Slides della presentazione Mosler Economics Modern Money Theory

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Transcript of Slides della presentazione Mosler Economics Modern Money Theory

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I nostri economisti di riferimento

I

Georg Friedrich Knapp John Maynard Keynes Abba P. Lerner

Hyman Minsky Wynne Godley

I nostri economisti di riferimento

Warren Mosler Stephanie Bell Kelton Mathew Forstater

Bill Mitchell Randall Wray Alain Parguez

Perché è importante capire l’economia?

“Lo scopo di studiare economianon è quello di acquisire uninsieme di risposte prestabilite aiquesiti economici, ma diquesiti economici, ma diimparare come evitare di essereraggirati dagli economisti”.

Joan Robinson, 1973

Perché è importante capire l’economia?

“Le idee degli economisti e dei filosofipolitici, tanto quelle giuste quanto quellesbagliate, sono più potenti di quantocomunemente si creda. In realtà ilmondo è governato da poco altro. Glimondo è governato da poco altro. Gliuomini pratici, che si ritengonocompletamente liberi da ogni influenzaintellettuale, sono generalmente schiavi diqualche economista defunto”.

John Maynard Keynes ,1936.

Ma soprattutto:

“Non ci sono i soldi!!!”

“In questo momento le risorse scarseggiano; lacoperta resterà corta”.

G. Napolitano, 4 novembre 2013.

“Mettiamoci in testa che la ricchezza non siinventa con la fantasia, abbiamo dei vincoli e lidobbiamo rispettare, si può spostare da una parteall'altra una somma ma i numeri devono tornare”.

F. Zanonato, 4 novembre 2013

Cosa sono i soldi?

Esistono 2 tipi di attività:

ATTIVITÀ REALI: oggetti concreti, che sono unaricchezza «in sé» (case, terreni, cibo, ecc…)ricchezza «in sé» (case, terreni, cibo, ecc…)

ATTIVITÀ FINANZIARIE: non hanno un’utilitàintrinseca. Il denaro è ovviamente un’attivitàfinanziaria (altre attività finanziarie: titoli di Stato,obbligazioni, conti correnti).

Alcune caratteristiche della moneta:

La moneta moderna non ha valore in sé. Dal1971: termina la convertibilità del dollaro in oro enon quindi nessuna valuta è più convertibile inalcuna merce.

La moneta è un’attività accettata come mezzo perLa moneta è un’attività accettata come mezzo perregolare gli obblighi di pagamento fra duesoggetti e detrmina anche l’ammonatere di taliobblighi.

È di fatto un’unità di misura che regola il rapportofra un creditore e un debitore.

Chi sceglie questa moneta?

“La moneta è una creatura delloStato”

Abba Lerner, 1947Abba Lerner, 1947

Ogni Stato sceglie un’unità dimisura (unità di conto) cheutilizza per la propria spesa eaccetta come unico mezzo per ilregolamento degli obblighifiscali (pagamento imposte).

Perché voi cittadini accettate questa moneta? [1/2]

1) Io, Stato, decido di adottare come moneta ilfiorino.

2) Stabilisco per legge che le imposte possonoessere pagate soltanto in fiorini.essere pagate soltanto in fiorini.

3) Voi, cittadini, avrete bisogno di fiorini perpagarmi le imposte (pena: la galera o Equitalia),quindi dovete attendere che io emetta fiorinifinalizzati alla realizzazione di qualcosa (scuola,strada, ospedale).

Perché voi cittadini accettate questa moneta? [2/2]

4) Io, Stato, vi incaricherò di realizzare una diqueste strutture, e vi pagherò per farlo, e voisarete ben lieti di lavorere per me. In modo daavere il denaro necessario per pagarmi leavere il denaro necessario per pagarmi leimposte.

5) Ecco dunque che la valuta scelta dallo Statoassume valore all’interno delle transazioniprivate (compravendita di beni e servizi).

Riepilogando:

Senza imposizione fiscale la moneta non ha valore.

Senza la spesa dello Stato i cittadini non possono pagarele tasse.

È la spesa dello Stato che consente ai cittadini dipagare le imposte e non il contrario.

Le imposte non servono a finanziare la spesa. Servonoallo Stato prima di tutto a imporre l’uso della propriavaluta e a dargli valore.

Cosa succede ai nostri soldi quandopaghiamo le tasse?

“Le tasse non finiscono da nessuna parte!Non vengono accumulate in nessun luogo ecertamente non ‘finanziano’ la spesa. Ilsettore non governativo non può pagare lesue tasse finché il governo non spende! Èsue tasse finché il governo non spende! Èbene pensare alle tasse come a undrenaggio di liquidità che riflette la volontàda parte del governo di diminuire lacapacità di spesa del settore nongovernativo”.

Bill Mitchell

(Università di Newcastle, Australia)

E se non credete (giustamente) a me:

“La necessità che alcune imposte debbanoessere pagate in una particolare cartamoneta può fare in modo che quellamoneta abbia un certo valore anche senon convertibile. […] Un principe, chepotesse sancire che una certa parte dellepotesse sancire che una certa parte dellesue imposte debbano essere pagate in unacarta moneta di un certo tipo, potrebbe, invirtù di questo, dare un certo valore aquesta moneta”.

