regionale 14 novembre 2001, n.

28”. (B.U.R. Marche n° 62 del 11/07/03).

Lo sviluppo del nuovo tracciato stradale, come già evidenziato, ricade per la quasi totalità

in galleria, per cui influisce minimamente sull’inquinamento acustico ambientale della

zona. L’area dove potrebbero concentrarsi maggiormente i disturbi è in corrispondenza

dello svincolo di Trisungo, anche perché è proprio in questa zona che si concentra la

presenza di potenziali ricettori.

All’interno dello studio di verifica del 2002, tramite una simulazione acustica, ipotizzando la

punta massima del traffico orario, è stato calcolato il picco di emissione acustica prodotta

dalla sorgente strada, stimato pari a 72 dB(A). Nella zona di Trisungo più vicina alla strada,

i recettori sono sottoposti ad un livello equivalente di immissione acustica inferiore a 40

db(A), mentre per le abitazioni immediatamente prossime all’imbocco della galleria

Page 32: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 30

Trisungo, la rumorosità è di circa 50 dB(A) in condizione di massimo traffico diurno.

Dalla classificazione acustica del Comune di Arquata del Tronto risulta che, in assenza

della nuova infrastruttura, le aree in cui sono situati i ricettori di cui sopra ricadono nelle

classi III o IV, pertanto sono soggetti a limiti di immissione minimi (cioè per la classe III)

di 60 dB diurni e 50 dB notturni.

La presenza della nuova infrastruttura comporta l’istituzione della relativa fascia di

pertinenza acustica, di 250 m per lato, che praticamente ingloba tutti i ricettori sopra

menzionati, e anche quelli più distanti, come risulta dagli stralci planimetrici che seguono.

All’interno di tale fascia, i limiti di immissione sono di 65 dB diurni e 55 dB notturni.

Dunque, i livelli di inquinamento acustico individuati, rientrano nei limiti di norma, anche

senza considerare i limiti più ampi consentiti nella fascia di pertinenza stradale.

Figura 18 - Zonizzazione acustica comune di Arquata del Tronto. Il contorno rosso delimita la

nuova fascia acustica di pertinenza stradale al’aperto

Figura 19 - Zonizzazione acustica comune di Acquasanta Terme. Il contorno rosso delimita la

nuova fascia acustica di pertinenza stradale al’aperto

Si evidenzia che i livelli equivalenti calcolati sono compatibili, anzi decisamente cautelativi,

se si considerano i nuovi dati di traffico rilevati. Inoltre, non tengono conto

dell’introduzione, all’interno del progetto, di pavimentazioni fonoassorbenti nei tratti

all’aperto e nelle zone delle gallerie prossime agli imbocchi. Il ricorso a questo tipo di

materiale comporta una diminuzione dei livelli di pressione sonora ai ricettori quantificabile

in circa 2/3 dB(A) (Vedi D.M. del 29 Novembre 2000 – “Criteri per la predisposizione, da

parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative

infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore”).

Fase di cantiere

Come prescritto nel Decreto di esclusione di procedura VIA del 2002, le lavorazioni iniziano

dal lato di Ascoli per ridurre al minor l’impatto, derivante dalle operazioni di scavo delle

Page 33: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 31

gallerie, sull’abitato di Trisungo, in corrispondenza del quale dovrà essere realizzato

esclusivamente il raccordo con la viabilità locale. Pertanto il disturbo acustico derivante

dalle lavorazioni è ben più limitato e quasi totalmente relativo alle movimentazioni

necessarie alla costruzione del corpo stradale.

3.2.2 Atmosfera

Il quadro normativo in materia di qualità dell’aria è oggetto di continua evoluzione e

mutamento sia a livello nazionale che internazionale. In particolare, si segnala che nel

recente passato l’evoluzione normativa ha dato origine alla Dir.2008/50/CE – “Concernente

la qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa”, al D.Lgs. 3/8/2007 n.152 –

“Attuazione della Dir.2004/107/CE concernente l'arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e

gli idrocarburi policiclici aromatici nell'aria ambiente” e ai primi strumenti amministrativi

per il recepimento nazionale della suddetta Dir. 2008/50/CE.

