Santa Rufina e Santa Seconda vissero ai tempi di Valeriano e Gallieno, nel 260 ca., e secondo le...

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Santa Rufina e Santa Seconda vissero ai tempi

di Valeriano e Gallieno, nel 260 ca., e secondo le narrazioni agiografiche di altre ‘passioni’ di celebri coppie

di martiri romani, sono presentate come sorelle .

L’attuale Istituto «SS.Rufina e Seconda», abitato e guidato, oggi, dalle

« Religiose dell’immacolata di Ivrea», sito con l’annessa chiesa

in Via della Lungaretta 92, sorgerebbe , secondo l’antica tradizione ,

sulla casa paterna delle due Martiri.Al tempo di Maddalena Sofia Barat

era noto come «Convento di Santa Rufina»

La presenza delle religiose del Sacro Cuore a ‘’Santa Rufina’’ fu determinata dal desiderio di Santa Maddalena Sofia Barat di avere una casa di noviziato a Roma e dalla richiesta del papa Gregorio XVI alle religiose del Sacro Cuore di aprire una scuola gratuita per le ragazze trasteverine.

Ecco la comunicazione ufficiale fatta alla Società dalla santa.

«Il Santo Padre mi da l’incarico di istruire gratuitamente i poveri di Trastevere. Questo quartiere è abitato da una popolazione assai

diversa da tutto il resto della città ed è altera di aver

conservato puro il sangue degli antichi dominatori del mondo. Erano stati essi che avevano fatto

echeggiare sulle sponde del Tevere, in un giorno di tumulto,

il grido rimasto memorabile: «Santo Padre, non temete!

Sono i vostri Trasteverini….»

Entriamo pian piano …

nei luoghi abitati

daSanta Maddalena Sofia

e delle Religiose del

Sacro Cuore dal 1833 al 1917.

Le religiose dell’Immacolata di Ivrea conservano, ancora oggi, con affetto il ricordo della presenza di Santa Maddalena Sofia.

La Madre Barat soleva dire alle sue religiose:

«Mille volte beate voi che foste elette ad evangelizzare le poverelle! »

Le visite, specialmente di ecclesiastici, erano molto frequenti in questa casa; la santità e la serenità di

Maddalena Sofia esercitavano un notevole influsso su quanti parlavano con lei. Perciò era cercata e sollecitata

a dare frequentemente il suo consiglio.

Divideva il suo tempo in Trastevere tra le novizie, le bambine della scuola e le molte visite

che doveva ricevere.

Maddalena Sofia si sentiva a suo agio in questa casa!

Pur avendo, la Società del Sacro Cuore altre due case, nei suoi lunghi soggiorni a Roma, tornava volentieri e preferiva

risiedere in questa casa che era la più povera di tutte.

Nel cuore di Trastevere,

le sue piccine le facevano dimenticare i sorsi amari

dei periodi di crisi e

delle dure prove sofferte

nella Società.

Santa Rufina era per lei

un’oasi di serenità, all’ombra

del grazioso campanile romanico

che coronava la chiesa!

La contemplazione del Cuore di Cristo e del suo Amore è stata sempre

la sua forza, il suo sostegno

anche in questa casa dove lo pregava davanti

a questa immagine ancora presente nella

casae venerata dalle religiose dell’Immacolata di Ivrea.

«Posso tutto in Colui che mi conforta:forte della potenza del Cuore di Gesù che

temerò?»

Nella cappella trasformata ora così , ha maturato certamente la sua esperienza spirituale:

« Un cuore unito a Gesù è come il grano che messo sotterra produce il centuplo»

Nel coro mantenuto, come era ai suoi tempi, dalle Suore di Ivrea che, con cura e amore e con tanta gentile accoglienza, lo

fanno visitare, si avverte ancora la presenza e la preghiera di Santa Maddalena Sofia.

’’Dopo la devozione al Cuore di Gesù,

quella del Cuore di Maria

deve esserci la più cara,

o per dire meglio, non devono fare che

una sola sola devozionedevozione,

come questi due Cuori

non fanno che una cosa solauna cosa sola.’’

«Il Cuore di Maria è un palazzo dove si tengono le sedute della

misericordia ! »

Alla fine della nostra visita, possiamo vedere anche questa piccola edicola

con bassorilievo, ormai consunto

ma che, con amore e devozione,

le Suore di Ivrea ricordano e ci dicono

rappresenta S. Maddalena Sofia Barat,segno del profumo della

santità lasciato da lei e conservato nella

‘’Casa di Santa Rufina’’

Cosa dicono ancora oggi delle Religiose del Sacro Cuore

a Santa Rufina

‘’Molto fecero le suore per le famiglie povere di Trastevere, nonché per la sana formazione delle bimbe.

Di tutto il loro religioso ed umano interessamento fu testimone lo stesso Pontefice e il suo Vicario, il Cardinale Zurla.

Le suore con l’ideale altissimo di piena donazione al Sacro Cuore, cercavano di piantare sul sodo e formare anime capaci di vivere una vita onesta, laboriosa e ricca di Dio. ‘’

Lasciando ‘’Santa Rufina’’,

si ritorna in via della Lungaretta,

uscendo come da un viaggio nel tempo ….

…. un tempo che ha un tempo che ha lasciato il segno… lasciato il segno…

e che continua e che continua

ad interpellarci, ad interpellarci, oggi più che mai, oggi più che mai,

con Santa con Santa Maddalena Sofia Maddalena Sofia

Barat:Barat:

«… faremo mai abbastanza per un Dio che ha tanto

sofferto per noi? »

e… che ci ama ancora…

nonostante tutto…. Sr. A. O. rscj