Adam Smith, 1776.

“La moneta di Stato è ciò che vieneaccettato presso gli uffici statali dipagamento. […] In base a questo, nonè l’emissione mal’accettazione, così lachiamiamo, ad essere decisiva.L’accettazione da parte dello Statodelimita il sistema monetario.delimita il sistema monetario.Accettazione che va intesa comeaccettazione da parte dello Statopresso gli uffici pubblici dipagamento”.

Georg Friedrich Knapp, 1924

“Qualunque sia stata la storia dell’oro,oggi, in una normale economia benfunzionante, la moneta è una creaturadello Stato. La sua accettabilitàgenerale, che è la sua caratteristica piùimportante, esiste o finisce in relazioneall’accettabilità dello Stato. […] Lo Statomoderno può fare in modo che qualsiasimoderno può fare in modo che qualsiasicosa lui scelga come moneta siageneralmente accettata. È vero infattiche una semplice dichiarazione di cosasia o cosa non sia moneta nonbasterebbe, persino se fosse garantitadalla prova costituzionale piùconvincente dell’assoluta sovranità dello

Stato.

Ma, se lo Stato è disposto adaccettare quella che viene dichiaratamoneta per il pagamento delleimposte e degli altri obblighi nei suoiconfronti il gioco è fatto. Ognipersona che avrà degli obblighi versolo Stato accetterà i pezzi di carta concui potrà regolare tali obblighi, etutte le altre persone sarannodisposte ad accettare questi pezzi dicarta perché sanno che coloro checarta perché sanno che coloro chedevono pagare le imposte, indefinitiva, li accetteranno. D’altraparte, se lo Stato rifiutasse diaccettare un qualche tipo di monetaper gli obblighi verso esso, sarebbedifficile credere che essa [la moneta,nda] manterrebbe molta della suagenerale accettabilità”.

Abba Lerner, 1947

“In un’economia in cui il debitopubblico è la principale attività neibilanci delle banche che emettonodepositi, il fatto che le impostedebbano essere pagate dà valorealla moneta di quella economia […]La necessità di pagare le imposteLa necessità di pagare le impostesignifica che le persone lavorano eproducono in modo da ottenere ciòcon cui le imposte possono esserepagate”.

Hyman Minsky, 1986

“In virtù della sua disponibilità adaccettare un’attività definita per ilpagamento delle imposte e deglialtri obblighi, il governo rendequella attività accettabile perchiunque abbia quel tipo di obbligo,chiunque abbia quel tipo di obbligo,e in definitiva per coloro che hannoun obbligo verso essi, e così via”.

James Tobin, 1998

Quindi le caratteristiche della moneta sovrana sono:

1) La moneta è priva di valore intrinseco, quindi nonconvertibile (lo Stato non promette di convertirla in oro o altrimetalli).

2) Lo Stato è il monopolista della moneta (l’unica entità che hail potere di emetterla legalmente). Lo Stato è l’EMETTITOREil potere di emetterla legalmente). Lo Stato è l’EMETTITOREdella moneta, mentre i cittadini sono UTILIZZATORI.

3) Per non limitare il proprio potere e capacità di emessione loStato deve mantenere un tasso di cambio fluttuante (la valutadeve essere scambiata con altre a un tasso stabilito sul mercatocome incontro di domanda-offerta; la moneta non èconvertibile con altre monete a un rapporto fisso).

La gerarchia della moneta:

STATOSTATO

BancheBanche

OROORO

STATOSTATO

……

Fino al 1971

AziendeAziende

CittadiniCittadini

……

Come dovrebbe agire lo Stato?

“la stessa gestione della cosa pubblica dovrebbeispirarsi al principio di equilibrio dei conti che lamaggior parte delle famiglie italiane applica da sempre”

Mario Monti, 27 ottobre 2012

“Questo governo agirà come un padre di famiglia: unpadre di famiglia non fa debiti”.

Enrico Letta, 29 aprile 2013

Come dovrebbe agire lo Stato?

“Mettere a posto le cose a casa nostra dipende non daquello che chiedono la signora Merkel e Draghi, ma dalrispetto che dobbiamo ai nostri figli, alle persone cheverranno dopo di noi, rispetto che ci impone di guardare inmodo diverso ai conti pubblici rispetto a chi ha scialacquatoprima di noi”.

Matteo Renzi, 24 febbraio 2014

“Come in famiglia se non ci sono abbastanza soldi sonomamma e papà che decidono cosa tagliare e cosa no”.

Matteo Renzi, 19 marzo 2014

I settori dell’economia

Riepiloghiamo: in economia esistono attività reali eattività finanziarie.

