Post on 15-Feb-2019
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA
DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA, MEDICINA SPERIMENTALE E FORENSE
Corso di Laurea Magistrale in
Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate
La preparazione della gara nella pallacanestro di alto livello:
dalla match analysis al campo
Relatore: Chiar.mo Prof. Carlo Zanetti
Tesi di Laurea Magistrale di Daniele Curti
Matricola n° 441532
Anno Accademico 2016/2017
INDICE
INTRODUZIONE
1. STORIA DELLA PIÙ GLORIOSA SOCIETÀ pag. 4
DI PALLACANESTRO D’ITALIA: OLIMPIA MILANO
2. PRESENTAZIONE DEGLI STRUMENTI PER L’ANALISI pag. 9
DI UNA PARTITA
3. PROCESSO DI ETICHETTAGGIO DI PARTITA DI SERIE A pag. 14
4. ANALISI DELLE CARATTERISTICHE DELLA pag. 25
SQUADRA AVVERSARIA
5. PRESENTAZIONE E SPIEGAZIONE DEL pag. 31
DOCUMENTO CARTACEO FORNITO AI GIOCATORI
6. ANALISI DEL PLAYBOOK AVVERSARIO pag. 49
CONCLUSIONI pag. 65
BIBLIOGRAFIA pag. 67
RINGRAZIAMENTI pag. 68
1
INTRODUZIONE
Lo sport, a qualsiasi livello, nel corso di questi ultimi anni presenta sempre una
maggiore attenzione a tutti i più piccoli particolari che possano aiutare ad
arrivare agli obiettivi prefissati.
Il grado di preparazione di ogni staff tecnico aumenta di giorno in giorno, aiutato
dall’evoluzione tecnologica e dall’utilizzo, ormai importante, della statistica
applicata allo sport.
Oggi al termine di una partita entriamo in possesso di dati e grafici, che ci
permettono di avere un’idea immediata dello svolgimento della gara e di tutte le
sue sfumature, che probabilmente durante la visione non siamo stati in grado di
cogliere.
Ad esempio, pensando al calcio, stanno avendo grande successo le Pass Maps.
Appena termina una partita, si può visualizzare una mappa (Pass Map) che
riporta la posizione che un giocatore ha mantenuto maggiormente durante
l’intera gara e la frequenza di passaggi effettuati con i propri compagni dando
l’idea di quanto sia stato presente nel gioco offensivo della propria squadra.
Le Pass Maps sono di semplicissima comprensione e facilmente rintracciabili,
per esempio pochi minuti dopo il termine di una partita basta cercare l’account
Twitter @11tegen11 ed è possibile entrare in possesso delle Pass Maps di una
determinata partita.
2
I grafici riportati sopra si riferiscono alla partita di Champions League del 8
Marzo 2017, in cui il Barcellona di Luis Enrique compie la più grande rimonta
della storia della Champions vincendo 6-1 contro il Paris Saint Germain
ribaltando lo 0-4 della gara di andata.
I grafici sono abbastanza esemplificativi dell’andamento della partita, delle
posizioni dei giocatori in campo e della grande differenza nella quantità di
passaggi tra le due squadre.
Questo è un esempio di come, nel 2017, si possa facilmente entrare in
possesso di dati inerenti alle posizioni in campo e a quello che è successo
durante una partita.
3
Tutti questi dati, di cui noi possiamo entrare in possesso, sono solamente la
punta dell’iceberg dell’insieme delle informazioni che ogni staff tecnico di alto
livello possiede e riesce a produrre.
Ogni società inserisce all’interno del proprio staff tecnico un professionista che
si occupa di questo ambito e in particolare di tutto quello che accade tra lo
svolgimento di una partita e quella successiva.
Grazie al lavoro effettuato da questa parte dello staff tecnico, la preparazione
della partita assume sempre più importanza per cercare di affrontare al meglio
la sfida.
Nello sport che verrà trattato, la Pallacanestro, nel corso degli anni, andando
pari passo con lo sviluppo tecnologico, si è cercato di realizzare analisi sempre
più approfondite dell’avversario ricercando, quanto possibile, i vari punti di forza
e di debolezza in modo più dettagliato possibile.
Oggi, con la presenza sempre maggiore di filmati di tante gare, si cerca di
prepararsi al meglio cercando di prevedere cosa possa succedere in campo e
così non trovarsi impreparati a varie situazioni di gioco.
Questo avviene già in alcuni casi nel settore giovanile, mentre quasi tutte le
squadre senior, utilizzano i video per la preparazione di una partita.
Naturalmente più sale il livello della competizione, più la preparazione della
partita è fondamentale e si cerca di avere un’accuratezza sempre maggiore di
tutti i dettagli e i particolari che fanno parte di una gara.
Per affrontare al meglio l’argomento della preparazione di una partita di alto
livello ci si avvarrà della collaborazione della società di pallacanestro più
gloriosa e vincente del panorama italiano, l’OLIMPIA MILANO.
4
CAPITOLO
I
STORIA DELLA PIU’ GLORIOSA
SOCIETA’
DI PALLACANESTRO D’ITALIA:
OLIMPIA MILANO
5
La nascita della Pallacanestro Olimpia Milano è datata tradizionalmente 1936
(anno della vittoria del primo scudetto), come indicato anche nel logo societario.
In realtà l'Olimpia nacque nel 1930 con la denominazione "Dopolavoro Borletti",
quando i dirigenti della Fratelli Borletti decisero di formare una squadra di
impiegati.
Questa squadra formata da impiegati vinse 4 scudetti consecutivi,
dal 1936 al 1939.
Negli anni in cui la Borletti dominava il campionato, Adolfo Bogoncelli fondò la
"Triestina Milano" (precisamente nel 1945).
La società era finanziata dal Partito d'Azione, e si rispecchiava nella cosiddetta
"triestinità", nel periodo in cui la città era contesa tra Italia e Jugoslavia.
Nel 1946 il Partito d'Azione smise di sovvenzionare la Triestina Milano e
Bogoncelli trasferì tutta la squadra in riva al Lario, chiamandola Pallacanestro
Como e iscrivendola al campionato di Serie A.
Nel 1947, con la Borletti in Serie B, Bogoncelli ebbe l'idea di fondere la
Pallacanestro Como insieme proprio alla Borletti per creare una squadra unica.
Nacque così quella che in molti ribattezzarono "Borolimpia".
Il marchio "Borletti" apparve sulle maglie, divenendo il primo sponsor nella storia
dello sport italiano.
Il 1º aprile 1966 l'Olimpia conquista la prima Coppa dei Campioni nella storia
della pallacanestro italiana, grazie anche all'apporto dello statunitense Bill
Bradley.
L’Olimpia nell'estate del 1980, stupisce tutti e acquista il nemico numero
uno Dino Meneghin; inizia così un periodo aureo ancora senza uguali
nel basket moderno.
6
Sono gli anni dello "sputare sangue petersoniano" e con Mike D'Antoni, Dino
Meneghin, Vittorio Ferracini, John Gianelli, Franco Boselli, Vittorio
Gallinari e Roberto Premier, nel 1981-82, arriva il ventesimo scudetto, quello
della doppia stella.
La festa della Billy Milano di Dan Peterson per la conquista del 20º scudetto nel
1981-1982
Dal 1982 al 1989 l'Olimpia disputa otto finali scudetto consecutive, vincendone
cinque: nel 1982 e 1985 contro Scavolini Pesaro, nel 1986 e 1987
contro Mobilgirgi Caserta e nel 1989 contro Enichem Livorno.
Nel 1987, l'anno del grande slam (Scudetto, Coppa dei Campioni, Coppa Italia
e Coppa Intercontinentale), la Tracer, diventata nel frattempo la squadra dei
grandi vecchi, riporta dopo 21 anni la Coppa dei Campioni a Milano, vincendo
a Losanna contro il Maccabi Tel Aviv B.C. per 71 a 69.
La Tracer bissa il successo europeo l'anno dopo a Gand sempre contro
il Maccabi Tel Aviv B.C. questa volta per 90 a 84. Lo scudetto numero 24 arriva
con il marchio Philips, con i giovani Riccardo Pittis e Davide Pessina tra i
campioni e le famose cinque partite contro l'Enichem Livorno.
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Nel 1994, Bepi Stefanel entra prima come sponsor e poi anche come
proprietario, e con lui la Pallacanestro Olimpia Milano festeggia i suoi 60 anni
vincendo prima la Coppa Italia e poi il venticinquesimo scudetto (1995-96).
Tra gli artefici dello scudetto milanese grandi giocatori come Gregor
Fučka, Ferdinando Gentile, Dejan Bodiroga, Flavio Portaluppi, Rolando
Blackman, guidati da un allenatore esperto come Boša Tanjević.
Nell'agosto 1999 avviene un nuovo cambio di proprietà: Bepi Stefanel cede
infatti la società a Pasquale Caputo, italo americano leader nel settore caseario.
Cambia anche lo sponsor con l'arrivo del marchio Adecco.
Durante l'anno, a Caputo si aggiunge come socio Kobe Bryant, stella
della NBA, in rappresentanza del quale agisce il padre Joe, ex giocatore anche
nel campionato italiano.
La stagione 2003-04 la squadra disputa una mediocre stagione e non si
qualifica nemmeno per i playoff. Al termine della stessa le voci delle difficoltà
economiche societarie sono sempre più insistenti, tanto che si rischia la
cessione dei diritti della gloriosa società.
Ma grazie ad una manifestazione in piazza alla Scala il 2 giugno 2004 e al
successivo interessamento del sindaco di Milano, Gabriele Albertini la società
riesce a trovare importanti appoggi da Adriano Galliani, dalla famiglia Moratti e
da Giorgio Armani, attraverso la sponsorizzazione con il marchio Armani
Jeans.
Dopo alcune annate con risultati mediocri, il 6 giugno 2008 le quote detenute da
Corbelli e dai suoi fidi scudieri vengono cedute al Gruppo Armani; durante la
stessa giornata, i club calcistici meneghini Milan e Inter escono dall'azionariato
della storica squadra cestistica milanese.
