-20-10-15-gazzeta

60
www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 martedì 20 ottobre 2015 anno 119 - numero 248 euro 1,50 9 771120 506000 51 0 2 0> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano GOL! COM’E’ BELLO SEGNARE DA FIRENZE IN GIÙ Fiorentina, Roma e Napoli hanno realizzato finora la bellezza di 53 reti Inter, Milan e Juve meno della metà: ciò spiega anche le loro difficoltà BIANCHI, CALVI, LONGO, VERNAZZA ALLE PAGINE 2-3 BAYER, QUASI UNO SPAREGGIO A GARCIA SERVE DZEKO ROMA La punta rientra dopo l’infortunio: il tecnico dovrà gestirlo al meglio I giallorossi si giocano buona parte del passaggio agli ottavi di Champions BREGA, IARIA, TAIDELLI ALLE PAGINE 12-13 INTER, BILANCIO CONSOLIDATO A -140,4 MILIONI STRAPPO MORATTI Il deficit 2014-15 sconta i costi di Mazzarri e alcune svalutazioni L’ex presidente pronto a vendere 12 Erick Thohir, 45 anni, e Massimo Moratti, 70 anni Rudi Garcia, 51 anni, sulla panchina della Roma dall’estate 2013 GOZZINI, OLIVERO, PAGLIARA A PAGINA 17 Gianluigi Donnarumma, 18 anni MILAN, IL BABY SULLA PORTA DONNARUMMA INSIDIA LOPEZ Il portiere, 16 anni, gioca domani contro l’Inter nel Berlusconi e può partire titolare anche in Serie A 17 STORIE E PERSONAGGI DA NON PERDERE 1 Ragno nero Cudicini 80 anni da leggenda «Balo non l’avrei ripreso» CERRUTI A PAGINA 16 2 Gomez, angolo magico è la perla della settimana Pellissier e Baselli: podio FROSIO A PAGINA 24 3 Il rugby applaude Savea fenomeno All Blacks Può essere il nuovo Lomu BUONGIOVANNI, MELILLO A PAGINA 37 COSI’ STASERA (20.45) GRUPPO E BAYER L.-ROMA BATE B.-BARCELLONA GRUPPO F ARSENAL-BAYERN DINAMO Z.-OLYMPIACOS GRUPPO G PORTO-MACCABI DINAMO KIEV-CHELSEA GRUPPO H ZENIT-LIONE VALENCIA-GENT L'ARTICOLO A PAGINA 25 IL COMMENTO di Alessandro de Calò 25 ANSIA GARCIA, MAX E’ A CASA Roma e Juve si scambiano le parti e anche qualche ansia davanti all’Europa che ritorna in campo. La Champions riserva sempre una fetta di verità importante da infilare nel cuore della stagione; ma – soprattutto per le squadre italiane – non è scontato che questa verità coincida con quella del campionato. Anzi. La Roma, per dire, è a un passo dalla vetta della A e domenica potrebbe essere davanti a tutti se dovesse battere la magnifica Fiorentina di Paulo Sousa. ARCHETTI, CECCHINI, PUGLIESE ALLE PAGINE 5-6 IL MERCATO DIVIDE CERTEZZA CUADRADO REBUS DYBALA-ALEX JUVENTUS BIANCHIN, GRAZIANO, MAURO, SPESSOT ALLE PAGINE 8-9 EXTRATIME ECCO HAZARD JR AVVERSARIO DEI BIANCONERI CON IL BORUSSIA Nell’inserto di 8 pagine al centro del giornale CANFORA A PAGINA 35 BASKET Gentile-Simon show Milano si scatena Avellino dominata 35 IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchi w Prevendita fiacca per il Trofeo Berlusconi di domani. A vedere la partita dovrebbe esserci solo il custode BRIZZI, IANIERI, SALVINI ALLE PAGINE 28-29 MOTOGP: LA SFIDA AI RAGGI X Mondiale, ecco perché Rossi può farcela Jorge Lorenzo, 28 anni, e 4 titoli mondiali, stringe la mano a Vale Rossi, 36, nove titoli CAMPIONATO SOTTOSOPRA KALINIC, HIGUAIN, SALAH 15 CENTRI IN TRE Nikola Kalinic, 27 anni, 5 gol con la Fiorentina Gonzalo Higuain, 27, 6 gol col Napoli Mohamed Salah, 23, 4 gol con la Roma

description

DIARIOS ITALIA FUTBOL

Transcript of -20-10-15-gazzeta

www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 martedì 20 ottobre 2015 anno 119 - numero 248 euro 1,509

77

11

20

50

60

00

51

02

0>

Post

e It

alia

ne S

ped.

in A

.P. -

D.L

. 353

/20

03

conv

. L. 4

6/20

04

art.

1, c

1, D

CB

Mila

no

GOL!COM’E’ BELLO SEGNARE

DA FIRENZE IN GIÙ

Fiorentina, Roma e Napoli hanno realizzato finora la bellezza di 53 retiInter, Milan e Juve meno della metà:

ciò spiega anche le loro difficoltàBIANCHI, CALVI, LONGO, VERNAZZA ALLE PAGINE 2-3

BAYER, QUASIUNO SPAREGGIOA GARCIASERVE DZEKO

ROMA

La punta rientra dopo l’infortunio:il tecnico dovrà gestirlo al meglioI giallorossi si giocano buona parte del passaggio agli ottavi di Champions

BREGA, IARIA, TAIDELLI ALLE PAGINE 12-13

INTER, BILANCIO CONSOLIDATOA -140,4 MILIONISTRAPPO MORATTI

Il deficit 2014-15 sconta i costi di Mazzarri e alcune svalutazioniL’ex presidente pronto a vendere

12

Erick Thohir, 45 anni, e Massimo Moratti, 70 anniRudi Garcia, 51 anni, sulla panchina della Roma dall’estate 2013

GOZZINI, OLIVERO, PAGLIARA A PAGINA 17 Gia

nlu

igi D

on

na

rum

ma

, 18

an

ni

MILAN, IL BABYSULLA PORTA DONNARUMMAINSIDIA LOPEZ

Il portiere, 16 anni, gioca domani contro l’Inter nel Berlusconi e può partiretitolare anche in Serie A

17

STORIE E PERSONAGGIDA NON PERDERE

1 Ragno nero Cudicini80 anni da leggenda«Balo non l’avrei ripreso»CERRUTI A PAGINA 16

2 Gomez, angolo magicoè la perla della settimanaPellissier e Baselli: podio FROSIO A PAGINA 24

3 Il rugby applaude Saveafenomeno All BlacksPuò essere il nuovo LomuBUONGIOVANNI, MELILLO A PAGINA 37

COSI’ STASERA (20.45)

GRUPPO E BAYER L.-ROMABATE B.-BARCELLONAGRUPPO FARSENAL-BAYERNDINAMO Z.-OLYMPIACOS

GRUPPO GPORTO-MACCABIDINAMO KIEV-CHELSEAGRUPPO HZENIT-LIONEVALENCIA-GENT

L'ARTICOLO A PAGINA 25

IL COMMENTO di Alessandro de Calò

25

ANSIA GARCIA, MAX E’ A CASARoma e Juve si scambiano le parti e anche qualche ansia davanti all’Europa che ritorna in campo. La Champions riserva sempre una fetta di verità importante da infilare nel cuore della stagione; ma – soprattutto per le squadre italiane – non è scontato che questa verità coincida con quella del campionato. Anzi. La Roma, per dire, è a un passo dalla vetta della A e domenica potrebbe essere davanti a tutti se dovesse battere la magnifica Fiorentina di Paulo Sousa.

ARCHETTI, CECCHINI, PUGLIESE ALLE PAGINE 5-6

IL MERCATO DIVIDECERTEZZA CUADRADOREBUS DYBALA-ALEX

JUVENTUS

BIANCHIN, GRAZIANO, MAURO, SPESSOT ALLE PAGINE 8-9

EXTRATIMEECCO HAZARD JR

AVVERSARIO

DEI BIANCONERI

CON IL BORUSSIA

Nell’inserto di 8 pagine al centro del giornale

CANFORA A PAGINA 35

BASKET

Gentile-Simon showMilano si scatenaAvellino dominata

35

IL ROMPIPALLONEdi Gene Gnocchi

w

Prevendita fiacca per il Trofeo Berlusconi di domani. A vedere la

partita dovrebbe esserci solo il custode

BRIZZI, IANIERI, SALVINI ALLE PAGINE 28-29

MOTOGP: LA SFIDA AI RAGGI X

Mondiale, ecco perché Rossi può farcela

Jorge Lorenzo, 28 anni, e 4 titoli mondiali,stringe la mano a Vale Rossi, 36, nove titoli

CAMPIONATO SOTTOSOPRA

KALINIC, HIGUAIN, SALAH 15 CENTRI IN TRENikola Kalinic, 27 anni, 5 gol con la Fiorentina

Gonzalo Higuain, 27, 6 gol col NapoliMohamed Salah, 23, 4 gol con la Roma

2

Il Centrosud doppia IL RENDIMENTO DI ROMA, NAPOLI E FIORENTINA

MEDIA GOLI GOL DELLE BIG ROMA NAPOLI FIORENTINA

12,5

Roma 2,5Lazio 1,375

Napoli 2,25

Frosinone 0,75

Fiorentina 1,875

Empoli 1

Palermo 1,25I MIGLIORI MARCATORI

Higuain (Napoli) 6

Insigne (Napoli) 6

Kalinic (Fiorentina) 5

Pjanic (Roma) 4

Salah (Roma) 4

TOTALE MEDIA GOLCENTRO-SUD (a squadra)

RomaFiorentina

Napoli

TOTALE

5320

18

15

Tiri totali Tiri in porta Gol Pali % realizzativa

I GOL I GOL I GOL

109

55

20

98

43

18

84

41

15

3

1 118% 18%19%

GDS/DATI OPTA

L'ANALISIdi SEBASTIANOVERNAZZA

L’ITALIAROVESCIATADALLA S2

L’Italia rovesciata, ilCentro-Sud comelocomotiva del

Paese e il Nord ai minimi termini. No, non parliamo di economia. Quanto a Pil - prodotto interno lordo - il Meridione continua ad arrancare, nel 2014 ha fatto registrare il segno meno (-1,3 per cento) per il settimo anno di fila. Il nostro calcio però viaggia controcorrente, verso Sud. Fin qui la Fiorentina capolista e il Napoli hanno mostrato grande bellezza di gioco, la Romacon tutte le sue contraddizioni è seconda. Gli indicatori parlano chiaro. Fiorentina, Roma e Napoli, dopo 8 giornate,sommano 50 punti e 53 gol. Juve, Inter e Milan, le tre grandi del Nord, arrivano insieme a 36 punti e 26 reti. Colpisce il dato sui gol, le tre del Centro-Sud hanno segnato il doppio. Effetto Sarri-Sousa, la S2 delle panchine: due allenatori-allenatori e non soltanto gestori (di giocatori).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pipita-Insigne i reKalinic sorpresaRoma cooperativa1Con Garcia in gol 11 giocatori, il croato esaltail gioco della Fiorentina, la coppia del Napoli fa 12 reti

Fabio Bianchitwitter @fabiowhites

Le vie del gol non sono infi-nite, portano a Roma edintorni. Le vie del gol

portano in alto, ovvio. Fioren-tina, Roma e Napoli, in rigoro-so ordine di classifica, hannosegnato la bellezza di 53 reti in8 giornate: più del doppio diJuve, Milan e Inter. Non è uncaso che siano le squadre chegiocano meglio: il gol è la natu-rale conseguenza.

ROMA CAPOCCIA Le vie delgol non sono infinite, ma diver-se. Le squadre di Sousa, Garciae Sarri arrivano in porta in mo-di differenti, e altrettanto effi-caci. Prendiamo la Roma, quel-la che ha segnato di più finora(20 reti). E guardiamo la clas-sifica marcatori: non trovereteun giallorosso nel podio. I pri-mi a comparire sono Pjanic eSalah, quattro firme a testa.Poi Gervinho (3). Il resto è sud-diviso tra ben 8 giocatori. NellaRoma vanno in gol un po’ tutti,tirano tutti: oltre 100 nellospecchio e non. Segnale ovviodi una manovra offensiva checoinvolge la maggior parte del-la squadra. Garcia punta sulpalleggio, la velocità e le incur-sioni sulle ali. Soltanto duedelle 20 reti sono arrivate dallazona centrale, per il resto la

Roma colpisce dai fianchi onelle punizioni, grazie alla mi-ra di Pjanic. La Roma ha ovvia-to al lento inserimento diDzeko (1 gol finora), causa an-che infortunio, puntando sullarapidità degli attaccanti ester-ni e una manovra avvolgente.

RE PIPITA E LORENZO Dal can-to suo, Sarri non si deve inven-tare molto: ha Higuain e Insi-gne. Delle 18 reti segnate fino-ra, 12 portano la loro firma.Non solo. La coppia regina delcampionato è entrata in quasitutte le azioni da gol, con gli as-sist. Il neo tecnico ha dovutopreoccuparsi di aggiustare ilcentrocampo per permettere alPipita e Lorenzo di presentarsicon grande continuità nellearee avversarie. Con Jorginhoal posto di Valdifiori ha trovatola solidità necessaria per scate-nare Hamsik (1 gol) e soprat-tutto Allan, una mezzala trave-stita da mediano. L’ex Udineseha contribuito al bottino con 3

marchi. Higuain è una mannaper la manovra offensiva: ilNapoli può giocare sia dalle fa-sce per crossare o puntare sugliassalti centrali e le triangola-zioni veloci, perché il Pipita èletale sia in mezzo all’area chein progressione. Con Insigne,forma una coppia ideale. E Cal-lejon garantisce equilibrio altridente. A differenza della Ro-ma, il Napoli è una squadra cheva dritta al sodo: sono 217 leverticalizzazioni prodotte,contro le 175 dei giallorossi.

SUPER KALINIC La Fiorentinacapolista è la relativa sorpresadel campionato. Delle tre èquella che ha segnato meno(15) ma in fatto di gol ha fattol’affare dell’anno. Il suo canno-niere, Kalinic, è stato pagatosolo 5 milioni e mezzo. Per oraun milione a gol. Il croato è unsuper centravanti: rapido, tec-nico (rivedere le sue reti, plea-se) forte fisicamente, un mar-tello per i difensori. Solo che aparte i primi anni nell’Hajduk,non era mai stato un gran go-leador. Col gioco arioso di Pau-lo Sousa, che gli mette due uo-mini in appoggio sempre, si staesaltando. La Fiorentina asso-miglia più alla Roma che al Na-poli: oltre a Kalinic, ha manda-to in gol altri 6 (dietro di lui Ili-cic con 3, poi Alonso e Babacarcon 2). Tra le «prolifiche» èquella che ama di più avere il«pallino» in mano: ben 784 itocchi palla contro i 746 dellaRoma. Ha una manovra sor-niona, che coinvolge molto i di-fensori e prende un’accelerataquando la palla arriva sulla trequarti. E a proposito di vie delgol, c’è un certo Rossi in listad’attesa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IGOR PROTTI

«Il calore aiutaHiguain è il topInsigne come me»1Fu capocannoniere con il Bari: «Al sud vivi un entusiasmo unico. Il Pipita è più forte dei suoi errori. Poi Kalinic, che mi ha sorpreso»

Giuseppe Calvi

Igor Protti, capocannonierecon 24 gol (come Signori)nel Bari retrocesso in B nel

‘96. Quanto può incidere il fatto-re ambientale sugli exploit diFiorentina, Roma e Napoli?

«Tantissimo. A Bari, i tifosi mitrascinarono sino all’impresa personale: nell’ultima giorna-ta, eravamo già in B, firmai unadoppietta nel 2-2 al San Nicolacontro la Juventus. Mi sono go-duto l’avventura in una cittàstraordinaria come Napoli maconosco anche il calore di piaz-

ze come Roma, avendo giocatonella Lazio, e Firenze, dove an-dai in prestito per il Viareggio.Tutte e tre vivono il calcio inmodo passionale, coinvolgono igiocatori. Ma Napoli è unica...».

Vuol dire che Sarri stupirà sino in fondo?«È un allenatore straordinario.Ha saputo superare l’avvio dif-ficile, prevedibile, visto che èpassato dall’Empoli al Napoli.Può essere l’anno dello scudet-to per gli azzurri. Tifo per loro.Ma mi intriga anche Paulo Sou-sa».

Chi segnerà di più, tra i goleador

di Fiorentina, Roma e Napoli?«Higuain. L’argentino è fortissi-mo, non si abbatte quandocommette errori, anche grosso-lani. Dietro di lui, metto Kali-nic, che mi ha sorpreso, eDzeko».

Insigne farà ancora tanti gol?«Per il suo ruolo, sta segnandomolto. Ma in una macchina dagol come il Napoli, che contapure su Hamsik, Gabbiadini,Mertens e Callejon, comunqueInsigne potrà davvero divertir-si. Stravedo per Lorenzo: io elui, piccoletti eppure “giganti”.Per fantasia e genio calcistico».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IGOR PROTTIEX ATTACCANTE

STRAVEDO PER INSIGNE: IO E LUI PICCOLETTI

EPPURE GIGANTIPER FANTASIA

E GENIO CALCISTICO

53 I gol realizzati dalle tre big del centrosud: la Roma ne ha segnati 20, il Napoli 18 e la Fiorentina 15: sono i 3 migliori attacchi del campionato

Primo pianoRL’analisi

Dasinistra:

Salah,Higuain

e Kalinic

3MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

i gol del Nord: 53-26MEDIA GOLI GOL DELLE BIG JUVENTUS MILAN INTER

9,3

Juventus 1,125Torino 1,625

Sampdoria 1,625Genoa 0,875

Sassuolo 1,375

Milan 1,125Inter 1

Atalanta 1,375

Chievo 1,625Verona 0,875

Carpi 1

Bologna 0,5

Udinese 1

I MIGLIORI MARCATORI

Bacca (Milan) 4

Jovetic (Inter) 3

Dybala (Juventus) 3

TOTALE MEDIA GOLNORD (a squadra)

JuventusInter

Milan

TOTALE

26

9

9

8

Tiri totali Tiri in porta Gol Pali % realizzativa

I GOL I GOL I GOL

118

40

9

71

26

9

74

34

8

5

1

3

8% 11%13%

TRA JUVENTUS, MILAN E INTER NESSUNA SQUADRA IN DOPPIA CIFRA

GDS/DATI OPTA

ALDO SERENA

«Alla Juve serve tempo, all’Inter il vero Perisic»1Il triplice ex analizza il momento no degli attacchi: «Il Milan deve tornare a puntare sulla coppia Bacca-Luis Adriano»

Davide Longo

Settantasette gol in A conle maglie di Inter, Juve eMilan: Aldo Serena è l’ex

ideale per valutare la crisi delgol delle tre big del Nord Italia.

C’è un motivo comune?«No, sembrano situazioni di-verse tra loro. Per la Juve credoche il problema principale sia ilfatto che ha cambiato tutto ilreparto offensivo e non c’è an-cora la giusta intesa, anche percolpa degli infortuni. Credo in-somma che sia soltanto unaquestione di tempo».

L’Inter ha Icardi, il capocanno-niere uscente, ma quest’annofatica a segnare. Quali le cause?«Dipende dalla manovra chenon è abbastanza veloce. L’In-ter dà sempre il tempo alla di-fesa avversaria di piazzarsi equesto rende più difficile ilcompito degli attaccanti. AIcardi in queste prime giornatesono arrivati davvero pochipalloni giocabili».

Situazione risolvibile?«Molto dipende da Perisic. Ilsuo periodo di adattamento èconcluso, lui è il giocatore cheper qualità può e deve fornirecross e assist alle punte».

Il Milan ha fatto 9 gol e 4 sono diBacca...«Non mi sorprende, perchéBacca è micidiale sotto porta.Non partecipa molto alla ma-novra, ma se gli arriva il pallo-ne giusto non sbaglia. A iniziostagione mi sembrava che l’in-tesa con Luis Adriano fosse lacosa più positiva, poi è arrivataqualche sconfitta e ora le diffi-coltà maggiori mi sembranodal punto di vista psicologico».

Chi sarà a fine anno il bomberdel Nord?«Bacca e, in alternativa, Mora-ta, con Icardi al terzo posto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ALDO SERENAEX ATTACCANTE

DEGLI ATTACCANTIDI INTER, JUVE E MILAN

SARÀ BACCAA FARE PIÙ GOL,

POI MORATA E ICARDI

LA SFIDAGONZALO HIGUAIN

MAURO ICARDI

GOL SEGNATI

6 2TIRI TOTALI

23 6TIRI IN PORTA

13 3PERCENTUALE REALIZZATIVA

26% 33%OCCASIONI CREATE

14 3DRIBBLING RIUSCITI

14 5

JoJo oscura IcardiBacca mal servitoPoca fede in Dybala 1Da 21 anni Inter, Milan e Juve non segnavano così poco. Nord arido, sotto la media di due gol a partita

Sebastiano Vernazza@GazzaVernazza

Il Nord soffre di aridità. In-ter, Milan e Juve insiemecontano la miseria di 26

gol (8+9+9). Per trovare qual-cosa di peggio dopo otto gior-nate bisogna risalire al 1994-95, quando avevano realizzato21 reti in tre. Oggi nessuna del-le squadre sopra Firenze viag-gia alla media di due gol a par-tita. Soltanto Roma (2,5) e Na-poli (2,25) segnano due reti agara, ma è curioso che Chievo,Sampdoria e Torino (tutte e trea 1,625) e Atalanta e Sassuolo(1,375) abbiano medie miglio-ri di Juventus e Milan (1.125) eInter (1).

ICARDI FAGOCITATO Quellodell’Inter sembra il caso più in-teressante, il miglior esempiodi ottimizzazione punti/golfatti. L’Inter ha realizzato appe-na otto reti in otto giornate, ep-pure è seconda, posizione chesi spiega con la fase difensiva:Handanovic è stato battuto ap-pena sei volte, quattro dellequali in un colpo solo contro laFiorentina. Perché l’attaccodell’Inter è preda della siccità?Perché Icardi, capocannonieredella passata stagione assiemea Toni, è stato oscurato, anzifagocitato da Jovetic. Le cifreconfermano. Icardi ha giocatopiù di JoJo (555 minuti a 433),ma rispetto a lui ha tirato dimeno (6 a 14), creato meno oc-casioni (3 a 11), effettuato me-no sponde (10 a 17) e conta ungol in meno (2 a 3). La squadraoggi riconosce Jovetic comecapobranco offensivo e non as-siste più Icardi. I due per giun-ta dialogano poco e male.

BACCA MALSERVITO Quattrogol in 534 minuti, una percen-tuale realizzativa del 40 percento, che è alta. Eppure si hal’impressione che il Milan nonabbia sfruttato appieno l’altavelocità di Carlos Bacca. Unpo’ ha inciso il ritorno di Balo-telli, che per qualche giornatasi è preso la scena e ha interrot-to l’idillio tra il colombiano eLuiz Adriano. Un po’, anzi ab-bastanza, i flussi di gioco. Sehai Bacca, devi verticalizzareper sfruttarne le accelerazioniletali, alla Ronaldo (Fenome-no). Il Milan conta una mediadi 152,88 verticalizzazioni apartita contro le 217,63 del Na-poli. Un abisso. Se Bacca cel’avesse Sarri, il colombianosegnerebbe forse più di Hi-guain. Ma non è mai troppotardi e sembra che Mihajlovicabbia capito: meglio puntaredecisi su Bacca e spiegare a Ba-lotelli che il suo futuro dipen-derà anche dall’integrazionecol sudamericano.

DYBALA CENTELLINATO Incampionato Dybala è partito ti-tolare quattro volte su otto - inChampions una su due - ed èl’attaccante della Juve con piùminutaggio nelle gambe (423minuti). Eppure Allegri dàl’impressione di non credere inlui fino in fondo, non ancoraalmeno. L’ha escluso dalla for-mazione anti-Inter perchérientrante dal Sudamerica e inpreda allo sbalzo di fuso. E vabene, ci sforziamo di capire laprecauzione, ma a nostro pare-re la Juve del futuro va edifica-ta attorno all’argentino, checon Morata è l’attaccante di maggior talento. Mandzukic eZaza hanno caratteristiche dif-ferenti, più fisiche. Una cifra,quella delle occasioni create,conferma: Dybala ne ha fin quipropiziate 15, Morata 8, Man-duzkic 3, Zaza 2. Indicazionechiara, il talento della creativi-tà ce l’hanno i due di linguaspagnola. La partita con l’Interha confermato come la Juve siadiventata mono-tematica, pal-la a Cuadrado e via. A San Siroil colombiano è stato lo juven-tino che ha toccato più palloni(89), cosa anomala per unesterno. Si rischia di diventareprevedibili e di finire in un vi-colo cieco. Va bene il turnover,però ci sono giocatori che de-vono giocare il più possibile, eDybala è uno di questi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

26 i gol complessivi realizzati da Juventus (9), Milan (9) e Inter (8): sono tutte e tre tra le 10 squadre che non hanno ancora raggiunto la doppia cifra

Da sinistra:Icardi,Dybala

e Bacca

4 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

5MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Dzeko ha fretta:45’ nelle gambee voglia di Roma1Non è al top e Garcia deve decidere come usarlo, ma Edin ha un conto aperto col Bayer

Massimo CecchiniINVIATO A LEVERKUSEN (GER)

Ci sono momenti in cui è lavita a metterci fretta. Unafretta che a volte fa a pu-

gni con la ragione, con la pru-denza, con quel Grillo Parlanteche sussurra dentro di noi so-prattutto quando c’è un Pinoc-chio interiore che avrebbe vo-glia di mandare nel Paese dei Balocchi ogni prudenza. Ecco,Edin Dzeko ieri ha masticato unpomeriggio più o meno così. A25 giorni dalla distorsione al gi-nocchio destro che lo ha tolto discena sia nella Roma che nellapropria nazionale, il centravan-ti non ne può più di far da tap-pezzeria alla speranza giallo-rossa, che pure di lui avrebbetanto bisogno. Due giorni fa, aTrigoria, ha fatto il primo alle-namento vero, cioè con contra-sti non simulati, e ieri — alla fi-ne della rifinitura svolta nellaBayArena di Leverskusen —l’attaccante e Rudi Garcia han-no discusso su quale potrebbeessere il suo impiego ottimale invista di un match che ha giàquasi il sapore dello spareggioqualificazione agli ottavi diChampions League. Il senso deidubbi in fondo è chiaro: vistoche Dzeko sembra avere nellegambe un tempo e poco più,meglio rischiarlo dall’inizio op-pure tenerlo come carta di ri-serva qualora alla Roma cascas-se il mondo addosso come èsuccesso a Borisov? Una cosa ècerta: il bosniaco è pronto. Sitratta di stabilirne però le mo-dalità di utilizzo.

GARCIA FRENA Il fixing seraleieri era di ottimismo modesto,anche perché lo staff mediconon ha intenzione di correre al-cun rischio col giocatore che èstato un po’ il fiore all’occhiellodella campagna acquisti esti-va. Non è un caso, perciò,che Rudi Garcia racconticosì lo stato di forma diDzeko e Rüdiger — en-trambi ex della Bunde-

sliga — e tutti e due alla cacciadi un posto da titolare: «Sonopronti entrambi, anche se forsenon hanno i novanta minutinelle gambe. Comunque, so-prattutto per chi gioca in difesail rodaggio serve meno». Comedire (al netto della pretatticache al francese piace parecchio)che l’attaccante forse potrebbeessere più impiegato come ar-ma tattica a partita in corsopiuttosto che dal primo minuto.Attenzione, però, perché in 24ore possono succedere tante co-se, e la tentazione Dzeko nelclan giallorosso è fortissima.

TEMPO DA LUPI D’altronde, ilcentravanti sa che col Bayer Le-verkusen ha un conto aperto datempo. Infatti, nonostante neglianni del Wolfsburg (dal 2007 algennaio 2011) Dzeko sia statoun lupo biancoverde da 85 golin 142 partite complessive —numeri che gli hanno portato indote nel 2009 una storica vitto-ria nel campionato tedesco e ilriconoscimento di miglior gio-catore della Bundesliga, e nel2010 il titolo di capocannoniere— il bilancio contro i rossoneridi Germania non è brillante, vi-sto che in 6 match si è impostosolo una volta, pareggiandoneuno e perdendone addiritturaquattro. Quanto basta, appun-to, per avere fretta di tornare incampo, anche perché se a iniziostagione gli avessero detto chedopo 10 partite ufficiali avreb-be avuto all’attivo un solo gol etante assenze per infortunio, ilgigante bosniaco avrebbe sen-z’altro scosso la testa con fasti-dio. Ma tutto questo ora è il pas-sato. Il lupo di Wolfsburg ades-so ha cambiato maglia senzaperdere neppure un briciolo diquella fame che, da quando eraun bambino di appena dieci an-ni, lo portò lontano dalla Bosniaper azzannare il calcio. Da queigiorni, tempo ne è passato pa-recchio, ma per Dzeko la frettadi emergere sempre la stessa. IlBayer è avvisato: il lupo — siapur ferito — è ancora qui.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’IDENTIKITEDIN DZEKONATO IL 17/3/1986A SARAJEVORUOLO ATTACCANTEALTEZZA 1,93 M PESO 80 KG

IN GERMANIADopo gli esordi con Zeljeznicar, Usti nad Labem e Teplice, nel 2007 va al Wolfsburg: alla prima stagione segna 8 reti in 28 gare. Nel 2008-09 vince la Bundesliga: 26 gol in 32 partite, miglior giocatore del campionato e ingresso tra i 50 candidati al Pallone d’oro. Nel 2009-10 vince il titolo di capocannoniere: altri 22 gol in 34 presenze. Nel gennaio 2011 lascia il Wolfsburg, destinazione Manchester.

IN INGHILTERRACon il City vince due Premier League (2011-12 e 2013-14), una Fa Cup, una Community Shield e una Coppa di Lega. Per lui 50 gol in 130 match di Premier. Dalla scorsa estate è alla Roma.

IN NAZIONALEHa esordito con la maglia della Bosnia il 2 giugno 2007, segnando in Bosnia-Turchia 3-2. In tutto ha disputato 74 partite, firmando 44 reti.

Edin Dzeko, 29 anni, è arrivato alla Roma l’estate scorsa, proveniente dal Manchester City TEDESCHI

COSÌ IN CAMPO A LEVERKUSEN (ORE 20.45)

PANCHINA:

26 De Sanctis, 5 Castan, 13 Maicon,14 Iago Falque, 48 Ucan, 7 Iturbe,

9 DzekoSQUALIFICATI: nessuno

DIFFIDATI: nessunoINDISPONIBILI: Strootman, Toti e Keita

PANCHINA:

25 Kresic, 17 Boenisch, 11 Kiessling,19 Brandt, 16 Jedvaj, 5 Papadopoulos,8 BenderSQUALIFICATI: nessunoDIFFIDATI: PapadopoulosINDISPONIBILI: Hilbert, Aranguiz

BAYER LEVERKUSEN

4-4-2ROMA

4-3-3

TV Premium Sport HdINTERNET www.gazzeta.it

ARBITRO Kassai (Ung)GUARDALINEE Ring-Toth (Ung)

ADDIZIONALI Bognar-Szabo (Ung)QUARTO UOMO Beretyan (Ung)

ALLENATORE: Schmidt ALLENATORE: Garcia

25. SZCZESNY

3. DIGNE

35. TOROSIDIS

44. MANOLAS

2. RUDIGER

4. NAINGGOLAN

16. DE ROSSI

15. PJANIC

11. SALAH

27. GERVINHO

24. FLORENZI26. DONATI

7. HERNANDEZ

14. MEHMEDI

4. TAH

21. TOPRAK

18. WENDELL

38. BELLARABI

44. KAMPL

23. KRAMER

10. CALHANOGLU1. LENO

CENTIMETRI

Schmidt: «Dopo il k.o. a Borisovla pressione è tutta su di loro» LEVERKUSEN Otto gol nelle ultime tre uscite di Champions, dal ritorno del preliminare con la Lazio, ma solo otto segnati in nove giornate di Bundesliga. Sembra questo la preoccupazione maggiore di Roger Schmidt e Rudi Voeller, i quali ammettono che «dobbiamo essere più concreti sotto porta». Ma per l’allenatore «è la Roma adaver più pressione, dopo il k.o. di Borisov. Noi cerchiamo di fare un grande passo avanti verso la qualificazione, con il nostro stile in Champions siamo in grado di creare problemi a chiunque e di poter trovare più facilmente il gol. Chi è più forte tra Roma e Lazio? Vedremo a stagione conclusa». Rispetto al playoff di agosto, il Bayer ha aggiunto in rosa il messicano Hernandez (ex

Real Madrid) e lo sloveno Kampl (dal Borussia Dortmund), mentreè partito il sudcoreano Son (Tottenham). Oggi problemi fisici per Kiessling e Bender, mentre dovrebbe tornare Kampl, fuori sabato ad Amburgo.

p.f.a.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Rudi e la cura dei dettagli«Magari un calcio piazzato...» LEVERKUSEN Non solo Dzeko e Rüdiger. I dubbi di Garcia riguardano anche altri uomini (Maicon e Iago) e modulo (4-1-4-1, 4-2-3-1 o 4-3-3). In ogni caso il francese è pronto a vivere una settimanapotenzialmente da ricordare. «Vincendo faremmo un passo avanti nella qualificazione, senza contare che domenica potremo giocarci il primo posto contro la Fiorentina. Sarà una settimana bellissima. Importante sarà atteggiamento e fiducia. Guardare indietro non serve. Dobbiamo prendere dei punti. Se non succede, non abbiamo più il nostro destino tra i piedi. L’ambizione è quella di superare il girone. Certo, finora abbiamo preso troppi

gol, ma non esiste una squadra perfetta, il Bayer non lo è, la Roma neppure. Sono i piccoli dettagli che fanno la differenza, magari un calcio piazzato». E se il pensiero vola a Pjanic, non siete fuori strada.

ma.cec.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Barcellona in casa del Batecerca punti e i gol di Neymar Senza Messi, Iniesta e Rafinha (oltre ai non tesserati Arda Turan e Aleix Vidal) il Barcellona è atterrato ieri sera a Minsk. Dopo il pareggio di Roma e la vittoria col Bayer la squadra di Luis Enrique cerca i 6 punti nelle due sfide ravvicinate contro il Bate Borisov. Luis Enrique ritrova Vermaelen, convocato dopo quasi un mese, e deve fare i conti con una difesa non più impermeabile. I catalani hanno preso gol in 11 delle 13 gare disputate, le ultime 8 consecutive, e in Ligadopo 8 giornate hanno già incassato 11 reti: un anno fa erano ancora a quota zero. In compenso davanti l’assenza di Messi sembra pesare meno grazie alla forma di Neymar

che dopo i 4 gol segnati al Rayo e la guida della classifica cannonieri in Liga cerca la prima rete in questa Champions. Lo scorso anno il brasiliano chiuse come «Pichichi» del torneo con 10 reti come Messi e Ronaldo.

f.m.r.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Roger Schmidt, 48 anni AFP Il francese Rudi Garcia, 51 anni AFP Neymar, 23 anni LAPRESSE

ChampionsRGruppo E, 3a giornata

6 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Juan: «Trappola BayArenaMa con Pjanic Roma sogna»1Il brasiliano doppio ex: «Mire può portare lo scudetto che sfioraiLo stadio condizionerà il match. In Italia impianti troppo brutti»

Andrea PuglieseINVIATO A LEVERKUSEN (GER)

Al sole di Porto Alegre sista meglio che al freddodi Leverkusen o sotto la

pioggia di Roma. Soprattuttoora che c’è anche il piccolo Mi-guel, appena una settimana.Eppure un po’ di sé e della suatesta sono rimasti proprio qui,tra Leverkusen e Roma. Cinqueanni con il Bayer, altrettanticon i giallorossi. Stasera Juansi siederà davanti alla tv e si go-drà la sua sfida del cuore.

Che ricordi ha di queste due esperienze?«A Leverkusen ho vissuto soloper il calcio, a Roma sono riu-scito a combinarlo con la vita.Ero anche più maturo, ho vis-suto meglio. Rimpianti? InGermania no. La società stavacambiando, abbiamo centratoquasi sempre la qualificazionein Europa. Forse dovevo anda-re via prima, non si poteva vin-cere. A Roma quello scudettoperso in casa con la Sampdoriaancora non mi va giù».

Il calcio tedesco continua a vo-lare, quello italiano molto me-no.«In Germania il calcio è piùbello, più divertente. In Italiainvece c’è una pressione ester-na fortissima che a Leverkusennon ho trovato. L’Italia restal’Italia, ha tutto per svettare.Ma per raggiungere i tedeschivanno rifatti gli stadi, bruttissi-mi. Io arrivai a Leverkusen nel2002, mentre stavano rifacen-do gli impianti per il Mondiale.E il cambiamento l’ho vissuto sulla mia pelle».

Lei era in campo il 19 ottobre 2004, Bayer-Roma 3-1, unicoprecedente di Champions.«Gara decisiva per il passaggiodel turno, quasi come stavolta.Dominammo, ma per primosegnò Totti (punizione deviatada Berbatov, ndr). Francescoancora oggi è un fuoriclasse. Eun uomo stupendo».

Pjanic può diventarne l’erede?«Lo considero super fin daquando è arrivato in Italia, safare tutto, ha un potenziale al-tissimo. Ma Totti a Roma nonpuò avere eredi. Mire vadaavanti per la sua strada, nondeve neanche pensarci su».

Quanto peserà la BayArena su

questa sfida?«Può deciderla, l’ambiente aLeverkusen condiziona. Anchese i tedeschi hanno una menta-lità diversa: non importa se lostadio è pieno o vuoto, dannosempre il massimo. Guardate aBarcellona, stavano quasi pervincere. Questo è il pericolopiù grande per la Roma».

A Colonia, vicino a Leverkusen,hanno accoltellato il nuovo sin-daco per motivi razzisti. Lei hamai avuto problemi qui?«In Germania mai, l’integra-zione è reale. In Italia sì e lo sa-pete. Ma forse quella volta di-pese più dal fatto che era underby».

Stasera rischia di saltare la sfi-da tra Dzeko e Kiessling.«Tra i due Edin è più affasci-nante, il centravanti che la Ro-ma cercava da anni. Ma occhioa Stefan: fa gol impossibili».

Chi vince lo scudetto?«La Roma, non vedo una squa-dra più forte in Italia. A patto dinon perdere punti con le picco-le. Io ho solo sfiorato due scu-detti proprio per questo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo gli 0-0 contro Barcellonae Bate, alle 16 (Premium Sport) la Roma a Leverkusen ha l’obiettivo di trovare il primo gol in Youth League e, possibilmente, di tornare dalla Germania con un risultato positivo. Rientrano Di Livio e Soleri, a Borisov «prestati» a Garcia (l’attaccante aveva anche esordito nel finale). Domani la Juventus a Vercelli (14.30, Premium Sport) sfida il B.Mönchengladbach; alle 18.30 Torino-Senica (percorso campioni nazionali, andata 0-0).YOUTH LEAGUEGruppo E (oggi) Bate Borisov-Barcellona (15), Bayer Leverkusen-Roma (16).Classifica Bayer Leverkusen 4; Roma e Barcellona 2; Bate 1. Gruppo D (domani) Juventus-Borussia Mönchengladbach (14.30), Man.City-Siviglia (18)Classifica City e Siviglia 6,Juventus e Mönchengladbach 0.Percorso campioni (domani) Torino-Senica (Svk) (and. 0-0).

E la Primaveracerca i primi golin Youth League

JUANEX DIFENSORE

IN GERMANIA NON HO MAI AVUTO PROBLEMI DI

RAZZISMO. A ROMA SÌ, MA FORSE PERCHÉ C’ERA

DI MEZZO UN DERBY

IL MATCH DEL 2004? ERO IN CAMPO,

DOMINAMMO NOIDEL BAYER. SEGNÒ

TOTTI, UOMO STUPENDO

Juan Silveira dos Santos, 36 anni, ha giocato per cinque stagioni nel Bayer e altrettante nella Roma GETTY IMAGES

LA STORIA

«Vi spiego Schmidt e la caccia alla volpe I segreti del Bayer»1Massimo Ornatelli, romano, gioca in 3a serie tedesca ed è stato allenato dalla guida del Leverkusen

Massimo Ornatelli con il tecnico del Bayer, Roger Schmidt

Pierfrancesco ArchettiINVIATO A LEVERKUSEN (GER)

Un debole per RobertoBaggio lo aveva por-tato verso il bianco-

nero, ma era un’infatuazio-ne infantile poi cancellataper entrare nel solco fami-gliare, tutto esclusivamentegiallorosso. Massimo Orna-telli, 29 anni, calciatoreprofessionista in Germania,è nato a Roma, quartiereTuscolano, ed è romanistada «quasi sempre». Da bam-bino è salito insieme ai ge-nitori in Westfalia, a Dort-mund. Scopo nella vita, di-ventare calciatore: ci è riu-scito. Giovanili al Borussia,una possibilità poi svanitadi rientrare in Italia quandovenne segnalato a Empoli eFiorentina, poi tanta secon-da e terza divisione. Adessogioca con l’Osnabrück: do-po l’allenamento staseraverrà a Leverkusen con ilpadre Valter; vedranno laRoma grazie a un amico,l’allenatore del Bayer RogerSchmidt.

L’INGEGNERE Otto anni fa,Schmidt, ex modesto gioca-tore dilettante, si licenziòda una multinazionale, na-scose la sua laurea in inge-gneria meccanica e provò aguadagnarsi l’esistenza sol-tanto con il pallone. AlPreussen Münster, campio-nato regionale, cominciòseriamente la sua carrierain panchina: «Era il 2007siamo stati tre anni insie-me. Poi quando è passato alPaderborn, in Zweite Bun-desliga, ha voluto che loraggiungessi. Ma dopo l’av-

vio della preparazione, Schmi-dt ricevette un’offerta irrinun-ciabile dal Red Bull Salisbur-go. Ci lasciò con un discorsotoccante, nello spogliatoioeravamo in lacrime». MassimoOrnatelli racconta l’uomo chesi troverà di fronte la «sua» Ro-ma oggi, e i motivi del suo suc-cesso: «Sa trattare i giocatoricome persone, prima che co-me atleti. È serio, professiona-le ma anche scherzoso e affet-tuoso, quando serve. E ha ideetattiche all’avanguardia». Il fa-moso pressing alto, quello cheSchmidt chiama «la caccia allavolpe», dove l’animale è la pal-la e i cani sono i giocatori: «Sì,velocità, intensità, orienta-mento collettivo verso la palla.Tutti insieme, vicini, a pressa-re, ad andare alla riconquistarapida per poi provare subitola conclusione. Ecco cosa do-vrà temere la Roma. Lui ci im-poneva un duro lavoro fisico,ma sempre con il pallone e ipassaggi mai buttati. Un giocooffensivo frenetico, che portaalla superiorità. E fra gli uomi-ni d’attacco, la Roma deve sta-re attenta a Bellarabi, sgu-sciante, e ai tiri di Calhano-glu».

DOVE ATTACCARE Schmidt sa-rà anche uno di famiglia, uno a«cui posso telefonare se ho bi-sogno», oppure anche una per-sonalità forte che non si scordada dove arriva e talvolta passaa pranzo nel locale degli amiciitaliani, però avrà pure dei di-fetti, sarà attaccabile: «Certo,questo tipo di pressione india-volata porta a dei rischi se va avuoto, se gli avversari riesconoa superare con il palleggio laprima opposizione del Bayer. E spesso nelle partite di Sch-midt si vedono molte occasio-ni da gol, da una parte e dal-l’altra». Garcia prenda nota ecerchi di far felice i tifosi roma-nisti che vivono qui: «Con ilcuore voglio che vinca la Ro-ma, ma se proprio perde con-tro Roger non sarò arrabbia-to».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ChampionsRGruppo E, 3a giornata

RISULTATI, CLASSIFICHE E CALENDARIOGRUPPO A 15 SETTEMBREPSG-MALMOE 2-0REAL MADRID-SHAKHTAR 4-028 SETTEMBRESHAKHTAR-PSG 0-3MALMOE-REAL MADRID 0-2

CLASSIFICA PT G V N P GF GS

REAL MADRID 6 2 2 0 0 6 0

PSG 6 2 2 0 0 5 0

MALMOE 0 2 0 0 2 0 4

SHAKHTAR 0 2 0 0 2 0 7

RLE PROSSIME PARTITEDOMANIMALMOE-SHAKHTARPSG-REAL MADRID3 NOVEMBRESHAKHTAR-MALMOEREAL MADRID-PSG25 NOVEMBREMALMOE-PSGSHAKHTAR-REAL MADRID8 DICEMBREPSG-SHAKHTARREAL MADRID-MALMOE

REGOLAMENTO Le prime due agli ottavi; la terza in Europa League. In caso di parità decidono: a) scontri diretti; b) diff. reti scontri diretti; c) gol scontri diretti; d) gol in trasferta scontri diretti; e) diff. reti; f) gol segnati; g) gol in trasferta; h) vittorie; i) vittorie in trasferta; l) coefficiente disciplinare; m) coefficiente Uefa luglio 2015

GRUPPO B 15 SETTEMBREWOLFSBURG-CSKA MOSCA 1-0PSV-MAN. UNITED 2-128 SETTEMBREMAN. UNITED-WOLFSBURG 2-1CSKA MOSCA-PSV 3-2

CLASSIFICA PT G V N P GF GS

PSV 3 2 1 0 1 4 4

CSKA MOSCA 3 2 1 0 1 3 3

MAN. UNITED 3 2 1 0 1 3 3

WOLFSBURG 3 2 1 0 1 2 2

RLE PROSSIME PARTITEDOMANICSKA MOSCA-MAN. UNITEDWOLFSBURG-PSV3 NOVEMBREMAN. UNITED-CSKA MOSCAPSV-WOLFSBURG25 NOVEMBRECSKA MOSCA-WOLFSBURGMAN. UNITED-PSV8 DICEMBREWOLFSBURG-MAN. UNITEDPSV-CSKA MOSCA

GRUPPO C 15 SETTEMBREGALATASARAY-ATLETICO M. 0-2BENFICA-ASTANA 2-028 SETTEMBREASTANA-GALATASARAY 2-2ATLETICO M.-BENFICA 1-2

CLASSIFICA PT G V N P GF GS

BENFICA 6 2 2 0 0 4 1

ATLETICO M. 3 2 1 0 1 3 2

ASTANA 1 2 0 1 1 2 4

GALATASARAY 1 2 0 1 1 2 4

RLE PROSSIME PARTITEDOMANIATLETICO M.-ASTANAGALATASARAY-BENFICA3 NOVEMBREASTANA-ATLETICO M.BENFICA-GALATASARAY25 NOVEMBREATLETICO M.-GALATASARAYASTANA-BENFICA8 DICEMBREGALATASARAY-ASTANABENFICA-ATLETICO M.

GRUPPO D 15 SETTEMBREMAN. CITY-JUVENTUS 1-2SIVIGLIA-BORUSSIA M. 3-028 SETTEMBREBORUSSIA M.- MAN. CITY 1-2JUVENTUS-SIVIGLIA 2-0

CLASSIFICA PT G V N P GF GS

JUVENTUS 6 2 2 0 0 4 1

SIVIGLIA 3 2 1 0 1 3 2

MAN. CITY 3 2 1 0 1 3 3

BORUSSIA M. 0 2 0 0 2 1 5

RLE PROSSIME PARTITEDOMANIJUVENTUS-BORUSSIA M.MAN. CITY-SIVIGLIA3 NOVEMBREBORUSSIA M.-JUVENTUSSIVIGLIA-MAN. CITY25 NOVEMBREJUVENTUS-MAN. CITYBORUSSIA M.-SIVIGLIA8 DICEMBREMAN. CITY-BORUSSIA M.SIVIGLIA-JUVENTUS

GRUPPO E 16 SETTEMBREB. LEVERKUSEN-BATE B. 4-1ROMA-BARCELLONA 1-129 SETTEMBREBARCELLONA-B. LEVERKUSEN 2-1BATE BORISOV-ROMA 3-2

CLASSIFICA PT G V N P GF GS

BARCELLONA 4 2 1 1 0 3 2

B. LEVERKUSEN 3 2 1 0 1 5 3

BATE B. 3 2 1 0 1 4 6

ROMA 1 2 0 1 1 3 4

RLE PROSSIME PARTITEOGGIBATE B- BARCELLONAB. LEVERKUSEN-ROMA4 NOVEMBREBARCELLONA- BATE B.ROMA- B. LEVERKUSEN24 NOVEMBREBATE B- B. LEVERKUSENBARCELLONA-ROMA9 DICEMBREB. LEVERKUSEN-BARCELLONAROMA-BATE BORISOV

GRUPPO F 16 SETTEMBREDINAMO Z.-ARSENAL 2-1OLYMPIACOS-BAYERN M. 0-329 SETTEMBREBAYERN M.-DINAMO Z. 5-0ARSENAL-OLYMPIACOS 2-3

CLASSIFICA PT G V N P GF GS

BAYERN M. 6 2 2 0 0 8 0

OLYMPIACOS 3 2 1 0 1 3 5

DINAMO Z. 3 2 1 0 1 2 6

ARSENAL 0 2 0 0 2 3 5

RLE PROSSIME PARTITEOGGIARSENAL-BAYERN M.DINAMO Z.-OLYMPIACOS4 NOVEMBREBAYERN M.-ARSENALOLYMPIACOS-DINAMO Z.24 NOVEMBREARSENAL-DINAMO Z.BAYERN M.-OLYMPIACOS9 DICEMBREDINAMO Z.-BAYERN M.OLYMPIACOS-ARSENAL

GRUPPO G 16 SETTEMBRECHELSEA-MACCABI T.A. 4-0DINAMO K.-PORTO 2-229 SETTEMBREMACCABI T.A.-DINAMO K. 0-2PORTO-CHELSEA 2-1

CLASSIFICA PT G V N P GF GS

DINAMO K. 4 2 1 1 0 4 2

PORTO 4 2 1 1 0 4 3

CHELSEA 3 2 1 0 1 5 2

MACCABI T.A. 0 2 0 0 2 0 6

RLE PROSSIME PARTITEOGGIPORTO-MACCABI T.A.DINAMO K.-CHELSEA4 NOVEMBREMACCABI T.A.-PORTOCHELSEA-DINAMO K.24 NOVEMBREPORTO-DINAMO K.MACCABI T.A.-CHELSEA9 DICEMBREDINAMO K.-MACCABI T.A.CHELSEA-PORTO

GRUPPO H 16 SETTEMBREVALENCIA- ZENIT 2-3GENT-LIONE 1-129 SETTEMBRELIONE-VALENCIA 0-1ZENIT-GENT 2-1

CLASSIFICA PT G V N P GF GS

ZENIT 6 2 2 0 0 5 3

VALENCIA 3 2 1 0 1 3 3

GENT 1 2 0 1 1 2 3

LIONE 1 2 0 1 1 1 2

RLE PROSSIME PARTITEOGGIZENIT-LIONEVALENCIA-GENT4 NOVEMBRELIONE-ZENITGENT-VALENCIA24 NOVEMBREZENIT-VALENCIALIONE-GENT9 DICEMBREVALENCIA-LIONEGENT-ZENIT

7MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

8 ChampionsRDomani gruppo D, 3a giornata

Mercatobianco/neroColonna Cuadrado,rebus Dybala-AlexMax, ci credi o no?1Il club studia il riscatto dell’ala ma per la rimonta servono anche gli altri talenti sfruttati a singhiozzo

I NUMERI

1,5 Il costo del prestitodi Cuadrado, che in questa stagione ha giocato 606 minuti divisi in sette gare tra Serie Ae Champions League (0 gol)

40 I milioni spesi dalla Juve per il cartellino di Dybala,che ha esordito segnando in Supercoppa e realizzato tre gol in campionato (548’ totali)

26 I milioni che il club bianconero ha versato al Porto per l’acquisto di Alex Sandro, in campo per soli 195 minutidivisi in quattro presenze

Mirko GrazianoMILANO

L’alibi regge: alcune par-tenze eccellenti, ungruppo in generale rivo-

luzionato e i molti infortuninon potevano non condiziona-re la partenza della Juventus.Lo si è capito l’altra sera a Mila-no, quando i bianconeri, final-mente al completo, hanno re-galato sprazzi importanti digioco. Nel giro di due-tre setti-mane, il tempo di mettere fisi-camente alla pari chi è inevita-bilmente rimasto indietro, icampioni d’Italia saranno nellecondizioni di scaricare in cam-po tutti i cavalli messi a dispo-sizione da Marotta e Paraticinell’ultimo mercato. Nel frat-tempo si è comunque apertoun piccolo dibattito nel «bardella rete»: ma Allegri, infortu-ni a parte, poteva fare di più?Ha per esempio finora sfrutta-to al meglio le nuove forze arri-vate a Torino?

CUADRADO DETERMINANTE Di sicuro il tecnico livornese haindividuato in Cuadrado unodegli uomini chiave del nuovocorso. La Juve è oggi costruitain gran parte attorno al colom-biano, sia in caso di 4-3-3 puro

sia con il «3-5-2 dinamico» va-rato in questa stagione. Control’Inter, quasi tutte le iniziativeoffensive sono passate propriodai piedi dell’ex Fiorentina,che ha risposto alla grande fi-nora, tanto da mettere indiret-tamente già in moto i vertici dicorso Galileo Ferraris a livellodi conferma. Cuadrado è a To-rino in prestito secco, ma fra laJuve e il Chelsea c’è un accordosulla parola: con 22 milioni dieuro il cartellino diventa tuttobianconero; non è da esclude-re che fin da gennaio venganomesse sul tavolo le prime carteufficiali. Un Cuadrado così de-terminante da consigliare,sempre a gennaio, l’acquisto diun altro esterno offensivo pro-prio per dare maggiore forzaanche in generale al nuovo cor-so tattico.

E KHEDIRA... Ottima poi la ge-stione di Sami Khedira, blocca-to in partenza da un bruttoguaio muscolare, e riportato incampo con i giusti tempi da Al-legri, che ci ha messo un secon-do a capire e a esaltare in cam-po la saggezza tattica del tede-sco. Là in mezzo, Max ha sa-pientemente circoscritto l’areadi movimento di un giocatoremagari poco dinamico ma diintelligenza tattica superiore.

NOTE DOLENTI... Al momentonon sembra invece decollare ilfeeling fra il tecnico biancone-ro e i due acquisti più costosidell’era Andrea Agnelli, ovveroPaulo Dybala e Alex Sandro.Non poche le critiche piovutesu Allegri per la scelta di Zazatitolare contro l’Inter, conMandzukic mandato poi incampo a gara in corso primadell’argentino. «Dybala è tor-nato giovedì dagli impegni conla sua nazionale. Dei sudame-ricani ha giocato Cuadradoperché ha caratteristiche uni-che – ha spiegato Max nel dopogara –. Zaza ha comunque fat-to bene e ha dimostrato in pie-no di poter stare alla Juventus.Ha impensierito i difensori del-l’Inter e aveva le caratteristicheideali per un certo tipo di ga-ra». Ecco, in numeri, Mister 40milioni (tanto è costato l’ar-gentino): dieci le presenze sta-gionali, ma solo cinque volte ti-tolare; in campo 90’ in appenatre occasioni; comunque capo-cannoniere bianconero conquattro centri. Viaggia alla me-dia di 55’ a partita, non tantis-simi se si considerano i vari in-fortuni che a turno hanno col-pito Morata e Mandzukic. Aparità di condizione fisica, piùdi un indizio indica Dybala co-me alternativa alla coppia Mo-

rata-Mandzukic. Capitolo AlexSandro, pagato al Porto 26 mi-lioni di euro: quattro presenzeper il brasiliano, due da titola-re, complessivamente la mise-ria di 195’. «Deve ambientarsiin una nuova realtà», la giusti-ficazione espressa da Allegrinelle settimane scorse. Obietti-vamente, però, non parliamodi un pivellino. L’impressione èche per Alex Sandro sia parti-colarmente difficile scavalcareil pari ruolo Patrice Evra, pun-to di riferimento piuttosto pe-sante all’interno dello spoglia-toio bianconero. Ci sta eccomeche il francese sia il titolare, sifa però fatica a capire il perchéuno come Alex Sandro debbaraccogliere solo briciole. «In-tanto, ripartiamo dalla buonaprestazione di San Siro – diceBonucci –. È mancato solo il ri-sultato, alla fine c’era un po’ dirammarico: le occasioni avuteci potevano portare tre puntiimportanti per dare il via a unarisalita concreta». Allegri va ol-tre, si gode una squadra in cre-scita, «che ha disputato unabuona partita, ma ora tornia-mo euroJuve e pensiamo allaChampions. Col Borussia Mön-chengladbach – ha detto nellanotte milanese – sarà una garaimportantissima».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

RSolo cinque volte titolare l’argentino,che a Milanoè entrato anche dopo Mandzukic

RAlex Sandro ha messo insieme appena quattro presenze, duedal primo minuto

Massimiliano Allegri, 48 GETTY

IL PORTIERE

Buffon, allarme rientratoPuò giocare già domaniAlberto MauroVINOVO (TORINO)

Gigi Buffon non è uno chesi arrende facilmente. Èil capitano della Juve an-

che per questo. A S. Siro è rima-sto in campo fino alla fine, no-nostante un polpaccio dolentedopo uno scontro con Chiellini.E, pur in condizioni non ottima-li, ha salvato il pareggio sma-nacciando sulla traversa un tirodi Brozovic. A fine partita nonsi è sbilanciato sulla sua presen-za in Champions contro il Bo-russia Mönchengladbach («Se

non dovessi farcela abbiamoNeto, chiamarlo secondo è qua-si svilirlo»), ma dopo 24 ore cre-sce l’ottimismo. I segnali sonopositivi: Gigi ieri si è presentatoa Vinovo e non è stato sottopo-sto ad alcun tipo di esami, trat-tandosi di una semplice botta.Sarà tenuto sotto osservazionee tra oggi e domani sosterrà ilprovino decisivo in campo, pervalutare la tenuta del polpac-cio. Tra 7 partite Buffon rag-giungerà Scirea al secondo po-sto (dietro Del Piero) nella clas-sifica dei bianconeri con piùpresenze: un motivo in più pernon mancare con i tedeschi.

CRESCITA Lo scudetto è lonta-no, ma a Milano Buffon ha vistouna Juve in crescita. «Ci sonostati i segnali positivi che dove-vamo dare. Ho visto un’Interpiù muscolare e fisica, ma noiabbiamo fatto una prestazionegagliarda, si è percepito che lasquadra è diventata solida. Ab-biamo già giocato a Napoli, Ro-ma e a Milano contro i neraz-zurri, abbiamo trovato la conti-nuità di giocatori che finora eramancata, c’è la convinzione dipoter essere protagonisti fino infondo. Ho visto segnali di ripre-sa, a Natale spero di essere a 5-6 punti dalla vetta. Chi lottaper lo scudetto avrebbe volutovederci sconfitti contro l’Inter,perché la Juve fa sempre paura.Ma noi siamo ancora qui, e nelgirone di ritorno affronteremoNapoli Roma e Inter allo Sta-dium».

© RIPRODUZIONE RISERVATAGianluigi Buffon, 37 anni LAPRESSE

Attenta Juve, il morale del Borussia Mönchengladbach è alle stelle. Sabato non c’è stata partita e il netto 5-1 con cui è stato demolito l’Eintracht conferma i progressi di una squadra che aveva perso le prime 5 gare in campionato e l’esordio in Champions contro il Siviglia, ma che è stata trasformata dall’arrivo in panchina di Schubert. Se si esclude l’avanzamento di Stindl (in mediana con Favre, ora fa la seconda punta), il modulo e gli uomini non sono cambiati (contro la Juve mancheranno Stranzl e Herrmann), ma l’atteggiamento è un altro: non si aspettano più gli avversari, ma si inizia a

pressare già a centrocampo. E poi sono migliorati i singoli. Raffael nelle ultime quattro partite di campionato ha segnato 3 gol e fornito 5 assist. In grandeforma anche Dahoud: insieme a Xhaka forma una mediana molto aggressiva, ma 19enne ha piena libertà di spingersi in avanti e sabato scorso ha segnato un gol, servito un assist e causato un rigore. Il vero limite è rappresentato dai cali di concentrazione, in particolare in difesa: in 12 gare ufficiali sono stati causati 10 rigori (3 contro il Siviglia), compreso quello che ha permesso al City di vincere al 90’ una partita che il Borussia poteva fare sua.

Gianluca Spessot© RIPRODUZIONE RISERVATA

MÖNCHENGLADBACH IN GRANDE CRESCITA

Con Schubert è un altro BorussiaRaffael e Dahoud trascinatori

9MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CHI SGOMMA E CHI SCALPITAA sinistra il colombiano Juan Cuadrado, 27 anni, sotto, Paulo Dybala, 21, e Alex Sandro, 24 INSIDE/FORTE/LAPRESSE

fLA STORIA

DI MASSIMO

Alessio dalla D alla Juve«È scesa una lacrima...»1Ha 19 anni, fa l’attaccante nell’Avezzano e piace alla SignoraA gennaio rischia di fare un salto triplo, in stile Torricelli 1992

BIANCOVERDE MA... EX MILANISTA Di Massimo in Avezzano-Campobasso SCIANDRA Sopra, da piccolo in rossonero con mamma e sorella

DOPO INTER-JUVE

Pogba torna a casae la trova svaligiata1Forzata una finestra:mentre era in campo a San Siro, rubatioggetti di valoree capi d’abbigliamento

TORINO

Non deve essere stato bel-lo, per Paul Pogba, tor-nare a casa con la delu-

sione di non aver giocato una buona partita a San Siro e tro-vare pure la casa svaligiata. Latradizione si ripete, stavolta aTorino: tu vai in campo, io entroe mi porto via tutto. I malviven-ti hanno forzato una finestra,riuscendo a entrare nell’abita-zione lasciando anche la portad’ingresso intatta: tra gli ogget-ti rubati, gioielli in oro, orologie capi d’abbigliamento. Pogbaha denunciato l’accaduto ai ca-

rabinieri della compagnia Mira-fiori, che nella mattinata di ieriha effettuato i rilevamenti nel-l’abitazione del francese e staindagando per risalire all’iden-tità dei ladri.

MOMENTACCIO Il furto in casaarriva in un periodo tutt’altroche brillante della stagione delfrancese. Prima l’infortunio su-bito in nazionale, una distorsio-ne alla caviglia in allenamentoche ha rischiato di fargli saltarela partita contro la Juventus:Pogba, alla fine, a San Siro èsceso in campo, non riuscendoperò a lasciare il segno. Ci ripro-verà domani sera in Championscontro il Borussia Mönchengla-dbach: lo scorso anno, nella se-conda partita della fase a gironigiocata allo Stadium (control’Olympiacos) segnò l’unica re-te della sua Champions. Era laquarta giornata e non la terza,ma cambierebbe poco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Luca BianchinINVIATO AD AVEZZANO (AQ)@lucabianchin7

Alessio vive con 600euro al mese di rim-borso spese. Quando

arriva allo stadio, ad Avezza-no, trova due signori sedutisu due sedie, davanti all’in-gresso. Come Cerbero, con-trollano chi entra. Scene diprovincia abruzzese, la par-tita è Avezzano-Campobassoe non è nemmeno il campocentrale del girone F di SerieD. Lo stadio è vagamentescrostato - neanche raro, perun impianto italiano - e pie-no per metà. Intorno, i MontiMarsicani. Dietro la gradina-ta, un carcere. Alessio DiMassimo è l’11, fa l’attaccan-te esterno nell’Avezzano e al-la stretta di mano prepartitastritola le spalle del bambinoentrato con lui. Nervoso?Beh, in tribuna c’è un osser-vatore mandato per lui dallaJuve, evento che per la D hala stessa probabilità di un maliano campione olimpicodi slittino. Il bambino capirà.

VIA A GENNAIO? Il calcio èstrano, a volte mette in con-tatto due mondi. La Juve ha

visto Di Massimo due volte e loha bloccato. Alessio davanti adAldo Jacopetti, l’osservatore ju-ventino, ha giocato così così - haanche sbagliato un gol a portavuota, dal limite dell’area pic-cola - però le qualità, se ci sono,si vedono. Allora è probabileche a breve un dirigente dellaJuventus si sieda al tavolo con ilSant’Omero, società di Promo-zione proprietaria del cartelli-no. «Mi commuoverei», dice ilpresidente Biancucci, che lavo-ra all’Unicredit e pensava di ve-derne tante, ma non questa. Ilprezzo è l’ultimo dei problemi -si parla di 100.000 euro, con ar-rivo a Torino a gennaio - la que-stione è capire se un ragazzo del’96 può entrare in prima squa-dra alla Juve. Un ragazzo del’96 che gioca in D e due anni faera 10 chili sopra il peso forma.Un ragazzo del ’96 che ha vistouna sola partita di A dal vivo:Ascoli-Milan.

NON SONO BONUCCI «Quandoho saputo che la Juve mi voleva,mi è scesa la lacrimuccia - diceAlessio - I compagni, in settima-na, sbagliavano un passaggio edicevano “Eh scusa, non sonoBonucci”. In realtà a questa fa-vola non credo ancora... peròquel gol, in una settimana menoassurda, non l’avrei sbagliato».

A chi sente la sua storia e nel1992 era abbastanza grande,scatta il pensiero: Torricelli.Moreno faceva lo spedizioniereal «Mobilificio Spinelli» e gioca-va nella Caratese. Alla Juve nel’92 mancavano giocatori perdue amichevoli e lo chiamò. Do-po le partite Torricelli telefonòin sede: «Ci sono notizie?».C’erano: preso. Diventò unodella prima squadra, vinse laChampions e l’Intercontinenta-le ’96. Baggio, che aveva lettodel mobilificio, lo chiamavaGeppetto. Sbagliava: Torricelliera Pinocchio, il calciatore di le-gno diventato giocatore di A.

5 GOL DA ESTERNO Alessio inve-ce è più o meno un disoccupato.«Ha finito Geometra e si è presodue anni senza lavoro per pro-varci col calcio», dice papà Con-cetto. Ha segnato 17 gol due an-ni fa in Promozione, 14 nel2014-15 in Eccellenza con l’Al-ba Adriatica, 5 in questo inizio

in D. Da piccolo era una mezza-la, poi è evoluto in trequartistaed esterno d’attacco. «Sono undestro che gioca a sinistra nel 4-3-3. Le mie qualità sono veloci-tà, progressione e ricerca dellaprofondità. Il difetto gli atteg-giamenti sbagliati, con l’arbitroe i compagni».

SETTE ZII MILANISTI Contro ilCampobasso ha inciso poco: unrosso procurato e un paio disterzate col destro (su Gazzet-taTv, oggi alle 14.30, alcune im-magini della partita). Il drib-bling c’è, in qualcosa ricorda unpiccolo Berardi ma la fase difen-siva non è pervenuta, come latemperatura di Potenza nei vec-chi notiziari meteo. Il suo agen-te, Donato Di Campli, però nonsi preoccupa. Tre anni fa dovevaportare Verratti alla Juve, orarischia di completare un’opera-zione molto meno importantema più affascinante. Alessioviene da una famiglia normale,con 7 zii che vanno a vederlo al-lo stadio e una mamma troppoapprensiva. Resta a casa dallasera in cui, in un torneo estivo,stava entrando in campo pervendicare il figlioletto dopo unfallo. Signora, prego, nel casostia tranquilla. Allo Stadiumnon ci sono le barriere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

RPrende 600 euro di rimborso speseal mese. Due annifa era 10 chili oltreil peso forma

RA

FFA

EL

EM

IRA

RC

HI.