A livello nazionale, i principali strumenti normativi vigenti sono oggi rappresentati dal D.

Lgs.

183/2004, dal D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. e dal D. Lgs. 155/2010 che rappresentano,

pertanto, il naturale riferimento per l’individuazione dei parametri indicatori della qualità

dell’aria e delle relative metodiche e frequenze di campionamento.

I diversi limiti attualmente in vigore sono riassunti nella seguente tabella.

Tabella 1: Valori limite ai sensi del D. Lgs. 13 Agosto 2010 n. 155, Allegato XI

PERIODO di MEDIAZIONE

Valore limite

Biossido di zolfo (SO2)

1 ora 350 μg/m3

(da non superare più di 24 volte per anno civile)

1 giorno 125 μg/m3

(da non superare più di 3 volte per anno civile)

Biossido di azoto (NO2)

1 ora 200 μg/m3

(da non superare più di 18 volte per anno civile)

Anno civile 40 μg/m3

Benzene

Anno civile 5 μg/m3

Monossido di carbonio (CO)

Media massima giornaliera calcolata su 8

ore 10 mg/m3

Piombo (Pb)

Anno civile 0,5 μg/m3

PM10

1 giorno 50 μg/m3

(da non superare più di 35 volte per anno civile)

Anno civile 40 μg/m3

PM2,5

FASE 1

Anno civile 25 μg/m3

FASE 2

Anno civile Valore limite da stabilire con successivo decreto ai sensi dell’art.22,

comma 6, tenuto conto del valore indicativo di 20 μg/m3 e delle verifiche effettuate dalla Commissione Europea.

Tabella 2: Livelli critici per la protezione della vegetazione ai sensi del D. Lgs. 13 Agosto 2010 n.

155

PERIODO di MEDIAZIONE

Valore limite

Biossido di zolfo (SO2)

Livello critico annuale 20 μg/m3

Livello critico invernale 20 μg/m3

Biossido di azoto (NO2)

Livello critico annuale 30 μg/m3

Page 34: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 32

Tabella 3: Soglie di informazione e di allarme per l’ozono ai sensi del D. Lgs. 13 Agosto 2010 n.

155

FINALITA’ PERIODO di MEDIAZIONE

Soglia

Informazione 1 ora 180 μg/m3

Allarme 1 ora 240 μg/m3

Per quanto riguarda le norme di carattere regionale, si fa riferimento ai seguenti testi di legge:

- L.R. n.12 del 25/05/1999 - Conferimento alle Province delle funzioni amministrative

in materia di inquinamento atmosferico.

- D.G.R. n.1775 del 23/12/2003 - Sistema di indirizzi per la definizione di criteri e

procedure per l’adozione dei provvedimenti per il contenimento e la prevenzione

dell’inquinamento atmosferico da polveri sottili PM10 (polveri con diametro inferiore

a 10 micron) e per il raggiungimento degli obiettivi della qualità dell’aria di cui al

decreto 2 aprile 2002 n. 60.

- D.G.R. n.238 del 26/03/2007 - Attuazione decreto legislativo n. 183/2004 relativo

all'ozono nell'aria: individuazione dei punti di campionamento per la misurazione

continua in siti fissi dell'ozono

- D.C.R. n.52 del 08/05/2007 - Valutazione e gestione della qualità dell’aria ambiente

(Decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351): zonizzazione del territorio regionale,

piano di azione, individuazione autorità competente;

- D.G.R. n.2152 del 21/12/2009 - Piano per l'adeguamento delle reti regionali di

indagine della qualità dell'aria;

- D.G.R. n.2153 del 21/12/2009 - Piano per la speciazione chimica del particolato

atmosferico e per la misurazione di alcuni precursori dell'ozono nelle Marche e

aggiornamento del piano risanamento e mantenimento della qualità dell'aria

ambiente;

- D.C.R. n.143 del 12/01/2010 - Piano di risanamento e mantenimento della qualità

dell'aria ambiente ai sensi del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351, articoli 8 e

9.