8
Da questo momento inizia l’era Armani che, dopo alcune stagioni in cui il
dominio della Montepaschi Siena è inattaccabile, riesce a riportare lo Scudetto a
Milano diventando campioni d’Italia per la stagione 2014-2015 e replicando due
anni dopo portando l’Olimpia Milano a quota 27 Scudetti.
9
CAPITOLO
II
PRESENTAZIONE DEGLI
STRUMENTI PER L’ANALISI
DI UNA PARTITA
10
Dietro tutto il percorso che parte dall’acquisizione di un filmato e termina con la
consegna ai giocatori del report avversario, esiste un staff che, a volte, di dedica
totalmente a questa tipologia di lavoro.
All’interno dello staff tecnico Olimpia Milano 2016-2017 il punto di riferimento di
tutto questo percorso era Mario Fioretti, secondo assistente della prima
squadra e assistente anche della nazionale Italiana, coadiuvato dall’incredibile
lavoro di Paolo Galbiati.
Tutta l’organizzazione del lavoro per la preparazione di una singola partita
nasce sei settimane prima del giorno della gara in programma.
Di ogni avversario, per essere preparati al meglio, bisogna analizzare le cinque
partite precedenti e l’analisi nasce da una prima visione totale della partita da
analizzare.
Tutti i video delle partite possono essere recuperati dal server della Lega Basket
Italiana, che raggruppa al suo interno tutte le partite svolte durante l’annata in
corso.
Durante la prima visione della partita si inizia a segnare a mano alcuni giochi
d’attacco e alcune tendenze difensive della squadra in esame, cercando subito
di comprendere quali siano gli schemi più utilizzati e i punti di forza della
squadra avversaria.
Successivamente tutti gli appunti presi sulla partita in esame vengono elaborati
e i giochi di attacco vengono ricreati su Fastdraw.
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Fastdraw è un software a pagamento, creato da una start-up americana,
utilizzatissimo dalla maggior parte delle squadre di College Basketball (NCAA)
negli Stati Uniti che permette di ricreare giochi e schemi portando alla creazione
di un playbook, che successivamente può essere salvato e stampato.
La difficoltà maggiore risulta essere quella di ricreare, nel modo più fedele
possibile, i giochi e gli schemi avversari.
La maggior parte dei giochi vengono ricreati dopo una visione iniziale della
partita, posta in esame, e segnati su un qualsiasi foglio cartaceo.
Successivamente tutto il materiale raccolto su carta viene trasferito all’interno
del programma, cercando di preparare il playbook avversario nel miglior modo
possibile.
Dopo aver ricreato tramite Fastdraw i giochi principali degli avversari, si
procede con una seconda visione della partita.
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A questo punto del processo di analisi entra in gioco il software Dartfish, che
permette di editare un video e catalogare tutte le azioni presenti all’interno di
una singola partita.
Dartfish è un video provider con sede a Friburgo, in Svizzera. L'azienda
sviluppa software video online e offline per consentire agli utenti di visualizzare,
modificare e analizzare i video per uso individuale e aziendale.
Dartfish è stato fondato nel 1999 con il nome di InMotion Technologies, per
sviluppare commercialmente SimulCamTM e altre applicazioni di video-making.
Nel febbraio 2001, Dartfish ha aperto un ufficio a Atlanta, in Georgia.
Nel novembre 2001, gli uffici di Dartfish Korea sono stati aperti a Seoul.
Da questo momento in poi il marchio Dartfish ha iniziato a diffondersi dapprima
in Giappone e successivamente in Cile, Francia e Regno Unito.
In questo periodo l’azienda svizzera ha rilasciato diverse nuove versioni del
programma per migliorare la capacità di utilizzo del software.
Nell'aprile 2007, Dartfish ha lanciato Version 4.5 e Dartfish Connect Plus.
Nell'aprile 2008, Dartfish ha lanciato la sua nuova piattaforma di contenuti
DartfishMoves.com.
Cinque mesi dopo, Dartfish ha lanciato Dartfish.TV una piattaforma che
consente agli utenti di filmare, modificare, pubblicare e condividere video.
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Nel gennaio 2009, Dartfish lanciò la versione 5.0 del suo software con
tecnologia video HD. Nel settembre 2009, Dartfish ha lanciato la versione 5.5
per migliorare la pubblicazione su Dartfish.TV, creare nuove clip video e
supportare nuovi formati video e miglioramenti tecnici.
Nel marzo 2011, Dartfish ha lanciato una nuova versione della sua piattaforma
di contenuti Dartfish.TV per consentire agli utenti di navigare per eventi o
segmenti.
Nel giugno 2014, Dartfish Express è stato presentato da Apple nel suo video
introduttivo alla conferenza Apple Worldwide Developers.
Tramite Dartfish ogni singolo momento della partita viene etichettato e
catalogato e questo è uno strumento fondamentale per l’analisi video e il
raggruppamento di azioni dello stesso tipo sotto un’unica etichetta.
14
CAPITOLO
III
PROCESSO DI ETICHETTAGGIO DI
UNA PARTITA DI SERIE A
15
Il processo di etichettaggio è molto lungo perché devono essere prese in esame
tutte le azioni di ogni singola partita.
Inizialmente all’interno del programma vengono create delle etichette che
permettono di dividere ogni singola situazione di gioco che avviene all’interno
della partita.
Di seguito l’immagine della schermata, che permette la creazione di un’etichetta,
in questo caso riferita al contropiede.
Come si può notare, si può dare un colore particolare all’etichetta (così che si
possa distinguere da altre situazioni di gioco), oltre alla durata dell’azione
catalogata.
Ad esempio, in situazione di attacco, una differenziazione iniziale viene fatta
dividendo la tipologia di giochi di attacco degli avversari.
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Solitamente questa differenziazione avviene dividendo le situazioni offensive in:
-contropiede
-transizione
-giochi a metà campo
-SLOB (rimesse laterali)
-BLOB (rimesse da fondo campo)
-ATO (giochi di attacco dopo Time-out)
Questa suddivisione iniziale (e molto superficiale) permetterà successivamente
all’operatore video di ritrovare, sotto l’etichetta “Contropiede”, tutte le azioni di
contropiede avvenute all’interno della partita per eventualmente unirle in seguito
all’interno di una clip video.
A livello di etichettaggio, ogni situazione di gioco viene catalogata secondo delle
precise regole e vengono create delle sotto categorie, che rispecchiano tutte le
varie tipologie di quella determinata situazione di gioco.
Come si può notare dall’immagine precedente, in rosso sono divise tutte le
sottocategorie riferite alla situazione di gioco della Transizione.
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Ad alti livelli anche la situazione di transizione viene analizzata e catalogata
attraverso diverse etichette.
In questo caso ogni azione di transizione viene divisa in:
-contropiede primario
-transizione post up
-transizione p&r
-transizione casuale
-transizione organizzata
Ogni azione di transizione e, in generale, ogni situazione di gioco presenta tante
piccole differenze di attuazione da un’azione all’altra che, se viste in modo
superficiale, possono sembrare identiche, ma invece risultano completamente
diverse e si ha la necessità di catalogarle in modo diverso.
Questa differenziazione è già molto importante, perché permette di dividere ogni
singola situazione che avviene sul campo e ognuna ha bisogno di essere difesa
in modo diverso.
Per questo chi cataloga tutte le azioni, che avvengono all’interno della partita, ha
un ruolo fondamentale, perché velocizza e sintetizza l’analisi di una partita
dando allo staff tecnico gli strumenti necessari per preparare la squadra nei
migliori dei modi.
Come si è visto precedentemente le prime cose da catalogare sono le situazioni
di gioco (transizione, contropiede, ecc..).
Successivamente l’aspetto tecnico da analizzare è quello che fa riferimento allo
sviluppo e alle modalità che hanno portato una determinata squadra alla
conclusione dell’azione.
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La dinamica e lo svolgimento dell’azione è importante per comprendere le
tendenze di squadre e soprattutto dei giocatori, per riuscire ad avere una visione
sempre più dettagliata degli avversari.
Nell’immagine successiva sono elencate le principali modalità di svolgimento di
un’azione.
Ogni volta che all’interno di una partita avviene una di queste situazioni, essa
viene catalogata per avere alla fine tutte le azioni di quella tipologia nella stessa
cartella di video.
Riuscire a comprendere le caratteristiche e le tendenze degli avversari permette
di usufruire di un vantaggio non indifferente nella preparazione della partita,
cercando sempre di avere sotto controllo più momenti e aspetti della partita
stessa, dando alla propria squadra possibilità sempre maggiore di arrivare a un
risultato positivo.
Fino a questo momento si è visto come catalogare una situazione di gioco, i
giocatori coinvolti e la modalità di svolgimento di un’azione, che alla fine ha
portato a una conclusione a canestro.
Ora, all’interno dell’etichettaggio della partita, è possibile catalogare la tipologia
di conclusione con la quale termina l’azione posta in esame.
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Come si può notare dall’immagine sotto riportata, in azzurro sono state create
delle etichette che rispecchiano le principali modalità di conclusione a canestro
che possono avvenire all’interno di una partita.
Anche questo aspetto è fondamentale nell’analisi di una partita, perché permette
di avere dati e di conoscere le tendenze dei giocatori avversari, così da riuscire
a preparare nei migliore dei modi lo scounting report su quel determinato
giocatore e soprattutto le contromosse per affrontarlo al meglio.
Dopo aver creato le etichette per differenziare le diverse modalità di esecuzione
di un’azione (in verde), le diverse modalità di conclusione dell’azione (in
azzurro) e tutti i giocatori della squadra (in arancione), si è quasi giunti alla
creazione completa di un sistema di etichettaggio di alto livello.
L’immagine, sotto riportata, è completa di ogni caratteristica, riferita allo sviluppo
e alla chiusura di una singola azione, che bisogna analizzare ed etichettare
all’interno di una partita di pallacanestro di alto livello.
Questo sistema di etichettaggio permette di selezionare in modo molto veloce
tutte le azioni della partita, per permettere a chi effettua tutto il lavoro di ritrovare
in seguito le azioni di cui è interessato.
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L’ultima parte necessaria per completare l’etichettaggio delle situazioni offensive
di una squadra consiste nell’inserire anche le etichette che si riferiscono ai
specifici giochi di attacco.
