TROMBOSI VENOSA DEFINIZIONE OSTRUZIONE COMPLETA O PARZIALE DI UN SEGMENTO VENOSO AD OPERA DI UN...

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TROMBOSI VENOSATROMBOSI VENOSADEFINIZIONE

OSTRUZIONE COMPLETA O PARZIALE DI UN SEGMENTO VENOSOAD OPERA DI UN TROMBO

FLEBOTROMBOSIO

TROMBOFLEBITE ?

La TROMBOFLEBITE è sostenuta da fenomeni infettivo infiammatori della parete venosa cui consegue la formazione di trombi

Le sedi più frequenti sono le vene superficiali degli arti inferiori

La FLEBOTROMBOSI è sostenuta generalmente da alterazioni della coagulazione , i trombi all’interno della vena si formano inizialmente senza o con scarsa componente infiammatoria.

Le sedi più frequenti sono le vene profonde degli arti inferiori

TROMBOFLEBITE

FLEBOTROMBOSI

TROMBOSI VENOSATROMBOSI VENOSAETIOPATOGENESI

“TRIADE DI VIRCOW”

TROMBOSI VENOSATROMBOSI VENOSAETIOPATOGENESI

FATTORI PREDISPONENTI

ETA’ > 50 anni

PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI

FATTORI COSTITUZIONALI (deficit congenito proteina C ed S, resistenza alla proteina C attivata, deficit antitrombina III, policitemia, trombocitopenia, etc) OBESITA’

DIETA IPERPROTEICA E FUMO…………….

TROMBOSI VENOSATROMBOSI VENOSAETIOPATOGENESI

FATTORI PREDISPONENTI

CONDIZIONI DEBILITANTI (anemia, TBC, stati toss. e diatesici)

TUMORI MALIGNI

MALATTIE INFETTIVE ED INFEZIONI LOCALIZZATE

VARICOSITA’

ANTICONCEZIONALI ORALI (estrogeni) TRAUMATISMI

…………….

INTERVENTI CHIRURGICI (chirurgia maggiore) IMMOBILITA’ PROLUNGATA

Situazione emodinamicafavorevole alla stasi a

livellodelle tasche valvolari

TROMBOSI VENOSATROMBOSI VENOSAETIOPATOGENESI

TROMBO

Lesione endoteliale

Reazione infiammatoriaparietaleperivenosa

ESTENSIONE TROMBO

TROMBOSI VENOSA

POSSIBILE DISTACCO DI FRAMMENTI DI TROMBO CON EMBOLIZZAZIONE

ORGANIZZAZIONE CONNETTIVALE A PARTENZA DALLA PARETE VENOSA

RICANALIZZAZIONE CON DISTRUZIONE DEGLI APPARATI VALVOLARI

TROMBOSI VENOSATROMBOSI VENOSAEVOLUZIONE

Reflusso venoso

CLASSIFICAZIONE ETIOLOGICA

TROMBOSI VENOSE PRIMARIE

trombosi idiopatica ricorrente trombosi che accompagna

la malattia di Buerger

TROMBOSI VENOSE SECONDARIE

puerperale post-operatoria secondaria a malattie infettive chimica post-traumatica para-neoplastica estensione varicoflebite superficiale

TROMBOSI VENOSATROMBOSI VENOSA

localizzategeneralizzate

localizzategeneralizzate

ESAME OBIETTIVO

AUMENTO DI VOLUME DELL’ARTO

EDEMA IMPRONTABILE

CIRCOLI VENOSI SUPERFICIALI (VENE SENTINELLA DI PRATT)

TENSIONE E PASTOSITA’ DELLE MASSE MUSCOLARI

CUTE DELL’ARTO LUCIDA, TESA, PALLIDA O CIANOTICA, IPERTERMICA

DOLORE ALLA PALPAZIONE DEL TRIANGOLO DI SCARPA, DEL

POPLITE, DELLA FACCIA INTERNA DELLA COSCIA

TROMBOSI VENOSA TROMBOSI VENOSA PROFONDA PROFONDA

ARTI INFERIORIARTI INFERIORI

TROMBOSI VENOSA PROFONDATROMBOSI VENOSA PROFONDA

DIAGNOSI

ESAME OBIETTIVO

STRUMENTALE

CLINICA

SINTOMATOLOGIA

ESAMI DI LABORATORIO (D-Dimero, FIBRINOGENO, XDP, )

ECO-COLOR-DOPPLER

DOPPLER C.W.

FLEBOGRAFIA

RM PHLEBOGRAPHY

ANAMNESI (FATTORI FAVORENTI)

TROMBOSI VENOSA PROFONDATROMBOSI VENOSA PROFONDA

Asse iliaco in proiezionesagittale : presenza di

tromboflottante

ECO-COLOR-DOPPLER

Asse iliaco in proiezione sagittale: parziale ricanalizzazione

Asse iliaco in proiezionecoronale: elevato rischioembolico

TERAPIAPREVENZIONE DELLA TVP

Misure fisiche che agiscono sui fattori emodinamici (prevenzione della stasi venosa)

Misure farmacologiche che agiscono sui fattori plasmatici ( prevenzione della ipercoagulabilità)

TERAPIATRATTAMENTO FARMACOLOGICO

1) Prevenzione dell’Embolia polmonare

2) Riduzione della morbilità legata all’evento acuto

3) Prevenzione delle recidive precoci e tardive della malattia

4) Diminuzione delle complicanze post flebitiche

5) Riduzione del rischio di occlusione vascolare permanente

TROMBOEMBOLIA POLMONARETROMBOEMBOLIA POLMONARE(TEP)(TEP)

DEFINIZIONE

Ostruzione improvvisa, occasionale o

ricorrente,di uno o più vasi arteriosi

polmonari da parte di emboli a partenza

extra-polmonare, per lo più dalle vene

degli arti inferiori, o più raramente per

fenomeni di trombosi autoctona

Ostruzione improvvisa, occasionale o

ricorrente,di uno o più vasi arteriosi

polmonari da parte di emboli a partenza

extra-polmonare, per lo più dalle vene

degli arti inferiori, o più raramente per

fenomeni di trombosi autoctona

TROMBOEMBOLIA POLMONARETROMBOEMBOLIA POLMONAREEPIDEMIOLOGIA

2-4% DI TUTTI I RICOVERI2-4% DI TUTTI I RICOVERI

10-20% DI TUTTE LE AUTOPSIE10-20% DI TUTTE LE AUTOPSIE

40-60% DELLE AUTOPSIE IN SOGGETTI A RISCHIO40-60% DELLE AUTOPSIE IN SOGGETTI A RISCHIO

650.000 NUOVI CASI ALL’ANNO NEGLI USA,DI CUI UN TERZO CON ESITO INFAUSTO

PROFILASSITROMBOEMBOLIA POLMONARETROMBOEMBOLIA POLMONARE

2) QUANTIFICARE IL RISCHIO

fattori predisponenti

fattori causaliricerca

e valutazione clinica

BASSO

MODERATO

ELEVATO

1) ESISTE UN RISCHIO TROMBOEMBOLICO ?

ASSENTE

NOPROFILASSI PROFILASSI

PROFILASSITROMBOEMBOLIA POLMONARETROMBOEMBOLIA POLMONARE

PRESIDI FARMACOLOGICI

PRESIDI FISICI (O MECCANICI) mobilizzazione paziente

compressione pneumatica intermittente compressione elastica graduata

eparina (non frazionata o frazionata) anti-aggreganti piastrinici eparinoidi

anticoagulanti orali

filtri cavali in pazienti ad alto rischio

Filtri Cavali Definitivi