Queste attività sono detenute e accumulate da diversisettori:

SETTORE PUBBLICO (lo Stato)SETTORE PRIVATO (Banche, famiglie e aziende)SETTORE ESTERO (Resto del mondo: nazioni estere,banche estere, imprese estere, famiglie estere)

Quindi: LO STATO NON SIAMO NOI!!!

Il settore privato (noi)

All’interno di questosettore la quantità diricchezza finanziaria NETTAnon può aumentare senzaun intervento esterno. per

IMPRESE

FAMIGLIEun intervento esterno. peruna persona che spende peracquistare un bene reale, cene sarà una che ricavavendendo quel bene. Nonpuò esserci aumento direddito per tutticontemporaneamente.

FAMIGLIE

BANCHE

Come si arricchisce il settore privato?Il settore pubblico è ilsoggetto che può crearericchezza finanziariaNETTA nel settore privatoattraverso la spesapubblica in deficit

STATO

Lo Stato quindi DEVESPENDERE IN DEFICIT:spendere più di quantotoglie attraverso leimposte, altrimenti nonpuò arricchire il settoreprivato.

IMPRESEFAMIGLIEBANCHE

IMPRESEFAMIGLIEBANCHE

Cosa deve fare uno Stato per arricchire i cittadini?

Lo Stato DEVE SPENDEREper i propri cittadini piùdi quanto gli toglietramite le imposte, ossiaDEVE spendere in deficit

STATO

DEVE spendere in deficitper famiglie e imprese.

DEBITO PUBBLICO =

CREDITO PRIVATOIMPRESEFAMIGLIEBANCHE

Esempio di spesa pubblicaStato decide di costruire una scuola (costo: 100 fiorini)

Lo Stato emette (ossia spende) 100 fiorini e incarica una opiù imprese di realizzare la scuola, quindi accredita suiloro c/c i 100 fiorini.

Lo Stato nel proprio bilancio registra un deficit di -100Lo Stato nel proprio bilancio registra un deficit di -100fiorini, che rappresentano il credito delle aziende private edei lavoratori che realizzano la scuola.

Quindi:

Il saldo dello Stato è -100Il saldo del settore privato è +100

Il settore esteroRicchezza finanziaria netta per ilsettore privato può arrivare anche dalsettore estero, nel momento in I soldiche entrano nella nazione sonosuperiori a quelli che escono MA……

STATO

ESTERO

FAMIGLIEIMPRESEBANCHE

SOLDI CHE ENTRANO

Fare affidamento solo sul settore estero

1) Non tutti i Paesi possono essere in posizione di

creditori verso l’estero contemporaneamente : è

impossibile!!!

2) Competere ad ogni costo sui mercati esteri può

costringere una nazione a tagliare salari interni.

3) In termini reali esportare significa produrre

qualcosa per poi venderlo al resto del mondo.

Nulla di rivoluzionario ma semplice contabilità

Il debito pubblico: questo sconosciuto

La somma dei deficit annuali rappresentati dallaspesa dello Stato meno le tasse che si accumulanonel tempo, per lo più sotto forma di titoli di Statocostituisce il debito pubblico.

Quindi, a livello contabile il debito pubblicoQuindi, a livello contabile il debito pubblicorappresenta il risparmio accumulato dal settoreprivato, è la ricchezza finanziaria dei cittadini

Il debito dello Stato NON è il debito dei cittadiniperché lo Stato non è come una famiglia: lo StatoEMETTE la sua moneta, i cittadini la UTILIZZANO.

Il debito pubblico è un problema?1) Stato non ha bisogno di finanziare la propria spesa conl’imposizione fiscale.

2) Non ha bisogno di prendere in prestito la valuta attraversol’emissione di titoli di Stato.

3) Non può esaurire i soldi perché non ha alcun limite finanziario3) Non può esaurire i soldi perché non ha alcun limite finanziario(se non quelli autoimposti) ed è SEMPRE solvibile: per spenderenon deve “trovare” prima il denaro quindi.

4) Ripagare il debito significare togliere ricchezza finanziaria alsettore privato.

IL DEBITO PUBBLICO NON PUO’ ESSERE UN PROBLEMA

Il debito pubblico non è un numero magico

“la maggior parte degli 'esperti' confonde lasolvibilità con alcune misure di 'sostenibilità'basate su un rapporto piuttosto arbitrario fradisavanzo/PIL e debito/PIL. Questi rapportipossono essere applicabili sotto un regime ditasso di cambio fisso o di gold standard, matasso di cambio fisso o di gold standard, masono irrilevanti per un paese che ha unapropria valuta non convertibile. Quando siparla di un governo sovrano, il disavanzo o ildebito non sono numeri magici o rapporti chehanno una qualche rilevanza per tutti i paesie in tutti i contesti. Non esiste alcuna sogliache una volta superata sia insostenibile oconduca a una crescita più bassa”.

Randall Wray, 2010

Ciò significa che lo Stato deve spendere illimitatamente?