Lo studio di verifica valutava l’inquinamento atmosferico indotto dalla realizzazione

dell’opera, considerando le emissioni prodotte dal traffico, lo stato della qualità dell’aria al

suolo e le caratteristiche meteo-climatiche che influiscono sulla circolazione delle masse

d’aria.

In particolare, sono state calcolate le emissioni totali, in mancanza di dati specifici sull’aria.

Per le gallerie i carichi di inquinanti si concentrano in prossimità degli sbocchi. Dato che

l’aria tende a muoversi verso punti a quota superiore, il flusso si porta verso Trisungo. La

ventilazione della valle, dovuta alla variazione giornaliera di temperature tra monte e valle,

provoca una rapida dispersione degli inquinanti su volumi molto grandi di aria.

All’interno dello studio, tenendo conto dei flussi di traffico, delle caratteristiche

geometriche dell’asse stradale e della velocità media di percorrenza, sono state calcolate

le emissioni totali.

Nello specifico emerge che, confrontando i valori di inquinanti nella fase ante operam

(valori medi per l’intera tratta) e post operam (in corrispondenza dello sbocco lato Roma

della galleria Trisungo), la variazione delle sostanze analizzate, risulta essere

- Monossido di carbonio -46%

- Ossido di azoto +31%

- Idrocarburi volatili -33%

- Polveri +7%.

È bene precisare che queste variazioni, ed in particolare quelle positive, risultavano da

volumi di traffico sovrastimati, come spiegato al par. 3.2 a seguito dei nuovi dati di traffico

rilevati.

Nella progettazione definitiva dell’opera di cui trattasi, come previsto dal Decreto del 2009

di rinnovo autorizzazione paesaggistica, è stato introdotto il monitoraggio dell’aria, il quale

viene realizzato in proprio all’uscita della galleria Trisungo. Gli inquinanti da monitorare

sono i più significativi: particolato, ossidi di azoti, monossido di carbonio, ozono, benzene.

Fase di cantiere

La gran parte delle lavorazioni a farsi consiste nella perforazione delle gallerie. Durante lo

scavo le polveri generate sono disperse attraverso sistemi di captazione, ossia mediante

aspirazione localizzata ed abbattimento con sistemi ad umido.

Page 35: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 33

Le operazioni di scavo in sotterraneo, dunque, liberano polveri solo nei primi 200 m di

galleria; mentre il transito dei camion che allontanano lo smarino, libera polveri entro 60 m

circa dall’imbocco.

Le aree di cantiere previste per la realizzazione del nuovo tratto di Salaria sono adiacenti

alla viabilità attuale; per tale ragione le piste di cantiere sterrate sono limitate ai tratti di

collegamento tra le aree di lavorazione e la Statale. In definitiva, la movimentazione di

mezzi e materiali avviene utilizzando quasi totalmente l’attuale viabilità pavimentata.

I recettori potenzialmente esposti alla diffusione delle polveri sottili PM10 sono localizzati

esclusivamente nell’abitato di Trinsungo, poiché, nel tratto di viabilità di progetto lato

Ascoli, l’intervento termina in un’area non edificata. Per tale ragione, nel seguito, si

stimano le emissioni delle polveri indotte dalle lavorazioni proprio in corrispondenza della

frazione di Arquata del Tronto.

La stima è eseguita applicando la metodologia riportata nelle "Linee Guida ARPAT per la

valutazione delle emissioni di polveri provenienti da attività di produzione, manipolazione,

trasporto, carico o stoccaggio di materiali polverulenti”, adottate con Deliberazione della

Giunta provinciale di Firenze n.213 del 3/11/2009. Le Linee Guida propongono metodi di

stima delle emissioni di polveri principalmente basati su dati e modelli dell’Agenzia di

protezione ambientale degli Stati Uniti (US-EPA: AP-42 “Compilation of Air Pollutant

Emission Factors”).

A seguire sono analizzate le sorgenti di particolato sviluppato durante le attività che

diffondono materiali polverulenti. Per ciascuna sorgente si individuano le variabili da cui

dipendono le emissioni ed il relativo metodo di calcolo.