Riguardo i giochi di attacco, bisogna riprendere il lavoro iniziale realizzato
tramite Fastdraw Model e creare delle etichette, che fanno riferimento a tutte le
situazioni offensive che sono state catalogate in precedenza.
Nell’immagine precedente sono stati etichettati 14 giochi d’attacco.
La maggior parte di essi sono utilizzati da una buona parte di squadre nel
panorama europeo e anche americano.
Il responsabile di tutto questo processo di analisi deve essere anche in grado di
riconoscere, durante l’andamento della partita, la tipologia di gioco chiamato e
sviluppato dalla squadra avversaria per avere alla fine una catalogazione anche
di questo aspetto del gioco, fondamentale per la fase successiva di creazione di
video personalizzati.
Fino a questo momento è stata descritta soltanto la fase di etichettaggio della
fase offensiva, prodotta dalla squadra avversaria, che viene presa in esame.
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Naturalmente, oltre alla fase offensiva, lo stesso lavoro deve essere svolto per
quella difensiva cercando di capire quali siano le regole e le tendenze difensive
degli avversari, così da poter tentare di proporre degli aggiustamenti, che
permettano alla propria squadra di non trovare ulteriori difficoltà all’interno della
partita stessa.
Nello stesso modo della fase offensiva, anche dal punto di vista difensivo
bisogna segnalare i giocatori (in arancione) coinvolti nell’azione presa in esame,
la scelta del gioco d’attacco degli avversari (in rosso) e la tipologia di
conclusione dell’azione (in azzurro).
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Oltre a tutto ciò, in grigio sono presenti un gran numero di etichette, che fanno
riferimento a possibili scelte difensive che ogni difesa potrebbe fare all’interno di
una singola azione.
Ad esempio, nell’immagine sotto riportata, Isaiah Thomas (in maglia verde dei
Celtics) è messo sotto pressione dal suo diretto avversario.
Se all’interno di una partita da analizzare dovesse presentarsi un’azione di
questa tipologia, il compito dell’addetto all’etichettaggio deve essere quello di
catalogare questo momento dell’azione sotto la “voce” Pressione Palla, così che
alla fine, questa scelta difensiva compaia tra quelle utilizzate dal team
avversario e possa consentire allo staff tecnico di preparare contromisure
adeguate a questa particolare situazione.
Altro aspetto importante da analizzare e catalogare riguarda il comportamento e,
di conseguenza, le scelte avversarie su come difendere le molteplici situazioni in
cui sono presenti blocchi con e senza palla.
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Riguardo i blocchi senza palla, essi stessi possono essere singoli, doppi (detti
“stagger”) o in alcuni casi anche tripli (tre blocchi consecutivi, utilizzati
soprattutto per liberare al tiro un determinato giocatore).
Su ogni tipologia di blocco ogni difesa ha la possibilità di effettuare diverse
scelte. Ad esempio potrebbe seguire l’attaccante e replicare ogni suo
spostamento, potrebbe negare all’attaccante l’utilizzo del blocco o potrebbe
cambiare la marcatura con il difensore del bloccante.
Ogni scelta di questo tipo ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi e ogni staff
tecnico deve essere in grado di dare alla propria squadra una linea guida
affinché tutti i giocatori facciano sempre la stessa scelta, evitando malintesi che
possano portare a facili canestri degli avversari.
Come sottolineato in precedenza, oltre ai blocchi lontano dalla palla, esistono, e
sono molto utilizzati, i blocchi sulla palla (i famosi Pick & Roll).
Le varie scelte difensive sul P&R avversario sono molteplici e per questo serve
un campionamento di tutte le possibili varianti, che ogni squadra potrebbe
proporre.
Bisogna essere pronti a squadre che su P&R possono aiutare e recuperare
immediatamente sul proprio avversario, altre che decidono di cambiare
sistematicamente marcatura, altre ancora che su determinati giocatori
(solitamente se il palleggiatore non è un tiratore affidabile) scelgono di passare
“sotto” il blocco e riprendere immediatamente l’avversario.
Come nel caso precedente dei blocchi lontano dalla palla, riuscire a catalogare
e in seguito a comprendere quali siano le scelte degli avversari, aiuta moltissimo
la preparazione della propria squadra a cosa potrebbe succedere sul campo.
25
CAPITOLO
IV
ANALISI DELLE CARATTERISTICHE
DELLA SQUADRA AVVERSARIA
26
Oltre a tutto il lavoro di etichettaggio, è fondamentale ottenere sia il play-by-play
(l’elenco di tutte le azioni che sono avvenute all’interno di tutta la gara in esame)
sia, utilizzando sempre Dartfish, per ogni azione esaminata il riepilogo
dell’azione stessa (tipologia di attacco, giocatori coinvolti, tipo di conclusione e
situazione utilizzata).
Questo permette di rintracciare in modo rapido, all’interno della partita, qualsiasi
azione avendo inoltre la possibilità di avere in possesso il dettaglio dell’intero
suo svolgimento.
Tutto l’etichettaggio effettuato in precedenza permette inoltre di poter
raggruppare tutte le azioni della stessa tipologia da poter utilizzare sia per
l’analisi video (da fornire successivamente ai giocatori), sia per comprendere le
tendenze di utilizzo di un determinato gioco offensivo o una particolare
situazione da parte della squadra avversaria.
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Nell’immagine successiva è presente un esempio di frequenza dell’utilizzo di
ogni singola situazione all’interno di una partita.
Le percentuali di utilizzo di una tipologia di attacco sono fondamentali per
cercare di comprendere le tendenze e le consuetudini della squadra avversaria,
nel tentativo di cercare di contrastarle al meglio.
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In questo caso sono evidenziate le percentuali dell’utilizzo della situazione di
contropiede e transizione.
Come si può notare, in totale le azioni etichettate sotto questa tipologia di
situazione sono 26 e prevale (con il 34%) l’utilizzo della transizione organizzata
mentre la transizione Post Up è stata utilizzata solamente nell’11% dei casi.
Su un campione statistico più ampio, questi dati permetteranno allo staff tecnico
di avere un’idea molto più precisa delle tendenze avversarie e quindi, all’interno
della preparazione della partita dal punto di vista difensivo, metteranno il focus e
l’attenzione maggiormente sulla difesa della transizione organizzata e meno su
quella Post Up.
Oltre alle percentuali sulla tipologia di attacco utilizzata, è possibile focalizzarsi
anche sul giocatore che utilizza maggiormente la suddetta situazione offensiva.
In questo determinato caso, si nota subito come Hickman sia il giocatore più
avvezzo a giocare la transizione offensiva mentre giocatori come McLean e
Abass solitamente non si occupano di questa fase del gioco.
29
Questo permetterà di preparare eventualmente delle scelte difensive particolari
su Hickman cercando di metterlo in difficoltà su una situazione che è solito
giocare.
Importante è anche sapere in che modo gli avversari sono soliti terminare
l’azione presa in esame.
Come si può leggere nel grafico soprastante, gli avversari chiudono la maggior
parte delle azioni di transizione effettuando un arresto e tiro dalla parte sinistra
del campo o tramite una schiacciata.
Questi dati permettono di preparare dal punto di vista difensivo delle scelte, che
non permettano, ad esempio, ai giocatori avversari di effettuare arresto e tiro da
sinistra, cercando di far scegliere loro una diversa tipologia di conclusione.
Infine, da non sottovalutare, sono i dati relativi alla quantità di situazioni da cui
può nascere una situazione offensiva.
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Possiamo sapere quale tipologia di attacco viene utilizzata o come gli avversari
sono soliti concludere l’azione, ma per avere una visione totale della fase
offensiva avversaria, bisogna cercare di conoscere le tendenze riguardo le
soluzioni di svolgimento di una situazione offensiva.
Nelle 22 situazioni analizzate emerge la tendenza (tenendo sempre conto che i
dati utilizzati sono presi come esempio) che la squadra avversaria è abituata ad
utilizzare i tagli in mezzo all’area (inside cut) o il passaggio consegnato (hand
off) per sviluppare la propria azione offensiva.
Anche in questo caso, i dati permettono allo staff tecnico di preparare delle
contromisure adeguate per cercare di mettere in difficoltà la squadra avversaria.
Dallo studio effettuato insieme a Paolo Galbiati e all’Olimpia Milano, nasce il
seguente documento che in forma cartacea viene dato ai giocatori qualche
giorno prima di ogni singola partita e fa riferimento allo scouting dei giocatori più
importanti della Vanoli Cremona per la preparazione della partita del campionato
di Serie A del 19-03-17.