CO

M

10 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

BATE BORISOV (4-2-3-1)

BARCELLONA (4-3-3)

GRUPPO E OGGI ORE 20.45

CHERNIK16

OLEKHNOVICH23

POLYAKOV33

MILUNOVIC19

MLADENOVIC25

NIKOLIC10

SIGNEVICH13

YABLONSKI5

STASEVICH22

GORDEICHUK62

M. VOLODKO42

TER STEGEN1

DANI ALVES6

PIQUÉ3

MASCHERANO14

JORDI ALBA18

RAKITIC4

BUSQUETS5

SERGI ROBERTO20

MUNIR17

SUAREZ9

NEYMAR11

BATE BORISOVPANCHINA 34 Soroko, 7 Karnitski, 8 A. Volodko, 9 Aleksievich, 11 Jevtic,17 Rios, 81 HlebALLENATORE YermakovichDIFFIDATI nessunoSQUALIFICATI nessunoINDISPONIBILI Rodionov, Dubra

BARCELLONAPANCHINA 13 Bravo, 2 Douglas, 23 Vermaelen, 15 Bartra, 24 Mathieu, 21 Adriano, 19 SandroALLENATORE Luis EnriqueDIFFIDATI nessunoSQUALIFICATI nessunoINDISPONIBILI Messi, Rafinha, Iniesta, Arda Turan, Aleix Vidal

ARBITRO De Sousa (Por)TV Premium Calcio 1

B. LEVERKUSEN (4-4-2)

ROMA (4-3-3)

GRUPPO E OGGI ore 20.45

LENO1

DONATI26

TAH4

TOPRAK21

WENDELL18

BELLARABI38

KAMPL44

KRAMER23

CALHANOGLU10

HERNANDEZ7

MEHMEDI14

SZCZESNY25

TOROSIDIS35

MANOLAS44

RÜDIGER2

DIGNE3

PJANIC15

DE ROSSI16

NAINGGOLAN4

FLORENZI24

GERVINHO27

SALAH11

BAYER LEVERKUSENPANCHINA 25 Kresic, 17 Boenisch, 11 Kiessling, 19 Brandt, 16 Jedvaj, 5 Papadopoulos, 8 Bender ALLENATORE SchmidtSQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI PapadopoulosINDISPONIBILI Hilbert, Aranguiz

ROMAPANCHINA 26 De Sanctis, 5 Castan, 13 Maicon, 14 Iago Falque, 48 Uçan,7 Iturbe, 9 DzekoALLENATORE Rudi GarciaSQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI nessunoINDISPONIBILI Strootman, Totti, Keita

ARBITRO Kassai (Ung)TV Premium Sport e Premium Sport HD

ARSENAL (4-2-3-1)

BAYERN M. (4-2-3-1)

GRUPPO F OGGI ore 20.45

CECH

33

BELLERIN

24

MERTESACKER

4

KOSCIELNY

6

MONREAL

18

COQUELIN

34

GIROUD

12

CAZORLA

19

RAMSEY

16

OZIL

11

SANCHEZ

17

NEUER

1

RAFINHA

13

BOATENG

17

ALABA

17

BERNAT

18

MULLER

25

LAHM

21

XABI ALONSO

14

VIDAL

23

LEWANDOWSKI

9

DOUGLAS COSTA

11

ARSENALPANCHINA 49 Macey, 2 Debuchy, 5 Gabriel, 8 Arteta, 20 Flamini, 15 Oxlade-Chamberlain, 14 WalcottALLENATORE WengerSQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI nessunoINDISPONIBILI Wilshere, Welbeck, Ospina, Rosicki

BAYERN MONACOPANCHINA 26 Ulreich, 32 Kimmich,15 Kirchoff, 8 Martinez, 16 Gaudino,6 Thiago, 29 ComanALLENATORE GuardiolaSQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI nessuno INDISPONIBILI Badstuber, Benatia, Götze, Ribery, Robben

ARBITRO Çakir (Tur)TV Premium Calcio 2

DIN. ZAGABRIA (4-3-3)

OLYMPIACOS (4-2-3-1)

GRUPPO F OGGI ore 20.45

EDUARDO

34

PINTO

6

GONCALO

16

TARAVEL

87

PIVARIC

19

MACHADO

10

ANTOLIC

8

ROG

30

SOUDANI

2

PJACA

20

FERNANDES

11

ROBERTO

16

IDEYE

99

ELLABDELAOUI

14

BOTIA

3

SIOVAS

23

SALINO

30

SEBA

92

FORTOUNIS

7

PARDO

90

KASAMI

11

MILIVOJEVIĆ

5

DINAMO ZAGABRIAPANCHINA 1 Jezina, 77 Matel, 3 Musa, 26 Benkovic, 24 Coric, 9 Henriquez, 15 HodzicALLENATORE MamicSQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI nessunoINDISPONIBILI Schildenfeld, Sigali, Ademi

OLYMPIACOSPANCHINA 33 Choutesiotis,26 Masuaku, 10 Dominguez, 29 Vouros, 15 Laçi, 77 Hernani, 9 FinnbogasonALLENATORE SilvaSQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI CambiassoINDISPONIBILI Maniatis, Bouchalakis, Cambiasso

ARBITRO Tagliavento (Ita)TV Premium Calcio 3

PORTO (4-1-4-1)

M. TEL-AVIV (4-5-1)

GRUPPO G OGGI ore 20.45

CASILLAS12

MAXI PEREIRA2

MARTINS INDI 3

MARCANO5

LAYÚN21

IMBULA25

RÚBEN NEVES6

ANDRÉ ANDRÉ20

CORONA17

ABOUBAKAR9

BRAHIMI8

ZAHAVI7

RAJKOVIĆ

95

DASA2

BEN HAIM I26

TIBI18

SHPUNGIN3

VERMOUTH28

MITROVIĆ

24

PERETZ42

ALBERMAN6

RIKAN22

PORTOPANCHINA 1 Helton, 22 Danilo Pereira, 16 Herrera, 23 Bueno, 15 Evandro, 11 Tello, 10 OsvaldoALLENATORE LopeteguiSQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI nessunoINDISPONIBILI Maicon, Gudiño, Lichnovsky, José Ángel

MACCABI TEL-AVIVPANCHINA 1 Lifshitz, 20 Ben Harush, 31 García, 15 Miha, 11 Ben Haim II, 10 Itzhaki, 9 Ben Basat ALLENATORE JokanovicSQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Ben Haim IIINDISPONIBILI Igiebor

ARBITRO Turpin (Fra)TV Premium Calcio 5

DINAMO KIEV (4-1-4-1)

CHELSEA (4-2-3-1)

GRUPPO G OGGI ore 20.45

SHOVKOVSKIY

1

DANILO SILVA

2

DRAGOVIC

6

KHACERIDI

34

ANTUNES

5

RYBALKA

17

GONZALEZ

25

M.VELOSO

4

GARMASH

19

YARMOLENKO

10

JUNIOR MORAES

11

BEGOVIC

1

AZPILICUETA

28

ZOUMA

5

TERRY

26

BABA

6

WILLIAN

2

MATIC

21

RAMIRES

7

FABREGAS

4

HAZARD

10

COSTA

19

DINAMO KIEV PANCHINA 23 Rybka, 24 Vida, 20 Gusev, 16 Sydorchuk, 29 Buyalskij, 90 Belhanda, 22 KravetsALLENATORE RebrovSQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI nessunoINDISPONIBILI nessuno

CHELSEAPANCHINA 27 Blackman, 24 Cahill, 12 Mikel, 8 Oscar, 17 Pedro, 18 Remy, 9 FalcaoALLENATORE MourinhoSQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI nessunoINDISPONIBILI Courtois, Ivanovic

ARBITRO Skomina (Svn)TV Premium Calcio 4

ZENIT (4-2-3-1)

LIONE (4-3-1-2)

GRUPPO H OGGI ore 20.45

M.KERZHAKOV

41

ANYUKOV

2

LOMBAERTS

6

GARAY

24

CRISCITO

4

JAVI GARCIA

21

WITSEL

28

HULK

7

DANNY

35

DZYUBA22

VALBUENA19

SHATOV

17

LOPES

1

JALLET

13

YANGA-MBIWA

2

UMTITI

23

RAFAEL

20

DARDER

14

GONALONS

21

TOLISSO

8

BEAUVUE

9

LACAZETTE

10

ZENIT SAN PIETROBURGOPANCHINA 1 Lodygin, 13 Neto, 5 Ryazantsev, 14 Yusupov, 70 Bogaev, 92 Dolgov, 94 Evseev ALLENATORE Villas BoasSQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI nessunoINDISPONIBILI Fayzulin, Smolnikov

LIONEPANCHINA 30 Gorgelin, 15 Morel, 4 Koné, 17 Malbranque, 12 Ferri, 11 Ghezzal, 27 Cornet ALLENATORE Fournier SQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI FerriINDISPONIBILI Grenier, Bedimo, Fekir, Fofana, Kalulu, Bisevac

ARBITRO Atkison (Ing)TV Premium Calcio 6

VALENCIA (4-3-3)

GENT (4-2-3-1)

GRUPPO H OGGI ore 20.45

JAUME23

CANCELO2

SANTOS4

MUSTAFI5

GAYÀ14

PAREJO10

ENZO PEREZ10

ANDRÉ GOMES21

FEGHOULI8

ALCACER9

PIATTI11

SELS1

DEPOITRE9

RAFINHA4

L. NIELSEN23

S. MITROVIC13

ASARE21

RENATO NETO10

MILICEVIC77

MATTON8

SAIEF15

KUMS14

VALENCIAPANCHINA 13 Yoel, 19 Barragan, 6 Orban,12 Danilo, 18 Javi Fuego, 22 Santi Mina, 17 RodrigoALLENATORE Nuno Espirito SantoDIFFIDATI nessunoSQUALIFICATI nessunoINDISPONIBILI Diego Alves, Ryan, Abdennour, Bakkali

GENTPANCHINA 25 Vandenbussche, 3 Vitas, 26 Raman, 17 Van der Bruggen, 7 Coulibaly, 27 Simon, 28 PedersenALLENATORE VanhaezebrouckDIFFIDATI DepoitreSQUALIFICATI DejaegereINDISPONIBILI nessuno

ARBITRO Zwayer (Ger)TV Premium Calcio 7

LE PARTITE DI DOMANI ORE 20.45GRUPPO A

MALMOE SHAKHTAR DONETSKMALMOE (4-4-2) 1 Wiland; 3 Tinnerholm, 17 Bengtsson, 21 Arnason, 2 Konate; 20 Rodic, 8 Kofi Adu, 6 Lewicki, 23 Berget; 28 Djurdjic, 9 Rosenberg. All. Hareide.SHAKHTAR (4-2-3-1) 30 Pyatov; 33 Srna, 5 Kucher, 44 Rakitskiy, 31 Ismaily; 8 Fred, 6 Stepanenko; 11 Marlos, 10 Bernard, 29 Alex Teixeira; 21 Gladkiy. All. Lucescu. ARBITRO Sidiropoulos (Gre).TV Premium Calcio 3.

PSGREAL MADRIDPSG (4-3-3) 30 Sirigu; 19 Aurier, 5 Marquinhos, 2 Silva, 17 Maxwell; 6 Verratti, 8 Motta, 14 Matuidi; 11 Di Maria, 10 Ibrahimovic, 9 Cavani.All. Blanc.REAL MADRID (4-3-3) 13 Keylor Navas; 23 Danilo, 2 Varane, 4 Sergio Ramos, 12 Marcelo; 8 Kroos, 14 Casemiro, 16 Kovacic, 23 Isco; 7 Cristiano Ronaldo, 20 Jesé. All. Benitez. ARBITRO Rizzoli (Ita).TV Premium Calcio 2.

GRUPPO B

CSKA MOSCA MANCHESTER UNITEDCSKA MOSCA (4-2-3-1) 35 Akinfeev; 2 Mario Fernandes, 24 V. Berezutski, 5 Ignashevich, 42 Schennikov; 3 Wernbloom, 10 Dzagoev; 7 Tosic, 25 Eremenko, 18 Musa; 88 Doumbia.All. Slutski. MANCHESTER UNITED (4-2-3-1) 1 De Gea; 36 Darmian, 12 Smalling, 17 Blind, 5 Rojo; 25 Schneiderlin, 21 Herrera; 8 Mata, 10 Rooney, 7 Deepay; 9 Martial.All. Van Gaal.ARBITRO Velasco Carballo (Spa).TV Premium Calcio 4.

WOLFSBURGPSV WOLFSBURG (4-2-3-1) 1 Benaglio; 15 Träsch, 25 Naldo, 18 Dante, 34 Rodriguez; 22 Luiz Gustavo, 23 Guilavogui; 7 Caligiuri, 11 Kruse, 10 Draxler; 12 Dost.All. HeckingPSV (4-3-3) 1 Zoet; 20 Brenet, 3 Moreno, 5 Bruma, 14 Poulsen; 6 Pröpper, 29 Hendrix, 18 Guardado; 11 Narsingh, 9 de Jong, 7 Pereiro.All. Cocu.ARBITRO Undiano Mallenco (Spa).TV Premium Calcio 5.

GRUPPO C

ATLETICO MADRIDASTANAATLETICO MADRID (4-4-2) 13 Oblak; 20 Juanfran, 24 Gimenez, 2 Godin, 3 Filipe Luis; 21 Ferreira Carrasco, 14 Gabi, 5 Tiago, 6 Koke; 7 Griezmann, 11 Jackson Martinez.All. Simeone.ASTANA (4-4-1-1) 1 Eric; 33 B. Ilic, 5 Anicic, 44 Postnikov, 77 Shomko; 22 Dzholchiyev, 6 Maksimovic, 88 Cañas, 10 Kéthévoama; 8 Zhukov, 89 Kabananga.All. Stoilov.ARBITRO Kulbakov (Blr)TV Premium Calcio 7.

GALATASARAYBENFICAGALATASARAY (4-2-3-1) 1 Muslera; 55 Sabri, 21 Chedjou, 22 Hakan Balta, 23 Carole; 8 Selçuk, 5 Bilal; 7 Yasin, 10 Sneijder, 11 Podolski: 9 Umut. All. Hamzaoglu.BENFICA (4-4-2) 12 Julio Cesare; 28 Silvio, 33 Jardel, 4 Luisao, 19 Eliseu; 20 Guedes, 7 Samaris, 34 A. Almeida, 10 Gaitan; 17 Jonas, 11 Mitroglu. All. Rui Vitoria. ARBITRO Collum (Sco).TV Premium Calcio 6.

GRUPPO D

JUVENTUS BORUSSIA MÖNCHENGLADBACHJUVENTUS (3-5-2) 1 Buffon; 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 16 Cuadrado, 6 Khedira, 8 Marchisio, 10 Pogba, 33 Evra; 9 Morata, 17 Mandzukic.All. Allegri.BORUSSIA M. (4-4-2) 1 Sommer; 27 Korb, 3 Christensen, 15 Alvaro Dominguez, 17 Wendt; 16 Traoré, 8 Dahoud, 34 Xhaka, 19 Johnson; 13 Stindl, 11 Raffael.All. Schubert.ARBITRO Thomson (Sco). TV Premium Sport, Premium Sport Hd

MANCHESTER CITYSIVIGLIAMANCHESTER CITY (4-2-3-1) 1 Hart; 5 Zabaleta, 30 Otamendi, 20 Mangala, 3 Sagna; 42 Y. Toure, 25 Fernandinho; 15 Navas, 17 De Bruyne, 7 Sterling; 14 Bony.All. Pellegrini. SIVIGLIA (4-2-3-1) 1 Sergio Rico; 23 Coke, 17 Andreolli, 5 Kolodziejczak, 2 Tremoulinas; 4 Krychowiak, 19 Banega; 10 Reyes, 8 Iborra, 20 Vitolo; 9 Gameiro.ARBITRO Nijhuis (Ola).TV Premium Calcio 1.

TRASFERTA A MADRID CONTRO L’ATLETICO

Giallo Astana: i titolarirestano in Kazakistan? MADRID Giallo Astana, e non sitratta di Aru o Nibali in trionfo al Tour de France. La squadra che ha portato il calcio kazako in Champions per la prima volta nella storia superando tre turni preliminari è sbarcata ieri a Madrid. Si è allenata a Valdebebas ospitata dal Real e domani affronterà l’Atletico. Con quali giocatori, però, non si sa. Perché sabato, dopo il 2-1 sull’Ordabasy, il tecnico Stoilov ha annunciato che vista la superiorità dell’Atletico i titolari si sarebbero risparmiati le 10 ore di volo per la Spagna. Il motivo? Domenica ad Almaty c’è la sfida col Kairat. Una partita che vale il titolo di campioni del Kazakistan: la squadra di Stoilov è 5 punti dietro ma con una partita da recuperare (mercoledì). Nei prossimi 8 giorni l’Astana si gioca lo

scudetto e questa è la sua priorità. L’ufficio stampa del club non ha voluto confermare il numero di assenze tra i titolari, rifiutandosi di inviare persino l’elenco dei convocati. «Il mister non vuole». Così la formazione resta un mistero. Se ne saprà di più oggi in conferenza stampa. Intanto monta la collera del Galatasaray, che nel turno precedente ha pareggiato 2-2 ad Astana, perdendo 2 punti che possono essere decisivi per il passaggio del turno. In passato era capitato che una squadra già qualificata facesse turnover all’ultima giornata, mai però alla terza, quando tutto è ancora in bilico.

fmr© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ora o mai piùCon il Bayern l’Arsenal può solo vincere1I Gunners, ultimi del girone, si giocanoil cammino in Europacontro i tedeschi,reduci da 12 successi

Stefano BoldriniCORRISPONDENTE DA LONDRA

Ora o mai più, è il mantradella vigilia dell’Arse-nal, inchiodato a quota

zero nel girone F. Il problema èche il futuro in Champions, do-ve bisogna risalire all’edizione1999-2000 per registrare l’eli-minazione dei Gunners nellaprima fase, passa attraverso ilBayern Monaco, reduce da 12successi di fila tra campionato,Europa e Coppa di Lega. Unacavalcata cominciata il 9 ago-sto con il 3-1 al Nottingen e ap-prodata il 17 ottobre, con l’1-0al Werder Brema, alla nona vit-toria consecutiva in Bundesli-ga, record assoluto. ArseneWenger, legato all’Arsenal finoal 2017, ma che in questa sta-gione rischia davvero grosso,non si scompone: «Anche lemigliori squadre al mondohanno i loro punti deboli. Bat-temmo proprio il Bayern nellastagione in cui conquistò l’ulti-ma Champions, nel 2013. E noisiamo in crescita».

SCHERMAGLIE Vero, ma nelleultime due gare all’Emiratescon i tedeschi, i Gunners han-no perso. È andata meglio a

Monaco: una vittoria e unpareggio. Un dato da nonsottovalutare: quando l’Ar-senal affronta il Bayern conuna mentalità più offensi-va, annega nel possesso pal-la della band di Guardiola.La necessità di cercare a tut-ti i corsi il risultato, il famo-so «ora o mai più», potrebbetagliare le gambe ai Gun-ners, sebbene il guru avver-sario sostenga il contrario:«L’Arsenal ha il piccolo van-taggio di essere costretto avincere. Avrà una carica in-credibile», le parole diGuardiola, che ha portato ilBayern a Londra con ungiorno di anticipo.

GUARDIOLA Una gara aqueste altezze meriterebbeil meglio in campo, ma c’èuna vagonata di indisponi-bili. Wilshere, Welbeck eRosicki sono gli infortunatisul fronte Arsenal. Guardio-la sta peggio: out Robben,Ribery, Badstuber, Gotze eBenatia. In Germania tienesempre banco il futuro diGuardiola. In Inghilterra damesi è annunciato il suosbarco al Manchester City,ma Karl-Heinz Rummenig-ge, direttore amministrati-vo del Bayern, non ha esclu-so ieri una permanenza piùlunga: «Siamo ottimisti sulfatto che Pep possa resta-re». Il toto-allenatore è perògià cominciato. Da tempocircola un nome che cono-sciamo bene: Carlo Ance-lotti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ChampionsRLa guida

IL BAYERN STILE ARMANI Lo stilista vestirà i campioni di Germania anche nell’autunno/inverno 2015-2016. Nella foto i giocatori con i nuovi abiti

11MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

12

Perdita consolidatadi 140,4 milioniL’Inter scommettesulla Champions

1I conti 2014-15 peggiorano pureper l’anticipo di alcuni oneri: più leggero il 2015-16 all’esame Uefa

Marco Iariatwitter@marcoiaria1

Il ritorno in Champions è unpassaggio obbligato per il ri-lancio dell’Inter. La confer-

ma, se mai ce ne fosse bisogno,sta nei conti. Ieri l’assemblea deisoci ha approvato il bilancio2014-15 di Fc Internazionaleche, da sola, registra una perditadi 74 milioni. Ma sono i dati con-solidati (anche ai fini del fair playUefa) a offrire la fotografia esat-ta dell’Inter, dopo che è entrata aregime l’operazione di conferi-mento del ramo d’azienda a InterMedia and Communication, at-tuata per ottenere da Goldman

Sachs il rifinanziamento del de-bito da 230 milioni, garantito daiflussi di cassa (cioè i ricavi com-merciali) della nuova società. Ildeficit consolidato dell’Inter al30 giugno 2015 è di 140,4 milio-ni, in netto peggioramento ri-spetto al -102,4 dell’anno prima.

SPIEGAZIONE Perché questaenorme differenza tra il risultatodi Fc Internazionale e del gruppoInter? Quasi tutto dipende dalladistribuzione del dividendo di78,8 milioni da parte della con-trollata Inter Brand, frutto dellaplusvalenza da conferimento aInter Media and Communica-tion. Operazioni infragruppoche, nella sostanza, si annullano,

come spiegano le note integrati-ve al bilancio: «Tali componenti,nella metodologia di valutazionedelle partecipazioni con il meto-do del patrimonio netto, nonvengono considerate in quantonon realizzate. Conseguente-mente il bilancioconsolidato al 30giugno 2015 pre-senta un deficitpatrimoniale di137,2 milioni euna perdita con-solidata di 140,4milioni».

MAZZARRI & CO. Il peggiora-mento del contoeconomico dipen-de da una serie dioneri non ricorrenti registratinello scorso esercizio: accanto-nati in tutto 41,3 milioni. In parti-colare si tratta di 21,3 milioni ap-postati per le retribuzioni dellostaff tecnico (Mazzarri) e di gio-

catori non più rientranti nel pro-getto tecnico e di 10,5 milioni peril rischio di credito derivante dalcontenzioso Fifa col Sunderlandper la cessione di Alvarez. La so-cietà ha anche anticipato le sva-lutazioni di calciatori ceduti inestate a un costo inferiore al valo-re residuo: da Taider a Hernanes,in tutto 12,3 milioni, compresi1,2 per Vidic, ancora tesseratoma infortunato di lungo corso. Inpiù ci sono i 6 milioni di multadell’Uefa per il fair play finanzia-rio, che impone all’Inter una per-dita massima di 30 milioni nel2015-16 e il pareggio di bilancionel 2016-17. Proprio questa in-combenza ha indotto i dirigentinerazzurri ad appesantire il piùpossibile l’esercizio scorso, fuoridai radar dell’Uefa, in modo daliberare di costi il bilancio di que-sta stagione.

SQUILIBRIO Thohir ha spiegatoche i ricavi commerciali cresconoe l’Ebitda è positivo. Ma la gestio-ne va ancora riequilibrata. Senzai proventi della Champions il fat-turato non può spiccare il volo,sebbene il club stia lavorando perdiversificare i ricavi come dimo-strano le due nuove partnershipregionali in Asia e l’aumento del-le vendite degli abbonamenti. E cisi sta sforzando anche a ridurre icosti: gli stipendi sono scesi da115,7 a 113,9 milioni, gli ammor-tamenti da 72,9 a 65 milioni. Matutto questo non basta anche per-ché il rifinanziamento del debito,pur essendo stato vitale per lecasse, si trascina dietro costi nontrascurabili: nel 2014-15 la con-trollata Inter Media and Commu-nication ha speso 19,9 milioni dioneri finanziari. Erick Thohir hagarantito la continuità aziendaledell’Inter per almeno un trienniodal suo insediamento: oltre almaxi-finanziamento di GoldmanSachs i nerazzurri vanno avantigrazie alle iniezioni dell’azionistadi maggioranza. Non versamentiin conto capitale, anche per unaquestione di pesi azionari tra lui eMoratti, ma prestiti fruttiferi.L’indonesiano ha prolungato il prestito di 22,1 milioni del giu-

gno 2014 e ha ero-gato 5 milioni adicembre 2014 ealtri 76,6 milionitra marzo e apriledi quest’anno, inmodo da sostene-re la gestione nelbreve termine.Prestiti con un tas-so d’interesse tral’8 e il 9,5% (nel2014-15 il club haregistrato 4,2 mi-lioni di oneri sui

debiti verso soci). È una rincorsafaticosa quella dell’Inter: sul mer-cato tanti pagherò (impegni futu-ri per 52 milioni) in attesa dellasvolta da Champions.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

104I milioni prestati da Thohir all’Inter al 30 giugno 2015, a un tasso d’interesse tra l’8 e il 9,5%

IL NUMERO

PARLA IL PRESIDENTE

Ma Thohir è sereno«Stiamo seguendola strada giusta»1«Nuovo S. Siro col Milan, si può. Ma in fretta. Serve il FFP anche in Italia, basta casi Parma»

MILANO

Prima di ripartire per Bo-ston - ma tornerà pre-sto, il 31 ottobre per In-

ter-Roma -, Erick Thohir nonha affrontato soltanto i temilegati alla situazione finan-ziaria («I ricavi sono in au-mento, stiamo andando nellagiusta direzione») e al rap-porto con Massimo Moratti. Ilpresidente ha parlato anchedi squadra, Champions, casoAlvarez, mercato, futuro del-la serie A, stadio, dopo Fasso-ne («Per ora non serve un so-stituto») e main sponsor.

GIOCO E CHAMPIONS «Cre-diamo di aver costruito unasquadra forte, con l’obiettivoChampions. Contro la Juveabbiamo fatto bene, due annifa non si vedeva un gioco così.A gennaio compreremo sologente funzionale. Abbiamorinnovato molto, compresa laPinetina. E crediamo nel pro-getto Mancini». La qualifica-zione in Champions rimaneuno spartiacque pesantissi-mo, ma «se non ce la facessi-mo, abbiamo pronti piani al-ternativi» dicono all’unisonol’ad Bolingbroke e il corpora-te director Williamson.

STADIO E PARMA Così ETsulla ristrutturazione del Me-azza, malgrado la retromar-cia del Milan, che doveva co-struire un impianto proprio:«A San Siro ci sono già statedelle migliorie, anche in vistadella finale di Champions, manon può bastare. Potremmolavorare con il Milan sul nuo-vo progetto, ma bisognaprendere in fretta un indiriz-zo preciso. Il problema però èpiù generale. Se la Lega Cal-cio non migliora, non c’è futu-ro. L’ultima squadra dellaPremier ha ricavi superiori aitop club italiani. Mi preoccu-po se una società non versa inbuone condizioni. Non pos-siamo più permetterci un

nuovo caso Parma. Serve un con-cetto di financial fairplay anchein Italia». Sul FFP Uefa si pro-nuncia Williamson: «Ora nonsiamo nelle coppe, quindi arriva-re ad un passivo di 30 milioni èun obiettivo per l’anno prossimo.Il Sunderland non vuole pagare i10,5 milioni del riscatto di Alva-rez? C’è un procedimento Fifa incorso, ma siamo dalla parte dellaragione».

TIFO E SPONSOR Così inveceThohir su come due anni da pre-sidente hanno acceso la sua fedenerazzurra: «Seguo l’Inter daitempi di Pellegrini, con Brehme,Matthaeus e Klinsmann. Con Ro-naldo poi mi sono appassionatotantissimo. Ma bisogna separareil tifoso dal manager, perché se ilmanager si innamora prende de-

cisioni irrazionali». Chiusura suldelicato tema main sponsor.«Etihad - fa Bolingbroke -? Noncapisco questo interesse. Lorohanno già smentito. Noi trattia-mo con Pirelli, ma non solo». Al-la lettera, l’Inter non nega i con-tatti (pure) con la compagnia dibandiera degli Emirati Arabi.Anche perché Pirelli vorrebberinnovare, ma a cifre lontane daquelle chieste dai nerazzurri.

ACQUISTI&CESSIONI Con il bi-lancio sono emerse anche le verecifre di acquisti e cessioni (bonusesclusi). Ecco le più significati-ve: Kondogbia è costato 31 mi-lioni, Perisic 16, Jovetic 2,5 diprestito+14,5 di riscatto, dallecessioni di Kovacic e Hernanesarrivano 29 e 11 milioni.

m.b.-l.t.© RIPRODUZIONE RISERVATA

ERICK THOHIRTRA MERCATO E CAMPO

A GENNAIO SOLO GENTE FUNZIONALE

DA DUE ANNI NON GIOCAVAMO COSÌ

Amichevoli contro Milan, Psg piùun test a novembre MILANO (mdv) Domani ci sarà il quarto derby (dopo quelli in Cina, a Reggio Emilia, e a... casa Inter per il campionato) per il Trofeo Berlusconi, ma l’agenda del club nerazzurro in fatto di amichevoli comincia a riempirsi giorno dopo giorno: il sito di Rmc riporta un’amichevole fissata a Doha per il 30 dicembre contro il Psg, praticamente il «ritorno» del match amichevole che sul finire dello scorso anno solare si tenne a Marrakech. Niente è ancora ufficiale ma le trattative sono in corso.Per la sosta di novembre (dal9 al 21) dedicata alle nazionali, l’Inter potrebbe essere impegnata in un’amichevole (o addirittura in un triangolare) a Bari, con avversari ancora da stabilire.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

UN BIG RITROVATO

Brozovic torna nel radar del MancioRiecco il tuttocampista nerazzurro1Il croato, ex grande escluso, contro la Juve si è ripreso campo e credibilità

Matteo Dalla Vite

Diciamo che ha messo latesta a posto, e non soloperché si è tolto quel ciuf-

fo in testa color pannocchia colquale arrivò. Naturalmentenon è quel look che aveva mes-so momentaneamente nel di-menticatoio Marcelo Brozovic,ma di certo le convinzioni di

Mancini sul croato si erano af-fievolite. Mancio è così: se vuoientrare nel circolo degli elettidevi dare il doppio del solito egaranzie triple. E Marcelo, ac-quistato nel gennaio scorso eunico reduce assieme a Santondella campagna invernale, dai eridai è riuscito a riprendersi ilcampo. Per una serie di coinci-denze buone, ma anche quellevanno sapute sfruttare.

UNIVERSALITÀ E SCINTILLE Lamossa di Brozo esterno alto nel-l’iniziale 4-2-3-1 ha rimesso inmoto il soprannome col quale ilcroato era arrivato a Milano:tuttocampista. Perché se è veroche in nazionale gioca nei duedi centrocampo è anche veroche nell’Inter ha praticamente

fatto ogni ruolo, addirittura iltrequartista nel Trofeo Tim e inaltre amichevoli. In lui Mancinicrede e aspettava il momentogiusto per poterlo riutilizzare.Da un po’ di settimane Brozoera in forma: correva, sudava,segnava in allenamento ma poi– a parte le prime due gare dicampionato da titolare – si ve-deva tutta la partita appollaiatoin panchina. Friggendo, un po’di domande e un po’ di sanarabbia. Poi, l’uscita dal tunnel:titolare perché Kondogbia nonera al meglio e Guarin stanco;fra gli undici iniziali perché inquel ruolo sa fare da elasticocon la giusta duttilità. Insom-ma, rinato: ben sapendo che daora in avanti la concorrenzatornerà ad essere folta, pesante

e pressante; perché Mancio hail suo blocco di Forze Speciali, eper scalfirlo ci vogliono scintillead Appiano come nei minuti che si hanno a disposizione inpartita.

EQUILIBRATORE Nel matchcontro la Juventus Brozovic non solo ha preso la traversama ha svolto un ruolo impor-tante, sia nell’imbavagliamentodi Pogba nel primo tempo e siadi spinta corrosiva quando èpassato sul versante sinistro.Già, perché quei dieci minuti incui è stato sulla fascia mancinaha fatto più male – offensiva-mente parlando – di quando haoccupato il settore opposto.Nella fase di ripiegamento, poi,ha fatto da vero e proprio equi-libratore della situazione, per-ché ha permesso a Mancini dichiudersi con un 4-4-1-1 piùfunzionale. Insomma: adessoBrozovic è rientrato nei radar diMancini. Riuscirà a non uscirnepiù? Dipende solo da lui.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie ARAffari nerazzurri

Brozovic contrasta Evra REUTERS

Tutto lo stato maggiore dell’Inter: da sinistra Michael Gandler (Chief Revenue Officer), il d.s. Piero Ausilio, il vicepresidente Javier Zanetti, l’a.d. Michael Bolingbroke, il presidente Erick Thohir, il corporate director Michael Williamson, Alessandro Antonello nuovo responsabile finanziario, il suo vice Tim Williams, Roberto Faulkner direttore della comunicazione GETTY

13MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L'IDENTIKITMASSIMOMORATTINATO A BOSCO CHIESANUOVA (VR)IL 16-5-1945PRESIDENTE DELL’INTER1995-2004 E 2006-2013

Massimo Moratti è uno dei figli di Angelo Moratti, proprietario dell’Inter dal 1955 al 1968 e «creatore» della Grande Inter allenata da Helenio Herrera. Massimo rileva il club dalle mani di Ernesto Pellegrini e lo cede 18 anni dopo a Erick Thohir nel 2013. A parte una parentesi biennale (dal 2004 al 2006, periodo in cui l’incarico della presidenza viene affidato a Giacinto Facchetti), mantiene la carica di numero uno. Nel novembre del 2013 cede il 70% delle quote a Thohir divenendoil socio di minoranza.

COSA HA VINTO CON L’INTERSCUDETTO 5COPPA ITALIA 4SUPERCOPPA ITALIANA 4CHAMPIONS LEAGUE 1MONDIALE PER CLUB 1COPPA UEFA 1

Moratti al passo d’addio«Se non si è utili, si lascia»1Formalmente i rapporti con Thohir sono ottimi. Ma l’ex presidentenon si riconosce più nel nuovo corso: «Non sono certo un intoccabile»

Matteo BregaLuca TaidelliMILANO

«Q uando sei utile, omeglio ancora ne-cessario, resti. Ma seti accorgi che oltre

alla simpatia e all’affetto non c’ènulla, meglio fare qualcosa d’al-tro». Massimo Moratti lascial’Hotel Gallia intorno a mezzo-giorno dopo aver partecipato al-l’assemblea dei soci seduto traErick Thohir e Handy Soetedjo.Clima sereno, come i rapportitra lui, l’attuale proprietario ne-razzurro e il socio. La voglia difermarsi con i cronisti è la me-desima di sempre e anche quan-do cammina verso l’auto nonperde occasione per analizzarel’Inter da «campo».

NON INTOCCABILE Ma il nu-cleo è un altro. Le sue parole sulfuturo confermano quanto det-to domenica sera al termine diInter-Juve. «Le mie quote sonosempre a disposizione degliazionisti - ha ribadito Moratti-.Certamente non voglio restarecome qualcosa di intoccabileche va contro il progetto dellasocietà. C’è un rapporto talmen-te buono con gli azionisti che c’èla disponibilità da parte mia dicedere queste quote per far cre-scere la società».

COINVOLGIMENTO Il passod’addio germoglia fin dalla ces-sione della maggioranza aThohir. E tutte le tappe successi-ve sono la realizzazione di quel-l’idea. Il cambio di governancedalla sua Inter a quella attuale èstato un passo naturale di di-scontinuità. Era chiaro che laproprietà indonesiana avrebbeintrodotto nuovi manager nel club. Manager che hanno porta-to una gestione diversa in cui Moratti fatica a rivedersi. Non lacritica, semplicemente non ci sivede specchiato. «Se mi sentopoco coinvolto? Mi va bene cosìe loro sono contentissimi ma iltempo passa. Non sono assolu-tamente stanco. È bello esserenecessari e se non ci si sente ne-cessari forse si può fare anchealtro» ha aggiunto. A questopunto si entra nelle segrete

stanze degli accordi che Thohire Moratti hanno firmato al mo-mento di siglare gli atti di ces-sione. Perché potrebbe spunta-re una clausola che obblighe-rebbe l’attuale numero uno ne-razzurro a rilevare il 29,5% diMoratti dopo il terzo anno, ov-vero a partire dal novembre del2016 a cifre predeterminate. Alnetto di questo scenario, Morat-ti ieri ha voluto sottolineare ilgradimento completo della ge-stione attuale. «Mi sembra pri-ma di tutto che abbiano entusia-smo - ha dichiarato -. Stanno la-vorando molto bene, ho vistoThohir e Soetedjo molto tran-quilli sui progetti futuri. Pensa-

no molto alla parte calcistica equesto è molto bello. Sono coin-volti e per questo credo che or-mai abbiano l’esperienza neces-saria per poter continuare da so-li benissimo. Ma non ho decisonulla, ho dato una disponibili-tà». L’amarezza di fondo è quel-la di chi non si rivede più in que-sta società (la parte del tifoso) edi chi sa che al momento trovareun acquirente del 29,5% apparearduo (la parte dell’uomo d’af-fari, che aggiunge «non ho avu-to contatti con nessuno»).

THOHIR Ieri c’è stato l’esordioin Lega nell’era post Fassonecon Bolingbroke, Williamson,

Fualkner, Cosentino e Capellini.«Sostanzialmente non abbiamonessuna intenzione di cambiarele nostre relazioni - ha dettoThohir durante la conferenzastampa di ieri -. Siamo andatibene finora e siamo rispettosidelle relazioni. Entrambe lecontroparti vogliono lavorarenell’interesse del club. Rispet-tiamo i rapporti come sono enon cambia nulla». Rapportiineccepibili, formalmente. Male strade sono più parallele chemai in queste settimane. E tro-vare un punto di incontro sta di-ventando ormai un esercizio distile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA Massimo Moratti, 70 anni IPP

MASSIMO MORATTISU PRESENTE E FUTURO

HO DATO LA MIA DISPONIBILITA’

MA ANCORA NON È DECISO NULLA

NON SONO ASSOLUTAMENTE

STANCO, MA IL TEMPO PASSA

Shazam and discoverFields of Plenty the movie

14 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Da quando il Napoliè protetto dal K2dietro non si passa1Kalidou Koulibaly era stato accostato a Thuramma con Benitez ha fallito. Ora Sarri lo ha trasformato

Mimmo MalfitanoNAPOLI

Q uesto ragazzo sarà il nuovo Thuram, si dis-se il giorno in cui Aurelio De Laurentiis neannunciò l’acquisto dal Genk, squadra mi-litante della Jupiler League, il campionato

belga, due estati fa. Thuram? Si, proprio lui, l’exdifensore della Juventus e della nazionale france-se. L’accostamento era sembrato eccessivo, dicia-mola tutta, soprattutto dopo averlo visto all’ope-ra. Rafa Benitez avrebbe voluto Skrtel o Ivanovice, invece, si ritrovò in organico questo ragazzonedal fisico possente e particolarmente impetuosonei suoi interventi in partita. Kalidou Koulibaly,appena ventiduenne, non si fece condizionaredalla critica, spesso severa nei suoi confronti, enemmeno dalle scelte dell’ex allenatore napole-tano che gli preferì Britos, dopo qualche settima-na.

NUOVA VITA Insomma, si era sentito sfiduciato, ildifensore francosenegalese, scartato senza mai avere più la possibilità di riabilitarsi: si era persi-no detto che lo scarso rendimento di Albiol di-pendesse proprio dal fatto di non avere al fiancoun compagno alla sua altezza. Sciocchezze. An-che perché il tempo ha dimostrato il contrario, haevidenziato che il rendimento dello spagnolo èmigliorato parecchio, potendo contare propriosull’apporto di Koulibaly, giovane di poche chiac-chiere, che preferisce la concretezza alle parole.La trasformazione è avvenuta per mano di Mauri-zio Sarri che su di lui ha puntato dritto dopo averconstatato che Chiriches può essere solo un buonpanchinaro in campionato, nonostante sia il capi-tano della nazionale di Romania. Col nuovo alle-natore, Koulibaly si è messo alle spalle il primo

periodo napoletano che avrebbe scoraggiatochiunque, ma non lui. Nel ritiro di Dimaro, nellascorsa estate, è arrivato concentrato, convinto dipoter battere la concorrenza e di diventare unpunto fermo del nuovo progetto affidato a Sarri.Ed è sulle Dolomiti che il ragazzo ha cominciato asorprendere per la sue qualità fisiche e per la con-dizione atletica.

SEGNALI DI CRESCITA Sul piano della velocità èil più rapido, lì dietro, e i suoi recuperi spesso so-no provvidenziali. Tecnicamente non è un mostrodi bravura, ha piedi discreti ma lontani da unabuona qualità. E’ insormontabile, invece, nel gio-co aereo. Dall’alto del suo 1.95, Koulibaly dominanella propria area. Fin qui è riuscito a spegneregli attaccanti di Lazio, Juventus e Milan. Il soloKalicic ha segnato, domenica pomeriggio, ma sudi lui c’era Albiol in quel momento. La sua storianapoletana potrebbe diventare una bella favola,dunque. Negli schemi di Sarri, ormai, è diventatoimprescindibile, così come è migliorata tantissi-mo l’intesa coi compagni di reparto. Ha bisognoancora di essere un po’ sgrezzato, ma questocompito spetta al tecnico che ne sta esaltando laripresa. Dopo il pareggio di Empoli (terza giorna-ta) con lui al posto di Chiriches, Reina ha potutochiudere la porta: nelle ultime cinque giornate, ilNapoli ha incassato appena due reti, mentre è an-cora imbattuto in Europa League. Nulla è casua-le, quindi, i numeri confermano che con Kouli-baly titolare, la difesa ha ritrovato un maggioreequilibrio, ma soprattutto non commette più er-rori evidenti, gli stessi che avevano reso irriveren-te quell’accostamento a Thuram. Il francese è sta-to un giocatore di qualità e forza. Koulibaly è undifensore potente, che nel tempo potrà soltantomigliorare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

COME GIOCA

LANCI

7,67

5,29Media ruolo

FALLI FATTI

2,17

1,15Media ruolo

CONTRASTI VINTI

2,17

1,29Media ruolo

PALLE RECUPERATE

7,17

4,44

Media ruolo

TOCCHI PER ZONA

Il colore è più intenso nelle zone in cuici sono stati più tocchi di palla

ATTACCO

69

1

GDS

Kalidou Koulibaly, 24 anni, difensore, gioca a Napoli dal 2014 REUTERS

EMERGENZA INFORTUNI

La Lazio perde i pezziStop anche per KeitaDe Vrij rischia i ferri 1Ginocchio k.o.: la punta fuori un mese. Il brasiliano Felipe per gennaio se l’olandese dovesse operarsi. Anche il Liverpool su Biglia

Nicola BerardinoROMA

N on c’è pace per la Lazio.Ad acuire la rabbia perla sconfitta contro il

Sassuolo un altro infortunio,quello di Keita. Ieri mattina, al-la ripresa degli allenamenti aFormello, l’attaccante spagno-lo si è presentato in stampellecon un tutore al ginocchio sini-stro. Si è fatto male domenica aReggio Emilia. Volto imbron-ciato, come del resto quello deltecnico Pioli, che ha in infer-meria anche Biglia, Parolo,Djordjevic e De Vrij. Nel pome-riggio sì è sottoposto in clinicaa controlli strumentali chehanno confermato la lesionedistrattiva del legamento col-laterale mediale. Tempi di re-cupero? Si ipotizza un mese,anche se si potrà sapere di piùall’inizio della prossima setti-mana dopo ulteriori controlli.

Intanto, già da oggi Keita co-mincerà le terapie del caso.Una tegola per Pioli che avevatrovato nel fantasista ex Bar-cellona l’elemento da inserirein corsa per cercare la svoltadella gara: domenica ha forni-to l’assist per il gol di Felipe An-derson, sua la rete che ha av-

viato il successo contro il Frosi-none dopo aver procurato a Ve-rona il rigore del pareggio (poiarrivò la vittoria).

REBUS DE VRIJ Resta incerta lasituazione per un altro infortu-nato. Dopo il consulto in Belgioda Martens, ieri De Vrij è stato

a Barcellona. Nuovi controlliper valutare l’opportunità diun intervento al ginocchio sini-stro, che lo tiene fermo da qua-ranta giorni dopo lo stop con lanazionale olandese a causa diun’infiammazione. «Non è sta-ta fissata nessuna data per l’in-tervento» ha spiegato il medicosociale Salvatori. A BarcellonaDe Vrij ha proseguito la terapiaconservativa, ma sono previstenuove visite: in Germania e inAmerica. Poi, col giocatore sitireranno le somme verso unintervento chirurgico, che pre-vede lo stop di circa tre mesi.Una situazione che porterebbela Lazio di nuovo sul mercato(idea Felipe del Corinthiansche piace pure a Udinese eWolfsburg). Ma Pioli potrebbeanche riadattare Radu da cen-trale, a partire dalla gara colRosenborg di giovedì (arbitre-rà il polacco Pawel Gil).

IN RIPRESA Buoni segnali daBiglia. Il play che si è fermatodue settimana fa con l’Argenti-na per uno stiramento, ha ri-preso a svolgere lavoro atleti-co. Qualche piccolissima chan-ce per giovedì ma si confida diriaverlo disponibile domenica.Intanto, per l’argentino rim-balza dall’Inghilterra il corteg-giamento da parte del Liverpo-ol. Oggi Biglia si sottoporrà anuovi controlli, come Djor-djevic, che potrebbe tornare ingruppo tra qualche giorno.Previsti altri esami pure per Pa-rolo, che è più indietro sui tem-pi per il rientro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Stefan De Vrij, 23 anni, difensore, e Keita Balde, 20, attaccante EPA

GENOVA Allenamento a porte aperte oggi a Pegli alla ripresa della preparazione in vista dell’anticipo di sabato a Empoli: i tifosi vogliono ringraziare la squadra per il rocambolesco successo di domenica sul Chievo, mentre prima della seduta i compagni di Perotti festeggeranno l’attaccante per la nascita del primogenitoFrancesco, avvenuta ieri a Genova. Si tratta di un momento importantissimo per la stagione del Grifone, finalmente fuori dal lungo periodo di emergenza dovuto a un elenco senza fine di infortuni iniziato già prima del via al campionato. Gasperini, insomma, con la rosa quasi al completo può respirare e puntare in alto. Sabato, fra l’altro, avrà di nuovo a disposizione anche Pandev, che ha scontato i tre turni di squalifica, mentre dai prossimi giorni dovrebbe rientrare in gruppo anche Ansaldi, l’unico dei nuovi arrivati ancora fermo ai box per un infortunio. Il buon momento della squadra favorirà anche l’esodo dei tifosi verso la Toscana: pronti i primi pullman per seguire la squadra in casa dell’Empoli.

fi.gri.© RIPRODUZIONE RISERVATA

GENOA

Festa a Pegli: ieri è nato Perotti junior

CALCIO A 5Stasera a Pratoc’è Italia-Iran Alle 20.30 all’EstraForum di Prato (diretta RaiSport 1), la Nazionale di Menichelli affronta l’Iran nel primo di due test (il secondo si gioca domani alle 17.30): sono le ultime amichevoli prima di un ciclo che comprende qualificazione al Mondiale (prima fase a dicembre a Bari e Bisceglie, playoff a marzo) e fase finale dell’Europeo, a febbraio in Serbia.

CHAMPIONS DONNEVerona in SveziaBrescia in Danimarca Sorteggiati a Nyon gli accoppiamenti degli ottavi di finale della Women’s Champions League (andata 11-12, ritorno 18-19 novembre): il Verona ha pescato le svedesi del Rosengard, il Brescia se la vedrà con le danesi del Fortuna Hjørring (andata in Italia in entrambi i casi). Recupero di campionato: Pink Bari-Mozzanica 0-3.

A ROMAGiovedì la riunionedel Consiglio Federale Si terrà giovedì a Roma la riunione del Consiglio Federale. Fra i temi (ore 14) le modifiche regolamentari e la situazione della Lega calcio

TACCUINO

Serie ARIl personaggio

GIOVEDI TORNA L’EUROPA LEAGUEGiovedì in campo le tre squadre italiane ancora in corsa nell’Europa League nella terza giornata della fase a gironi. Passano il turno le prime due. Il programma:

GRUPPO D (ORE 21.05)Midtiylland (Dan)-NAPOLI, Sky Sport 1 e Calcio 1; Legia Varsavia-BrugesClassifica NAPOLI e Midtiylland punti 6; Legia Varsavia e Bruges 0

GRUPPO G (ORE 19)Dnipro-St. Etienne; LAZIO-Rosenborg (Nor), Mtv8, Sky Sport 3 e Calcio 2Classifica LAZIO e Dnipro punti 4; Rosenborg e St. Etienne 1

GRUPPO I (ORE 19)FIORENTINA-Lech Poznan (Pol), Sky Sport 1 e Calcio 1; Basilea-BelenensesClassifica Basilea punti 6; FIORENTINA 3; Lech e Belenenses

15MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Valero: «Sousa, con te siamo più pratici»1Il leader della Fiorentina: «A volte giochiamo peggio rispetto a Montella, ma farci gol è difficile»

Giovanni SardelliFIRENZE

G li è entrato nella cabeza. Ea giudicare dai risultatinon è solo Borja Valero ad

aver sposato in pieno la filosofiadi Paulo Sousa considerato chela Fiorentina, pur sconfitta a Na-poli, continua a guidare la classi-fica. «Dire che una partita è im-portante e si deve andare in cam-po per vincere è piuttosto facile.Per motivare un giocatore biso-gna andare oltre: e lui ci riesce».Le sue giocate non sono mai ba-nali, e così le parole. Se Borja parla così del proprio allenatore,in casa viola c’è di che gioire.

CHE CARATTERE In una lungaintervista a El Pais, Valero rac-conta molto di sé, della sua vitafiorentina («A Firenze la mia fa-miglia è felice, ci piace perderciper le vie del centro, e il PonteVecchio al tramonto…»), e delleradici alla base del primato vio-la: «Siamo una squadra senzagrandi nomi, ma la forza delgruppo ci fa andare oltre i nostrilimiti». Però sono i complimentia Paulo Sousa a occupare unaparte importante: «Con lui sia-mo una Fiorentina più pratica, inalcune gare forse giochiamo peggio rispetto alla gestioneMontella, ma siamo più compattiin difesa e gli avversari fanno fa-tica a creare occasioni. Ed è com-plicato farci gol». Giusto ricorda-re che con lo stesso Montella,Borja aveva un ottimo rapporto:«Il suo addio mi ha sorpreso, ab-biamo fatto grandi cose nei treanni insieme», disse in merito. Eora ci torna su: «Anche Sousapunta sul possesso palla. Diffe-renze con Montella? Tiene mu-cho más carácter”, intendendocon carattere la ferocia agonisti-ca dimostrata in panchina chetraspare dalle urla continue ver-so i suoi. Poi il complimento piùbello: «E’ uno che dice le cose in

faccia guardandoti negli occhi. Chiunque tu sia e in qualsiasi cir-costanza».

INSOSTITUIBILE Nell’immagi-nario collettivo Borja Valero in-carna lo spirito della Fiorentinain campo e fuori. La società deiDella Valle lo ha eletto simbolodel proprio modo di intendere ilcalcio, e il lungo rinnovo contrat-tuale (Borja è legato ai viola finoal 2019) lo dimostra. Per gli alle-natori è insostituibile: 8 gare inquesto campionato tutte da tito-lare. Una rarità, pensando allerotazioni estreme del tecnicoportoghese. Un po’ regista, un po’mediano, a tratti trequartista. Ilruolo non è catalogabile con lediciture tradizionali perché il suomodo di giocare è speciale. E pia-ce anche alla maggior parte deisostenitori avversari: «La genteestá un poco loca – scherza sui ti-fosi viola – e per le strade ci can-

tano “Salutate la capolista”. Èbellissimo. La gioia dei “poveri” èbreve, giusto goderne».

VERTIGINI DA ETA’ Sousa chie-de, ma Sousa dà. L’abolizione delritiro prima della partite casalin-ghe per esempio, ha reso più feli-ce il gruppo. Logico che poi guaia chi sgarra. Sulla musica da sce-gliere nello spogliatoio, invece, èguerra aperta. A volte vince ilrock, altre il reggaeton, ma ognitanto è tempo di musica balcani-ca. In campo poi non si scherza ele sedute sono dispendiose so-prattutto dal punto di vista men-tale. «Il mister ci dice di crederein noi stessi e nelle nostre possi-bilità. Ci ripete che siamo forti eche possiamo battere chiunque».Niente paura quindi. Tranne cheper una cosa. «Mi spaventa in-vecchiare – chiude Valero –quando ci penso ho le vertigini».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BORJA VALEROE IL PRIMO POSTO VIOLA

SOUSA TI DICE SEMPRE LE COSE IN FACCIA

E CI RIPETE CHE POSSIAMO BATTERE

CHIUNQUE

I TIFOSI MI CANTANO “SALUTATE LA

CAPOLISTA”. LA GIOIA DEI POVERI E’ BREVE,

GIUSTO GODERNE

Borja Valero, 30 anni, gioca con la Fiorentina dal 2012 ANSA

Serie ARIl protagonista

Staffetta mancina. Dopo un mese dall’infortunio al polpaccio rimediato nell’allenamento svolto dopo la gara con il Bologna dei calciatori non impiegati (23 settembre scorso), giovedì contro il Lech Poznan tornerà Manuel Pasqual. Il capitano ha recuperato pienamente da un problema muscolare piuttosto complesso, e si riprenderà subito una maglia da titolare. Anche perché il pomeriggio di Napoli ha creato qualche problema a Marcos Alonso, sostituito a inizio ripresa da Roncaglia. Gli esami strumentali svolti ieri dal laterale spagnolo hanno tutto sommato fatto tirare un sospiro di sollievo a Paulo Sousa. Evidenziata sì una sollecitazione della giunzione miotendinea dei flessori della coscia sinistra, ma con l’esclusione di lesioni più gravi. L’esterno ha ovviamente già iniziato le terapie del caso e salterà la sfida di giovedì valida per il terzo turno di Europa League. Le possibilità di un recupero per la gara di domenica contro la Roma però ci sono. E nemmeno troppo basse. I viola ci sperano, considerato il campionato di altissimo livello che sta disputando lo stesso Alonso. Diventato il padrone della fascia di competenza.

g.sar.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Verso il Poznan:Alonso non ce la fama torna Pasqual

16 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Quindi è più milanista che mai?«Dal 1967. Fino a due anni fa, quando avevo le tesse-re, andavo sempre a S.Siro. Adesso tifo da casa».

Le piace Balotelli?«Si dice che è difficile da gestire ma è un campione.Vado controcorrente, lo discuto a livello tecnico. Nonè un campione perché non ha fatto molti progressi daquando era nelle giovanili dell’Inter, Mi sembra so-pravvalutato, non l’avrei ripreso».

Chi vincerà lo scudetto?«Se torna Strootman, la Roma. Evisto che il Milan è fuori, tifo per laRoma, la mia seconda squadra. Miha fatto un’ottima impressionePallotta, che dopo mezzo secoloha voluto festeggiare la coppa del-le Fiere, premiando sul campo tut-ti gli ex che l’avevano vinta. Un ge-sto che vale doppio per uno che ar-riva dall’America e poteva ignora-re la storia della società, comesuccede in Italia».

C’è un portiere in cui si rivede?«Un po’ in Sportiello, forse per ilsuo fisico. A parte lui, mi piacemolto Viviano. Marchetti e Perin,invece, sono troppo plateali. Iopreferisco quelli che rendono faci-li le cose difficili».

E il miglior portiere del mondo chi è oggi?«Courtois, perché sa anche ragionare, come faceva ilmio amico Sarti».

E Diego Lopez le piace?«Malgrado le critiche, lo considero il miglior acquistodel Milan. Quando l’hanno preso, ho chiamato Vecchiche mi ha detto di stare tranquillo».

Sul Milan, invece, c’è poco da stare tranquilli. Che cosadirebbe Rocco?«Ciò, xe un po’ de confusion».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

solo perché te xe alto e xe quel mona de Asparukov”.E da quella volta non sono più uscito».

Rocco, però, la adorava…«Mi chiamava “el longo”, ma anche “Rosenthal” per-ché diceva che ero fragile come una ceramica pregia-ta. Il primo anno abbiamo vinto scudetto e coppa del-le Coppe, l’anno dopo la coppa dei Campioni, con lesfide al Celtic e al Manchester e infine l’Interconti-nentale con l’Estudiantes».

E così è diventato il “ragno nero”.«Giocavo con la calzamaglia neraper ripararmi dal freddo e siccomefeci grandi parate gli inglesi mi de-finirono “black spider”, ragno ne-ro appunto, come il mitico Jascin,un onore. A Manchester in campovolava di tutto, biglie di ferro epezzi di ghisa. Rosato aveva persodue denti su gomitata di Stiles esanguinava, io fui colpito alla te-sta. Il dottor Monti si precipitò dame, ma io volevo giocare e rimasiin campo, senza fare scene».

E’ vero che conosceva già Berlu-sconi?«Lui abitava in via San Gimigna-no, un piano sopra Lodetti. Si salu-tavano quando si incontravano esiccome Berlusconi era un grandemilanista una volta invitò a cenaLodetti e me, con le rispettive mogli, nella trattoriaArmando in via Marghera. Poi finimmo la serata alcinema, a vedere un film di guerra. Berlusconi erabrillante e mi fece subito un’ottima impressione. Nonavrei mai immaginato di lavorare con lui, perché unpaio d’anni dopo, quando seppe che avevo un’azien-da nel settore dell’edilizia, mi chiese se me la sentivodi occuparmi delle pavimentazioni di Milano 2 e ditutte le sue sedi. Un impegno da far tremare i polsi,per un neofita come ero allora. Mi galvanizzò soprat-tutto la stima e la fiducia. Il grande motivatore c’eragià. Così ho rivestito con le mie moquette anche Mila-nello e gli sarò sempre riconoscente».

A TU PER TU CON...CONTENUTO

PREMIUM

Cudicini«DA ROCCO A BALO

I MIEI 80 ANNIDA RAGNO NERO»

«MARIO NON È UN CAMPIONE: NON È CRESCIUTO. ORA IL MIGLIOR PORTIERE È COURTOIS. IL PARÒN

MI FECE PIANGERE. CHE DIREBBE DEL MILANDI OGGI? “CIÒ, XE UN PO’ DE CONFUSION”»

L'IDENTIKITFABIO CUDICINI Nato a Trieste il 20 ottobre 1935, dopo le giovanili con il Ponziana Fabio Cudicini si trasferì all’Udinese dove esordì in Serie B nel campionato 1955-’56. Conquistata subito la Serie A, restò altre due stagioni a Udine fino al passaggio alla Roma, nel 1958. Divenne titolare nel 1960, maglia poi difesa per sei stagioni in cui conquistò Coppa Italia e una Coppa delle Fiere. Nel 1967, dopo un solo anno al Brescia, sitrasferì al Milan di Nereo Rocco con cui, in 5 stagioni, vinse tutto: scudetto, Coppa Italia, Coppa delle Coppe, Coppa dei Campioni e Intercontinentale. Qui divenne «Il Ragno Nero» per le caratteristiche e l’abbigliamento in campo. E’ figlio di Guglielmo, ex difensore della Triestina e padre di Carlo, ex portiere del Chelsea. Non giocò mai in Nazionale, dove fu chiuso da Albertosi e Zoff.

L’INTERVISTA di ALBERTO CERRUTI

T ifava Juve perché il suo idolo era il portiereSentimenti IV, stava per passare all’Inter, ma èdiventato famoso nella Roma e nel Milan. Fabio

Cudicini ha vinto tutto parando tutto e continua a pa-rare il tempo che avanza. Perché anche oggi, che compie i primi brillanti 80 anni, è nel suo ufficio mila-nese, a dirigere l’azienda nel settore dell’edilizia edell’arredamento, con l’impegno di sempre.

Cudicini, è vero che rifiutò il trasferimento all’Inter?«Lo rifiutò mio papà. Non voleva che lasciassi Trieste,dove frequentavo la terza liceo scientifico. Mi avevarichiesto Foni, ma quelle parate all’Arena su Nyers eLorenzi non servirono a nulla».

E così debuttò in serie A con l’Udinese.«Ma che fatica! Bigogno negli allenamenti mi legavacon le corde ai pali, per insegnarmi a trovare la giustaposizione, fino alle otto di sera».

Poi il salto a Roma…«Ho trovato Ghiggia e Lojacono, i Cassano dell’epoca,matti ma bravissimi. Ma soprattutto a Roma ho cono-sciuto il ragionier Giampaoli, che mi ha convinto adavviare un’attività diventata il mio lavoro, dopo il cal-cio».

A Roma ha incominciato a vincere.«Una Coppa Italia e prima ancora, nel 1961, la Coppadelle Fiere, poi coppa Uefa e ora Europa League, conil mio amico Losi che solleva la coppa. Da Roma nonme ne sarei mai andato, ma un infortunio all’anca fe-ce credere a qualcuno che ero mezzo rotto, così miritrovai al Brescia. Poi è arrivato il Milan, grazie an-che a Rocco e a Zoff».

Che cosa c’entra Zoff? «Doveva andare al Milan ma lo prese il Napoli e ilMilan ripiegò su di me. A 31 anni molti pensavanoche fossi finito. Persino Rocco mi rimproverò: “I mega dito che a Roma no te gaveva voja de lavorar”. Mimassacrava in allenamento e un giorno piansi. Primadella partita contro il Lewski mi disse: “Fazo zogar ti

«BLACK SPIDER», E NACQUE IL RAGNO NEROCudicini al Milan vinse tutto, pure un soprannome che dura nel tempo, «Ragno nero». Motivo? «Giocavo con la calzamaglia nera per il freddo e siccome a Manchester feci grandi parate gli inglesi mi definirono “black spider”»

FIRMA DELLA GAZZETTA

Premiava per noila parata più bella

Negli anni 80-90 Cudicini premiava ogni martedì sulla Gazzetta la parata più bella della domenica.

Serie ARIl compleanno di un mito

17MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

11 GIUGNO 2015LA PRIMA OPERAZIONEJeremy Menez, sofferente per un’ernia discale, viene operatoa Montecarlo dal neurochirurgo Bernard Massini, scelto personalmente dal giocatore francese

20 AGOSTO 2015IL SECONDO INTERVENTOMenez gioca il 17 agosto in Coppa Italia, ma ha dolore e il 20 viene nuovamente operato da Massini. Il giocatore si ferma a Montecarlo per le terapie: dovrebbe guarire in un mese.

OTTOBRE 2015UNA NUOVA TERAPIADopo un confronto con Galliani, Mihajlovic e lo staff medico rossonero, Menez accetta di farsi seguire a Milano dal neurochirurgo Maurizio Fornari. Ma il suo 2015 è finito.

LE TAPPEDELLA VICENDA

Au revoir, MenezIl Milan lo aspettal’anno prossimo1Il francese ha ancora problemi alla schiena: sta seguendo una nuova terapia, tornerà nel 2016

G.B. OliveroMILANO

D ov’è finito Jeremy Me-nez? L’attaccante del Mi-lan si sta curando, sta se-

guendo una nuova terapia, stamigliorando lentamente. Ma il2015 del francese è già finito, ilMilan spera di vederlo in cam-po a gennaio dopo la sosta difine anno. Ma non si può nem-meno essere sicuri che sarà ef-fettivamente così. Purtroppo ilproblema alla schiena diJeremy, che inizialmente sem-brava di poco conto, si sta tra-scinando da mesi anche per al-cuni errori commessi nella ge-stione della riabilitazione.

LE DUE OPERAZIONI Menez èstato il capocannoniere del Mi-lan di Inzaghi con 16 gol. Magià nella fase finale della scor-sa stagione aveva accusatoproblemi alla schiena. La suaultima partita risale al 29 apri-le, Milan-Genoa 1-3, quandoviene espulso nella ripresa.Poi, tra la squalifica e il dolorealla schiena, Jeremy salta le gare con Napoli, Roma, Sas-suolo, Torino e Atalanta. Per ri-solvere il problema fisico, il

giocatore chiede al club di po-tersi rivolgere a uno specialistadi sua fiducia, il neurochirurgoBernard Massini, che già treanni prima aveva dovuto inter-venire sulla schiena di Jeremy.L’11 giugno Menez viene ope-rato a Montecarlo per la rimo-zione di una piccola recidiva diernia discale. Prognosi: tre set-timane di riposo e poi la ripre-sa. Quando scatta l ’eraMihajlovic (raduno il 3 luglio)il francese non è ancora pron-

to, ma svolge allenamenti per-sonalizzati e partecipa anchealla tournée in Oriente. Qual-cosa non va e infatti Meneznon scende in campo in nessu-na delle amichevoli estive. Sirivede finalmente il 17 agosto,in Coppa Italia contro il Peru-gia: 21 minuti al posto di Hon-da. Il giorno dopo, però, laschiena del francese è un po’ ri-gida. Forse è una reazione nor-male, visto che si trattava dellaprima partita dopo quattro

Jeremy Menez, 28 anni, non gioca in Serie A dal 29 aprile FORTE

Donnarumma contro l’Inter. Poi titolare in A?1Il portiere, 16 anni, giocherà domani nel Trofeo Berlusconi: Sinisa, scontento di Diego Lopez, pensa al clamoroso cambio col Sassuolo

Alessandra GozziniMILANO

S inisa lo ha mandato ascaldare a fine settembree ora Donnarumma è

prontissimo: domani giocheràa San Siro nel Trofeo Berlusco-ni. Se l’esibizione sarà buonamagari gli verrà chiesto il bisgià quattro giorni dopo controil Sassuolo, quando non si gio-cherà per amicizia ma perqualcosa di molto più concre-to. Oltre ai titoli di squadra alMilan contano anche i recordstabiliti, meglio se con giovanidi talento: e con l’esordio delteenager Donnarumma, sedicianni compiuti a febbraio, bat-terebbe anche Buffon (in A a17 anni). Era dunque ipotizza-bile che, magari in un periodoun po’ più sereno, il Milan vo-lesse assicurarsi il primato:non per questioni di guinnessma per esigenze tecniche il mo-mento di Donnarumma po-trebbe già essere arrivato.

GERARCHIE Che il baby avessescavalcato il senatore Abbiatinelle gerarchie dell’allenatoreè chiaro da tempo e ancora più

chiaro dal primo tempo di Ge-noa-Milan, scorso fine settem-bre. Diego Lopez spara un paiodi palloni che per Mihajlovicpotrebbe giocare con più cura edopo la sfuriata (le urla al por-tiere titolare si sentono fino intribuna) Sinisa manda a scal-dare Donnarumma (e non Ab-biati). Il caso rientra a Genovae si riapre a Torino, complicel’errore di Diego Lopez sul paridi Baselli quando Miha si gira e

rivolto ai collaboratori dice piùo meno così: «Com’è possibileprendere un gol simile sul pri-mo palo?». Due indizi di colpe-volezza che però non inchioda-no ancora Diego Lopez: anchealtri hanno commesso errori,sarebbe ingiusto condannare solo l’ex del Real. Ma Sinisa,che vorrebbe evitare di vedersifornite altre prove, ci sta co-munque pensando: se domaniDonnarumma (maglia 99,

agente Mino Raiola) si dimo-stra freddo e spietato potrebbedecidere di concedergli unachance in campionato, magarinel prossimo fine settimana.

STORIA L’idea di promuovere ilportierino in prima squadra èun merito che va riconosciuto aInzaghi, che pure non lo ebbenella sua Primavera: dai Giova-nissimi Donnarumma è passa-to direttamente ai grandi. Nel-

lo scorso febbraio, a 15 anni econ deroga federale, Pippo lovolle con sé in panchina controil Cesena (complici gli infortu-ni di Diego Lopez e Agazzi).Quest’anno il portierino (per dire, è alto 1 metro e 97) è statoda subito inserito in primasquadra: nella tournée cineseha parato un rigore a Kroos delReal Madrid e dopo ancora haconsegnato il Trofeo Tim al Mi-lan parando un altro paio di ri-gori, stavolta a Berardi e Acerbidel Sassuolo. Qualche anno fagiocava nel Club Napoli e pocoprima di chiudere con l’Inter (edopo la corte di altre big d’Eu-ropa) ecco il contropiede ros-sonero: era l’estate 2014. Altrielementi decisivi si possonotrovare in azzurro: Donnarum-ma è stato il miglior portieredell’ultimo Europeo Under 17.E l’Under 17 lo avrebbe rivolu-to per le qualificazioni al pros-simo torneo: lui doveva rag-giungere i compagni ma il Mi-lan ha avvertito la Federcalcioche il giocatore serviva alla pri-ma squadra. Ultimo dettaglio,forse il più indicativo: Donna-rumma fa di nome Gianluigi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

RNelle gerarchie ha sorpassato Abbiati: il tecnicopotrebbe dargli una chance vera

1 2 3

1 Il rigore parato da Gianluigi Donnarumma ad Acerbi del Sassuolo nel Trofeo Tim di agosto 2 Un primo piano di Gianluigi, che compirà 17 anni il 25 febbraio 2016 3 Diego Lopez, 33 anni: lo spagnolo è finito in discussione dopo alcune imprecisioni in questo campionato ANSA/FORTE

Serie ARIl fantasmamesi. Però la rigidità non dimi-nuisce e anzi viene accompa-gnata da nuovi dolori. Il 20agosto, così, Menez torna daMassini e viene operato per laseconda volta. La prognosi èconfortante: un mese e poi po-trà ricominciare a giocare.Jeremy si ferma a Montecarloper seguire le terapie e due vol-te alla settimana viene rag-giunto da un membro dellostaff medico rossonero. Ma an-che in questo caso la realtà èmeno confortante delle previ-sioni: il trattamento si rivelapoco efficace.