- Scotico e sbancamento: le operazioni di scotico sono generalmente eseguite

mediante ruspe o escavatori. L’emissione di polveri sottili per volume di materiale

trattato è calcolata come

EFPM10(kg/m3) = 9.3*10-4* (H-0.30)0.7 / M0.3

Dove H = altezza di caduta [m]

M = contenuto in percentuale di umidità [%]

L’emissione finale, nota la quantità di materiale utilizzato nell’unità di tempo, è data

da

EFPM10 = EFPM10(kg/m3) * m3/h [kg/h]

- Carico su mezzi di cantiere:

L’emissione oraria è calcolata come

EPM10= EF * Mg/h [kg/h]

dove

EF = fattore di emissione = 4.5*10-5 kg/Mg (valore tratto dalla pubblicazione

EPA AP-42 – 30502032)

Mg/h = quantitativo di materiale mobilitato nell’ora

- Scarico da mezzi di cantiere:

L’emissione oraria è calcolata come

EPM10= EF * Mg/h [kg/h]

dove

EF = fattore di emissione = 7.2*10-6 kg/Mg (valore tratto dalla pubblicazione

EPA AP-42 – 30502031)

Mg/h = quantitativo di materiale mobilitato nell’ora

- Aree di deposito e movimentazione dei materiali: i depositi di materiali sciolti

vengono generalmente mantenuti scoperti in conseguenza delle necessità di

frequenti movimentazioni in entrata e in uscita dall'area di stoccaggio. Le emissioni

di polveri intervengono in varie fasi del ciclo di stoccaggio, quali ad esempio, la

formazione dei cumuli, l'impatto di forti correnti di vento, il carico dei camion per il

trasporto in uscita dal cantiere. La quantità di emissione dipende dal volume

movimentato dello stoccaggio, dal grado di umidità degli inerti, dal contenuto di

frazione fine e dall'età dell'accumulo.

Page 36: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 34

Più precisamente, l’emissione per quantità di materiale lavorato è data da

EFPM10(kg/Mg) = kPM10*(0.0016) * (u/2.2)1.3 / (M/2)1.4

Dove kPM10 = 0.35

u = velocità del vento [m/s]

M = contenuto in percentuale di umidità [%]

L’emissione finale è data da

EFPM10 = EFPM10(kg/Mg) * Mg/h [kg/h]

Occorre quindi conoscere la quantità di materiale trattato riferito all’unità di tempo.

- Risollevamento ad opera del vento: nelle attività di cantiere una parte significativa

di polveri è generata dal risollevamento ad opera del vento. Gli studi sperimentali

svolti documentano che affinché si verifichino fenomeni di erosione con

risollevamento di polveri è necessario che la velocità minima del vento sia superiore

a 5 m/s a 10 cm sopra il suolo o a 10 m/s a 7 m di altezza dalla superficie esposta.

È altresì documentato che l'emissione di polveri ha un rapido decadimento e un

tempo di dimezzamento di vita di pochi minuti. In altre parole il materiale che

compone lo strato superficiale del terreno è caratterizzato da una disponibilità

limitata di materiale fine erodibile e trasportabile a distanza.

L’emissione oraria è calcolata come

EPM10= EF *a * movh [kg/h]

dove EF = fattore di emissione areale [kg/m2]

a = superficie dell’area movimentata [m2]

movh = numero di movimentazioni/ora

Il fattore di emissione areale è funzione del tipo di cumulo (alto o basso) ipotizzato

di forma conica, che si differezia a seconda del rapporto altezza/diametro (H/D):

per cumuli alti (H/D> 0.2): EF = 7.9E-06 kg/m2;

per cumuli bassi (H/D≤ 0.2): EF = 2.5E-04 kg/m2.

- Piste di cantiere: quando un veicolo percorre una strada non pavimentata, le forze

trasmesse dalle ruote sulla superficie della strada causano la polverizzazione del

materiale. Le particelle di materiale vengono sollevate dalla rotazione dei

pneumatici e disperse dai vortici turbolenti che si creano al di sotto del veicolo. La

scia di turbolenza generata in direzione opposta a quella di marcia continua ad agire

sulla pavimentazione stradale anche dopo che il veicolo è transitato. La quantità di

polveri emesse varia linearmente con il volume di traffico in transito e dipende dalla

percentuale di limo (silt), cioè di particelle caratterizzate da un diametro minore di

75μm, contenute nel materiale superficiale presente sulla pista di cantiere.