31
CAPITOLO
V
PRESENTAZIONE E SPIEGAZIONE
DEL DOCUMENTO CARTACEO
FORNITO AI GIOCATORI
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#
0
7
10
11
13
18
19
31
35
39
BILIGHA Paul
IBARRA Matias
THOMAS TaShawn
HARRIS Paul SF 193/6'4''
CARLINO Matt PG 188/6'2''
JOHNSON-ODOM Darius
WOJCIECHOVSKI Jakub
PG
ROSTER
1993
MIAN Fabio
HEIGHT
SF
PF/C
210/6'11''
GASPARDO Raphael
PF/C
SF
GAME vs. CREMONA Mar. 19th
197/6'5''TURNER Elston
187/6'2''
206/6'9''
1990
196/6'5''
SPOTPLAYERS
C
BORN
1989
1992
1993
1990
1990
1986
1992
1981184/6'1''
203/6'8''
200/6'7''
PF/C
PG
# G MIN PTS 2M 2T 2FGP 3M 3T 3FGP FTM FTT FTP OR DR TR AS PF FR BS ST TO
0 5 32,0 19,8 3,6 5,8 62,1% 3,0 6,4 46,9% 3,6 6,8 52,9% 0,8 3,4 4,2 4,6 3,0 6,2 0,0 2,0 3,6
7 22 22 6,2 1,1 2,9 38,1% 1,1 3,3 34,2% 0,6 0,8 76,5% 0,1 1,5 1,6 1,2 2,5 1 0 0,7 1
10 22 15,6 5,0 1,6 2,7 59,3% 0,4 1,4 29,0% 0,6 1,0 59,1% 0,9 1,6 2,5 0,4 1,7 0,9 0,3 0,5 1,3
11 15 25,7 9,8 2,6 5,2 50,0% 0,7 2,9 25,6% 2,4 2,7 90,0% 2,0 4,2 6,2 0,8 1,9 2,7 0,1 0,9 1,9
13 13 17,6 7,5 1,1 2,6 41,2% 1,5 4,2 36,4% 0,7 0,8 81,8% 0,3 3,1 3,4 2,2 1,5 0,8 0,0 0,7 1,3
18 19 11,1 4,5 0,9 1,6 59,3% 0,8 1,8 46,7% 0,2 0,4 42,9% 0,7 1,7 2,4 0,3 2,0 0,5 0,2 0,1 0,5
19 22 27,2 11,2 4,2 7,3 57,5% 0,1 0,2 60,0% 2,5 3,5 71,1% 2,0 3,5 5,5 1,1 2,5 3,5 1,3 1,1 3,2
31 22 27,4 10,1 2 5 41,3% 1,7 5,3 32,5% 0,9 1,2 73,1% 0,2 2,3 2,5 1,9 1,4 1,6 0,1 1 1,4
35 22 27,0 9,4 3,5 6,5 54,9% 0,4 1,4 29,0% 1,0 1,6 63,9% 1,9 5,6 7,5 1,9 1,9 2,1 1,3 0,6 1,5
39 3 4 1 0,5 0,5 100,0% 0 0 0,0% 0 0 0,0% 0 0,5 0,5 0,5 0 0,5 0 0 0
G PTSm PTSr 2M 2T 2FGP 3M 3T 3FGP FTM FTT FTP OR DR TR AS PF FR BS ST TO
22 78,0 80,3 19,7 39,0 50,5% 8,3 24,1 34,3% 13,8 18,0 76,5% 9,3 26,0 35,3 15,0 18,5 19,7 3,4 6,5 14,5TEAM STATS
JOHNSON-ODOM
BILIGHA
TURNER
THOMAS
IBARRA
Name
MIAN
GASPARDO
HARRIS
CARLINO
WOJCIECHOWSKI
33
Sul documento cartaceo per prima cosa viene indicato il roster (elenco dei
giocatori) della squadra avversaria con indicazioni del ruolo e dell’altezza di ogni
giocatore.
Di seguito, all’interno di una tabella, vengono indicate tutte le statistiche base
per ogni singolo giocatore del roster con evidenziazione di alcuni dati particolari
a cui fare attenzione.
Nella colonna della media punti sono evidenziati (in verde) i primi cinque
realizzatori della squadra con particolare attenzione a Darius Johnson-Odom,
che è solito realizzare quasi 20 punti a partita.
Nella specifica voce della percentuale del tiro da 2 punti (2FGP), tramite il color
giallo, sono evidenziati tre giocatori (Mian, Carlino e Turner), che possiedono
una bassa percentuale, che solitamente non li rende necessari di attenzione
particolare da parte della difesa.
Altra importante informazione che questi dati possono fornire, è la percentuale
del tiro da 3 punti, che serve per effettuare le corrette scelte difensive.
Lo staff milanese ha sottolineato le ottime percentuali al tiro di Johnson-Odom
(legate anche ad un numero elevato di tentativi) e di Wojciechowski (con basso
numero di tentativi).
In rosso, nella colonna della percentuale ai tiri liberi, sono evidenziate le
prestazioni di Johnson-Odom (peculiarità molto interessante visto l’ottima
percentuale al tiro dal campo), di Wojciechowski e di Gaspardo.
Nel caso specifico del playmaker americano, quest’informazione è molto
importante, perché potrebbe portare a una scelta difensiva come quella di, in
specifiche situazioni, commettere dei falli volontariamente per impegnarlo nei tiri
liberi.
34
35
Analizzando nel dettaglio alcuni giocatori di Cremona, emergono dati ed
informazioni molto interessanti, a cui tutti i giocatori dovranno far attenzione, in
particolare, colui che avrà il compito di marcare quel determinato giocatore per
la maggior parte del tempo.
Sopra viene riportata la scheda realizzata su Darius Johnson-Odom, giocatore
con un passato breve anche in NBA e di ottimo livello per il campionato italiano.
Innanzitutto, di fianco al nome del giocatore vengono riportare le sue statistiche
base più significative.
In questo caso si può notare come la sua caratteristica più importante sia quella
di essere un realizzatore con ottime percentuale sia nel tiro da 2 punti, sia da 3
punti.
Questa caratteristica viene anche riportata nella colonna dei punti di forza
(BULLETS) dove viene specificato come Johnson-Odom sia una Point Guard
realizzatrice e un giocatore votato al contropiede (SCORING PG.FB player).
Attenzione viene anche data alla capacità di Johnson-Odom di essere un
efficiente giocatore di P&R, con la peculiarità che quando tende ad attaccare il
canestro verso sinistra è più incline ad effettuare una penetrazione, mentre a
P&roll player: ATTACKS AWAY+slash left speed dribbles -to pull it up (right) Keep him right&press him+team DStreaky 3 pts shooter: off dribble-off kicks Don't let him fire up, contest his shots-Fight the ball screen
19,8 PTS|4,6 AST|62,1% 2s|46,9% 3s|52,9% FTSDARIUS JOHNSON-ODOM (LEFTY)
Sprint back & match up quick+pack the paint IN 5
Isol player-many dribbles to slash left-pull up right
Attack him on p&roll and dynamic situation
BULLETS
Great individual+team D
TO-DO-LIST
SCORING PG.FB player->North South super quick
D Aggressive on the ball -in trouble on p&roll
#0
36
destra è solito fare palleggio, arresto e tiro (P&roll player: ATTACKS
AWAY+slash left speed dribbles -to pull it up right).
Nella colonna delle “cose da fare” (To-Do-List) lo staff tecnico propone delle
adeguate contromisure per cercare di limitare l’avversario esaminato.
Viene suggerito di mandare Johnson-Odom prevalentemente a destra, dove
risulta essere meno pericoloso (Keep him right&press him+team D), oltre alla
necessità di tenerlo impegnato nella fase difensiva, sia per fargli commettere dei
falli, sia per stancarlo: bisogna attaccarlo sul P&R e in situazioni dinamiche, che
potrebbero metterlo in difficoltà e mostrare i suoi limiti (Attack him on p&roll and
dynamic situation).
Un altro giocatore, completamente diverso da Johnson-Odom, ma anch’esso
fondamentale per Cremona era l’azzurro Paul Biligha, protagonista in estate di
ottimo Europeo con la Nazionale di Ettore Messina.
Biligha è il classico centro sottodimensionato, che cerca di sopperire alla
mancanza di centimetri con voglia, aggressività ed agonismo.
Great individual + team D to limit his rolls
TO-DO-LIST
11,2 PTS|2 OR|7,3 2s ATT 57,5%#19 PAUL BILIGHA
BULLETS
Energetic undersized 5 man, great OFF. REB. Play tough and BOX HIM OUTP&R to get dishes inside + seal (right hand)
Overplay catches+force him left and CONTESTInvolved on LP right hand, also left on right block
D Hustler and shot blocker-weak on LP Post him up
37
Essendo un altro tipo di giocatore, lo staff tecnico in questo caso ha messo in
evidenza nei punti di forza l’essere di Biligha un 5 sottodimensionato, ma di
grande energia, che fa del rimbalzo offensivo una sua grande caratteristica
(Energetic undersized 5 man, great OFF. REB) a cui fare molta attenzione.
Altro grande pregio del giovane azzurro, è la sua difesa di grande energia e la
sua innata capacità di essere un notevole stoppatore (D Hustler and shot
blocker-weak on LP).
Questo permette ad ogni giocatore di essere al corrente di queste caratteristiche
di Biligha e quindi di non farsi trovare impreparato, ad esempio, nella situazione
di taglia fuori su Biligha o di cambio sistematico.
Nella colonna dei suggerimenti viene sottolineato come è fondamentale limitare i
tagli a canestro dopo P&R, sia come difesa di squadra, sia individualmente
(Great individual + team D to limit his rolls) per cercare di limitare questo
specifico pregio del giocatore cremonese.
Dal punto di vista offensivo nello scouting report, viene suggerito di forzare
Biligha ad andare verso sinistra, dove risulta meno efficace (Overplay
catches+force him left and CONTEST) e di contrastare i tiri da lui effettuati, che
potrebbero essere limitati.
38
Oltre ai giocatori dello Starting Five (che iniziano la gara), ogni singolo giocatore
del roster viene esaminato, per non permettere di farsi trovare impreparati nei
confronti di ogni singolo giocatore avversario.
Questi giocatori, soprattutto in una squadra come Cremona che fa molto
affidamento sui titolari, possono essere fondamentali, perché potrebbero essere
sottovalutati, ma allo tesso tempo potrebbero essere in grado di effettuare delle
giocate fondamentali, che alla fine potrebbero essere decisive.
Come esempio, sono stati presi due giocatori di Cremona, Carlino e Mian, che
escono dalla panchina, a cui fare molta attenzione.
Come si può notare nelle tabelle soprastanti, per questi giocatori viene
realizzato lo stesso scouting fatto per i giocatori più importanti, come visto in
precedenza.
D Inconsistent on 1on1 and LP Attack him 1on1 and on P&roll3pts off the kicks reliable+p&roll to create/shoot
BULLETS TO-DO-LIST
Combo with scoring abilities Play tough and physical
Force him to drive right + aggressive helps- HE STRUGGLES
#13 MATT CARLINO (LEFTY) 7,5 PTS|2,2 AST|4,2 3s ATT 36,4%
FB player to push and create+off kicks shooter Get back quick and match up on 3pts line
Some P&R to pull it up+close out both hands
D Strong & solid, inconsistent on dynamic situations Attack him on close out
Shooter, streaky, good FB player to leak out Press him, sprint back on D3s: transition, off the kicks-screens Match-up quick, trail + strong close out
BULLETS TO-DO-LIST
Cut him off his 1on1 attempt and get charges
#7 FABIO MIAN 6,2 PTS|3,3 3s ATT 34,2%
39
Sottovalutare anche l’ultimo giocatore della panchina, in serie A, potrebbe
essere decisivo.
Più il livello si alza, più i dettagli sono fondamentali e fanno la differenza.