“Certamente, esiste un limite alla capacità di spesa delgoverno e sicuramente esso non dovrebbe spendere inmaniera illimitata. Eppure, il governo sovrano non èvincolato da un punto di vista finanziario, ossia non puòmai trovarsi in una situazione di insolvenza. Di nuovo,esso è certamente vincolato in termini reali, ciòsignifica che può verificarsi un altro tipo di problema disostenibilità: quante risorse all'interno di una nazionesostenibilità: quante risorse all'interno di una nazionepossono essere mobilitate dal governo? Dato il livellodi risorse che il settore non governativo vuolemobilitare, quanto dovrebbe essere ampio il disavanzopubblico per mobilitare il resto? Più di cinquant'anni fa,Abba Lerner fornì la risposta a questa domanda. Se cisono persone disoccupate involontarie (dovremmoaggiungere sottoccupate) significa che il disavanzo ètroppo basso”.

Randall Wray, 2010

E ma l’inflazione….

E ma l’inflazione….

Che cos’è la disoccupazione?

“Quando le persone hanno bisogno didenaro e cercano lavoro perguadagnarselo, come la chiamiamo questasituazione? Disoccupazione.

Se nessuno avesse bisogno del denaro, nonesisterebbe il problema dellaesisterebbe il problema delladisoccupazione. Quindi la tassazione daparte del governo è la causa del fatto chetutti cerchiamo un lavoro, e quindi delladisoccupazione. Ecco che allora il Governopuò spendere i suoi pezzi di carta, chealtrimenti non avrebbero alcun valore,per assumere le persone che andranno alavorare nel pubblico impiego, quelle stessepersone che le tasse hanno resodisoccupate”.

“Ma se la tassazione non è seguita da unaspesa che fa assumere tutte le personedisoccupate, qual è il senso di questamanovra?

“Ci sono dunque due ragioni per cui lepersone lavorano per la moneta: dovetepensare all'economia nel suo insieme, non alsingolo individuo. […] quando il Governopensare all'economia nel suo insieme, non alsingolo individuo. […] quando il Governospende la sua moneta, o la si usa per pagarele tasse, o può essere risparmiata. Se non cifosse nessuno che paga le tasse e nessuno cherisparmia, il Governo non avrebbe ragione dispendere.

“Perciò, quando il Governo non spendeabbastanza da soddisfare la necessitàdi pagare le tasse e di risparmiare,l'economia non ha abbastanza monetaper fare ciò che vuole fare e ci sonoper fare ciò che vuole fare e ci sonopersone che cercano lavoro e nonpossono trovarlo: quelli che chiamiamodisoccupati”.

Come lo risolviamo questo problema?

“E' davvero semplice: o assumiamo le personeche adesso sono disoccupate, oppureriduciamo le tasse. In entrambi i casi, questocomporta che il deficit diventi più alto.

Quindi, quello che sto affermando è che ladisoccupazione è SEMPRE la prova che ildeficit è troppo basso”.

Warren Mosler, 14 febbraio 2014

Cosa propone di fare la MMT controla disoccupazione?

Creare la piena occupazione: ilgoverno diventa datore di lavorodi ultima istanza per chiunquedi ultima istanza per chiunquevoglia lavorare

Realizzare il pieno Stato sociale

Costi della disoccupazione

COSTI DIRETTI:

- Perdita di reddito

COSTI INDIRETTI:

– Esclusione sociale– Perdita di know-how– Danni psicologici(depressioni, suicidi)(depressioni, suicidi)– Salute scarsa e riduzione dellasperanza di vita– Perdita di motivazioni– Disgregazione della vita familiare e

dellerelazioni umane (divorzi, violenzedomestiche)– Aumento della criminalità

I Programmi di LavoroGarantito (PLG) o lavoro di transizione

1) Lo Stato diventa datore di lavoro di ultima istanza (Minsky),offrendo un posto di lavoro a ogni persona che voglia e sia ingrado di lavorare (senza distinzione di razza, genere,educazione, esperienza lavorativa e a prescindere dadall’andamento dell’economia)

2) Lo Stato stabilisce un salario minimo che possa permettere allavoratore di vivere in modo decoroso.

3) Lo Stato individua i settori su cui il mercato non ritieneconveniente investire (es: servizi socio-sanitari e di pubblicautilità, green jobs), in seguito forma i lavoratori che verranno poiimpiegati sul campo.

Non è statalismo

4) Elemento stabilizzatore anti-ciclico etransitorio: il PLG si espanderà quando l’economiaè in fase di recessione e si ridurrà quandol’economia sarà in crescita e preparerà lavoratori atornare nel settore privato (o pubblico).

Recessione ���� Lo Stato assume (Il PLG siespande) ���� Aumentano i redditi ���� Aumenta ladomanda di beni/servizi ���� Aumenta laproduzione di beni/servizi ���� Le imprese privateriniziano ad assumere ���� Il PLG si riduce

Benefici del PLGAbbattimento disoccupazione.

Scomparsa degli ammortizzatori sociali: sussidi didisoccupazione, cassa integrazione e altre forme dispese “tampone” e assistenzialiste.