Il fattore di emissione lineare è dato da

EFPM10 (kg/km) = kPM10 * (s/12)aPM10 * (W/3)bPM10

Dove s= contenuto in limo del suolo [%]

W= peso medio del veicolo, calcolato come media tra il peso a pieno carico e

vuoto [Mg]

kPM10 = 0.423

aPM10 = 0.9 bPM10 =0.45

L’emissione finale è data da

EFPM10 = EFPM10(kg/km) * km/h [kg/h]

Occorre quindi conoscere la lunghezza del percorso riferito all’unità di tempo.

- Emissioni prodotte dai mezzi d’opera: in genere tale fenomeno è poco rilevante sia

per il numero limitato dei mezzi in azione, sia per la durata delle attività.

Nel presente studio tali emissioni si considerano pari allo 0.5% del PM10

complessivo dovuto a tutte le altre sorgenti.

Analizzando il cronoprogramma dei lavori, si deduce che in corrispondenza dell’abitato di

Trisungo, le operazioni di realizzazione dell’opera durano 265 giorni/anno. In dettaglio:

- nei primi 45 giorni si realizza parte dei tratti stradali a cielo aperto. Si effettuano

Page 37: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 35

operazioni di scavo e di realizzazione del corpo stradale, utilizzando sia il materiale

scavato in loco sia lo smarino proveniente dallo scavo della galleria lato Ascoli. Sono

realizzate, inoltre, le opere d’arte.

- Nei successivi 116 giorni hanno luogo le operazioni di scavo dei primi 200 m di

galleria;

- Nei rimanenti giorni viene completato il tratto all’aperto e continuano le operazioni

di scavo nella parte più interna della galleria.

Calcolo delle emissioni su valori medi del periodo di lavorazione

Le seguenti stime si basano sui valori medi di produzione oraria nel periodo in cui la

produzione di polveri interessa, in un modo o nell’altro, la zona dell’imbocco lato-Roma

(escludendo cioè la parte di materiale proveniente dal lato-Ascoli e portato direttamente

nei luoghi di deposito definitivo); le quantità sono dedotte in base ai volumi di progetto ed

al cronoprogramma dei lavori.

Operazioni di scavo e sbancamento:

si considerano i seguenti dati

H = 2.5 m (considerando sia gli scavi all’aperto che i primi 200 m di galleria)

M = 4% (idem c.s.)

Produzione oraria: 11.27 m3/h

Si calcola quindi

EFPM10(kg/m3) = 9.3*10-4* (2.50-0.30)0.7 / 40.3=0.001066 kg/m3

L’emissione finale è data da

EFPM10 = EFPM10(kg/m3) * 11.27 m3/h =0.012008 kg/h =12.01 g/h

Operazioni di carico su camion:

considerando EF = 4.5*10-5 kg/Mg ed un quantitativo di materiale movimentato di

18.59Mg/h proveniente dalle operazioni di scavo, si ottiene

EPM10= EF *Mg/h = 4.5*10-5*18.59/1000 = 0.84 g/h

Operazioni di scarico da camion:

considerando EF = 7.2*10-6 kg/Mg ed un quantitativo di materiale movimentato di 4.70

Mg/h, provenienti dagli scavi lato Ascoli, si ottiene

EPM10= EF *Mg/h = 7.2*10-6*4.70/1000 = 0.03 g/h

Stoccaggio e movimentazione del materiale:

Nel caso in esame, si considera un valore di velocità del vento

u = 2.26 m/s

ricavato come media dei dati forniti da ASSAM–AgroMeteo relativi alla stazione di

Montefortino (AP), assimilabile, per contesto meteo-morfologico, altimetrico e territoriale,

ai siti di cantiere. Tali dati sono il compendio di rilevazioni condotte nell’arco di 10 anni (dal

01/01/1999 al 31/12/2008).