LA NUOVA TERAPIA Il Milan ècomprensibilmente perplessoe a metà settembre viene orga-nizzata una riunione a Mila-nello a cui partecipano Gallia-ni, Mihajlovic, il giocatore e lostaff medico del club. Vieneprospettata a Menez la soluzio-ne di affidarsi a un altro specia-lista, che faccia svolgere al gio-catore una terapia comple-mentare a quella indicata daMassini. Il neurochirurgoMaurizio Fornari individuauna nuova strada, che sembrastia dando finalmente buonifrutti. Jeremy, che adesso si stacurando a Milano, sta lenta-mente migliorando. Ma questonon significa che tornerà pre-sto in campo. Grazie all’inter-vento del club e all’individua-zione della nuova terapia itempi si accorceranno un po’,ma il 2015 agonistico del gio-catore è quasi sicuramenteconcluso. La speranza del Mi-lan e di Mihajlovic è di vederloin campo con i compagni al-l’inizio di gennaio, ma natural-mente la situazione verrà mo-nitorata con grande attenzionenelle prossime settimane. Lacosa più importante, a questopunto, è che sia stata imbocca-ta la strada giusta: doveva es-sere uno stop di poche settima-ne, si è trasformato in un picco-lo calvario.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA CESSIONE DEL 48%

Fininvest-Beeincontro positivoa Hong Kong 1«Un passo avanti significativo», filtra dalla holding. Closing previsto entro fine anno

Mario Pagliara

Q uando in Italia è metàmattina e in Cina bus-sa la notte, il tramontodi Hong Kong suggeri-

sce una dolce sensazione aimanager di Fininvest Alessan-dro Franzosi e Alberto Carlet-ti. Come se questa prima mis-sione della holding dei Berlu-sconi per «l’operazione Tae-chaubol» in Cina abbiarappresentato l’autenticasvolta in questa infinita trat-tativa, quella capace di spia-nare la strada verso l’acquistodel 48% per 480 milioni delMilan da parte della cordatadi Bee Taechaubol. In Italiaarriva una scarica mai regi-strata di ottimismo. Per la pri-ma volta, è accantonata la li-nea della prudenza e filtral’impressione di aver compiu-to «un passo avanti significa-tivo» verso il closing. Il facciaa faccia dall’altra parte delmondo tra Fininvest e gli inve-stitori forti (cinesi) della cor-data Bee ha soddisfatto tutti.

100 MILIONI Prima un pun-to con l’entourage di Bee (luinon c’era, seguiva l’andamen-to della giornata da Ban-gkok), poi Fininvest ha incon-trato la Citic Securities (l’alle-ato di ferro del broker) e altriistituti finanziari, poi l’ap-puntamento con un gruppo disocietà disponibili a entrarenell’operazione. Fininvestrientra (oggi) a Milano con

una valigia piena d’informazio-ni, documenti, soprattutto ga-ranzie e le conferme dell’interes-se concreto di alcuni soggetti «dialto livello». E’ esattamente quel-lo che la holding si aspettava ditrovare in Cina. Soddisfazioneanche dal gruppo Bee («Si vaavanti verso la chiusura»), dalquale sono state mostrate le ma-nifestazioni d’interesse scritte divari partner per accordi commer-ciali dal valore di 100 milioni.Questo però non significa che ilclosing sia dietro l’angolo (e nonè escluso un nuovo viaggio di Fi-ninvest a Hong Kong): appuratala sostanza economica della cor-data Bee, resta da definire (entro2-3 settimane) la cronologia del-le tappe tecniche intermedie inuna trattativa avanzata ma sem-pre complessa. Nessuno azzardascadenze, ma si punta a tagliareil traguardo entro fine anno.

QUESTIONE STADIO Intanto,ieri, Fondazione Fiera Milano harevocato di fatto la vittoria al Mi-lan del bando per lo stadio al Por-tello: Fiera ha deliberato di affi-darsi a un arbitrato per trovarel’accordo sulla penale che il clubdovrà pagare dopo la rinuncia.Sciolto ufficialmente il patto coirossoneri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Bee Taechaubol, 40 anni EPA

fLA SORPRESA

18 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

19MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

UNA GIORNATA DA RECORD: MAI COSÌ TANTI MINUTI IN ODORE DI AZZURROgli azzurrabili schierati i minuti giocati

BOLOGNA

LAZIO ROMA VERONA

CHIEVO EMPOLI GENOA

PALERMO TORINO

FROSINONEFIORENTINA

MILAN

JUVENTUS

UDINESE

INTERATALANTA

SAMPDORIA

CARPI

SASSUOLONAPOLI

TOTALE: 129 azzurrabili, 9.625 minuti (record in questo campionato)

117 11 7 10 7 3 5 1 6

123 8 2 7 2 6 11 3 7

525 523831 657 472 232 729 44890

528

205 633 456151 550 169 881 720 270 555

GDS

Sassuolo, il made in Italy a ExpoPeluso: «Noi, big di provincia»1Sette neroverditra i padiglioni. E a pranzo, salumi per tutti: «Siamo quarti,uno strappo ci sta»

Francesco VelluzziINVIATO A RHO (MILANO)

I l premio partita è una gitaa Expo. Tutti insieme ap-passionatamente all’Espo-

sizione Universale con vistaEuropa. Da Sassuolo a Rho eritorno, in pullmino, con lemogli e lo staff, in tuta, conpranzo italiano e visita guidataai padiglioni. I ragazzi, tuttiitaliani, che girano senza bodyguard e misure di sicurezza intuta verde e nera, sono i calcia-tori del Sassuolo che domenica

le hanno suonate alla Lazio in-sediandosi al quarto posto edomenica si presentano a SanSiro, a casa Milan. «Che abbia-mo già battuto lo scorso annodando un dispiacere al nostropatron Squinzi», ricorda colsorriso Federico Peluso, al-l’Esposizione Universale con lamoglie Sara che fa l’inviata a«Quelli che».

BATTUTA Quella di Peluso è so-lo una battuta perché a mette-re tutti in riga ci pensa l’altroesperto del gruppo, Paolo Can-navaro: «Bisogna mantenere ipiedi per terra perché la lezio-ne di Empoli spero sia servita.E’ bello stare lassù, ma stiamoattenti». Anche Peluso, checon Conte ha vinto gli scudettialla Juve e ora in provincia re-spira aria nuova, diventa serio:«Noi dobbiamo pensare al-l’obiettivo dei 40 punti e dellasalvezza, poi guardiamo oltre.

Siamo forti, la classifica diceche siamo la miglior squadratra quelle chiamate piccole.Ma domenica andremo a Mila-no. E il Milan in casa è tosto.Noi dobbiamo andare lì senzapaura di nessuno cercando diimporre il nostro gioco, comesempre». Peluso è convinto cheanche la Juve si riprenderà:«Hanno cambiato tanto e ci stain questa rivoluzione un ridi-mensionamento. Ma verrannofuori».

VISITA Il Sassuolo, qui con 7elementi, Cannavaro, Peluso,Laribi, Falcinelli, Pomini, Pel-legrini e Fontanesi, visita il pa-diglione Zero, poi palazzo Ita-lia, e a pranzo da Ferrarini siconcede i peccati di gola: salu-mi misti, risotto allo zafferanoe dolci. «E’ il giorno di riposo,ci sta». Umani e felici. KarimLaribi, single, metà tunisino(papà) e metà sardo (mamma)è qui con la madre: «Lei vive aMilano. Devo decidere se gio-care con la Tunisia». Ma in fon-do spera un giorno di vestirel’azzurro Italia. Qui sono tantigli azzurrabili. Lui è un ’91 ric-co di talento e domenica DiFrancesco l’ha buttato nellamischia da mezzala: «Qui ciFalcinelli, Peluso, Pellegrini, Fontanesi, Pomini, Cannavaro e Laribi a Expo

AZZURRABILI

Serie ARIl caso

sono giocatori eccellenti, Be-rardi ha qualità eccezionali,ma anche i cambi hanno unruolo importante e sono parteintegrante di un gruppo fanta-stico. La novità è che siamomaturati e non buttiamo via ipunti». «Sembra banale dirlo,ma qui la vera forza è il grup-po», aggiunge Peluso che, co-munque, esalta Berardi: «Hatanto talento, il destino è sol-tanto nelle sue mani». Il Sas-suolo contro la Lazio ha fatto ilrecord di azzurrabili in campo:12 per 881’ giocati. Tra l’altroin questa giornata in A hannogiocato 129 azzurrabili per9625’, record del campionato.

FELICITA’ Qualcuno li ricono-sce (avvistati a Expo anche ilmilanista Montolivo in Angolae Malaysia e l’udinese Felipe alpadiglione del Brasile). Entra-no al Fab Food, la fabbrica delgusto italiano di Confindu-stria, il padiglione di patronSquinzi, un paradiso per bam-bini dove le scolaresche gioca-no con il discorso dell’alimen-tazione. Anche loro giocano.Perché in fondo sono bambini.Che, ora, però tutti temononella serie A dei grandi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il ciclone giudiziariotiene unita la LegaClub preoccupati1In assemblea informativa dei legali e poca vogliadi parlare. Il ruolo di Infront non è in discussione

RIFORMA

Serie A a 18: al viauna commissioneMa niente sconti1Il nodo è sempre quello economicoCoppa Italia: una semifinale anticipataal 27 gennaio

A vanti piano. Per la pri-ma volta in Lega si èparlato ufficialmente

di quella che Carlo Tavec-chio, presidente della Figc,considera «la madre di tuttele battaglie»: la riforma deicampionati che per la SerieA significa riduzione dellesquadre da 20 a 18. Per la ve-rità il dibattito è stato strin-gato, giusto il tempo discambiare alcune opinioni edi costituire una commissio-ne ad hoc, aperta a tutte lesocietà: prima riunione il30. La domanda è: sarà unacommissione politica, con ipresidenti, o tecnica? Mauri-zio Beretta spiega che saràpartecipata «tendenzial-

mente» dai presidenti, se invecefinirà per essere una riunionetra i manager il rischio è che inassemblea, dove decidono i pa-tron, tutto venga scompagina-to. Almeno Tavecchio, che ave-va sollecitato la Lega maggiorea discutere sul tema, è stato ac-contentato. Se ne parlerà. Quelche emerge già è una netta pre-sa di posizione comune: «Sia-mo pronti a scendere a 18 ma iricavi tv che si liberano restanoin A». Se è tatticismo lo scopri-remo presto, certo questo è pro-prio il nodo della riforma. È unapartita economica, di incentivie compensazioni in grado di faraccettare a tutti il rischio di per-dere posti in organico (è il casodelle società) e posti di lavoro(è il caso dei giocatori). Si tro-verà una sintesi? Giusto che cisiamo la Serie A ha aperto unconfronto con la B per «ridefini-re il rapporto economico»: iclub del massimo campionatonon accettano più la «tassa» chele neopromosse devono devol-vere al torneo cadetto.

VARIE Maurizio Setti, presi-dente del Verona, è stato elettoconsigliere di Lega, al posto diGhirardi. La Lega ha deciso diaderire a una richiesta della Raianticipando la prima delle se-mifinali di Coppa Italia dal 10febbraio al 27 gennaio per evi-tare sovrapposizioni col Festi-val di Sanremo.

m. iar.© RIPRODUZIONE RISERVATAMaurizio Setti, consigliere Lega

Matteo BregaMarco Iaria

T utti in difesa del fortino.La Lega litigiosa, la Legache si azzuffa come nelle

peggiori beghe condominiali,ritrova sempre l’unità quandosubisce attacchi dall’esterno. Equello della magistratura mila-nese, che indaga sui diritti tv epresunti finanziamenti indebitiai club, è ritenuto tale. Ieri l’as-semblea delle società di SerieA, la prima da quando è scop-piata la bufera giudiziaria, ètrascorsa all’insegna del vole-mose bene. Troppo alti gli inte-ressi in gioco, troppo importan-te la tenuta del sistema per met-tere in discussione l’attualemaggioranza. Non è il momen-to.

BOGARELLI All’entrata e al-l’uscita dalla sede in via Roselli-ni quasi tutti i dirigenti hannoevitato di fermarsi davanti amicrofoni e taccuini. Il presi-dente di Lega Maurizio Berettasi è limitato a un laconico:«Qualsiasi commento sulla vi-cenda sarebbe inappropriato».

Per una strana coincidenza, inassemblea c’era anche MarcoBogarelli, presidente di quel-l’Infront Italy che è al centrodelle indagini con i suoi vertici.L’advisor si è limitato a infor-mare i presenti sui punti all’or-dine del giorno che lo riguarda-vano - i diritti del campionatoPrimavera, la produzione e laregia della Serie A - e poi è an-

dato via in religioso silenzio.Successivamente i legali dellaLega hanno svolto una veloceinformativa trasmettendo sere-nità: «Non c’è nulla da temere,tutto l’iter è stato fatto a regolad’arte». A un certo punto sem-brava che volesse prendere laparola Adriano Galliani mal’avvocato Cantamessa gli haconsigliato di evitare l’interven-

to. Nessun contestatore, a partequalche battuta colorita diZamparini e Ferrero.

PREOCCUPAZIONE Tuttavia lesocietà sono preoccupate per-ché l’asta dei diritti in pay tv2015-18, quella che vale 943milioni a stagione, viene oramessa in discussione dalle ini-ziative incrociate della Procuradi Milano e dell’Antitrust, chegiovedì terminerà le audizioniascoltando Sky. In assemblea ilclima era tranquillo, anche se idiritti tv sono linfa vitale per ibilanci ed è inevitabile che iclub, soprattutto i medio-picco-li, siano particolarmente sensi-bili al tema. Di sicuro nessunoha alzato polveroni né tanto-meno ha messo in discussione ilruolo di Infront, allo stesso tem-po advisor della Lega per i dirit-ti tv e di 12 club del massimocampionato per il marketing.

CAIRO E THOHIR Dichiarazionizero, a parte quelle abbottona-tissime del presidente del Tori-no Urbano Cairo: «Nel momen-to in cui ci sono indagini prefe-risco non commentare. Meglioaspettare che chi indaga facciail lavoro giusto e accerti che tut-to sia stato fatto nella manierapiù corretta, come mi sembra».Sulla stessa lunghezza d’ondaErick Thohir, dalla vicina (l’ho-tel Gallia dista alcune centinaiadi metri dalla Lega) assembleadell’Inter: «La partnership conInfront è trasparente a tutti i li-velli, ci sono le autorità chestanno svolgendo le indagini eal momento non vogliamo sbi-lanciarci». A proposito dell’In-ter: è iniziata l’era post-Fassonein Lega, con la doppia presenzadi Bolingbroke e Williamson,che hanno assistito all’assem-blea facendosi tradurre in si-multanea il dibattito. Sotto sot-to sperano che la lingua ufficia-le della Lega diventi l’inglese...

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Adriano Galliani e Maurizio Beretta, vice presidente e presidente di Lega

20 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

FIORENTINA 18 8 6 0 2 15 6

ROMA 17 8 5 2 1 20 10

INTER 17 8 5 2 1 8 6

NAPOLI 15 8 4 3 1 18 8

SASSUOLO 15 8 4 3 1 11 8

LAZIO 15 8 5 0 3 11 13

TORINO 14 8 4 2 2 13 9

ATALANTA 14 8 4 2 2 11 8

CHIEVO 12 8 3 3 2 13 8

SAMPDORIA 11 8 3 2 3 13 12

PALERMO 10 8 3 1 4 10 12

GENOA 10 8 3 1 4 7 9

MILAN 10 8 3 1 4 9 14

JUVENTUS 9 8 2 3 3 9 8

UDINESE 8 8 2 2 4 8 11

FROSINONE 7 8 2 1 5 6 10

EMPOLI 7 8 2 1 5 8 14

VERONA 5 8 0 5 3 7 11

CARPI 5 8 1 2 5 8 19

BOLOGNA 3 8 1 0 7 4 13

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS

EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

SABATO 24 OTTOBREEMPOLI-GENOA ore 15CARPI-BOLOGNA ore 18PALERMO-INTER ore 20.45DOMENICA 25 OTTOBRE ore 15SAMPDORIA-VERONA ore 12.30MILAN-SASSUOLOUDINESE-FROSINONEJUVENTUS-ATALANTAFIORENTINA-ROMA ore 18LAZIO-TORINO ore 18CHIEVO-NAPOLI ore 20.45

6 RETI Higuain e Insigne (Napoli); Eder (2, Sampdoria).5 RETI Kalinic (Fiorentina).4 RETI Paloschi (Chievo); Bacca (Milan); Pjanic e Salah (Roma); Baselli e Quagliarella (Torino).3 RETI Pinilla (Atalanta); Mounier (Bologna); Saponara (Empoli); Ilicic (3, Fiorentina); Dionisi (Frosinone); Jovetic (1, Inter); Dybala (2, Juventus); Allan (Napoli); Hiljemark (Palermo); Gervinho (Roma); Muriel (Sampdoria); Floro Flores (Sassuolo); Zapata (Udinese).2 RETI Gomez (Atalanta); Borriello e Matos (Carpi); Birsa, Castro e Meggiorini (Chievo); Maccarone (Empoli); Babacar e Marcos Alonso (Fiorentina); Gakpe e Pavoletti (Genoa); Icardi (Inter); Biglia (1), Djordjevic, Felipe Anderson e Matri (Lazio); Bonaventura (Milan); Gonzalez (Palermo); Florenzi (Roma); Soriano (Sampdoria); Defrel (Sassuolo); Badu e Thereau (Udinese); Pisano (Verona).

9ª GIORNATA

MARCATORI

LA TOP 11

Sorrentino para tutto a BolognaCigarini gol dopo più di 19 mesi1Il portiere del Palermo e il regista dell’Atalanta nella Magic formazione dell’8a giornata

Sabino Palermo

P oche reti, ma uniche nellaTop 11 di questa 8ª gior-nata di campionato. Nel

4-3-2-1 da 102 punti c’è spazioper la prima gioia in Serie A diLuca Paganini, attaccante clas-se ‘93 del Frosinone, che stendeal Matusa la Sampdoria di Zen-ga. Insieme al giovane esternod’attacco festeggia il ritorno algol De Rossi, alla sua prima rete

in questa stagione. Doppia festaper Capitan Futuro, entrato nel-la storia capitolina con la pre-senza numero 500 con la ma-glia della Roma. A chiudere iltrittico delle prime volte ci pen-sa Cigarini, a segno su rigorenel travolgente 3-0 dell’Atalan-ta sul Carpi. Il centrocampistabergamasco non segnava in Se-rie A dal 2 marzo 2014 (Atalan-ta-Chievo 2-1). A completare ilcentrocampo troviamo, invece,due certezze per i fantallenato-

ri: Pjanic (Roma) e Gomez(Atalanta). Le perle su punizio-ne, il bosniaco, e su corner, l’ar-gentino, sono il tocco di qualitàdella formazione. A supportodella fantasia della mediana,troviamo una solidissima difesaa 4 comandata da Sorrentino. Ilportiere del Palermo, strepitosonella trasferta vittoriosa di Bo-logna, guida i terzini Vrsaljko(Sassuolo) e Felipe (Udinese)insieme alla coppia centraleManolas (Roma)-Koulibaly(Napoli). Ultimo baluardo dellasquadra, a reggere le sorti del-l’attacco, troviamo LeonardoPavoletti: il bomber del Genoaha trovato la sua seconda retestagionale contro il Chievo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

fVERONA fCHIEVO

Pazzini nota lietadi un Hellas a caccia del primo successo

Giampaolo Pazzini, 31 anni, del Verona ANSA

Matteo FontanaVERONA

N ell’Hellas che continua a non vincere, lanota lieta si chiama Giampaolo Pazzini.Primo gol in gialloblù per l’attaccante:

con l’Udinese, sua la trasformazione del rigo-re che ha dato il provvisorio vantaggio al Vero-na. Veniva, il Pazzo, dallo stop che gli era statoimposto da una caviglia ammaccata nei primiminuti della gara con l’Inter dal tackle di Feli-pe Melo. Niente Lazio e Chievo, per lui, e gial-loblù che sono rimasti senza centravanti, vistol’infortunio al collaterale che ha messo fuoricausa Luca Toni, out fino a dicembre. ProprioToni, in tribuna domenica a seguire la partitadei compagni, è stato il primo a esultare per larete di Pazzini. Che non è, tuttavia, al meglio:la sua condizione è in crescita, ma la «stecca»presa al Meazza ha lasciato un segno. C’è biso-gno di tempo per essere al 100%, ma intantoessersi sbloccato è già un passo in più. Pazziniera entrato l’ultima volta nel tabellino deimarcatori il 30 maggio scorso, nel 3-1 del Mi-lan contro l’Atalanta (sempre dal dischetto).Domenica il Verona andrà a Genova per sfida-re la Sampdoria e cercare la vittoria che nonc’è. Il Pazzo proverà a fare lo sgambetto allasquadra in cui ha raggiunto il picco della car-riera, in coppia con Antonio Cassano, che ri-troverà da avversario a Marassi. Ma di spazioper l’amarcord non ce n’è...

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Amarcord PellissierIl vecchio capitanoche non tradisce mai

Sergio Pellissier, 36 anni, del Chievo LAPRESSE

Giancarlo TavanVERONA

I l vecchio capitano non tradisce mai. Ser-gio Pellissier ha segnato a Marassi il 94ºgol in Serie A e il 119º con il Chievo. La

rete del 2-2 non è servita per tornare a Vero-na con un risultato positivo, ma ha fatto en-trare il bomber aostano nella galleria dei gold’autore con un tacco al volo di pregevole fat-tura. «Mattiello ha messo in mezzo un bellis-simo cross – dice l’attaccante – e quando lapalla arriva sul primo palo devi un po’ im-provvisare. Ho scelto la conclusione di taccoed è andata bene. Una grande gioia, anche seavrei preferito il successo del Chievo a quellopersonale». Pellissier ha dato ancora una vol-ta l’esempio, da vero capitano. Utilizzato po-chissimo finora, ha mostrato quanto sia im-portante l’attaccamento alla maglia e la pro-fessionalità. Pellissier, tra l’altro, è il giocato-re del Chievo in testa alla classifica dei golsegnati partendo dalla panchina: col Genoa èstata la sua 12ª rete. «È la dimostrazione chese hai ancora la voglia di far bene, poi vai incampo quando l’allenatore ti chiama e dai iltuo contributo – sottolinea l’attaccante –. Do-menica siamo stati ingenui e l’abbiamo paga-to caro. Penso ci servirà da lezione per il futu-ro. Abbiamo ancora più voglia di prima diconfrontarci con tutti e speriamo che sin dal-la prossima gara il risultato ci sia favorevole».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La terra dei bomberIl Triveneto appesoai suoi attaccanti1Tra chi si sblocca, chi rinasce e chi non molla mai: l’ultima giornata di A ha riportato alla ribalta le punte

fUDINESEThereau promette«Io e Totò segneremo le reti che servono»

Massimo MeroiUDINE

Èproprio strano il calcio. Cyril Thereau se-gna il gol del pareggio dell’Udinese al Ben-tegodi e non esulta. La rete la subisce l’Hel-

las non il Chievo, la sua ex squadra e la reazionesorprende. «È una cosa mia», ha detto il francesenel post partita, ma il mistero rimane. L’impor-tante è che quel gol sia arrivato: per l’Udinese eper Thereau, che non ha avuto un avvio di stagio-ne facile. È vero che alla prima giornata ha se-gnato la rete che è valsa la «storica» vittoria alloJuventus Stadium, ma poi la lampadina si è spen-ta. Gol sbagliati con il Palermo, in panchina conl’Empoli, un’ora impalpabile a Bologna e un’altrabrutta prova contro il Genoa. «Ho avuto qualcheproblema fisico – ha spiegato l’attaccante –, an-che nell’ultima settimana non mi sono allenatocon regolarità. La preparazione è stata pesante,però adesso comincio a sentirmi meglio. Del re-sto anche a Verona non partivo mai fortissimo».

BOMBER CON LA VALIGIA Quella di domenica èstata la sua dodicesima rete in campionato conl’Udinese. Ben nove di queste in trasferta. There-au non segna al Friuli dallo scorso 18 gennaio(2-2 con il Cagliari). «La considero una coinci-denza – il parere del diretto interessato – ancheperché al Chievo succedeva il contrario». Non ve-de l’ora di segnare nel nuovo Friuli, fortino anco-ra inespugnato dall’Udinese che in quattro garecasalinghe ha conquistato un solo punto. Adessoche Zapata dovrà stare fuori per quattro mesi, èovvio che il peso delle responsabilità vada a gra-vare su lui e Di Natale. «Io e Totò faremo i gol cheservono. Lo scorso anno ne abbiamo messi assie-me 24». Parole che profumano di promessa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cyril Thereau, 32, dopo il gol in Verona-Udinese LAPRESSE

Magic +3 CampionatoRFacce da gol

102 PUNTI (+6 DI MODIFICATORE)

SORRENTINO(Palermo)

7

VRSALJKO(Sassuolo)

7MANOLAS

(Roma)

7

PJANIC(Roma)

11DE ROSSI

(Roma)

10

GOMEZ(Atalanta)

10,5

PAGANINI(Frosinone)

10,5

PAVOLETTI(Genoa)

10

CIGARINI(Atalanta)

10KOULIBALY

(Napoli)

6,5FELIPE

(Udinese)

6,5

GDS

*In diretta.

21MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ATTACCANTI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP-

GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM

801 ACQUAFRESCA (BOL) 0 5,5 7 1 0 0 5,5 0 0/0

802 AGUIRRE (UDI) 0 5,5 4 2 0 0 5,5 0 0/0

803 AMAURI (TOR) 0 0 5 0 0 0 0 0 0/0

804 BABACAR (FIO) 6 7,62 18 4 6 2 6,12 0 0/0

805 BACCA (MIL) 9,5 7,25 28 8 6,5 4 5,79 0 0/0

926 BAEZ (FIO) 0 0 6 0 0 0 0 0 0/0

925 BALOTELLI (MIL) 0 7,38 21 4 0 1 6,75 0 0/1

806 BELOTTI (TOR) 7,5 6 16 5 6,5 0 5,6 2 0/0

813 BONAZZOLI (SAM) 0 0 5 0 0 0 0 0 0/0

930 BORRIELLO (CAR) 6 7,67 18 6 6 2 6,5 1 0/0

815 CALLEJON (NAP) 5,5 5,57 16 7 5,5 0 5,71 0 0/2

920 CASSANO (SAM) 6,5 5,9 16 5 6,5 0 5,9 0 0/0

817 CASSINI (PAL) 0 0 6 0 0 0 0 0 0/0

929 CASTILLO (FRO) 0 5,5 12 1 0 0 5,5 0 0/0

819 CIOFANI (FRO) 6 5,93 12 7 6 0 5,93 0 0/0

916 DEFREL (SAS) 6 6,75 19 8 6 2 6 0 0/0

821 DENIS (ATA) 0 6,38 16 4 0 1 5,62 0 0/0

822 DESTRO (BOL) 5 4,88 13 8 5 0 5,12 0 0/4

823 DI NATALE (UDI) 6 6,44 25 8 6 1 5,94 1 0/0

824 DIONISI (FRO) 9,5 7,07 17 7 7 3 6,07 0 0/4

825 DJORDJEVIC (LAZ) 0 7,62 19 4 0 2 5,88 1 0/0

924 DJURDJEVIC (PAL) 0 7,25 6 2 0 1 5,75 0 0/0

827 DYBALA (JUV) 5,5 7,43 26 7 0 3 6,08 1 0/0

918 DZEKO (ROM) 0 6,42 24 6 0 1 6 0 0/1

828 EDER (SAM) 5,5 8,69 28 8 5,5 6 6,5 0 0/1

829 FALCINELLI (SAS) 6 5,9 9 5 6 0 6 0 0/0

830 FARES (VER) 0 0 2 0 0 0 0 0 0/0

831 FLOCCARI (SAS) 0 8 11 2 0 1 6,5 0 0/0

832 FLORO FLORES (SAS) 0 8,08 18 6 0 3 6,42 1 0/0

833 GABBIADINI (NAP) 0 6,88 22 4 0 1 5,62 2 0/0

927 GILARDINO (PAL) 6 6,25 21 6 6 1 5,67 1 0/1

936 GOMES (GEN) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0

841 HIGUAIN (NAP) 10 9,25 39 8 7 6 6,75 2 0/0

844 ICARDI (INT) 6 7 31 6 6 2 5,83 1 0/0

846 INGLESE (CHI) 0 5,5 4 1 0 0 5,5 0 0/0

923 KALINIC (FIO) 10 8,69 28 8 7 5 6,75 1 0/1

850 KLOSE (LAZ) 5,5 5,5 15 1 5,5 0 5,5 0 0/0

851 LA GUMINA (PAL) 0 0 2 0 0 0 0 0 0/0

852 LASAGNA (CAR) 6 5,92 10 6 6 0 5,92 0 0/0

931 LIVAJA (EMP) 6 5,5 13 5 6 0 5,7 0 0/2

917 LONGO (FRO) 0 5,5 11 3 0 0 5,67 0 0/1

856 LOPEZ (TOR) 6 6,5 18 7 6 1 6 1 0/1

858 LUIZ ADRIANO (MIL) 5 5,93 19 7 5 1 5,43 1 0/1

860 MACCARONE (EMP) 6 6,81 20 8 6 2 6,06 1 0/2

921 MANAJ (INT) 0 6 2 1 0 0 6 0 0/1

861 MANCOSU (BOL) 5,5 6,3 10 5 5,5 1 5,7 0 0/0

862 MANDZUKIC (JUV) 5,5 5,6 20 5 5,5 0 5,6 0 0/0

864 MARTINEZ (TOR) 0 5,5 10 4 0 0 5,5 0 0/0

866 MATRI (LAZ) 5,5 7,83 14 3 5,5 2 5,83 0 0/0

867 MBAKOGU (CAR) 0 5,83 12 3 0 0 5,83 0 0/0

868 MCHEDLIDZE (EMP) 0 5 8 2 0 0 5 0 0/0

869 MEGGIORINI (CHI) 7,5 7,56 18 8 6,5 2 6,62 3 0/3

935 MENDEZ (ROM) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0

871 MONACHELLO (ATA) 0 5,5 4 2 0 0 5,75 0 0/1

872 MORATA (JUV) 6 6,33 24 6 6 1 5,75 1 0/1

875 MURIEL (SAM) 5,5 7,5 22 8 5,5 3 6,25 1 0/0

876 NIANG (MIL) 0 0 9 0 0 0 0 0 0/0

922 ONETO (SAM) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

878 PALACIO (INT) 0 5,58 17 6 0 0 5,67 0 0/1

880 PALOSCHI (CHI) 9,5 7,88 23 8 6,5 4 6,38 0 0/0

881 PANDEV (GEN) 0 4,9 12 5 0 0 5,1 0 1/0

882 PANICO (GEN) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

883 PAVOLETTI (GEN) 10 8,25 19 4 7 2 6,88 0 0/1

884 PAZZINI (VER) 9,5 6,62 15 4 6,5 1 6 0 0/1

885 PELLISSIER (CHI) 9,5 7,5 12 2 6,5 1 6 0 0/0

887 PERICA (UDI) 6,5 6,5 5 1 6,5 0 6,5 0 0/0

888 PINILLA (ATA) 10 6,83 19 6 7 3 6,25 0 1/3

889 PIU (EMP) 6 5,75 3 2 6 0 5,75 0 0/0

933 PONCE E. (ROM) 0 0 5 0 0 0 0 0 0/0

890 PUCCIARELLI (EMP) 6 6,06 13 8 6 1 5,69 0 0/0

892 QUAGLIARELLA (TOR) 5,5 7,81 26 8 5,5 4 6,31 0 0/0

893 REBIC (FIO) 0 5,75 5 2 0 0 6 0 0/1

934 RODRIGUEZ (SAM) 0 0 8 0 0 0 0 0 0/0

894 ROSSI (FIO) 0 5,83 17 3 0 0 5,83 0 0/0

901 THEREAU (UDI) 9,5 6,79 19 7 6,5 2 5,79 1 0/0

902 TONI (VER) 0 6,38 24 4 0 1 5,75 0 0/1

904 TOTTI (ROM) 0 6,5 18 3 0 1 5,67 0 0/1

909 WILCZEK (CAR) 0 5,25 8 2 0 0 5,25 0 0/0

912 ZAPATA (UDI) 0 7,92 22 6 0 3 6,5 0 0/1

913 ZAZA (JUV) 5 6 14 4 5,5 1 5,5 0 0/3

8a

GIORNATA

PORTIERI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP-GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM101 ABBIATI(MIL) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0168 ALASTRA(PAL) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0103 BASSI(ATA) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0167 BELEC(CAR) 20 3,75 1 2 5 4 5,75 0 0/0104 BENUSSI(CAR) 0 4,67 4 3 0 3 5,67 0 0/0105 BERISHA(LAZ) 0 4,5 4 3 0 5 6,17 0 0/0106 BERNI(INT) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0107 BIZZARRI(CHI) 35 5,44 15 8 6,5 8 6,5 0 0/1162 BRESSAN(CHI) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0108 BRIGNOLI(SAM) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0109 BRKIC(CAR) 0 2,12 4 4 0 12 5,12 0 0/0110 BUFFON(JUV) 65 5,14 18 7 6,5 7 6,17 0 0/0111 CARRIZO(INT) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0112 CASTELLAZZI(TOR) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0113 COLOMBI(PAL) 0 5 1 1 0 1 6 0 0/0114 CONSIGLI(SAS) 55 5,5 15 8 6,5 8 6,12 1 0/0115 COPPOLA(VER) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0116 DA COSTA(BOL) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0117 DE SANCTIS(ROM) 0 5,33 5 3 0 5 6 1 0/0118 DONNARUMMA(GEN) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0119 DONNARUMMA(MIL) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0120 GABRIEL(NAP) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0121 GOLLINI(VER) 0 4,5 1 1 0 1 6 0 0/1122 GOMIS(FRO) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0123 GUERRIERI(LAZ) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0124 HANDANOVIC(INT) 65 5,12 16 8 6,5 6 6 0 0/2125 ICHAZO(TOR) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0126 KARNEZIS(UDI) 50 4,88 14 8 6 11 6,25 0 0/0127 LAMANNA(GEN) 0 4,79 6 7 0 7 6,07 0 0/0128 LEALI(FRO) 60 5,5 14 8 6 10 6,44 1 0/1129 LEZZERINI(FIO) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0166 LIOTTI (CAR) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0130 LOBONT(ROM) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0131 LOPEZ(MIL) 35 4,12 12 8 5 14 5,94 0 0/1132 MARCHETTI(LAZ) 40 5 14 6 6 8 6,33 0 0/0133 MERET(UDI) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0134 MIRANTE(BOL) 50 4,44 11 8 6 13 6,06 0 0/0136 NETO(JUV) 0 4,5 1 1 0 1 5,5 0 0/0137 PADELLI(TOR) 50 4,56 12 8 6 9 6 0 0/1138 PEGOLO(SAS) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0139 PELAGOTTI(EMP) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0140 PERIN(GEN) 45 4,5 10 1 6,5 2 6,5 0 0/0165 PERISAN (UDI) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0142 POMINI(SAS) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0144 PUGGIONI(SAM) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0145 PUGLIESI(EMP) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0146 RADUNOVIC(ATA) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0164 RAFAEL(NAP) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0147 RAFAEL(VER) 40 4,5 11 7 5 10 5,93 0 0/0148 REINA(NAP) 60 5,38 17 8 7 8 6,38 0 0/0169 ROMO(UDI) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0149 RUBINHO(JUV) 0 0 1 0 0 0 0 0 1/0150 SARR(BOL) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0152 SECULIN(CHI) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0153 SEPE(FIO) 0 0 6 0 0 0 0 0 0/0154 SKORUPSKI(EMP) 25 4,12 10 8 5,5 14 5,88 0 0/0155 SORRENTINO(PAL) 70 4,79 12 7 7 11 6,43 0 0/1156 SPORTIELLO(ATA) 65 5,69 16 8 6,5 8 6,31 1 0/0170 STOJANOVIC (BOL) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0163 SZCZESNY(ROM) 50 5,5 15 5 6 5 6,5 0 0/0158 TATARUSANU(FIO) 40 5,56 11 8 6 6 6,38 0 0/1159 UJKANI(GEN) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0160 VIVIANO(SAM) 40 5,12 16 8 6 12 6,25 1 0/0161 ZAPPINO(FRO) 0 0 2 0 0 0 0 0 0/0

DIFENSORI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP-

GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM

201 ABATE (MIL) 6 5,83 6 3 6 0 6 0 0/1

202 ACERBI (SAS) 6,5 6,33 10 6 6,5 0 6,42 0 0/1

203 ADNAN (UDI) 6 5,75 6 8 6 0 5,94 0 0/3

204 ALBERTAZZI (VER) 0 5 2 1 0 0 5,5 0 0/1

205 ALBIOL (NAP) 6 6 9 8 6 0 6 0 0/0

206 ALEX (MIL) 6 5,5 6 2 6 0 5,5 0 0/0

413 ALEX SANDRO (JUV) 0 6 11 2 0 0 6,25 0 0/1

207 ALONSO (FIO) 6,5 7,25 11 8 6,5 2 6,44 2 0/3

209 ANDELKOVIC (PAL) 6 6 4 1 6 0 6 0 0/0

421 ANSALDI (GEN) 0 0 5 0 0 0 0 0 0/0

211 ANTEI (SAS) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0

212 ANTONELLI (MIL) 5,5 5,25 9 4 5,5 0 5,38 0 0/1

213 ARIAUDO (SAS) 0 6,5 4 1 0 0 6,5 0 0/0

403 ASTORI (FIO) 6,5 6,5 10 6 7 0 6,58 0 0/1

214 AVELAR (TOR) 0 7,25 7 2 0 0 6,75 1 0/1

215 BAGADUR (FIO) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

216 BARBA (EMP) 6 5,7 6 5 6 0 5,7 0 0/0

217 BARZAGLI (JUV) 6,5 6 11 6 6,5 0 6 0 0/0

219 BASTA (LAZ) 6 5,75 12 8 6 0 5,75 0 0/0

220 BELLINI (ATA) 0 5,75 5 4 0 0 6 0 0/2

222 BERTONCINI (FRO) 0 5 2 1 0 0 5 0 0/0

223 BIANCHETTI (VER) 0 5,67 4 3 0 0 5,67 0 0/0

225 BITTANTE (EMP) 0 6 4 1 0 0 6 0 0/0

226 BLANCHARD (FRO) 5,5 5,86 7 7 6 1 5,64 0 0/3

228 BONUCCI (JUV) 6 5,79 12 7 6 0 5,93 0 0/2

229 BORGHINI (EMP) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

230 BOVO (TOR) 5,5 5,58 5 6 6 0 5,83 0 0/3

231 BRAAFHEID (LAZ) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

232 BRIVIO (ATA) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0

233 BUBNJIC (CAR) 3,5 5,36 3 7 4 0 5,43 0 0/1

234 BURDISSO (GEN) 5,5 5,62 7 8 5,5 0 5,69 0 0/1

235 CACCIATORE (CHI) 0 5,88 5 4 0 0 5,88 0 0/0

236 CACERES (JUV) 0 5,5 4 2 0 0 5,5 0 0/0

237 CALABRIA (MIL) 0 5,83 1 3 0 0 6,17 0 0/2

238 CAMPORESE (EMP) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0

241 CANNAVARO (SAS) 5,5 5,88 7 8 5,5 0 6 0 0/2

242 CAPRADOSSI (ROM) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

243 CASSANI (SAM) 0 6,33 6 3 0 0 6 1 0/0

244 CASTAN (ROM) 6 5,25 5 2 6 0 5,5 0 0/1

404 CECCARELLI (BOL) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0

245 CESAR (CHI) 5,5 6,06 7 8 5,5 0 6,19 0 0/2

246 CHERUBIN (ATA) 0 5,62 4 4 0 0 5,75 0 0/1

247 CHIELLINI (JUV) 5,5 5,64 11 7 6 0 5,79 0 0/2

402 CHIRICHES (NAP) 0 5 5 2 0 0 5,25 0 0/1

248 CIOFANI (FRO) 0 5,5 3 2 0 0 5,75 0 0/1

249 CISSOKHO (GEN) 6 5,79 5 7 6 0 5,93 0 1/0

250 CODA (SAM) 0 5,25 2 2 0 0 5,5 0 0/1

251 COLE (ROM) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

252 CONTI (ATA) 0 0 2 0 0 0 0 0 0/0

423 COSIC (EMP) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0

253 COSTA (EMP) 0 5,67 4 3 0 0 5,67 0 0/0

254 CRIVELLO (FRO) 5,5 5,25 4 4 5,5 0 5,38 0 0/1

255 D'AMBROSIO (INT) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

256 DAINELLI (CHI) 0 6 6 3 0 0 6 0 0/0

257 DANILO (UDI) 6 5,71 10 7 6 0 5,79 0 0/1

258 DAPRELA' (PAL) 0 5,5 3 1 0 0 5,5 0 0/0

260 DE MAIO (GEN) 5 5,44 7 8 5,5 0 5,56 0 0/2

261 DE SCIGLIO (MIL) 0 5,29 5 7 0 0 5,29 0 0/0

262 DE SILVESTRI (SAM) 0 0 6 0 0 0 0 0 0/0

263 DE VRIJ (LAZ) 0 5,25 8 2 0 0 5,25 0 0/0

265 DERMAKU (EMP) 0 0 2 0 0 0 0 0 0/0

266 DIAKITE' (FRO) 6 6 7 7 6 0 6,14 0 0/2

414 DIGNE (ROM) 6,5 6,75 10 6 6,5 1 6,33 0 0/1

267 DIMARCO (INT) 0 0 2 0 0 0 0 0 0/0

268 DODO' (INT) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

269 DOMIZZI (UDI) 0 5 4 1 0 0 5 0 0/0

270 DRAME' (ATA) 6 5,93 6 7 6 0 5,93 0 0/0

271 EDENILSON (UDI) 6 5,62 7 8 6 0 5,69 0 0/1

401 EL KAOUTARI (PAL) 0 6 7 7 0 1 5,71 0 0/2

272 ELY (MIL) 0 3,5 1 2 0 0 4,67 0 1/1

273 EMERSON (ROM) 0 5 4 1 0 0 5,5 0 0/1

274 EVRA (JUV) 5,5 5,25 8 6 6 0 5,67 0 1/3

424 FELIPE (UDI) 6 6,75 5 2 6,5 0 6,5 1 0/1

276 FERRARI (BOL) 5 5,44 3 8 5 0 5,56 0 0/2

277 FIGUEIRAS (GEN) 0 5,67 5 3 0 0 5,83 0 0/1

278 FONTANESI (SAS) 0 0 2 0 0 0 0 0 0/0

279 FREY (CHI) 0 6 7 6 0 0 6 0 0/0

280 GABRIEL SILVA (CAR) 5,5 5,81 7 8 5,5 0 5,69 2 0/2

281 GAGLIOLO (CAR) 5 5,42 6 6 5 0 5,5 0 0/1

282 GAMBERINI (CHI) 5 6,21 7 7 5 0 6,21 0 0/0

283 GASTALDELLO (BOL) 6 5,5 5 2 6 0 5,75 0 0/1

284 GASTON SILVA (TOR) 0 5,75 3 2 0 0 6 0 0/1

285 GAZZOLA (SAS) 0 6 4 2 0 0 6 0 0/0

286 GENTILETTI (LAZ) 5,5 5,5 7 6 5,5 0 5,67 0 0/2

287 GHOULAM (NAP) 6 6 7 6 6 0 6,08 0 0/1

398 GILBERTO (FIO) 0 5,5 5 4 0 0 5,5 0 0/0

288 GLIK (TOR) 6 6 14 8 6 0 6 0 0/0

289 GOBBI (CHI) 6 6 7 8 6 0 6 1 0/2

290 GOLDANIGA (PAL) 0 5,5 4 1 0 0 5,5 0 0/0

291 GONZALEZ (PAL) 6 6,25 10 8 6 2 5,88 0 0/2

411 GYOMBER (ROM) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0

399 HELANDER (VER) 6 6,5 7 4 6 1 5,88 0 0/1

293 HENRIQUE (NAP) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0

294 HEURTAUX (UDI) 0 5,5 6 3 0 0 5,67 0 0/1

295 HOEDT (LAZ) 0 5,17 4 3 0 0 5,17 0 0/0

296 HYSAJ (NAP) 6,5 5,75 6 8 6,5 0 5,81 0 0/1

416 INSUA (UDI) 0 0 5 0 0 0 0 0 0/0

298 IZZO (GEN) 5,5 5,42 6 6 5,5 0 5,75 0 1/2

299 JANSSON (TOR) 0 5,5 3 1 0 0 5,5 0 0/0

300 JUAN JESUS (INT) 5,5 5,75 6 4 5,5 0 5,88 0 0/1

301 KONKO (LAZ) 0 6 3 1 0 0 6 0 0/0

302 KOULIBALY (NAP) 6,5 6,33 9 6 7 0 6,58 0 0/3

408 KRAFTH (BOL) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

303 KRESIC (ATA) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

304 LAURINI (EMP) 0 5,5 4 4 0 0 5,83 0 0/2

305 LAZAAR (PAL) 6,5 5,62 8 8 6,5 0 5,56 1 0/1

306 LETIZIA (CAR) 5 5,38 5 8 5 0 5,5 0 0/2

307 LICHTSTEINER (JUV) 0 5,38 12 4 0 0 5,38 0 0/0

308 LONGHI (SAS) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

309 LUPERTO (NAP) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

310 MAGGIO (NAP) 0 5,17 4 3 0 0 5,17 0 0/0

311 MAICON (ROM) 0 5,5 8 2 0 0 5,5 1 0/2

312 MAIETTA (BOL) 0 5,25 3 2 0 0 5,5 0 0/1

313 MAKSIMOVIC (TOR) 0 5,75 5 2 0 0 6 0 0/1

314 MANOLAS (ROM) 7 6,12 12 8 7 1 6,06 0 0/1

315 MARCHESE (GEN) 0 5,62 7 4 0 0 5,88 0 0/2

316 MARIO RUI (EMP) 6 5,69 8 8 6 0 5,69 0 0/0

317 MARQUEZ (VER) 5,5 5,8 6 5 6 0 6 0 0/2

319 MASIELLO (ATA) 6,5 5,75 5 6 6,5 0 5,83 0 0/1

320 MASINA (BOL) 5 5,62 4 8 5 0 5,69 1 0/3

321 MATTIELLO (CHI) 6 6 4 1 5 0 5 1 0/0

322 MAURICIO (LAZ) 4,5 4,7 3 5 5 0 5,2 0 1/3

323 MBAYE (BOL) 0 5,5 4 1 0 0 5,5 0 0/0

324 MESBAH (SAM) 0 5,17 3 3 0 0 5,5 0 0/2

325 MEXES (MIL) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

326 MIRANDA (INT) 5,5 5,4 10 5 6 0 5,8 0 1/2

327 MOISANDER (SAM) 5 5,25 6 6 5,5 0 5,67 0 0/1

328 MOLINARO (TOR) 5,5 5,8 6 5 5,5 0 6 0 1/0

329 MONTOYA (INT) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

330 MORAS (VER) 6 6,12 9 8 6 0 6,06 1 0/1

331 MORETTI (TOR) 5 6,14 10 7 5 1 5,71 0 0/0

422 MORGANELLA (PAL) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

332 MORLEO (BOL) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

333 MUNOZ (GEN) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

334 MURILLO (INT) 6 6,17 9 6 6 0 6,17 0 0/0

335 NAGATOMO (INT) 0 5 4 1 0 0 5 0 0/0

336 OIKONOMOU (BOL) 0 6,2 6 5 0 0 6 1 0/0

337 PALETTA (ATA) 0 5,6 6 5 0 0 6 0 1/2

338 PARENTE (GEN) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

339 PASQUAL (FIO) 0 5,75 7 2 0 0 6 0 0/1

340 PASQUALE (UDI) 0 5,5 3 2 0 0 6 0 0/1

341 PATRIC (LAZ) 0 5,5 2 1 0 0 5,5 0 0/0

342 PAVLOVIC (FRO) 0 5,75 5 4 0 0 6 0 0/2

343 PELUSO (SAS) 6 5,21 5 7 6 0 5,5 0 0/4

419 PEREIRA (SAM) 6 6 3 6 6 0 5,83 1 0/0

344 PERES (TOR) 0 6,3 11 5 0 0 6,1 2 0/2

345 PIRIS (UDI) 0 5,43 5 7 0 0 5,57 0 0/2

346 PIRRELLO (PAL) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

347 PISANO (VER) 5,5 6,62 9 8 5,5 2 5,94 0 0/1

418 POPA (INT) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

349 PRCE (LAZ) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

425 PRYIMA (TOR) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/1

351 RADU (LAZ) 0 4,75 6 4 0 0 4,88 0 0/1

352 RAIMONDI (ATA) 0 5,5 4 2 0 0 5,75 0 0/1

353 RANOCCHIA (INT) 0 5,75 7 2 0 0 5,75 0 0/0

354 REGINI (SAM) 5 5 3 5 5 0 5,2 0 0/2

355 RISPOLI (PAL) 6 5,58 6 6 6,5 0 5,75 0 0/2

356 RODRIGUEZ (FIO) 5,5 5,93 14 7 6 0 6,07 0 0/2

357 ROMAGNOLI A. (MIL) 5,5 5,21 8 7 6 0 5,5 0 1/2

358 ROMAGNOLI S. (CAR) 0 5,67 4 3 0 0 5,83 0 0/1

359 RONCAGLIA (FIO) 4,5 5,67 5 6 5 0 5,83 0 0/2

360 ROSI (FRO) 6,5 6,36 8 7 6,5 0 6,43 0 0/2

361 ROSSETTINI (BOL) 5 5,19 5 8 5 0 5,25 0 0/1

409 RUDIGER (ROM) 0 5 6 2 0 0 5 0 0/0

362 RUGANI (JUV) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

363 RUSSO (FRO) 0 6 3 1 0 0 6 0 0/0

365 SANTON (INT) 5,5 5,75 7 8 5,5 0 5,81 0 0/1

366 SARDO (CHI) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

368 SILVESTRE (SAM) 0 5,7 8 5 0 0 5,8 0 0/1

369 SOUPRAYEN (VER) 5,5 5,38 5 8 5,5 0 5,5 0 0/2

400 SPOLLI (CAR) 0 5,5 4 1 0 0 5,5 0 0/0

371 STENDARDO (ATA) 6 6,75 8 4 6 1 6 0 0/0

372 STRINIC (NAP) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

373 STRUNA (PAL) 5,5 4,75 3 6 6 0 5,17 0 1/3

374 SUAGHER (ATA) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0

375 TAMBE' (GEN) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0

420 TELLES (INT) 0 6 10 5 0 0 5,8 1 0/0

376 TERRANOVA (SAS) 0 6 4 2 0 0 6,25 0 0/1

415 TOLOI (ATA) 6,5 6,75 9 4 6,5 1 6,12 0 0/2

378 TOMOVIC (FIO) 6 5,86 7 7 6 0 5,93 0 0/1

379 TONELLI (EMP) 6 5,64 11 7 6 0 5,86 0 0/3

380 TOROSIDIS (ROM) 6 5,5 5 4 6 0 5,5 0 0/0

383 VIDIC (INT) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

384 VITIELLO (PAL) 0 4,25 3 2 0 0 5,75 0 0/2

385 VRSALJKO (SAS) 7 5,57 9 7 7 0 5,86 0 1/2

386 WAGUE (UDI) 5 5,7 5 5 5,5 0 5,9 0 0/2

387 WALLACE (CAR) 6 5,88 5 4 6 0 6 0 0/0

388 WIDMER (UDI) 0 6 9 2 0 0 6 0 0/0

389 WINCK (VER) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

391 ZACCARDO (CAR) 6 5,67 4 6 6 0 5,75 0 0/1

406 ZAMBELLI (EMP) 6 5,83 7 6 6 0 5,83 0 0/0

394 ZAPATA (MIL) 0 5,64 6 7 0 1 5,29 0 0/1

395 ZAPPACOSTA (TOR) 5,5 5,5 10 4 5,5 0 5,5 0 0/0

396 ZUKANOVIC (SAM) 5,5 5,6 8 5 6 0 5,9 0 0/3

397 ZUNIGA (NAP) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

CENTROCAMPISTI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP-

GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM

501 ACQUAH (TOR) 5 6,38 8 8 5 1 6,21 0 0/2

502 ALLAN (NAP) 7 7,93 18 7 7 3 6,5 2 0/2

504 ASAMOAH (JUV) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

505 BADELJ (FIO) 5,5 5,92 7 6 6 0 6,17 0 1/1

506 BADU (UDI) 6 6,93 11 7 6 2 6,07 0 0/0

507 BAKIC (FIO) 0 0 2 0 0 0 0 0 0/0

508 BARRETO (SAM) 0 6,07 12 7 0 0 6,07 1 0/2

509 BASELLI (TOR) 9,5 8,14 16 7 7 4 6,57 0 0/2

511 BENASSI (TOR) 0 7,38 10 4 0 1 6,62 0 0/0

512 BERTOLACCI (MIL) 7 5,3 11 5 6 0 5,2 1 0/1

513 BIANCO (CAR) 0 5,5 3 3 0 0 5,67 0 0/1

514 BIGLIA (LAZ) 0 8,5 14 3 0 2 6,67 0 0/1

515 BIONDINI (SAS) 6 6 5 3 6 0 6,17 0 0/1

517 BOLZONI (PAL) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0

519 BRIGHI (BOL) 0 5 4 2 0 0 5,25 0 0/1

521 BROH (SAS) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

522 BROZOVIC (INT) 5,5 5,62 7 4 6 0 5,83 0 0/1

523 BRUGMAN (PAL) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

717 BUCHEL (EMP) 9,5 7,75 7 2 6,5 1 6,25 0 0/0

703 CARBONERO (SAM) 5 5,5 7 2 5,5 0 5,75 0 0/1

527 CARMONA (ATA) 0 4,25 4 1 0 0 4,75 0 1/0

528 CASTRO (CHI) 5,5 7,12 16 8 6 2 6,56 0 0/3

529 CATALDI (LAZ) 4,5 5,25 6 6 5,5 0 5,58 0 1/2

719 CHALOBAH (NAP) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

711 CHECCHIN (VER) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

530 CHIBSAH (FRO) 7,5 6,42 8 6 6,5 0 6,25 1 0/0

531 CHOCHEV (PAL) 5 5 5 5 5 0 5,1 0 0/1

532 CHRISTIANSEN (CHI) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

718 CHRISTODOULOPOULOS (SAM) 0 5 6 1 0 0 5,5 0 0/1

533 CIGARINI (ATA) 10 7,17 10 3 7 1 6,5 0 0/0

713 COFIE (CAR) 4,5 5,1 5 5 5 0 5,5 0 0/4

535 COSTA (GEN) 6,5 6,25 9 4 6,5 0 6,38 0 0/1

699 CRIMI (BOL) 0 5,5 4 1 0 0 5,5 0 0/0

537 CRISETIG (BOL) 0 5,17 4 3 0 0 5,33 0 0/1

538 CROCE (EMP) 0 6,33 10 6 0 0 6,25 1 0/1

541 DE JONG (MIL) 0 5,38 7 4 0 0 5,38 0 0/0

542 DE ROON (ATA) 7 5,88 7 8 7 0 6 0 0/2

543 DE ROSSI (ROM) 10 6,06 12 8 7 1 5,94 0 0/4

546 DEZI (NAP) 0 0 2 0 0 0 0 0 0/0

548 DIAKHATE (FIO) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

549 DIAWARA (BOL) 6 5,57 2 7 6 0 5,79 0 0/3

550 DIOUSSE' (EMP) 6 6,06 5 8 6,5 0 6,19 0 0/2

701 DONSAH (BOL) 5 6,17 8 3 5 0 6,17 0 0/0

551 DUNCAN (SAS) 0 5,93 7 7 0 0 6 0 0/1

720 DZEMAILI (GEN) 4 5,83 12 6 5 1 5,67 0 1/2

552 EL KADDOURI (NAP) 5 5,33 7 3 0 0 5,5 0 0/1

553 ESTIGARRIBIA (ATA) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

555 FARNERUD (TOR) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

686 FEDELE (CAR) 5 5,64 5 7 5,5 0 5,79 0 0/2

558 FERNANDEZ (FIO) 0 5,5 10 2 0 0 5,75 0 0/1

559 FERNANDO (SAM) 0 6,07 9 7 0 1 6 0 0/5

560 FLORENZI (ROM) 6 7,43 17 7 6 2 6,43 1 0/0

561 FRARA (FRO) 0 6 4 1 0 0 6 0 0/0

563 GAZZI (TOR) 5,5 5,67 4 3 6 0 5,83 0 0/1

724 GINO (CAR) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

565 GNOUKOURI (INT) 0 5,5 4 1 0 0 5,5 0 0/0

567 GORI (FRO) 0 5,62 4 4 0 0 5,75 0 0/1

568 GRASSI (ATA) 6,5 5,83 4 6 7 0 6 0 0/2

569 GRECO (VER) 6,5 5,69 6 8 6,5 0 5,81 0 0/2

570 GUARIN (INT) 5,5 5,79 12 7 5,5 1 5,64 0 0/4

571 GUCHER (FRO) 6 5,7 6 5 6 0 5,7 0 0/0

572 GUILHERME (UDI) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

574 HALLFREDSSON (VER) 5,5 6,3 11 5 6 0 6,3 1 0/2

575 HAMSIK (NAP) 8 6,88 20 8 7 1 6,38 1 0/0

577 HETEMAJ (CHI) 6,5 6,62 10 8 6,5 1 6,31 0 0/1

578 HILJEMARK (PAL) 7 7,12 11 8 6,5 3 6,07 1 0/2

695 INIGUEZ (CAR) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

581 IONITA (VER) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

582 ITURRA (UDI) 6 5,14 4 7 6 0 5,43 0 0/4

584 IZCO (CHI) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

585 JAJALO (PAL) 0 5,42 4 6 0 0 5,5 0 0/1

588 JORGINHO (NAP) 6 6,07 8 7 6,5 0 6,29 0 0/3

589 KEITA (ROM) 0 6 9 5 0 0 6 0 0/0

590 KHEDIRA (JUV) 5,5 7,75 10 2 6 1 6,5 0 0/1

592 KONDOGBIA (INT) 0 5,43 12 7 0 0 5,43 1 0/2

595 KRSTICIC (SAM) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

597 KUCKA (MIL) 5 6 9 6 5,5 0 6 1 0/2

598 KURTIC (ATA) 6 6 8 7 6 0 6 0 0/0

600 LARIBI (SAS) 6 6,33 6 3 6 0 6,33 0 0/0

603 LAZZARI (CAR) 5,5 5,9 8 5 5,5 1 5,9 0 0/1

723 LEMINA (JUV) 0 6,62 10 4 0 1 6,12 0 0/2

728 LODI (UDI) 6,5 5,83 7 3 6,5 0 6 0 0/1

604 LOLLO (CAR) 0 5,88 5 4 0 0 6,12 0 0/2

605 LOPEZ (NAP) 0 6 8 5 0 0 6 0 0/0

607 LULIC S. (LAZ) 6 5,56 10 8 6,5 0 5,62 1 0/3

608 MAGNANELLI (SAS) 6,5 6,38 9 8 6,5 1 6,19 0 0/3

691 MAIELLO (EMP) 5,5 6 5 3 5,5 0 6 0 0/0

610 MARCHISIO (JUV) 5 5 10 2 5,5 0 5,25 0 0/1

611 MARESCA (PAL) 5,5 5,5 4 2 5,5 0 5,5 0 0/0

694 MARQUINHO (UDI) 5,5 5,5 8 5 5,5 0 5,62 0 0/2

612 MARRONE (CAR) 0 5,75 5 2 0 0 6 0 0/1

685 MARTINHO (CAR) 0 5,5 6 1 0 0 6 0 0/1

727 MATUZALEM (VER) 6 5,75 6 2 6 0 6 0 0/0

614 MAURI J. (MIL) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

616 MEDEL (INT) 6,5 6,06 8 8 6,5 0 6,25 0 0/3

715 MELO (INT) 5,5 6,25 12 6 6 1 6,08 0 0/4

617 MERKEL (UDI) 0 4,5 4 1 0 0 5 0 0/1

619 MIGLIACCIO (ATA) 0 5,75 4 4 0 0 5,88 0 0/1

688 MILINKOVIC-SAVIC (LAZ) 5,5 5,6 5 5 6 0 5,9 0 0/3

620 MISSIROLI (SAS) 9,5 6,44 13 8 6,5 1 6,19 0 0/2

621 MONTOLIVO (MIL) 6 5,83 8 6 6 0 5,75 1 0/1

623 MORRISON (LAZ) 0 5 5 1 0 0 5 0 0/0

624 NAINGGOLAN (ROM) 6,5 5,94 14 8 6,5 0 6 0 0/1

625 NOCERINO (MIL) 0 5 4 2 0 0 5 0 0/0

687 NTCHAM (GEN) 7,5 6,36 7 7 6,5 0 6,29 1 0/1

626 OBI (TOR) 0 4,5 2 2 0 0 5 0 1/0

627 OIKONOMIDIS (LAZ) 0 0 2 0 0 0 0 0 0/0

628 ONAZI (LAZ) 5 4,75 3 2 5 0 4,75 0 0/0

629 PADOIN (JUV) 0 4,83 3 3 0 0 5,17 0 0/2

631 PALOMBO (SAM) 0 5,75 5 2 0 0 5,75 0 0/0

632 PAREDES (EMP) 6,5 6,8 7 5 6,5 1 6,2 0 0/0

633 PAROLO (LAZ) 0 6,07 17 7 0 1 5,71 0 0/1

634 PASCIUTI (CAR) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

636 PELLEGRINI (SAS) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

690 PEPE (CHI) 5,5 6,33 8 6 6 1 6,1 0 0/2

640 PINZI (CHI) 0 5,75 4 2 0 0 6 0 0/1

641 PJANIC (ROM) 11 8,86 24 7 7,5 4 6,93 3 0/3

642 POGBA (JUV) 5,5 5,88 19 8 5,5 1 5,62 0 0/2

643 POLI (MIL) 0 5,83 5 3 0 0 6 0 0/0

716 PRCIC (TOR) 0 0 5 0 0 0 0 0 0/0

689 PULGAR (BOL) 0 5,79 7 7 0 0 5,86 0 0/1

647 QUAISON (PAL) 0 6,14 9 7 0 0 5,93 2 0/1

648 RADOVANOVIC (CHI) 0 5,5 4 1 0 0 5,5 0 0/0

649 RIGONI L. (PAL) 6 6,3 14 5 6 1 5,9 0 1/0

650 RIGONI N. (CHI) 6 5,94 6 8 6 0 6,14 0 0/2

651 RINCON (GEN) 6,5 6,36 10 7 6,5 0 6,36 1 0/2

652 RIZZO (BOL) 5,5 5,5 6 5 6 0 5,6 1 1/1

725 ROCCA (SAM) 0 6 1 1 0 0 6 0 0/0

653 ROMULO (VER) 0 5,5 5 1 0 0 0 0 0/0

654 RONALDO (EMP) 0 5,5 5 3 0 0 5,67 0 0/1

657 SALA (VER) 5,5 5,5 8 8 5,5 0 5,69 0 0/3

658 SAMMARCO (FRO) 6 6 5 4 6 0 6,12 0 0/1

710 SERINELLI (SAM) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

708 SILVESTRO (BOL) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

663 SORIANO (SAM) 6,5 7,06 16 8 6,5 2 6,31 0 0/0

665 STROOTMAN (ROM) 0 0 7 0 0 0 0 0 0/0

666 STURARO (JUV) 0 5,25 5 4 0 0 5,25 0 0/0

667 SUAREZ (FIO) 0 5,75 8 4 0 0 5,88 0 0/1

669 TACHTSIDIS (GEN) 9 6,88 8 4 6,5 1 6,25 0 0/1

721 TAIDER (BOL) 5 5,4 7 5 5 0 5,5 0 0/1

670 UCAN (ROM) 6 6 4 2 6 0 6 0 0/0

707 VAINQUEUR (ROM) 0 6,5 6 1 0 0 6,5 0 0/0

672 VALDIFIORI (NAP) 0 4,5 9 4 0 0 4,88 0 0/3

673 VALERO (FIO) 6 7,25 18 8 6 1 6,75 1 0/0

675 VECINO (FIO) 7 6,6 9 5 7 0 6,5 1 0/1

709 VITALE (JUV) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

678 VIVES (TOR) 5,5 6 7 7 5,5 0 6,14 0 0/2

679 VIVIANI (VER) 0 6,5 9 6 0 0 6,17 2 0/0

680 WSZOLEK (VER) 0 6 3 1 0 0 6 0 0/0

681 ZACCAGNI (VER) 0 6 1 1 0 0 6 0 0/0

683 ZUCULINI (BOL) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

TREQUARTISTI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP-

GIOCATORE S. R. PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM

503 ANDERSON (LAZ) C 8,5 6,69 24 8 5,5 2 5,88 1 0/1

516 BIRSA (CHI) C 6,5 7,44 12 8 6,5 2 6,5 2 0/1

712 BLASZCZYKOWSKI (FIO) C 6,5 7,1 15 5 6,5 1 6,75 0 0/0

518 BONAVENTURA (MIL) C 6 7,06 19 8 6,5 2 6,19 3 0/4

684 BRIENZA (BOL) C 6,5 6,31 16 8 6,5 0 6,19 1 0/0

524 CANDREVA (LAZ) C 5,5 6 19 4 5,5 0 6 0 0/0

693 CAPEL (GEN) C 0 5,58 9 6 0 0 5,67 0 0/1

526 CARLINI (FRO) C 0 6 4 2 0 0 6 0 0/0

534 CORREA (SAM) C 5 5,58 8 6 5 0 5,67 0 0/1

700 CUADRADO (JUV) C 6,5 6,57 19 7 6,5 0 6,5 1 0/1

539 D'ALESSANDRO (ATA) C 5,5 5,5 4 3 0 0 5,5 0 0/0

540 DE GUZMAN (NAP) C 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0

547 DI GAUDIO (CAR) C 0 6,75 10 4 0 1 6 0 0/0

554 EVANGELISTA (UDI) C 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0

696 FALCO (BOL) C 0 5,25 5 4 0 0 5,25 0 0/1

557 FERNANDES (UDI) C 7 6 9 6 7 0 6,33 0 1/2

714 GIACCHERINI (BOL) C 0 6 13 2 0 0 6 0 0/0

566 GOMEZ A. (ATA) C 10,5 7,62 18 8 7,5 2 6,62 2 0/0

576 HERNANES (JUV) C 0 5,2 13 5 0 0 5,17 0 0/1

579 HONDA (MIL) C 0 5 7 4 0 0 5,12 0 0/1

583 IVAN (SAM) C 4,5 5,5 1 4 5 0 5,8 0 1/1

586 JANKOVIC (VER) C 0 6,08 8 6 0 1 5,83 0 1/1

591 KISHNA (LAZ) C 5,5 6,17 8 6 0 1 5,7 0 0/0

593 KONE (UDI) C 0 5,75 8 4 0 0 5,75 1 1/0

722 KRIVICIC (BOL) C 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

596 KRUNIC (EMP) C 5,5 5,5 3 2 5,5 0 5,75 0 0/1

601 LAXALT (GEN) C 6,5 6,12 6 8 6,5 0 6,12 0 0/0

602 LAZOVIC (GEN) C 0 5,5 6 3 0 0 5,5 0 0/0

697 MAURI S. (LAZ) C 0 5,17 12 3 0 0 5,17 0 0/0

618 MERTENS (NAP) C 7 6 16 6 6 0 5,92 1 0/1

622 MORALEZ (ATA) C 8,5 6,69 16 8 7,5 1 6,44 3 0/2

705 MOUNIER (BOL) C 5,5 7,58 17 6 5,5 3 6,25 0 0/2

630 PAGANINI (FRO) C 10,5 6,5 8 6 7,5 1 6 1 0/2

637 PEREYRA (JUV) C 0 6,17 12 6 0 0 6 1 0/0

704 PERISIC (INT) C 6 6,17 19 6 6 1 5,75 0 0/1

638 PEROTTI (GEN) C 7 6,75 18 6 7 1 6,25 0 0/0

644 POLITANO (SAS) C 0 6,5 8 6 0 1 6,08 0 0/1

659 SAPONARA (EMP) C 0 8,08 22 6 0 3 6,58 2 1/2

662 SODDIMO (FRO) C 8,5 6,88 12 8 7,5 1 6,44 2 0/3

668 SUSO (MIL) C 0 4,5 5 1 0 0 4,5 0 0/0

702 TONEV (FRO) C 0 6 7 6 0 0 6 0 0/0

706 VERDU (FIO) C 0 7,75 13 2 0 1 6,25 0 0/0

682 ZIELINSKI (EMP) C 0 6 7 6 0 0 5,92 2 1/1

808 BERARDI (SAS) A 9,5 6,9 25 5 6,5 1 6,5 1 0/2

809 BERNARDESCHI (FIO) A 5 6 11 6 5 0 5,92 1 0/1

810 BIABIANY (INT) A 0 5,5 7 3 0 0 5,67 0 0/1

818 CERCI (MIL) A 5,5 5,33 8 3 5,5 0 5,25 0 0/0

834 GAKPE' (GEN) A 9,5 8,67 12 3 6,5 2 6,67 0 0/0

836 GERVINHO (ROM) A 7,5 8,08 20 6 6,5 3 6,42 1 0/0

837 GHIGLIONE (GEN) A 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0

839 GOMEZ J. (VER) A 5,5 6,25 14 8 5,5 1 5,94 0 0/1

842 IAGO (ROM) A 5,5 6,43 19 7 5,5 1 5,93 1 0/1

845 ILICIC (FIO) A 7 8,42 22 6 6 3 6,9 2 0/1

847 INSIGNE (NAP) A 10 9,25 27 8 7 6 6,62 3 0/0

848 ITURBE (ROM) A 0 6,25 13 4 0 1 5,5 0 0/0

914 JOVETIC (INT) A 6,5 7,92 25 6 6,5 3 6,42 0 0/0

849 KEITA (LAZ) A 7,5 6,62 16 8 6,5 1 6,29 1 0/1

853 LJAJIC (INT) A 0 5,5 9 1 0 0 5,5 0 0/0

865 MATOS (CAR) A 5 6,5 11 8 5 2 6 1 0/0

870 MENEZ (MIL) A 0 0 11 0 0 0 0 0 0/0

874 MPOKU (CHI) A 0 5 11 2 0 0 5,25 0 0/1

915 SALAH (ROM) A 10 7,81 27 8 7 4 6,31 0 0/0

896 SANSONE (SAS) A 5,5 5,62 12 8 6 1 5,93 0 0/4

898 SILIGARDI (VER) A 6 6 10 4 6 0 6 0 0/0

905 TRAJKOVSKI (PAL) A 0 5,86 8 7 0 0 5,86 0 0/0

907 VAZQUEZ (PAL) A 9,5 6,62 22 8 7 1 6,12 2 0/2

908 VERDE (FRO) A 0 5,5 9 2 0 0 0 0 0/0

CLASSIFICA ELITE

POS. NOME PARTECIPANTE PROV. SQUADRA PUNTI

1 COSTANTINO GIUSEPPE RC RECOSTA 2189 5092 PICCIOLO GIACOMO ME REP.DOMINICANA 3 493,53 COSTANTINO GIUSEPPE RC RECOSTA 1920 4934 OLIVA CLAUDIO CZ VIGOR LUSINGA 4905 COSTANTINO GIUSEPPE RC RECOSTA 2188 4896 DOTTI SIMONE BG ENTHALPY TEAM 4887 FORTE DARIO RM FC LISBONA 487,58 DE VITA GIUSEPPINA TA GOL 4 486,59 FIORI FILIPPO VA FLOWERS 2015 48610 MARCELLI ALESSIO PG HUNGRY FOR GLORY 485

CLASSIFICA GENERALE

POS. NOME PARTECIPANTE PROV. SQUADRA PUNTI

1 GRANCAGNOLO ALFIO CT AJ 82 5242 CACCIOLA GIUSEPPE ME THE LONG WALK 155 5233 CACCIOLA GIUSEPPE ME THE LONG WALK 156 5234 GRANCAGNOLO ALFIO CT AJ 86 5225 GRANCAGNOLO ALFIO CT AJ 95 5226 SERENA MARCO PC SEREAL 125 521,57 FERRANDO GIO BATTA GE D G 521,58 SIMONOTTO ANDREA GE PEPITA2 521,59 GRANCAGNOLO ALFIO CT AJ 81 521,510 GRANCAGNOLO ALFIO CT AJ 88 521,5

CLASSIFICA DI GIORNATA

POS. NOME PARTECIPANTE PROV. SQUADRA PUNTI

1 GRANCAGNOLO ALFIO CT AJ 82 94,52 SIMONOTTO ANDREA GE PEPITA2 93,53 MARTINUZZI IURI UD AIAX INVILLINO 68 934 POTENZA ALESSANDRO FG OLIO 935 TOMA ANGELO PR TOMAZIONALE 121 936 DI VICO GIOVANNI AL ORSO2999 92,57 GRANCAGNOLO ALFIO CT AJ 86 92,58 GRANCAGNOLO ALFIO CT AJ 95 92,59 GRANCAGNOLO ALFIO CT AJ 81 9210 GRANCAGNOLO ALFIO CT AJ 88 92

Magic +3 CampionatoRIl listone

22 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

23MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTCalcioRL’anticipazione

PRESIDENZA FIFA

Platini-Icaro«Io scottatodal soledi Blatter»1Difesa del numero uno Uefa: «Perquei soldi ho presentato fattura». Oggi l’esecutivo: rinvio del voto?