Oltre allo scouting personalizzato di ogni singolo giocatore avversario, a livello
generale di squadra, è fondamentale essere in possesso delle tendenze della
squadra avversaria rispetto alla percentuale di utilizzo dei giochi offensivi per
focalizzare, sia in allenamento, sia nella preparazione specifica alla partita, la
maggior parte dell’attenzione sui giochi più utilizzati dagli avversari.
Nel caso di Cremona le situazioni offensive più utilizzate (come si può vedere
nella tabella sopra) sono essenzialmente tre.
Innanzitutto utilizzo massiccio del contropiede e del P&R laterale da utilizzare in
transizione (fastbreak + drag), alla ricerca di una conclusione veloce, che possa
mettere in difficoltà la difesa avversaria.
Un’altra situazione utilizzata spesso da Cremona è il P&R diretto in punta, che
grazie alle capacità di Johnson-Odom e di Biligha è sempre risultato molto
efficace.
TOP P&R 20%
POST UP GUARDS+BIGS 10%DOUBLE HIGH + SIDE P&ROLL 20%
BREAKDOWN OF OFFENSIVE SITUATIONSTYPE OF ACTION FREQUENCY
FAST BREAK+DRAG 20%
40
Infine l’ultima situazione maggiormente giocata dalla squadra cremonese è
quella che fa riferimento al doppio blocco in punta e P&R laterale per ricercare
sponde e creare vantaggio numerico per andare al tiro.
Oltre alle fondamentali precisazioni sulle percentuali di utilizzo delle varie
situazioni offensive, lo staff tecnico per ogni partita prepara delle note generali,
che danno l’idea della squadra da affrontare e delle sue principali caratteristiche.
Nel primo punto viene ricordato come Cremona sicuramente avrebbe affrontato
la gara senza niente da perdere, lottando su tutti i palloni e con la grande
motivazione di poter vincere a Milano.
Nei due punti successivi viene segnalato come l’arrivo di Johnson-Odom
(arrivato in squadra a stagione iniziata) sia stato di grande impatto sulla
squadra, che è diventata il secondo attacco del campionato.
Un altro punto segnalato è la pericolosità di Cremona al tiro da 3 punti, sia come
numero di tentativi (quarti in campionato), sia come percentuale (primi in tutta la
lega).
Fino a questo momento sono state segnalate le note generali a cui dare
importanza e a cui fare attenzione.
1
2
3
4
5
GENERAL NOTESTHEY ARE FIGHTING TO AVOID RELEGATION…..BIG MOTIVATIONS TO WIN IN MILAN
JOHNSON-ODOM ORIENTED TEAM…HE PLAYS MANY POSSESSIONS AND HAS FREEDOM-> 20PPG (2ND IN THE LEAGUE)
JOHNSON-ODOM IMPACT: THEY SCORE 89.4 PPG (2ND IN THE LEAGUE)-THE WHOLE TEAM HAS CONFIDENCE ON SHOOTING
3PTS SHOT IMPACT (LAST 5 GAMES) : 24.1 ATT (4TH IN THE LEAGUE) 45.5% (1ST IN THE LEAGUE)
IN LAST 5 GAMES ALSO ON LOSSES THEY SCORED 80 PPG
41
Ora lo staff tecnico nella tabella sottostante sta segnalando tutte le
caratteristiche offensive di Cremona scendendo nel particolare di alcune
situazioni a cui far attenzione.
Come si è già visto riguardo le situazioni offensive maggiormente utilizzate,
anche in questo caso viene specificato come Cremona sia una squadra che
utilizza in grande quantità il contropiede e di come Johnson-Odom sia il
giocatore più pericoloso in questa situazione (FB-> LOT OF NORTH SOUTH
JOHNSON ODOM + DRAG TO ATTACK EARLY).
Johnson-Odom viene definito come il pericolo numero uno per la difesa
milanese e questo viene nuovamente sottolineato nel secondo punto in cui
viene ribadito come il giocatore americano abbia la tendenza ad attaccare subito
all’inizio dell’azione anche al di fuori del gioco di squadra (JOHNSON-ODOM
ATTACKS ALWAYS BEGINNING OF ACTION AND OUT OF THE SYSTEM).
Nei punti seguenti vengono elencate alcune varianti, utilizzate spesso, del gioco
Elbow a cui fare attenzione.
1
2
3
4
5
6
7
8
OFF SCREENS STAGGER TO SHOOT (MIAN-TURNER-CARLINO)
LOW POST GUARDS: SEAL OR DIAGONAL SCREENS
LOW POST BIGS: AFTER ZIPPER OR CROSS SCREEN
DOUBLE ELBOW OPTIONS: FLARE PG OR STRAIGHT P&ROLL TO ATTTACK
OFFENSIVE TRAITSFB-> LOT OF NORTH SOUTH JOHNSON ODOM + DRAG TO ATTACK EARLY
TOP P&ROLL SYSTEM EARLY . THEY ISOL + P&ROLL TO ATTACK OR SEE FIRST PASS MOSTLY TO SPOT AND FINISH-LATE P&ROLL AFTER DOWN SCREENS
DOUBLE ELBOW OPTIONS: HAND OFF + ATTACK AWAY+ SIDE P&ROLL
JOHNSON-ODOM ATTACKS ALWAYS BEGINNING OF ACTION AND OUT OF THE SYSTEM
42
Inoltre viene segnalata la pericolosità di alcuni giocatori come Mian e Turner al
tiro, uscendo dal blocco Stagger (OFF SCREENS STAGGER TO SHOOT
(MIAN-TURNER-CARLINO).
Infine vengono elencati i possibili e probabili movimenti dei giocatori in campo
sulla situazione di palla in Post Basso.
Ad esempio viene segnalato come le guardie facciano solitamente un blocco
diagonale, mentre i lunghi si muovano dopo un blocco Zipper o Cross.
Tutte queste note sono importantissime all’interno della preparazione della
partita, perché permettono ai giocatori di non farsi trovare impreparati in
relazione ai movimenti avversari e permettono di cercare di limitare alcune
situazioni pericolose, che potrebbero regalare punti facili alla squadra
avversaria.
Oltre alle situazioni offensive a cui prestar attenzione, allo stesso modo, lo staff
tecnico prepara delle note riguardanti la fase difensiva avversaria nel tentativo di
non permettere alla difesa cremonese di intrappolare l’attacco milanese.
Innanzitutto viene specificato come nelle ultime 3 gare Cremona abbia subito
87.3 punti di media, rendendola la peggior difesa del campionato (THEY GIVE
UP 87.3 PPG IN LAST 3 GAMES. WORST DEF OF THE LEAGUE).
1
2
3
4
5
6
DEFENSIVE TRAITSTHEY GIVE UP 87.3 PPG IN LAST 3 GAMES. WORST DEF OF THE LEAGUE
THEY USE A LOT OF PRESS + 2-3 MATCH UP ZONE
DEF SIDE P&ROLL: HEDGE WHENEVER THEY CAN. DROP OR SWITCHES ON DYNAMIC PICKS
DEF TOP P&ROLL: HEDGE (SHORT ROLL!!) OR DROP(ADVANCE THE BALL)
TACTICAL SWITCHING DEFENSE ON P&ROLL WITH SMALL BALL
LOW POST SINGLE COVERAGE-ATTACK INSIDE STRAIGHT
43
In rosso viene segnalato come Cremona sia una squadra avvezza all’utilizzo del
pressing, che in seguito diventa una zona 2-3 Match Up, tipica delle squadre di
Cesare Pancotto.
Questa informazione diventa fondamentale (soprattutto riguardo la difesa 2-3
Match Up) perché, essendo una difesa solitamente poco utilizzata dalle squadre
nel campionato di serie A, potrebbe creare problemi di lettura della situazione,
mettendo Milano in difficoltà.
Nei due punti seguenti lo staff tecnico ha annotato le diverse scelte difensive su
P&R, che solitamente Cremona utilizza riprendendo sia le varie opzioni su P&R
laterale sia su P&R centrale.
La quinta e penultima è un’annotazione prettamente tattica, che potrebbe
verificarsi non troppo spesso, perché fa riferimento alla scelta difensiva (cambio
sistematico) su P&R quando gli avversari di Cremona decidono di giocare Small
Ball (conformazione di squadra in campo prettamente perimetrale).
Infine l’ultima annotazione fa riferimento alla tipologia difensiva su palla in post
basso (LOW POST SINGLE COVERAGE-ATTACK INSIDE STRAIGHT).
L’ultima parte del plico, che viene consegnato ai giocatori, è un riassunto delle
più importanti e immediate voci statistiche della squadra avversaria, così da
poter visualizzare i migliori specialisti rispetto ad ogni situazione.
44
Le voci statistiche presenti sono quelle base e di facile memorizzazione,
soprattutto per i giocatori americani, la cui maggior parte non è molto interessata
a questa parte dello scouting report.
Alla fine tutto il lavoro di analisi e di preparazione confluisce in 4-5 fogli, che
vengono consegnati 2-3 giorni prima a tutti i giocatori, così da riuscire a
memorizzare le informazioni base per affrontare al meglio la partita.