Sensibile abbattimento dei costi sociali (criminalità,Sensibile abbattimento dei costi sociali (criminalità,depressione, suicidi, violenze domestiche).

Il PLG garantisce l’attività e l’esperienza dei lavoratori,quindi evita la perdita di conoscenze e competenze,utili per essere riassorbiti dalle imprese del settoreprivato.

Un crimine contro l’umanità

“La disoccupazione è veramente uncrimine contro l’umanità senza scusanti,perpetrato da governi che si rifiutano dipermettere deficit sufficienti perconsentire alla popolazione di pagare letasse e di risparmiare. Intenzionalmentetasse e di risparmiare. Intenzionalmenteo no, costoro hanno sangue sulle loromani. Sono pienamente responsabili perla morte e la distruzione delle vite e deibeni che si lasciano dietro di sé”.

Warren MoslerEconomista, fondatore della MMT

Perché “non ci sono i soldi”? Il problema EURO

L’Unione Monetaria Europea è un casoeccezionale e unico nella storia:

La valuta è DIVISA dallo Stato: Euro è unavaluta straniera per i singoli Stati.valuta straniera per i singoli Stati.

Stati dell’Eurozona hanno ceduto la lorosovranità monetaria e il loro potere diemissione della moneta: non sono piùEMETTITORI che possono creare l’Euro masolo UTILIZZATORI dell’Euro.

Chi emette l’Euro?

BCEBCE

BancheBancheBancheBanche

STATOSTATO

Famiglie e AziendeFamiglie e Aziende

Lo statuto della BCE

La piramide del denaro con l’Euro

STATOSTATO

BCBC

BCEBCE

BancheBancheBCBC

BancheBanche

Aziende e famiglie

Aziende e famiglie

BancheBanche

STATOSTATO

Aziende e famiglie

Aziende e famiglie

Cosa significa questo per gli Statidell’Eurozona?

Gli Stati hanno PERSO la loro SOVRANITA’ MONETARIA:non sono più EMETTITORI MA UTILZZATORIDELL’EURO.

Gli Stati devono finanziarsi sul mercato: prendere inprestito il denaro necessario a finanziare la propriaprestito il denaro necessario a finanziare la propriaspesa (sanità, pensioni, scuola...) sul mercato deicapitali privati.

I privati (in gran parte banche) stabiliscono le condizionidi prestito (il tasso d’interesse) in base alla situazioneeconomica dei vari paesi (da lì il problema delloSPREAD).

Debito Pubblico che è un problema

Come si ripaga questo debito?

1. Aumentare imposte che servono realmente aripagare il debito e gli euro vengono presidall’economia reale (famiglie e aziende).

2. Lo Stato può essere costretto a tagliare la2. Lo Stato può essere costretto a tagliare laspesa pubblica (sanità, pensioni, scuola…).

3. Lo Stato può vendere beni pubblici oprivatizzare i servizi.

4. Indebitarsi a tassi sempre più onerosi fissati daimercati.

Da emittitori a utilizzatori dellavaluta

“Quel che è avvenuto in effetti è che entrandonell’euro, Spagna e Italia si sono effettivamenteridotte a Paesi del terzo mondo che DEVONOPRENDERE IN PRESTITO UNA MONETASTRANIERA CON TUTTI I DANNI CHE CIÒIMPLICA. In particolare, da quando i Paesidell’Eurozona non possono stampare moneta,dell’Eurozona non possono stampare moneta,nemmeno in caso di emergenza, sono soggettia interruzioni di fondi [da parte dei mercati]diversamente dai paesi che emettono lapropria valuta – e il risultato è quello chevediamo oggi”.

Paul Krugman, Premio Nobel per l’economia

New York Times, 10 novembre 2011

Attualmente professore alla LondonSchool of Economics e professore emeritoall’Università Leuven.

Ha lavorato al Fondo MonetarioInternazionale e alla Banca Centrale.Editorialista del Financial Times.

“[…] hanno perso la loro capacità diEMETTERE DEBITO IN UNA MONETAEMETTERE DEBITO IN UNA MONETASULLA QUALE HANNO IL PIENOCONTROLLO. […] Ciò non avviene per iPaesi che possono EMETTERE DEBITONELLA PROPRIA VALUTA. In questiPaesi la banca centrale può semprefornire liquidità al [governo, nda]sovrano per evitare il fallimento”.

Paul De Grauwe, 2011

Ha insegnato all’Università di Cambridge.

Ha lavorato al ministero del Tesorobritannico.

“Se un governo non ha più la propriavaluta, non solo rinuncia ‘al controllosulla politica monetaria’ normalmentesulla politica monetaria’ normalmenteintesa; ma anche la sua capacità di spesaviene vincolata in un modo del tuttonuovo. […] e ciò POTREBBE RISULTAREECCESSIVAMENTE COSTOSO O PERSINOIMPOSSIBILE, in particolare in ‘situazionedi particolare emergenza’”.

Wynne Godley, 31 agosto 1997

Insegna all’Università del MissouriKansas-City.