Pallone d’oro degli allenatoriC’è Allegri nella lista dei 351Luis Enrique è il grande favorito, il tecnico della Juve può entrare tra i primi 10L’altro italiano è Ancelotti, anche Garcia tra i candidati ma con poche speranze

Michel Platini, 60 anni, presidente Uefa REUTERS

Alessandro GrandessoPARIGI

L a questione ormai è di interesse strategi-co: politico oltre che sportivo. Non soloperché tra otto mesi in Francia c’è l’Eu-

ropeo di calcio, ma anche in prospettiva del-l’assegnazione delle Olimpiadi del 2024. Ilpresidente Fifa, infatti, è membro del Cio, eParigi, in lizza da favorita, non intende ri-nunciare a un potenziale sostegno. Senza di-menticare che i due eventi sono volani di ri-presa economica e consenso, cruciali per ilpresidente Hollande che nei giorni scorsi hachiamato Platini per confermargli il sostegnodel Paese. La Federcalcio francese invece va-luta un ricorso al Tribunale Arbitrale delloSport, contro la squalifica di 90 giorni inflittaal suo candidato, contestando un dannod’immagine riflesso. Insomma, il fronte di di-fesa è compatto e Platini ieri ha scelto LeMonde, quotidiano dell’establishment politi-co, per tentare di spazzare via i sospetti dicorruzione. Mentre oggi, a Zurigo, va in sce-na un esecutivo straordinario della Fifa daimille risvolti.

ICARO Platini dà la sua versione, ricordandoche il pagamento di due milioni di franchisvizzeri che lo ha messo nei guai non ha nulladi strano: «Ho presentato fattura su richiestaFifa e ci ho pagato le tasse». Tutto regolare,anche se i soldi sono arrivati con nove anni diritardo: «L’accordo inizialmente fu a voce conBlatter, ma in Svizzera vale come fosse scrit-to. In seguito mi spiegò che un suo consulen-te non poteva essere pagato più di lui. Deci-demmo per 300mila franchi subito e il restoda saldare poi. Solo che nessuno si fece piùsentire fino a quando non reclamai il dovu-to». Platini sospetta di Blatter: «Di dubbi neho, visto che la storia è venuta fuori quandogli chiesi di dimettersi e mi sono candidato.Come Icaro, quando ti avvicini al sole, ti bru-ci». E oggi a Zurigo, l’esecutivo Fifa potrebberinviare le elezioni del 26 febbraio oppure at-tendere l’esito dei ricorsi, affidarsi a un presi-dente di garanzia o lasciare tutto così.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

3

1 2Fabio Licari

A lla fine vincerà con tuttaprobabilità Luis Enri-que. E sarebbe giusto

per mille motivi. Per Liga,Champions, Supercoppa euro-pea e Copa del Rey sollevatecon il Barcellona (in arrivo an-che il Mondiale per club?). Peraver restituito motivazioni a ungruppo dall’albo d’oro stracol-mo. E, soprattutto, per come haaggiornato il «guardiolismo»facendo convivere Messi, Ney-mar, Iniesta e Suarez: inun’epoca in cui tanti giocanoinvece con «falsi» attaccanti.Nella lista del Pallone d’oro2015 dei tecnici ci sono tutti glialtri logici pretendenti: com-presi gli italiani MassimilianoAllegri (Juve), e l’ex madridi-sta Carlo Ancelotti. Più l’«italia-no de Roma» Rudi Garcia. LaGazzetta può anticipare la listaampia dei 35 candidati: nientescandali, tipo Buffon fuori daimigliori 59. Oggi la Fifa comu-nicherà la lista dei 23 calciatorie dei 10 tecnici finalisti: il pre-mio l’11 gennaio a Zurigo.

ALLEGRI E GARCIA Era inevita-bile che ci fosse Allegri. Pur sela A non gode di particolare sti-ma nella commissione tecnicaFifa, come non considerare iltecnico che ha sostituito Conterivincendo il campionato e ar-rivando in finale di Cham-pions, più la Supercoppa diShanghai? Allegri è stato bra-vissimo a gestire gruppo ederedità tecnico-tattica del pre-decessore, proponendo quegliaccorgimenti (difesa a 4, Mora-ta titolare, gestione dei 90’)che hanno esaltato i biancone-ri: aveva tutto da perdere. Sa-rebbe grave se non entrasse tra

i 10. Più difficile che ci sia Gar-cia, immagine della Roma bellama discontinua della scorsastagione: alla pari con i bianco-neri, poi crollata.

E I SARRI DEL MONDO? Allegrie Garcia sono Juve e Roma, pri-ma e seconda dell’ultima SerieA. Poi ci sono Mourinho (Chel-sea, Premier) e Pellegrini (City2°), ci sono Guardiola (Bayern,Bundesliga) ed Hecking (Wolf-sburg 2°), e così è anche in Spa-gna: come se la commissionecertificasse i risultati dellesquadre. C’è il campione di Su-damerica (Sampaoli, Cile) e ilsecondo (Martino, Argentina).Il campione del Mondiale U 20(Paunovic, Serbia) e lo sconfit-to (il brasiliano Micale). Idem

per l’Europa League (Emerydel Siviglia e Markevych delDnipro). Lo stesso per la Coppad’Africa tra Renard (Costad’Avorio 1°) e Grant (Ghana2°), e per la Coppa d’Asia (l’au-straliano Postecoglu 1°, il «su-dcoreano» tedesco Stielike 2°).Sarebbe bello inserire qualchetecnico non ai vertici ma che hamostrato novità. Forse c’è soloValverde dell’Athletic Bilbao.L’Italia avrebbe potuto offrireSarri. E qualcuno di sicuro an-che Inghilterra e Germania.Nella lista ampia c’è anche An-celotti, 2° nel 2014 dietro al c.t.tedesco Low. Ha chiuso con ilReal Madrid, ma è arrivato insemifinale di Champions e a di-cembre aveva vinto il Mondialeper club. Non c’è Conte che, co-

me Ancelotti, era tra i finalisti2013 (10°) e 2014 (8°): l’annodispari non è quello dei c.t. eu-ropei. Come per i calciatori, sa-rà la commissione calcio (Pelè,Beckenbauer, Weah, Bilardo,Albertini, Chilavert, FlorentinoPerez e altri) a votare per ridur-re la lista a 10. C’è attesa ancheper i 23 calciatori finalisti. Il 2ottobre la Gazzetta aveva rive-lato la lista ampia dei 59: con 2italiani (Pirlo e Chiellini), altri4 juventini tra attuali ed ex(Pogba, Morata, Vidal, Tevez),e 2 stranieri (Medel e Bacca). Ifinalisti saranno poi giudicatida 29 giornalisti, c.t. e capitanidi nazionali. Il 30 novembreconosceremo i 3 del podio. Epoi Messi e Luis Enrique?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Argentina Aguero (Man. City), Mascherano (Barcellona), Messi (Barcellona), Otamendi (Valencia-Man. City), Pastore (Psg), Tevez (Juve-Boca)Australia Luongo (Qpr)Austria Alaba (Bayern)Belgio Courtois (Chelsea), De Bruyne (Wolfsburg-City), Hazard (Chelsea)Brasile Coutinho (Liverpool), Neymar (Barcellona), Willian (Chelsea)Cile Bravo (Barcellona), Medel (Inter), Sanchez (Arsenal), Vargas (Qpr-Hoffenheim), Vidal (Juve-Bayern) Colombia Bacca (Siviglia-Milan), Martinez (Porto-Atletico), Ospina (Arsenal), James Rodriguez (Real)

59 GIOCATORI OGGI SARANNOSCELTI I 23

I CANDIDATI

Allegri (Ita, Juve); Ancelotti (Ita, Real Madrid); Blanc (Fra, Psg); Coleman (Gal, c.t. Galles); Cocu (Ola, Psv); Emery (Spa, Siviglia); Martinez (Spa, Everton); Ericson (Sve, c.t. U21 Svezia); Favre (Svi, Borussia M.); Ferretti (Bra, UANL); Garcia (Fra, Roma); Gareca (Arg, c.t. Perù); Gallardo (Arg, River Plate); Grant (Isr, c.t. Ghana); Guardiola (Spa, Bayern); Hecking (Ger, Wolfsburg); Jubero (Spa, Guaranì); Madoui (Alg, Setifienne); Markevic (Ucr, Dnipro); Martino (Arg, c.t. Argentina); Matosas (Uru, Atlas); Micale (Bra, c.t. U20 Brasile); Mourinho (Por, Chelsea); Paunovic (Ser, c.t. U20 Serbia); Pellegrini (Cile, Man. City); Popovic (Aus, West Sidney); Postecoglou (Aus, c.t. Australia); Renard (Fra, Lilla); Sampaoli (Cile, c.t. Cile); Schaefer (Ger, c.t. Giamaica); Simeone (Arg, Atl. Madrid); Stielike (Ger, c.t. Corea Sud); Valverde (Spa, Athletic Bilbao), Wenger (Fra, Arsenal); White (Ing, c.t. Guam).

Ecco i 35 tecnici:oggi la selezione

Corea del Sud Son (Bayer Leverkusen-Tottenham) Costa d’Avorio Bony (Swansea-City), Touré (City)Croazia Modric (Real), Rakitic (Barcellona)Francia Benzema (Real), Griezmann (Atletico), Lacazette (Lione), Pogba (Juve)Galles Bale (Real)Germania Kroos (Bayern), Muller (Bayern), Neuer (Bayern) Ghana Atsu (Everton-Bournemouth), Ayew (Marsiglia-Swansea)Giappone Okazaki (Leicester) Inghilterra Kane (Tottenham), Rooney

(Manchester United)Italia: Chiellini (Juve), Pirlo (Juve-New York)Messico: Dos Santos (Villarreal-L.A. Galaxy), Guardado (Psv)Olanda: Depay (Psv-United), Robben (Bayern)Perù: Guerrero (Corinthians-Flamengo)Polonia: Lewandowski (Bayern) Portogallo: Ronaldo (Real) Spagna: Costa (Chelsea), De Gea (Man. United), Iniesta (Barcellona), Morata (Juve), Ramos (Real) Svezia: Ibrahimovic (Psg) Uruguay: Cavani (Psg), Sanchez (River), Suarez (Barcellona)

Andrea Pirlo, 36 anni AP

Tre dei tecnici candidati per il Pallone d’oro2015. 1 Rudy Garcia, 51 anni (Roma). 2 Max Allegri, 48 (Juve). 3 Carlo Ancelotti, 56 (ex Real) ANSA-AFP

24 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

GOMEZ SEGNA DA CORNER: BATTUTO IL TACCODI PELLISSIER, È SUA LA PERLA DELLA SETTIMANA BASELLI SALE SUL PODIO E MUOVE LA CLASSIFICA

IL PREMIO GAZZETTACONTENUTO

PREMIUM

OlimpicoLA PARABOLADEL PAPUMETTE TUTTIALL’ANGOLO

2 3

1

CLASSIFICALORENZO INSIGNE (NAPOLI) 14

STEVAN JOVETIC (INTER)RICCARDO MEGGIORINI (CHIEVO) MARIO BALOTELLI (MILAN) 8

MAURICIO PINILLA (ATALANTA)FELIPE ANDERSON (LAZIO)MARCO BENASSI (TORINO)ALEJANDRO GOMEZ (ATALANTA) 6

CARLOS BACCA (MILAN)MARCOS ALONSO (FIORENTINA)GIGI BUFFON (JUVENTUS)PAULO DYBALA (JUVENTUS) ALVARO MORATA (JUVENTUS)DANIELE BASELLI (TORINO)SERGIO PELLISSIER (CHIEVO) 4

WOJCIECH SZCZESNY (ROMA)GONZALO HIGUAIN (NAPOLI) GERVINHO (ROMA) 2OGNI SETTIMANA LA GAZZETTA SCEGLIE I TRE GESTI TECNICI MIGLIORI: 6 PUNTI AL PRIMO, 4 AL SECONDO, 2 AL TERZO.A FINE MESE E A FINE ANNO SARA’ PREMIATO IL COLPO MIGLIORE

IL RACCONTO di ALEX FROSIOTwitter @alexfrosio

L a parabola del Papa si puòascoltare più o meno ognidomenica. La parabola del

Papu, invece, si vede una voltaogni morte di papa. Bergoglioper fortuna sta benissimo e l’al-tro argentino Gomez anche me-glio, dopo la prodezza di dome-nica contro il Carpi. Il suo calciod’angolo finito direttamente inrete – il cosiddetto gol olimpicoperché segnato da un argenti-no, Cesareo Onzari, all’Uru-guay fresco oro ai Giochi di Pa-rigi nel 1924 – è la perla rosadella settimana. L’ultimo a riu-scirci, in Serie A, era stato unospecialista dell’«olimpico», Al-varo Recoba: il Chino beffò ilportiere dell’Empoli Bassi per lasua ultima rete nerazzurra, il 29aprile 2007 (il Chino poi si è ri-petuto di frequente una voltatornato proprio in Uruguay, conDanubio e soprattutto Nacio-nal).

ANCORA ATALANTA Otto anni emezzo per rivedere quella para-bola che ogni volta lascia incre-duli. A Bergamo cominciano aesserci abituati. Nella nostraclassifica, ha già trovato spazioaddirittura come vincitore delmese di settembre Mauricio Pi-nilla e la sua rovesciata contro ilSassuolo. Ora il primo posto aun altro atalantino. Qualcuno ciha visto un’incertezza di Vid Be-

lec, portiere del Carpi, ma fran-camente quella traiettoria a scendere si potrebbe quasi con-siderare imparabile. E anchequasi un unicum, nel poco vastopanorama del gol olimpico. Chiha segnato così spesso ha sem-plicemente crossato a rientrare,tanti altri hanno approfittato diuna dormita del portiere, altriancora hanno infilato il pallonecon una parabola più stretta, amorire sul primo palo. Il Papuno: ha calciato forte, verso l’al-to, con il pallone che ha finito ilsuo volo gonfiando la rete ap-poggiata al secondo palo.

PURE I GRANDI PORTIERI... Inogni caso, Belec si consoli: nellastoria, molti portieri più famosie vincenti di lui si sono inchinatial gol dalla bandierina. Persinoquello che molti considerano il

più forte di tutti. In Cile nel1962, il leggendario Lev Yashinfu scavalcato dal calcio d’ango-lo del colombiano Marcos Coll,autore dell’unico «olimpico» inun Mondiale di calcio. «Fue unalocura», fu una pazzia, raccontòColl, in una partita pazzesca:Unione Sovietica avanti 3-0 do-po 11’, poi 4-1 quando Coll si in-venta quel gol e avvia la rimon-ta fino a 4-4. Stessa sorte è toc-cata a un altro grande dei pali,Sepp Maier, colpito da BerndNickel dell’Eintracht Francofor-te in un 6-0 al Bayern del no-vembre 1975. Con una partico-larità: segnato di sinistro da si-nistra, con l’esterno, come Ro-berto Carlos e le sue «tresdedos» con il Corinthians nel2011. Insomma, Belec è in buo-na compagnia quanto il PapuGomez, finito nella lista con Ri-quelme, Beckham, Maradona,Ronaldinho, ma anche Magrin– in un Atalanta-Juve del gen-naio 1985 – o Chiarugi.

IL PODIO Se ne farà una ragioneanche Sergio Pellissier, che sideve accontentare del secondoposto settimanale pur essendosiinventato contro il Genoa ungol da fantascienza: cross diMattiello e colpo al volo in acro-bazia con il tacco. Superbo. Ter-zo posto, ma staccato di parec-chio, Daniele Baselli con il drib-bling di suola per liberarsi dalmilanista Poli: il giovane torini-sta è così l’unico a muovere laclassifica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

GERVINHO Roma-Empoli, 24’ s.t.L’ivoriano detta il passaggio in verticale, brucia Zambelli, scappasul fondo e regala a Salah il gol

STEFANO SORRENTINO Bologna-Palermo, 3’ s.t.Rizzo spedisce verso l’incrocio, il portiere vola e devia: tocco impercettibile ma decisivo

NIKOLA KALINIC Napoli-Fiorentina, 28’ s.t.Quasi doppia perla: splendido l’invito di Ilicic, perfetto il tocco d’esterno per il gol viola

MARCELO BROZOVIC Inter-Juventus, 29’ p.t.Gran destro a giro dal vertice dell’area, Buffon aziona i superpoteri e devia sulla traversa

PEDRO PEREIRA Frosinone-Sampdoria, 19’ s.t.In tackle arpiona col tacco il pallone che Ciofani sta per calciare a botta sicura

ANTONIO DI NATALE Verona-Udinese, 21’ p.t.Morbidissimo servizio al volo con il destro, quasi in avvitamento, per Fernandes che va al tiro

DIEGO FALCINELLI Sassuolo-Lazio, 18’ s.t.Mette giù con il petto, controlla con il destro, prepara il tiro col mancino a giro: solo traversa

LE ALTRE NOMINATION1. Il calcio d’angolo di Alejandro Gomez finisce in rete: è la perla rosa2. Il tacco-gol di Sergio Pellissier al Genoa3. Daniele Baselli, terzo di tappa con un dribbling di suola4. Alvaro Recoba, ultimo a segnare da calcio d’angolo in A prima di Gomez

4

Serie AR

R O S A

LA PERLA

25MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

RCS MediaGroup S.p.A. Divisione QuotidianiSede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - MilanoResponsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea [email protected] - fax 02.62051000© COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANITutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di leggeDIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIAMILANO 20132 - Via A. Rizzoli, 8 - Tel. 02.62821ROMA 00187 - Via Campania, 59/C - Tel. 06.688281DISTRIBUZIONEm-dis Distribuzione Media S.p.A. - Via Cazzaniga, 19 20132 Milano - Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306SERVIZIO CLIENTICasella Postale 10601 - 20110 Milano CP IsolaTel. 02.63798511 - email: [email protected]À RCS MEDIAGROUP S.P.A.DIR. COMMUNICATION SOLUTIONS - Via A. Rizzoli, 8 20132 Milano - Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848www.rcscommunicationsolutions.it

EDIZIONI TELETRASMESSE

RCS Produzioni Milano S.p.A.- Via R. Luxemburg -20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel.02.6282.8238 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - ViaCiamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 SRCS Produzioni Padova S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 -35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Editrice LaStampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 - 10134 Torino STipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delleOrchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel.080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. -Zona Industriale Strada 5ª n. 35 - 95030 CATANIA -Tel. 095.591303 S L’Unione Sarda S.p.A. - CentroStampa Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel.070.60131 S CSE srl - Via Selice, 187/189 - 40026 Imola(BO) - Tel. 0542.646705 S Milkro Digital Hellas LTD -51 Hephaestou Street - 19400 Koropi - Grecia S BEAprinting sprl - 16 rue du Bosquet - 1400 NIVELLES(Belgio) S Speedimpex USA, Inc. - 3010 ReviewAvenue, Long Island City, NY 11101, USA S CTC Coslada- Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID)S Miller Distributor Limited - Miller House, AirportWay, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S HellenicDistribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni KranidiotiAvenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus

PREZZI D’ABBONAMENTOC/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI

ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeriAnno: e 429 e 379 e 299Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520

INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: [email protected]

Testata registrata presso iltribunale di Milano n. 419dell’1 settembre 1948ISSN 1120-5067

CERTIFICATO ADS N. 7952 DEL 9-2-2015

La tiratura di lunedì 19 ottobre è stata di 333.767 copie

COLLATERALI * con Pocket Box Acquarium 1 4,00 - con Pocket BoxCucciolosi 1 4,00 - *con libro Senza Freni 1 16,49 - con MissMurple N. 2 1 3,49 - con Rodari Fiabe N. 2 1 9,40 - con JohnGreen N. 4 1 9,49 - con Masha e Orso Magazine N. 3 1 3,49- con Le Ricette di Unti e Bisunti N. 6 1 7,49 - con Dinosauridvd N. 7 1 11,49 - con Fantozzi N. 8 1 11,49 - con Dragon BallN. 8 1 11,49 - con Lucky Luke Gold N. 9 1 7,49 - con GialloSvezia N. 12 1 9,40 - con Dylan Dog N. 12 1 3,49 - con AgathaMistery N. 14 1 7,49 - con Spongebob Alla scoperta delmare N. 18 1 8,49 - con Manga Naruto N. 25 1 6,49 - con F1auto Collection N. 19 1 14,49 - con Ai confini della Storia N.28 1 12,49 - con DVD Il grande Mazinga N. 31 1 11,49 - conThe Walking Dead N. 8 1 6,49 - con Disney e i Nostri AmiciAnimali N. 26 1 9,49 - con TopoStory N. 35 1 8,49 - conAlpinismo N. 27 1 12,49 - con Campionato Io ti amo 2015 N.39 1 11,49 - con Maserati Collection N. 33 1 14,49 - conSpeciali Go Nagai Robot N. 11 1 18,49 - con Blueberry N. 611 5,49 - con Diabolik Nero su Nero N. 66 1 8,49

ARRETRATIRichiedeteli al vostro edicolante oppure a Corena S.r.l e-mail [email protected] - fax 02.91089309 - iban IT 45 A03069 33521 600100330455. Il costo di un arretrato è pari aldoppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,20; Austria e 2,20; Belgio e 2,20; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,20; Croazia Hrk 17; Francia e 2,20; Germania e 2,20; Grecia e 2,50; Irlanda e 2,20; Lux e 2,20; Malta e 2,20; Monaco P. e 2,20; Olanda e 2,20; Portogallo/Isole e 2,50; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,20; Spagna/Isole e 2,50; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Hong Kong HK$ 45; Ungheria Huf. 700; UK Lg.1,80; U.S.A. USD 4,00.

DIRETTORE RESPONSABILEANDREA MONTI

[email protected]

VICEDIRETTORE VICARIOGianni Valenti

[email protected]

VICEDIRETTORIPier Bergonzi

[email protected] Cazzetta

[email protected] Di Caro

[email protected] Zapelloni

[email protected]

Testata di proprietà de “La Gazzettadello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2015

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Maurizio Costa

CONSIGLIERI Gerardo Braggiotti,Laura Cioli,Paolo Colonna,Teresa Cremisi,Dario Frigerio,Tom Mockridge,Stefano Simontacchi

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri

OPINIONI

Caro Cerruti, se ripenso alla partita di domenica credo che la Juve possa ancora vincere lo scudetto, perché ho visto una squadra unita, superiore all’Inter. Se guardo la classifica, invece, credo soltanto in parte allo scudetto, per colpa di Allegri che ha sbagliato molte scelte all’inizio, per esempio con Padoin, regalando punti preziosi. Dovremo lottare con Roma e Napoli, escludo l’Inter, ma sarà dura.

Nicola Dassisti, Milano

L a speranza, si sa, è l’ultima amorire e i tifosi hanno il dovere,oltre al diritto, di sperare

sempre. A maggior motivo possono e devono sperare i tifosi della Juventus,abituati più degli altri a vincere e spesso a rimontare. Otto partite di campionato, però, hanno già delineato le posizioni e non si può far finta che fin qui non sia successo nulla. Se la Juventus è più vicina al Bologna ultimo (6 punti sotto) che alla Fiorentina prima (9 punti sopra) la colpa non è della sfortuna o degli episodi. E non basta nemmeno ripetere il ritornello delle assenze pesanti di Pirlo, Tevez e Vidal, perché un conto è non essere più soli in testa come un anno fa e un altro galleggiare nella colonna di destra della classifica, con appena due punti più del neopromosso Frosinone! Allegri, che stavolta ha dovuto ricostruire e non gestire, ha sbagliato a sostituire l’infortunato Marchisio con Padoin. E il fatto che poi abbia escluso lo stesso Padoin dalla lista Champions fa venire il sospetto che sia pentito di avergli dato così tanta fiducia. Ma pensare che questa sia la causa principale dei punti persi all’inizio sarebbe sbagliato perché, anche se nessuno lo vuole ammettere, alla Juventus è mancata inconsciamente la fame di un anno fa, quando i giocatori volevano

dimostrare che i tre scudetti vinti erano anche merito loro e non soltanto di Conte. Se a ciò si aggiunge che Pogba non ha dimostrato di meritare il numero 10 da lui richiesto, che Khedira si è infortunato prima dell’inizio del campionato e Dybala è stato incomprensibilmente più in panchina che in campo, il tutto senza il venticello della fortuna, ecco spiegatele cifre da brivido, rispetto a un anno fa: 13 punti in meno, 7 gol segnati in meno, 5 subiti in più, con più partite pareggiate e perse (3) di quelle vinte, appena 2. È vero che il secondo tempo contro l’Inter è stato incoraggiante ed è vero che Khedira avrebbe potuto e dovuto segnare invece di colpire il palo, ma non si può pensare che la classifica sia un optional. E la classifica non dice soltanto che la Juventus è in fortissimo e inimmaginabile ritardo, ma soprattutto dice che nelle ultime quattro giornate è aumentato e non diminuito il suo distacco dalla Roma (da meno 4 a meno 8) e dal Napoli (da meno 1 a meno 6), contro le quali tra l’altro ha già perso. I progressi sul piano dell’intesa e di conseguenza nel gioco sono importanti, perché aiuteranno a risalire la corrente. Tornare in alto, però, non significa automaticamente rivincere lo scudetto, un’impresa che mi pare oggettivamente proibitiva perché i punti persi all’inizio si pagano alla fine. Ricordare, per credere, l’amarezza di Ranieri, subentrato alla terza giornata a Spalletti esonerato dalla Roma a quota zero, capace di rimontare 13 punti all’Inter di Mourinho nel 2010, ma costretto ad arrendersi all’ultima giornata. Non basta quindi «dimezzare il distacco entro Natale», come ha detto Allegri, perché poi bisognerebbe comunque continuare a vincere, sperando che non lo facciano le concorrenti. Mi sembrano più realistiche, invece, le parole di Buffon, secondo cui «parlare di scudetto è da visionari». Anche se la Juve è la Juve e per storia e tradizione non deve mai mollare. A costo di accontentarsi di un secondo o terzo posto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lettere alla Gazzetta

SCUDETTO ALLA JUVEUN SOGNO A METÀ

www.gazzetta.it

TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO

TEMPISUPPLEMENTARIdi ALBERTO CERRUTIemail: [email protected]

Roma e Juve si scambianole parti e anche qualcheansia davanti all’Europache ritorna in campo. LaChampions riserva

sempre una fetta di verità importante da infilare nel cuore di una stagione; ma – soprattutto per le squadre italiane – non è scontatoche questa verità coincida con quella proposta dal campionato. Anzi. La Roma, per dire, è a un passo dalla vetta della classifica di A e domenica potrebbe essere davanti a tutti se dovesse riuscire a battere la magnifica Fiorentina di Paulo Sousa. I giallorossi sono partiti faticosamente, ma stanno prendendo il passo giusto, un passo in linea con la qualità dei giocatori allenati da Rudi Garcia. Ci aspettiamo molto da questa Roma, è arrivato il momento di cambiare definitivamente marcia. Non basta essere grandi con le big (Juve battuta, pari col Barça), serve anche affrontare nel modo giusto le squadre meno forti sulla carta e meno glamour per il pubblico come insegna la disarmante sconfitta rimediata col Bate Borisov. Nei due match contro il Bayer Leverkusen – che ha cancellato la Lazio da questa Champions – Garcia si gioca buona parte delle chance per qualificarsi agli ottavi.

Il quadro è un po’ triste, Pjanic e compagni sono il fanalino di coda di una classifica abbastanza corta. Questa sera devono superare l’ansia da Europa e i tabù che accompagnano le loro trasferte in Germania per andare a vincere a Leverkusen. Questo Bayer ha poche cose in comune con lo squadrone di una decina di anni fa, ma sta recuperando tono e posizioni nella Bundesliga. Tre settimane fa al Camp Nou i rossoneri si sono arresi soltanto nel

finale a Neymar e Suarez, dopo essere stati in vantaggio fino a dieci minuti dalla fine: vuol dire qualcosa. Con il fantasma di Antonio Conte che si aggira anche sulla sua panca, Garcia entra a piedi uniti in una settimana calda: deve scoprire le carte per farci capire se la sua Roma è all’altezza di quello che ci aspettiamo. Il magic moment di Pjanic, la vena di Florenzi e il ritorno di Dzeko possono illuminare il percorso.

Decisamente meno calda, invece, è la temperatura che misura la Juve nella previgilia del match col Borussia Moenchengladbach. Uscito indenne dal faccia a faccia con l’Inter, Max Allegri trasloca i suoi sul fronte europeo dove – come succedeva al Milan di Ancelotti e Kakà – la Juve si sente a casa. Anche qui c’è un simpatico scambio delle parti. Fino a un paio di anni fa i bianconeri perdevano forza e potere in Champions. Adesso ci guadagnano, come ha ammesso ieri il buon Bonucci, parlando di ansia da prestazione per spiegare le difficoltà in campionato dopo la partenza flop, rispetto al volo in coppa oltre agli ostacoli di Siviglia e Manchester City. Liquidare il Gladbach, domani sera, vorrebbe dire che il più è fatto. Portarsi avanti in Champions permetterebbe alla Juve di concentrarsi sulla rincorsa da fare in campionato nella scia di Fiorentina, Inter e Napoli per non parlare della Roma. Tutto resta molto fluido, anche in Europa. Il potere dei club che hanno dominato la scena negli ultimi anni è messo in discussione da questo inizio stagione. Il Barça, senza Messi, non è più quello del Triplete, il Real è in rodaggio, il Chelsea si è avvitato sui suoi limiti, il Psg si porta dietro le solite incognite (occhio al test di domani tra Ibra e Ronaldo). Nessuno sembra imbattibile, a parte il Bayern di Pep Guardiola. Stasera il vecchio Arsenal dovrà dirci se i bavaresi restano l’unica eccezione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna la Champions

L’ANSIA DI GARCIAE LA CASA DI MAXIL COMMENTOdi ALESSANDRODE CALÒtwitter: @AdeCal

I l Nepal è un piccolo e povero Paese. Nonè tutto montagne, anche se nella parte dicatena himalayana compresa nelle sue

frontiere sorgono tre delle montagne più alte

Una terra tormentata

IL SUD DEL NEPAL STRETTO NELLA MORSA DI INDIA E CINA

L’AVVENTUROSOdi REINHOLDMESSNER

della Terra, Annapurna, Dhaulagiri e Manaslu, più le cinque che condivide con i Paesi confinanti: Cho Oyu, Everest, Lhotse e Makalu con la Cina e Kangchenjunga con l’India.

Nella parte meridionale e pianeggiante del Paese, dove vive il 40% della popolazione, sono concentrate sia la produzione agricola, assai limitata nelle ripide valli, sia quella industriale, servita dalle via di comunicazione assenti nelle zone montane. Quest’area, il

Terai, sta protestando perché anche nella nuova Costituzione è sottorappresentata in parlamento. Da due mesi l’India «appoggia» a modo suo e non ufficialmente queste proteste: ha bloccato le frontiere, dove le merci passano a singhiozzo. Risultato: dopo il terremoto della primavera, che già aveva portato all’aumento dei prezzi dei generi di prima necessità oltre a morte (almeno 10.000 persone) e distruzione (almeno mezzo milione di case distrutte più tanti monumenti

importantissimi anche per il turismo), ora la situazione si è fatta ancora più drammatica. Non arrivano né le bombole di gas, che servono per cucinare, né la benzina, che serve anche per far funzionare i generatori di corrente. L’energia elettrica non c’è in Nepal, anche se è ricco praticamente soltanto di acqua. Ed è proprio per questo che, come l’India preme da Sud, la Cina preme da Nord. Puntano a prendere il Paese nella propria sfera di controllo e a costruirvi grandi dighe e relative centrali elettriche che soddisfino la grande fame di energia delle loro industrie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

FABIAN CANCELLARACiclista Ho bisogno di aiuto...Chi può farlo! @f_cancellara

La vignettadi Stefano Frosini

Twitter

FEDERICA PELLEGRINIOlimpionica di nuoto Essere presente in questo libro è un sogno che si avvera... #40anni #GIORGIOARMANI #memories #2008 @mafaldina88

USAIN BOLTOlimpionico di atletica «In questo grande futuro non possiamo dimenticare il nostro passato» #JamaicaLandWeLove @usainbolt

26 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

27MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Garritano ribalta lo SpeziaIl Cesena è scatenato: 5 gol1Postigo illude Bjelica, ma i romagnoli fanno 1-1 prima dell’intervalloRipresa senza storia, in rete pure Sensi, Djuric e Kone: la vetta è a -1

CESENA 5

SPEZIA 1PRIMO TEMPO 1-1MARCATORI Postigo (S) al 9’, Garritano (C) al 46’ p.t.; Garritano (C) al 5’, Sensi (C) su rigore al 16’, Djuric (C) su rigore al 28’, Kone (C) al 41’ s.t.

CESENA (4-2-3-1) Gomis 6; Perico 6, Capelli 6,5, Caldara 6, Renzetti 7,5; Kessie 7, Sensi 7,5; Ragusa 7 (dal 31’ s.t. Ciano 6,5), Kone 7, Garritano 8 (dal 38’ s.t. Mazzotta s.v.); Djuric 7 (dal 35’ s.t. Succi s.v.). PANCHINA Agliardi, Gasperi, Lucchini, Moncini, De Col, Magnusson. ALLENATORE Drago 7,5.SPEZIA (4-3-3) Chichizola 6; Milos 5, Postigo 5,5, Terzi 4,5, Migliore 5; Brezovec 5,5, Juande 5,5, Misic 4,5 (dal 17’ s.t. Valentini 5); Kvrzic 5 (dal 25’ s.t. Catellani 6), Calaiò 5,5 (dal 26’ s.t. Rossi 5,5), Situm 5. PANCHINA Sluga, Nenè, Piccolo, Errasti, Martic, Canadjija. ALLENATORE Bjelica 5.

ARBITRO Nasca di Bari 5,5.GUARDALINEE Santoro 6-Di Francesco 5,5.ESPULSI Postigo (S) al 14’ s.t. per gioco scorretto.AMMONITI Milos (S), Perico (C), Ragusa (C) e Catellani (S) per gioco scorretto; Calaiò (S) e Juande (S) per proteste.NOTE paganti 2.679, incasso di 25.381 euro; abbonati 9.715, quota di 38.374,58 euro. Tiri in porta 11 (con un palo e una traversa)-2. Tiri fuori 2-1. In fuorigioco 2-1. Angoli 3-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t.

7 le partite nelle quali il Cesena è andato in gol (con 15 reti ha il secondo miglior attacco dietro il Cagliari): è rimasto a secco solo contro il Perugia alla 5a giornata

Lega ProRIl posticipo del girone C

Nicola BindaINVIATO A CESENA

N el calcio, come nella vi-ta, bisogna guardarsi lespalle da tutti, soprat-

tutto dagli amici. E’ così ancheper il Crotone, che al secondoposto vede irrompere il suo exallenatore Massimo Drago, so-spinto dai gol di Luca Garrita-no, calabrese di Cosenza. Nellagiornata nera delle prime 9della classifica, oltre alla capo-lista soltanto il Cesena è riusci-to a vincere: tutte sconfitte lealtre. E che vittoria! Travoltoaddirittura lo Spezia, per lapeggior sconfitta italiana diBjelica. Che dovrà riflettere – e

molto – se vuole conquistare laA.

SPEZIA SNOB Sulla strada giu-sta sembra invece lanciato ilCesena, che Drago fa giocaremolto bene. E la qualità nonguasta, di questi tempi. Quelloche ha fatto la differenza inquesta gara però è statol’aspetto psicologico. Perché ilCesena, una volta andato sottoin avvio per il colpo di testa diPostigo su angolo di Brezovec,non si è demoralizzato. Lo Spe-zia non era partito male, anzi:oltre al gol la squadra liguresembrava tenere bene il cam-po. Però si è fermata lì, passan-do al 4-1-4-1 e aspettando.Con quell’atteggiamento snob

costato caro anche al Cagliarisabato a Novara e alle altre bigandate al tappeto. Brutto se-gno. Bjelica ha fatto debuttareMisic (mai un minuto prima) enon era la partita giusta; Cala-iò è stato isolato, Juande s’èsmarrito, Brezovec non hacombinato nulla, Terzi era irri-conoscibile.

GRANDE CESENA La differenzal’ha fatta comunque Garritano.Con due gol a cavallo dei duetempi ha ribaltato la partita espinto in discesa il Cesena.Doppio assist di Renzetti da si-nistra (il primo alto e sul se-condo palo, il secondo rasoter-ra verso il dischetto), l’attac-cante di casa ha bruciato duevolte Migliore e battuto Chichi-zola, in precedenza super sullostesso Garritano e Djuric e sal-vato anche dal palo sul colpo ditesta di Capelli. Il botta e rispo-sta dialettico della vigilia traDrago e Bjelica sul mercatodelle due squadre s’è riversatosul campo e lì non c’è stata par-

tita. Le ripartenze micidiali delCesena hanno fatto a pezzi loSpezia, penalizzato anche dadue rigori: il primo per un fallodi Postigo su Ragusa (fuoriarea, l’assistente Di Francesconon ha aiutato Nasca), il se-condo indiscutibile di Situm suGarritano. L’ottimo Sensi, nuo-vo Verratti della B, ha firmato il3-1 e poi ha lasciato al genero-so Djuric il tiro del 4-1. Le on-date romagnole non si sono ar-restate, la zattera spezzina èstata definitivamente ribaltatadal quinto gol di Kone e altrereti sarebbero potute arrivare,vedi la traversa di Ciano nel re-cupero. Lo Spezia è da rifare, ilCesena è una solida realtà. E ilcoro della curva ha incoronatoDrago, scacciando via il fanta-sma dell’amatissimo predeces-sore Bisoli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

A sinistra l’esultanza dei giocatori del Cesena. In alto Nasca mostra il cartellino rosso a Postigo LAPRESSE-IPP

VENERDÌ 23 OTTOBREPESCARA-PRO VERCELLI (ore 19)VICENZA-NOVARA (ore 21)SABATO 24 OTTOBREASCOLI-CROTONE (ore 15)BARI-ENTELLA (ore 15)BRESCIA-LANCIANO (ore 15)CAGLIARI-TRAPANI (ore 15)COMO-LATINA (ore 15)LIVORNO-MODENA (ore 15)SALERNITANA-CESENA (ore 15)SPEZIA-AVELLINO (ore 15)TERNANA-PERUGIA (ore 15)

9ª GIORNATA

SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

CROTONE 17 8 5 2 1 15 6CAGLIARI 16 8 5 1 2 16 8CESENA 16 8 5 1 2 15 7SPEZIA 14 8 4 2 2 11 11BARI 14 8 4 2 2 10 12LIVORNO 13 8 4 1 3 14 11TRAPANI 13 8 3 4 1 10 7LATINA 12 8 3 3 2 11 9PESCARA 12 8 3 3 2 10 11VICENZA 11 8 2 5 1 11 8ASCOLI 10 8 3 1 4 10 9BRESCIA 10 8 2 4 2 13 13ENTELLA 10 8 3 1 4 7 10MODENA 10 8 3 1 4 6 10LANCIANO 9 8 2 3 3 5 5NOVARA (-2) 9 8 3 2 3 5 7PRO VERCELLI 8 8 2 2 4 6 10SALERNITANA 8 8 2 2 4 8 13PERUGIA 7 8 1 4 3 4 5TERNANA 7 8 2 1 5 9 11AVELLINO 6 8 1 3 4 10 15COMO 5 8 1 2 5 7 15

Le società in campocontro le violenzesu donne e bambini MILANO Riprende oggi con il tema «I bambini, le giovani mamme, le giovani donne: il rispetto per il futuro e i valori da recuperare» la terza stagione di «Un Giorno per la nostra città», il progetto della Lega B che prevede che ognuna delle 22 società, con i propri calciatori, allenatori, dirigenti, dedichi un giorno al mese alla propria comunità, da ottobre a marzo. La prima data è per «le mamme, le donne, i bambini, sorgenti di vita, protagonisti della scena quotidiana e frutti preziosi da difendere e proteggere dalle violenze comuni, non soltanto fisiche».

Mancosu dà spettacoloLa Casertana è prima1Un brutto Catania va k.o., ma fa ricorsoal Collegio di Garanzia del Coni contro il -9

CASERTANA-CATANIA 2-0

MARCATORI Alfageme al 23’, Manco-su al 42’ p.t. CASERTANA (4-4-2) Gragnaniello 6; Idda 6,5, Rainone 6, Murolo 6, Tito 6; Mangiacasale 6 (dal 28’ p.t. Finizio 6), Ageyi 7, Capodaglio 6,5, Mancosu 7,5; Alfageme 7 (dal 19’ s.t. De Angelis 6), Negro 6,5 (dal 33’ s.t. Pezzella s.v.). (Maiellaro, Guglielmo, D’Alterio, Kuseta, Rajcic, Ciotola, Cesarano, De Filippo, Ginestra). All. Romaniello 7CATANIA (4-3-3) Bastianoni 5,5; Garufo 5, Pelagatti 5, Bergamelli 5, Nunzella 5; Scarsella 5 (dal 30’ s.t. Barisic s.v.), Agazzi 6, Castiglia 6; Rus-sotto 6,5 (dal 19’ s.t. Di Grazia 6), Cae-tano 6,5, Calderini 5 (dal 1’ s.t. Falcone 6,5). (Ficara, Parisi, Bacchetti, Russo, Bastrini, Lulli, Rossetti). All.: Pancaro 5,5. ARBITRO Giovani di Grosseto 6,5. NOTE spettatori 3.500 circa, abbonati 630, paganti e incasso non comunicati. Ammoniti Scarsella, Alfageme, Pela-gatti, Finizio e Gragnaniello. Angoli 4-6.

Gaetano ImparatoINVIATO A CASERTA

M ancosu, un assist più ilgol, e Alfageme: la Ca-sertana torna prima, da

sola, asfaltando il Catania. Tutto

in una notte, almeno il progettoetneo era quello, dopo aver pre-sentato ricorso contro la penaliz-zazione: vincere al Pinto per vola-re in alto. Ma salta tutto, la spedi-zione è un flop: la Casertana nonfa entrare in gara Caetano e com-pagnia, con una ripresa che rasen-ta il dominio totale. Vittoria senzaappello, senza alibi con l’aggra-vante di qualche errore grossola-no di Scarsella (tiro al volo, tremetri davanti Gragnaniello, man-ca gol da cineteca e pari cheavrebbe cambiato la gara) più unpo’ di sfortuna (una genialata diCaetano con pallonetto, dal limi-te, sfiora l’incrocio a 5’ dal ripo-so). Romaniello varia modulo,niente difesa a 5, rischia ma rac-coglie frutti: ha 14 punti, quantine avrebbe il Catania.

SOS AL CONI Prima che si spe-gnesse la luce in campo, per il Ca-tania, erano scesi gli avvocati colricorso al collegio di Garanzia delConi: chiedono la cancellazionedel -9 e dell’ammenda (150 milaeuro) o, in subordine, il -5 chiestoda Palazzi e, nella peggiore delle

MERCATO

BUSTO ARSIZIO Altro ribaltone in casa Pro Patria: Alessio Pala (ex Albinoleffe) subentra a Mastropasqua, che resta come vice. Zero punti in sette gare hanno indotto il presidente Nitti al secondo cambio in panchina (dopo 4 gare era stato esonerato Oliva). Preso anche il difensore Michele Ferri (ex Trapani) che firma un biennale. Capitolo svincolati: la Lupa Roma prende Fabbro (ex Avellino) e tratta Cristiano (ex Varese) eBazzoffia (ex Olhanense).

LA SITUAZIONE Così nei tre gironi dopo 7 giornate:GIRONE A Cittadella p. 17; Reggiana, Pavia e Bassano 15; Pordenone, Feralpi Salò, Alessandria e Südtirol 11; Cremonese 10; Giana, Lumezzane e Padova 9; Mantova 8; Cuneo e Pro Piacenza 6; Renate 4; AlbinoLeffe 3; Pro Patria 0. Sabato, ore 15 Cuneo-Südtirol e Padova-Mantova; ore 17.30 AlbinoLeffe-Cittadella e Bassano-Pro Patria; ore 20.30 Giana-Pavia e Pro Piacenza-Feralpi Salò. Domenica, ore 14 Lumezzane-Pordenone; ore 15 Reggiana-Cremonese; ore 17.30 Alessandria-Renate.GIRONE B Spal p. 17; Maceratese 14; Ancona e Pisa 13; Carrarese* 12; Pontedera 11; Siena e Pistoiese 9; Arezzo* e Rimini 8; Tuttocuoio, L’Aquila (-1) e Prato 6; Santarcangelo* e Lucchese 5; Lupa Roma 1; Teramo* (-6) e Savona** (-6) 1. (* partite in meno). Sabato, ore 15 Santarcangelo-Lucchese e Teramo-Prato; ore 17.30 Spal-Lupa Roma; ore 20.30 Pontedera-Arezzo. Domenica, ore 15 Ancona-Savona e L’Aquila-Carrarese; ore 17.30 Pistoiese-Tuttocuoio e Siena-Maceratese. Lunedì, ore 20 Pisa-Rimini (diretta su Rai Sport).GIRONE C Casertana p. 14; Messina e Akragas p. 13; Fidelis Andria e Benevento 12; Foggia 11; Monopoli, Ischia e Cosenza 10; Paganese e Lecce 9; Melfi 7; Catania (-9), Juve Stabia, Martina, Catanzaro e Lupa Castelli 5; Matera (-2) 4. Sabato, ore 14 Akragas-Juve Stabia; ore 15 Ischia-Casertana e Melfi-Lecce; ore 20.30 Benevento-Catanzaro, Foggia-Fidelis Andria, Messina-Lupa Castelli e Monopoli-Paganese. Domenica, ore 15 Catania-Martina; ore 17.30 Cosenza-Matera.

Pro Patria, la panchina a Palae Ferri per rinforzare la difesaLupa Roma: ingaggiato Fabbro

IL MIGLIORE

GARRITANOATTACCANTE DEL CESENASegna due gol e si procura un rigore. Vivacissimo, riesce a fare in velocità cose difficili. C’eraNunziata per conto di Di Biagio a vederlo: l’Under 21 lo aspetta

8

ipotesi, un alleggerimento dellapena. Ma la sentenza del match lascrive Mancosu grazie alla viratatattica della Casertana: difende a4 e rinfoltisce la mediana metten-do in inferiorità numerica il re-parto centrale catanese, soprat-tutto riuscendo a sfondare dai latie a passare in vantaggio con azio-ni quasi fotocopia: due rasoterra(il primo proprio di Mancosu) chetagliano l’area e trovano, puntua-li, Alfageme e ancora Mancosu(dopo un rimpallo tra Bastianonie Mazzeo) a spingere in rete in sci-volata. Solo Falcone, nella ripre-sa, sfiora di testa il gol della ban-diera. Casertana prima, Catania?Troppo brutto per essere vero.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Mancosu, 27 anni LAPRESSE

Serie BRIl posticipo dell’8a giornata

MILANO Sono scese in campo anche Le Iene per cercare di far tornare la pace tra Eziolino Capuano e Nicolò Sperotto, che lo aveva registrato a tradimento durante una sfuriata negli spogliatoi, ma non c’è stato niente da fare: il tecnico dell’Arezzo non perdona. Ma per difendere Sperotto dagli attacchi degli ultimi giorni è sceso in campo anche il suo storico procuratore («ora consigliere e confidente»), Sergio Garlando, con una lettera alla Gazzetta: «Nicolò è un ragazzo semplice e generoso, con alti valori morali, che gli sono stati trasmessi dalla famiglia; è un ragazzo che ama il calcio e che al calcio ha dedicato gran parte della sua giovane vita; non è un bamboccio perché nulla gli è mai stato regalato e ciò che ha ottenuto è stato a prezzo di intenso lavoro ed enormi sacrifici. Ovunque sia stato ha sempre tenuto un comportamento serio ed esemplare da autentico professionista, tutto questo, però, non significa che il ragazzo sia un debole e che accetti supinamente ogni cosa». Secondo Garlando, il calciatore ha registrato lo sfogo di Capuano «senza alcun secondo fine» e la sua unica colpa – «una leggerezza, una ingenuità» – è quella di aver girato la registrazione a un compagno, che poi l’avrebbe fatta circolare al di fuori della squadra. «Non appena è uscita la vicenda, ha parlato con il capitano e subito dopo con il direttore sportivo e l’allenatore precisando di essere l’autore della registrazione», dice Garlando, smentendo la versione di Capuano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CASO

Sperotto chiede scusama a Capuano non bastaL’agente: «Ragazzo d’oro»

RPer i padroni di casa due legni e due rigori, ma il primo non c’era: fallo fuori area

28

Dalla strategiaal duello

corpo a corpola forza di Rossicontro Lorenzo1Il pesarese in vantaggio non soltanto

per gli 11 punti in più però Jorgeha dalla sua velocità ed efficacia in qualifica

Paolo IanieriINVIATO A PHILLIP ISLAND (AUSTRALIA)

N on c’è tregua. Nemmeno il tempo di smal-tire la sbornia di emozioni della gara piùintensa, eccitante, imprevedibile e ro-

cambolesca delle ultime stagioni, con MarcMarquez, Jorge Lorenzo, Andrea Iannone e Va-lentino Rossi a giocarsi dopo 52 sorpassi in 27tornate il podio della magica Phillip Island, cheè già tempo di guardare avanti, alla prossimasfida. Il Motomondiale corre e passa da un con-tinente all’altro, dai cieli azzurri e ventosi del-l’isola dei pinguini australiana, al caldo afoso eumido dell’asiatica Sepang, penultimo appun-tamento di una stagione che vive sullo yo-yo deirisultati di Rossi e Lorenzo. A due gare dal ter-mine, Valentino ha visto ridotto a 11 punti ilmargine sull’inseguitore di tutta una stagione.Sufficienti per aggiudicarsi il decimo titolo giàdomenica sulla sua pista preferita, ma ancoratroppo pochi per poter pensare di gestire in tran-quillità la pratica Lorenzo nel gran finale di Va-lencia. Una sfida appassionante, che passa at-traverso questi 10 punti, nei quali Vale prevalesulla carta in almeno la metà, mentre solo sudue voci (alleati e forma) si può parlare di so-stanziale parità.

1. FORMA In una stagione così intensa e sfibran-te, è normale accusare qualche piccolo calo.Nelle ultime gare Rossi è sembrato un po’ menobrillante, ma anche Lorenzo ha dovuto superareil piccolo infortunio alla spalla sinistra che pote-va condizionare il finale di campionato.

2. TESTA Il punto forte di Valentino, che neglianni ha vinto battaglie e Mondiali proprio a li-vello psicologico. Anche il Lorenzo degli ultimitempi sta dimostrando una capacità di concen-trazione assoluta, ma come si è visto a Silversto-ne, Misano e Motegi, a volte perde la propriasicurezza.

3. RESISTENZA ALLA PRESSIONE Rossi è dasempre immune a qualsiasi fattore esterno. An-zi, spesso è abilissimo a rimandare in campo av-versario ogni tipo di pressione. In tanti anni difrequentazione nel box, l’allievo Lorenzo ha im-parato dal maestro e ultimamente sembra invul-nerabile a qualsiasi invasione mentale. Perciò èdiventato pericolosissimo.

4. SQUADRA Lorenzo spesso e volentieri arrivasu una pista, sale in moto ed è subito velocissi-mo. Un anno fa aveva persino pensato di cam-biare Ramon Forcada, il suo capotecnico, mauna volta chiarite le incomprensioni, i due, as-sieme all’elettronico Davide Marelli, sono torna-ti a pensare come un solo uomo. Viceversa, Va-lentino e la sua squadra in troppe occasioni sisono trovati a rincorrere la partenza sprint delcompagno. Quasi sempre la situazione è statarecuperata, ed è vero, come ripete Matteo Fla-migni, telemetrista di Rossi, che le gare si vinco-no la domenica e non il sabato, ma la sconfitta diPhillip Island è parecchio imputabile alla stradasbagliata intrapresa nelle prove.

5. STRATEGIA Venti stagioni di Mondiale ti inse-gnano a capire molto prima degli altri che cosasta per succedere. In questo, Rossi è un mago e,salvo Misano, dove a livello di scelte non è statoimpeccabile, per il resto non ha sbagliato unamossa, riuscendo ad adattarsi più velocementedi tutti alle mutate condizioni che si presentava-no. La lucidità di decidere in pochi istanti non èinvece ancora una delle armi di Lorenzo, chespesso ha dimostrato di essere imbattibile solofacendo terra bruciata alle proprie spalle.

6. VELOCITA’ Forse Marquez è leggermente su-periore in tema di velocità pura, ma Lorenzo, segli è inferiore, di certo non è lontano. Rossi, vi-ceversa, complice anche un’età che non lo portapiù alla ricerca del rischio esagerato, pur essen-do tutt’altro che lento, è il primo ad ammetteredi essere un gradino sotto il compagno.

7. QUALIFICA Il punto di forza che Lorenzo sasfruttare meglio: il bilancio è impietoso per Ros-si, con un netto 15-1 per lo spagnolo, anche seValentino nella seconda parte della stagione, fatta eccezione per la gara di domenica in Au-stralia, ha mostrato passi avanti. Ma il divarioresta ancora troppo grande. Se vuole metterenell’angolo Jorge, Valentino a Sepang deve pro-vare a ripetere un weekend come Assen, più ve-loce del compagno in tutti i turni.

8. CORPO A CORPO Aiutato in questo anche daun fisico più importante, Rossi si esalta nellabattaglia, non ha paura di ingaggiare un duello,tanto che spesso in passato ha rinunciato a vitto-rie più facili per il gusto di sfidarsi con i rivali.Anche se le due ultime lotte all’ultima staccata,con Pedrosa ad Aragon e con Iannone a PhillipIsland, lo hanno visto perdente. Al contrario,

Valentino Rossi, 36 anni e nove titoli iridati, precede JorgeLorenzo, 28, quattro volte campione del mondo ANSA

VALE CAMPIONE SE...LE TRE COMBINAZIONIDifficile ma non impossibile, Rossi potrebbe già conquistare il decimo titolo domenica in Malesia. In caso di vittoria con Lorenzo 6o o peggio; se finisse 2o con Jorge 11o o peggio; se chiudesse 3o con lo spagnolo 15o o peggio.

LA POLEMICA

Attacchi social a Iannone«Non sei un vero italiano» 1Messaggi beceri e insulti al pilota Ducati per aver battuto Valentino: «Emigra in Spagna»

Mario Salvini

A vvilente pensare che nonpuoi difenderti. E nonpuoi evitarlo: i social so-

no anche questo, Facebook so-prattutto è anche questo. Il mo-do — probabilmente l’unicomodo — che certi hanno di noti-ficare agli altri la loro esistenza.

E proprio perché non hanno al-tre vie, ci mettono tutto il lorolivore. Criticando a prescinde-re, dileggiando, sbeffeggiando,insultando anche: che tanto se-duti dietro le loro tastiere si sen-tono al sicuro. Il fenomeno è no-to, è stato raccontato, denuncia-to, stigmatizzato. E prolifica intutti i campi, dando ovviamenteil suo peggio in politica e nel tifosportivo. Di qualsiasi sport. Cosìda domenica mattina il bersa-glio è Andrea Iannone. Controdi lui si sono scagliati decine difiguri del web che in nome diValentino Rossi e dell’italianitàlo attaccano per il sorpasso co-stato tre punti al loro eroe.Qualcuno arriva all’ingiuria, nella sconcertante logica per la

quale Andrea avrebbe dovutoacquietarsi per lasciar via liberaa Valentino.

TRISTEZZA Per farsi un’ideabasta scorrere i commenti, tan-tissimi, alle foto del dopo garapostate sul profilo Facebookdel pilota della Ducati. O an-che la pagina Gazzetta del me-desimo social.«Non sei un ita-liano vero». «Emigra in Spa-gna». «Iannone 6 ridicolo vaprenderti (sic) la cittadinanzaspagnola». E via di altre similiamenità. Qualcuno affida alweb una misera maledizione:«Spero che non vincerai piùnulla nella vita». Altri sibilanominacce: «Se Valentino perdeil Mondiale per tre punti, è me-glio che ti ritiri». O immagina-no ridicoli scenari: «Quanto tiha dato Lorenzo per sorpassa-re Valentino?». C’è stato anchechi ha cercato di lanciare unhashstag con un insulto. Con-sola che non abbia avuto segui-to.

A MARQUEZ NO Anche perché— va detto chiaro — i messaggidi questo tenore sono una pic-cola percentuale a fronte di tut-ti quelli di congratulazioni,esultanza, gratitudine, ammi-razione per la gran gara di An-drea a Phillip Island. Per queldoppio sorpasso (a Marquez eValentino) destinato a restarnel trailer della sua carriera, eper come ha fatto filar via laDucati. Ugualmente tutto quel-l’astio lascia sconcertati. Ancheperché con la stessa logica i ti-fosi di Lorenzo, in nome dellaconsanguineità, dovrebberoavercela con Marquez che co-me Iannone con Vale ha sottrat-to punti al loro campione. Inve-ce vai sul profilo di Marc e nonci trovi nulla del genere. Forse èche a Lorenzo e a Marquez si ri-conosce la stessa statura, non siprofila dunque il reato di lesamaestà, e soprattutto nessunoli immagina alleati. O magari èsolo questione di cultura.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TweetAURIGA BELMONTE@kentaurus1957

@DucatiMotor @andreaiannone29 piantala iannone traditore

(d.a.) Antoine Meo (Ktm) nella classifica assoluta, Alex Salvini (Honda) nella classe E2, Manuel Monni (TM) nella E3, Giacomo Redondi (Beta) nella EJ, Mirko Spandre (KTM) nella EY 125 2T, Alessandro Battig (Honda) nella E1, si sono laureati campioni italiani Enduro: è questo il verdetto dell’ultima prova stagionale disputata nel fine settimana a Borno, in Valle Camonica, provincia di Brescia. Vincendo entrambe le gare Salvini (Honda 450 4T) ha raggiunto in classifica l’italo francese a quota 152 punti in sella alla Ktm 350 4T che però si è aggiudicato il tricolore per maggior numero di vittorie: 6 contro 3 su 9 gare.

ENDURO

Meo tricoloreChe beffaper Salvini

MotoGPRDall’Australia alla Malesia

PISTE DECISIVE

La Malesia, dove si corre domenica, è terra di Valentino: qui ha vinto sei volte, totalizzando 10 podi, Lorenzo invece è salito sul gradino più alto del podio in Malesia nel 2006, quando si impose in 250, e nella classe regina ha colto un secondo e tre terzi posti

A Valencia, dove si corre l’8 novembre, siamo a due vittorie a testa, ma entrambi non hanno grandi ricordi: Rossi ci ha perso il titolo 2006 a favore di Hayden, malgrado si fosse presentato con 8 punti di vantaggio, Lorenzo due anni fa, pur vincendo, fu beffato da Marquez

29MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Massimo BrizziINVIATO A PHILLIP ISLAND

N umeri ed emozioninon vanno d’accordo.Non si può descrivere

la palpitazione del GP di Au-stralia di MotoGP con le solecifre. Il cuore di Iannone —rivedetevi 100 volte quel bi-sorpasso a Rossi e Marquez,non vi annoierete mai —;l’arcobaleno di «Por Fuera»Lorenzo, replicato due vol-te; il bisturi di Marquez al-l’ultimo giro o l’irriducibilerisalita di Rossi prendonoalla pancia. Numeri di altascuola che hanno prodottocifre interessanti. Utili a di-segnare la fase finale di unMondiale sul cui esito gravaun senso di attesa e parteci-pazione degno di Olimpiadio Mondiali di calcio. «Il fa-vorito in un GP poi cambiain quello successivo — diceRossi —: i conti li faremo so-lo alla fine». Lorenzo, a 11punti da Vale non è padronedel proprio destino perchédue vittorie non gli dareb-bero certezze: «Vero — an-nuisce Jorge —, ma si posso-no verificare tante cose. InAustralia temevo che lui po-tesse scappare, invece oravado a Sepang sereno, è tut-to aperto».

INIZIO JORGE Rossi ci cre-de, Lorenzo non molla: al-cuni numeri aiutano a deci-frare le ultime due tappe diuna lotta serrata, senzamargine di errore. Valenti-no continua a faticare inprova, arrabbiandosi per

«la strada sbagliatapresa al sabato

Lorenzo ama correre da solo, senza nessuno adisturbarne linee e traiettorie, e anche se il pri-mo soprannome è stato PorFuera, per i grandisorpassi all’esterno mandati in scena ai tempidella 125, quando la lotta si fa ravvicinata, spes-so ne esce sconfitto.

9. PISTE Sepang è uno dei circuiti più amati daRossi, che nella classe regina ci ha vinto 6 volte,con 10 podi complessivi e 3 Mondiali conquista-ti. Mentre Lorenzo, che pure in Malesia nel 2010vinse il titolo, in una gara dove venne sconfittoproprio da Valentino, a Sepang non ha mai rac-colto troppo: l’unico successo nel 2006, con la250, per il resto nella classe regina solo un se-condo e 3 terzi posti. Due vittorie a testa, invece,nel toboga di Valencia che chiuderà il cam-pionato, pista mai troppo amata e doveentrambi i piloti della Yamaha hannocattivi ricordi: Valentino nel 2006 conse-gnò il titolo a Nicky Hayden malgrado gli8 punti di vantaggio al via della gara, aLorenzo due anni fa non bastò invece vin-cere per strappare il Mondiale a Marquez.

10. ALLEATI Quando si scende in pistacontro campioni di questo livello, nonci si possono aspettare sconti o favori.Lo si è capito domenica, dopo 27 giridi pura adrenalina e un ultimo gironel quale Marquez ha beffato adue curve dalla fine Lorenzo eIannone ha fatto lo stesso conRossi. Anche se, fossimo all’ulti-mo giro dell’ultima gara, proba-bilmente nella rincorsa alla«stella» Valentino potrebbe tro-vare qualche piccolo aiuto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I NOSTRI VOTIJORGE LORENZOVALENTINO ROSSI

FORMA

9 9TESTA

8 10RESISTENZA PRESSIONE

9 10SQUADRA

10 9STRATEGIA

7 10VELOCITÀ

10 8QUALIFICA

10 6CORPO A CORPO

7 10PISTE

7 9ALLEATI

5 6

fI NUMERI DEL DUELLO IRIDATO

Vale, ecco la tua pista:tre i titoli vinti a SepangMa c’è un tabù da sfatare

1 Sinora, quando il Dottore si è giocato il Mondiale alla gara finale, è sempre uscito sconfitto

dalla squadra, che ha accumu-lato ritardo». Questo è un ata-vico limite di Rossi, che nel2015 in qualifica è 1-15 controLorenzo, e in tutte le sessionidell’anno (le quattro libere,qualifiche e warm up) addirit-tura 16 a 80! D’accordo, è il GPche dà i punti ed è lì che il pesa-rese si concentra, ma ora suonal’allarme. «Il livello è troppo al-to, se sbagli una sessione rischidi non recuperare», urla Vale.Che chiede più reattività di la-voro già nei primi giorni pernon dover sempre rincorrere: ilsuo ritmo raggiunge il picco incorsa, quando conta. Talvoltaperò è tardi.