2PTS OFF REBS
JOHNSON-ODOM 62,1% BILIGHA 2WOJCIECHOWSKI 59,3% HARRIS 2GASPARDO 59,3% THOMAS 1,9
BILIGHA 57,5% GASPARDO 0,9
THOMAS 54,9%
THOMAS 1,9 THOMAS 63,9%
THOMAS 9.4 MIAN 34,2%
HARRIS 9,8 CARLINO 36,4%
ASSISTS F. THROWS
TURNER 10,1 WOJCIECHOWSKI 46,7% TURNER 1,9 GASPARDO 59,1%
JOHNSON-ODOM 19,8 BILIGHA 60% JOHNSON-ODOM 4,6 WOJCIECHOWSKI 42,9%
BILIGHA 11,2 JOHNSON-ODOM 46,9% CARLINO 2,2 JOHNSON-ODOM 52,9%
PLAYERS BESTPPG 3PTS
45
#
0
7
10
11
13
18
19
31
35
39
BILIGHA Paul
IBARRA Matias
THOMAS TaShawn
HARRIS Paul SF 193/6'4''
CARLINO Matt PG 188/6'2''
JOHNSON-ODOM Darius
WOJCIECHOVSKI Jakub
PG
ROSTER
1993
MIAN Fabio
HEIGHT
SF
PF/C
210/6'11''
GASPARDO Raphael
PF/C
SF
GAME vs. CREMONA Mar. 19th
197/6'5''TURNER Elston
187/6'2''
206/6'9''
1990
196/6'5''
SPOTPLAYERS
C
BORN
1989
1992
1993
1990
1990
1986
1992
1981184/6'1''
203/6'8''
200/6'7''
PF/C
PG
# G MIN PTS 2M 2T 2FGP 3M 3T 3FGP FTM FTT FTP OR DR TR AS PF FR BS ST TO
0 5 32,0 19,8 3,6 5,8 62,1% 3,0 6,4 46,9% 3,6 6,8 52,9% 0,8 3,4 4,2 4,6 3,0 6,2 0,0 2,0 3,6
7 22 22 6,2 1,1 2,9 38,1% 1,1 3,3 34,2% 0,6 0,8 76,5% 0,1 1,5 1,6 1,2 2,5 1 0 0,7 1
10 22 15,6 5,0 1,6 2,7 59,3% 0,4 1,4 29,0% 0,6 1,0 59,1% 0,9 1,6 2,5 0,4 1,7 0,9 0,3 0,5 1,3
11 15 25,7 9,8 2,6 5,2 50,0% 0,7 2,9 25,6% 2,4 2,7 90,0% 2,0 4,2 6,2 0,8 1,9 2,7 0,1 0,9 1,9
13 13 17,6 7,5 1,1 2,6 41,2% 1,5 4,2 36,4% 0,7 0,8 81,8% 0,3 3,1 3,4 2,2 1,5 0,8 0,0 0,7 1,3
18 19 11,1 4,5 0,9 1,6 59,3% 0,8 1,8 46,7% 0,2 0,4 42,9% 0,7 1,7 2,4 0,3 2,0 0,5 0,2 0,1 0,5
19 22 27,2 11,2 4,2 7,3 57,5% 0,1 0,2 60,0% 2,5 3,5 71,1% 2,0 3,5 5,5 1,1 2,5 3,5 1,3 1,1 3,2
31 22 27,4 10,1 2 5 41,3% 1,7 5,3 32,5% 0,9 1,2 73,1% 0,2 2,3 2,5 1,9 1,4 1,6 0,1 1 1,4
35 22 27,0 9,4 3,5 6,5 54,9% 0,4 1,4 29,0% 1,0 1,6 63,9% 1,9 5,6 7,5 1,9 1,9 2,1 1,3 0,6 1,5
39 3 4 1 0,5 0,5 100,0% 0 0 0,0% 0 0 0,0% 0 0,5 0,5 0,5 0 0,5 0 0 0
G PTSm PTSr 2M 2T 2FGP 3M 3T 3FGP FTM FTT FTP OR DR TR AS PF FR BS ST TO
22 78,0 80,3 19,7 39,0 50,5% 8,3 24,1 34,3% 13,8 18,0 76,5% 9,3 26,0 35,3 15,0 18,5 19,7 3,4 6,5 14,5TEAM STATS
JOHNSON-ODOM
BILIGHA
TURNER
THOMAS
IBARRA
Name
MIAN
GASPARDO
HARRIS
CARLINO
WOJCIECHOWSKI
46
1
2
3
4
5
1
2
3
4
5
6
7
8
1
2
3
4
5
6
GAME vs. CREMONA Mar. 19th
BREAKDOWN OF OFFENSIVE SITUATIONSTYPE OF ACTION FREQUENCY
FAST BREAK+DRAG 20%
IN LAST 5 GAMES ALSO ON LOSSES THEY SCORED 80 PPG
TOP P&R 20%
POST UP GUARDS+BIGS 10%DOUBLE HIGH + SIDE P&ROLL 20%
OFFENSIVE TRAITSFB-> LOT OF NORTH SOUTH JOHNSON ODOM + DRAG TO ATTACK EARLY
TOP P&ROLL SYSTEM EARLY . THEY ISOL + P&ROLL TO ATTACK OR SEE FIRST PASS MOSTLY TO SPOT AND FINISH-LATE P&ROLL AFTER DOWN SCREENS
DOUBLE ELBOW OPTIONS: HAND OFF + ATTACK AWAY+ SIDE P&ROLL
JOHNSON-ODOM ATTACKS ALWAYS BEGINNING OF ACTION AND OUT OF THE SYSTEM
GENERAL NOTESTHEY ARE FIGHTING TO AVOID RELEGATION…..BIG MOTIVATIONS TO WIN IN MILAN
JOHNSON-ODOM ORIENTED TEAM…HE PLAYS MANY POSSESSIONS AND HAS FREEDOM-> 20PPG (2ND IN THE LEAGUE)
JOHNSON-ODOM IMPACT: THEY SCORE 89.4 PPG (2ND IN THE LEAGUE)-THE WHOLE TEAM HAS CONFIDENCE ON SHOOTING
3PTS SHOT IMPACT (LAST 5 GAMES) : 24.1 ATT (4TH IN THE LEAGUE) 45.5% (1ST IN THE LEAGUE)
DOUBLE ELBOW OPTIONS: FLARE PG OR STRAIGHT P&ROLL TO ATTTACK
DEFENSIVE TRAITSTHEY GIVE UP 87.3 PPG IN LAST 3 GAMES. WORST DEF OF THE LEAGUE
THEY USE A LOT OF PRESS + 2-3 MATCH UP ZONE
DEF SIDE P&ROLL: HEDGE WHENEVER THEY CAN. DROP OR SWITCHES ON DYNAMIC PICKS
DEF TOP P&ROLL: HEDGE (SHORT ROLL!!) OR DROP(ADVANCE THE BALL)
TACTICAL SWITCHING DEFENSE ON P&ROLL WITH SMALL BALL
LOW POST SINGLE COVERAGE-ATTACK INSIDE STRAIGHT
OFF SCREENS STAGGER TO SHOOT (MIAN-TURNER-CARLINO)
LOW POST GUARDS: SEAL OR DIAGONAL SCREENS
LOW POST BIGS: AFTER ZIPPER OR CROSS SCREEN
47
D Inconsistent on dynamic situations Attack him with screens & on close out
P&roll player: ATTACKS AWAY+slash left speed dribbles -to pull it up (right) Keep him right&press him+team DStreaky 3 pts shooter: off dribble-off kicks Don't let him fire up, contest his shots-Fight the ball screen
1on1-P&R (reject): right hand, better to pull it up
Physical defense and tough approach to limit his skills
3s: off the dribble-off the kicks + right hand
Great individual + team D to limit his rolls
No right + contest fade away
Great individual + team D + no right
TO-DO-LIST
Very talented-scorer-shooter
Separate using screens well
Be ready to play D inside & outside, BOX OUT
Strong close out + no right
TO-DO-LIST
11,2 PTS|2 OR|7,3 2s ATT 57,5%
Athletic, versatile big man, great OFF. REB.
FB player to attack the rim and slash-Streaky 3pts shooter
Get charges-no assists!!
LP: right hand + fade away left
Isolations->crossover to slash-some pull up if you give space
#19 PAUL BILIGHA
D Athletic, in trouble in the LP vs. #5
#11
Great individual & team D to limit his rolls-short roll
BULLETS
Energetic undersized 5 man, great OFF. REB. Play tough and BOX HIM OUTP&R to get dishes inside + seal (right hand)
Overplay catches+force him left and CONTESTInvolved on LP right hand, also left on right block
D Hustler and shot blocker-weak on LP Post him up
9,8 PTS| 2 OR| 5,2 2s ATT 50%| 25,6% 3sPAUL HARRIS
D.Hustler and energetic
BULLETS
Attack him inside when he plays the #5 spot
19,8 PTS|4,6 AST|62,1% 2s|46,9% 3s|52,9% FTS
1on1 LP facing and attacking with rip through He's not passing-SHRINKPack the paint early-make him pass
BOX HIM OUT FACE TO FACEGREAT OFF REBOUNDER: 193 cm-> 100kg!
DARIUS JOHNSON-ODOM (LEFTY)
Press him + strong close out + no left
Sprint back & match up quick+pack the paint IN 5
Isol player-many dribbles to slash left-pull up right
Attack him on p&roll and dynamic situation
BULLETS
10,1 PTS|5,3 3s ATT 32,5%|1,9 AST
Great individual+team D
GAME vs. CREMONA Mar. 19th
#31
TO-DO-LIST
BULLETS
SCORING PG.FB player->North South super quick
TO-DO-LIST
D Aggressive on the ball -in trouble on p&roll
#0
ELSTON TURNER
#35 TASHAWN THOMAS 9,4 PTS|1,9 OR|1,9 AST|6,5 2s ATT 54,9%
LP: right hand + fade away No easy catch + no right + contest fade away
BULLETS TO-DO-LIST
P&R to get dishes inside + short roll 12-15 feet
2s off the kicks + 3s with time & space + right hand
48
Cuts + OFF. REB. (coming from outside)
D In trouble on dynamic situations Attack him on close out
Play smart close out, never give up easy drives
BULLETSAthletic, good FB player
Never lose sight of him + BOX OUT
1on1 on close out both hands (3s with time & space)
Some P&R to pull it up+close out both hands
Sprint back & match-up
Never lose sight of him + BOX OUT
Sprint back & match-up
D Good shot blocker, inconsistent inside Post him up, use pump fakes
D Strong & solid, inconsistent on dynamic situations Attack him on close out
D Inconsistent on 1on1 and LP Attack him 1on1 and on P&roll3pts off the kicks reliable+p&roll to create/shoot
Shooter, streaky, good FB player to leak out Press him, sprint back on D3s: transition, off the kicks-screens Match-up quick, trail + strong close out
BULLETS TO-DO-LIST
Cuts + OFF. REB. (coming from outside)
BULLETS TO-DO-LIST
Combo with scoring abilities Play tough and physical
Force him to drive right + aggressive helps- HE STRUGGLES
Force him to penetrate and pack
Cut him off his 1on1 attempt and get charges
Team player-He plays with energy Press him full court
TO-DO-LIST
#18
D. Hustler-he presses the ball Attack him on LP and p&roll
GAME vs. CREMONA Mar. 19th
#10 RAPHAEL GASPARDO 5 PTS|0,9 OR|59,1% FTS
#39 MATIAS IBARRA
BULLETS
#13 MATT CARLINO (LEFTY) 7,5 PTS|2,2 AST|4,2 3s ATT 36,4%
FB player to push and create+off kicks shooter Get back quick and match up on 3pts line
JAKUB WOJCIECHOVSKI
Athletic, leaper, FB (also coast to coast)
TO-DO-LIST
#7 FABIO MIAN 6,2 PTS|3,3 3s ATT 34,2%
Fight the screen and play physicalP&roll player to create + pull up
3s: off the kicks-P&POP Press him + strong close out + do not separate
4,5 PTS|42,9% FTS|59,3% 2s|46,7% 3s
BULLETS TO-DO LIST
Spot up shooter with space
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CAPITOLO
VI
ANALISI DEL PLAYBOOK
AVVERSARIO
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L’ultima parte nella preparazione di una partita riguarda prettamente lo staff
tecnico e la sua capacità di individuare i giochi offensivi più utilizzati dagli
avversari.
