Scuola arbitrale lazio 2013

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ISTRUTTORE: Giuliano VENDITTI

Scuola Arbitrale Lazio 2013-14Step 1

Comitato Italiano Arbitri

Roma 10 dicembre 2013

Obiettivi

TRASMETTERE INFORMAZIONI

AUMENTARE IL BAGAGLIO DI CONOSCENZA

MOTIVARE IL CAMBIAMENTO

SPINGERE A PENSARE

ATLETA PENSANTEARBITRO PENSANTE

RIFLETTIAMO…………..

BASTA CERCARE ALIBI!!!!

CI SIAMO MAI CHIESTI……………

Analisicome lo faccio

Ricercaperché

lo faccio

Propostacome

lo dovrei fare

Filosofiaperché

lo devo fare così

Miglioramentoapplicazione e

correzione

FACCIAMO BENE LE COSE SEMPLICI………………………………

FACCIAMOLO TUTTI!!!!!!!!

QUAL’E’ LA NOSTRA FILOSOFIA?

ESSERE GRUPPO

PENSARE TUTTI NELLO STESSO MODO

INTERPRETARE TUTTO NELLO STESSO MODO

FARE IL GIUSTO “LAVORO DI SQUADRA”

RUOLO E FIGURA DELL’ARBITRO

PAROLA CHIAVE = RISPETTO

RISPETTO DEI RUOLI

CARDINI FONDAMENTALI

RISPETTO DEL RUOLO DI CHI E’ COINVOLTO NELLA GARA;

RISPETTO DEL RUOLO CHE SIAMO CHIAMATI A SVOLGERE;

RISPETTO DEGLI ASPETTI TECNICI DELLA GARA.

RISPETTO DI CHI E’ COINVOLTO NELLA GARA

GIOCATORI TECNICI (AL – AA)

Coloro che creano il gioco.

Bene primario della pallacanestro.

Devono sapere cosa possono o nonpossono fare sul terreno di gioco.

Proteggere chi gioca bene e nelle

regole.

Coloro che insegnano il gioco.

Creano tattica e strategia.

Dirigono la squadra.

CHI ALTRO E’ COINVOLTO NELLA GARA ?

DIRIGENTI (DA-AA) PERSONE AL SEGUITO

Coloro che creano le squadre, leorganizzano e le supportano.

Responsabili dell’impianto,responsabilidell’evento.

Referenti per le questioni burocratiche

Professionisti o figure professionali.

Contribuiscono con le loro conoscenze almiglioramento e/o mantenimento della squadra.

Hanno aree di competenza specialistica,riferiscono ai tecnici e/o ai dirigenti.

OBIETTIVO VINCERE LA GARA – IL CAMPIONATO

SQUADRA CIA

UFFICIALI DI CAMPO OSSERVATORE

Registrano la storia della gara

Collaborano e aiutano nelle operazioni (T.O. – Sostituzioni)

Fanno valutazioni tecniche (controllo palla – tempo)

Legge le valutazioni e il lavoro di Arbitrie U.d.C.

Valuta la prestazione (Analiticamente)

Offre percezione esterna e visione diinsieme

Consiglia su come migliorare

OBIETTIVO LAVORO E COLLABORAZIONE

I TRE DOGMI:

RISPETTO

DELLE REGOLE DEL GIOCOE DI TUTTI I COINVOLTI

ALLA GARA

NESSUN TIPO DIPROTAGONISMO

NON ANDARE ALLA RICERCA DEL FISCHIO

AL SERVIZIO E DENTRO IL GIOCO CON SERENITA’

PREPARAZIONE OTTIMALE

FISICOATLETICA

COMPORTAMENTALE

MENTALE

TECNICA

ARBITRALE

DI GIOCO

TUTTI SE L’ASPETTANO

SOCIETA’

ALLENATORI

GIOCATORI

PUBBLICO

MEDIA

ARBITRI

OSSERVATORI

CONOSCENZA DELLE REGOLE

Applicazione uniforme dei regolamenti

CONOSCENZA DEL GIOCO

Tecnica di gioco – lettura del gioco e della gara

OBIETTIVI:

• Rispetto degli aspetti tecnici della Gara

• Abbiamo tutti il dovere di proporci costantemente nell’applicazione:

– delle regole – dentro e fuori dal campo

– delle interpretazioni

– dei punti di enfasi

– della meccanica

Rispetto delle indicazioni del Settore Tecnico

• …………..Conoscenza delle regole :– Uso ed applicazione UNIFORME dei Regolamenti– Regolamento CIA– Regolamento Esecutivo e D.O.A.– Delibere Federali e Circolari del Giudice Sportivo– Regolamento Tecnico– Circolari FIBA e Quaderni Tecnici– Raduni e Riunioni di aggiornamento tecnico– Quiz e casistica– Appunti

PRENDERE LE GIUSTE DECISIONI

• Lavoro tecnico individuale

– miglioramento delle capacità atletiche

– miglioramento della qualità tecnica

– continuità di applicazione nel tempo

“ESSERE UN BUON ARBITRO”

• Avvicinamento ad un modello di riferimento predefinito

– muoversi come un giocatore

– applicare gli schemi (meccanica)

– amministrare il gioco

– consistenza nelle scelte tecniche

– rispettare ed essere rispettato

UNIFORMITA’ E COERENZA

• Un arbitro “in progress”……• ….. non può vivere di puro talento!• ….. non deve presumere di sapere tutto! • …...deve allargare i propri orizzonti tecnici anche sul gioco.

Preparazione fisica, tecnica e mentale non devonoessere

trascurate!• Atleta pensante• Affinare il talento

LA CRECITA DEL GRUPPO PARTE DALLA CRESCITA DEL SINGOLO,

IL GRUPPO AIUTA IL SINGOLO A CRESCERE

NON METTERE IL LIBRO DAVANTI AGLI OCCHI……………TIENILO UN PO’ DISTANTE

NON TUTTE LE GARE SONO UGUALI

FEELING THE GAME

FATE CHE LA GARA VENGA DA VOI

DETTATE I RITMI TECNICI E DISCIPLINARI

CONDURRE

Una gara si può:

•CONDURRE

•INSEGUIRE

CONDURRE:• Dare indirizzo tecnico• Dare indirizzo comportamentale• Avere continuità e omogeneità di fischi• Rispettare ed essere rispettati

STARE DENTRO LA GARA

INSEGUIRE:• Lasciarsi trascinare dagli eventi

• Subire il condizionamento del contesto

• Avere discontinuità e disomogeneità di fischi

• Non essere rispettati e non rispettare

METTERE LE PEZZE

LA GENTE NON SI RICORDERA’ SE AVETE ARBITRATO O NO UNA FINALE

RICORDERA’ VOI E LA VOSTRA PERSONA

L’autocoscienza (capacità di conoscersi e di sapererealmente cosa si vuole ottenere) e l’autostima (averefiducia nelle proprie possibilità, sapere quali sono ipropri limiti, possedere equilibrio), sono due elementi dipersonalità che determinano la possibilità o meno diessere un buon arbitro.Sappiate cogliere le soddisfazioni che i vostri limiti vipermetteranno di raccogliere.