“Per come è attualmente disegnatal’Unione Monetaria Europea avrà unabanca centrale (la BCE) ma non avrànessun braccio fiscale. […] Sarà come seogni paese membro dell’EMU tentasse diGESTIRE LA POLITICA FISCALE IN UNAGESTIRE LA POLITICA FISCALE IN UNAVALUTA STRANIERA; la spesa in deficitrichiederà prestiti in valuta stranieraconformemente ai dettami dei mercatiprivati”.

Randall Wray, 1998

Ma gli economisti erano praticamente tutti concordi

• Rodiger Dornbusch, 1996•Milton friedman, 1998• Alain Parguez, 1999•Mathew Forstater, 1999•Warren Mosler, 2001• James Tobin, 2001• Stephanie Bell Kelton, 2002• Nouriel Roubini, 2006• Paul Krugman, 2012• Joseph Stiglitz, 2013• Amartya Sen, 2013• James Myrrless, 2013• Christopher Pissarides, 2013

E lo confessano gli stessi architetti dell’Euro

“[…] per ragioni sia politico-ideologiche siatecnologiche l'Unione ha fatto la scelta diliberalizzare i movimenti di capitali al suo internoma anche all'esterno. Come lei dice, vantaggio per irisparmiatori meno per i governi. E quindi questalibertà, forse più ancora delle altre, mette inrapporto più stretto mercato e politica, toglie unvincolo all'operatività di mercati e IRROBUSTISCErapporto più stretto mercato e politica, toglie unvincolo all'operatività di mercati e IRROBUSTISCEUN VINCOLO SULL'OPERATORE PUBBLICO. […] GliStati membri si illudono se pensano se pensano diavere ancora una piena sovranità fiscale nazionale.Essi l'hanno già LARGAMENTE PERDUTA AVANTAGGIO DEI MERCATI”.

Mario Monti, Intervista sull'Italia in Europa, a curadi Federico Rampini, 1998.

Euro e mercato:

“I cambiamenti [del sistemapensionistico, nda] ERANONECESSARI PER COMPIACEREI MERCATI FINANZIARI,altrimenti ci sarebero stateconseguenze ‘devastanti’”.altrimenti ci sarebero stateconseguenze ‘devastanti’”.

Elsa Fornero, ex ministro del lavoro, 15 novembre 2012.

Se L’Euro non funziona perché continuare a fare sacrifici?

“Lavoriamo con tutte le nostre forze per gli Stati uniti d'Europa”.

E. Letta, 9 maggio 2013

“Auguro ai miei figli, alla nuova generazione, che davvero si realizzino gliStati Uniti d'Europa, che l'Europa sia un sogno e una speranza, e non unStati Uniti d'Europa, che l'Europa sia un sogno e una speranza, e non unincubo”

Matteo Renzi, 9 maggio 2013

“Sono fiducioso che il governo tedesco sarà un governo che sara' con noisulla strada della legislatura della crescita. Anche la Germania capisce ecapirà che e' necessario che tutta l'Europa cresca”.

E. Letta, 7 novembre 2013

Come dovrebbero funzionare gli Stati Uniti d’Europa

1) Un ministero del Tesoro Europeo equindi una politica europea di spesapubblica.

2) Eventuali trasferimenti dalla zonepiù ricche a quelle più povere.

3) Coordinamento delle politichevolto ad evitare squilibri fra le variearee.

Coordinamento: dovrebbe già esserci

E cosa dice questo fatidico articolo 3:

Cosa ha fatto la Germania entrando nell’Euro?

“…il successo delle riforme tedesche,iniziate nel 2003 con una liberalizzazionedel mercato del lavoro e un aumento deglistipendi reali inferiore all' incremento dellaproduttività. Poi è seguito il taglio dei costidel sistema sociale, l'aumento dell' etàproduttività. Poi è seguito il taglio dei costidel sistema sociale, l'aumento dell' etàpensionabile a 67 anni, la creazione di unsegmento di bassi salari”.

Roland Berger, consulente governo tedesco,Corriere della sera

Quale coordinamento?

Lo dice anche la Commissione Europea“La Germania negli ultimi 10 anni ha esercitato unaenorme moderazione salariale per poter diventare piu'competitivita - e questo ha avuto conseguenze per glialtri stati EU […] GLI SQUILIBRI NELL’EUROZONA NONSONO SOLO IL RISULTATO DI POLITICHE SBAGLIATE NEIPAESI IN CRISI. LA GERMANIA HA AVUTO UN RUOLOIMPORTANTE, con la sua politica mercantilista haIMPORTANTE, con la sua politica mercantilista harafforzato gli squilibri in Europa e causato la crisi. Infuturo dovremo seguire da vicino lo sviluppo dei salari alivello europeo e fare in modo che all'interno dell'areamonetaria non divergano in maniera così forte, come èaccaduto negli anni precedenti”.

Laszlò Andor, Commissario Europeo agli Affari sociali, 26settembre 2012

E i trasferimenti fiscali come dovrebbero funzionare. Uno sguardo agli USA.