Inizialmente è stato fatto riferimento all’utilizzo del software FastDraw, che
diviene fondamentale per editare tutti i giochi, e delle loro possibili varianti, per
capire quali possano essere i possibili punti di forza e di debolezza su cui
basare tutto il lavoro di analisi e di preparazione della partita.
Alla fine di tutto questo processo di lavoro viene realizzato un plico, solitamente
di una decina di pagine, in cui sono riportati le soluzioni offensive più utilizzate
dalla squadra avversaria presa in esame.
Tutte queste informazioni vengono innanzitutto utilizzate dallo staff tecnico per
trovare delle contromosse efficaci e vengono fornite anche ai giocatori,
solitamente tramite supporto video, con la spiegazione di tutto il playbook
avversario, affiancato dall’utilizzo di immagini e video per rendere più
comprensibile il tutto.
Questo avviene nella sessione video, che viene effettuata il giorno precedente
alla partita, così da mantenere fresche e vive le informazioni, che vengono date
ai giocatori.
In questa tesi si fa riferimento al documento realizzato dallo staff tecnico
dell’Olimpia Milano per la preparazione della partita del 19-03-2017 contro la
Vanoli Cremona.
Nella prima parte sono stati inseriti tutti i giochi più utilizzati all’interno della
situazione di transizione e in particolare molta attenzione viene posta sull’utilizzo
(e sui suoi molteplici modi) del Pick and Roll.
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PICK & ROLL ON TRANSITION
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Il gioco GIRO presenta diverse varianti e lo staff Milanese, all’interno del
playbook, ha inserito lo svolgimento maggiormente utilizzato da Cremona.
Inizialmente (nei primi 3 diagrammi) viene rappresentato il classico gioco GIRO
con angolo libero sul lato forte per evidenziare le varie opzioni.
Successivamente viene messo in evidenza l’inizio del gioco stesso (PASS
ENTRY) e in quelli successivi viene spiegato tutto lo sviluppo con particolare
attenzione (evidenziato in blu all’interno del diagramma) a delle situazioni dalle
quali Cremona solitamente prende vantaggio.
Un’altra situazione di P&R in transizione presentata è quella chiamata in gergo
“DRAG”, che si riferisce alla situazione di P&R laterale con particolare
attenzione ai movimenti dei giocatori lontano dalla palla.
Questi giocatori sono importanti allo stesso modo di quelli che sono
direttamente interessati allo svolgimento del gioco, perché hanno il compito
fondamentale di creare delle spaziature (zone libere da giocatori avversari)
adeguate al fine di aiutare il compagno in possesso di palla.
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In questo caso Johnson-Odom finta di giocare P&R verso il centro con il
giocatore 5 e improvvisamente attacca il lato scoperto della difesa (movimento
di Rejects) cercando di prendere alla sprovvista la difesa avversaria.
Nel caso Johnson-Odom decida di giocare P&R con il giocatore 5, in rosso
vengono evidenziati i movimenti, che devono effettuare gli altri componenti del
quintetto in campo con il giocatore 3 e il giocatore 4, che devono dare una
buona linea di passaggio per trovare degli ottimi tiri.
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Dopo aver analizzato i giochi più utilizzati in transizione da Cremona,
l’attenzione dello staff tecnico di Milano si è focalizzata sui giochi offensivi da
P&R più utilizzati a metà campo.
Uno dei giochi di P&R utilizzati a metà campo da parte di Cremona è il gioco “2
DOWN”.
L’inizio del gioco prevede il movimento Zipper del giocatore 2, che prende i
blocchi Stagger da parte del giocatore 4 e del giocatore 5 per cercare di liberarsi
in punta ed eventualmente attaccare direttamente verso canestro.
Nel caso il giocatore 2 dovesse ritenere opportuno non attaccare
immediatamente il canestro, la soluzione più frequente è quella di giocare P&R
centrale con il giocatore 5, mentre il giocatore 4 può cercare di effettuare un
blocco cieco in favore del giocatore 1 e del suo taglio verso l’angolo nel tentativo
di liberarlo al tiro.
Un’altra opzione percorribile è quella, con il giocatore 1 ancora in possesso di
palla, di cercare di trovare un passaggio verso il giocatore 5 in post basso nel
caso avesse un vantaggio fisico e tecnico da poter sfruttare.
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In riferimento alla quantità di varie opzioni, che possono esserci di un
determinato gioco, l’esempio lampante è il gioco “5”, di cui di seguito sono
riportate tutte le opzioni utilizzate dall’attacco cremonese.
I primi quattro diagrammi evidenziano lo svolgimento base del gioco “5 Alto”
con le prime iniziali varianti che Johnson-Odom potrebbe utilizzare in base al
posizionamento della difesa e alle scelte seguenti della difesa stessa.
Ad esempio Johnson-Odom potrebbe inizialmente giocare un passaggio
consegnato con il giocatore 4 o fintare il movimento per attaccare direttamente il
difensore.
Nel proseguimento del gioco, il giocatore 4 dopo il passaggio consegnato al
giocatore 1, si allontana (movimento “Flare”) sfruttando il blocco del giocatore 5
mentre il giocatore 1 gioca P&R centrale con il giocatore 5 alla ricerca di una
soluzione per andare al tiro.
Nell’ultimo diagramma viene rappresentata un’opzione molto interessante, che
vede il giocatore 4, che finta il passaggio consegnato al giocatore 1 e gioca lui
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stesso P&R con il giocatore 5, cercando di mettere in difficoltà la difesa
avversaria.
Sempre in riferimento al gioco “5 Alto”, nei diagrammi sottostanti viene
rappresentata l’opzione nel caso il giocatore 1 decida dopo passaggio al
giocatore 4 di non ricevere il passaggio consegnato, ma di fare lui stesso il
movimento Flare sfruttando il blocco del giocatore 5.
In questo caso l’opzione si chiude con un P&R verso il centro del giocatore 1
con il giocatore 5, che potrebbe concretizzarsi con dei passaggi in angolo per il
giocatore 2 o 3, nel caso la difesa decidesse di fermare la penetrazione centrale
del giocatore 1, lasciando liberi i giocatori negli angoli.
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Le diverse opzioni e varianti sono fondamentali da analizzare, perché un
qualsiasi gioco, in diverse circostanze, potrebbe svilupparsi in modo diverso.
Ad esempio Cesare Pancotto e la sua Cremona utilizzano come gioco base il
gioco “1 Alto”, ma ogni volta in base alle scelte della difesa e alla situazione
generata, realizzano sul campo una variante sempre diversa.
Di seguito vengono riportate le opzioni più utilizzate e soprattutto quelle a cui
fare attenzione.
Nei primi tre diagrammi viene rappresentato integralmente lo svolgimento del
gioco “1”.
Anche nello svolgimento classico si hanno dei cambiamenti, basati sulla lettura
della difesa e delle sue scelte.
Successivamente viene rappresentato una variante, che avviene grazie al
movimento del giocatore 2 che, invece di scambiare la posizione in ala con il
giocatore 3, prende un blocco cieco centrale da parte del giocatore 5 per
liberare una ricezione in punta con conseguente P&R centrale.
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L’ultima variante del gioco “1” rappresentata è specifica per liberare la ricezione
di un giocatore interno.
In questo caso il giocatore 1 utilizza un passaggio consegnato con il giocatore 5,
che immediatamente effettua un taglio a canestro per una facile ricezione.
In alternativa il giocatore 5 ha il compito di bloccare in punta il giocatore 2, che
in possesso di palla ricerca un passaggio sempre per il giocatore 5.
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Altro classico gioco utilizzato dalle squadre di Pancotto è “Horns” (Corna).
La particolarità di questo gioco, consiste nell’utilizzo di una serie di blocchi
lontano dalla palla con la finalità di liberare un giocatore al tiro o almeno di
trovare una situazione di vantaggio da mantenere e finalizzare.
L’attenzione maggiore da attribuire a questo gioco è sulle uscite dai blocchi dei
giocatori (normalmente gli esterni) per trovare un tiro o prendere un vantaggio.
In questo caso il giocatore 1 utilizza il blocco verticale del giocatore 4 per
ricevere in punta, mentre nello stesso momento il giocatore 3, sulla linea di
fondo, prende un blocco dal giocatore 5 per uscire in ala e ricevere dal giocatore
2 in possesso di palla.
Da questa situazione può avvenire un tiro immediato o un nuovo attacco alla
difesa, che possa portare a una conclusione ancora migliore.
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Oltre ai giochi utilizzati da Cremona contro la difesa a uomo, un importante
attenzione deve essere rivolta ai giochi, che potrebbero essere usati nel caso
Milano utilizzasse la difesa a zona nell’arco della partita.
Nei diagrammi precedenti viene visualizzato uno dei giochi base contro la
zona, che utilizza solitamente Pancotto.
La caratteristica principale è la presenza in area dei due “lunghi”, uno situato
in post alto e l’altro in post basso nel tentativo di fornire più linee di
passaggio.
Il giocatore 1 è alla continua ricerca del passaggio verso il giocatore 4 per
una ricezione in post alto. Dopo tale ricezione il giocatore 4 ha molteplici
opzioni.