PROGRESSIONE VALE In garaRossi-Lorenzo sono 8-8 (4-6 levittorie, 14-10 i podi), ma il pe-sarese è sempre stato avanti inclassifica, (anche se a Brno era-no pari), e ha ancora 11 puntidi margine. Vale si esalta nellaprogressione e colpisce quan-do serve: i suoi soli 50 giri al

comando pesano più dei244(!) di Jorge, che spesso par-te troppo forte per poi spegner-si sul traguardo. Phillip Islandlo ha confermato: 23 dei 27 girida leader, ma battuto da Mar-quez all’ultimo, quello che con-ta. Se Rossi ha una carburazio-ne lenta per poi entrare a regi-me, Jorge rischia spesso il fuo-rigiri. Sono i loro stili, difficilida cambiare, ma che stannoevidenziano dei limiti.

ANCORA MALESIA? Ora si vain Malesia, dove Rossi ha vintopiù Mondiali che altrove: 3 su 9(2003, ’05 e ’09, l’ultimo). Pa-radossalmente per conquistarei campionati, Vale imita Loren-zo: le sue sono vittorie per di-stacco, mai allo sprint. Per trevolte il titolo l’ha vinto al pe-nultimo GP, ma nelle altre seiha chiuso i conti fra il terzulti-mo e il quintultimo. Quando siè giocato la corona all’ultimagara l’ha infatti persa, conl’amaro epilogo di Valencia 2006 contro Hayden. Rossi èuno sprinter in gara che vince ititoli in progressione, ma maiin volata. Lorenzo lo sa. E tre-ma. O spera. Sepang e Valenciaconfermeranno o spariglieran-no questi precedenti. Numerigelidi, ma bollenti emozioni.Garantite.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Jorge Lorenzo in fuga a inizio GP d’Australia con Valentino Rossi e Marc Marquez in lotta alle sue spalleGETTY IMAGES

Formula 1RAllarme spettacolo

Ecclestone: «Contano più gli ingegneri dei piloti»1Festeggia 85 anni nella villa londinese trasformata in chalet dalle figlie: «Prost faceva tutto da solo, Hamilton ha tanti aiuti»

Andrea Mularoni

«B uon compleanno pa-pà, questo è il nostroregalo per te»: uno

chalet invernale arredato neiminimi dettagli, ed una tortacon 85 foto, 85 come gli anniche Bernie Ecclestone compie-rà il 28 ottobre. Le figlie Tama-ra e Petra non hanno badato aspese, trasformando la lussuo-sa villa di Londra in una speciedi castello delle fiabe con tantodi neve artificiale.

VITTORIANI Fuori dalla cortefamigliare, il prosperoso regnocostruito negli anni inizia a mo-strare qualche crepa. Tanto chein un'intervista rilasciata alla tvtedesca ZDF assieme all'ex pre-sidente della Fia Max Mosley, ilre parla dei peccati endemicidel suo reame: «È ora di uncompleto ripensamento dellaF.1. Con queste regole siamocome una vecchia casa vittoria-na, bisognerebbe strappare illibro e insieme a poche personecompetenti riscriverlo comple-tamente».

INGEGNERI AL POTERE Già,perché se i fidi scudieri costrut-tori iniziano a storce il naso (ilcaso Red Bull ancora alla ricer-ca di un motore per il 2016 sututti) e diventa fondamentalestrizzare l’ occhio alle nuovepotenze (i soldi russi e kazaki),le categorie da difendere sonoanche quelle di chi, nel passato,ha fatto grande la F.1: i piloti eil pubblico. Il vecchio Berniesembra averlo capito: «Il lavorodegli ingegneri conta troppo.Quando le monoposto sono inpista dovrebbe valere solo la prestazione del pilota, ma ogginon è così— continua —. Dob-biamo essere in grado di ascol-tare il pubblico e rapportarcicon lo spettacolo prodotto. Sicontinuano ad aggiungere re-gole inutili e la struttura rima-

ne sempre quella».

CONFRONTO Il patron si lasciapure sfuggire un paragone colpassato: «A chi mi chiede chisia il miglior pilota della storiarispondo Alain Prost perché doveva occuparsi dei suoi freni,del cambio, di qualsiasi cosa. Eha fatto un buon lavoro. Ogginon è così. I piloti se ne stannosulla griglia di partenza e c’è uningegnere che “inizia” la gara.È più o meno un campionato diingegneri. Non sto dicendo cheHamilton non sia un super pilo-ta, ma gli viene dato un aiutoenorme. Mi piacerebbe vederlosu una macchina e contro i pilo-ti della Gp2. Non sto dicendoche non vincerebbe, ma sareb-be interessante».

© RIPRODUZIONE RISERVATABernie Ecclestone con la torta per gli 85 anni, che compirà il 28 ottobre

30 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

MATTINA7 Gazzetta News8 Gazzetta News8.30 Gazzetta News8.50 Le leggende del calcio - Ruud Gullit9.20 Le leggende del calcio - George Best9.50 Calciatori a confronto10.25 Perfection: momenti di gloria10.55 Perfection: momenti di gloria

11.25 Campioni a confronto12 Le leggende del calcio - Gabriel Batistuta 12.30 Momenti leggendari13 Gazzetta News13.30 Gazzetta NewsPOMERIGGIO 14 Tuttocalcio14.30 Offside14.55 Le leggende del calcio - Michel Platini

15.25 Tuttocalcio15.50 Offside16.15 Tuttocalcio16.40 Offside17.05 Le leggende del calcio - Ronaldo17.35 Bomber - Vieri18.30 Momenti leggendari - 1a TVL’epico match tra Muhammad Ali e George Foreman del 30 ottobre 1974 e la

vittoria della squadra di hockey degli USA sull’URSS all’Olimpiade invernale del 198019 Gazzetta News19.30 Gazzetta News20 Gazzetta News20.30 Gazzetta News21 Gazzetta Stories 1a TV - Greg LeMond, l’americano che conquistò il Tour 23 Gazzetta News Prima Pagina

La cavalcata di LeMond su GazzettaTv 1Alle 21, in un documentario, il trionfo dell’americano al Tour de France 1986 davanti a capitan Hinault

Andrea Berton

C hi è quel campione del ci-clismo americano che harischiato di morire in un

letto d’ospedale, prima di risa-lire in sella e vincere più volte ilTour de France? Se avete rispo-sto Lance Armstrong forse è ilcaso che questa sera alle 21 visintonizziate su Gazzetta TV,per scoprire la storia di GregLeMond, protagonista di undocumentario che racconta ilprimo dei suoi tre trionfi nellaGrande Boucle.

COME ARMSTRONG Il ciclismoamericano, per anni identifica-to con Lance Armstrong, l’uo-mo che aveva sconfitto il can-cro prima di vincere sette Tourde France, annovera oggi unsolo trionfatore ai Campi Elisi.E non è il texano smascheratodall’antidoping e privato dellasua striscia senza precedenti disette maglie gialle. Ma un cali-forniano che ha alle spalleun’altra parabola segnata dauna drammatica lotta per la vi-ta, fatta di coraggio e volontàdi tornare a vincere dopo unterribile incidente di caccia.Era la primavera del 1987

quando 60 pallettoni sparatiper errore dal fratellastro Pa-trick Blades contro un cespu-glio, ferirono alla schiena e alfianco destro Greg LeMond,primo americano a vincere ilTour un anno prima. I mediciriuscirono a salvarlo solo gra-zie ai soccorsi celeri, nonostan-te i quali giunse in ospedalecon un pneumotorace, decinedi pallettoni conficcati nei pol-moni e nel fegato e dopo averperso oltre il 60 per cento delproprio sangue. Impiegò due

anni prima di rimettersi com-pletamente e tornare al Tour,contro il parere di medici e fa-migliari e con una condizioneapparentemente precaria. Manel 1989 riuscì a vincere, gra-zie a un’incredibile rimontanell’ultima tappa, l’edizionepiù combattuta e incerta dellastoria del Tour, per soli 8” da-vanti al francese Laurent Fi-gnon.

LA PRIMA VOLTA Il documen-tario intitolato «Greg LeMond,

Greg LeMond in maglia gialla all’attacco con Bernard Hinault sull’Alped’Huez nel vittorioso Tour de France 1986BETTINI

l’americano che conquistò ilTour» racconta però la primatrionfale campagna di Francia,tre anni prima del duello con il«Professore», e la rivalità conun altro idolo del pubblicofrancese: il «Tasso», BernardHinault. A rendere ancora piùindimenticabile quell’edizionee quella sfida, il fatto che i duefossero compagni di squadra,in una storia fatta di amicizietradite, promesse non mante-nute e vendette sportive, cui ilregista pluripremiato JohnDower ha dato non a caso il ti-tolo, in lingua originale, di«Slaying the Badger», «Uccidiil tasso». Da una parte uno deipiù grandi di sempre, Hinault,determinato a diventare il pri-mo vincitore di sei Tour; dal-l’altra il suo giovane e inesper-to delfino che l’anno prima loaveva aiutato a vincere, incambio della promessa che poisarebbe toccato a lui. Ma sullastrada l’amicizia lascia prestospazio all’agonismo, le pro-messe alla fame di vittorie. E inTv le immagini fanno posto alleemozioni: se volete riviverequesta straordinaria storia disport non mancate, alle 21, suGazzettaTv.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

clicCOME RISINTONIZZAREI VOSTRI TELEVISORI E VEDERE IL CANALE 59 Eseguire le seguenti procedure. Se possiedi Tv o Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando2 Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK, accedi alla configurazione dei canali 4. Impostare Modalità di sintonia dei canali su DTV5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca.Soluzione dei problemiSe avete già provveduto alla risintonizzazione senza esito e il vostro televisore è collegato ad un sistema con antenna centralizzata, fate verificare dal vostro antennista che sia presente nella centralina dell’antenna stessa il modulo (o filtro) necessario per la ricezione dei segnali tv del canale/mux 55 (frequenza 746 MHz), quello che supporta anche il canale 59 di Gazzetta Tv. Se il modulo manca, fatelo inserire: è un’operazione molto semplice. Se possiedi una Sky Digital Key1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciare invariata la configurazione3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK

Siamo in onda!R

31MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Parla Evans: «Sagan e Nibali sono il bello del ciclismo»1L’ex iridato ammirato dai due: «Dietro ai loro trionfi c’è tantissimo carattere. Peter è un predestinato, Vincenzo incarna il piacere di correre»

OGGI A PARIGI

I l luogo, il Palazzo dei Congressi nella zo-na di Porte Maillot a Parigi, è familiare. Èa uno sguardo da lì che tutti i corridori

alloggiano nella capitale francese la domeni-ca sera, di solito l’ultima di luglio, quando ilTour de France è finito e c’è voglia solo di fe-sta e riposo. Stavolta la Boucle è ben lontanadal cominciare, però intanto si svela – uffi-cialmente – il percorso dell’edizione 2016, lanumero 103, in calendario dal 2 al 24 luglio:appuntamento alle 11.30, diretta su Euro-sport.

FILOSOFIA Dopo due via consecutivi dal-l’estero (Leeds e Utrecht) si torna a partiredalla Francia, questo già si sa. Cioè dal dipar-timento di La Manche e da Mont Saint Mi-chel, uno dei luoghi simbolo dell’Esagono.Ma è da tempo che la sacralità delle presenta-zioni – e vale non solo per il Tour – è statarotta, e il web ha finito di trasformare le fughedi notizie sul percorso in vere e proprie vora-gini. Così si può già affermare, tra le altre cosee salvo colpi di scena, che: i Pirenei verrannoprima delle Alpi; la filosofia degli ultimi annidi riduzione dei chilometri a cronometro saràconfermata (il Tour 2012 di Wiggins ne aveva100, sembra una vita fa…); il giorno della fe-sta Nazionale (14 luglio) si arriverà sul Ven-toux; infine sono previsti alcuni sconfina-menti (ad Andorra, in Spagna e in Svizzera).

PRESENTI E ASSENTI Gli atleti presenti in sa-la (in tutto, circa 4.000 invitati) saranno ide-almente capeggiati da Chris Froome, il cam-pione in carica: poi il britannico volerà a Sai-tama per il criterium giapponese di fine annoorganizzato sempre dall’Aso. Tra gli altri chehanno confermato la presenza: Pinot, Bardet,Cavendish, Greipel e Martin. Non ci sarannoné Vincenzo Nibali né Fabio Aru. Ma se la pre-senza del siciliano al via di luglio è ancora davalutare, il team manager dell’Astana,Alexander Vinokourov, che sarà in sala, hagià detto chiaro qualche giorno fa alla Gaz-zetta che i tempi per il debutto francese delsardo, ultimo re della Vuelta, sono ormai ma-turi.

ci. sco.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chris Froome, 30 anni, re del Tour 2013 e 2015

DOPO GLI EUROPEI

Pista, non solo VivianiMa per i Giochi sarà duraPaolo Marabini

U na medaglia d’oro, dued’argento. Ma tanto altroancora. Gli Europei sulla

pista di Grenchen, in Svizzera,hanno sorriso all’Italia, uscitarinfrancata per la crescita di al-cuni giovani — Ganna e Con-sonni su tutti — e anche in chia-ve Giochi di Rio, di cui questicampionati rappresentavano lasesta delle dieci prove che defi-niranno le griglie dei parteci-panti alle dieci gare olimpiche.

OMNIUM Con l’oro nell’om-nium, Elia Viviani ha messo intasca altri 120 punti ed è torna-to in testa alla classifica euro-pea. Sarà al via anche della pri-

ma gara di Coppa del Mondo, afine mese a Cali, e lì potrebbemettere a segno un colpo ancorpiù pesante pro Rio: intanto i159 punti sul 9° europeo, cioè ilprimo degli esclusi, lo fannostare abbastanza tranquillo, maè chiaro che con 4 gare davantitutto può succedere. Però è an-che vero che la sua solidità, e lamaturazione di Consonni e Ber-tazzo, chiamati a rimpiazzarlonelle due successive gare diCoppa, mettono l’Italia al ripa-ro da brutte sorprese. Al femmi-nile gli Europei hanno sorriso finalmente a Simona Frapporti,che con il 6° posto è rientratafra le top 8 e ha rilanciato leproprie chance. Ma, nel suo ca-so, il posto sarà in bilico fino aiMondiali di Londra.

QUARTETTI La bella prestazio-ne degli inseguitori, con tantodi record italiano mancato perpochi millesimi (4’0’1”04 contro il 4’00”958 che fu mondialenel ‘96), non cambia purtroppola sostanza: al momento gli az-zurri sono fuori dai Giochi. Eper risalire dall’11° al 6° postoeuropeo serviranno quattro im-prese, francamente impensabi-li. Un po’ diversa invece la fac-cenda per le donne, che nella classifica continentale sono se-conde dietro alla Gran Breta-gna. Però si dovrà andare sem-pre a tutta, perché il divario dalle rivali resta risicatissimo.

PROVE VELOCI Nelle gare velo-ci, l’unica nostra carta è quelladi Francesco Ceci nel keirin, ma

il marchigiano a Grenchen haperso una grossa occasione pertornare saldamente sul trenodei qualificati. Per lui vale il di-scorso della Frapporti: vietatipassi falsi da qui ai Mondiali. Ele sue fortune dipenderannoanche da quali nazioni si quali-ficheranno nella velocità asquadre. Insomma: non potràcontare solo sulle proprie forze.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Elia Viviani, 26 anni, numero uno azzurro della pista, oro nell’omnium agli ultimi EuropeiBETTINI

Ciro [email protected]

twitter @cirogazzetta

I l numero resta in un quadrodel soggiorno, invece chefinire sulla schiena. La bici-

cletta, in assetto da gara, sta fer-ma in garage. Firme e autografisi continuano a mettere, ma non più sul foglio di partenzacome è stato per oltre un decen-nio. Sono poco più di otto mesiche per Cadel Evans funzionacosì, ma l’australiano si è vistocomunque spesso alle corse —nel suo ruolo di ambasciatoredella Bmc, l’ultima squadra cheha avuto —, sembra non essersiappesantito di neppure un ettoe continua ad essere un osser-vatore privilegiato e autorevoledel mondo a pedali. Vive sem-pre nel Canton Ticino e lo ab-biamo incontrato a Milano, allapresentazione dello showroomBmc. Parlando di passato, pre-sente e futuro.

Evans, si è pentito di essersi riti-rato, subito prima di compiere38 anni?«No, mai. Era il momento giusto(a inizio febbraio, nella corsaaustraliana che porta il suo no-me e sarà riproposta nel 2016,

ndr). Ho tagliato il traguardo,tracciato una riga e sono ripar-tito. Già il giorno dopo sono sa-lito in bici, ho sudato, fatto fati-ca. Ma con uno scopo diverso.Voglio promuovere la biciclettacome stile di vita, arma di salutee benessere. Prima la gente,quando mi vedeva pedalare inallenamento, mi chiedeva dellecorse. Adesso invece è solo un“Che bello vederti in bici!”».

Ha seguito da vicino la stagioneagonistica. Della sua Bmc che bi-lancio fa?«Buono, nonostante il Tour siafinito male con il ritiro di VanGarderen in lotta per il podio.Dietro alcuni exploit, comequelli di Dennis e della crono-squadre per team che ha vintol’oro al Mondiale, c’è tanto lavo-ro. Anche mio. È un orgoglio».

E le gare, da spettatore, le sono piaciute?«Molto. Anche perché, a parteforse il Tour de France vinto daFroome, sono state tutte moltomolto incerte. Ma anche al Tourfino all’Alpe d’Huez non c’eraproprio la certezza assoluta delvincitore».

Tra le tante imprese che ci sono state, quali sceglie?«Ne prendo due, il Mondiale diSagan e il Lombardia di Nibali.E non perché sono state le ulti-me, e sono più fresche. Sagan eNibali sono il bello del cicli-smo».

In che senso?«Ma perché dietro ai trionfi c’ètantissimo carattere. PrendeteSagan. Si parlava tanto contro,si diceva che non vinceva mai.Un po’ come di me, prima diMondiale e Tour… ma il talentoè venuto fuori. Era semplice-mente inevitabile che uno comelui vincesse qualcosa di impor-tante».

E Nibali, perché?«È stato molto brutto vedereche è stato criticato dalla suastessa squadra durante il Tour.Nei momenti difficili bisogna comportarsi in un altro modo.Vincenzo è versatile, incarna ilpiacere di correre ogni gara. Eaggiungere il Lombardia ai tre

grandi giri, e in quel modo, oh,è stato bellissimo. Che reazio-ne, che carattere!».

Ora l’Italia ha anche Fabio Aru,che ne pensa?«Mi è sempre piaciuto. Giovane,ma già molto maturo. Se conti-nua così, vincerà tanto».

Lo sa che viene dal fuoristradacome lei?«No, non lo sapevo. Mi fa piace-re. Mountain bike e cross, ma anche pista e bmx, sono modimagnifici per attirare giovani alciclismo».

Un giovane su cui scommettereper il futuro?«Mi piace il sudafricano LouisMeintjes (classe 1992, 10° allaVuelta, neoacquisto Lampre-Merida, ndr)».

Aveva detto anche, a inizio sta-gione, che Contador non sareb-be riuscito a vincere Giro e Tour.

Come mai ne era così convinto?«È troppo difficile. Ho provatoalcune volte a fare entrambi.No, in questo ciclismo, e se ipercorsi sono entrambi duri,non lo vedo fattibile».

Evans, adesso fa l’ambasciatoredella Bmc, ma si immagina in unfuturo da d.s., allenatore, o conuna sua squadra?«Sinceramente, no. Soprattuttoda allenatore, penso che a nes-sun corridore piacerebbe essereseguito da me».

Ci tolga una curiosità tecnica:che cosa dice delle bici con i fre-ni a disco?«Naturalmente le ho provate.Bisogna fare una distinzione:per gli amatori, vanno bene. Peri professionisti, non ne sono co-sì sicuro. Si potrebbe perderepiù tempo quando cambi unaruota, per esempio. Sono moltopiù cauto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CADEL EVANS38 ANNI, RITIRATO A FEBBRAIO

«ARU? MI È SEMPRE PIACIUTO, GIOVANE MA

GIÀ MOLTO MATURO:SE CONTINUERÀ COSÌ

VINCERÀ TANTO»

«BICI CON I FRENIA DISCO? VANNO BENE

PER I CICLOAMATORI, NON PER

I PROFESSIONISTI»

Cadel Evans con Vincenzo Nibali in maglia rosaal Giro d’Italia 2013 vinto dal siciliano e con l’australiano al 3° postoAP

Si svela il TourPirenei poi AlpiE c’è il Ventoux1Partenza il 2 luglio da Mont Saint Michel, meno chilometri a crono, si sconfinerà in tre Paesi

CiclismoRL’australiano

VERSO IL 2016Moreno dalla Katusha alla Movistar

Era nell’aria e adesso è ufficiale. Lo spagnolo Dani Moreno lascia la Katusha dopo cinque stagioni e torna a casa. Il 34enne vincitore nel 2013 della Freccia-Vallone, quest’anno 2° al Lombardia, approda infatti alla Movistar di Quintana e Valverde: per lui contratto biennale. Si rompe quindi il sodalizio con Joaquin Rodriguez, che invece ha un altro anno di contratto con il team russo.

IL VICECAMPIONE DEL MONDOMalori 7° nella Crono delle Nazioni

Si è conclusa con un 7° posto nella Crono delle Nazioni, in Francia (vittoria del campione del mondo della specialità, il bielorusso Vasil Kiryienka, davanti al campione polacco Bialoblocki), la stagione 2015 di Adriano Malori. Per il parmense della Movistar è culminata con la medaglia d’argento al Mondiale di Richmond, dopo 5 vittorie a cronometro, tra cui una tappa alla Tirreno-Adriatico e il terzo titolo tricolore. Unica delusione la crono d’apertura al Tour de France, nella quale puntava a indossare la prima maglia gialla.

TACCUINO

32

Giannelli di ferro«Non vedo l’ora di giocare sabatocontro Modena»1A 19 anni, miglior regista d’Europa: «Abbiamo il rammarico per la semifinale con la Slovenia. Ma abbiamo meritato la sconfitta. Ho voglia di giocare: sono privilegiato. Altri non hanno questa fortuna»

Davide RomaniINVIATO A SOFIA (BULGARIA)

A 19 anni spesso si guardaall’estate pensando allavacanza post maturità

da fare con gli amici, alle pri-me zingarate in auto da neo patentati. E si pensa al futurointerrogandosi sulle scelte dafare. L’estate di Simone Gian-nelli è stata tutto fuorché quel-la di un 19enne normale. Dasorpresa dell’ultima finalescudetto, a riserva in WorldLeague di Dragan Travica pri-ma di ereditarne le chiavi dellaregia (fin dalle finali della Le-ga Mondiale) e poi della Na-zionale che nel frattempo erastata affidata a GianlorenzoBlengini. E alla sua esperienzasubito due traguardi da incor-niciare. Una qualificazioneolimpica conquistata in Coppadel Mondo e una medaglia dibronzo all’Europeo conclusosidomenica in Bulgaria. «E’ sta-to tutto molto bello. DallaWorld Cup dove abbiamo fattouna cavalcata straordinaria aquesto Europeo dove chi hagiocato con noi il torneo inGiappone non è arrivato infondo».

Giannelli, una prima stagione inazzurro che si chiude positiva-mente.«Direi di sì, c’è un piccolo ram-marico per come è andata lasemifinale con la Slovenia. Era

una partita alla nostra portatama quando giochi male è giu-sto che vincono gli altri».

Ma la reazione vista nella finaleper il terzo posto è confortan-te.«Siamo stati uomini! Abbia-mo resettato la partita delgiorno prima e siamo en-trati in campo per vincerequesto bronzo che ci faonore».

Nemmeno il tempo di go-dersi la medaglia e il pre-mio di miglior regista della manifestazione che è già tempo di preparare una nuova finale. Sabato a Modena c’è già la Supercop-pa.«Non mi fermo mai. Que-sto è il bello di chi puòpermettersi di fare il no-stro mestiere. Mi divertoa giocare a pallavolo enon vedo l’ora che sia sa-bato. E spero che vada be-ne per Trento, la mia squa-dra».

Voglia di divertirsi che forsenon si leggeva nei volti azzur-ri sabato nella «maledetta» gara contro la squadra di Giani. E il risultato ha ris-pecchiato quello stato d’ani-mo.«Siamo partiti contrattie quando perdi poifatichi a divertirti.Ma voltiamo pagi-

na e pensiamo ad arrivare almeglio all’Olimpiade».

Un’Italia un po’ dottor Jekill e unpo’ mister Hyde. Tra la semifina-le e la finale per il terzo posto c’èstato un abisso. Qual è stata la

svolta?«Ci siamo detti semplice-mente detti che quella conla Bulgaria per noi non erauna finalina, ma una fina-le vera e propria. La giustaconclusione di un Europeoche volevamo finire conuna medaglia».

Riposta la medaglia (e perlui anche il premio comemigliore palleggiatore del-l’Europeo), è tempo di tor-nare in campo con il suoclub. Con Trento si appre-sta a vivere la sfida di Su-percoppa Italiana controla Dhl Modena, il remake

dell’ultima finale scudetto.Come ci arrivate?«Fiducioso e con tanta vo-glia di scendere in campo.Per giocare a pallavolo mipiace e spero sempre di vin-cere».

Sarà il primo impegno di unastagione particolare. Nonsarà più Giannelli “lo scono-sciuto” ma sarà Simone, ilmiglior palleggiatore dell’Eu-ropeo. Tutti la studieranno.«Come è normale che sia.L’anno scorso ho giocato so-lo quattro partite. Quest’an-

no sarà molto più difficile per-ché, oltre allo studio degli av-versari, ci sarà anche più pres-sione. Ma non ho paura, vogliodivertirmi e vincere».

Giannelli e Zaytsev premiati nelsestetto ideale dell’Europeo. So-no i punti di forza azzurri?«Il punto di forza è la squadra,la capacità di riuscire a giocareinsieme. Poi è ovvio che capitache Ivan va in battuta e tiraquattro “bombe” e risolve tut-to».

Nella sua voglia di giocare nonmanca il primo pallone da schiacciatore nel riscaldamentopre gara. All’Europeo non è an-data benissimo.«In Coppa del Mondo Juantore-na mi alzava meglio il primopallone. Anche prima della Bul-garia non sono riuscito a scari-care bene il pallone, peccato».

Una schiacciata che però in par-tita cerca di non farsi mancare.Con la Slovenia è arrivata unmuro bruciante, con la Bulgariaun punto “da campetto”.«Sono giocate che mi vengonodi puro istinto e che faccio unpo’ senza pensare. Non le pro-vo, quando capitano provo asfruttarle e spesso mi va be-ne...». Quando si dice il bellodella gioventù: rischiare, osare.Manca ancora un altro gradinoper portare questa Italia ancorapiù in alto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA STORIA

Thuram tifoso speciale grazie alla fotoA ll’Arena Armeec di Sofia

a soffrire e gioire per lesorti della Francia di

Laurent Tillie c’era un tifosod’eccezione, Lilian Thuram, excampione del mondo con laNazionale francese di calcio.Una passione per la pallavolo,ma soprattutto una promessada rispettare. I giocatori fran-cesi prima e dopo ogni sfida diquesto Europeo si sono fattiimmortalare in pose che ricor-davano le imprese del passatodegli sport francesi. Dal rugbyal calcio. E prima della garacontro la Croazia, giocata a To-rino nella giornata d’aperturadell’Europeo, Ngapeth e com-pagni hanno voluto rendereomaggio proprio all’ex difen-sore di Parma e Juventus, ripe-tendo la posa di Thuram dopola doppietta realizzata nella se-mifinale giocata contro la Cro-azia del Mondiale del 1998

vinto appunto dalla Francia.«Quella cosa mi aveva colpito –racconta Lilian Thuram – e cosìho promesso che se la squadrafosse arrivata in finale sarei ve-nuto a Sofia a sostenerli. E cosìho fatto».

LIBERO Una presenza che haportato bene visto che per i

francesi è stato il primo oro eu-ropeo nel volley: «Sono moltofelice - ha detto Thuram, chetra l’altro come il collega Nga-peth è impegnato in battagliecontro il razzismo - . La Franciaha giocato un grande Europeoe in finale, nonostante il risul-tato, non è stato così facile co-me potrebbe sembrare dopo

avere visto il tre a zero». Tifoper la Francia ma anche per ungiocatore in particolare, il pre-ferito di Thuram. «Il mio prefe-rito è il numero 2, Jenia Gre-bennikov (volto nuovo dellalube Civitanova e premiato co-me miglior libero dell’Euro-peo, nonché nuovo libero allacorte del ct azzurro Gianloren-zo Blengini, ndr). Credo sia ilgiocatore più importante per lasquadra». E l’ambasciatoreUnicef prova a immaginarsipallavolista: «Se avessi giocatoa volley invece che a calcio misarebbe piaciuto proprio gio-care nel ruolo di libero. Un po-sto molto importante per i suc-cessi una squadra, salvare sem-pre l’ultimo pallone da fareschiacciare a un compagno». Inattesa di un talento alla Thu-ram, la Francia del pallavolo sigode i vari Rouzier, Ngapeth,Toniutti e Grebennikov: chequesta estate hanno fatto il pie-no: prima la World League eadesso l’Europeo. I primi suc-cessi a livello seniores.

d.rom

Prima della gara con la Croazia i francesi imitano la posa tenuta da Thuram (al centro) durante il Mondiale di calcio del 1998 dopo il secondo gol alla Croazia. A destra Thuram nel palasport di Sofia

PallavoloRDopo l’Europeo

Simone Giannelli (sx) e Ivan Zaytsevpremiati all’Europeo TARANTINI

722 giorni fa il suo esordio in campionato: al Pala De Andrè di Ravenna contro la Cmc (0-3) entrato nel terzo set a 17 anni, 2 mesi e 21 giorni

2 le gare in cui è partito titolare in Superlega: il 10 maggio gara-3scudetto in casa con Modena (3-0) e in gara-4 (quella scudetto) il 13 maggio a Modena (0-3)

19 anni, 2 mesi e 2 giorni è stato il più giovane giocatore di tutto l’Europeo 2015. 1 mese e otto giorni i meno dello Slovacco Simon Krajcovic

33MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Simone Giannelli, 19 anni,preso in giro dai compagni sul

podio di Sofia nel momentodella premiazione TARANTINI

DOMENICA IL VIA AL CAMPIONATO

Dalla Bulgaria alla SuperlegaLa Serbia la colonia più numerosa Dei 221 atleti presenti all’Europeo ben 34 atleti li vedremo da domenica impegnati in Superlega (e 1 in A-2). La Diatec Trentino è la formazione che ne ha di più, ben 7, seguita da Lube Civitanova con 6, Dhl Modena 5 e Sir SafetyPerugia 4; Calzenodia Verona e Vero Volley Monza ne hanno 3; Lpr Piacenza e Ninfa Latina 2; Cmc Ravenna e Revivre Milano insieme a Callipo Vibo di A-2 che chiudono con uno.Il plotoncino più ampio, se si toglie quello azzurro con 12 (bisogna togliere Zaytsev che gioca nella Dinamo Mosca in Russia e Massari a Parigi, in Francia) è quello della Serbia con 7 atleti, segue Belgio e Slovenia con 3, mentre a 2 ci sono Bulgaria, Francia, Germania, Olanda e Slovacchia.L’importanza del nostro campionato è la presenza di ben cinque atleti premiati alla rassegna su otto a Sofia: Giannelli, Urnaut, Ngapeth, Yosifov e Grebennikov che la dicono lunga sullo spessore delnostro torneo.Quest’anno ne sono arrivati da altri campionati ben 8 tra cui i rientranti azzurri Antonov e

ATLETA NAZ SQUADRA

P. Verhees (BEL) Monza

S. Van de Voorde (BEL) Trento

T. Rousseaux (BEL) Monza

G. Bratoev (BUL) Trento

V. Yosifov (BUL) Latina

J. Grebennikov (FRA) Civitanova

E. Ngapeth (FRA) Modena

C. Fromm (GER) Perugia

D. Kaliberda (GER) Perugia

D. Sottile (ITA) Milano

L. Vettori (ITA) Modena

O. Juantorena (ITA) Civitanova

S. Giannelli (ITA) Trento

S. Rossini (ITA) Modena

F. Lanza (ITA) Trento

S. Buti (ITA) Perugia

M. Colaci (ITA) Trento

M. Piano (ITA) Modena

O. Antonov (ITA) Trento

G. Sabbi (ITA) Civitanova

S. Anzani (ITA) Verona

T. Ter Horst (OLA) Piacenza

M. Van Garden (OLA) Ravenna

A. Sket (SLO) Latina

T. Urnaut (SLO) Trento

K. Cebulj (SLO) Civitanova

U. Kovacevic (SER) Verona

N. Petric (SER) Modena

D. Stankovic (SER) Civitanova

N. Jovovic (SER) Monza

A. Atanasijevic (SER) Perugia

S. Starovic (SER) Verona

M. Podrascanin (SER) Civitanova

E. Kohut (SLK) Piacenza

P. Michalovic (SLK) Vibo Valentia

Novità Bodegas per un Settebello da rilanciare1Il francese naturalizzato debutta in azzurro in World League a Mosca e ritrova l’amico Presciutti

Franco CarrellaINVIATO A MOSCA

D alla Russia alla Rus-sia. Eravamo rimastialla maledetta finali-

na mondiale con la Grecia,alla medaglia di legno che ciconsegnò un amaro ritornoda Kazan. Ripartiamo dalgelo di Mosca, prima tappadi una World League cheverrà inframmezzata dal-l’Europeo di Belgrado a gen-naio (dove ci sarà un ulte-riore pass per i Giochi) e re-sta l’unica manifestazioneche non abbiamo mai vinto.La nuova stagione azzurra,preceduta dalla partita-evento con la Spagna nelleacque di Capri, scatta nel se-gno di due giocatori legatis-simi: Michael Bodegas eChristian Presciutti. Unesordio e un grande ritorno.

L’ITALO-FRANCESE L’inne-sto di Bodegas era nell’ariada molto tempo, aspettava-mo soltanto la conclusionedelle pratiche di naturaliz-zazione. La nonna paternaera di Rivalta Bormida (pro-

vincia di Alessandria), ma non rappresenta l’unicopunto di contatto con l’Ita-lia, perché Michael l’hasempre amata. Dopo avervinto 8 scudetti nella suaMarsiglia, nel 2013 non po-teva che approdare in que-sto Paese, ingaggiato dalBrescia, sia per la competiti-vità del campionato siaper... il patrimonio artistico.Michael è un ragazzone chesi ciba di cultura: legge libridi psicologia, compone mu-sica, suona pianoforte e bat-teria, adora la pittura. «Neigiorni scorsi, ho visitato lamostra “Dagli Impressioni-sti a Picasso” al Palazzo Du-cale di Genova. Cinquanta-due capolavori, andate a ve-derla», sospira il 28ennecentroboa che sta vivendo ilperiodo più importante del-la carriera.

PRO RECCO Prima c’è stato iltrasferimento alla Pro Rec-co (triennale), poi la chia-mata di Campagna. «Nonsono più giovanissimo e cre-sceva il desiderio di conqui-stare qualcosa. Capisco chequalcuno nella Francia ci siarimasto male, del resto neero il capitano, però la mag-gioranza di amici ed excompagni ha compreso lamia scelta». Ha dalla suauna qualità rara, la versatili-tà: oltre a piazzarsi ai duemetri, sa giocare da esternoe in marcatura sul centroavversario. «Credo che lapolivalenza, nella pallanuo-to moderna, sia essenziale.

Con Nikola Stamenic, a Marsi-glia, lavorai sodo per diventareun giocatore completo».

IL ROMANO Il debutto ufficialedell’italo-francese coincidecon il rientro dell’amico Chri-stian Presciutti, a 2 anni dalMondiale di Barcellona. «Uncombattente nato» dice di luiBodegas, molto legato pure aPresciutti jr, Nicholas, an-ch’egli presente in questo av-vio di World League come ilcognato Niccolò Gitto. «ConMike scherzavo ripetutamen-te: “Se arrivi in Nazionale, de-vo essere con te”. Non avevomai perso la speranza» confes-sa il 32enne attaccante roma-no, capitano di Bodegas nelBrescia. Hanno persino consu-

mato l’estate insieme dispu-tando il campionato maltese:Christian nel Sirens (4°), ilcentroboa nello Sliema (3°).Col rientro nel Settebello, Pre-sciutti potrà dedicare menotempo alle donne di casa: lamoglie Micol e le piccole Estel-le e Chloé. Sacrificio inevitabi-le, inseguendo il traguardodell’Europeo e dei Giochi. Bo-degas nel calcio simpatizza peril Marsiglia, per un podio olim-pico sarebbe disposto «a pas-seggiare lì, nel porto, indos-sando una maglia del Psg».Christian è supertifoso dellaRoma, allora lo mettiamo spal-le al muro: «Vestirmi di bian-coceleste e urlare forza Lazio?Oddio... Ma solo per l’oro, eh».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

RChristian rientra dopo due anni: «Gli dicevo: “Se vai in Nazionaletorno anch’io”»

LA GUIDA

Per cominciare, una buona notizia: il Sudafrica rinuncia al posto d’ufficio per i Giochi di Rio sia nella pallanuoto maschile sia in quella femminile, i cui tornei di qualificazione olimpica metteranno così in palio 4 e non 3 posti. Maggiori possibilità, dunque, per le squadre di Campagna e Conti. Per la 2a stagione, la World League si disputa sperimentalmente sul campo da 25 metri. Le capolista dei 3 gironi europei andranno alla Final Eight del 21-26 giugno che si dovrebbe disputare in Cina, lo stesso Paese che ospiterà l’atto conclusivo delle donne (a Shanghai). Il Settebello, che si ripresenta con i mancini assenti ai Mondiali di Kazan ed è reduce dal collegiale di Sori (allenamenti e positive partite non ufficiali con Pro Recco, Olympiacos e Nazionale tedesca), è nel gruppo C: oggi si giocano Russia-Italia alle 20 locali (19 italiane) e Croazia-Turchia. Negli altri due gironi ci sono Ungheria, Grecia, Romania, Georgia (A); Serbia, Montenegro, Francia e Spagna (B). Il precedente: Russia e Italia si sono affrontate anche nella 1a fase dell’ultimo Mondiale Successo degli azzurri, 9-6. Poi la formazione di

Shagaev sarebbe stata eliminata e avrebbe chiuso il torneo al 14° posto. Anche il c.t. russo utilizza la World League per fare alcuni esperimenti, prima dei grandi eventi del 2016.Gli azzurri: Del Lungo, Oliva, C. e N. Presciutti, Gallo, Aicardi, Bodegas, F. Di Fulvio, Giacoppo, Giorgetti, N. Gitto, Bini, Busilacchi. Mentre lo storico assistente di Campagna, Amedeo Pomilio, è impegnato alla guida della Pro Recco, il vice del c.t. in questo avvio di stagione diventa Alessandro Duspiva, uno dei maghi delle giovanili azzurre.Il calendario: 17/11 Italia-Turchia, 1/12 Croazia-Italia, 16/2 Italia-Russia, 26/4 Turchia-Italia, 10/5 Italia-Croazia.Albo d’oro: 2002 Russia; 2003, 2004 Ungheria; 2005, 2006 Serbia e Montenegro; 2007, 2008 Serbia; 2009 Montenegro; 2010, 2011 Serbia; 2012 Croazia; 2013, 2014, 2015 Serbia.SETTEROSA Scelte le 13 azzurre che giovedì esordiranno in World League a Nijverdal contro l’Olanda (anticipo della terza giornata): Gorlero, Teani, Queirolo, L.Barzon, Aiello, Radicchi,Garibotti, Bianconi, Emmolo, Frassinetti, Pomeri, C.Tabani, Di Mario.

Stasera alle 19 il debutto contro la RussiaPreolimpico: arriva la rinuncia del SudafricaOra c’è un posto in più per Rio 2016

Sopra, Christian Presciutti, 32enne romano, in forza al Brescia. Sotto con l’amico Michael Bodegas, 28 anni, ora compagno in azzurro ANSA/BORSARELLI

PRIMO APPUNTAMENTO

Sabato la SupercoppaOggi altre presentazioni Oggi al Comune di Modena si presenta la Supercoppa Italiana in programma sabato pomeriggio in Emilia fra Dhl e Diatec Trentino, rispettivamente vincitrici di Coppa Italia e scudetto. Nonché finalisti scudetto a maggio.IN LOMBARDIA (giu.ma.) Oggi alle 11 in Villa Reale la presentazione del Vero Volley Monza (Superlega maschile) e del Saugella Team (A-2 femminile). Nel pomeriggio il Vero allenato da Oreste Vacondio sfida in amichevole i Dragons Lugano di Mario Motta (ore 17.30. Esordio per il palleggiatore Jovovic, il centrale Verhees e lo schiacciatore Rousseaux. La mattina stessa ora, ma al Palazzo Reale di Milano c’è la presentazione della Revivre che quest’anno, in attesa del Palalido giocherà in trasferta a Castellanza.

DOMANI CIVITANOVA (m.g.) Dalla Nazionale alla Lube: Chicco Blengini inizierà domani la sua nuova avventura in biancorosso. Assieme a lui sono attesi a Civitanova anche Juantorena, Sabbi, Stankovic, Podrascanin, Cebulj e Grebennikov. Venerdì prossimo presentazione della nuova squadra all’Eurosuole Forum di Civitanova.

Juantorena e Ngapeth uniti contro il razzismo su Istagram

PallanuotoR

clicL’ORO ALL’EUROPEONON VA ALL’OLIMPIADEBEFFATA LA SLOVENIA

(a.a.) A differenza di altri sport la pallavolo ha scelto di non fare qualificare la vincente dell’Europeo ai Giochi olimpici. Ma per farlo ci sarà un ulteriore torneo ai primi di gennaio a Berlino, a otto squadre: la prima andrà direttamente all’Olimpiade, seconda e terza agli spareggi di maggio in Giappone. Le 8 qualificate in base al nuovo ranking della Cev (confederazione europea) sono prima la Russia (330 punti), Bulgaria (320), Germania (318), Polonia (318), Serbia (316), Francia (296), Finlandia (264) e Belgio (262). Beffata invece laSlovenia di Andrea Giani per 2 punti (260), con l’oro si sarebbe qualificata per Berlino.

Juantorena. Sono Van Garderen a Ravenna, Georgi Bratoev (il gemello Valentin lo avevamo già visto in Italia) a Trento, Grebennikov a Civitanova, Yosifov a Latina, Kaliberda a Perugia e Rousseaux a Monza. E chissà se a campionato iniziato ne arriverà qualcun altro scovato dai nostri club in giro per il mondo.

Alessandro AntonelliAndrea Giani allenerà a Verona

I 35 REDUCI DELL’EUROPEO

34 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Kirk, il «play» di 2.13stregato dai leoniche fa volare Pistoia1Passa allo zoo il giorno libero. «Primi perché ignoranti: non sappiamo che certe gare non dovremmo vincerle...»

Massimo Oriani

«E cco, il solito centronebianco molle e che nonsalta la rubrica del te-

lefono». Non erano in tanti que-st’estate ad aver colto il colpo diPistoia, capolista imbattuta dopo3 giornate. Invece Alex Kirk è unodi quei giocatori che passanoinosservati sino a quando il cam-pionato non si accorge d’aver tro-vato uno dei suoi fari. Dopo ilventello in Trentino, coach Espo-sito lo ha definito un play di 2.13.Roba da far salivare chiunque ca-pisca di pallacanestro.

Alex, dove ha imparato a trattarecosì bene la palla?«Merito di papà che mi ha alle-nato al liceo, ma anche dell’avergiocato a calcio, baseball e so-prattutto golf sin da ragazzino.Sono discipline che mi hannoaiutato tantissimo per la coordi-nazione e la velocità di movi-mento dei piedi».

Cosa pensa della Serie A?«Appena arrivato non avevo ideadi dove fossi finito. Ho scopertouna lega incredibile, tra le mi-

gliori al mondo, con tanto talen-to. La vedo come una grande op-portunità per me».

Il segreto del successo di Pistoia?«L’altruismo. Siamo giovani, ungruppo ben assemblato e sin quistiamo rendendo al top».

Come si è ambientato?«Bene, ma per combattere la so-litudine e l’inevitabile nostalgiadi casa ho comprato un Labra-dor e l’ho chiamata Nala, comela miglior amica di Simba nel Re

Leone».

A proposito di leoni, come stapassando il suo giorno libero?«Allo zoo di Pistoia. Sono davantialla gabbia dei leoni, ce ne sonoalcuni davvero impressionanti».

Su Twitter ha scritto «stavoltaLockett non mi ha schiacciato in testa». Ci spieghi.«Ero al primo anno di college aNew Mexico, lui giocava ad Ari-zona State, mi “posterizzò”. Ca-pita ai lunghi quando vanno perstoppare un avversario e non ciriescono».

Negli Usa si stanno giocando i playoff di baseball. Lei per chi ti-fa?«Chicago Cubs, sin da ragazzino,quando un amico di famiglia miregalò del loro merchandising.Siamo sotto 0-2 con i Mets, manon ho ancora perso le speran-ze».

Ci parli della sua fondazione.«Al momento (si interrompe:“Wow! Scusi, ma un leone è ve-nuto vicino al vetro!”) è solo a li-vello locale, ma spero in futurodi poterla ampliare. Si dedica ai

giovani meno fortunati, cercan-do di dargli un’opportunità peravere successo nella vita. Conl’aiuto di amici, ex compagni disquadra, allenatori, lavoriamoper un domani poter magari co-struire una palestra e creare unasquadra “viaggiante” che giochiesibizioni in giro per gli Usa perraccogliere fondi. E’ giusto cheognuno abbia l’opportunità direalizzare i suoi sogni».

Il suo è tornare nella Nba?«Sicuramente, ma l’Italia mi staconquistando. Chissà, magaritra 10-12 anni sarò ancora qui aPistoia».

Cosa ha imparato ai Cavs?«Tantissimo. E’ stata un’oppor-tunità incredibile. Gente comeLeBron che dà retta al 14°-15°uomo del roster, è qualcosa distraordinario. Con loro ho mi-gliorato il mio gioco e ho creatorapporti che dureranno una vi-ta».

Dove può arrivare la Giorgio Te-si?«L’ignoranza è la nostra forza.Non sappiamo quali sono lepartite che non dovremmo vin-cere sulla carta. Non ci ponia-mo limiti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

23.7Kirk è secondo per valutazione dietro al solo David Logan di Sassari (25). Viaggia a 16.7 punti e 8.7 rimbalzi di media

LA CHIAVE

Alex Kirk, 23 anni, nativo di Los Alamos, New Mexico, mai scelto dai pro’ ha però giocato per i Cavs LAPRESSE

(f.p.) Seconda giornata in Eurocup con Reggio Emilia impegnata in casa dell’Alba Berlino alla ricerca del secondo successo dopo la vittoria su Brindisi all’esordio.Mancherà Kaukenas (ematoma gamba destra, recuperabile per domenica). Domani Trento-Oldenburg e Brindisi-Le Mans.

EUROCUP

Reggio Emiliain casa dell’Alba

VelaRMondiale tavole

Oman negato ai velisti d’Israele

Luca Bontempelli

I l giorno che nello sport sigareggerà senza bandieresarà probabilmente un

gran giorno. Nell’attesa di quel-l’utopico momento l’imprevistaanticipazione che ci arriva dalMondiale RS:X (il windsurfolimpico) cominciato ieri ad AlMussanah, Oman, non sembraincoraggiante. Al Mondiale nonpartecipano due dei migliori,Zubari (terzo nel 2009) eMashiah (un secondo e due vol-te terzo). I due sono israeliani edi aver avuto problemi con il vi-sto d’ingresso nel sultanato.Una terza atleta, Maayan Davi-dovich (terza nelle ultimi dueMondiali) ha aggirato il proble-ma del visto negato sul suo pas-saporto israeliano, presentan-done un secondo austriaco, gra-zie al quale è arrivata in regata.Dove però, come documenta lafotografia, ha sfoggiato una ve-la con la bandiera coperta e al

posto della sigla nazionale ISR,il nome della classe. Stessa ipo-crisia nell’ordine d’arrivo. Dueforzati assenti e un apolide.Non è un bel biglietto da visitaper la Federazione velica mon-diale, presieduta dall’italianoCarlo Croce. Un pasticcio diplo-matico ora diventato inestrica-bile. L’autorità sportiva israelia-na si era procurata per tempo ivisti. Una settimana fa i servizidi sicurezza facevano però sa-pere che non era stato possibiletrovare un accordo con le auto-rità dell’Oman per il loro servi-zio al seguito degli atleti. A quelpunto la federvela israeliana or-ganizza una conferenza stampaper annunciare che, senza sicu-rezza, non invierà gli atleti. Su-bito, dal Sultanato, revocano ivisti. Gli atleti ci restano male,dichiarandosi disposti a partiresenza sicurezza. Le autorità prendono fanno marcia indie-tro. «Che gli atleti partano». Maa quel punto, è giovedì, i vistid’ingresso non ci sono più....

BasketRSerie A: il personaggio

Davidovich gareggia come apolide in Oman: senza bandiera o sigla

35MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Brilla SimonGentile showCosì MilanoasfaltaAvellino1Canestri di alta classe per AleSacripanti: «Ci hanno sovrastato»

Mario CanforaINVIATO A AVELLINO

F acile, molto più facile delprevisto in quella che tra-dizionalmente è sempre

stata una trasferta da circolet-to rosso. Ma basta una Milanoin rodaggio e con molti chilo-metri da fare ancora per mette-re sotto senza tanti compli-menti un Avellino senza Greene alle prese con un bel po’ diproblemi soprattutto a livelloatletico. Il quadro è chiaro dal-la palla a due. E infatti nei pri-mi 15’ c’è poca partita, nel sen-so che i valori tra le due squa-dre sono netti ed evidenti. Re-pesa (che opta per Barac alposto di Lawal) quando si giraverso la panchina per i cambi

ha solo l’imbarazzo della scel-ta, Sacripanti invece fa quelche può e deve affidarsi ancheal ragazzo di scuola senese Se-verini per mettere pressione suGentile: il 22enne ci riesce pu-re bene, facendo innervosire l’azzurro. Gli altri fanno acqua,sparano a salve (4/13 dopo20’, 8/28 finale), ci sono gioca-tori in evidente ritardo di con-dizione come Acker e Leunen,mentre Green è in panchina so-lo per fare numero. Nonostan-te tutto, nel momento dell’af-fondo, sul +14, l’Olimpia si im-pappina, tira male e consentealla Scandone di andare al ri-poso lungo su un insperato me-no 8.

SHOW Ma i punti che spaccanola partita indovinate di chi so-no? Del solito, immenso, Gen-tile. Che si illumina, comespesso accade, nel momentodel bisogno. Un canestro diNunnally, l’unico a salvarsi,porta il -5 (36-41). Paura, bri-vidi? Macchè, c’è SupermanAle che piazza dieci punti di fi-la con un campionario spaven-toso, da spot per il basket:schiaccione in entrata, cane-stro e fallo, canestrissimo tuttosbilanciato a fil di sirena, con lapalla che nemmeno tocca la re-tina. Applausi, solo applausi. Ela gara in pratica finisce lì, c’èsolo il tempo per ammirare unSimon dalla mano calda, unabuona notizia soprattutto in vi-sta Eurolega. «Sappiamo dadove dobbiamo cominciare percostruire questa squadra dalladifesa e stasera penso si sia vi-sto che siamo sulla strada giu-sta», le parole dell’mvp dellaserata, mentre Repesa esageraun po’ nel trovare qualche ap-punto ai suoi. «Per concentra-zione e comportamento possosolo solo dire bravo a tutti - di-

ce il coach Olimpia - anche se le20 palle perse non mi sono pia-ciute, facciamo pochi contro-piede. Ma siamo in ritardo e losappiamo».

RITMO Oliver Lafayette, l’uo-mo delle tre triple iniziali, os-serva: «Piano piano miglioria-mo. Sono entrato subito in rit-mo al tiro e ho trovato buonesoluzioni anche grazie ai com-pagni. Ma credo che la diffe-renza l’abbia fatta la nostra di-fesa che si è fatta sentire pertutti i 40 minuti». «Kruno» Si-mon sorride («Ho avuto buoninumeri ma non li guardo maiperché penso solo alla squa-dra, comunque mi sono piaciu-ti soprattutto i 10 rimbalzi piùche i 21punti»), mentre dall’al-tra parte Pino Sacripanti è co-sciente che «in questo momen-to non possiamo giocare con-tro Milano: ci ha sovrastato so-prattutto a livello fisico».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CLASSIFICASQUADRA PT G V P F S

GRISSIN BON REGGIO EMILIA 6 3 3 0 280 232

GIORGIO TESI PISTOIA 6 3 3 0 233 205

EA7 MILANO 4 3 2 1 246 202

ENEL BRINDISI 4 3 2 1 251 217

BETALAND CAPO D'ORLANDO 4 3 2 1 225 206

UMANA VENEZIA 4 3 2 1 226 207

BANCO DI SARDEGNA SASSARI 4 3 2 1 261 257

DOLOMITI ENERGIA TRENTO 4 3 2 1 217 223

PASTA REGGIA CASERTA 2 3 1 2 181 185

VANOLI CREMONA 2 3 1 2 235 240

OPENJOBMETIS VARESE 2 3 1 2 201 229

OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA 2 3 1 2 187 222

SIDIGAS AVELLINO 2 3 1 2 205 243

MANITAL TORINO 2 3 1 2 199 243

CONSULTINVEST PESARO 0 3 0 3 227 239

ACQUA VITASNELLA CANTU' 0 3 0 3 232 256

PLAYOFF RETROCESSIONE

PROSSIMO TURNO DOMENICA 25/10, ore 18.15BRINDISI-TRENTO (24/10, ore 20.30) PESARO-BOLOGNACANTU'-TORINO (24/10, ore 20.30) VENEZIA-CREMONA (ore 19)C. D'ORLANDO-REGGIO E. (ore 12) CASERTA-MILANO (ore 20.45)PISTOIA-AVELLINO VARESE-SASSARI (26/10, ore 20.45)

AVELLINO 5

Nulla di che, ma almeno si danna l’anima e all’inizio cerca di mettere in difficoltà Gentile. È il migliore realizzatore irpini con 15 ma la percentuale è da brividi: 5/14.

6

IL MIGLIOREJAMES

NUNNALLY

VEIKALAS 5 Prova mediocre, dovrebbe essere un giocatore chiave, quando serve non c’è.ACKER 4,5 Imballato, alcuni tiri sono senza senso: 3/9 dal campo e anche 4 perse. LEUNEN 5 Appesantito, ora è un lontano ricordo della bella ala degli anni scorsi. CERVI 4 Sembra respirare contro Barac, poi è un disastro e sbaglia cose elementari: 1/8 da due.SEVERINI 6 Viene spedito nel 2° quarto per 4’ su Gentile, non è malaccio. Merita la sufficienza.PINI 5,5 Due punti in 2 tiri, fa quel che può contro i lunghi avversari.BUVA 5,5 Come Pini, ma ne segna 4 con percentuali oscene: 2/9.BLUMS 5,5 Triple forzate, all’inizio cerca di scuotere i suoi, 6 assist ma deve migliorare.SACRIPANTI 6 Ha una squadra che non fa mai canestro, può solo migliorare e attende Green.

ACKER E CERVICHE DISASTROPER LAFAYETTE IMPATTO SUPER

MILANO 7

Nei primi 20 minuti ne gioca 12 così così, innervosendosi pure un po’. Nel 3° quarto si porta a spassotutti e i suoi 10 punti di fila con Avellino sul -5 spaccano la partita.

7,5

IL MIGLIOREALESSANDRO

GENTILE

MCLEAN 7 Suoi i primi sei punti di Milano, presente sotto i tabelloni, si procura un’infinità di liberi (10).LAFAYETTE 7 Entra per Cincia a 4’25” dalla fine del primo quarto e piazza tre triple in un amen, impatto super.CERELLA 6,5 Si occupa degli attaccanti più pericolosi, Acker e Nunnally, classico lavoro oscuro. MACVAN 6 Tanti minuti a gara già andata. CINCIARINI 6 Non gioca tanto (16’), ordinaria amministrazione.JENKINS 5,5 In 18 minuti non fa danni, è già una notizia. HUMMEL 6 Sostanza, una tripla e una buona mano a rimbalzo. BARAC 5,5 Inizio difficile, ovviamente non vale Lawal.SIMON 7,5 Piace tanto, segna che è una bellezza, otto punti pesanti nel secondo quarto, compresa una tripla a fil di sirena: continuo (pure 10 rimbalzi).REPESA 7 Buoni cambi, non deve praticamente mai sgolarsi.

LE PAGELLEdi CANF

BRAVI&CATTIVI di VINCENZO DI SCHIAVI

FILLOY PISTOIAPistoia mai così in alto dopo 3 giornate. Gli uomini simbolo? Tanti. Questo è il segreto. Kirk, Esposito e pure Filloy. L’oriundo è 2° nel plus/minus della A dietro a Kaukenas. Il che significa che quando lui va in campo si vince. Qualcuno l’ha definito l’anima diquesta squadra. Pulita, virtuosa e un po’ italiana.

7,5BUSCAGLIATRENTOPiano partita insufficiente, post partita ottimo. Perché il coach trentino non si nasconde dietro alla solita stucchevole litania: «Il problema delle Coppe...». Anzi. «Io le Coppe le voglio fare perché ti fanno fare il salto di qualità». A Trento,come sempre, imparano in fretta.

7AGROPOLIDal mondo ribaltato della A-2 Ovest sale l’urlo di una neopromossa che pensa in grande. In vetta con Trasolini (foto), Tavernari, Santolamazza e Roderick, primo americano della storia del club; unPalasport pieno e infuocato; un tecnico che si chiama Paternoster. Benvenuti in Paradiso

7,5VIRTUSBOLOGNAOcchio agli alibi: «Manca Ray». Che è bravo, ma non Dio in terra. Può aiutare, ma i miracoli non li fa. E occhio pure a quel mantra che può diventare un tarlo: «Non facciamo mai canestro». «E non so perché - dice Valli (foto) -. Forse c’è troppa tensione, forse sentiamo troppo il campionato». Cioè?

5CANTÙ«Siamo giovani, serve tempo» aveva detto capitan Abass (foto). Per ora Cantù ha perso in tanti modi: mollando troppo presto (Capo d’Orlando), per conclamata inferiorità (Sassari), facendosi poderosamente rimontare (ReggioEmilia). Contro Torino, meglio non inventarsene un altro.

4,5SASSARI«Ci sta - dice coach Sacchetti (foto) - prendere 20 rimbalzi in meno in Eurolega, ma non nel campionato italiano». Per la verità non ci sta nemmeno perdere in Eurolega a Istanbul una gara che la Dinamo aveva già vinto. Settimana con titoli in ribasso per il Banco.

5

BRINDISIKENNY KADJI 27 ANNI

La furia di Ken

8

«È stato emozionante. Volevo fare bella figura. Sono anch’io campione d’Italia». Per una sera anche di più. Davanti a suoi (pochi) ex compagni il camerunense, innervato dalla furia dell’ex, piazza una gara con i fiocchi: 25 punti, 14 rimbalzi e 30 di valutazione. Una sontuosa doppia doppia per chi ha scelto un ruolo da titolare a Brindisi lasciando quello da gregario a Sassari e, per una notte, anche parecchi rimpianti. Vero Petway? Vero Varnado?

AVELLINO 60

MILANO 83

(14-20, 31-39; 48-64)

SIDIGAS AVELLINO: Blums 12 (1/1, 3/8), Veikalas 9 (3/5, 1/3), Nunnally 15 (3/6, 2/8), Leunen 5 (1/2, 1/4), Cervi 4 (1/8); Acker 9 (2/6, 1/3), Buva 4 (2/7, 0/2), Pini 2 (1/2), Severini. N.e.: Norcino, Green, Parlato. All.: Sacripanti.

EA7 MILANO: Cinciarini 2 (1/4), Cerella 2 (1/1, 0/2), Gentile 12 (4/7, 1/2), Hummel 5 (1/1, 1/3), McLean 14 (3/5); Lafayette 9 (0/1, 3/5), Barac 6 (2/4), Jenkins 2 (1/3, 0/1), Simon 21 (4/6, 3/5), Macvan 10 (5/6, 0/1), Magro, Toffali. All.: Repesa.

ARBITRI: Lanzarini, Begnis, Attard.NOTE - T.l.: Ave 8/12, Mil 15/19. Rimb.: Ave 29 (Cervi, Buva 6), Mil 44 (Simon 10). Ass.: Ave 15 (Blums 6), Mil 16 (Gentile 4). Progr.: 5’ 7-8, 15’ 19-29, 25’ 39-52, 35’ 54-71. Max vant.: Ave 4 (12-8), Mil 25 (56-81). Spett.: 2400 per 32500 euro.

Krunoslav Simon, 30 anni, prima stagione a Milano dopo un biennio al Lokomotiv KubanCIAMILLO/

CASTORIA

BasketRSerie A: posticipo 3a giornata

36 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

37MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL FENOMENOCONTENUTO

PREMIUM

IL NUOVO LOMUSPACCA TUTTO E

FA SEMPRE METASTESSA VELOCITÀ E STESSA POTENZAMA LUI SEGNA DI PIU’, FIN DA PICCOLO

ORA L’ALL BLACKS E’ A 38 METE IN 39 MATCH:E’ PRONTO A BATTERE TUTTI I RECORD

Savea

IL CONFRONTO: JONAH PIÙ PESANTE E PIÙ ALTO

METE IN NAZIONALE

PESO

AL

TE

ZZ

A

cm

196 cm

192 cm

108 kg

38 37

JULIAN SAVEA

25 anni

JONAH LOMU

40 anni

100

50

150

120 kg

Julian Savea, 25 anni, in una delle tre mete alla Francia: a Inghilterra 2015 ne ha già segnate otto REUTERS

NEL WEEKEND LE SEMIFINALISabato Nuova Zelanda-Sudafrica, domenica Australia-Argentina: è enorme l’attesa per le semifinali di Twickenham. Fari su un fenomeno

IL PERSONAGGIO di ANDREA BUONGIOVANNIINVIATO A CARDIFF (GALLES)

I l paragone è inevitabile e nient’affatto irrive-rente: Julian Savea come Jonah Lomu. Nelmondo ovale lo si sostiene da qualche tempo,

da sabato sera non solo all’interno di quei confini.Le tre mete realizzate a Cardiff nel quarto di fina-le mondiale contro la Francia, una più bella del-l’altra, lo hanno consacrato come personaggio atutto tondo. E si sa: chi segna, in qualsiasi sport,gode di popolarità a prescindere. Quella del 25enne neozelandese è comunque meritata intutto e per tutto. «Ho sempre detto che nessunopotrà mai avvicinare Lomu – afferma con mode-stia – e lo ribadisco ora: Jonah è stato ed è unico.E’ un onore vedere il mio nome accostato al suo,ma io penso solo a svolgere al meglio il mio lavo-ro. E il confronto, proprio perché improponibile,non mi mette pressione».

SUPER ATLETA Intanto però Julian, per certi ver-si, ha già fatto meglio dell’illustre predecessore.Con la tripletta del Millennium (la quarta dellacarriera in Nazionale, match del debutto del giu-gno 2012 contro l’Irlanda ad Auckland compre-so) ha portato a 38 (in 39 partite!) il totale dellemete in maglia All Blacks. Lomu si era fermato a37 (e Tana Umaga a 36). L’ala di origine samoane(come Jonah) ha così portato a otto il computodelle realizzazioni a Inghilterra 2015, eguaglian-do il record in una singola Coppa del Mondo dellostesso Lomu (Sudafrica 1995) e dello SpringbokBrian Habana (Francia 2007). Il bello è che Sa-vea, alle porte, ha altri due match... Quel che piùimpressiona è la devastante potenza abbinata auna velocità di base da urlo: Julian, alto 1.92 per108 kg – esattamente com’era Lomu, che correvai 100 in 10”7 – è un treno in corsa, un bus senzafreni. Lo si è ben visto, in particolare, in occasionedella seconda meta firmata in Galles, quando hasteso gli avversari come birilli: prima l’ala NoaNakaitaci, poi l’estremo Scott Spedding e infine,evitando il placcaggio, il pilone Rabah Slimani.

Devastante. Del resto è sempre stato così: sin daquando, al Rongotai College, nei pressi di Wellin-gton, dov’è nato e cresciuto (all’estremo sud del-l’isola del Nord della Nuova Zelanda), dato il ta-lento, veniva inserito in squadre di gente di anchequattro anni più anziana di lui. «Ricordo tutte lesue partite di quell’epoca, si capiva sarebbe di-ventato un fenomeno – dice Phil Jones, suo alle-natore di allora – ma non una sua parola: nonparlava mai». Giocava anche Seven e faceva atle-tica: il suo record della scuola under 14 nel peso(12.92) resiste tuttora, come quelli di lungo(5.86) e disco (43.92) under 15.

BALLERINO L’esplosione con la Nazionale under20: Savea, ai Mondiali 2010 di categoria in Ar-gentina, segna otto mete in tre partite... Dallastessa stagione è nei Wellington Lions, da quellaseguente è nel Super Rugby con gli Hurricanes, laprima squadra di Lomu. Grande, grosso, dallebraccia lunghe e sorprendentemente coordinato,Julian, non a caso, è anche un ottimo ballerino:chi lo conosce bene racconta che, quando la mu-sica parte, la sua naturale timidezza svanisce. «Nessuna scuola, nessun allenamento – sorride –mi ispiro guardando la tv». Una volta, per unascommessa, si è persino esibito al bar dell’aero-porto di Wellington: «Diversamente avrei dovutopagare 200 dollari...». Inutile dire che le impresedi Julian sono motivo di grande orgoglio permamma Lina e papà Masina, ora tifosi anche delfratello minore Ardie che ora gioca a sua volta neiLions. Sabato hanno assistito dal vivo a una suapartita vinta, domenica mattina all’alba, in fami-glia e davanti alla tv, al tracimante successo degliAll Blacks. «A ogni sua meta un’esplosione – haraccontata Lina – ma può ancora migliorare». In-contentabile. C’è solo un buco nero nel suo passa-to: una denuncia per aggressione da parte dellapartner Dawn Rodgers (poi ritirata in seguito allafrequentazione di lui di un programma riabilita-tivo). Oggi Julian è padre felice di Cora.

IL FUTURO Intanto, mentre in patria Geoff Will-mott, professore in fisica dell’Università di Auck-land, calcola la forza dell’impatto del n. 11 sugliavversari, Steve Hansen, allenatore degli All Blacks, si sbilancia e dichiara che Savea regaleràalla Nazionale e al rugby neozelandese più diquello che ha offerto Lomu. Il ragazzo, due piedifantastici, una grande capacità di movimenti an-che laterali, la rapidità nell’uscire dal placcaggio,pensa al presente. Sabato a Twickenham c’è la sfi-da al Sudafrica che vale la finale mondiale. Davincere a suon di mete.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

RugbyRMondiale 2015

IL CASO

La Federazione si smarca: «L’arbitro Joubert ha sbagliato»Nicola Melillo

C hi è il personaggio pub-blico più in vista nel Re-gno Unito in questi gior-

ni? Non la Regina Elisabetta,ma il sudafricano Craig Jou-bert. Ovvero l'arbitro di Au-stralia-Scozia, travolto in 24ore da polemiche inusuali inun mondo come il rugby, doveil fair play è sovrano assoluto ein cui le decisioni dei fischiettinon si discutono. Mai. Ma sta-volta si è arrivati a una petizio-ne su change.org per bandirloa vita dalla Scozia, con grandiex highlanders che accusavanol'arbitro di codardia. E 24 oredopo la situazione è precipita-

ta con World Rugby, ovvero laFederazione Internazionale,che nella canonica nota pub-blica post match ha scritto:«Ha sbagliato».

L'ERRORE Già, ha sbagliato. Enon è stato un errore qualun-que. Minuto 79, la Scozia a sor-

presa sta vincendo sull'Austra-lia 34-32. Joubert fischia unfuorigioco volontario al pilonescozzese Jon Welsh. Foley da25 metri approfitta e calcia frai pali per il sorpasso sul filo:35-34 e Wallabies in semifina-le. Inutili le richieste di andarea rivedere l'azione in tv («La

usate per tutto!»). Ma quellaazione, come World Rugby haspiegato, non rientrava nellacasistica di uso del TMO.