E cosa dicono in Germania:

“MAI EUROBOND FINCHE VIVO”.

A. Merkel, 27 giugno 2012.

“non ci saranno eurobond [titoli del“non ci saranno eurobond [titoli deldebito pubblico a livello europeo,nda]… LA CONDIVISIONE DEI DEBITI E’SBAGLIATA”.

A. Merkel, 21 settembre 2013.

E in Europa cosa dicono?

“L’UNIONE EUROPEA NON DIVENTERA’ MAI GLI STATI UNITID’EUROPA. Siamo 27 o 28 con la Croazia, ciascuno ha la sua storia,per alcuni lunga 200 anni, come per Belgio e per altri è una storia dimigliaia di anni. NON SIAMO COM,E UNO STATO AMERICANO.Abbiamo le nostre lingue, 23 in Europa. Abbiamo un’identitàparticolare in ogni nostro stato membro e situazioni moltospecifiche dovute alla nostra storia”.

H. Van Rompuy, 9 maggio 2012.

“Una politica di bilancio comune all’interno dell’Unione EuropeaAPPARE OGGI POCO CREDIBILE perché essa viene vista come unmodo per trasferire su altri Paesi il peso degli sprechi del passato”

M. Draghi, 27 settembre 2013.

E mentre inseguiamo e moriamo per il sogno

I veri costi della politica sono le decisioni sbagliate

Quale democrazia dovremmo aspettarci in Europa

Federico Rampini: “Perché la Commissioneeuropea ha accettato di diventare il caproespiatorio su cui scaricare l’impopolarità deisacrifici?”.

Risposta di Monti: “Perché, tutto sommato,Risposta di Monti: “Perché, tutto sommato,alle istituzioni europee interessava che iPaesi facessero politiche di risanamento. Ehanno accettato l’oneredell’impopolarità ESSENDO PIU’ LONTANE,PIU’ AL RIPARO, DAL PROCESSOELETTORALE. Solo che questo un po’ pervolta ha reso grigia e poi nera l’immaginedell’Europa presso i cittadini”.

Mario Monti, 1998

“Prendiamo una decisione, poi lamettiamo sul tavolo e aspettiamo unpo’ per vedere cosa succede. Se nonprovoca proteste né rivolte,perché LA MAGGIOR PARTE DELLAGENTE NON CAPISCE NIENTE DICOSA E’ STATO DECISO, andiamoCOSA E’ STATO DECISO, andiamoavanti passo dopo passo finoal PUNTO DI NON RITORNO”.

Jean Claude Juncker, (ex presidente dell’Eurogruppo), 21 dicembre 1999

“La costruzione europea è unarivoluzione, anche se i rivoluzionari nonsono dei cospiratori pallidi e magri, madegli impiegati, dei funzionari, deibanchieri e dei professori.[…] L’EUROPA NON NASCE DA UNMOVIMENTO DEMOCRATICO. […] Tra ilpolo del consenso popolare e quellodella leadership di alcuni governanti,l’Europa è nata seguendo un metodoche potremmo definire con il terminedi DISPOTISMO ILLUMINATO”.

Tommaso Padoa Schioppa, 1999

“Sono sicuro che l’Euro cicostringerà a introdurre un nuovoinsieme di strumenti di politicaeconomica. Proporli adesso èpoliticamente impossibile. MA UNBEL GIORNO CI SARÀ UNA CRISI esi creeranno i nuovi strumenti”.si creeranno i nuovi strumenti”.

Romano Prodi, 2001

“Nell’Europa continentale, un programmacompleto di riforme strutturali deve oggispaziare nei campi delle pensioni, dellasanità, del mercato del lavoro, della scuola ein altri ancora. Ma dev’essere guidato da ununico principio: ATTENUARE QUELDIAFRAMMA DI PROTEZIONI CHE NELCORSO DEL VENTESIMO SECOLO HANNOCORSO DEL VENTESIMO SECOLO HANNOPROGRESSIVAMENTE ALLONTANATOL’INDIVIDUO DAL CONTATTO DIRETTO CONLA DUREZZA DEL VIVERE, con i rovesci dellafortuna, con la sanzione o il premio ai suoidifetti o qualità”.

Tommaso Padoa Schioppa, 2003

“Essi [i leader Europei] hanno decisoche il documento avrebbe dovutoessere illeggibile. Essendo illeggibileallora non sarebbe stato costituzionale[…] Se fosse stato comprensibile, cisarebbero state ragioni per sottoporloa referendum, perché avrebbesignificato che c’era qualcosa di nuovo[il riferimento qui è alla CostituzioneEuropea bocciata nel 2005, nda]. I[il riferimento qui è alla CostituzioneEuropea bocciata nel 2005, nda]. Iprimi ministri non produrranno nientedirettamente perché si sentono più alsicuro con la cosa illeggibile. Essipossono presentarla meglio, in mododa EVITARE PERICOLOSIREFERENDUM”.