Innanzitutto può tirare o almeno fintare il tiro per condizionare la difesa,
trovare una linea di passaggio per una ricezione nei pressi del ferro del
giocatore 5 o leggere la difesa (se non dovesse concedere il passaggio al
giocatore 5) e cercare lo scarico in angolo per il giocatore 3.
Di seguito viene riportata un’opzione da utilizzare in situazioni di difficoltà e
prevede l’uso del P&R per liberare un giocatore predeterminato.
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In questo caso il giocatore 1 effettua un passaggio al giocatore 2 ribaltando il
lato di inizio dell’azione.
Dopo il passaggio, il giocatore 1 taglia tutta l’area (cercando di far muovere la
difesa avversaria) e si dispone in angolo sullo stesso lato della palla.
In questo momento il giocatore 2, in possesso di palla, gioca P&R con il
giocatore 5, che ha il compito di bloccare un giocatore della prima linea della
difesa a zona avversaria.
Il giocatore 2 ora potrebbe fare molte scelte, che vanno dal palleggio, arresto
e tiro, alla penetrazione o anche allo scarico in ala per il giocatore 4 o in
angolo per il giocatore 1.
L’ultimo sguardo al playbook avversario deve essere rivolto alle rimesse sia
dal fondo, sia alle rimesse laterali.
La finalità delle rimesse organizzate è quella di cercare di realizzare dei punti
da queste specifiche situazioni, che esulano dal normale contesto di gioco,
ma sono fondamentali, perché i punti “rubati” in questo modo posso essere
determinanti per la vittoria finale.
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Quella rappresentata è la rimessa base solitamente utilizzata da Cremona e
prevede, dopo aver messo la palla in campo nelle mani del giocatore 1, un
P&R centrale tra il giocatore 1 e il giocatore 5 con contemporaneo blocco
cieco lontano dalla palla del giocatore 4 per liberare eventualmente il
giocatore 3 in angolo per un tiro aperto (tiro senza pressione della difesa).
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Nei diagrammi, sopra riportati, è stata inserita una variante nello sviluppo
della rimessa laterale.
Nello sviluppo classico il giocatore 1 (solitamente Johnson-Odom) utilizza
un blocco verticale del giocatore 4 per ricevere la rimessa.
In questo caso prima di iniziare il movimento Johnson-Odom cerca una
ricezione in post basso per giocare immediatamente 1vs1 e sfruttare un
eventuale vantaggio fisico.
Se dovesse succedere questo, il giocatore 4 ha il compito di ricevere la
rimessa e giocare un passaggio consegnato con il giocatore 3, che
immediatamente dopo, dovrà giocare P&R centrale con il giocatore 5 come
avviene nello svolgimento base dell’azione di rimessa.
Ancora più importanti delle rimesse laterali sono le rimesse dal fondo, perché
sono le situazioni più comuni, da cui poter cercare di “rubare” dei canestri.
La rimessa dal fondo più utilizzata da Cremona vede il giocatore 1 incaricato
di effettuare la rimessa stessa con i restanti quattro giocatori disposti quasi
linearmente sulla linea del tiro libero.
Il primo movimento viene effettuato dal giocatore 2, che effettua un blocco
per favorire il giocatore 3 che, dopo aver utilizzato un ulteriore blocco del
giocatore 5, esce in angolo per ricevere il passaggio dalla rimessa da parte
del giocatore 1.
In questa situazione, dopo aver bloccato per il giocatore 3, il giocatore
esegue un taglio flash in mezzo all’area nel tentativo di sorprendere la difesa
avversaria.
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Nel caso il giocatore 3 riceva la rimessa, dopo che il giocatore 1 si posizioni
nell’angolo opposto, gioca P&R laterale con il giocatore 5 nel tentativo di
attaccare il canestro o per trovare uno scarico per il successivo taglio del
giocatore 5 dopo il blocco.
Tutto questo dipende dal movimento del giocatore 1 perché, essendo il
giocatore che “comanda” i movimenti di tutti gli altri, invece di allargarsi in
angolo potrebbe decidere (dopo aver effettuato la rimessa) di salire in punta
e giocare un passaggio consegnato con il giocatore 5 e un successivo P&R
centrale come nel caso della rimessa laterale.
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CONCLUSIONI
Un tiro, un canestro, un passaggio sbagliato, un recupero, un rimbalzo.
Almeno una di queste azioni potrebbe essere determinante per i molteplici
obiettivi, che si possono avere all’interno della gara stessa o all’interno del
campionato.
Più il livello del campionato a cui si partecipa sale, più tutto quello che fa
riferimento ad una squadra diventa sempre più professionale e impegnativo.
Il professionismo non significa solamente pagare dei giocatori, che fanno
dello sport il loro “lavoro”, significa soprattutto cercare di curare nel modo
migliore possibile i dettagli e tutti gli aspetti migliorabili all’interno
dell’ambiente in cui si lavora.
Ma esattamente, in riferimento al professionismo nel mondo della
pallacanestro, cosa significa curare e rendere fondamentali i dettagli?
Questa tesi ha proprio l’obiettivo specifico di cercare di spiegare nei termini
più semplici possibili cosa significa preparare una singola partita di Serie A,
cercando di far emergere tutto l’incredibile e lunghissimo processo lavorativo,
che sta dietro il semplice documento cartaceo di 5-6 fogli, che viene
consegnato ai giocatori prima di ogni singola partita. Oltre ai piccoli video di
sintesi che hanno la funzione di dare al giocatore l’idea più precisa possibile
di cosa viene esplicato nel documento cartaceo e di cosa pretende lo staff
tecnico.
La pallacanestro di alto livello non è un tipo di pallacanestro facile da capire e
soprattutto da analizzare a causa dell’enorme quantità di variabili, che
devono essere a conoscenza e di cui bisogna tener conto come ad esempio i
tantissimi termini tecnici (in lingua inglese).
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Per questo il livello di professionismo è veramente elevato con coach
professionisti, che in alcuni casi si dedicano quasi esclusivamente a questa
attività nelle 24 ore che compongono un giorno.
L’argomento trattato in questa tesi nasce dall’idea del sottoscritto di dare
continuità al percorso e, in particolare, all’argomento trattato nella tesi di
Laurea Triennale, dove l’argomento principale era quello della crescita
dell’importanza dell’analisi statistica nella pallacanestro.
Nella tesi di Laurea Triennale l’obiettivo era prettamente quello di mettere a
conoscenza il pubblico dell’enorme uso della statistica all’interno di una
partita di pallacanestro e di come le squadre, in quel caso il target erano le
squadre NBA, utilizzino in modo massiccio le indicazioni, che emergono
dall’analisi statistica della propria squadra e soprattutto di quella avversaria.
Come proseguimento naturale dell’argomento, in questo elaborato
l’attenzione è stata posta su come effettivamente le squadre
professionistiche utilizzano le statistiche e tutti gli strumenti tecnologici nella
preparazione vera e propria di una partita.
Come sottolineato in tutto l’elaborato prodotto, ad alto livello i dettagli fanno
la differenza.
La cura di essi permette di rendere migliori i propri giocatori e di
conseguenza le proprie squadre.
Il compito di noi come allenatori, è quello di dare ai nostri giocatori più
strumenti possibili, affinché possano crescere e diventare migliori di quello
che oggi sono e per far ciò dobbiamo essere in grado di essere dei
professionisti sempre più preparati per migliorare tutto ciò che abbiamo
intorno.
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BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
http://www.olimpiamilano.com
https://fastmodelsports.com
http://www.dartfish.com
Twitter @11tegen11
http://www.legabasket.it
Applicazione Ipad “my dartfish express”
Staff Tecnico Olimpia Milano
68
RINGRAZIAMENTI
Per la seconda volta mi ritrovo al momento in cui, mentre scrivo queste
poche righe, ripenso al percorso universitario, che questa tesi chiude
definitivamente.
Un percorso universitario di cinque anni molto particolari sia per come si
sono svolti sia per cosa è successo nel frattempo.
Quando nell’estate 2012, al termine della maturità, decisi di seguire il mio
“cuore” speravo vivamente in questo finale.
Sembrerà abbastanza strano, e forse anche errato, sottolineare di aver
seguito il mio cuore, ma è esattamente la cosa, che è successa al termine di
cinque lunghissimi anni di liceo scientifico alla fine dei quali il rifiuto verso lo
studio era diventato pressoché totale.
In quel momento presi una decisione, che molto probabilmente mi ha
cambiato la vita, perché decisi di continuare a studiare, ma solamente
qualcosa che mi avrebbe portato gioia nel farlo, e lo sport e le emozioni che
lo sport trasmette sono forse la parte più bella della mia vita.
Oggi sono contentissimo di aver fatto questa scelta e se potessi tornare
indietro, rifarei la stessa identica scelta, perché questi cinque anni mi hanno
fatto ritornare la voglia di studiare, approfondire e cercare sempre di
migliorare e ampliare le mie conoscenze nell’ambito in cui sono cresciuto e
che ogni giorno mi regala emozioni e soddisfazioni.
Oggi questo percorso si conclude e per questo devo ringraziare tutti i miei
compagni di corso con i quali ho condiviso appunti, slide e tutto l’ambito
universitario.
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Ringrazio prof. Zanetti, che mi ha permesso di poter scegliere e sviluppare
questa tematica per la tesi e mi ha lasciato grande libertà di azione e di
scelta, non mettendomi paletti, ma permettendomi di esprimere i concetti e le
idee a modo mio.
Ringrazio enormemente coach Paolo Galbiati senza il quale questa tesi non
sarebbe potuta nascere e svilupparsi.
Lo ringrazio per il tempo, che mi ha dedicato e per l’aiuto fondamentale, che
mi ha fornito nel spiegarmi tutti i dettagli del suo lavoro.
In questo momento sono a disagio, perché temo sempre di dimenticarmi di
ringraziare e nominare qualcuno o di dare più importanza a qualcuno, invece
che a qualcun altro.
Per questo ringrazio TUTTI,
i miei famigliari, i miei amici, i miei colleghi o chiunque abbia a che fare con
me (e so bene che non è facile, anzi….).
So bene che qualcuno mi dirà che dovevo fare tutti i ringraziamenti, ma non
vorrei veramente dimenticarmi di qualcuno perché ognuno, in ogni situazione
e contesto, è veramente importante.
GRAZIE