SMENTITO Dopo 24 ore di po-lemiche (la petizione su chan-ge.org ha rapidamente rag-giunto le 2.500 firme) la notadi World Rugby: «Joubert hacommesso un errore nel conce-dere all'Australia il penalty de-cisivo per il risultato. Ha pena-lizzato lo scozzese Jon Welsh.Rivedendo le immagini televi-sive, Welsh non era in fuorigio-co perché la palla era stata toc-cata dall'australiano Nick Phipps, e la chiamata avrebbedovuto essere una mischia conintroduzione australiana».

CHOC Per il rugby una polemi-ca del genere è «fuori conte-sto»: l'errore arbitrale si accet-ta. Ma il peso specifico stavoltaè clamoroso. Anche in conside-razione delle polemiche fran-cesi per l'arbitraggio dello stes-so Joubert nella finale del2011, quando fu accusato dinon sanzionare diverse azionidegli All Blacks. I Wallabieshanno giocato al limite per tut-to il match, ma francamentenon era facile giudicare. A cal-do anche due icone ovali, comeBrian O'Driscoll e Gareth Tho-mas, avevano sentenziato a fi-ne partita: «Punizione eccessi-va, ma il fuorigioco c'era. Inuti-le girarci intorno». Invece...

© RIPRODUZIONE RISERVATA

R«Il fischio a favore dell’Australia al 79’meritava solo unamischia». Tutta laScozia in subbuglio

Il fallo del pilone scozzese Welsh (fuorigioco) e il fischio dell’arbitro: l’Australia ha vinto 35-34 grazie a questi 3 punti

38 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

#

39MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1SCI ALPINO: LA VONN TORNA IN EUROPA «Sono felice di annunciare che sono stata autorizzata asciare e domani (oggi, ndr) partirò verso l’Europa. Torno sulla neve giovedì!». Con questo messaggio sutwitter l’americana Lindsey Vonn annuncia il suo ritorno alle gare dopo la lunga pausa per l’infortunio.TUTTENOTIZIE

ATLETICA

IAAF, 22 MILIONIALLE FEDERAZIONIIl presidente Iaaf Coe promette 22 milioni di dollari in 4 anni alle federazioni (25 mila), la metà di quanto riceve dal Cio ogni 4 anni. PISTORIUS TORNA A CASAPistorius è uscito dal carcere sudafricano e ora sconterà lapena per la morte della fidanzata Reeva, agli arresti domiciliari. RUTHERFORD E SCHIPPERS Il lunghista britannico Greg Rutherford e la sprinter olandese Dafne Schippers sono stati scelti quali migliori atleti europei dell’anno.

BASEBALL

NY METS: È 2-0 SUI CUBS(m.c.) “Thor” Syndergaard, con una 3-hit e 9 strike out, e Murphy (2/3, media a 357) trascinano I NY Mets al 2-0 nella finale della National con i Chicago Cubs. Il doppio di Wright e il fuoricampo da 2 di Murphy (5°) portano i Mets sul 3-0 già al 1°. Cespedes firma il 4-0 al 3°, poi Syndergaard (lo fa capitolare solo il doppio di Bryan al 6°) i rilievi e Familia (salvezza) garantiscono un finale tranquillo. Rizzo a 1/4. Oggi gara 3.

BOXE

ADDIO GATTI (r.g.) Si è spento a Brescia, Gianni Gatti, a 83 anni. Pugile, maestro e procuratore tra i più conosciuti in Lombardia. Buon dilettante, quattro incontri nei professionisti, tutti vinti. Da manager ha seguito i più popolari pugili bresciani: Tomasoni, Baruzzi, Nervi, Gabanetti e Fossati che divenne campione d’Europa nei gallo. Domani a Brescia i funerali. DONNE (m.moro.) A Spoleto (Pg), al via l’eliminatoria del Women League2015, torneo nazionale regionale elite.

FOOTBALL

BRADY E PATRIOTS: CHE VENDETTANon parlategli di vendetta, lo negheranno sino alla morte. Ma la vittoria dei Patriots in casa dei Colts, che 10 mesi fa scatenarono l’ormai tristemente famoso «Deflategate», lo

RUGBY

POKER SUDISTA Il ranking mondiale aggiornato ieri propone per la prima volta dal 2009 le quattro grandi dell’Emisfero Sud ai quattro primi posti, con Nuova Zelanda, Australia, Sudafrica e Argentina nell’ordine. L’Italia si conferma al 12° posto. MULIAINA ASSOLTO (ma.p.) Mils Muliaina è stato assolto dall’accusa di violenza sessuale. L’estremo delle Zebre (con cui deve ancora debuttare), 100 caps con gli All Blacks, era stato arrestato in diretta tv al termine di Gloucester-Connacht in aprile, quando militava con gli irlandesi. Ieri il tribunale di Cardiff ha fatto cadere ogni capo di imputazione per mancanza di prove. Muliaina ha ringraziato chi gli è stato vicino, compreso lo staff delle Zebre e ha annunciato che tornerà in Nuova Zelanda per un periodo in famiglia

SURF

FIORAVANTI IRIDATO U18(a.fr.) Leonardo Fioravanti è campione del mondo u.18 di surf. Il 17enne di Cerveteri ha vinto il titolo a Oceanside in California dopo una settimana di gare con 322 atleti di 36 Paesi. Talento del surf team Quiksilver, ha siglato un 10/10 con una spettacolare manovra, l’aerial, e chiuso a 19.23 punti, 2° Mignot (Fra, 17.43). Bronzo per Marshall (Usa).

VELA

COPPA AMERICA (r.ra.) Il team svedese Artemis ha vinto la 3° tappa delle America’s Cup World Series disputatasi alle Bermuda. Secondo posto per Emirates Team New Zealand che si conferma leader del circuito dopo tre tappe. Tre in tutto le prove disputate in due giorni di regata nel Great Sound che nel 2017 ospiterà la Coppa America vera e propria. J70 (r.ra.) Grande Italia all’europeo di J70 disputatosi nel Principato di Monaco: l’equipaggio di Notaro Team di Luca Domenici con Piero Vigo, Lorenzo del Rio e Davide Bortoletti ha vinto il titolo continentale mentre L’elagain di Franco Solerio ha chiuso al secondo posto. 72 gli scafi in gara 12 le nazioni rappresentate.

Per la prima volta la Coppa del Mondo va a San Marino. Alessandra Perilli, 27 anni, ha vinto la finale di Nicosia, nella fossa olimpica. Un successo che, come ha detto lei stessa, corona una stagione di alti e bassi, in cui all’inizio, col 2° posto in Coppa ad Al Ain (Emirati Arabi), si è guadagnata la carta Olimpica, ma anche con la delusione deiGiochi Europei di Baku. Ieri a Nicosia, dopo aver chiuso le qualifiche con 71, ha fatto 13 sia in semifinale che in finale, dove ha battuto di tre piattelli la slovacca Stefecekova. Terza la spagnola Galvez. L’azzurra Silvana Stanco con 67 in qualifica non è entrata in semifinale. San Marino nella fossa ha tre posti ai Giochi di Rio, nel femminile oltre ad Alessandra c’è anche la sorella Arianna (ex azzurra) e nel maschile c’è Stefano Selva. Ieri prime 3 serie uomini: Pellielo è 1° con 74, Fabbrizi è a 72, Frasca a 69. . Fossa donne: 1. Al. Perilli (SMR) 71/75 – 13/15 – 13/15; 2. Stefecekova (Slk) 70 – 12 (+1) – 10; 3. Galvez (Spa) 74 – 12 (+0) – 12 (+1); 7. Stanco 67

TIRO A VOLO

Perilli e la fossa Prima Coppa a San Marino

Alessandra Perilli REUTERS

Sta per iniziare la rincorsa all’Amérique di fine gennaio di Robert Bi, il campione italiano gestito in Olanda, vincitore tra l’altro del Derby 2013. Robert Bi rientrerà il 6 novembre a Wolvega nel Premio dei Giganti. Successivamente un primo impegno sulla pista parigina di Vincennes, nel Prix Saint Quentin del 5 dicembre, prima del Tenor de Baune di fine dicembre, a circa un mese dall’assalto all’Amérique, del quale il figlio di Toss Out è al momento il secondo favorito dopo l’astro nascente francese Bold Eagle, reduce dall’assolo nel GP de l’Uet. A NAPOLI Così domenica nel Freccia d’Europa (m 1600): 1 Ravenna (X); 2 Napoleon Bar (E. Bellei); 3 Pace del Rio (Santo Mollo); 4 Orsia (A. Di Nardo); 5 Owen Cr(P. Gubellini); 6 Radiofreccia Fi (x); 7 Olona Ok (G. Di Nardo); 8 Rombo di Cannone (V. Luongo); 9 Papandreu (R. Vecchione); 10 Ribot Ek (A. Farolfi); 11 Ombromanto Om (M. Volpato); 12 Ribelle Op (V. D’Alessandro); 13 Ranymede Fas (M. Minopoli jr); 14 Romanza Font (A. Gocciadoro).

IPPICA

Robert Bi vara l’assalto pariginoall’Amérique

Robert Bi ha 5 anni FORNI

(v.p.) La scena era apparentemente la stessa di tre anni e 80 giorni fa: Calice, Bolzano, casa di Alex Schwazer, un ispettore (allora Wada, ieri Iaaf) che bussa allaporta e chiede di effettuare un controllo antidoping. Ma è passata una vita da quel giorno del controllo fatale (quello che scoprì l’epo), in tutti i sensi. L’esame si è svolto regolarmente (si è trattato di un controllo solo sull’urina, niente prelievo ematico, ovviamente per l’esito bisognerà aspettare qualche giorno) e rientra in uno dei passaggi obbligatori per tornare alle gare. Il codice Wada prevede infatti che un atleta squalificato per doping debba sottoporsi a un minimo di tre controlli a sorpresa (a sue spese) prima della fine della squalifica (nel caso di Schwazer, la data è quella del 29 aprile 2016). Insomma, mancano ancora altri due controlli. In questi mesi, il marciatore si era sottoposto a 16 prelievi nell’ambito della raccolta dati predisposta dallo staff scientifico che segue il suo percorso di rientro alle gare.

ATLETICA

Schwazer,primo controlloufficiale Iaaf

L’olimpionico Alex Schwazer

scandalo dei palloni sgonfi nella finale di conference, persa da Indianapolis a New England, ha sicuramente avuto un sapore speciale per Tom Brady e compagni. Con loro, restano imbattute dopo 6 giornate anche Denver, Cincinnati, Carolina e Green Bay. La 6a: Indianapolis (3-3)-New England (5-0) 27-34; San Francisco (2-4)-Baltimore (2-5) 25-20; Green Bay (6-0)-San Diego (2-4) 27-20; Seattle (2-4)-Carolina (5-0) 23-27; Tennessee (1-4)-Miami (2-3) 10-38; Jacksonville (1-5)-Houston (2-4) 20-31; Cleveland (2-4)-Denver (6-0) 23-26 dts; Detroit (1-5)-Chicago (2-4) 37-34 dts; Buffalo (3-3)-Cincinnati (6-0) 21-34; Minnesota (3-2)-Kansas City (1-5) 16-10; Pittsburgh (4-2)-Arizona (4-2) 25-13; NY Jets (4-1)-Washington (2-4) 34-20.

HOCKEY GHIACCIO

QUI BOLZANO (m.l.) Il Bolzano oggi (ore 19.15) è a Innsbruck (Aut) per il 14° turno di Ebel. Classifica: Znojmo 28; Salisburgo 27; Linz 25; Dornbirner 23; Klagenfurt 22; Bolzano 20: Innsbruck 19; Vienna, Villach 18; Fehervar 15; Graz 12; Lubiana 7.

IPPICA

IERI 4-15-7-12-13 A Palermo (m 1600): 1 Stacy Cup (M.Spina) 1.14.3; 2 Solitar You Sm; 3 Sahara Blv; 4 Sol En Tu Frente; 5 Sere Nere Kyu; Tot.: 2,76; 1,57, 2,54, 3,67 (24,25). Quinté: 328,27. Quarté: 114,14. Tris: 110,34. OGGI QUINTÉ A ROMA A Capannelle (inizio convegno alle 14.45) scegliamo Nadat (1), Damian Sprint (2), Sole di Pio (10), Llorent Express (6), Monte Oliveto (4) e Slp d’Huez (7).SI CORRE ANCHE Trotto: Milano (14.40) e Trieste (15).

NUOTO

AZZURRI (al.f.) A Fabriano (An), l’ucraino Govorov dell’Adn Swim Project vince 50 sl e farfalla. Debutto stagionale per Dotto, Santucci e Mizzau. Uomini: 50 sl Heersbrandt (Bel) 22”13, Govorov (Ucr) 22”32, Dotto 22”96; 100 sl Santucci 49”47, Dotto 50”36; 200 sl Casarin 1’50”03, Dotto 1’50”67; 100-200 do Turchi 54”29-1’58”57; 50 ra Clifford (Gb) 27”48; 50 fa Heersbrandt (Bel) 23”30, Govorov (Ucr) 23”97. Donne: 50 sl/fa Smirnova (Ucr) 25”32, 27”50 (Pezzato 25”67, 28”04); 100 sl Pezzato 54”82 (Mizzau 55”74); 200 sl Mizzau 1’58”91.

TENNIS: PER IL MASTERS SERVONO 2 VITTORIE

La Pennetta a Moscasprint finale per Singapore (lu.mar) Inizia domani l’ultimo sprint di Flavia Pennetta, impegnata a Mosca per cercare la qualificazione al Masters di Singapore e allungare la carriera di un torneo che non ha mai giocato in singolare, ma che ha vinto in doppio nel 2010 con Gisela Dulko. Flavia aspetta la vincente di oggi tra Daria Gavrilova (n° 36 del mondo) e Alize Cornet (n° 41). Contro la russa non ci sono precedenti, contro la francesina invece 5 vittorie su 5. Per ottenere l’aritmetica certezza di partecipare alla kermesse di fine anno, Flavia dovrà anche superare l’ostacolo successivo, battere Lesia Tsurenko (37) o la vincente tra Schmiedlova (26)-Sasnovich (103). Ma anche con un clamoroso scivolone, la brindisina avrebbe molte chance per Singapore: a impedirle l’ultima trasferta solo una vittoria a Mosca di Karolina Pliskova e la finale di Carla Suarez Navarro. CLASSIFICHE Donne (Wta): 1.(1) S.Williams (Usa) 11.285; 2.(2) Halep (Rom) 6580; 3.(3) Sharapova (Rus) 4691; 4.(4) Muguruza (Spa) 3691; 5.(5) Kvitova (R,Cec) 3860; 6.(6) Radwanska (Pol) 3225; 7.(9) Kerber (Ger) 3220; 8.(8) Pennetta 3253; 9.(7) Safarova (R.Cec) 3406; 10.(10) Bacsinszky (Svi) 3157; 17. (17)

Vinci 2655; 18. (18) Errani 2525; 34. (33) Giorgi 1325; 50. (53) Knapp 1031.Uomini (Atp): 1. (1) Djokovic (Srb) 16.785; 2.(2) Murray (Gb) 8750; 3.(3) Federer (Svi) 8430; 4.(4) Wawrinka (Svi) 6630; 5.(5) Berdych (R.Cec) 4840; 6.(6) Nishikori (Gia) 4705; 7.(7) Nadal (Spa) 4330; 8.(8) Ferrer (Spa) 3805; 9.(9) Raonic (Can) 2820; 10.(15) Tsonga (Fra) 2590; 22. (26) Fognini 1470; 28. (29) Seppi 1405; 59. (61) Bolelli 790: 71. Lorenzi (73) 680; 88. (83) Cecchinato 615. A MOSCA (768.000, cem.). 1° turno. Uomini: Kuznetsov b. Albot (Mol) 6-4 6-2; Gimeno b. Sousa (Por) 7-6 (2) 4-6 7-5; Gabashvili b. Ilkel (Tur) 6-2 6-1. Donne: Kuznetsova b. Siniakova (R.Cec) 6-0 6-3; Cibulkova (Slk) b. Vesnina7-5 6-1; Begu (Rom) b. Pironkova (Bul) 1-6 7-6 (2) 6-2;Turenko (Tur) b. Krunic (Ser) 6-3 6-1.

Flavia Pennetta, 33 anni, n. 8 AFP

SCHERMA: UOMINI QUARTI NEL FIORETTO

E’ sempre Dream TeamPartenza con successo Riparte con un successo la stagione di Coppa del Mondo del Dream Team di fioretto femminile. Nella prova a squadre di Cancun (Messico) —, dopo aver visto sul podio nell’individuale, con la Volpi seconda, Elisa Di Francisca e Martina Batini terze — il c.t. Andrea Cipressa ha deciso di puntare su una squadra giovane per la prima gara della stagione. Quindi Elisa Di Francisca e Valentina Vezzali e dentro le giovani Volpi e Cini, ma il risultato non è cambiato: Arianna Errigo, Martina Batini, Alice Volpi e Chiara Cini hanno travolto la Russia 45-29 in finale. Con una Errigo in grandissimo giornata, dopo la eliminazione al primo turno nell’individuale, nemmeno le due squadre battute in precedenza erano riuscite a sfondare la quota 30 punti: ai quarti le azzurre campionesse olimpiche e del mondo in carica hanno piegato l’Ungheria 45-26, in semifinale gli Stati Uniti 45-29. UOMINI Chiudono al quarto posto invece gli azzurri del fioretto a San Josè (Usa). Senza Andrea Cassarà, rimasto in Italia a causa di una tendinite al gomito sinistro che lo ha costretto al forfeit, Andrea Baldini, Daniele Garozzo, Giorgio

Avola e Edoardo Luperi, hanno superato ai quarti la Germania di Peter Joppich 45-39. In semifinale hanno ceduto alla Francia 45-42 e poi nella finale per il terzo posto agli Stati Uniti 45-28. Dopo questa gara gli azzurri sono al terzo posto nella corsa alla qualificazione olimpica dietro Russia e Francia. Fioretto donne a squadre a Cancun (Mes). Finale: ITALIA b. Russia 45-29; 3° posto: Usa b. Germania 37-30. Semifinali: Russia b. Germania 38-24;Italia b. Usa 45-29. Quarti: Italia b. Ungheria 45-26.Fioretto uomini a squadre a San Josè (Usa). Finale: Francia b. Giappone 45-37; 3° posto: Usa b. Italia 45-28Semifinali: Giappone b. Usa 45-42; Francia b. Italia 45-42. Quarti: Italia b. Germania 45-39.

Volpi, Errigo, Batini e Cini BIZZI

OLIMPIADI: MONTEZEMOLO E MALAGO’ A TOR VERGATA

«Se giochiamo di squadra Roma 2024 la più forte» «Se facciamo squadra non ce n’è per nessuno». Così Luca di Montezemolo chiude il suo intervento all’università di Tor Vergata nella mattinata dedicata a Roma 2024. Il presidente del comitato promotore della candidatura èscatenato. Mentre Giovanni Malagò conferma che in caso di vittoria, qui oltre al Villaggio Olimpico e al palasport (basket o pallavolo) sotto la Vela di Calatrava, nasceranno anche un velodromo (temporaneo) e un grande parco dedicato alle due ruote (permanente). Per poi ribadire davanti alle iene tv: «Giuro che non farò il sindaco di Roma».«La più grande festa dello sport del mondo» è lo slogan che Montezemolo lancia verso gli studenti. Tracciando dei percorsi possibili: «Lanceremoun bando per laureati e laureandi in Ingegneria e Architettura per effettuare il censimento degli impianti sportivi esistenti». Malagò fa un pronostico in caso di vittoria a Lima (dove nel settembre 2017, si svolgerà la votazione decisiva): «A quel punto il Paese si “ingarella”». Appassionandosi alla costruzione dei primi Giochi post gigantismo. Tanti applausi e pure diversi campioni presenti: Elisa Santoni, Valerio Aspromonte e Annalisa Minetti, la cantante-

ciclista paralimpica, che invita tutti a «indossare idealmente ogni mattina la maglia dell’Italia. Bisogna crederci». Mentre ad ascoltare c’era anche Jun Ueno, il presidente della Tokyo Metropolitan University, che ha firmato ieri una convenzione con il rettore Giuseppe Novelli: un ponte fra il 2020 e il 2024, nelle speranze italiane.Montezemolo cita pure Caracalla, le Terme, il ricordo dello storico concerto dei tre tenori, Carreras-Domingo-Pavarotti, la bellezza di Roma. Viene pure da pensare a un’altra Caracalla, lo stadio di atletica, chiuso per una questione burocratica. Riaprirlo è un obiettivo di tutta la città: Roma 2024 può dare una mano?

Valerio Piccioni

Luca di Montezemolo, 68 anni

40 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Gli annunci si ricevonotutti i giorni su:

[email protected]

oppure nei giorni ferialipresso l’agenzia:

Milano Via Solferino, 36tel.02/6282.7555 - 7422,

fax 02/6552.436

Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricercadi personale devono sempre intendersi ri-volte ad entrambi i sessi ed in osservanzadella Legge sulla privacy (L.196/03).

TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA

Rubriche in abbinata: Corrieredella Sera - Gazzetta dello Sport:

n. 1: € 2,08; n. 2: € 7,92; n. 3:€ 7,92; n. 4: € 5,00; n. 5: € 4,67;n. 6: € 4,67; n. 7: € 4,67; n. 8:€ 4,67; n. 9: € 4,67; n. 10: € 2,92;n. 11: € 3,25; n. 12: € 4,67; n. 13:€ 9,17; n. 14: € 7,92; n. 15:€ 4,17; n. 16: € 2,08; n. 17: €

4,58; n. 18: € 3,33; n. 19: € 3,33;n. 20: € 4,67; n. 21: € 5,00; n. 22:€ 4,67; n. 23: € 5,00; n. 24: € 5,42.

A SSISTENTE alta direzione,impiegata commerciale, officemanager. Pluriennale espe-rienza. Part-time/full-time inMilano - Varese - [email protected]

CONTABILEesperto, laureato, plurien-nale esperienza, offresi pergestione contabilità gene-rale, clienti, fornitori, ban-che, Iva, bilancio, F24, In-trastat, personale, ammini-strazione. Disponibilità im-mediata. 347.23.64.471

RAGIONIERE pluriennale esperien-za co.ge, fornitori, banche, bilanci,adempimenti fiscali. Offresi.340.62.20.076

RAGIONIERE pluriennale esperien-za, co.ge, fornitori, banche, bilanci,buon inglese, adempimenti fiscali. Of-fresi. Inviare e-mail a: [email protected]

RAGIONIERE 55 anni, Milano, plu-riennale esperienza studi commercia-listi, contabilità, bilanci, pratiche fisca-li. 340.09.79.842

RESPONSABILE amministrativo plu-riennale esperienza, coordinatore/su-pervisore amministrativo, contabilitàgenerale, analitica, clienti, fornitori,tesoreria, ufficio personale, bilancio,rendiconto finanziario, economico,rapporti consulenti esterni/ banche.338.11.87.177

SEGRETARIAreferenziata, uso pc, plu-riennale esperienza ufficiaziendali, studi medici, cen-tralino, front office. Dispo-nibilità immediata.333.27.18.984

54ENNE inmobilità 30 anni esperien-za magazziniere, patentino mulettocerca lavoro. 329.49.57.628

DITTA essenziera in Milano cercaesperta spedizione merci pericolose,fatturazione, segreteria, conoscenzainglese, buon uso strumenti informa-tici. Fax: [email protected]

STUDIO notarile cerca stagista per se-greteria/centralino. Inviare curriculuma: [email protected]

SOCIETÀdi distribuzione quotidianiricerca automuniti per lavo-ro di consegne notturne re-sidenti Milano zona sud est,zona Corvetto, San GiulianoMilanese, San Donato Mila-nese e limitrofi preferibil-mente con partita iva. Tel.039.88.16.25

ESPERIENZA trentennale gestionedivisioni aziendali, conduzione retivendita, settore medicale e dentale,esamina proposte. info: [email protected] o 348.44.00.469MATLAB expert offresi. Contattare:[email protected] professionisti imprenditori, do-centi universitari, esperti gestioneaziendale, operazioni straordinarie,analisi situazione industriale, finanzia-ria, creditizia, fiscale, assume incarichiconsulenza e/o gestione fiduciaria percentro-nord e Campania. Coordinato-re avvocato Domenico De Vivo - [email protected] -0039.348.23.11.261

AVVIATO studio professionale, SestoSan Giovanni, cerca commercialista,consulente del lavoro, contabili da in-serire proprio organico. Esperienza,autonomia. [email protected] interessato pubblicare "Illotto speculativo. Come diventare si-stemista professionale" cercasi.345.29.26.595

A FFARE Deledda 2 MM Lore-to libero sesto piano mq 200,triplaesposizione, tripli servizi,ascensori, Euro 2.900/mq CE: E- IPE: 129 kWh/mqa02.28.38.12.08 Granvela.itARENA Giannone 9 appartamentinuovi uno, due, tre locali. CE: F - IPE:153 kWh/mqa 02.33.61.71.12 Gran-vela.itASSOLUTAMENTE ristrutturato emai abitato. Turati - Repubblica 150mq. CE : B - IPE: 43,36 kWh/mqa.331.72.04.701 inintermediari.ATTICI Maciachini. Piani alti, terrazzi.box. APE: C - IPE: 74,9 kWh/mqa02.88.08.31 codice T07 - filcasaim-mobili.itBRERA vendesi quadrilocale 120 mq,terzo piano, CE: D - APE: 97,85 kWh/mqa. Business Services02.29.51.80.14CASSIODORO 24, ultimi bilocali, tri-locali ristrutturati CE: F> - IPE: 147,15kWh/mqa02.48.01.18.83Granvela.it

CORSO LODI.Nuova costruzione tri-locale 74 mq. Minimo anticipo, mutuoeuro 998/mese. APE: B - IPE: 41,31kWh/mqa. 02.88.08.31 - codice T20 -filcasaimmobili.it

CORSO VERCELLI. Nuovissimo atti-co. Soggiorno - angolo cottura, 2 ca-mere, 2 bagni, parquet, condizionato- termoautonomo. APE: B - IPE: 45,00kWh/mqa.

FORO BONAPARTE prestigiosoquadrilocale mq. 160, mai abitato.Box. APE: C - IPE: 65,85 kWh/mqa.02.88.08.31 cod. P23 filcasaimmobi-li.it

LOSANNA bilocale nuovissimo 59mq. Minimo anticipo, mutuo euro1.000/mese. APE: B - IPE: 33,26 kWh/mqa. 02.88.08.31 filcasaimmobili.itcodice B45.

TARTINI monolocale, cucinotto, ba-gno, balcone vendesi CE: G - IPE:210,69 kWh/mqa 02.39.31.05.57Granvela.it

BUSINESS SERVICES vende Berga-mo provincia, vicinanze centro, villainizi '900 di 500 mq, CE: G - APE:321,86 kWh/mqa, cortile 1.290 mq.02.29.51.80.14

VENDESI casa padronale stile libertycentro storico provincia di Brescia. CEesente. Trattative riservate.327.54.16.169

B EI società d'investimentoacquista direttamente appar-tamenti e stabili in Milano.02.46.27.03CHIRURGO estetico cerca urgente-mente a Milano appartamento presti-gioso incaricata Sarpi Immobiliare02.76.00.00.69

BANCHEMULTINAZIONALI

•RICERCANO appartamenti affit-to vendita. Milano e provincia02.29.52.99.43

BANCHE e multinazionali ricercanoimmobili in affitto o vendita a Milano.02.67.17.05.43

A Milano svendiamo magazzino al pri-mo che arriva! Pagato Euro 350.000richiesta Euro 195.000 ma, per chi èsvelto anche meno. Telefona per ve-dere 035.47.20.050 (esente da CE).

SOCIETÀ TRASPORTIe distribuzione Lombardia-Emilia Romagna-offre ser-vizi di ritiro consegne da eper Lombardia-Emilia Ro-magna. Distribuzione capil-lare e servizi personalizza-ti, preventivi gratuiti. Rivol-gersi scrivendo via e-mail:[email protected]

BUSINESS SERVICES cede Ferraraprovincia storico noleggio autobus conconducente/trasporto turistico, CE: G- APE: 321,86 kWh/mca.02.29.51.80.14

BUSINESS SERVICES cede Ravennaprovincia avviato commercio articoli/allestimenti per feste/bomboniere,CE: G - APE: 321,86 kWh/mca.02.29.51.80.14

BUSINESS SERVICES GROUP ce-de Novara provincia avviata residenzaper anziani, CE: G - APE: 321,86 kWh/mca. Ottimi ricavi. 02.29.51.82.72

BUSINESS SERVICES GROUP ce-de Valtellina (So), località sciistica, sto-rico hotel 4 stelle/residence/ristoran-te/palestra, immobile 2.400 mq, CE:G - APE: 321,86 kWh/mca. Ottimoreddito 02.29.51.82.72

RILEVIAMO finanziamo aziende.Meta Group Sa. Tel.0041.77.98.67.850

ACQUISTIAMO,VENDIAMO,PERMUTIAMO

•OROLOGI MARCHE PRESTI-GIOSE, gioielli firmati, brillanti,coralli. www.ilcordusio.com -02.86.46.37.85

PUNTO D'OROcompriamo contanti, super-valutazione gioielli antichi,moderni, orologi prestigio-si, oro, diamanti. Sabotino14 - Milano. 02.58.30.40.26

ACQUISTIAMO

•AUTOMOBILI E FUORISTRA-DA, qualsiasi cilindrata. Passag-gio di proprietà, pagamento im-mediato. Autogiolli, Milano.02.89.50.41.33 - 327.33.81.299

ABBANDONATI a trattamenti be-nessere da 40 euro. Info02.23.16.12.68

CENTRO massaggi Milano zona Cin-que Giornate, trattamenti olistici rilas-santi, ayurvedici. 02.54.10.21.68 -371.15.73.436

41MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

di GIORGIO DELL’[email protected]

Ho passato il pomeriggio amettere in fila i fatti di Marche-no e non sono venuto a capo dinulla. Non si capisce niente.

1 È la storia dell’imprendi-tore scomparso, cui se-gue la scomparsa di un

suo operaio, e poi trovano que-st’operaio morto in cima a unamontagna?Sì, esatto. L’imprenditore sichiama Mario Bozzoli. Hacinquant’anni, alto un metroe 90, moglie e due figli. La dit-ta è una fonderia, specializza-ta nella produzione di lingotti

d’ottone. Quindici dipendenti,13 mila metri quadri di impian-ti in via Gitti a Marcheno, pro-vincia di Brescia. C’è un forno,che brucia a mille gradi. Sonole 19.15 di giovedì 8 ottobre.Bozzoli chiama col cellulare lamoglie, Irene Zubani. «Stouscendo adesso. Il tempo dicambiarmi e arrivo». Poi spe-gne il cellulare. Poi sparisce. Gliabiti che doveva indossare sonosempre lì. La Bmw X5 è par-cheggiata al suo posto. Sulle molte telecamere che filmanotutti quelli che vanno e vengo-no non c’è niente. È uscito infi-landosi nell’auto di qualcun al-tro? S’è fatto preparare una fu-ga perfetta, ogni tanto i giornalici spiegano che ci sono agenziespecializzate, e adesso sta inqualche isoletta dei Caraibi ab-bracciato a qualche bella mora?Qualcuno lo ha sequestrato?Qualcuno lo ha ammazzato?Qualcuno lo ha spinto nell’alto-forno? È cascato nell’altofornoda solo, per sbaglio o perchévoleva togliersi la vita? A tuttequeste domande senza rispostane va aggiunta un’altra, ugual-

mente senza risposta: perché?

2 È possibile cadere nell’al-toforno?L’avvocato della famiglia

Bozzoli, Patrizia Scalvi, ha ef-fettuato un sopralluogo in fab-brica martedì scorso. L’operaioche la accompagnava, a do-manda, ha risposto che sì, in te-oria si può cadere nell’altofor-no. Non è semplicissimo, non èmai successo, ma può accadere.Questo operaio si chiama Giu-seppe Ghirardini, 50 anni an-che lui, addetto proprio allafornace. Quando Bozzoli ha sa-lutato per andarsene era pre-sente, con altri due lavoratori(Ermes Maggi e il senegaleseAbu) e due nipoti di Bozzoli, fi-gli del fratello Adelio, Giacomoe Alex. I carabinieri e i magi-strati, come fanno sempre in questi casi, interrogano i testi-moni parecchie volte per parec-chi giorni, magari facendogliripetere le stesse cose. Mercole-dì avrebbero voluto risentireGhirardini. Ma Ghirardini, mercoledì mattina, ha detto al-la sorella che andava a caccia,

poi è uscito senza prendere néi cani né i fucili, è salito sullaSuzuki Vitara marrone, haraggiunto il Passo Crocedomi-ni (1.800 metri d’altezza), poiha lasciato la macchina ecamminato per tre chilome-tri. Raggiunto sotto la pioggiail torrente che scorre in locali-tà Case di Viso (siamo in Val-camonica) è morto. Potrebbeanche essere stato trascinatoo trasportato fin lì. Ma non sidirebbe. Nessuno gli ha spara-to, nessuno lo ha picchiato,nessuno lo ha strozzato. Gliinquirenti, in attesa dell’au-topsia, dicono che è morto percause naturali. Stava a facciain giù, vestito come un cerca-tore di funghi, ai piedi gli sti-vali appena comprati. Non sose lei riesce a immaginarequalcosa.

3Due indizi fanno una pro-va.Ma una prova di che co-

sa, scusi? L’operaio, fino aprova contraria, è morto dimorte naturale. E Bozzoli, perquello che ne sappiamo, po-trebbe essere vivo.

4 Fatti di famiglia? Debiti?Finora non risulta nien-te. La Bozzoli srl è stata

lasciata in eredità dal padreGiuseppe ai due figli, Adelio(più grande di dieci anni) e loscomparso Mario. Adelio vo-leva mettersi in proprio, conuna sua fonderia da aprirenella vicina Bedizzole. Marioaveva comprato un immobilea Montichiari per aprire unaclinica dentistica e sistemareil figlio Claudio. Sono piccolecose, dietro alle quali non ri-sulta niente, niente che possafornire un movente all’enor-mità di due sparizioni e un ca-davere.

5Gli inquirenti che dicono?La morte di Ghirardinirafforza l’ipotesi che

qualcuno abbia ucciso Bozzo-li. Il sequestro di persona è al-tamente improbabile: sui na-stri delle telecamere non ri-sulta niente e nessuno ha vi-sto entrare nessuno. Inoltre,dopo tutti questi giorni, ci sa-rebbe una richiesta di riscat-to. E infine da noi il sequestroè un reato pressoché scom-parso. Non ci sono motivazio-ni per il suicidio. L’incidentecon caduta nell’altoforno èpossibile, ma qualcuno do-vrebbe aver visto qualcosa e,in questo caso, perché tacere?Poi c’è il collegamento tra lasparizione di Bozzoli e la mor-te di Ghirardini, un uomosemplice, cattolico pratican-te, qualche volta triste per viadella moglie che l’ha piantatoe s’è portata il bambino inBrasile. Il collegamento tra i due fatti ci deve essere perforza. Ma qual è?

La morte dell’operaio e la scomparsa del suo datore di lavoro sono collegate tra loro?1Si cercano tracce dell’imprenditore nell’altoforno e si rafforza l’ipotesi del delitto. Ma restano troppe le domande senza risposta

NOTIZIE TASCABILI

C’è un «buon clima» in Commissione europea, dopo una prima lettura della legge di Stabilità che è stata inviata dal governo italiano. Fonti Ue indicano che l’Italia è «più solida» del 2014 e «non ci sarà rinvio» della manovra al mittente. Cosa per altro accaduta da poco con la Spagna, la cui legge di bilancio è stata rinviata. Resterebbe aperta la questione dello «sconto migranti»: un ulteriore margine di flessibilità che permetterebbe all’Italia di alzare il deficit di altri 0,2 punti(al 2,4% del Pil), liberando altri 3 miliardi di euro di risorse, che andrebbero destinati al taglio dell’Ires già nel 2016 e a maggiori sgravi fiscali. Soddisfatto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan: «Abbiamo trovato la quadra e abbassato le tasse».

LA LEGGE DI STABILITÀ

Manovra, la Uefavorevole al sì«Italia solida»

Convocato in Procura per la vicenda delle note spese, l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino si difende e non risulta indagato. «Tutte le sottoscrizioni a suo nome sugli scontrini non sono autentiche, come può rivelarsi ad occhio nudo», spiega il suo legale.Alcuni giustificativi risulterebberofirmati quando il chirurgo era all’estero. L’avvocato precisa che Marino «ha donato al Comune di Roma il 10% della propria indennità di sindaco nel 2014».

L’EX SINDACO DI ROMA

Marino dal pm«Firme fasullesugli scontrini»

«Le circostanze della sua morte non sono chiare». Anthony Borden, direttore esecutivo dell’Ong Iwpr (Institute for war and peace reporting), organizzazione che supporta i giornalisti di guerra, non crede al suicidio della collega Jacqueline Anne Sutton, la 50enne britannica direttrice dell’Iwpr in Iraq, trovata morta sabato in una toilette dell’aeroporto Ataturk di Istanbul. Secondo le autorità turche, si sarebbe tolta la vita impiccandosi con dei lacci di scarpe. Ma la ricostruzione non convince. «Serve un’indagine internazionale», chiedono i colleghi. Il suo predecessore era morto in attentato. La donna temeva di essere nel mirino dei terroristi per i suoi studi sulla violenza contro le donne da parte dell’Isis.

BRITANNICA, 50 ANNI: LAVORAVA IN IRAQ

Jacqueline Anne Sutton, 50 anni, aiutava i giornalisti di guerra ANSA

Trovata impiccata a Istanbul:mistero sulla reporter scomoda

Ignazio Marino ha 60 anni ANSA

Per stringere affari o avere vantaggi politici, Gianpaolo Tarantini tra il 2008 e il 2009 «corteggiò» l’allora premier Silvio Berlusconi portando ad Arcore 26 ragazze, molte delle quali escort, perché sapeva che il capo del governo aveva un debole per il gentil sesso. Il pm a Bari ha chiesto la condanna a 8 anni per

Tarantini. Per Sabina Beganovic (in arte Began), l’«ape regina» delle feste dell’ex Cav, sono stati chiesti 3 anni. Le accuse, a vario titolo, sono reclutamento, sfruttamento, favoreggiamento, induzione della prostituzione.

I FESTINI DI ARCORE

Il caso escortChiesti 8 anniper Tarantini

L’imprenditore Gianpaolo Tarantini

La fuga di migliaia di civili siriani nel nord del Paese è uno dei primi risultati dell’offensiva russo-iraniana nella regione a sud di Aleppo, controllata dagli insorti. Almeno 70 mila persone - tra cui anziani, donne e bambini - hanno abbandonato le località da 48ore sotto il fuoco dei raid russi e dall’offensiva di terra iraniana e governativa. Gli Usa prendono tempo e il segretario di Stato John Kerry dice che Washington lavora per evitare «la totale distru-zione della Siria». Kerry aggiunge che gli Usa cercheranno di mettere allo stesso tavolo sauditi, turchi e russi. «Abbiamo un interesse morale per fermare questa catastrofe», ha detto.

GLI USA CONVOCHERANNO A GIORNI UN TAVOLO

Siria, 70 mila persone sono in fugadopo i raid russi e l’attacco iraniano

IL PROCESSO

Tav, De Luca assolto: «Non istiga alla violenza»1Lo scrittore accusatodi spingere a sabotarela Torino-Lione:«Così la Costituzioneè stata rispettata»

N on sussiste il fatto, l’intel-lettuale ha espressoun’opinione legittima e

non ha istigato a delinquere: ierilo scrittore napoletano Erri DeLuca è stato assolto per le sue di-chiarazioni pubbliche a soste-gno del sabotaggio della Tav inun processo che tanto ha fattodiscutere. Qualcuno aveva intra-visto la volontà da parte della magistratura di censurare la li-bertà di espressione: si erano

mobilitati intellettuali e politici,soprattutto francesi, per lo stopal procedimento, ma si è arrivaticomunque alla sentenza. «Non èuna vittoria, è stata impeditaun’ingiustizia, quest’aula è unavamposto sul presente prossi-

mo. La Val di Susa mi riguarda,la sentenza ribadisce il valoredell’articolo 21 della Costituzio-ne», le prime parole di De Lucadopo l’assoluzione. In mattina-ta, aveva letto una dichiarazionespontanea, parole affilate senza

arretrare: «Considero l’imputa-zione un esperimento, il tentati-vo di mettere a tacere le parolecontrarie. Confermo la mia con-vinzione che la linea sedicentead Alta Velocità vada intralciata,impedita e sabotata per legitti-ma difesa del suolo, dell’aria edell’acqua». Immediate e inevi-tabili, le polemiche a destra e lasolidarietà a sinistra. In mezzo,una controparte che ha misura-to i toni: «Non ne faremo unabattaglia campale, ma nei mo-menti di tensione sociale ci sonodei limiti che soprattutto gli in-tellettuali dovrebbero rispetta-re», ha detto l’avvocato di Ltf, lasocietà italo-francese del pro-getto Torino-Lione.

cont.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lo scrittore Erri De Luca, 65, ieri in tribunale a Torino dopo l’assoluzione

1 I controlli dei vigili del fuoco nella fonderia della famiglia Bozzoli a Marcheno nel Bresciano 2 L’ope-raio della stessa azienda Giuseppe Ghirardini, trovato morto a Ponte di Legno (Bs) 3 L’imprenditore Mario Bozzoli, scomparso lo scorso 8 ottobre proprio mentre era nella sua fabbrica ANSA-LAPRESSE-CAVICCHI

1 2

3

IL FATTODEL GIORNOIL GIALLO DI BRESCIA

AltriMondiR

42 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Anomalie nel 730 Partono le lettere:avvisati in 220 mila 1Nel mirino del Fisco sono finiti i precompilati Inviti «bonari» a chi non ha pagato il conguaglio

Daniele Vaira@danvaira

S i tratta di una sorta di ti-ratina d’orecchie. Sichiamano avvisi «bona-

ri». E sono quelle lettere chesono partite verso le caselle po-

stali di 220 mila contribuentiin posizione irregolare. È unodei primi risultati del 730 pre-compilato, che ha permesso alFisco di individuare coloro chehanno dichiarato una posizio-ne probabilmente diversa dallarealtà. In particolare, sono fi-niti nel mirino delle Entrate i

lavoratori che non hanno pre-sentato la dichiarazione, pur avendo diverse fonti di reddi-to, e che non hanno di conse-guenza pagato il conguagliodelle imposte. Chi riceve la let-tera può rimediare con ravve-dimento operoso e sanzioni ri-dotte entro il 29 dicembre conUnico (entro 90 giorni dallascadenza ordinaria del 30 set-tembre) beneficiando così conil ravvedimento operoso di una«significativa riduzione dellesanzioni dovute per la tardivadichiarazione e per gli even-tuali versamenti».

GLI UFFICI Queste anomalievengono normalmente riscon-trate a distanza di anni dalla presentazione della dichiara-zione, con l’applicazione disanzioni e interessi in misurapiena. Ora, grazie alla precom-pilata, è possibile individuarlein tempo reale e, ricevendol’avviso preventivo, il cittadinopuò rimediare senza imbatter-si mai nei controlli. I contri-buenti che vogliono riceveremaggiori informazioni e assi-stenza nella compilazione del-la dichiarazione possono rivol-gersi agli uffici territoriali del-l’Agenzia delle Entrate o chia-mare il call center al numero848.800.444 dal lunedì al ve-nerdì, dalle 9 alle 17, e il saba-to, dalle 9 alle 13.

LA NOVITÀ Da quest’annol’Agenzia delle Entrate, utiliz-zando le informazioni disponi-bili in Anagrafe tributaria, hamesso a disposizione di lavora-tori dipendenti e pensionati ladichiarazione dei redditi giàcompilata. In pratica, un mo-dello 730 che può essere accet-tato dal contribuente così co-m’è, oppure modificato o inte-grato prima dell’invio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I modelli 730 precompilati sono scaricabili direttamente dal sito delle Agenzie delle Entrate ANSA

LA RUMMO A BENEVENTO

Vip e solidarietà: la catena socialche salva la pastadall’alluvione

Filippo Conticello@filippocont

L’ acqua non li ha mairammolliti, dicono. Néquella che bolle in pen-

tola con gli spaghetti, néquella che cade dal cielo a ro-vinare anni di lavoro duro: ilPastificio Rummo, azienda dieccellenza sommersa dal nu-bifragio che ha travolto il Be-neventano tra il 14 e il 15 ot-tobre, continuerà a vivere. Ea produrre con il solito, origi-nale, metodo della «lenta la-vorazione». Merito anche deisocial che, usati come si deve,hanno la forza di cento gover-ni: nessun insulto da vomita-re stavolta, ma una idea ge-nuina da condividere. Si sti-ma che con la pioggia la granparte dei macchinari sia statadistrutta e circa 1.500 operairischino il posto. Così, imme-diato è partito l’hashtag soli-dale #SaveRummo, con tan-to di selfie di chi ha acquista-to un pacco di pasta. Molti ar-r ivano da celebr ities ,trasformate in testimonialsenza chiedere nulla in cam-bio. Su tutti, i cinguettii diFiorello («applausi al pastifi-cio #Rummo. Dopo le ultimealluvioni in Campania, si rim-bocca le maniche») e Selvag-gia Lucarelli («Io la loro pastala compravo già, fatelo anchevoi!»). Ci sarebbe pure una

pagina Facebook cresciuta in unamen: «#SaveRummo: un paccodi pasta fa la differenza» piace aoltre 102 mila. Una vertigine perun marchio nato nel 1846 e nonproprio avvezzo al web: avevasolo un account Facebook, pe-raltro fermo da agosto.

CREATIVA La frase da réclame equei pacchi inghiottiti dal fango:l’immagine con la scritta «l’ac-qua non ci ha mai rammollito»ha iniziato a dilagare tre giornifa. Un messaggio di speranzache, in controluce, gioca con lapeculiarità della lenta lavorazio-ne e cottura. E dal disastro è natoun fiore, un bijou di solidarietà ecomunicazione creativa. «Siamoonorati e commossi», si legge nelcomunicato firmato CosimoRummo, presidente e a.d., chevuole riportare la produzione al70% in 4-6 settimane. Lì inazienda sono ancora senza tele-fono e Internet e non sanno dachi sia partita la mobilitazionedal basso. In realtà, il primo postè a firma Silvana Guglielmucci,grafica editoriale, milanese diadozione, beneventana di origi-ne e cuore. Nella sua zona l’allu-vione non ha risparmiato nientee nessuno, neanche gli uliveti diSolopaca o i vigneti pregiati diAglianico e della Falanghina. Manel Sannio, in cui ancora è aller-ta, riusciranno a salvare tutto oquasi: hanno una scorza durache l’acqua non può rammollire.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

FAR WEST A BARIASSALTO SHOW AI PORTAVALORIUn commando ha assalito ieri due furgoni portavalori nella zona industriale di Bari. Per bloccare i mezzi, oltre a bruciare diverse auto, uno dei banditi si è sdraiato sull’asfaltosparando con un kalashnikov. Dopo aver portato via una parte del bottino, i malviventi sono fuggiti su tre vetture.

L’OSSERVATORIO

Media, Murdoch jr insegna«Il futuro è nella qualità» 1A Firenze l’a.d.di 21st Century Fox, dai Giovani-Editori: «La Champions su Sky? Ci batteremo»

Luca CalamaiFIRENZE

«S iamo arrivati alla se-dicesima edizionedell ’Osser vator io

permanente Giovani-Editoriche coinvolge oltre due milionidi studenti e continuiamo a la-vorare per centrare tre obietti-vi: aprire gli occhi dei nostrigiovani sul mondo; aiutare atrovare le fonti più credibili eallenare lo spirito creativo deinostri ragazzi». Il presidenteAndrea Ceccherini è il motoredi questo progetto che ormai èentrato con tutta la sua forza

mande degli studenti è stataproprio su Sky Sport che daquest’anno non trasmette più lepartite della Champions. «LaChampions — ha spiegato Mur-doch — è una manifestazioneche ci piace ma, in un mercatodinamico, noi siamo costretti afare delle scelte. La prossima

volta, però, ci adopereremo perriportare la Champions a SkyItalia. Il nostro responsabile midice che nell’ultima asta non gliho dato abbastanza soldi...».

DIGITALE Durante il dibattito,al quale hanno preso parte ol-tre a Ceccherini anche il diret-tore del Corriere della Sera Lu-ciano Fontana e la collega dellaRai Maria Concetta Mattei,Murdoch ha parlato dello svi-luppo dei mezzi di comunica-zione. «Troppi nel mondo deimedia pensano che il digitalesia una cosa in divenire. Inveceoggi il digitale è tutto. Non sofra tre anni quale sarà l’equili-brio tra carta stampata e digita-le. Credo che ognuno dovràguadagnarsi la fiducia degliutenti e che i giornali avrannomeno spazio perché i giovaniconvivono ormai con gli smar-tphone. Gli stessi socialnetwork sono ormai una realtàche non si può ignorare. L’in-formazione classica non scom-parirà ma dovrà confrontarsicon questo bombardamento intempo reale di notizie. E per re-stare a galla dovrà essere anco-ra più credibile e autentica. Lasfida non è sul formato, ma sul-la qualità del prodotto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

19 I modelli 730 precompilatisono 19 milioni. Chi ha ricevuto la lettera di avviso può presen-tare il modello Unico Persone Fisiche entro il 29 dicembre

Da sinistra, Andrea Ceccherini e James Murdoch ieri a Firenze ANSA

Musicalmenteparlando, non homai capito bene

cosa sia il Canone Inverso. So invece cos’è il Canone Rai e quel che succederà a tutti noi dal 2016. Sarà abbassato da 113,50 a 100 euro, conteggiato nella bolletta elettrica per debellare gli evasori (in caso di inadempienza la multa sarà di 500 euro) e costituirà un tesoretto di quasi 3 miliardi di euro. E per chi non ha la televisione, non sarà così semplice stornarlo dalla bolletta, con il rischio di vedersi staccare la luce. Mah… Come sono creativi questi tecnici del Ministero dell’Economia!

SUGGERISCO AL GOVERNOUN CANONE«DIVERSO»...

DIVERSAMENTEAFFABILEdi FIAMMA SATTA

BLOG

segui Fiamma anche sudiversamente

affabile.gazzetta.it

Se lavorassi lì mi sarei fatta venire un’altra ideuzza: i disabili hanno diritto all’Iva al 4% per quasi tutto quel che riguarda la tecnologia. L’acquisto di automobili, cellulari, computer, macchine fotografiche e televisioni ha la strada agevolata per consentire alle persone in difficoltà di spostarsi, comunicare, intrattenersi in maniera più facile. Perché non applicare il 4% anche al loro canone, o comunque abbassarlo? La Rai si è sempre ben guardata da considerare questo aspetto del suo Servizio al Pubblico e figuriamoci se Sky, le cui bollette sono salate, nutre di queste «attenzioni». Insomma, non sarebbe gentile avere un Canone Diverso?

AltriMondiR

nel mondo della scuola. «Ciunisce la passione per il giorna-lismo di qualità e la voglia dicambiare il mondo»: così Cec-cherini ha presentato l’ospited’onore dell’Osservatorio, Ja-mes Murdoch, a.d. di 21stCentury Fox, che comprende,tra l’altro Sky. E una delle do-

Un pacco di pasta Rummo nel fango dopo l’alluvione e il tweet di Fiorello

43MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

STORIEDI CINEMA

ABATANTUONO:CINEMA E SPORTCHE PASSIONE...Diego Abatantuono è il protagonista di «Storie di Cinema», il settimanale a curadi Tatti Sanguineti, in onda oggi su Iris, 22 del digitale, in seconda serata. «Se il dis-corso cade sul calcio, smette di scherzare: la maglia dell’ultrà o dell’opinionista gli sta stretta», dice il critico savonese. Di fatti, ecco la ri-velazione sul film «Mediter-raneo»: «Nella famosa ripre-sa con l’aeroplanino che sta per atterrare si vedeva cheil rigore non c’era...».DA VEDERE STASERASU IRIS ALLE 23

ciclismo

Tour de France

PresentazioneTappe11.30 - EurosPorT

sei Giorni di londra

3ªgiornataDall’Inghilterra22.00 - EurosPorT

moTociclismo

GP ausTralia

MotoGpGara (replica)19.30- sKYsPorTMoToGP

ruGby

nuova zelanda -

Francia

Mondiale (replica)23.00 - sKYsPorT2

Tennis

aTP mosca

10.00 - suPErTEnnIs

WTa lussemburGo

12.00 - EurosPorT2

WTa lussemburGo

13.00 - EurosPorT

aTP vienna

15.00 - suPErTEnnIs

aTP vienna

18.30 - suPErTEnnIs

calcio

naPoli - FiorenTina

serieA (replica)14.30 - sKYsPorT1

bayer leverkusen -

roma

YouthLeague16.00 - MPCALCIo

inTer - JuvenTus

serieA (replica)20.45 - sKYsPorT1

bayer leverkusen -

roma

ChampionsLeague20.45 - MPsPorT

baTe borisov -

barcellona

ChampionsLeague20.45 - MPCALCIo1

arsenal -

bayern monaco

ChampionsLeague20.45 - MPCALCIo2,ITALIA 1

dinamo zaGabria -

olymPiacos

ChampionsLeague20.45 - MPCALCIo3

dinamo kiev - chelsea

ChampionsLeague20.45 - MPCALCIo4

PorTo -

maccabi Tel aviv

ChampionsLeague20.45 - MPCALCIo5

zeniT - lione

ChampionsLeague20.45 - MPCALCIo6

valencia - GenT

ChampionsLeague20.45 - MPCALCIo7

inGhilTerra - brasile

Mondialiu1721.45 - EurosPorT2

corea del sud - Guinea

Mondialiu1700.45 - EurosPorT2

cile - niGeria

Mondialiu171.00 - EurosPorT

calcio a 5

iTalia - iran

Amichevole20.30 - rAIsPorT1

baseball

ToronTo blue Jays -

kansas ciTy royals

MLB.Playoff2.00 - foxsPorTs

baskeT

alba berlino -

Grissin bon

reGGio emilia

Eurocup19.15 - EurosPorT2

GAZZAMETEO

Roma

MAX

MIN

MAX

MIN

MAX

MIN

MAX

MIN

Milano

MAX

MIN

OGGI

RomaMilano

MAX

MIN

DOMANI

RomaMilano

DOPODOMANI

a cura di ILMETEO.IT 8°

16°

15°

21°

15°

11°

16°

15°

18°

Martedì di zebedei come lancettesulle 6 e 30 per viadi circostanzee persone che vogliono togliervi l’autonomia. Arginate le pretese.Pure le vostre.

21/3 - 20/4ARIETE

6-

Gli zebedei cedono un tantino, l’ansia v’assale, uno stop al lavoroè probabile. Venderestepure volentieri la famiglia al mercato.Domani migliora.

23/9 - 22/10BILANCIA

5,5

Luna in orbita eccelsa che vi fa stravincere nel lavoro, con fiutoe solerzia. I sentimenti si fanno accesi, la fornicazione èa sorpresa gradita.

21/4 - 20/5TORO

7,5

La Luna sponsorizza p.r e lavoro, con sviluppi che si fanno via via più interessanti.Il vigore poi cresce,il sudombeliconon s’annoia. Serata vivacina.

23/10 - 22/11SCORPIONE

7+

Il malumore toglie l’obiettività: non giudicatené decidete impulsivamente. Men che meno sui soldi. La fantasiasuina assumetinte fortine.

21/5 - 21/6GEMELLI

6-

Le notizie migliori giungono dal frontefinanziario.Ma casa e famiglia liofilizzanogli zebedei. Ci vuole impegno. Domanivi ripigliate,suinally too.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

6,5

Potreste sentirvi come un gabbiano investito da una moto: state su e niente provocazioni.La forma fisica però è tonica, il sudombelico tempestivo.

22/6 - 22/7CANCRO

6

La fortuna c’è. Opera fattivamente in materia di soldi, d’amore e di lavoro. Le rognecessano, voi siete ipercucchevolie fate gola suinamente a tanti.

22/12 - 20/1CAPRICORNO

8

Operosi e fattivi, potete eccellere. Sbrigando pure rogne burocratiche e quei lavori più noiosi d’una rosolia.Sudombelico animatoda curiosità nuove.

23/7 - 23/8LEONE

6,5

Ancora una volta, da soli compirete meraviglie. E ogni successo depurerà probabilmentedal vostro sfigopessimismo. Fare pure miracoli suini. Uau.

21/1 - 19/2ACQUARIO

7

Il lavoro vi offrela possibilità di brillare e ottenere tanto, anchecon creatività. L’economia si consolida, l’amor è tutto palpitie fornicazione.

24/8 - 22/9VERGINE

7,5

Potete addossarvi una gran mole di lavoro e riuscire in tutto, anche perchéc’è chi v’elargisce aiuti. Magarianche il corpo.Ma selezionate,è meglio.

20/2 - 20/3PESCI

7+

LO SPORT IN TVCONSIGLI

Philippe Petit sul cavo sospe-so a 400 metri d’altezza teso tra le Torri Gemelle: era l’agosto del 1974 quando il funambolo francese realizzò l’impresa clandestina di fluttuare nel cielo di New York. Robert Zemeckis racconta questa camminata in «The Walk», presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, dove Petit ha parlato della sua arte.

Che significato ha per lei il cavo?«Il cavo è quasi un animale, è vivo, non è un semplice pezzo d’acciaio. Per un funambolo significa unire le vite delle persone da una parte e dall’altra di due edifici, per esempio. E poi su quel cavo faccio qualcosa di nobile: non rischio, ma trasporto con me la mia vita».

Non sogna mai quell’attraversata del 1974?«Non sogno di camminare sul filo, forse perché lo faccio da quando ero un ragazzo. Per me le Torri Gemelle sono ancora vive: le sensazioni di quel 7 agosto le provo ogni volta che ci penso».

Ha in mente altre imprese impossibili?«Ne ho tante nella mia scatola rossa: vorrei stendere il cavo tra due moai sull’Isola di Pasqua o in una cava di marmo a Carrara».

Emanuele Bigi

PHILIPPEPETITFUNAMBOLO

«Attraversarei cavi sospesi?È come unire le vitedelle persone»

3 DOMANDE A...

Zemeckis, quell’acrobatache sa viaggiare nel tempo1Domani i 30 anni di Ritorno al futuro e giovedì esce The WalkRitratto di un regista che ama sfide individuali e nuove frontiere

Francesco Rizzo

N on poteva che essere lastoria di un funambolo ilfilm che Robert Zemeckis

voleva fare sin dal 2006. Perché,a suo modo, il ragazzino dellaChicago Anni 60 innamoratosidei film andando al cinema ognimartedì («solo perché mia ma-dre aveva lo sconto») è diventatoil regista di pellicole che tentanodi spingersi quasi sempre un po’più in là. Di rischiare qualcosa.Chi ha incastrato Roger Rabbit(1988) è stato uno dei primiesempi di animazione mescolataal cinema dal vero e Polar Ex-press (2004) trasforma TomHanks in un personaggio da mo-derno cartoon, dopo averlo fattointeragire - in video - con LyndonB. Johnson e John Lennon in For-rest Gump (1994). Giovedì, infi-ne, il premio Oscar 1995, metàlituano metà ascolano, arriva alcinema con The Walk, «realtàvirtuale in 3D» per raccontare lastoria di Philippe Petit, il ribelle-acrobata francese (interpretatoda Joseph Gordon-Levitt) che

nel 1974 camminò su una fune dimetallo sospesa tra le due TwinTowers a Wall Street, nel cuoredi New York. Una camminata,per intendersi, che nel film è sta-ta fimata tutta dentro un teatroin Canada, con l’aiuto di espertidi effetti speciali convocati persi-no da India e Repubblica Ceca.Petit quell’opera d’arte umanal’ha plasmata davvero, nel filminvece tutto è finto e tutto vuolsembrare reale. Il 3D è usato«per creare una precisa sensazio-ne di altezza - spiega il regista -:puoi volare su un aereo e nonavere paura, puoi salire su unascala e sentirti sull’orlo di un pre-cipizio». Non solo: «Credo cheThe Walk sia il culmine di tutti ifilm con forti effetti visivi dellamia carriera. Tutto quello che hoimparato nei titoli precedenti, hatrovato il suo apice qui».

CUBS Convinto che il cinemadebba unire storie riconoscibilida tutti (spesso di singoli eroi,vedi Cast Away) e spettacolo,Zemeckis deve però, paradossal-mente, una buona fetta della suafama a una saga in cui, per sua

stessa ammissione, «gli effettispeciali non sono molti, ma sic-come parla del futuro tutti cre-dono il contrario». Ovvero Ritor-no al futuro (di cui Zemeckis èregista e cosceneggiatore), usci-to nel 1985 e che poi ha generatodue sequel. E di cui, domani, sicelebrano i 30 anni. Circa 200 ci-nema italiani del circuito Nexoproietteranno il primo e il secon-do episodio, ci sono poster in re-galo per i più rapidi, l’Ecomuseo

del Freidano di Settimo Torineseospita una mostra (fino al 15 no-vembre), Dmax manda in onda,domani, uno speciale alle 22.55.Del resto, nel 2010, per un altroanniversario, nelle sale arrivaro-no in 70 mila. Ma questa voltal’occasione è particolare: doma-ni è il 21 ottobre 2015, il giorno acui, in Ritorno al Futuro II, DocBrown e Marty McFly approdanodal 1985, viaggiando nel tempo.E scatta il paragone tra il mondoimmaginato nella saga e il pre-sente: Zemeckis ha anticipato fo-tocamere, video chat, elettrodo-mestici interattivi e persino i Go-ogle Glass. Bravo Robert, hai vi-sto lontano. Beh, c’è la beffa: inRitorno al Futuro II si annuncia lavittoria delle World Series daparte dei Chicago Cubs. “Paperi-ni” del baseball che il titolo Mlbnon lo conquistano dal 1908. Mache, incredibilmente, in questeore si giocano contro i New YorkMets l’accesso alle finalissime. Dettaglio: Zemeckis è tiepido ti-foso dell’altra squadra di Chica-go, i White Sox. Anche i funam-boli, ogni tanto, inciampano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ROBERT ZEMECKISREGISTA

RITORNO AL FUTURO SPIEGA COME DEVE

ESSERE FATTO UN FILM: TUTTO AIUTA A CREARE

TRAMA E PERSONAGGI

Pur assai indaffarato, papa Bergoglio sbarca anche nel mondo della musica. «Pope Francis - Wake up!» è il disco con parole e preghiere di Francesco che sarà presentato il 5 novembre, in Vaticano e che uscirà in contemporanea in tutto il mondo: inni sacri della tradizione musicale cristiana, rielaborati da compositori contemporanei più alcuni estratti di discorsi di Papa Francesco provenienti dall’archivio della Radio Vaticana. L’album, in vendita dal 6 novembre, è già disponibile in pre-order su iTunes, con la possibilità di scaricare immediatamente il brano che dà il titolo al disco. Corredato da un libretto di 24 pagine che raccoglie i testi delle preghiere ed estratti dei brani di discorsi del Pontefice.Al disco hanno collaborato, tra gli altri, Tony Pagliuca (fondatore del gruppo Le Orme) e Giuseppe Dati (autore, fra gli altri, di Laura Pausini, Raf e Guccini).

DAL 6 NOVEMBRE

Ecco Wake up!Anche il Papaincide un disco

«STEVE JOBS»FA SPLENDERELA WINSLETElegantissimi Kate Winslet e Michael Fassbender (Lapresse) per la prima di «Steve Jobs» al London Film Festival: è il ritratto del papà di Apple firmato dal regista Danny Boyle. Da noi esce in sala il 21 gennaio del 2016.

AltriMondiR

1 Joseph Gordon-Levitt, 34 anni, in una scena di «The Walk»; 2 I due protagonisti della saga di «Ritorno al futuro»: da sinistra Christopher Lloyd (Doc) e Michael J. Fox (Marty); 3 La “macchina del tempo” collocata a bordo dell’automobile DeLorean

2

3

1

44 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

EXTRA TIME Settimanale di calcio [email protected] - @etgazzetta

Martedì 20 Ottobre 2015

Numero - 190

INGHILTERRASuper Vardy il gol operaio del Leicester

5

SPAGNASan Keylor

il portierelast minute

5

NORVEGIALoberto chi?

Un italianoal Rosenborg

6

SUDAMERICALa tratta del niño

per MenesesIl libro-inchiesta

7

PETIT«Zizou tace, io noPogba non è leader»

4

LEGGENDA GLADBACH: DI PADRI IN FIGLI

HAZARD JR

Elmar Bergonzini e Gianluca Spessot alle pagine 2 e 3

«Juve ti devo battere»

1Intervista con Thorgan, fratello di Eden e talento del Borussia, rivale dei bianconeri in Champions

1«Al sorteggio ero spaventato di affrontarli: 2 gare decisive. Dobbiamo riconquistare lo status di grandi»

1Che il club aveva negli anni 70, con i mitici Fohlen

A sinistra, Thorgan Hazard.In alto il Borussia Mönchengladbachcampione di Germania 1975 (GETTY, AP)

2 EXTRATIME

1969-79: 10 anni che sconvolsero la Germania

30 APRILE 1970, IL PRIMO TITOLO Il tecnico Hennes Weisweiler, 50 anni, solleva il Meisterschale, il trofeo della Bundesliga ’69-70. Alla sua destra Laumen (il bomber, con 19 reti); davanti, seduti Netzer, al centro, e Vogts (Getty)

20-10-71, IL GIALLO INTER... NAZIONALEIl Borussia ospita l’Inter per gli ottavi di coppa Campioni: vince 7-1 ma Boninsegna è colpito da una lattina e la Uefa fa rigiocare il match il 1° dicembre. È 0-0 e dopo il 4-2 di San Siro passano i milanesi.

I DUE GIOIELLIA sin. Günter Netzer, a 28 anni nel 1973, due volte mvp della Bundesliga, con Jupp Heynckes, 28, 2 volte re dei goleador: quell’anno vinsero la coppa nazionale, persero la finale Uefa col Liverpool (AP).

21 MAGGIO 1975, IL PRIMO TROFEO EUROPEOIl 1° gol di Allan Simonsen, 22 anni, al Twente: in Olanda, coppa Uefa, finì 5-1 per il Gladbach (0-0 l'andata); tris di Heynckes e doppietta del danese; per lui 33 gol in 49 gare europee col club (Getty).

Dusseldorf

Monaco

Berlino

Lipsia

Amburgo

Brema

Stoccarda

Francoforte

Norimberga

Hannover

Mönchengladbach

G E R M A N I A

i chiamavano i Fohlen, i puledri da un’intuizione diWilhelm Augustus Hurtmanns un giornalista d’an-tan che aveva sempre un posto assicurato nel busdel Borussia Mönchengladbach. Il redattore dellaRheinische Post nel vedere galoppare quei giova-notti, liberi da ogni briglia tattica e capaci di anni-chilire gli avversari con un calcio offensivo e spet-tacolare, aveva coniato un soprannome che diven-ne il marchio di fabbrica di un club che da lì a pocosarebbe arrivato ai vertici del calcio europeo. Lagenesi della Fohlenelf è dell’aprile 1964. Fritz Lan-gner preferì lo Schalke che giocava in Bundesliga eal suo posto arrivò Hans Weisweiler. Le credenzialile aveva fornite nientemeno che Sepp Herberger,di cui Weisweiler era stato per qualche anno l’assi-stente, contribuendo alla vittoria del Mondiale1954. Alcune colonne portanti della squadra ave-vano fatto le valigie ma non c’erano abbastanzasoldi in cassa per rinforzare la rosa, ma perWeisweiler non era un problema, anzi. Credeva neigiovani e mise in campo insieme Laumen, Heync-kes, Rupp, Netzer e Waddey. Coi suoi 22 anni Ruppera il più vecchio di una cinquina capace di metterea segno 87 dei 92 gol che permisero di conquistareil 1° posto nella Regionalliga West nel ’64-65. Lavittoria in campionato fu schiacciante ma per arri-vare in Bundesliga, il Borussia dovette affrontareun girone a 4.

