Temporale che paura

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ANNO SCOLASTICO 2012-2013ISTITUTO COMPRENSIVO DI BUSSETO

SCUOLA PRIMARIA “A.ANNONI” RONCOLE VERDICLASSE III SEZ.UNICA

INSEGNANTE CONCARI VANESSAPROGETTO LIM

INVENTIAMO INSIEME UNA STORIA DI PAURA

TEMPORALE... BUM... BUM... CHE PAURA!

Maria era appena andata a dormire. S’era

infilata nel letto, quando sentì sbattere le

imposte: “Bum, bum, toc, toc, uh, uh”, il

vento fischiava senza tregua, poi la pioggia

cominciò a scendere con violenza.

S’udiva un fragore di tuoni e s’intravedeva un

chiarore di lampi.

Gli alberi gettavano le loro ombre sui vetri e

queste si allungavano minacciose, cantando

canzoni di fantasmi.

Maria non voleva ascoltare, ma intanto il signor

vento continuava a soffiare con tutta la forza che

aveva in corpo, paralizzando ogni cosa. Le nuvole dal

canto loro avanzavano nere, nerissime, oscurando il

cielo e nascondendo le stelle impaurite.

Lingue di fuoco serpeggiavano nel buio della notte e

precipitavano fragorosamente sotto forma di lampi in

giardino.

Maria si tappò le orecchie, si turò il naso, si

coprì gli occhi, ma la sua mente continuava a

fantasticare.

Dormire? ”Mai! Non dormirò! Non deve

sorprendermi il Magu Tempostoso, né devono

afferrarmi i fantasmi della notte. Starò sempre

sveglia!”.

La voce della mamma cercava di tranquillizzarla:

”Dormi, dormi; è solo un temporale, passerà

presto!”.

Dopo Maria sentì il rumore fortissimo di un tuono

che squarciava il cielo e apriva il varco a fittissimi

aghi di pioggia. La bambina udì grattare alla

porta... Chi era?

Era il Magu?

Erano i mostri della notte?

O era il vento?

Oppure il fuoco?

Poi la porta si aprì da sola, cigolando. “Miao, miao!”.

Era Filiberto, il gatto di casa, che era saltato

sulla maniglia della porta della camera da letto e

quindi s’era infilato di corsa sotto le coperte vicino

alla bimba.

“Miao, miao... Ron, ron...”. Filiberto si strinse a

ciambella accanto a Maria e insieme tutti e due

s’addormentarono di botto

Al loro risveglio splendeva il sole.

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