EFPM10(kg/Mg) = kPM10*(0.0016) * (u/2.2)1.3 / (M/2)1.4

Considerando, inoltre, M = 4%, si ricava l’emissione per quantità di materiale data da

EFPM10(kg/Mg) = 0.35*(0.0016) * (2.26/2.2)1.3 / (4/2)1.4 =0.00022 kg/Mg

Il quantitativo medio di materiale movimentato è pari a 4.70 Mg/h.

Si calcola quindi un’emissione di PM10 pari a

EFPM10 = EFPM10(kg/Mg) * Mg/h=0.00022* 4.70= 0.001034 kg/h =1.03 g/h

Risollevamento ad opera del vento

Si considera la formazione di un cumulo alto (H/D> 0.2), costituito dal materiale scaricato

in un’ora di 2.85 m3, disposto in forma tronco-conica con una superficie laterale

a = 7.02 m2 e EF = 7.9E-06 kg/m2.

Inoltre si ipotizza avvengano 4 movimentazioni all’ora.

L’emissione oraria è

EPM10= 7.9*10-6*7.02*4= 0.00022 kg/h = 0.22 g/h

Trasporto delle terre su piste sterrate:

Considerando

Page 38: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 36

s= 12%

W= 25 Mg

kPM10 = 0.423

aPM10 = 0.9 bPM10 =0.45

Si calcola un’emissione lineare di

EFPM10 (kg/km) = 0.423 * (12/12)0.9 * (25/3)0.45 = 1.098 kg/km

Considerando una lunghezza percorsa di 0.2 km e un numero di viaggi in un’ora di 3.66, si

calcola

EFPM10 = 1.098 * 0.2*3.66= 0.80451 kg/h =804.51 g/h

Trasporto di calcestruzzo su piste sterrate:

Considerando

s= 12%

W= 21.60 Mg

kPM10 = 0.423

aPM10 = 0.9 bPM10 =0.45

Si calcola un’emissione lineare di

EFPM10 (kg/km) = 0.423 * (12/12)0.9 * (21.60/3)0.45 = 1.028 kg/km

Considerando una lunghezza percorsa di 0.2 km e un numero di viaggi in un’ora di 1.47, si

calcola

EFPM10 = 1.028 * 0.2*1.47= 0.30322 kg/h =303.22 g/h

Mezzi d’opera:

come detto, l’emissione prodotta dai mezzi d’opera è stimabile come lo 0.5% dell’intera

emissione dovuta alle rimanenti fonti, pari a 1112.10 g/h.

Si ricava

EFPM10 = 0.005*1112.10 = 5.56 g/h

Sommando i contributi delle varie sorgenti, si ottiene un valore di emissione delle polveri

PM10 pari a 1117.66 g/h.

Sistemi di abbattimento delle polveri

Al fine di limitare la diffusione delle polveri che si sviluppano durante le lavorazioni,

trattenendole al suolo ed impedendone il sollevamento, si mette in atto la bagnatura delle

piste di cantiere.

L’efficienza di abbattimento del bagnamento C è calcolata come

C = 100 - (0.8 * P * trh * (Cowherd et al., 1998)

dove

P = potenziale medio dell’evaporazione giornaliera [mm/h]

trh = traffico medio orario [h-1]

I = quantità media di trattamento applicato [l/m2]

= intervallo di tempo che intercorre tra le applicazioni [h]

Il potenziale medio dell’evaporazione giornaliera è stato calcolato utilizzando la formula di

Thornthwaite, a partire dai dati di temperature medie mensili dei mesi estivi (giu-sett)

relativi alla vicina stazione meteo di Amatrice, e all’indice annuo di calore Ic della zona. P è

così risultato pari a 0,14 mm/h.

Considerando inoltre,

trh = 5.16 1/h (sommando sia il trasporto terre che calcestruzzi)

I = 0.6 l/m2

= 12 h (cioè 2 passaggi giornalieri, in media)

Risulta C = 100 – (0.8*0.14*5.16*12)/0.6 = 88%.

Risulta quindi, un abbattimento di polveri sviluppate dal traffico su piste pari a 973.81 g/h.