Anno di grazia 1965Il destino ha voluto che il 1965 fosse l’anno in cui ilBayern e il Borussia (nome latino della Prussia) ar-rivassero a braccetto in Bundesliga. I club cheavrebbero dominato il calcio tedesco degli anni 70(il cosiddetto decennio d’oro con la nazionale ca-pace di vincere l’Europeo 1972 e il Mondiale 1974,e il Bayern di mettere a segno una storica triplettain Coppa dei Campioni) diedero entrambi spazio aquei giovani talenti che qualche anno più tardi sa-rebbero andati a comporre l’ossatura della nazio-nale più forte di tutti i tempi. La promozione nonfece cambiare idea a Weisweiler e arrivarono altritalenti fra cui l’allora 18enne Vogts. Fra i due si sta-bilì un rapporto speciale. Il tecnico non aveva bam-bini e il futuro c.t. divenne per lui un figlio. Qual-che anno più tardi, quando era ai ferri corti conNetzer, disse ad alta voce in modo che tutti sentis-sero: «Berti, ricorda al tuo capitano, che domanimattina arrivi puntuale all’allenamento».Weisweiler era un tipo vulcanico, uno che rinnova-va il contratto con una stretta di mano e che tra-scorreva giornate intere al centro sportivo. Sapeva

insegnare il calcio come pochi. Tutti quelli che lohanno conosciuto, lo descrivono come una perso-na molto intelligente ma anche vanitosa che nonamava che qualcuno, specie i giocatori, gli rubassela scena. O bianco o nero, con me o contro di me.Quando Netzer divenne la star del gruppo con icapelli lunghi, le auto sportive, una fidanzata dacover e la gestione di una discoteca, il conflitto fuassicurato. La decisione del regista di andare al Re-al, equivalse a una dichiarazione di guerra che ter-minò con la leggendaria panchina nella finale diCoppa di Germania del 1973. Doveva essere l’ulti-ma partita di Netzer col Borussia ma finì in unaprova di forza col fuoriclasse che disse lapidario:«Ora scendo in campo», vedendo Kulik allo stremodelle forze e che non avrebbe retto i supplementa-ri. Passarono 3’ e Netzer mise a segno il gol chedecise la partita.

Là, dove nessuno osavaWeisweiler aveva perso quella battaglia ma avevavinto tante guerre. E lo aveva fatto scegliendo sem-pre i suoi uomini, andando a scovare giovani talen-ti dove nessuno osava andare. Jensen, le Fevre oSimonsen (Pallone d’oro 1977) arrivarono comesconosciuti danesi e se ne andarono da campioni.Ma anche la lista dei tedeschi scovati in provincia o

nelle giovanili e finiti in nazionale è lunga. I nomipiù eccellenti, oltre ai già citati Netzer, Heynckes eVogts, sono Wimmer, Bonhof, Stielike o il portiereKleff. Era un istrione ma ebbe la sfortuna di trovar-si davanti Sepp Maier. Qualche anno più tardi haconfessato che, quando arrivò al Borussia, pesava84 kg ma gli allenamenti erano così intensi che allafine della preparazione era sceso a 72 kg. Il primotrionfo in campionato del Borussia arrivò nel ’69-70 dopo che Weisweiler aveva fatto acquistare duedifensori (Ludwig Müller e Sieloff) per dar stabilitàal reparto e aveva minacciato: «O conquistiamo lo

Chiedi chi erano i Fohlen

Gianluca Spessot da Monaco di Baviera

1A metà anni 60 nacquero i «puledri» del Borussia Mönchengladbach

1Con Weisweiler e Lattek vinsero 5 Bundesliga, due coppe Uefa e disputarono una finale di Coppa Campioni

1Giovani, talentuosi, con stile olandese Netzer, Heynckes e soci hanno segnato un’epoca

Le Bundesliga vinte dal Borussia M.: 1969-70, 1970-71, 1974-75, 1975-76 e 1976-77. 3 le coppe: 1960, 1973, 1995; la supercoppa ’76. In Europa vanta 2 coppe Uefa (1975 e 1979) e 2 finali perse (’73 e ’80) e la finale coppa Campioni ’77.

PRIMO PIANO

BORUSSIA MÖNCHENGLADBACH

5

3MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

25 MAGGIO 1977, LA GRANDE DELUSIONE I capitani Hughes (Liverpool) e Vogts (Gladbach) all’Olimpico di Roma, finale di Coppa Campioni: vincono ancora i Reds 3-1, con gol di McDermott, Smith e Neal (rigore), Simonsen per il pari (Getty).

Schale o me ne vado». L’anno dopo il Borussia fu laprima squadra di Bundesliga a bissare il titolo, pri-ma della tripletta Bayern. Nel ’74-75 arrivò il 3° ti-tolo di Weisweiler che decise di andare al Barcello-na dopo aver vinto anche la Uefa col Twente.

Rimpianto CampioniAl suo posto arrivò Udo Lattek, 40 anni allora, e percinque l’allenatore dei rivali del Bayern. Sistemò ladifesa e scelse un calcio meno offensivo ma vinse 2tornei e nel 1978 finì secondo per differenza retinonostante il 12-0 (record imbattuto) al Dort-mund. In Europa fu capace di vincere ancora unaUefa nel 1979 contro la Stella Rossa Belgrado men-tre perse col Liverpool la finale di Coppa dei Cam-pioni del 1977, a Roma. Quella della coppa con leorecchie resta l’unico rimpianto del grande Borus-sia degli anni 70. Il 20 ottobre 1971 il mitico MattBusby disse: «Con questa squadra oggi non avreb-be vinto nessuno al mondo. Questo è calcio allaperfezione pura». Il Borussia annichilì 7-1 l’Inter diBurgnich, Facchetti, Corso, Mazzola, Jair e Bonin-segna che venne colpito da una lattina piovuta da-gli spalti. Il risultato fu annullato ma quella gara,forse la migliore di Netzer, non può essere cancel-lata dalla memoria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

HAZARD

Il contrario di Peter Pan. ThorganHazard è l’opposto dell’eroe cre-ato da James Matthew Barrie. Ilclasse 1993 del Borussia Mön-chengladbach, infatti, sente sul-le spalle il peso del tempo chepassa: sa che non resterà persempre un giovane promettente.Prima o poi dovrà crescere emantenere le promesse espressedal suo talento. Al contrario diPeter Pan, che l’aveva persa,inoltre, Thorgan ha ancheun’ombra: il fratello Eden, cam-pione del Chelsea, che rischia dioscurarlo. «Quando ero più gio-vane mi disturbava un po’ il pa-ragone con lui - ammette -, maormai ci ho fatto l’abitudine. An-che io mi sto facendo un nome, ilconfronto non è più così frequen-te».

Ma per brillare di luce pro-pria Thorgan si deve im-

porre in Champions, e lapartita con la Juve è unagrande opportunità.

«Gara molto difficile. Al-l’inizio eravamo spaventa-

ti all’idea di affrontarla, macol City abbiamo giocato be-

ne, non meritavamo di perdere(1-2, al 90’ su rigore, ndr). Pos-

siamo giocarcela pure con la Ju-ve. Vista la classifica del gironesiamo a un punto di non ritorno:dobbiamo vincere. Per noi quellecoi bianconeri sono 2 gare deci-sive».

Eppure l’input che vi arriva dalla società è chiaro: per il Gladbach la Bundesliga è più importante. «Il Borussia deve riconquistare lostatus di “grande” in Germania.Per questo il campionato è priori-tario. Dopo un inizio di stagionecosì (5 k.o., ndr) però i nostri ti-fosi meritano di avere qualchesoddisfazione in Champions,dove il Gladbach mancava da37 anni. Non sarà facile perchéil nostro è il girone più difficile,ma possiamo farcela. LaChampions dà prestigio sia alclub che ai giocatori: non pos-siamo fallire».

C’è un giocatore della Juve

che stima particolarmente? «Pogba. Ho giocato contro di luia 14 anni (hanno 14 giorni di di-stanza, ndr). Io ero al Lens, lui aLe Havre. Sarà un piacere rive-derlo. Sembrerà di tornare bam-bini. Mi avrebbe fatto piacere in-contrare pure Pirlo».

E la crisi di inizio anno? «Abbiamo perso le prime 5 dicampionato. Non abbiamo crea-to occasioni, sono stati k.o. pieni.Ci andava tutto male, siamo an-dati in difficoltà. Ora però ci sia-mo ripresi (4 vittorie) e fortuna-tamente il torneo è lungo: questasquadra può recuperare, comesta già facendo».

Che rapporto aveva con Favre? «Sono arrivato al Borussia perlui. Favre è abituato a lavorarecoi giovani, gli piace farlo. In piùparla il francese: non potevo chetrovarmi bene. In poco tempo miha insegnato molto: l’ho apprez-zato per quello che mi ha dato siain fase offensiva che in quella di-fensiva, per quello che mi ha in-segnato senza palla. Sono consa-pevole di dovergli molto. Quan-do si è dimesso all’inizio non cicredevo. Speravo cambiasseidea. Eravamo tutti sotto choc.Evidentemente dopo le 5 sconfit-te ha pensato fosse la scelta mi-gliore per tutti. Dobbiamo rispet-tare la sua scelta, anche se ci di-spiace. Non possiamo fare altro».

Con André Schubert, il nuovo tec-nico, come si trova? «Con Favre il rapporto era più fa-cile proprio perché ci parlavomolto, in modo approfondito e infrancese. Con Schubert è più dif-ficile: non abbiamo ancora avutoun colloquio diretto. Lui non sa ilfrancese e parla solo un po’ di in-glese. Col nuovo mister bisognaripartire da zero: ha altri schemi,altre idee…».

Ha avuto difficoltà a inserirsi nelcalcio tedesco? «La squadra l’anno scorso gioca-va molto bene e questo mi ha aiu-tato. Ho dovuto avere un po’ dipazienza perché all’inizio gioca-vo poco, ma alla fine ho disputa-to una buona stagione».

Della Serie A invece che pensa?«È tattica e fisica. A me piaceM’Poku del Chievo e l’anno scor-

so al Genoa seguivo Lestienne,altro belga. Il mio preferito co-munque è Kondogbia, con cui so-no cresciuto al Lens 5 anni: ve-drete, è un campione».

Che rapporto ha con Eden? «Ottimo. Mi ha molto aiutato nelcalcio e nella vita. È un punto diriferimento. È un buon esempio.Lo è anche per l’altro nostro fra-tello, Kylian. Da piccoli giocava-mo nel giardino di casa in Belgio.Poi sfidavamo i ragazzi degli al-tri quartieri e grazie ad Eden vin-cevamo sempre noi. Mi ricordoche Eden a 11-12 anni giocavacoi ragazzi di 14-15 e vinceva lepartite da solo. Gli dicevano tuttiche avrebbe sfondato, che sareb-be diventato un campione. An-che se è mio fratello non penso dipassare per uno di parte se dicoche è eccezionale, uno dei mi-gliori cinque al mondo. Spero diarrivare a quei livelli pure io».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Juve, che spavento!Pogba? Meglio Kondo»

Intervista di Elmar Bergonzini

1Thorgan, stella del Gladbach, rivela: «Al sorteggio avevamo paura di affrontarla. Ma ora, vista la classifica, dobbiamo vincere» 1«Contro Paul ho giocato quando avevamo 14 anni, in Francia, ma il mio preferito è Kondogbia, con lui a Lens 5 anni» 1«Mio fratello Eden: punto di riferimento»

In alto, Thorgan Hazard, 22 anni; sopra, col fratello Eden in nazionale il 7-6-2013, e in azione (IPP-AFP)

TRAMPOLINO LENS E ZULTEThorgan Hazard è nato il 29-9-93 a La Louvière (Belgio). Cresce alla Tubize e a 14 anni a Lens, dove debutta in Ligue 2 il 30-7-2011. L’anno dopo lo compra il Chelsea ma lo presta allo Zulte in Belgio: ala sinistra o trequartista in 2 stagioni 73 gare e 19 gol di campionato, 10 e 2 in Europa. Nell’estate 2014 al Borussia M. (per 8 milioni): 35 match e 1 gol in Bundesliga, 10 e 3 in Europa. Col Belgio, debutto il 30-5-13.

Il Mönchengladbach campione in coppa Uefa 1978-79: da sinistra Simonsen, Gores, Schäfer e il portiere Kneib col trofeo: è il 23-5-79 (GETTY)

4 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTEXTRATIME

Petit: « Zizou tace, io no Pogba non è un leader»

Finale Mondiale ’98: Francia-Brasile 3-0. Di queltrionfo tutti ricordano la doppietta di Zidane.Non il gol e l’assist di Emmanuel Petit, scomodoribelle dal curriculum di prestigio tra Monaco,Arsenal, Barça e Chelsea. Forse l’ultimo a crede-re ancora nella nazionale «Black-Blanc-Beur», da cui è stato isolato, perché lui la faccia ce lamette sempre. Anche nero su bianco come indi-ca l’inequivocabile titolo del suo secondo libroautobiografico: «Il franco tiratore» (Ed. Solar).

Per lei è tutta colpa dei soldi. «Non sono contro i soldi: il calcio è giocato dasempre da milionari. Ma i soldi usati male ucci-dono i valori. L’anno scorso organizzai un tor-neo Under 13 ispirato al Mondiale: la Fifa mi hainviato la diffida dall’usare la parola Mondiale».

A proposito, anche Platini è finito nei guai. «Voterei Zico. Magari vince Platini, anche se è

della stessa scuola di Blatter. Se fosse in mano agente onesta, la Fifa sarebbe più potente in mo-do positivo. Invece è minata da scandali e mani-polazioni. L’ultima inchiesta parte dagli Usa susfondo di tensioni in Siria e Ucraina con la Rus-sia che organizza il Mondiale. Il successivo è inQatar che detiene grandi riserve di gas. La vitti-ma è lo sport».

Com’è cambiato il calcio? «I milionari in calzoni corti sono in mano a mi-liardari che trasformano il calcio in puro enter-tainment, a prezzi sempre più insostenibili per ifan. Così si rischia di provocare derive violente».

Lei difende il mito della nazionale «Black-Blanc-Beur» da cui è stato marginalizzato. «Non era solo marketing: eravamo affiatati oltreogni differenza. Parlavamo di tutto, anche sen-za esser d’accordo. Poi ho accusato Zidane disfruttare la sua immensa notorietà per far soldie non cambiare le mentalità. Ciò ha creato unarottura: non mi pento, pur se ora capisco Zizou».

Perché? «Politica e religione devono restar fuori da cam-

pi e spogliatoi. È insopportabile che ci si chiedadi che origine sia un giocatore, che un Neymarpreghi dopo un gol e se lo fa un musulmano èuno scandalo. Zizou preferisce tacere, io no. In-fatti valgo zero dal punto di vista pubblicitario».

La sua generazione maturò calcisticamente in Italia, ma lei preferì l’Inghilterra. «Fui vicino a Inter e Fiorentina, ma fin da picco-lo ho un debole per l’Inghilterra e George Best».

A Barcellona non sopportava Luis Enrique eGuardiola che definisce manipolatore. «Colpa della lotta di potere tra clan catalani e

olandesi. Gli altri stranieri dovevano stare zitti,tranne Rivaldo che se ne fregava. Le squadre diGuardiola e Lucho oggi sono più piacevoli da ve-dere di quanto non lo fossero loro da calciatori».

C’è un nuovo Petit in giro? «Schneiderlin ha un percorso atipico, lontanodalla scuola francese che è ben strutturata ma inmano a burocrati. Per anni hanno marginalizza-to i ragazzi più tecnici per puntare su quelli piùpotenti fisicamente. Così vinci i tornei giovanili,ma non raccogli nulla ai livelli superiori».

La Francia di Pogba riaccenderà il mito del ’98?«Lo spero, il Paese ne ha bisogno, ma Pogba nonha ancora il carisma da leader: non si discute tecnicamente ma deve far il salto di qualità, senzaPirlo e Vidal a fianco. Pure lui, come Griezmanno Schneiderlin, è andato via presto: si vede».

Il 19enne Martial pagato 80 milioni dallo United?«Il prezzo la fa il mercato e Martial si è preso unbel rischio: non c’è più meritocrazia. Si scom-mettono milioni su ragazzini che hanno tutto damostrare e rischiano di farsi bruciare. Normalenon ci siano più bandiere come Buffon, Del Pie-ro, Trezeguet, con la Juve in B. Totti merita ilPallone d’oro che è diventato solo marketing».

Verratti sembra una scommessa vinta. «Ha la stoffa del fuoriclasse, ma gli do tre consi-gli: più umiltà tecnica in campo, meno rischi neidribbling e cerchi di più la porta».

Domanda retorica: chi vince la Champions? «Facile per Luis Enrique, Guardiola e Mou parti-re favoriti con quei team. Juve e Roma sono leguastafeste, ma occhio al Psg. Ibra può far la dif-ferenza. Mi piace, è uno che fa discutere, comeCantona, un altro che non sta mai zitto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Giugno 2014, Tournai, la secon-da città più antica del Belgio.Nella piazza principale vieneallestito un maxi schermo perseguire il Belgio al Mondiale

brasiliano. Tra la folla c’è ancheLaurent Depoitre, onesto me-stierante del pallone, o almenocosì sembrava allora. Poco piùdi un anno dopo, Depoitre èsceso in campo con i DiavoliRossi, punta centrale di unquartetto offensivo con Ha-zard, De Bruyne e Mertens. Un

trio dal valore di 164 milioni al-le spalle di un attaccante a co-sto zero, per il quale mai un so-lo club ha sborsato un centesi-mo per assicurarsene le presta-zioni. Ma alla prima col Belgioha subito fatto centro (72° nel-la storia dei Diavoli Rossi a se-gnare all’esordio), e poco im-

porta che i rivali erano i dilet-tanti di Andorra: il c.t. Wilmotsha voluto premiare la sua anna-ta super col Gent, ottenendouna risposta convincente.

4 titoli in 4 serieDalla C alla nazionale in 4 anni.E non una nazionale qualun-que, ma la n. 1 del ranking Fifa,con un reparto avanzato dovela concorrenza non manca:Benteke, Lukaku, Origi, Ba-tshuayi. Tutti attaccanti di qua-lità superiore a Depoitre, nes-suno però migliore di lui a livel-lo di grinta, volontà e abilitànel mettersi al servizio dellasquadra. Gavetta è una parolaben presente nel vocabolario diquesto attaccante 26enne chein Belgio ha vinto tutti i torneidalla prima alla quarta divisio-ne: Vierde Klasse (col Tournainel 2005), Derde Klasse (Aalst2011), Tweede Klasse (Osten-da 2013), Jupiler Pro League(Gent 2015). Diplomato in in-

gegneria civile, fidanzato conla modella belga Shana Sonck(«ho messo la testa a posto gra-zie a lei», assicura), nella pas-sata stagione Depoitre è statofondamentale per la conquistadel titolo del Gent, il primo in115 anni di storia, grazie ai suoigol. Non tantissimi (13) maquasi tutti pesanti, come emer-so da un calcolo di Het Nieuws-blad: senza il suo bomber, ilGent in regular season sarebbefinito 10° anziché 2°, mancan-do quindi i play-off scudetto.Depoitre - 6 centri nell’attualestagione - sta vivendo il suomomento di gloria in assolutatranquillità, ma non manca chiha voluto togliersi qualche sas-solino dalla scarpa. Sua madre:«Ricordo», ha dichiarato,«quando lo scartarono dalMouscron, in C, perché a lorodire non era bravo a sufficienzaper la categoria. Oggi l’allena-tore che lo bocciò fa il postino».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

3) In maglia Arsenal dove ha giocato dal 1997 al 2000, vincendo una Premier, una Fa Cup e due supercoppe inglesi. Prima, dal 1988, è stato al Monaco (un titolo e una coppa); dopo dal 2000 al 2001 al Barcellona e fino al 2004 al Chelsea. In nazionale dal 1990 al 2003: 63 match e 6 gol.

L’INTERVISTA

1L’ex centrocampista di Francia ’98 accusa: «Zidane ha sfruttato la sua notorietà per fare soldi e non per cambiare le mentalità»

1«Il calcio oggi è entertainment, a prezzi sempre più insostenibili per i tifosi » 1«La Fifa? Ora voterei Zico. Platini è come Blatter»

Intervista di Alessandro Grandesso da Parigi

1) Emmanuel Petit il 12 luglio 1998 in gol in finale con la Francia contro il Brasile per il 3-0 definitivo. 2) Petit oggi, a 45 anni, fa il commentatore tv e scrive libri: nel 2008 l’autobiografia «À fleur de peau» (Ap-Afp)

1 2

3

Quattro titoli con l’Arsenal e una Ligue anche a Monaco

Dalla serie C ai Diavoli in 4 anni: è Depoitre

1La punta del Gent nel 2012 giocava all’Aalst, a giugno ha vinto la Jupiler

1Adesso ha debuttato, con gol, in nazionale 1«Chi lo scartò a Mouscron in terza serie ora fa il postino», ha commentato, divertita, la madre

Alec Cordolcini

Laurent Depoitre è nato a Tournai (Belgio) il 7 dicembre 1988. A 21 anni al Mouscron (in serie C), poi all’Eendracht Aalst, nel 2012 all’Ostenda e dall’estate 2014 al Gent. Col Belgio 1 match

Arrivato tardi in AIn Jupiler a 25 anni

BELGIO

5MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTEXTRATIMEINGHILTERRA SPAGNA

Jamie Vardy, 28 anni, attaccante del Leicester, con 9 gol in Premier è capocannoniere (GETTY)

È Vardy-maniaRanieri scoval’operaio del gol1La punta del Leicester 5 anni fa lavorava in fabbrica

1Nel 2012 era in quinta serie

1 Ora è il capocannoniere di Premier: «Corro sempre»

Stefano Boldrini da Londra

Dai forni della fabbrica alla vetta dei marcatoridella Premier. Jamie Vardy, 28 anni, centravantidel Leicester, ha firmato 9 gol in campionato: meglio di quanto sono riusciti a fare Liverpool,Stoke, Aston Villa e Sunderland (8 a testa), Wba(7) e Watford (6). Jamie segna da sei turni di fila.Ha già superato il suo traguardo della scorsa sta-gione, quando si fermò a quota 5 in 34 gare diPremier. Cinque anni fa Jamie giocava nelloStocksbridge Park Steels di Sheffield, club dellaNorthern Premier League Division One South,l’ottavo livello della piramide calcistica inglese.

Stroncato dal club dei sogni«Mi dividevo tra fabbrica e allenamenti. Lavora-vo in un’azienda che produce apparecchi ortope-dici. Era massacrante: sollevavo centinaia di pesie il calore dei forni mi bruciava la pelle. Quandomi arrivò la prima busta-paga da calciatore fuuna festa: 30 sterline (40 euro, ndr). Non avevomai guadagnato un centesimo con il calcio». Ja-mie era finito allo Stocksbridge dopo la grandedelusione allo Sheffield Wednesday: «A 15 annimi bocciarono a un provino perché ero troppobasso. Il bello è che un mese dopo quella stronca-tura crebbi 20 cm tutti insieme. Per otto mesi nontoccai il pallone. Essere respinto dallo SheffieldWed., per il quale ho sempre tifato, era stato unochoc. Poi arrivò l’opportunità allo Stocksbridge etornai in campo». Anche i primi tempi allo Stock-

sbridge non furono facili: «Per 6 mesi fui costret-to a giocare con il braccialetto elettronico. Erostato punito per una rissa. Mi ero messo nei guaiuna sera, andando al pub con un amico che ave-va l’apparecchio acustico. Due persone comin-ciarono a prenderlo in giro e io lo difesi. Sonofatto così: sempre pronto ad aiutare i miei com-pagni. Quando si andava in trasferta nei posti piùlontani, potevo giocare un tempo o poco più. Do-vevo tornare di corsa a casa perché avevo la liber-tà vigilata. Però indossare il braccialetto allagamba aveva i suoi vantaggi: potevano massa-crarmi di calci, non sentivo dolore».

Un razzo Correre è il destino del centravanti del Leicester.Dopo la gara giocata col Chelsea lo scorso aprile,Mourinho gli disse: «Ma non la smetti mai di cor-rere?». Per uno studio EA, Vardy è il giocatore più

veloce della Premier, capace diraggiungere picchi di 35 kmh.Nella top ten dei Bolt della Pre-mier, ci sono ben 5 giocatori delLeicester: oltre a Vardy,Schlupp, Albrighton, De Laet eMorgan. Ranieri allena unasquadra di sprinter. Per Vardy ètutto normale: «È il mio stile digioco. Attacco sempre gli av-

versari per non lasciarli respirare». Il Leicester loacquistò nell’estate 2012, a 25 anni, dopo i 34 golin una stagione con il Fleetwood Town, club diConference Premier, la quinta serie. Un investi-mento importante: un milione di sterline. La pri-ma stagione in Championship non fu granché,appena 4 gol, ma Steve Walsh, responsabile delreclutamento, volle concedergli un’altra chance.Nel 2013-2014 le 16 reti di Vardy furono determi-nanti per la promozione. La storia si sta ripeten-do: dopo un’annata di assestamento (5 reti), ilboom anche in Premier. Vardy, legato al Leicesterfino al 2018, è nel giro della nazionale, dove hagiocato 4 gare da giugno. Ora è impegnato in uncorso di rieducazione. Nella tournée estiva delloscorso giugno, insultò un cittadino asiatico ur-landogli: «Jap» (per «japanese»). Il Leicester l’hamultato. «Ho sbagliato. Ma non sono razzista».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

INGLEICESTER

NOTIZIE DALL’EUROPA

INGHILTERRALEEDS

Cellino cambia ancora allenatore

ed è squalificato

(bold) Tre k.o. di fila e il 18° posto hanno fatto scattare a Leeds l’esonero di Uwe Rosler, tedesco al quale Cellino aveva affidato la squadra a maggio. Rosler è il 5° licenziato da Cellino in 2 anni e mezzo: McDermott, Hockaday, Milanic e Redfearn. Il prossimo tecnico è Steve Evans. Intanto Cellino è stato sospeso fino a giugno dalla Football League per mancato pagamento dell’Iva su una Land Rover. Ha detto che farà appello.

INGHILTERRASWINDON

Il presidente licenzia il tecnico

e si mette in panca

(bold) Il presidente dello Swindon Town, di League One (terza serie), ha realizzato il sogno di tutti i proprietari di club:andare in panchina. Lee Power ha infatti esonerato Mark Cooper dopo il k.o. con il Millwall, che fa scivolare lo Swindon al 20° posto. In attesa di assumere un nuovo manager, Power, ex centravanti del Norwich, ha promosso se stesso alla guida della squadra. Se lo Swindon continuerà a perdere si licenzierà?

INGHILTERRASWANSEA

Lo Stoke vince in Galles e si rialza

Crisi per gli Swans

Il secondo gol in stagione dell’ex Barcellona, Roma e Milan Bojan Krkic decide la sfida fra il suo Stoke e lo Swansea. Krkic ha realizzato su rigore al 4° minuto del primo tempo, all’incrocio di destro. Nel secondo tempo sterili attacchi dei padroni di casa con un’occasione per l’islandese Sigurdsson, con tiro fuori. Lo Stoke di Mark Hughes (3 vittorie di seguito) così sale a 12 punti, mentre lo Swansea, che non vince da fine agosto, è fermo a 10.

San Keylor E adesso Iker non abita più qui 1Doveva andare al Manchester United in cambio di De Gea (e 20 milioni di euro) 1 Poi all’ultimo è saltata la trattativa e il portiere Navas è rimasto a Madrid 1 Con un rendimento eccezionale: solo 2 gol subiti in dieci gare e una precisione negli interventi del 91% 1 Tanto da far dimenticare Casillas

Filippo Maria Ricci corrispondente da Madrid

Sopra, il rigore parato da KeylorNavas, 28 anni, a Griezmann nel derby. Qui, un primo piano (AFP)

San Iker era caduto in disgrazia,con buona parte dei fedeli delBernabeu, e soprattutto con ilpapa Florentino. Sfigurato e lo-gorato dalla guerra con Mou-rinho, Casillas aveva perso effi-cacia e appoggio ed era stato fi-schiato a più riprese dallo sta-dio che l’aveva osannato peranni. Sopravvissuto alle fatico-se guerre (non sue) con Adan,Diego Lopez e Navas, il capita-no del Madrid e dellaSpagna quest’estate hadeciso di mollare edemigrare in Portogal-lo. Benitez gli ha fattocapire che il titolarenon sarebbe stato luima De Gea, delfino diIker anche con Del Bo-sque e in procinto dipassare dallo United alReal. Con buona pace di KeylorNavas, ragazzo umile come lesue origini, poco galactico perapparenze ma efficace tra i pali.Perez aveva deciso da tempo difar tornare a Madrid De Gea, enon ha usato gran tatto in sededi trattativa con il Manchester.

Last minuteCosa che ha fatto imbestialireVan Gaal, disposto a vedere ilsuo portiere andar via gratis agiugno 2016 piuttosto che ce-dere alla spocchia madrilena.Un trasferimento che venivadato per fatto a maggio è arri-vato fino al 31 agosto, ultimogiorno di mercato. Navas pochi

giorni prima era stato celebratocon grande enfasi dal Berna-beu, non aveva voglia di andarvia però lo costrinsero a firmareper lo United su un lettino dellospogliatoio di Valdebebas.Piangeva. E pregava, come fasempre. Che succedesse qual-cosa. È successo che lo scambiodi documenti tra Madrid eManchester è andato per le lun-ghe, e il tempo è scaduto.Keylor è rimasto al Real, Davidallo United dove ha firmato unnuovo contratto. Fino alle23.59 del 31 agosto il portieredella Costa Rica non era più delReal. Per carità De Gea è un ot-timo portiere e a livello tecnicoBenitez non avrebbe perso nul-la. Ma la Casa Blanca sì, perchél’operazione si sarebbe chiusacon un esborso da una ventinadi milioni.

Numeri rivelatori Per ragioni non chiare il trasfe-rimento è saltato e Keylor hacontinuato a parare, parare, pa-rare. Il Bernabeu che fischiavaIker ora canta per Navas. Rafa sigloria del fatto che la sua squa-dra ha ricevuto solo 2 gol in 10gare. Vero, ma grandi meritivanno al portiere, il 6° in Ligaper numero di parate col 91,6%di precisione negli interventi,

come facevano notareieri su Marca in una co-lonna al vetriolo. Un al-tro numero interessan-te è arrivato dal Pais: intutta la scorsa stagione(59 partite) alla squa-dra di Ancelotti hannotirato contro in media11,3 volte a gara, nelle10 del Rafa Madrid la

media è di 10,6 tiri. Cifre quasiidentiche ma nel conteggio del-l’anno scorso ci sono 6 derby, 2Clasicos e vari partitoni diChampions, mentre in quello diquest’anno solo gare con avver-sari modesti. Il Madrid difendemale però Keylor para tutto: unanno fa dopo 10 partite il Realaveva preso 12 gol (segnando-ne 28), quello attuale appena 2(e 24 a favore). Carlo per dueanni ha cercato senza fortunal’Equilibrio, Rafa sta facendo lostesso e per ora ha trovato ungran portiere. Che il 31 agostoper qualche ora è stato del Man-chester United.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL POSTICIPO

A Las Palmas cambia il tecnico, Gijon-Granada 3-3 Il Las Palmas ha esonerato il tecnico Paco Herrera (che aveva portato gli isolani in Liga) dopo il k.o. di domenica contro il Getafe (4-0). Il Las Palmas è ultimo in Liga con 5 punti in 8 giornate. Nel posticipo fra il Gijon e il Granada dell’italiano Biraghi finisce 3-3, reti di Espinosa, Cases e Guerrero per i padroni di casa; Piti, Success e El Arabi per il team di Pozzo ora a 5 punti; Gijon a quota 9.

SPAMADRID

6 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTEXTRATIME

Nove punti di vantaggio a tregiornate dal termine, con unadifferenza reti nettamente fa-vorevole (+44 contro il +16dello Stabaek, secondo): solola matematica ha impedito alRosenborg di festeggiare giàdomenica il 23° titolo di cam-pione. Nell’ormai scontato suc-cesso dei Troillongan (i bambi-ni dei Troll) c’è una sfumaturatricolore, e non solo perchéAlexander Søderlund, bomberdella squadra e del campionatocon 22 gol, ha un passato - di-menticabile - col Lecco nel2009. Da gennaio dell’annoscorso tra i collaboratori deltecnico Kåre Ingebrigtsen c’èun italiano. Nato a Milano, 41anni fa, papà sardo e mammainglese, Andrea Loberto ha unastoria particolare: trasferitosicon la famiglia in Inghilterra a13 anni, muove i primi passi co-me allenatore nel settore giova-nile del Leeds United. Nel 2005si sposta in Norvegia dove en-tra a far parte dello staff del Va-lerenga, storico club di Oslo.Allena i ragazzi per qualche an-no e nel 2009 diventa assisten-te alla prima squadra.

Filosofia offensivaLe sue qualità non passanoinosservate e quando arriva lachiamata del Rosenborg, nel-l’autunno 2013, non ci pensadue volte: «Il Rosenborg è ilclub più prestigioso del Paese,conosciuto anche all’estero. Èstato un passo importante perla mia carriera». Assunto comeresponsabile del settore giova-nile, dall’anno scorso si occupaanche di analizzare gli avversa-ri dei bianconeri: «Vedo le par-tite dal vivo quando possibile,ma uso anche programmi vi-deo e statistiche, per individua-re debolezze e punti di forzadelle squadre che dobbiamo af-frontare». Il prossimo impegnoè di quelli tosti, visto che giove-dì il Rosenborg farà visita allaLazio in Europa League. Unasfida, per Loberto, alla portatadei norvegesi: «Il Rosenborg hauna filosofia molto offensiva,

eredità della squadra che fecebene in Champions negli anni90 con Nils Arne Eggen in pan-china (e Ingebrigtsen in cam-po). Giochiamo col 4-3-3 epuntiamo sempre a fare un golin più degli avversari. Nelle pri-me due gare, con St. Étienne eDnipro, siamo stati un po’ sfor-tunati. Con la Lazio ce la gio-cheremo a viso aperto e, para-dossalmente, credo che avre-mo più possibilità all’Olimpicoche in Norvegia». Uno dei puntidi forza della squadra, infatti, èla solidità difensiva, unita allavelocità degli attaccanti ester-ni: «Per la partita di giovedì,purtroppo, uno dei nostri mi-gliori, l’ala destra Helland, è indubbio, ma le alternative nonmancano». Loberto sottolineacome anche i centrocampisticentrali, il danese Mike Jensensu tutti, siano molto bravi a in-serirsi in area negli spazi creatida Søderlund: «Ole Selnaes èormai una certezza e in rampadi lancio c’è il giovane John

Hou Saeter, classe 1998».

«Voglio allenare»Stessa annata del più famosoØdegaard che, secondo Lober-to, potrebbe aver fatto la sceltasbagliata accettando la cortedel Real Madrid: «Credo cheper la sua crescita sarebbe statomeglio trasferirsi in un club co-me l’Ajax, storicamente più at-tento ai giovani». La carriera diLoberto, invece, potrebbe pro-seguire altrove: già l’anno scor-so aveva ricevuto delle offerte,ma il Rosenborg aveva decisodi trattenerlo. La sua ambizio-ne resta quella di allenare unaprima squadra, per ora in Nor-vegia ma un giorno, magari,nel suo Paese natale: «Qui mitrovo benissimo, ho sposatouna ragazza norvegese e il Ro-senborg è un grande club. Ioperò mi sento italiano: non acaso i miei figli si chiamanoMatteo e Chiara». Sognare laSerie A non costa nulla.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

NORVEGIA

NOTIZIE DALL’EUROPA

INGHILTERRALONDRA

Chelsea, la lapide per Hilsdon

dopo ben 74 anni

(falcini) Ci sono voluti 74 anni e mille sterline per dare degna sepoltura a George Hilsdon. L’attaccante, 9° marcatore nella storia del Chelsea, prima che la sua carriera fosse interrottada un attacco all’iprite durante la Prima Guerra Mondiale, morì nel 1941. Da allora era sepolto in una tomba senza nome nel Leicestershire. La colletta dei tifosi Blues è servita a comprare una lapide e onorare finalmente la sua memoria.

SVEZIAHALMSTAD

Difensore libanese minacciato di morte

per un’autorete

(s.m.) Il difensore libanese Mohammed Ali Khan, 29 anni, dell’Halmstad, prima serie svedese, ha ricevuto minacce di morte («serie» secondo la polizia locale) per aver commesso l’autorete, domenica, che ha causato la retrocessione del suo club a due giornate dalla fine del campionato. Il tutto è avvenuto nei minuti di recupero del match con la capolista AIK Solna (1-0). «È la mia prima autorete in carriera» ha commentato, triste.

RUSSIANIZHNY NOVGOROD

Crisi al Volga Non ci sono soldi

per stipendi e stadio

(n.s.) Non bastava la retrocessione l’anno scorso in seconda serie, è arrivata anche la crisi finanziaria. Al Volga Nizhny Novgorod (club della città di Maksim Gorky) non pagano gli stipendi da 4 mesi. Il motivo? Il club è delle autorità locali che giàversano in cattivo stato. Tanto che il Comune ha appena chiesto al governo russo circa 100 milioni di euro per completare i lavori allo stadio, che sarà una delle sedi dei prossimi Mondiali.

Alexander Søderlund, 28 anni, punta del Rosenborg, capocannoniere in Norvegia con 22 gol (REUTERS)

Favola Loberto Un italiano al Rosenborg1 Nello staff del club, che giovedì affronta la Lazio in Europa ed è a un passo dal 23° titolo nazionale, c’è un milanese

1 Trasferitosi con la famiglia in Inghilterra, al Valerenga per nove stagioni, è responsabile delle giovanili e analista

1«All’Olimpico ce la giochiamo. Anzi, avremo più chance lì»

Giuliano Adaglio

Andrea Loberto, 41 anni, è stato al Valerenga per 9 stagioni, fino a fine 2013. E poi è passato al Rosenborg.

POLONIA

Il villaggio di Nieciecza, a sud-est della Polonia, 750 abitanti

Circa 750 abitanti. Uno stadioda 2.262 persone, che con i la-vori di ampliamento arriveràfino a 5.000 posti a sedere, en-tro la fine dell’anno. E un cla-moroso 8° posto in classificaper il neopromosso Nieciecza,che a oggi garantirebbe addi-rittura i playoff. E un primatocontinentale: il team polaccorappresenta la più piccola co-munità in una prima divisoneeuropea. È il Termalica di Nie-ciecza, villaggio di contadinida poco più 700 persone.Quando nacque, nel 1922, erala squadra del movimento deicontadini del sud-est, 15 km daTarnow. Si è trasfor-mata nel 2004 in unavera squadra, anche sedi dilettanti, perché aNieciecza da alcunianni lavorava con suc-cesso la Bruk-Bet,azienda produttrice dipietre da pavimenta-zione. E la coppia diproprietari, Danuta e Kr-zysztof Witkowski, ha deciso diinvestire nel calcio.

L’Elefante fa stradaCosì l’Elefante, il simbolo del-l’azienda, è diventato anchequello della squadra. Ed è ini-ziata una sensazionale scalata:in 10 anni dalle categorie ama-toriali (ottava serie) al massi-mo campionato (Ekstraklasa).Nel 2010 la Termalica ha fattoun altro passo determinante:la promozione in B. Che già nel2013 aveva sfiorato (a 1 pun-to), e alla fine il sogno di acce-dere al calcio di vertice si è rea-

lizzato nel maggio scorso. Unsuccesso che ha obbligato al-l’allargamento dello stadio. Fi-nora il Nieciecza gioca a Mie-lec, a 50 km (impianto da quasi7 mila spettatori, ma finora nevanno circa 3 mila di media) ein trasferta domenica a Craco-via ha portato ben 300 tifosi,quasi la metà del paesino. Gliinizi in Ekstraklasa non sonostati facili (3 k.o. di seguito),ma poi la Termalica si è ripresacon 4 successi in 5 gare. Tantoda rendere orgogliosa la signo-ra Danuta, il presidente che se-gue da vicino la squadra.

Anche un ex livorneseIl budget del club ammonta acirca 2,5 milioni di euro ed è ilpiù basso della categoria (il Le-gia arriva a 30 milioni). Pure ilvalore di mercato della rosa è

fra i più bassi (nean-che 2 milioni di euro),ma il progetto ha suc-cesso: confermare gliartefici della promo-zione, rafforzando ilteam con qualche stra-niero. Sono arrivatidue slovacchi MartinJuhar e Dalibor Pleva,

un ucraino - Koval - e il cecoMario Licka, nel 2004 di brevepassaggio a Livorno. E il Nie-ciecza non ha avuto timorinemmeno nell’affrontare lesquadre più blasonate: ha bat-tuto il Lech, campione in caricae rivale della Fiorentina, ha pa-reggiato a Varsavia col Legia ea Cracovia col Wisla. E a questopunto la battuta del proprieta-rio, Krzysztof Witkowski, se-condo il quale il successivopasso degli Elefantini sarà l’in-gresso nelle coppe europeenon sembra cosi astratto o lon-tano dalla realtà.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nieciecza il più piccolo d’Europa in A1 Con soli 750 abitanti è il club della comunità meno popolata in una prima divisione 1In 10 anni vanta 7 promozioni, budget da 2,5 milioni di euro

Stefan Bielanski da Varsavia

POLVARSAVIA

i titoli nazionali vinti finora dal Rosenborg, di fila 13 dal 1992 al 2004; e 9 coppe. In Europa il massimo i quarti di Champions nel 1996-97

7MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTEXTRATIMESUDAMERICA BRASILE

Bambini giocano a piedi nudi («pelada») a Manaus, Amazzonia, in una delle favelas della città, fra le sedi del Mondiale del 2014 (REUTERS)

Comprare un bimbo calciatore è facile. Più diffici-le scovare un talento che diventi giocatore vero.Ma tentare costa (quasi) nulla, poche centinaiadi dollari. Tutti possono provarci. Agenti, fac-cendieri. Persino giornalisti. È ciò che ha fattoJuan Pablo Meneses, scrittore cileno, nel suo ul-timo libro: Niños Futbolistas, un viaggio per i campi polverosi dell’America Latina che affron-ta il problema della tratta di minorenni. «Mette-re un bambino a lavorare 8 ore su un campo dicotone è considerato schiavitù. Metterlo 8 ore suun campo da calcio è poi tanto diverso?», si chie-de l’autore. Tutti sanno che il Barcellona ha ilmercato bloccato fino al prossimo gennaio. Nontutti ricordano le motivazioni della sanzione: ir-regolarità nei trasferimenti di minorenni. Solo ilcaso più eclatante di quanto avviene nel mondoglobalizzato del pallone e che spesso diventa notizia. L’ultima volta quest’estate, quando laBbc ha svelato un traffico di ragazzini nel Laos.

L’eccezione familiareIn realtà tesserare un straniero prima dei 18 an-ni è vietato: i regolamenti Fifa sono severi a ri-guardo. «La norma proibisce il trasferimento diminori», spiega Stefano Sartori, responsabiledell’Area sindacale dell’Associazione ItalianaCalciatori (Aic). Eppure ogni anno migliaia diragazzini si spostano da vari continenti (Suda-merica e Africa soprattutto) verso l’Europa, incerca di un futuro da calciatori. «Il trucco è sem-plice - dice Sartori -: le norme prevedono una

deroga al divieto di tesseramento nel caso in cuila famiglia si trasferisce per motivi extracalcisti-ci». Al padre viene trovato un lavoretto, e dopoun giorno il ragazzo può firmare. È una vera pe-sca al setaccio quella che avviene nei quartieripoveri dei Paesi latinoamericani. Più c’è degra-do, più è facile portare via i ragazzini. Argenti-na, Uruguay e Brasile quelli più battuti dagli scout. Neanche adolescenti, a 11-12 anni.

Storia di Milo, Nelson e LeandroPrenderne cento a basso costo per piazzarneuno. È quello che prova a fare nel suo libro-in-chiesta anche Meneses. Davanti a lui scorronovolti, nomi e personaggi diversi: procuratori,faccendieri, avvocati, allenatori, parenti. E bim-bi. Ingranaggi di un meccanismo perverso: «Misono accorto - spiega l’autore - che la compra-vendita conviene a tutti: i ragazzini sognano didiventare famosi, le famiglie di uscire dalla po-vertà. I procuratori cercano il guadagno e i gran-di club di acquistare a basso costo i campioni deldomani». La realtà, però, è molto diversa. Solouno su mille ce la fa. E per loro è semplice trova-re un escamotage normativo. Nel 2011, ad esempio, il Real Madrid ha annunciato l’acqui-sto di Leonel Angel Coira, argentino di 7 anni. Ilproblema riguarda gli altri: scaricati come mer-ce difettata in Paesi cui non appartengono. Dovesi perdono nelle serie minori o, peggio, finisco-no a fare altro. Dati non ce ne sono: impossibilefare un censimento. Per debellare il problema laFifa ha imposto l’obbligo di registrare ogni tesse-ramento sul Transfer Matching System. «Manulla vieta di far provini e far spostare i ragazzi-ni. Il flusso è inarrestabile e il responsabile piùgrande è Messi: il suo successo ha creato il mitodel niño futbolista». Il fenomeno riguarda Spa-gna, Francia o Belgio. «Ma anche l’Italia è unapotenziale destinazione». E Meneses cita i casidi Nelson Bustamante, cileno acquistato anni fadal Brescia per 300 mila dollari (oggi gioca inLega Pro col Matera) o Leandro De Petris, al Mi-lan a 11 anni (ora a 27 è in Argentina, al TiroFederal, in C). Così la storia di Milo, protagoni-sta del libro, è solo un paradigma. Alla fine ilragazzino corre, tira e segna davanti agli occhiattenti dei procuratori. Lui è felice, come unbimbo. E gli altri tutt’intorno si fregano le mani.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

NOTIZIE DAL MONDO

ARGENTINABUENOS AIRES

Perde il Boca festa rimandata

Sale il Rosario

(seu) Festa rimandata di due settimane per il Boca di Tevez. Perde 3-1 col Racing (e 2 espulsi, Diaz ed Erbes; i gol Acuña, Bou e Saja su rigori, Calleri per gli xeneizes) e il vantaggio sul Rosario scende a 5 punti a 2 turni dalla fine. Central che vince 2-0 sull’Argentinos Jrs (ancora Ruben, 21 reti, e Larrondo, ex Toro e Siena) e scavalca al 2° posto il San Lorenzo, sconfitto 2-1 dall’Olimpo. Ora una settimana di pausa per le elezioni politiche.

BRASILERIO DE JANEIRO

Il Timão ringrazia Falcão: Mineiro

addio al titolo

(m.can.) Lo Sport Recife di Falcão stende l’Atl. Mineiro 4-1 nella 31ª giornata di campionato. A 7 dalla fine il Corinthians, che ha battuto l’Atl. Paranaense 4-1 (doppiette di Vagner Love e Renato Augusto), ipoteca lo scudetto. Il vantaggio sul Mineiro si allunga a 8 punti. Thiago Ribeiro, ex del Cagliari, in gol contro lo Sport. Il Santos passa 3-1 sul Goiás (doppio Oliveira, ora a 19 reti), è 4; il San Paolo fa 2-2 col Vasco, è a meno 2 dal Santos.

ODR

EMP

ORG

RE

SSO

E

PERU’LIMA

Paolo Guerrero eguaglia Cubillas

come re dei bomber

(seu) La rete messa a segno contro il Cile non è servita alla blanquirroja per mettere in cascina i primi punti nelle eliminatorie a Russia 2018, ma è valso un importante record al «Depredador» Paolo Guerrero. L’attaccante del Flamengo ha infatti raggiunto il mito Teofilo Cubillas in cima alla classifica dei goleador in nazionale, con un totale di 26 centri e una media superiore. Guerrero ci ha messo 64 gare contro le 81 di Cubillas.

Alexandre Pato, 26 anni, 24 gol in stagione col San Paolo (AFP)

Mesi di veleni culminati con unascazzottata che ha scatenato latempesta di scandali e intrighi.Può sembrare la trama di unatelenovela brasiliana, invece è ilriassunto di quanto sta acca-dendo al San Paolo, al centro diuna crisi che qualcuno ha bolla-to come la più grande mai vissu-ta da un club brasiliano. Unacrisi che, tra debiti milionari,lotte intestine, affari poco chia-ri e accuse di corruzione, ha az-zerato i vertici dirigenziali met-tendo in ginocchio il club. Cheora rischia anche la retrocessio-ne d’ufficio per l’acquisto di un19enne in (sospetta)violazione delle nuo-ve norme Fifa.

Intrighi e sospettiLa «bomba» esplode il3 ottobre, dopo un ac-ceso faccia a faccia tral’allora presidente Ai-dar e il vice Guerrei-ro, terminato con unocchio nero per il primo. Pocheore dopo, ecco le scottanti rive-lazioni di Guerreiro, in possessodi una registrazione in cui Aidarammetterebbe di aver commes-so irregolarità: dalle ricchecommissioni per la cessione dialcuni giocatori elargite alla fi-glia Marina, consigliere del clubfino a un anno fa, alle consi-stenti percentuali sui nuovi con-tratti di sponsorizzazione ga-rantite alla fidanzata Cinira, fi-no a dicembre 2014 dirigentedella società che mediava gli ac-cordi con gli sponsor. Ne scatu-risce un terremoto che porta al-le dimissioni di Aidar il 13 otto-bre, 48 ore dopo la rinuncia del-l’intero staff dirigenziale e

dall’apertura di un’inchiesta in-terna promossa da Carlos Augu-sto Barroso e Silva, nuovo presi-dente ad interim in attesa delleelezioni del 27 ottobre.

Patate bollenti Sullo sfondo della bufera istitu-zionale due problemi che ri-schiano di mettere in ginocchioil club. Da un lato, il peso dei de-biti che hanno raggiunto la cifrarecord di circa 62 milioni di eu-ro. Dall’altro, la denuncia d’ir-regolarità nel trasferimento del19enne Iago Maidana dal Cri-ciuma, con l’accusa formalizza-ta da parte del Tribunale Supe-riore della Giustizia Sportiva,desiderosa di capire perché il Tricolor abbia pagato 2 milioniper un giocatore svincolatosipochi giorni prima e dopo tra-

ghettato al modestoMonte Cristo. Il sospettoè che, in violazione dellenuove norme introdottea maggio dalla Fifa sulTpo (la terza parte), al-l’affare abbiano parteci-pato anche investitoriprivati. In questo caso, irischi per il San Paolovanno dal blocco del

mercato alla retrocessione d’uf-ficio. Nel frattempo in casa tri-color ci si prepara ad addii pe-santi. Il primo, già consumato, èstato quello del tecnico colom-biano Osorio, andato a fare ilc.t. del Messico e sostituito infretta da Doriva. A fine anno sa-rà poi il turno dell’idolo di casa,Rogerio Ceni, che si ritirerà do-po 25 stagioni e 18 trofei qui, edi Pato, che tornerà al Corin-thians per fine prestito nellasperanza di ricevere una buonaofferta dall’Europa. Per ora me-glio concentrarsi sulla conqui-sta del 4° posto in campionatoche dà accesso alla Libertado-res, bella boccata d’ossigeno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Debiti e guai Il San Paolo è nel pallone

1Oltre 60 milioni di passivo e ora una denuncia per violazione delle norme Fifa sui Tpo 1 Rischio retrocessione ed ex dirigenza sotto inchiesta

Adriano Seu

Uno su mille ce la fa La tratta dei minori1 Lo scrittore cileno Juan Pablo Meneses e un libro-inchiesta sull’America Latina

1 Culla del sottosviluppo e mercato di Niños Futbolistas

Lorenzo Vendemiale

ODR EM P OR GRESSO E

BRASAN PAOLO

LA SCHEDA

L’Assocalciatoriha tradottoil libro in Italia

Juan Pablo Meneses, giornalista e scrittore cileno, è nato a Santiago del Cile nel 1969, ha studiato giornalismo nella sua città d’origine e a Barcellona. Attualmente dirige il diario Hoyxhoy.

«Niños Futbolistas» in Italia è edito da Goalbook Edizioni in collaborazione con l’Associazione Italiana Calciatori (Aic) di Damiano Tommasi.

8 MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTEXTRATIME

Diego Forlanex punta di Manchester Un. e Uruguay

La frase della settimana «Il più grande con cui ho giocato?

Scholes. A 30 metri dalla porta prendeva palla e segnava come

fosse la cosa più facile al mondo»EXTRA FUN

SMS (e.b.) Il Bayern ha posato la prima pietra del nuovo centro sportivo delle giovanili: costo 60 milioni, realizzato entro il 2017, 8 campi e uno stadio da 2500 posti.

Bayern per i giovani (sm) Gary Neville e Ryan Giggs hanno concesso a un gruppo di senzatetto che ha occupato il loro albergo in ristrutturazione di rimanervi fino a febbraio.

Giggs per i senzatetto Il capitano del Nepal Sagar Thapa e altri 4 nazionali sono stati arrestati dalla polizia di Kathmandu per corruzione e partite truccate dal 2009 in poi

Nepal: capitano in cella (falc) Due morti e vari feriti in una gara a Borama (Somalia): un gruppo di tifosi aveva invaso il campo per contestare un rigore, la polizia ha sparato.

Somalia: 2 morti

TVGAZZETTA TV (CANALE 59)CHAMPIONSHIP E BRASILEVenerdì: Rotherham-Sheffield W. (20.45); sabato: Blackburn-Burnley (13.30) e Charlton A.-Brentford (16);lunedì: Cardiff-Bristol (20.45). Brasile: Corinthians-Flamengo (domenica, 20).

SU EUROSPORTI MONDIALI UNDER 17Mondiali Under 17, gironi, sabato: Mali-Honduras (E2, 21), Argentina-Australia (E2, 24) e Germania-Messico (E1, 24). Domenica: Francia -Siria (E2, 20), Russia-S. Africa (E2, 23)

DOMENICA 25 OTTOBREDERBY DI MANCHESTERDomenica 25: in Premier derby di Manchester (FS, 15.05) e Liverpool- Southampton (FS, 17.15). In Liga:Barcellona-Eibar (SSP, 18.15) e Atletico Madrid-Valencia (FS, 20.30).

VENERDÌ 23 E SABATO 24 OTTOBRETORNA BALE COL REALVenerdì: per la Liga Rayo-Espanyol (Sky Sport Plus, 20.30). Sabato Celta-Real Madrid (SSP, 16, FOTO Bale), Siviglia-Getafe (FS, 20.30) e Malaga-Deportivo (SSP, 22). Premier:West Ham-Chelsea (FS, 16), Arsenal-Everton (FS, 18.30). Bundesliga: Ingolstadt-Hertha Berlino (SSP, 18.30).

La regina Elisabetta, 89 anni

PORTOGALLOMADEIRA

Niente Hollywoodper il bel Ronaldo

TANZANIADAR ES SALAAM

Imita, recidivo, «il dito di Jara»: 2 anni di squalifica

(penna) In Cile lo chiamano «el dedo de Jara», intendendo il dito che Gonzalo Jara appoggiò sul fondo schiena per provocare (e far espellere) Cavani durante l’ultima Copa America. Un gesto «replicato» in Tanzania dal difensore Juma Said Nyoso ai danni dell’attaccante della nazionale John Bocco in Mbeya City-Azam Fc. Jara se la cavò con due turni di stop, Nyoso, che è recidivo, si è beccato una squalifica di due anni. Quando si dice: due dita, due misure.

Hollywood chiude le porte a Cristiano Ronaldo. Da qualche mese a questa parte circolava voce che il fuoriclasse potesse recitare un ruolo nel nuovo film diScorsese, «Il Manipolatore». Ma Alessandro Proto, l’imprenditore italiano la cui storia viene raccontata nel film e produttore assieme alla 20th Century Fox, ha posto il veto alla partecipazione del giocatore. «Il ruolo che avrebbe dovuto fare è molto importante e preferisco un attore professionista», la spiegazione fornita da Proto, immobiliarista, poi finanziere, arrestato nel 2013 e poi condannato per aggiotaggio e truffa, patteggiata a 3 anni e 10 mesi e una multa della Consobper 4,9 milioni di euro.Secondo il quotidiano «Sport», Proto era preoccupato dal fatto che la presenza di Ronaldo avrebbe dirottato l’attenzione più sul giocatore che sul film.

Scorsese - che nella pellicola dirigerà George Clooney, la modella brasiliana Alessandra Ambrosio, 34 anni, e l’attore Channig Tatum, 35 anni, che interpreterà lo stesso Proto - ha accettato il no dell’imprenditore italiano. O pare sia stato anche lui della stessa opinione di Proto. Alla fine, Ronaldo non l’avrebbe presa bene ma avrà di che consolarsi: per lui, si dice, è previsto un super indennizzo da ben 10 milioni di euro. Ma lo sbarco della stella del Real Madrid e del Portogallo ad Hollywood dovrà comunque aspettare. Altra consolazione per CR7: su Instagram ha battuto Neymar, sorpassandolo con 33,2 milioni di followers contro i 33,1 del brasiliano. CR7 è ora il calciatore re dei social visto che già dominava Facebook con 107 milioni di fan e Twitter con 38,3 milioni di seguaci.

ARGENTINABUENOS AIRES

Sequestro lampo per Martinezdell’Aldosivi

(seu) Rientro a Buenos Aires da incubo per l’attaccante colombiano Roger Martinez, 21 anni, dell’Aldosivi, club argentino di Mar del Plata neopromosso in prima serie, vittima giovedì di un sequestro lampo nel tragitto tra l’aeroporto di Ezeiza e la suaabitazione nella capitale argentina. Giunto nei pressi della propria abitazione in compagnia del suo agente, l’attaccante dell’Aldosivi (ex Racing Club e Santamarina de Tandil, in seconda divisione) è stato bloccato e caricato su una vettura da tre individui armati e incappucciati. Derubati di diversi oggetti personali, tra cui orologi, gioielli, un computer e circa mille euro in contanti, Martinez e il suo agente sono stati liberati dopo alcune ore. In questa stagione il colombiano di Cartagena, che è passato dai vivai di Boca e Argentinos Juniors, ha realizzato 6 reti in 21 gare di Primera.

USANEW YORK

La rete più velocenella Mls la firma

l’avellinese Grella (n.s.) Mike Grella dei N.Y. Red

Bulls domenica ha segnato il golpiù veloce nella storia Mls: 7

secondi per battere Philadelphia.Grella, famiglia originaria di

Sturno (Avellino), ha battuto TimCahill in gol dopo 8” nel 2013.

FRANCIAPARIGI

Cantona si mettea nudo per Elle

ma con la moglie (s.m.) Ieri era a Roma

all’Auditorium Parco dellaMusica per il festival del Cinema

a presentare «Les Rois duMonde» di Laurent Laffargue.

Intanto Eric Cantona, 49 anni, exstella del Manchester United, ha posato per la cover di Elle,

versione francese, e nudo. Macon la moglie, l’attrice Rachida

Brakni, 38 anni, parigina di origini algerine. I due stanno

insieme da 13 anni. Sempre lontani dagli stereotipi.

ARGENTINABUENOS AIRES

Maradona fa pace con la Regina

(penna) È durata quasi 30 anni la «guerra» tra Diego Armando Maradona e l’Inghilterra. «Dichiarata» da Dieguito con il gol di mano ai Mondiali del 1986 (e vendicare i suoi dopo il conflitto nelle Falkland-Malvinas dell’82) è stata chiusa dalla Regina Elisabetta, che ha chiesto al Pibe de oro di diventare il direttore generale per il Sudamerica di Unity for football, una ong finanziata

(anche) dalla Corona britannica, che si occupa di bambini in difficoltà in 27 Paesi sparsi per il mondo. Quasi commossa l’adesione di Diego, che in un video diffuso su Facebook ha ringraziato la Regina e, già che c’era, pure il Parlamento inglese: «Accetto con tutto il cuore. È un regalo perfetto per i miei 55 anni (il 30 ottobre, ndr). Sua Maestà, non si preoccupi: con me i bambini sono in buone mani».

EXTRATIME Supplemento di calcio internazionale di Iacopo Iandiorio, progetto grafico di Domenico Coppola

Diego Maradona, 55 anni il 30

LA MISS DELLA SETTIMANA

Bye bye FellainiLa Garcia si mette

con uno del City

GAELLE

Che per Marouane Fellaininon siano bei tempi si capisce

anche dal campo, con Van Gaalche lo usa con il contagocce a

centrocampo. E per il capellonebelga piove anche sul bagnato:

secondo i giornali di gossipinglesi sarebbe anche stato

mollato dalla fidanzata GaelleGarcia Diaz. Playmate, giocatrice

di poker, pluritatuata con stile(gufo sullo sterno, un

grammofono a forma di cuoresu una coscia e una tv alata

sull’altra), fino a poco fadichiarava «Fellaini sa fare bene

tante altre cose oltre al calcio»e ora pare essersene scordata.

Di più: si è messa con MathiasBossaerts, anche lui belga e

difensore del Manchester City,che ha 9 anni meno di Marouanee non ha ancora fatto l’esordio in

prima squadra. Il prossimoderby di Manchester si

preannuncia bello caldo.

MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015

SPORT & POPdi GABRIELLAMANCINI

IL CALCIO SECONDO MUTI«SENZA L’AGGRESSIVITÀÈ UNA FORMA D’ARTE»

È arrivato a Milano in un giorno di pioggia ma denso di progetti, per lapresentazione di «Prove d’orchestra»

alla sede Rai di corso Sempione. Il Maestro Riccardo Muti, con i giovani musicisti dell’Orchestra Cherubini fondata da lui nel 2004, interpreta alcuni capolavori della storia della musica, otto incontri in onda da domani su Rai 5 alle 21.15 che si concluderanno con il «Falstaff» di Giuseppe Verdi. Un atto d’amore per valorizzare i talenti del nostro Paese, un’occasione imperdibile per parlare anche della nostra città con il grande Maestro. «Arrivai a Milano per la prima volta nel novembre del ’62, nella nebbia, come nel film di Totò – sorride ironico – alla scoperta della città. Ho studiato al Conservatorio con maestri straordinari».

I suoi luoghi?«La Scala e la Chiesa di San Marco, dove diressi il “Requiem” di Giuseppe Verdi e lo stesso Verdi lo fece per la prima volta proprio là. Milano richiama tanti fatti, è una città speciale».

Ha diretto l’Orchestra della Scala e l’ha lasciata dopo le note polemiche dieci anni fa. Pensa di tornare?«Ho trascorso 19 anni alla Scala e diretto quasi 50 opere: non rinnego un solo giorno. Amo la Scala e il pubblico milanese, è stata un’esperienza impagabile. Il fatto che io torni o meno non è in cima ai miei pensieri, vengo per un concerto per dire esisto? Poi diranno, è tornato per un concertino e se n’è andato... che senso ha? Attualmente dirigo l’Orchestra di Chicago, tra le migliori al mondo, e sto benissimo. L’importante è che la Scala mantenga il prestigio del suo passato così come gli altri teatri italiani».

Se le dico San Siro?«Vabbé, lo diciamo? È la Scala del calcio».

Lei tifa Napoli?«In famiglia tutti juventini, compreso il cane. Sono nato a Napoli e ho una simpatia, ma per diverso tempo vivo a Chicago e non seguo molto. Il calcio lo amo quando esalta la tecnica, allora diventa arte, non quando è aggressivo».

Artisti del pallone?«Maradona, Rivera e Riva».

Ricorda quando entrò in campo per beneficenza con la Nazionale Cantanti?«Sì, perché non so come, mi ritrovai da solo davanti al portiere e ciccai il pallone facendo un giro su me stesso. Poco dopo uscii tra gli applausi… secondo me applaudivano – ride – perché erano contenti della mia uscita dal campo».

Tre incontri particolari a Milano?«Con il grande Giorgio Strehler, Enzo Biagi che vedevo spesso la sera dopo le prove, e il cardinale Ravasi».

E ce n’è uno famoso in via Manzoni…«Sì, una notte con Roberto Benigni e Gigi Proietti: ingaggiammo una gara di barzellette. Nacque un’amicizia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il ritorno di Scariolo«Desio, che ricordiMilano è da vertice»1Il coach ospite d’onore al battesimo dell’Aurora«L’Olimpia ha il budget e le qualità per dominare»

Il maestro Riccardo Muti con l’orchestra Cherubini

STORIE DI CITTÀ

Baggio e le biciUna passionelunga un secolo1Il quartiere periferico di Milanoe lo storico legame con le 2 ruoteNel weekend la festa con Saronni

Amarcord della società ciclistica Monti nel 1951

Alessandro Avalli

D a quasi un secolo, Baggio intreccia col ci-clismo storie che nascono nel quartiere,per poi arrivare lontano. Carlo Monti fon-

da negli anni Venti la Cicli Monti, e fa la bici concui Luigi Ferrando diventa 3 volte campione ita-liano ciclocross. Il fratello Mario segue comemeccanico in ammiraglia Jacques Anquetil al Gi-ro d’Italia e al Tour de France. Pep Magni, con lozio Roberto Gramaglia, è invece meccanico di Renato Longo: 12 volte campione italiano e 5volte campione del mondo di ciclocampestre. Al-cide Cerato alleva talentuosi dilettanti con laNuova Baggio San Siro. Gianni Auro è partner inpista di un ragazzino che avrà futuro: Beppe Sa-ronni. Luca Guercilena comincia alla Monti ilsuo viaggio da direttore sportivo, fino all’incari-co di general manager della Trek di Fabian Can-cellara.

DAL MEDIOEVO Baggio è un borgo medioevaleche si allarga a Comune autonomo e si adatta aperiferia ovest di Milano, dal 1923. È poi rime-scolato dall’immigrazione del dopoguerra, vio-lentato dall’eroina, risvegliato dal parco delle Ca-ve, e oggi solo sfiorato dalla metropolitana, no-nostante i 40mila abitanti. Ma è proprio il tra-sporto pubblico a fare la storia del quartiere.Dall’inizio del 900 sbuffa da Baggio verso largoCairoli il tram 34, il «gamba de legn», carico dioperai con cui riempire le fabbriche di Milano.Gente che dai paesi intorno arriva a Baggio inbicicletta, la lascia nei depositi e va a lavorare. Idepositi sono stanzini, angoli, cortili, di bottegaie operai, che tengono le bici in custodia; ma seserve le riparano, nel caso le costruiscono: diven-tano botteghe di meccanico ciclista. Uno di questicortili è in via 2 Giugno al 7, dove c’è l’officina diCarlo Monti, un fabbro che comincia a fare il «ci-clista», perché il ciclista è un po’ un fabbro: pren-de grossi tubi di ghisa e lima, assottiglia, salda. Imeccanici ciclisti di Baggio sono 4; il Monti è unoe un altro è il Gramaglia, torinese, che a Baggio sirimette in strada. Sono i primi casuali accordi diuna sinfonia silenziosa: nascono le Carlo Monti ele Gramaglia, bici da passeggio e da corsa. Poi daCarlo a Mario Monti, da Gramaglia al Pep Magnie Gianni Auro. Meccanici che arrivano a respira-re l’aria dei campioni, a mangiare la stessa fatica,a meritare un loro sguardo di ringraziamento. Magni diventa meccanico della Fic per 4 Olimpi-adi, il Monti viene gratificato con l’Ambrogino d’oro, e tutt’intorno un tesoro ciclistico di corse eimprenditori, direttori sportivi e dilettanti di lus-so, che fiorisce a primavera e luccica fino alla ter-za domenica di ottobre, per la corsa della Sagradi Baggio. Nello scorso weekend a Baggio è tor-nata la Sagra, ma non la corsa; e dei «ciclista» èrimasta la Monti, con dentro Fabio, figlio di Ma-rio. Sabato però, proprio lì di fianco, Baggio hafesteggiato il suo ciclismo con l’inaugurazione diuna ceramica parietale. Ospite speciale BeppeSaronni, vero intenditore di storie ciclistiche e sinfonie silenziose.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Giuseppe Nigro

L a sua casa ormai è Mar-bella, in Spagna è un eroenazionale. Non per modo

di dire, ma perché l’oro euro-peo vinto da c.t. un mese faesatto è stato il successo cesti-stico più sentito di sempre, vi-sto in tv da una persona su due,punto esclamativo professio-nale dopo gli ultimi tre anninon altrettanto gratificanti.Ma un giorno per i luoghi delcuore Sergio Scariolo ce l’hasempre. Uno di questi è Desio,dove è considerato un padredella patria, per averci allenatodal 1991 al 1993, tra l’espe-rienza di lancio a Pesaro equella del rilancio alla Fortitu-do.

OSPITE SPECIALE Qui è torna-to ieri, ospite speciale in via Vi-sconti di Modrone, centro diMilano ma provincia di Desio:qui c’è il flagship store di Rima-desio, storico brand brianzolodell’arredamento che da ottoanni sponsorizza la rinata Au-rora, promossa l’anno scorso in

Serie B e storica fucina di gio-vani. «È una delle poche socie-tà rimaste con la vocazione dilavorare sulla produzione digiocatori. Non per fare il setto-re giovanile come viene, maper alimentare la prima squa-dra», ha detto Scariolo alla pre-sentazione della squadra che sisvolgeva nell’occasione, nelringraziare per la donazionericevuta per la fondazione inti-tolata a suo padre, attiva dal2008 per sostenere i bambinicolpiti da malattie oncologichecome leucemia e linfoma.