Giuliano Amato, 2007

“I governi non fanno sempre la cosagiusta. Se i governi facesserosempre la cosa giusta non citroveremmo nella situazione in cuici troviamo oggi. LE DECISIONIPRESE DALLA MAGGIOR PARTEDELLE ISTITUZIONI DEMOCRATICHEDELLE ISTITUZIONI DEMOCRATICHENEL MONDO SONO MOLTO SPESSOSBAGLIATE”.

José Manuel Barroso, Presidente Commissione Europea, 2010

“Abbiamo minuziosamente ‘dimenticato’di includere l’articolo per uscire daMaastricht.. In primo luogo, tutti coloro, eio ho il privilegio di averne fatto parte, chehanno partecipato alla stesura delle primebozze del Trattato di Maastricht, hanno…omeglio ci siamo incoraggiati a fare inmodo che uscirne … sia impossibile.Abbiamo attentamente “dimenticato” discrivere l’articolo che permetta diAbbiamo attentamente “dimenticato” discrivere l’articolo che permetta diuscirne. NON È STATO MOLTODEMOCRATICO, naturalmente, ma è stataun’ottima garanzia per rendere le cose piùdifficili, per costringerci ad andare avanti”.

Jacques Attali, 2011

“Le leadership politiche dei singoli Paesieuropei non hanno la forza di portaredefinitivamente la questione al tavolo delledecisioni SENZA LO STRESS E L’IMPULSO CHESOLTANTO LE CRISI RIESCONO A DARE.L’EUROPA E’ NATA PER VIA DELLA GUERRA,SENZA LA GUERRA PROBABILMENTE NON CISAREBBE STATA L’EUROPA. E CON LA CRISI E’ARRIVATA UNA SORTA DI GUERRA.[…] Senon approfittiamo della crisi perdiamo unagrande opportunità. Ce lo dicono le terribiligrande opportunità. Ce lo dicono le terribiliimmagini della Grecia, le difficoltà dei singoliPaesi membri, e soprattutto il fatto che tutti ileader politici europei CHIEDONO OGGI UNVINCOLO ESTERNO PER IMPORRE AELETTORATI, CORPORAZIONI E CORPIINTERMEDI RILUTTANTI, SCELTE NECESSARIECHE NESSUNO HA LA FORZA DI IMPORREAUTONOMAMENTE”.

Enrico Letta, 2010

“Non dobbiamo sorprenderciche L’EUROPA ABBIA BISOGNO DICRISI E DI GRAVI CRISI PER FARE PASSIAVANTI. I passi avanti dell’Europa sonoper definizione cessioni di parti dellesovranità nazionali a un livellocomunitario. È chiaro che il poterepolitico ma anche il senso diappartenenza dei cittadini a unapolitico ma anche il senso diappartenenza dei cittadini a unacollettività nazionale possono esserepronti a queste cessioni solo quando ilcosto politico e psicologico del nonfarle diventa superiore al costo delfarle perché c’è una crisi in atto visibile,conclamata”.

Mario Monti, 2011

“In questo momento stiamodistruggendo la domandainterna attraverso ilconsolidamento fiscale”

Mario Monti, 30 maggio 2012 alla CNBC

“Il consolidamento fiscale staproducendo risultati, il dolore stadando i suoi frutti.[…] Abbiamobisogno di toni più morbidi,mentre ci muoviamo nella stessamentre ci muoviamo nella stessadirezione”.

Carlo Pier Padoan,

29 aprile 2013 al Wall Street Journal

Per approfondire:

1) Paolo Barnard, Per chiunque: tutto quello che dovete sapere di economia per vivere bene. in una bottasola.

2) Paolo Barnard, Nonna ti spiego la crisi economica

3) Daniele Della Bona, Paul Krugman e la valuta

4) Daniele Della Bona, La formula dei saldi settoriali

5) Dario De Angelis, Le tasse non finanziano la spesa pubblica

6) Warren Mosler, Il debito pubblico americano in 10 punti

7) Randall Wray, Un debito sovrano eccessivo compromette davvero la crescita?

8) Randall Wray, È giunto il momento di creare occupazione diretta

9) Mathew Forstater, Green jobs: affrontare le criticità riguardanti l’ambiente, posto di lavoro e occupazione

10) Pavlina Tcherneva, Politiche fiscali alternative: perché la job guarantee è superiore

11) Warren Mosler, Riti di passaggio

12) Alain Parguez, Il fallimento atteso dell’Unione Economica e Monetaria: una falsa moneta control’economia reale

13) Daniele della Bona, L’irrealtà degli Stati Uniti d’Europa

14) Daniele Della Bona, Le radici anti-democariche dell’Euro nelle parole dei loro stessi padri fondatori

15) Randall Wray, La MMT risponde all’iperinflazione (parte 1, 2 e 3)

16) Daniele Della Bona, Come si finanziava l’Italia prima del divorzio fra Tesoro e Banca d’Italia

17) Video: Warren Mosler spiega come uscire dall’Euro, Chianciano 14 gennaio 2014

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