Il valore di emissione totale, comprensivo delle mitigazioni, è pari a 143.85g/h.

Il valore ottenuto è confrontabile con le tabelle riportate nella Pubblicazione dell’ARPA

Toscana, a cui ci si riferisce, che stabiliscono dei valori limite di emissione in funzione della

distanza dei recettori dal cantiere e dei giorni/anno di lavoro (vedi tab. 4).

Page 39: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 37

Intervallo di distanza (m)

del recettore dalla sorgente Soglia di emissione di PM10 (g/h) risultato

0 - 50

< 76 Nessuna azione

76 - 152 Monitoraggio presso il recettore o valutazione

modellistica con dati sito specifici

> 152 Non compatibile(*)

50 - 100

< 160 Nessuna azione

160 - 321 Monitoraggio presso il recettore o valutazione

modellistica con dati sito specifici

> 321 Non compatibile(*)

100 - 150

< 331 Nessuna azione

331 - 663 Monitoraggio presso il recettore o valutazione

modellistica con dati sito specifici

> 663 Non compatibile(*)

> 150

< 453 Nessuna azione

453 - 908 Monitoraggio presso il recettore o valutazione

modellistica con dati sito specifici

> 908 Non compatibile(*)

Tabella 4: Soglie di emissione ammissibili per cantieri di durata tra 250 e 300 gg/anno

Considerando una distanza media dei recettori dal centro del cantiere (puntualizzazione

del luogo di emissione concentrata delle polveri) di 75 m e la durata delle lavorazioni di

265 gg/anno , il valore limite previsto è di 321 g/h. Il valore calcolato è dunque inferiore al

limite previsto e anche a quello di 160 g/h sotto il quale non è prevista alcuna ulteriore

azione mitigatrice o di monitoraggio.

3.2.3 Ambiente idrico superficiale

Il sistema di smaltimento delle acque meteoriche adottato per il progetto è di tipo chiuso,

cioè tutta l’acqua che cade sulla piattaforma stradale viene raccolta tramite un sistema di

canalette e collettori per poi essere convogliata in disoleatori, da cui, dopo essere stata

purificata da depositi solidi e oli inquinanti derivanti da potenziali sversamenti, viene

immessa nel recapito finale.

Per il tracciato di progetto si prevede l’installazione di due disoleatori:

- il primo impianto tratta le acque del breve tratto di carreggiata principale e rampa di

decelerazione all’aperto prima dell’imbocco lato Roma della galleria, nonché l’anello

della bretella di collegamento alla viabilità esistente;

- il secondo, invece, è destinato a trattare le acque dei brevi tratti all’aperto tra le

gallerie “Trisungo” e “Monte Castello” e tra quest’ultima e l’esistente galleria

“Valgarizia” .

Fase di cantiere

Durante le lavorazioni, gli scarichi di cantiere avverranno nel rispetto dell’art. 124 del

D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., nonché delle norme vigenti previste dalla Regione Marche (Piano

di Tutela delle Acque - DACR n.145 del 26/01/2010 - Capo IV, Sezione II).

Come dettagliato nel precedente studio di verifica ambientale (“screening”), si prevede di

raccogliere le acque meteoriche e di dilavamento dei piazzali dei cantieri tramite

un’apposita rete di smaltimento, separata da quella dedicata alla raccolta dei reflui

derivanti da lavorazioni specifiche.

Per le acque derivanti dalle lavorazioni di scavo delle gallerie si utilizza un impianto di

trattamento collocato tra i due tratti in sotterraneo previsti dal progetto. L’impianto è

costituito da una prima vasca d’accumulo, dove avviene una prima separazione del

materiale più grossolano, e da un decantatore dove avviene la precipitazione dei solidi.

Successivamente l’acqua viene trattata da un disoleatore e solo dopo, viene sversata nel

ricettore idrico finale.

Le autorizzazioni particolari allo scarico delle acque reflue, come previsto dalla Norma,

saranno richieste nella successiva fase progettuale.