I PRONOSTICI «Da allenatoredell’Olimpia sono tornato aDesio per partite in casa e intrasferta. Ed è stata un’emozio-ne importante tornare ad assa-

porare l’atmosfera particolaredi quel palazzetto pieno — haraccontato Scariolo —. Il ricor-do della stagione di vertice conl’Aurora è tra i più belli che ho,ma i ricordi più belli sono lega-ti alle persone. È anche il ricor-do di una passione per il gioco,nella gente, che va al di là dellacompetitività di vincere unapartita, persone per cui la vo-glia di fare andava molto più inlà della voglia di parlare. Sonoorgoglioso di aver portato ilmio piccolo mattoncino, perme è stato il riavvicinamento algusto del gioco della pallaca-nestro che c’è nell’insegnare auna squadra giovane». Non è lasede per parlare dell’Olimpia.Scariolo ha le sue idee e a mar-gine non si è sottratto dal diredove può arrivare: «Non soloha il budget, ma anche le quali-tà per stare davanti a tutti inItalia. In Europa è come Sassa-ri, perfettamente candidabilealla Top 16, con panchina lun-ga, talento diffuso e quella tra-dizione che da una parte signi-fica pressione, dall’altra spintacostante verso il meglio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

4� I club italiani allenati da Sergio Scariolo: Pesaro, Desio, Fortitudo Bologna e Milano

LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

Museo, ristoranti e palestreCantù sogna il palasport 2.0

� (f.com.) Una luce in fondo ad un tunnel lungo 40 anni sembra intravedersi per il nuovo palazzetto della Pallacanestro Cantù. Ieri mattina, all’incontro organizzato da «Tutti Insieme Cantù», ha partecipato anche la russa Irina Gerasimenko, presidente di Sport Expo, la società privata interessata alla costruzione del nuovo palasport. Illustrati i dettagli del progetto: sarà un’arena con 5500 posti a

sedere, non legata solo al basket.All’interno anche ristoranti, palestre con spa, il museo della Pallacanestro Cantù, spazi per i bambini e famiglie e concerti. Insomma, un investimento a tutto tondo. Il progetto è ben avanzato, gli investitori sono stati trovati da «Tutti Insieme Cantù», c’è l’accordo tra privati e società Pallacanestro Cantù, ora manca il piano economico e infine il fatidico «sì» da parte del Comune. Sui tempi ancora incertezza: dopo che la giunta canturina avrà dato l’ok, attesa di massimo 300 giorni per i lavori.

© RIPRODUZIONE RISERVATAIl «Pianella», dove ora gioca Cantù

Sergio Scariolo, bresciano,54 anni, fresco di titolo europeo con la Spagna LAPRESSE

5MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A sinistra, il centrocampista del Pavia Tommaso Bellazzini. A destra, l’attaccante Andrea Ferretti LAPRESSE

Con Bellazzini e Ferrettiil Pavia sale in cattedra«In B con questa maglia»1Tommaso, il centrocampista, è figlio di due prof: «Tifano per me»Andrea, il bomber, piaceva a Ferguson: «Qui per la promozione»

Nicolò Schira

I l Pavia sale in cattedra econtinua l’inseguimentoalla capolista Cittadella. In

mezzo al campo veste i pannidel docente Tommaso Bellazzi-ni. Il centrocampista pisanopotrebbe tenere un corso suicalci di punizione. La sua spe-cialità: «Dal limite ci provo

sempre e l’ho fatto anche con-tro il Pro Piacenza. In CoppaItalia avevo segnato una dop-pietta al Latina su calcio piaz-zato. Mi ispiro al romanista Mi-ralem Pjanic che da quella po-sizione è una sentenza». Unapennellata mancina da vederee rivedere su Internet. Sul webil Bellazzini più celebre è peròil papà Ronaldo, fisico nuclea-re che collabora con la Nasa e si

occupa della progettazione di satelliti: «È il mio primo tifosoe viene spesso allo stadio». Il calcio è il grande amore diTommaso che a scuola era unostudente modello: «Ho preso lamaturità scientifica e avevobuoni voti. Provengo da una fa-miglia di studiosi. Oltre a miopadre, ci sono i miei fratelli:Brando è ricercatore di fisicanegli Stati Uniti, Iacopo mate-

matico». Tommaso ha presodalla mamma (professoressad’italiano) la vocazione umani-stica: «Le mie materie preferitesono filosofia e psicologia. A fi-ne carriera vorrei iscrivermi al-l’università». In attesa di veder-lo in qualche ateneo, Bellazziniha le idee chiare sul presente:«Voglio tornare in B col Pavia,magari arrivando in doppia ci-fra (l’anno scorso a Venezia hasegnato 9 gol ndr)».

LO SQUALO BIANCO Ormai èdiventato una bandiera paveseil centravanti Andrea Ferretti,blindato dal club di via Alzaiasino al 2018: «Ho rinnovatoperché sono convinto di arriva-re in B con questa maglia. Inestate mi aveva cercato il Tra-pani e avevo ricevuto un’im-portante offerta economica daicinesi dello Shanghai, ma hoscelto di restare. Pavia è la miaseconda casa». Lo Squalo Bian-co («Il soprannome me l’ha da-to 5 anni fa un amico proprio aPavia, me lo sono fatto incidereanche sui parastinchi»), va asegno alla media di un gol ogni59 minuti (4 reti in 238 minu-ti): «Con Cesarini siamo la cop-pia più forte del girone. Que-st’anno baratterei la classificamarcatori per la vittoria delcampionato». Categoria con-quistata ma non assaporata colCarpi nel 2013 («Dovevo rin-novare, ma mi scaricarono sen-za spiegazioni a fine merca-to»). Ai tempi del Cardiff lo aveva cercato anche un certoSir Alex Ferguson, che avrebbevoluto portarlo al ManchesterUnited: «Mi ha seguito per dueanni, ma poi la trattativa sfu-mò». Una carriera da globe-trotter, quella di Ferretti: «Pri-ma della chiamata di Zhu stavotornando in Inghilterra al Mid-dlesbrough». Con due prof co-sì, il Pavia vuole la promozionein Serie B.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SERIE D: IL CASO

Monza in difficoltà. «Piena fiducia in Delpiano»Matteo DelbueMONZA

S ilenzio e delusione. IlBrianteo ha reagito così al2-2 contro la Varesina.

Dopo i fischi del match infraset-timanale contro la Pergolettese(1-1), domenica i tifosi delMonza hanno incitato per 90minuti la squadra, ma poi al tri-plice fischio hanno preso attodell’ennesima prestazione opa-ca della truppa di Alessio Del-piano. Una squadra che stenta aingranare nel calcio dilettanti-stico, come se fosse imprigiona-ta nel blasone e nella propriastoria. «La rosa ha qualità, il no-stro problema è psicologico»,

confessa il presidente del Mon-za, Nicola Colombo, che in esta-te ha permesso al club brianzo-lo di rinascere dalle proprie ce-neri dopo il fallimento.

CONFERMA Nona posizione,già dieci punti di distacco dallacapolista Piacenza e quindicigol subiti in nove partite. Sonogli stessi numeri ad evidenziarei problemi della truppa bianco-rossa che segna a raffica, grazieal sempre ispirato Soragna, masubisce troppe reti per disatten-zioni dei singoli. «È un periodoche paghiamo a caro prezzoogni nostro errore — prosegueil presidente Colombo –. Anchecontro la Varesina potevamochiudere la partita facendo noi

il terzo gol ma su calcio d’ango-lo abbiamo subìto il pareggio».Ora i biancorossi sono attesi dadue sfide verità contro Grumel-lese e Sondrio, ultime in classi-fica. È vietato sbagliare, ancheper rinsaldare la posizione del-l’allenatore Delpiano. «Abbia-mo piena fiducia nel nostro tec-nico: nessuno lo ha messo in di-scussione – aggiunge Colombo–. Domenica, dopo la partita,gli ho mandato un sms confer-mando tutta la mia stima neisuoi confronti e incitandolo acontinuare a lavorare sodo. Ab-biamo soltanto bisogno di unpaio di risultati positivi di filaper prendere fiducia e poi risa-liremo la classifica».

© RIPRODUZIONE RISERVATAAlessio Delpiano, 46 anni MAZZOLENI

Agenda e risultatiR

ATLETICA� INCONTRO CON SOTOMAYOR (gi.ro.) Con la collaborazione tra l’associazione Italia-Cuba, il Crl regionale della Fidal e la Facoltà di Scienze Motorie, domani dalle 16.30 alle 19.30 nell’aula G14 del plesso universitario di via Golgi 19 a Milano, si terrà un incontro con Javier Sotomayor, l’atleta cubano campione olimpico e primatista mondiale del salto in alto con 2 metri e 45 cm. Ingresso libero.� MARATONINA RECORD (gi.ro.)Atleti africani dominatori nella «Maratonina di Cremona» (2394 arrivati), tanto da occupare tutti i primi dieci posti all’arrivo, stabilendo anche, con il keniano Yego Solomon Kirwa, il nuovo primato della gara con 1:01:33. Bene i tre lombardi Marco Salami (Carabinieri) con 1:05:39, Renè Cuneaz (Cus Pro Patria)con 1.06.57 e Stefano Casagrande (Milanese) 1.06:59 rispettivamente 1°, 3° e 4° fra gli italiani.� MEZZA DELLE GROANE (gi.ro.) Oltre 400 atleti alla classica «Mezza delle Groane» di Senago (Mi). In campo maschile successo del marocchino Ahmed Nasef (Atl. Ponzano) in 1h10:30 sul connazionale Halim Rabai (Milanese) 1h11:39. Fra le donne, Susanna Serafini (Azzurra Garbagnate) con 1h23:16 si è imposta su Joanna Drelicharz (Road Runners), seconda con 1h25:15.

BASKET� DONNE SERIE A2 (si.cle.) C’è la prova tv nel ricorso di Marghera per ripetere la gara persa ad Albino. A 5’ dalla fine (49-48) il refertista inverte i numeri 9 e 8 (che non è nemmeno entrata) delle due squadre: corretti poi due punti, la partita termina 64-62,mentre lo scout ufficiale riporta 62-64. Broni batte Milano (84-52) dopo un’interruzione di 20’ per fumogeni. La matricola Costa Masnaga si conferma in vetta vincendo a Crema (60-66). Carugate tira 0/16 da 3 nella sconfitta di Vicenza (56-30).

CALCIO DONNE� BRESCIA IN CHAMPIONS (dav.mar.) Saranno le danesi del Fortuna Hjorring le rivali del Brescia Femminile negli ottavi di Champions League: il sorteggio di Nyon ha così evitato alle lombarde, inserite in seconda fascia, le tanto temute squadre tedesche e francesi. Andata in casa mercoledì 11 novembre alle 20:30, mentre il ritorno in Danimarca si giocherà mercoledì 18 alle 19.

CICLISMO� ELITE E UNDER 23 (d.vig.) Oggi nel Mantovano è in programma l’ultima gara della stagione su strada degli elite e under 23, con il Gran Premio d’Autunno di Acquanegra sul Chiese valido per la Challenge del Fiume Oglio e delle Terre di Confine sulla distanza di 100 km.Partenza alle 14.30.� JUNIORES (d.vig.) Il varesino Alessio Ferrari (Gb Junior Pedale Castanese) si è aggiudicato il 38° Trofeo Caduti Besnatesi a Besnate, in provincia di Varese, appuntamento della categoria juniores, davanti al compagno di squadra Stefano Oldani e all’azzurro Matteo Sobrero (Bustese Olonia).

FOOTBALL� UNDER 19 (dav.mar.) Doppio successo lombardo nella 3a giornata, con i Rhinos vincenti 61-6 in casa contro i Crusaders Cagliari e i Lions Bergamo vittoriosi, sempre in casa, per 36-7 sui Panthers Parma.� UNDER 16 (dav.mar.) Va ai Daemons Martesana il derby lombardo del terzo turno. A farne le spese gli Skorpions Varese, sconfitti in casa 42-30.

IPPICA� ALLA MAURA (e.lan.) Cavalli in pista oggi alla Maura dalle 14.40. In primo piano il Premio Forziere, corsa internazionale sul miglio per 4 anni e oltre di categoria A e B, con Onoria, Rejna Inn Ronco e Roger Prav a giocarsi le migliori chance di successo. Ricco di spunti anche il Premio Bellino II, spettacolare prova al montato sulla distanza dei 2700 metri, con Naora Bi e Network Bi possibili protagonisti.

PALLAMANO� CASSANO K.O. (dav.mar.) Cade di misura il Cassano Magnago nel quinto turno del girone A di Serie A: in trasferta contro Pressano, i lombardi si arrendono 24-23 e vengono raggiunti al secondo posto, dietro il Bozen capolista, proprio da Pressano, che conta anche una partita in meno.

PALLAVOLO� IL VERO IN VILLA (giu.ma.) Oggi alle 11 in Villa Reale la presentazione del Vero Volley Monza (Superlega maschile) e del Saugella Team (A-2 femminile). Nel pomeriggio il Vero allenato da Oreste Vacondio sfida in amichevole i Dragons Lugano di Mario Motta (alle 17.30, palasport di via G.B. Stucchi, ingresso libero). Esordio stagionale nelle fila dei brianzoli per il palleggiatore Nikola Jovovic, il centrale Pieter Verhees e lo schiacciatore Thomas Rousseaux.

SKIROLL� TROFEO DOSSENA (s.s.) Successo di Sergio Bonaldi nella prima edizione del «Trofeo Dossena» che si è disputata nella località di Molini, in provincia di Bergamo, sulla distanza dei 6 km. Il padrone di casa ha preceduto sul traguardo il comasco Simone Paredi e Bruno Carrara.

TENNIS� LOMBARDIA-FRANCIA (cr.so.) Doppia sfida Lombardia-Francia nei Challenger in corso. A Brest (106.500 euro), il canturino Andrea Arnaboldi affronta il locale Nicolas Mahut, testa di serie numero 2 e 69 al mondo. A Bangalore, in India (50 mila dollari, cemento), il milanese Alessandro Bega trova il più abbordabile Maxime Janvier. Nel circuito Itf, solita folta pattuglia lombarda a Santa Margherita di Pula, in Sardegna.

VELA� OPTIMIST A EXPO (e.m.) L’area «Joy of moving» della Ferrero, all’interno di Expo Milano ha ospitato ieri la presentazione dei Campionati Europei della classe Optimist che si svolgeranno nel luglio del 2016 a Crotone per l’organizzazione del Club Velico Crotone. Agli Europei, i primi che si disputano in Sud Italia, sono attesi oltre 300 giovani velisti che, grazie alla formula «Open», arriveranno da tutto il mondo.

CalcioRLega Pro: i personaggi 47

MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015

Lega ProR

La carezza di D’Angelo «Andria, mi piaci così In dieci, ritmo e gioco»

� FOGGIA Destro o sinistro, non fa differenza. Quando Miguel Maza punta e tira, difficilmente non riesce a far gol. La prima perla stagionale dello spagnolo è stata un’esecuzione perfetta, che finalmente ha ridato il sorriso all’attaccante del Foggia. «Non è stato semplice, l’importante è dare sempre il massimo, ora proverò attraverso a mettere in difficoltà il mister». Già nel derby contro il Lecce Maza (preferito dal 1’ a Floriano) aveva lasciato intravedere segnali di crescita. Sabato scorso contro la Lupa Castellisono arrivati il gol e una mezz’ora più che positiva. «È un momento felice, sia per me che per la squadra: dobbiamo proseguiamo su questa strada», sottolinea Maza. Sabato allo stadio Zaccheria ci sarà l’atteso derby con l’Andria. «Sono gare particolari, di fronte al nostro pubblico vogliamo far bene - dice l’attaccante -. Abbiamo due partite in casa, dobbiamo sfruttarle per ricavarne il massimo». Ieri il Prefetto di Foggia, Tirone, ha vietato la trasferta ai tifosi andriesi.

Emanuele Losapio© RIPRODUZIONE RISERVATA

Maza si sblocca «Che momento per me e Foggia»

Giuseppe ErnestoANDRIA

R iemerge la forza dei ner-vi distesi di una squadrache riesce a non farsi

condizionare troppo dai risul-tati negativi, anche in virtù diuna classifica che rimane al disopra delle aspettative iniziali.L’Andria lo aveva fatto dopo leprecedenti battute d’arrestocon Paganese e Benevento. Loha confermato anche all’indo-mani dello stop registrato sa-bato contro il Messina.

TRANQUILLITA’ Si notano vol-ti, comunque, sereni alla ripre-sa degli allenamenti, ancheperché l’Andria ha perso la te-sta in classifica, superata pro-prio dal Messina e dall’Akra-gas, ma non l’ha mai persa sulcampo, nell’ultima partita.Sotto di un gol e in inferioritànumerica per quasi un’ora perl’espulsione di Stendardo, lasquadra andriese ha mostratogrande personalità e ha conti-nuato a macinare gioco, chiu-dendo il Messina nella sua me-tà campo ed esercitando unacostante pressione offensivapur senza trovare il gol del pos-sibile pareggio.

RITMI ELEVATI «E’ l’aspettoche più mi conforta - spiegal’allenatore Luca D’Angelo -. Non è mai facile giocare con uncalciatore in meno per tantotempo senza risentirne. Inve-ce, grazie anche all’incredibilespinta del pubblico, non abbia-mo mollato. Rimane solo ilrammarico per non aver trova-to almeno il pari, che avremmomeritato. Ma guardiamo avan-ti con tranquillità». Non cono-sce mezze misure la Fidelis diD’Angelo, che ha collezionato solo vittorie o sconfitte. «Credosia una conseguenza del nostromodo di interpretare le gare -osserva il tecnico -. Giochiamosempre a viso aperto e a ritmielevati. Può essere un pregio oun difetto, ma difficilmente cifaremo condizionare da risul-tato o avversari. Sarà lo stessoanche con il Foggia, che consi-dero col Benevento la squadrapiù forte del campionato».

STENDARDO OUT La prepara-zione al derby è cominciata giàieri pomeriggio. Il problemamaggiore per D’Angelo saràtrovare il sostituto in difesa diun elemento di grande espe-rienza come il capitano Sten-dardo, squalificato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Padalino prende tempo «Il Matera è in crescitaMercato? Non adesso»

� LECCE La maledizione degli infortuni si abbatte anche sul Lecce di Braglia. Il tecnico perde subito due pedine importantissime, come Surraco e Moscardelli. Il bollettino medico, alla ripresa della preparazione a Martignano, è impietoso. Surraco «a seguito del trauma contusivo riportato nella gara di sabato, si è sottoposto a esami strumentali che hanno evidenziato la frattura della falange prossimale del quarto dito del piede destro». L’uruguaiano ne avrà almeno per 3 settimane. Sempre nella sfida con l’Ischia, Moscardelli ha subìto “un trauma contusivo della colonna dorsale, con infrazione del processo spinoso della terza vertebra e frattura del processo spinoso della quarta vertebra. E’ prevista la ripresa funzionale tra 2 settimane, salvo complicazioni». Per Melfi quasi certamente sarà indisponibile anche Salvi (in lavoro differenziato).. La preparazione prosegue oggi con due allenamenti, a porte chiuse.

Marco Errico© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mazzata Lecce Mosca e Surracoout per 20 giorni

Franco TorittoMATERA

«A llo stato attualeho notato già deiprogressi da par-

te dei miei giocatori. I primisegnali, in verità, li avevogià riscontrati nella gara diMessina, dove peraltro per-demmo all’ultimo secondo esu rigore», sottolinea conconvinzione Pasquale Pada-lino, il tecnico del Matera,dopo il pari casalingo controla big Benevento.

CORRETTIVI Guida il Mate-ra da due settimane e il “bot-tino” resta magro, sebbenesegnali di miglioramenti giàci siano e la dea bendata for-se non strizza ancora l’oc-chio ai biancazzurri. «Pur-troppo – riprende Padalino–, due settimane di lavorosono insufficienti per farevalutazioni per quello che lasquadra, eventualmente,possa aver bisogno». Inevi-tabile il discorso su possibiliinterventi in sede di merca-to. «Mi pare prematuro, tut-tavia non trascuriamo nullae valutiamo in tal senso tut-to - aggiunge l’allenatore -. Il

direttore tecnico Fernandez e isuoi collaborati stanno monito-rando il mercato degli svinco-lati. In definitiva, non c’è fretta.D’altra parte, una valutazionepiù obiettiva la potremo faretra una decina di giorni, dopola prima delle due trasferte difila, domenica a Cosenza, poisiamo attesi dal turno secco dicoppa Italia, e quindi a Catan-zaro ancora in campionato.Perciò, calma e gesso».

FASE OFFENSIVA Il Matera infase offensiva ha evidenziatoqualche difficoltà di troppo.«Per la verità questa defaillan-ce balza un po’ all’occhio di tut-ti, però attendiamo ancora pri-ma di decidere – fa notare Pa-dalino –. Significativi sarannogli esiti delle due prossime par-tite. In questi pochi giorni di la-voro i ragazzi mi hanno stupitoaddirittura per impegno e di-sponibilità provando a seguir-mi. Certo, sul piano dei risulta-ti non ci siamo ancora. Possia-mo fare di più ma ricordiamociche si è pareggiato con il Bene-vento...». Capitan Iannini ecompagni riprendono oggi po-meriggio la preparazione in vi-sta del Cosenza. Al San Vito sigiocherà domenica alle 17.30.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Quando la difesa attacca «Bari, non sai coprirti»1Squadra sotto accusa, il rendimento analizzato da tre ex biancorossiFontana, Amoruso e De Trizio: «Troppo sbilanciata, mentalità da rivedere»

HANNO DETTO

ALBERTO FONTANAPORTIERE

DAVVERO BRUTTO PER ESSERE VERO IL PRIMO

TEMPO DI TERNI. MA GUARNA MI PIACE

LORENZO AMORUSO DIFENSORE

LA SQUADRA SEMBRA UN PO’ PRESUNTUOSA

E SERVE QUALCUNO CHE FACCIA LEGNA IN MEZZO

GIORGIO DE TRIZIODIFENSORE

DALLE PARTIDEL PORTIERE DEVONO

ARRIVARE SOLOPALLE SPORCHE...

clicE IERI ALLA RIPRESAIL FACCIA A FACCIATRA NICOLA E GIOCATORI

� (f.c.) Voce alta e toni severi.La settimana del Bari è partita con una reprimenda di 20 minuti rivolta dal tecnico Davide Nicola ai suoi giocatori, alla ripresa del lavoro dopo la batosta subita sul campo della Ternana. Duro anche l’agente di Boateng, Giuseppe Riso, su Tuttobari.com «Se continua così, a gennaio il mio assistito andrà via. È titolare nell’Under 21, ma a Bari non vede mai il campo». Se non è una minaccia…

La Pink k.o. 3-0 al debutto in AIngenuità in difesa� BARI (o.d.) Dopo i fasti di Coppa Italia, comincia con una sconfitta la seconda avventura nella serie A della Pink Bari. Si è conclusa 0-3, a Bitetto, la partita contro il Mozzanica, terza forza dello scorso torneo, sotto i colpi delle neo-azzurre Giacinti (doppietta per lei) e Giugliano. Orfana dell’infortunata Morra, in difesa Isabella Cardone accentra Cunsolo e adatta Riboldi a destra e la 14enne Quazzico a sinistra: pagate a caro prezzo due ingenuità, le biancorosse non trovano gli spunti per reagire e alzano bandiera bianca.

Franco CiriciBARI

Q uelli che hanno difeso ilBari, non ci stanno. Enon solo per gli allar-manti numeri (12 gol in-

cassati nei primi 8 turni) dellaretroguardia biancorossa. C’èmolto da sistemare nella fasedifensiva della squadra di Nico-la. Lo dicono Alberto Fontana,portiere biancorosso dal ’93 al’97, e Lorenzo Amoruso roccio-so centrale del Bari (vinse la Bnel 1994), prima di prendere ilvolo per Firenze e Glasgow.

TROPPO BRUTTO «Troppo brut-to il primo tempo di Terni - pre-mette “Jimmy” Fontana, 48 an-ni - per essere veritiero. Ma lo0-3 ovviamente non va nemme-no trascurato. Qualcosa va fat-ta. Ci sono meccanismi che por-tano il Bari a essere un tantinosbilanciato. E in Italia se conce-di spazi, ti massacrano. In ognicategoria». Come rimediare?«Ho visto Inter-Juventus, l’altrasera a Milano - spiega l’ex por-tiere del Bari -. Ebbene, moltagente in tribuna criticava Ro-berto Mancini per i due “ca-gnacci”, Melo e Medel, piazzatiin mezzo al campo. Per me, in-vece, è stata una scelta azzecca-

ta. Voglio dire che occorre co-prirsi bene. Se non prendi gol,vai sempre lontano. Certo, laTernana non è la Juventus. Mail concetto di massima resta va-lido: in serie B chi subisce poco,spesso sale di categoria. Lasquadra di Nicola, poi, ha moltefrecce al suo arco in prima li-nea. Maniero, Rosina e sociqualcosa la inventano sempre.Si può vincere anche 1-0…».Fontana ha fiducia in chi difen-de la porta del Bari: «A meGuarna è sempre piaciuto. Hamestiere e personalità. Il pro-

blema non è certo lui, forsequalcun altro non sta attraver-sando un momento brillante».

PRESUNZIONE E’ più several’analisi di Amoruso. «Anchequando il Bari ha vinto, ha sem-pre concesso troppo - sottolineal’ex difensore -. Non vorrei checi fosse un po’ di presunzionetra i protagonisti. L’esperienza?In B serve come il pane, ma imeno giovani devono stare be-ne fisicamente, altrimenti sonoguai. Quando la condizione nonè ottimale, gli anni pesano…».

«Non mi torna un’altra cosa -aggiunge Amoruso, ora opinio-nista tv -. Davide Nicola è statoun buon difensore, dovrebbeaver capito da tempo che qual-cosa non quadra dalla cintola ingiù. Intanto, gli serve uno chefaccia legna in mezzo al campo,non può mai rinunciare ad unrobusto filtro. Vedo, invece, chegli avversari arrivano troppo fa-cilmente per vie centrali». Tirain ballo la mentalità del Bari:«Nicola ha una squadra che in Bdeve provare a vincere su ognicampo. Con la determinazionedei forti. Gli uomini di prima li-nea creano sempre almeno unpaio di occasioni. Al resto devepensarci una difesa solida».

PALLE SPORCHE Più cauto Gior-gio De Trizio, 273 presenze e 12gol in biancorosso (dal 1980 al1989), rimasto nella famigliadel Bari (allena la squadra dellacategoria «esordienti»). «Nelcalcio ci vuole tempo per oliareogni meccanismo. Questo Bariè una squadra nuova. I primi turni di campionato hanno evi-denziato che ci vorrebbe mag-giore attenzione in fase difensi-va, coprirsi un po’ di più. Insom-ma, dalle parti di Guarna do-vrebbero arrivare solo pallesporche».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’amarezza di Nicola a Terni dopo il pesante k.o. di sabato LAPRESSE

5MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Kenneth «Kenny» Kadji, 27 anni, ala-centro dell’Enel Brindisi EVANGELISTA

Franco De SimoneBRINDISI

N egli Usa, con i MiamiHurricanes, Kenny Ka-dji e Durand Scott, han-

no già giocato insieme. La cop-pia si è ricomposta a Brindisi.E, a Sassari, contro i campionid’Italia, hanno fatto la diffe-renza con la prima doppia dop-pia (punti e rimbalzi) per en-trambi. Permettendo all’Eneldi cogliere il primo successoesterno (92-78). Non a caso,Kadji, nato 27 anni fa a Douala(Camerun) contro la sua exsquadra sia stato il miglioredella serata. «Se Kadji è que-sto, abbiamo fatto un acquistostraordinario», ha detto a cal-

do coach Piero Bucchi, visibil-mente contento. E il ragazzo,che ha colto approvazione perla sua prova nelle parole delsuo coach sorridendo ha repli-cato: «Quest’anno ho un ruolodifferente rispetto a quello ri-coperto a Sassari. Il coach midà molta libertà di movimentoe questo mi aiuta a esprimermiin un determinato modo, sentoattorno a me la fiducia dei mieicompagni e del club. Tutto ciòmi aiuta costantemente, per-ché mi porta a esprimermi almeglio».

IL D.G. «È un gran bravo ragaz-zone», dice il d.g. dell’EnelBrindisi, Alessandro Giuliani.Mai espressione è stata più ve-ra, perché alla domanda se avesse provato particolari sen-sazioni nell’aver battuto la suaex squadra, Kadji ha risposto:«Ci tenevo a fare bene. Ed è sta-to emozionante tornare a Sas-sari. Arrivando in città sonoriaffiorati i ricordi. Però, sulparquet non avevo niente dadimostrare. Sanno tutti ciò dicui sono capace». E con lui sot-to le plance Brindisi ha persoqualche chilo nell’area dei tresecondi, ma le opzioni offensi-ve si sono moltiplicate. «Con ilplay Scottie Reynolds si corre esi gioca in maniera diversa», haammesso il tecnico di Brindisiche, nell’isola, ha uguagliato(49) il numero di vittorie otte-nuto da «Big» Elio Pentassu-glia, l’indimenticato tecnicoche ha fatto la storia del club.

AVVISO Contro i campionid’Italia è stata la più bella garadisputata dall’Enel. Un avvisoal campionato? «È stata solouna gara. Ogni partita ha unasua storia – dice l’ala-pivot diorigine africana –. Sapevamoche se Sassari avesse preso si-curezza a canestro poi sarebbestato difficilissimo fermarla.Però, il nostro approccio men-tale è stato molto positivo. Mail nostro trend positivo è inizia-to con la gara di Pistoia, anchese lì abbiamo ceduto di poco».Con un Kadji così, Brindisi puòdavvero aspirare a qualcosa dipiù importante dei playoff.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Brindisi sogna con super Kadji«Un rinforzostraordinario»1Le parole di coach Bucchi lo esaltano«Gioco così perché sento la fiducia di tutti»

Antonio Giovinazzi, 21 anni, vicecampione d’Europa di Formula 3 GASPORT

Antonio Gattulli

U na vittoria per blindare ilsecondo posto nell’EuroF3. Antonio Giovinazzi

chiude l’avventura nella terzaserie continentale trionfandoin gara-2 a Hockenheim. Sestavittoria stagionale per il pilotadi Martina Franca, venti voltesul podio quest’anno. Tuttoquesto non è bastato però pervincere il duello con il campio-ne Felix Rosenqvist. Sesto ingara-1, vinta dal pilota dellaFerrari Driver Academy LanceStroll, Giovinazzi nella secon-da manche ha dominato repli-cando agli attacchi di Rosen-qvist. Lo svedese si è preso larivincita giungendo primo do-

menica davanti a AlexanderAlbon secondo e al puglieseterzo. «Sono molto contento dicome è andata – dice Giovinaz-zi –. Uno dei miei obiettivi aHockenheim era quello dichiudere l’Europeo con un’al-tra vittoria e l’ho centrato. Do-po mesi di digiuno sono torna-to ad assaporare un successo».

BILANCIO Sarebbe potuta es-sere la stagione giusta per met-tere in bacheca l’alloro euro-peo. Tutto è filato per il versogiusto sino alla tappa di Spiel-ber con Giovinazzi saldamentein testa. A Portimao e al Nur-burgring la Dallara F312 moto-rizzata Volkswagen del teamCarlin non ha brillato come neiprecedenti appuntamenti e co-sì Rosenqvist ha chiuso il contoa suo favore grazie al gioco disquadra dei compagni del te-am Prema. Resta la soddisfa-zione di aver scritto il proprionome nell’albo d’oro del GP sulcircuito cittadino di Pau ed es-sere stato il primo italiano a fa-re suo il Masters di Zandvoort.Adesso il mirino è su Macao il22 novembre, gara che farà ca-lare il sipario sul 2015. «Con unpo’ di fortuna in più e miglioririsultati nel finale di stagionesarei potuto essere il campio-ne. Non siamo stati pronti almomento giusto. Si vince e siperde insieme, però. Spero difare una buona gara in Asia».

MERCATO Rumors di mercatosempre più insistenti voglionoGiovinazzi nel DTM, il turismotedesco, al volante di un’Audi.In questa stagione il pilotamartinese ha disputato la dop-pia gara di Mosca al posto dellosqualificato Timo Scheider. Èstato un assaggio di quello chepotrebbe essere il campionatoin cui dovrà misurarsi il prossi-mo anno. Per ora la casa di In-golstad non ha ufficializzato inomi dei piloti per il 2106, maGiovinazzi è tra i favoriti. «Sa-rebbe la realizzazione di un so-gno – dice Giovinazzi –. A Mo-sca mi sono divertito tanto. Di-ventare pilota ufficiale Audi si-gnificherebbe raccogliere ifrutti dopo tanto lavoro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Podio amaroper Giovinazzi«Ma ho chiusovincendo...»1Il martinese: «Con un po’ più di fortunal’Europeo F3 sarebbe potuto essere mio»

6� vittorie colte da Giovinazzi nell’Euro F3 2015. Il pugliese è giunto secondo con 412,5 punti dietro il campione Felix Rosenqvist (508)

clicREYNOLDS INFORTUNATOSALTERÀ L’EUROCUPE CON TRENTO CI SARÀ

� (f.d.s.) Il play-guardia Reynolds a Sassari, in uno scontro di gioco, ha riportato un trauma contusivo-distorsivo al ginocchio sinistro. Per lo staff sanitario del club e il medico Palaia non dovrebbe essere niente di grave. Bucchi potrebbe lasciarlo a riposo domani in Eurocup contro Le Mans. Ma sabato con Trento ci sarà.

MotoriRBasketR 47

MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015

Alto e basso, sempre Florenzi «Serve una Roma più cattiva»1Stasera di nuovo in attacco: «Col Leverkusen doppio confronto decisivo Restiamo concentrati, quest’anno vogliamo la qualificazione a tutti i costi»

Andrea PuglieseINVIATO A LEVERKUSEN (GER)

P iù che un tappabuchisembra quasi Gigi la trot-tola, se non fosse che il

pallone da basket pesa molto dipiù di quello da calcio. Anchese poi, a conti fatti, probabil-mente anche stasera di pallonipesanti Florenzi ne dovrà gio-care eccome, in una sfida chese non è da dentro ofuori (per il futurodella Champions)quasi ci manca. Eallora eccolo lì, cheper l’esterno di Viti-nia potrebbe esserciancora una voltal’ennesimo sposta-mento. Altra gara,altro giro. Nientepiù terzino destro,neanche a centro-campo come in Na-zionale o nell’iniziodella sf ida conl’Empoli, ma di nuovo alto adestra, proprio come nelle dueprecedenti stagioni di Garcia.E come a Palermo e contro i to-scani.

A CACCIA DI NOTORIETÀ Iltecnico francese per garantireequilibrio alla squadra puntamolto sulla versatilità e gliadattamenti di Florenzi, capa-ce di trasformare il 4-3-3 in 4-4-2, abbassandosi in fase di-fensiva per creare la linea a4. E anche oggi avrà moltiocchi addosso, non soloquelli di chi è alla partita.Normale, del resto, dopo ungol pazzesco come quello se-gnato al Barcellona. «Vuol di-re che sto facendo delle buo-ne prestazioni, gol a parte.Sto cercando di lavoraresempre meglio per diven-tare un giocatore im-portate e per farmi co-noscere anche fuoridall’Italia». Obiettivogià raggiunto, mol-to probabilmente.Del resto, se si se-

gna ai più forti di tutti da circa55 metri e si gioca (segnando)in Nazionale, non si può certopassare inosservati.

SALTO DI QUALITÀ Con lui,stasera la Roma proverà a fareun passo in più, magari anchead andare oltre l’ostacolo. «Erada tanto che non giocavamo inChampions, l’anno scorso ab-biamo fatto il possibile — con-tinua Alessandro —. Rispetto aBorisov dovremo entrare conpiù cattiveria e restare concen-trati sull’obiettivo, che poi èquello di tornare a casa con trepunti. Quest’anno vogliamo fa-re un piccolo salto di qualità,ma la qualificazione passa ine-vitabilmente da questa sfida eda quella di ritorno. E noi vo-gliamo dire la nostra a tutti icosti». Ecco perché poi serveequilibrio, perché le squadreche vogliono andare avantinon possono prescindere daquesto aspetto. E quando haiun giocatore in casa come Flo-renzi, allora per un po’ dormianche sonni tranquilli.

TECNICI E DUALISMI Comesonni tranquilli, in tal senso,dorme anche Antonio Conte,che in Florenzi ha trovato unjolly prezioso, di quelli da te-nersi stretto per Francia 2016.Per un po’ Florenzi dovrà divi-dersi tra Garcia e il c.t. azzurro,chissà che poi in futuro qualco-

sa non cambi. Anche se lui,con il solito dribbling in ve-locità, si smarca dalle insi-die mediatiche. «Ho la for-tuna di avere due allenatoribravi, che in un modo o nel-l’altro tirano fuori le mie

qualità. Felice di ripagarli, manon mi devo fermare. Deve es-sere solo l’inizio». E pazienzase poi Garcia stuzzica Conte eConte stuzzica Garcia. Gigi latrottola è pronto a ogni eve-nienza per entrambi. Bastachiedere e lui si sposta dove

serve. Proprio comenella sfida di stase-ra a Leverkusen.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandro Florenzi, 24 anni, 135 presenze e 18 gol in maglia giallorossa AP

4Le reti segnate da Florenzi in questa stagione: 2 in A, 1 in Champions, 1 in Nazionale

IL NUMERO

IL RICORDO

Stefano e Cristian Un anno dopo dolore e coraggio1Luana perse compagno e figlio inun incidente al ritorno dallo stadio «Tanti ci sono stati vicini, poi...»

Chiara ZucchelliROMA

A desso che il telefono non suona più comei primi giorni, che le luci si sono spente eil tempo è passato, Luana e Michelle sono

davvero rimaste sole. Si fanno forza ogni gior-no, e dalla voce squillante con cui Luana diceche, nonostante tutto, provano «a vivere un’esi-stenza serena», capisci che ce la stanno metten-do tutta. Luana e Michelle, 32 e 4 anni, sonoquello che resta della famiglia De Amicis: Stefa-no e Cristian, papà e figlio, compagno e fratello,non ci sono più da un anno. Oggi la Roma giocaa Leverkusen, ancora Champions, come un an-no fa, quando tornando dall’Olimpico dopo lapartita col Bayern, rimasero coinvolti in un inci-dente. Erano a bordo di uno scooter, fecero unincidente frontale con un’auto il cui conducente«non si è neanche scusato», ricorda con amarez-za Luana, e non rientrarono mai a casa. In tanti,in quei giorni, erano accanto a Michelle: glisteward che lavoravano con loro allo stadio. Cisono ancora oggi. Gli amici di sempre e i tifosidella Roma. Anche loro ci sono ancora. Tanti personaggi più o meno noti: qualcuno è sparito.«Ma non faccio nomi, chi vuol capire capirà».Orgogliosa, Luana, che racconta del suo lavoropart time in una clinica, «così posso seguire labambina», e della quotidianità che a fatica si èfatta strada nel dolore: «Michelle mi chiede delpadre e del fratello e io le parlo di Stefano e Cri-stian. Nonostante tutto è una bambina serena,vado avanti per lei e con lei».

LO STRISCIONE Sabato era allo stadio per lapartita contro l’Empoli, ma all’Olimpico mettepiede raramente. Ha lasciato anche il lavoro dasteward. I tifosi stasera a Leverkusen, poliziatedesca permettendo, metteranno uno striscio-ne in ricordo di Stefano e Cristian: un modosemplice, come erano semplici loro. Senza ri-flettori perché, dice Luana: «non ne abbiamobisogno».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lo striscione in onore di Stefano e Cristian D’ANNIBALE

Controlli per Totti e Strootman� ROMA Avanti, ma piano. Francesco Totti e la coscia destra è una storia che non è ancora finita. Il capitano continua a lavorare a parte: oggi, al più tardi domani, dovrebbe recarsi a Villa Stuart per un ulteriore controllo, quelloche in teoria dovrebbe sancire il definitivo via libera. In ogni caso molto difficilmente Totti sarà tra i convocati domenica a Firenze. Il rientro slitta di almeno altri tre giorni: mercoledì 28 all’Olimpico arriverà l’Udinese. Totti si fece male il 26 settembre, nel secondo tempo contro il Carpi. Se dovesse rientrare la prossima settimana, sarebbe dunque trascorso un

mese dall’infortunio. Tempistica in linea con i programmi, anche a fronte di un calciatore che aveva sempre confidato di volersi curare con calma: giusto così, a 39 anni la fretta non è davvero opportuna. Da un controllo all’altro. Ogni giorno è buono per la visita al ginocchio operato di Kevin Strootman: era in programma la scorsa settimana, è stata poi rinviata per evitare l’eccessivo clamore suscitato. Il recupero dell’olandese procede spedito: tra febbraio e marzo dovrebbe tornare in campo. Garcia lo aspetta già.

stop© RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandro Florenzi in azione ACTIVA

5MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Pioli compie 50 anniLazio, vai col regalo1Subito il Rosenborg in Europa e poi il TorinoServe un doppio colpo all’Olimpico per il rilancio

Stefano Pioli, 50 anni, seconda stagione sulla panchina biancoceleste ANSA

Nicola BerardinoROMA

D odici mesi fa, il regalo dicompleanno arrivò in an-ticipo. Oggi, Stefano Pioli

compie 50 anni e guarda allepartite della Lazio di giovedìcon il Rosenborg e domenicacol Torino per festeggiare con itre punti. L’anno scorso, la vitto-ria di Firenze datata 19 ottobrefu il dono tanto gradito. Questavolta, prima del compleanno ègiunto il k.o. di Reggio Emiliacol Sassuolo a interrompere unciclo di quattro successi tracampionato ed Europa League.Meglio guardare avanti. In vistadue partite all’Olimpico, dovesinora i biancocelesti hanno fat-to il pieno: sei colpi in altrettan-te sfide tra campionato e Cop-pe. Allungare la serie internacon altre due affermazioni fa-rebbe molto bene alla Lazio diquesti tempi. E Pioli potrà cele-brare i suoi primi 50 anni, pun-to sempre di ripartenza nella vi-ta di ogni uomo, almeno fino adomenica.

OLTRE LE DIFFICOLTÀ Sonogiorni quanto mai intensi per iltecnico emiliano. La ricorrenzaodierna scorre tra i mille impe-gni della sua quotidianità. C’è ilconfronto col Rosenborg al-

l’orizzonte e anche l’amarezzaper il k.o. col Sassuolo da smal-tire. Pioli è nuovamente accer-chiato dall’emergenza, dopo lostop di Keita che ha raggiunto ininfermeria Biglia, Parolo, Djor-djevic e De Vrij. Ha sempre unasoluzione da sperimentare. Perfronteggiare il presente devecontinuamente rimboccarsi lemaniche. Anche nel giorno deisuoi 50 anni. Che sopraggiun-gono nella fase più importantein biancoceleste. È al secondoanno a Roma, con un rinnovo fi-no al 2017 che può spingersi al2018 per una clausola a favoredi Lotito, molto però dipenderàanche dai prossimi 20 giorniche possono dare scenari più in-triganti alla Lazio.

CALENDARIO FITTO Da Rosem-borg e Torino, alla sfida infra-

settimanale con l’Atalanta, poi il Milan all’Olimpico, la trasfer-ta norvegese col Rosenborg e ilderby dell’8 novembre: no, nonmanca proprio nulla. Ma Pioli,da buon pragmatico, soprattut-to all’alba del suo mezzo secolo,scruta il futuro, passo dopo pas-so. Prima di tutto, il Rosenborg(prevendita a quota tremila; ie-ri mattina , test con la Primave-ra. 4 gol di Matri). Per rivederela Lazio vincere e per stropic-ciarsi gli occhi di soddisfazione.Eppoi, a 50 anni, mica la vita sistravolge. Dodici mesi fa, dopo8 turni, la Lazio aveva 15 punti.Come adesso. E cominciava asognare. Anche allora, Pioliguardava solo avanti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

OlimpiadiRL’incontro a Tor Vergata

Giovanni Malagò in cattedra ANSA

Valerio Piccioni

G iocava in casa, Roma2024. Anzi, all’universi-tà di Tor Vergata, gioca-

vano in casa in particolare Conie Comitato: Malagò e Monteze-molo hanno infatti appena vin-to la partita per portare il Vil-laggio Olimpico da queste par-ti. Insomma, gli applausi non cihanno sorpreso. Ma le paroledel «dopo» sì: se non conquista-ti, gli studenti hanno promossol’idea olimpica a pieni voti.

OLTRE I GIOCHI Start up, am-biente, nuove tecnologie, cen-simento dell’impiantistica sco-lastica: Malagò e Montezemolohanno parlato di tutto. Vi han-no convinto? Cristian Giorda-no, mezzofondista che hasmesso da poco, ci racconta:«Stamattina, prima di comin-ciare, ero critico: gli esborsi diAtene, i guai di Mafia Capitale,il rischio di grandi opere nel de-serto. Devo dire che il progettomi è sembrato interessante, ri-volto non solo ai giorni olimpi-ci, ma al futuro post Giochi». Éla stessa chiave che ha convintoDavide Giuliani: «Mi ha colpitola capacità nell’esporre che ere-dità lascerà l’Olimpiade». «Un

progetto che va oltre i Giochi insé», spiega Matteo Machiorlat-ti. Gabriele Allegrini sottolineaperò che «l’elemento costi èfondamentale. Il guaio è quan-do questio progetti si intreccia-no con la politica, e a quel pun-to le cifre diventano più alte...».Da Economia a Scienze Moto-rie. Francesco Toldo, omonimodell’ex portiere, dice la sua: «Miha impressionato la sicurezzadi Montezemolo e Malagò: par-lano convinti di poter vincere».

LOTTATORI C’è pure un gruppoguidato dal professor Gianni Alessio. Sono studenti dell’uni-versità, ma anche lottatori cheinsegnano la greco-romanoagli studenti delle scuole me-die. Anche questa è «creatività»olimpica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

QUI FROSINONE

Maurizio Di RienzoFROSINONE

Q uando lo sentiamo altelefono, il presiden-te Maurizio Stirpe halasciato da pochi mi-

nuti gli uffici di via Rosellinia Milano dove si era svoltal’assemblea della Lega diSerie A. Dopo il successo(2-0) sulla Sampdoria, ilsuo Frosinone è finito dinuovo sotto i riflettori. «Sia-mo fuori dalla zona rossadella classifica, ma la stradaverso la salvezza è ancoralunga — ammette —. Co-munque di complimenti neho ricevuti tanti oggi (ieri,ndr), compresi quelli del pa-tron della Samp MassimoFerrero. Mi ha detto “bravi,avete meritato la vittoria”».

MINI TABELLA Per il Frosi-none quello di domenica èstato un pomeriggio bestia-le. Letteralmente impazzitidi gioia gli oltre 7.000 tifosiciociari presenti sugli spalti,mentre in campo la squadradi Stellone imponeva ai blu-cerchiati di Zenga la duralegge del Matusa. «Sicura-mente il Frosinone ha di-sputato una grande partita,però negli ultimi anni di esi-bizioni così entusiasmantiin casa ce ne sono state di-verse — sottolinea Stirpe—. Quella di domenica è so-

lo la più recente, ma adesso ciaspettano due sfide difficili,per motivi diversi, contro l’Udi-nese fuori e il Carpi dentro. In-tanto domenica prossima dallostadio Friuli vorrei tornare conun risultato positivo, per poicercare di fare bottino pieno incasa nel turno infrasettimanaledel mercoledì successivo con-tro il Carpi. Prima di andare aFirenze vorrei avere 11 punti».

ATTENZIONE La squadra, diostacoli ben più duri, ne ha giàsuperati, ma Stirpe avverte:«Le partite che temo di più so-no proprio quelle in cui è piùfacile la competizione perchéin questi casi le motivazioni bi-sogna farsele crescere dentro.Quando, invece, la squadra hadi fronte avversari di più altovalore, come poteva essere ap-punto la Sampdoria, riescesempre a tirare fuori il megliodi sé. Credo, però, che la stradaintrapresa sia quella giusta perallungare la serie positiva».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

RIntanto fiaccala prevendita per giovedì: appena 3.000 biglietti finora

Serie ARDal k.o. col Sassuolo al futuro

Stirpe vuole di più«Udinese e Carpioccorrono 4 punti»

Roma 2024, il sì degli studenti1Malagò e Montezemolo sono promossi«È importante pensare anche al post Giochi»

Maurizio Stirpe, 57 anni LAPRESSE

CHE BELLA META PER LA «RICCI»Li ha premiati il campione Mirko Bergamasco e oggi saranno premiati dal sindaco di Rieti. Sono i ragazzi della Scuola Media Ricci che nel rugby categoria cadetti, hanno ottenuto un brillante secondo posto ai campionati italiani di categoria nei Giochi Studenteschi che si sono svolti a Parma nello scorso fine settimana. Dopo aver battuto Friuli, Puglia, Veneto, nella finale i laziali hanno perso (3-2) con l’Abruzzo (L’Aquila-Paganica). Qual è la particolarità? Che nessuno di questi giovani è tesserato per questo sport...

47

MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015

Finalmente Vazquez-golIl Palermo ora rilancia1A Bologna il fantasista trova la prima perla in stagione e i rosanero tornano alla vittoria dopo 4 k.o. consecutivi

Fabrizio VitalePALERMO

A desso che si è sbloccatopure lui si può dire chel’attacco ha ricomincia-

to a dire la sua. Il Mudo è tor-nato a parlare e quella di Bolo-gna è stata una sentenza. Ungol da 3 punti pesanti e scac-cia crisi. Il fatto che Vazquezsia tornato a colpire la gara se-guente a quella in cui Gilardi-no ha trovato il primo sigillo,lancia segnali incoraggiantiper il futuro. Dalla Roma alBologna, centravanti alla ri-balta. Non che l’italo-argenti-no non ci avesse provato pri-ma: le traverse colpite con Ge-noa e Roma sono l’emblemadi quanto ci fosse andato vici-no.

MEGLIO IN TRASFERTA Forsebisognava attendere una gara

in trasferta, perché con la reteal Dall’Ara Vazquez ha confer-mato la sua vocazione da stoc-catore d’esportazione. Loscorso campionato si sbloccòa Verona, alla 2a giornata, edei 10 gol realizzati al suo pri-mo vero anno in Serie A 7 lisegnati lontano dal Barbera.Un trend proseguito a cavallodella vecchia e della nuovastagione. Nelle ultime 4 vitto-rie in trasferta del 2015, c’èsempre stato il suo zampino: aCagliari e a Roma con i giallo-rossi nel finale della scorsastagione, 2 gol e un assist vin-cente. A Udine, alla 2a giorna-ta, slalom tra i difensori di Co-lantuono e cross vincente perla testa di Rigoni, fino ad arri-vare a Bologna con un gol da 3punti. Il Mudo, comunque,fuoricasa si esalta a prescin-dere dal risultato. Oltre all’as-

sist per il gol vincente di Rigo-ni a Udine, c’è anche il traver-sone al bacio per il gol con cuiGonzalez ha accorciato le di-stanze a Torino. Volendo c’èanche il cross da calcio d’an-golo per la rete del pareggioprovvisorio di Hiljemark con ilMilan a San Siro. Gli assistvincenti diventano 3, contan-do anche quello per Gilardinonel gol alla Roma 2 settimanefa. Insomma anche se finoraVazquez non ha brillato percontinuità, non si può dire chenon abbia manifestato unacerta incidenza sulla manovraoffensiva del Palermo. Que-st’anno ci ha messo 6 giornate

in più rispetto alla scorsa sta-gione, ma adesso che ha spez-zato l’incantesimo tutto puòaccadere.

INTER A NAPOLI AVVISATE Anche perché lo scorso cam-pionato appena ha rotto ilghiaccio è andato a segno per3 gare di fila: dopo Verona hatrafitto Inter e Napoli. Sarà uncaso, ma sono proprio le pros-sime avversarie del Palermo.Si comincia sabato sera al Bar-bera e si prosegue mercoledìal San Paolo. La sequenza èpraticamente identica con lasfida agli azzurri nel turno in-frasettimanale esattamente

come un anno fa. Adesso toc-ca al Mudo provare a ripetersi.Un gol dà sempre un’iniezionedi fiducia se poi è corroboratoda una vittoria, l’entusiasmoe l’autostima non possonoche beneficiarne. Ripetersiper riprendersi anche la Na-zionale. La mancata convoca-zione da parte di Conte forsegli ha fatto bene, provocandouna reazione i cui benefici so-no andati a vantaggio di Iachi-ni. Non c’è dubbio che tra gliobiettivi di Vazquez ci sono gliEuropei di Francia. La strada èin salita, ma la meta non è poicosì difficile da raggiungere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Urlo Scognamiglio«Trapani, adessorialzati in fretta»Franco CammarasanaTRAPANI

«A bbiamo preso tregol in casa, unasconfitta pesante.

Ci dispiace perché vorremmovincerle tutte. Col Pescara ab-biamo sbagliato e ci assumia-mo le nostre responsabilità.C’è però da ripartire subito, sa-bato abbiamo una partita im-portante»: parole sagge diGennaro Scognamiglio, unoche di esperienza ne ha da ven-dere. In realtà la sconfitta disabato col Pescara è di quelleche fanno male, un 3-0 in casanon facile da digerire. Si è trat-tato della 1a sconfitta stagiona-le dopo 7 risultati utili. C’è darisollevare la testa, ritrovare l’orgoglio e lo spirito giusto percontinuare. La Serie B non per-dona cali di tensione. Nel girodi 8 giorni sono arrivate la pri-

ma vittoria esterna (Salerno),la prima sconfitta interna (Pe-scara), con tutte le implicazio-ni del caso.

ASSENZE IMPORTANTI Quellaappena iniziata, pertanto, saràuna settimana molto impor-tante per il Trapani che, al di là

del fatto che sabato avrà difronte uno squadrone come ilCagliari, deve ritrovare se stes-so nel giro di pochi giorni. E lodovrà fare trovando risorse al-l’interno di un gruppo che ac-cusa assenze importanti. Tor-regrossa, Fazio, Sodinha, Na-darevic, Terlizzi e adesso an-che Perticone (squalificato):«Sicuramente ci saranno deicambi. In questi casi qualcosadevi fare. Abbiamo però unarosa abbastanza ampia e chigiocherà farà sicuramente lasua parte» assicura il difensorecentrale granata.

DIFESA Proprio la difesa è sta-to il reparto che sabato ha ac-cusato le maggiori difficoltà. IlPescara, anziché attaccanti diruolo, ha schierato mezze pun-te veloci e forti tecnicamente.Al di là degli errori individuali,la difesa granata non è stataadeguatamente protetta daicentrocampisti e pertanto gliavanti abruzzesi sono andati anozze: «Il Pescara è una buonasquadra, però noi ci abbiamomesso del nostro facendo deglierrori che si possono sicura-mente evitare» ammette Sco-gnamiglio. E che a Cagliari nonsarà permesso ripetere...

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gennaro Scognamiglio, 28 a. LAPRESSE

Nuova vita Balasa«A Crotone sto bene Dico grazie a Juric»Luigi SaporitoCROTONE

C’ è anche il nome diMihai Balasa tra imarcatori del suc-

cesso contro il Livorno. Conlui e con Capezzi ora sono 9 imarcatori del Crotone inquesto inizio di campionato.Di certo il gol non è nellaspecialità del difensore ro-meno, che l’ultimo centro lofece con l’Under 21 romenanella sconfitta con la Mace-donia. «Me lo sentivo cheprima o poi avrei fatto que-sto gol – racconta il 20ene di-fensore – e finalmente ci so-no riuscito, visto che avevoanche un obbligo con la miaragazza, alla quale avevopromesso almeno un gol».

STIMOLI Anche Balasa, co-me Salzano, Ricci e Zampa-

no, sembra un altro giocatorerispetto allo scorso anno. «Ilmerito è tutto del tecnico che cistimola e ci incoraggia tutta lasettimana. Ci fa sentire impor-tanti, cosa che non ho sentito lascorsa stagione. Infatti lo scorsoanno ero demotivato, non tro-vavo stimoli e anche gli infortu-

ni hanno inciso sulla qualitàdella mia stagione». Quest’an-no invece è tutta un’altra musi-ca che i calciatori hanno comin-ciato a capire fin dal ritiro. «Ab-biamo perso a Cagliari giocan-do bene, vinto col Novaragiocando male ma già nel ritirosi avvertiva che la squadra pote-va fare cose buone e i fatti cistanno dando ragione». Ma nonal punto di essere in testa dopo8 giornate. «Forse no ma sape-vamo che non sarebbe stato co-me la scorsa stagione, grazie so-prattutto a Juric. E non averloavuto le prime 2 partite in pan-china ci ha penalizzato».

BALZARETTI Primo gol in Italia,primo con la maglia del Croto-ne e giù una valanga di compli-menti. Anche quelli della socie-tà che ne detiene il cartellino, laRoma «E quelli non mancanomai e fanno tanto piacere. Maancor di più sono contento diquelli di Balzaretti, che cura irapporti tra noi calciatori inprestito in giro per l’Italia e laRoma. Mi ha incoraggiato espinto a fare meglio e detto dalui che nella sua carriera ha gio-cato nello stesso ruolo dove gio-co adesso io, ha un sapore parti-colare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mihai Balasa, 20 anni LAPRESSE

NELL’ERA ZAMPARINI

Sabato c’è l’Interper raggiungere +200 vittorie in A1Dopo l’importante successo diBologna i rosanero potrebberofesteggiare contro i nerazzurri

Aldo CangemiPALERMO

C hissà se in viale del Fante stanno prepa-rando una festa o se l’obiettivo salvezzanon permette nemmeno la minima di-

strazione, però il traguardo alle porte è note-vole. Col successo scacciacrisi di Bologna, ilPalermo di Maurizio Zamparini è infatti arri-vato a 199 vittorie in campionato. Alla vettadelle 200 ne manca una, la prima occasione sipresenta sabato sera al Barbera, nell’anticipocontro l’Inter di Mancini. E proprio contro inerazzurri, anche all’epoca allenati dal tecni-co jesino, era arrivata la vittoria numero 50nell’indimenticabile 3-2 del settembre 2005,giusto dieci anni fa (reti di Corini, Terlizzi eMakinwa).

DA SICIGNANO A... SICIGNANO Il 1° successoin campionato dell’era Zamparini risale peròalla Serie B 2002-03, quarta giornata (le pri-me due slittano per la vicenda dei diritti tv),basta un rigore di Maniero per piegare il Sie-na. Era il Palermo di Di Donato e La Grotteria,in porta c’era Sicignano (l’unico reduce, an-che se con altro ruolo). Sulla panchina dei to-scani Papadopulo che qualche anno dopo sa-rebbe stato una delle vittime dell’allora man-gia-allenatori friulano. Era il 21 settembre2002. Bisogna aspettare oltre sette anni, gen-naio 2009, per centrare i 100 successi: al Bar-bera finisce k.o. l’Udinese, anche stavolta per3-2 (a segno due volte Simplicio, poi Cavani).L’ultima tappa intermedia, la vittoria numero150, è arrivata nella stagione 2011-2012 (19febbraio 2012) nel larghissimo 5-1 sulla Lazio(gol di Barreto, Donati, Silvestre, Budan eMiccoli). Attenzione, ogni scaramanzia è con-cessa ma tutte le vittorie «importanti» sonoarrivate al Barbera... Postilla finale, conside-rando anche Coppa Italia (14) ed Europa Lea-gue (13), le vittorie complessive dei rosanerosotto la presidenza Zamparini diventano 226.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie BRSensazioni opposte per granata e rossoblù

7� I gol realizzati da Vazquez nella scorsa stagione lontano dal Barbera dei 10 totali l’anno scorso in rosanero: un trend confermato domenica a Bologna

Franco Vazquez, 26 anni, al momento del tiro che ha regalato la vittoria ai rosanero domenica scorsa a Bologna GETTY

5MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

VERSO LA JUVE STABIA

Gioia Legrottaglie«Grande Akragas Non rilassiamoci»

Nicola Legrottaglie, 38 anni DAPRESS

Salvatore MandracchiaAGRIGENTO

L’ elogio del gruppo e una scia da sfrutta-re. L’Akragas ci crede. Valorizza i rap-porti che sono riusciti a legare i gioca-

tori e punta a dare un senso ai risultati fin quiottenuti oltre le più rosee aspettative. E ilpensiero va all’incertezza di Maurantonio,che ha comportato la sconfitta di Matera aldebutto in Lega Pro, ed al disastroso approc-cio con la Fidelis Andria nell’esordio all’Esse-neto. Se fossero arrivati un pareggio ed unavittoria dove sarebbe ora l’Akragas? Sono questi i ragionamenti che i tifosi fanno dopola vittoriosa trasferta di Pagani. Che ci si trovial bar, dal barbiere, in un’edicola il tono è lostesso con una medesima conclusione: «con-tinuare così per non fermarsi».

DI NUOVO A CASA Sabato l’Akragas torna acasa contro la Juve Stabia. Partita accessibilestando ai problemi dei campani. «Non ci sonopartite facili o difficili. Ci sono partite ed av-versari – interviene Legrottaglie –. Io non domai nulla per scontato. Lo facevo da giocato-re e continuo a farlo da allenatore. Lavorere-mo com’è giusto fare. Sono però soddisfattodi come i ragazzi si siano lasciati alle spalle lasconfitta con l’Andria. Con la Paganese sonostati molto reattivi e determinati. Hanno sa-puto gestire ogni fase del confronto ed il ri-sultato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo k.o Catania «Ora ripartiamo»1Pancaro: «Perdere non è bello, ma gli obiettivi non cambiano. Non sfruttate diverse occasioni»

Giuseppe BernardoCASERTA

P rima sconfitta stagiona-le del Catania di Panca-ro. Il 2-0 della Caserta-

na, ora sola in cima alla classi-fica a quota 14, è pienamentelegittimo. Per gli ospiti solotanto rammarico per le occa-sioni sprecate e per la moltaimprecisione. «Perdere non èmai piacevole, specie dopo es-sere stati imbattuti per seigiornate – le prime parole diPancaro, allenatore del Cata-nia –. É una sconfitta che perònon cambia i nostri obiettivi.Come siamo riusciti ad accan-tonare le vittorie fino ad ora,ripartiremo da zero anche do-po questa sconfitta».

OCCASIONI Casertana piùconvinta, brava a sfruttare leoccasioni create. «Mi aspetta-vo una squadra così, lo avevoanticipato alla vigilia, non si èprimi in classifica per caso.Cosa non è andato? Abbiamocreato lo stesso numero di oc-casioni da gol – prosegue iltecnico – con la differenza cheloro sono riusciti a sfruttarle,noi invece no. Ma non ho nullada recriminare: è stata unabella partita con due squadreche hanno giocato per vince-re. Nel finale ho provato a gio-care anche con quattro punteper provare a fare gol, ma nonci è andata bene». Tra questec’era Luigi Falcone: «Perdere

non fa piacere, dobbiamo tor-nare a vincere in casa per ri-prendere la nostra marcia. Nelprimo tempo hanno prevalsoloro, erano più attivi sulle se-conde palle, poi abbiamo pro-vato a creare qualcosa ma nonè bastato. La nostra prestazio-ne resta comunque positiva,ripartiamo da quella».

CAMPO IMPRATICABILE Haqualcosa da recriminare inve-ce il difensore Dario Berga-melli: «Difficile giocare su uncampo quasi impraticabile,ma ci abbiamo provato co-munque, provando a fronteg-giare la fisicità della Caserta-na. In Lega Pro capita di gioca-re contro squadre che fanno

della fisicità l’arma principale,dobbiamo abituarci». Per laCasertana parla l’allenatoreRomaniello: «Sono contentodella prestazione della miasquadra, ma non mi esalto peril primo posto in classifica.Continuiamo a lavorare comesempre fatto sperando di con-tinuare con questo ritmo».

INCIDENTI Da registrare gliincidenti fuori dal campo du-rante il primo tempo: alcunitifosi ospiti avrebbero distrut-to delle auto parcheggiate nelloro tragitto verso lo stadio,prima di entrare nel settoreospiti sul finire della primafrazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Caetano, 31 anni, in azione nel match di ieri contro la Casertana LAPRESSE

Serie DRGol capolavoro nel 3-2 contro Reggio Calabria

Magia Longoni: «Io come Florenzi»1La punta argentinadel Siracusa: «Lo sognavo da tempo»

Massimo LeottaSIRACUSA

I eri mattina Lucas Longoni,attaccante argentino delSiracusa, si è svegliato pre-

sto. Aperti gli occhi si è chiesto

se fosse vero o un sogno. Giu-sto il tempo di guardare il tele-fono per comprendere che, sì,quel capolavoro era vero. Quelpallone che dopo aver saltato55 metri di campo di è infilatoin porta, lo ha guardato e ri-guardato decine di volte.

COME FLORENZI Con quel gol,Longoni, entra nella piccolaschiera di calciatori che hannosegnato da una distanza side-rale. E che sia stato il pezzo da90 della sua carriera, il gol che

sognava da bambino, non lonasconde. Un gol volontario epremeditato.«Ho sempre pen-sato a un gol così – ha detto l’at-taccante – e più volte l’ho pro-vato in allenamento». Anchequalche settimana fa, dopo ilcapolavoro di Florenzi. «I mieicompagni di squadra – dice –mi hanno preso in giro, ma iodicevo loro che prima di finirela carriera ci sarei riuscito». Esiccome è arrivato domenicascorsa, nel match con ReggioCalabria, ora ne ha in mente un

altro. «Ma non vi dirò mai co-me sarà». Un gol che è valsol’aggancio al Reggio Calabriain fuga, lavoro completato poida Crocetti che ha realizzato ilgol del 3-2 e della quinta vitto-ria consecutiva (100% di suc-cessi con la gestione Sottil).

VERSO IL DERBY «Contentoper il gol ma questo è il risulta-to più importante – dice Lon-goni – perché abbiamo vintouna partita che si era messamale». Il Siracusa era sotto, a

una decina di minuti dalla fineper 2-1. Poi il ribaltone. «Ab-biamo dimostrato carattere –insiste l’attaccante – e determi-nazione. Questa è la stradagiusta per continuare a regala-re grandi emozioni ai tifosi.Ma, come dice il nostro allena-tore Sottil, non abbiamo anco-ra fatto nulla. Dobbiamo conti-nuare su questa strada». Il Si-racusa dopo l’avvio choc (unpunto in 3 partite), ha conqui-stato la terza posizione in clas-sifica a 3 punti dalla vetta dovec’è la Cavese che non ha ancoraoperato il turno di riposo. E do-menica il Siracusa cercherà ilsesto acuto nel derby di Noto.

© RIPRODUZIONE RISERVATALucas Longoni, 30 anni, attaccante

VERSO LA LUPA CASTELLI

Patron Stracuzzi«Ora il San Filippospinga il Messina»

Natale Stracuzzi, 60 anni, presidente giallorosso SAYA

Piero RizzoMESSINA

E ntusiasmo alle stelle, un inizio veramentedifficile da immaginare. Il Messina ai pia-ni più alti della classifica di Lega Pro nonlo si vedeva da troppo tempo. E una vitto-

ria in esterna, peraltro, mancava da oltre unanno, esattamente dal 13 settembre 2014, quando l’attaccante Orlando di tacco risolse ilderby con la Reggina al Granillo. Una vita fa.Anche per questo il Messina targato Arturo DiNapoli gode di consensi che crescono giornoper giorno. La vittoria di Andria è l’ennesimocolpo di coda di una squadra che riesce a vince-re anche senza brillare. Ingredienti che fannolievitare la possibilità che già da quest’anno lasocietà sposti l’asticella degli obiettivi versol’alto.

ATMOSFERA Il presidente del club giallorosso,Stracuzzi, intanto gongola e chiama tutta la cit-tà a stringersi attorno alla squadra per la sfidadi sabato prossimo in programma al San Filippocontro la Lupa Castelli: «Vogliamo fare innamo-rare sempre più persone del Messina, per ricre-are, allo stadio, un’atmosfera straordinaria.Non mi interessano i risvolti economici. Deside-ro soltanto vedere il San Filippo spingere lasquadra verso risultati importanti». Per il pros-simo match, Di Napoli potrà contare su un orga-nico quasi al completo, perché Martinelli e Gu-stavo hanno scontato le squalifiche. L’unico nonarruolabile, probabilmente, sarà Padulano, an-cora indisponibile per via dell’infortunio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lega ProRRossazzurri sconfitti 2-0 nel posticipo a Caserta 47