Page 40: libero...ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I Lotto – II Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780 Acquisizione nuova Autorizzazione

ANAS spa S.S. n. 4 “SALARIA” Adeguamento del tratto “TRISUNGO – ACQUASANTA TERME” – I° Lotto – II° Stralcio dal Km 151+000 al Km 153+780

Acquisizione nuova Autorizzazione Paesaggistica: completamento della documentazione

Pagina 38

4. CONCLUSIONI

La parte terminale dello studio di verifica sintetizza in carte tematiche quanto raccolto

nella fase conoscitiva dell’indagine eseguita, determinando la compatibilità ambientale per

ogni carta tematica, dunque, per ogni settore analizzato.

In ogni carta tematica vengono distinte aree a diversa sensibilità.

In sintesi, i diversi temi mappati sono

- Geologia e geomorfologia

- Idrogeologia

- Vegetazione

- Valore paesaggistico e culturale.

Dalla compatibilità per settore si passa successivamente, al concetto di compatibilità

globale, ottenuto dalla sovrapposizione delle carte tematiche. Tale passaggio risulta utile

per valutare gli effetti cumulativi derivanti dalla presenza di più componenti ambientali, e

per individuare gli ambiti che maggiormente interagiscono con il progetto.

Da quanto descritto nei paragrafi precedenti, si evince che le carte tematiche dello studio

del 2002 siano valide, e fruibili anche alla luce del contesto ambientale e normativo

attuale, con l’integrazione costituita dagli accertamenti sviluppati in questa sede. per un

attuale studio preliminare ambientale.

Infatti, per quanto riguarda gli aspetti trattati nel quadro di riferimento programmatico,

è emerso che gli strumenti di pianificazione e programmazione territoriale, nonostante

abbiano subito degli aggiornamenti, non hanno però variato i contenuti sostanziali.

Nel quadro di riferimento progettuale sono state evidenziate le variazioni e le integrazioni

introdotte nella progettazione definitiva, derivate da osservazioni sollevate nelle varie

istruttorie, e da ottimizzazioni tecniche e tecnologiche. In particolare, è stato evidenziato

l’intervento relativo alla nuova destinazione prevista per il materiale di scavo in esubero,

che renderà possibile il recupero ambientale di due ex cave dismesse nel Parco dei Monti

Sibillini.

Nel quadro di riferimento ambientale sono state considerate le caratteristiche e i connotati

del paesaggio, rimasti invariati dal 2002 ad oggi. Il progetto inoltre, non ha subito

modifiche tali da compromettere l’analisi paesaggistica fatta in precedenza. È stata tuttavia

introdotta, in fase definitiva, una centrale di ventilazione a servizio della galleria Trisungo,

che comunque ben si inserisce nel contesto paesaggistico preesistente, anche perchè

recepisce la prescrizione del rivestimento con pietra locale (arenaria), formulata con il

precedente DD Regione 292/2002/AMB ed estesa a tutte le opere all’aperto in sede di

verifica di ottemperanza (Decreto n. 43/VAA_08 del 19/05/2009). Inoltre, data la

conformazione orografica del sito, la sua percezione visiva è limitata ad un breve tratto

dell’attuale “Salaria”.

Infine sono stati considerati gli impatti che l’infrastruttura ha sulle varie componenti

ambientali, sia in fase di realizzazione che post operam:

- Rumore: i valori di emissione, nonostante sovrastimati poiché calcolati in base a

volumi di traffico riferiti all’anno 2010, maggiori rispetto a quelli registrati nel 2013,

rispettano i limiti di normativa. I valori di emissione risultano cautelativi anche

perché nelle calcolazioni non è stato considerato l’utilizzo delle pavimentazioni

fonoassorbenti;

- Atmosfera: sono stati confrontati, in termini di emissioni totali, i valori di alcuni

inquinanti nella fase ante e post operam. Essendo tali sostanze collegate ai volumi

di traffico, non si ravvisano scenari più critici rispetto a quelli del precedente studio,

anzi saranno meno gravosi di questi.

- Ambiente idrico-superficiale: sia il sistema di smaltimento delle acque di piattaforma

che gli scarichi in fase di cantiere, prevedono l’utilizzo di appositi sistemi che

consentono di sversare le acque reflue nel ricettore idrico finale, esclusivamente

dopo apposito trattamento.