Riduzione delle emissioni e risparmio energetico: un …...Energia elettrica 30 ˇ228 45,7% %...

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“Riduzione delle emissioni e risparmio energetico: un dovere per tutti”

dott. Francesco Dugoni (Ag. AGIRE)

Comune di Pegognaga

L’EFFETTO SERRA1. I raggi termici provenienti dal sole riscaldano la superficie terrestre. 2.Quando la temperatura aumenta, il calore si diffonde nell’atmosfera.3.Una parte viene riflessa nuovamente verso la terra dai gas serra presenti nell’atmosfera come la CO2, il vapore acqueo, l’ossido nitroso, il metano e l’ozono.4.Questo processo naturale èdenominato effetto serra e rende possibile la vita sul nostro pianeta. Senza di esso, la temperatura media globale sarebbe di circa -18°C.5.Nel corso dell’ultimo secolo, per effetto della combustione di combustibili fossili, la concentrazione di gas serra nell’atmosfera (per l’80% composti da CO2) ha raggiunto livelli mai registrati negli ultimi 650.000 anni. 6.Il risultato è che la temperatura media globale è salita di 0,74°C e di 1°C in Europa.

Il pacchetto UE «energia-ambiente 20-20-20»

• Il Consiglio europeo dell'8-9 marzo 2007, ha approvato all'unanimità il noto pacchetto «energia-ambiente 20-20-20»proposto dalla Commissione europea :

ü 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili, ü 20% in meno di emissioni di CO2ü 20% di miglioramento dell’efficienza energetica

• Per l’Italia gli obiettivi al 2020 sono:• riduzione del 13% nelle emissioni di anidride carbonica,• raggiungimento del 17% della produzione energetica da

fonti rinnovabili (uno sforzo rilevante, se si pensa che per l'energia verde si parte dal 5,2% del 2005)

• l’obiettivo rispetto all’efficienza energetica non èdeterminato.

entro il 2020

Il Patto dei Sindaci• Il consumo di energia è in costante aumento nelle città e

ad oggi, a livello europeo, tale consumo è responsabile di oltre il 50 % delle emissioni di gas serra causate, direttamente o indirettamente, dall’uso dell’energia da parte dell’uomo.

• la Commissione Europea ha promosso il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors): un’iniziativa per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilit à energetica ed ambie ntale.

• E’ una nuova iniziativa, su base volontaria che impegna le città europee a predisporre un Piano di Azione con l’obiettivo di ridurre di oltre il 20% le proprie emissioni di gas serra attraverso politiche e misure locali che aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, che migliorino l’efficienza energetica e attuino programmi ad hoc sul risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia.

• Il numero delle città italiane coinvolte é sempre in aumento e il nostro Paese risulta tra i più attivi a livello europeo: ad Agosto 2011 risultano oltre 1.200 Città e Comuni italianiaderenti al Patto dei Sindaci.

Il Comune di Pe gognaga ha aderito al Patto dei Sindaci

• Con Delibera di Consiglio Comunale n. 3 del 26/02/2010, ha aderito al Patto dei Sindaci impegnandosi di conseguenza a ridurre le proprie emissioni di CO2 di almeno il 20% entro il 2020.

• Per raggiungere questo obiettivo il Comune si è impegnato, in particolare, a:

1.predisporre l’Inventario delle emissioni(Baseline emission inventory – BEI)

2.predisporre il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES),

3.predisporre regolarmente una relazione biennale e di monitorare attraverso adeguati indicatori l'attuazione del proprio Piano d'Azione, adottando, se necessario, azioni correttive;

4.costituzione di strutture organizzative adeguate, mediante l’istituzione di un Comitato di controllo e di un Nucleo Operativo.

Strumenti indispensabili per:

• quantificare le emissioni

• individuare azioni concrete per ridurle

L’adesione al Bando Cariplo 2010

• Il Comune di Pegognaga ha partecipato al Bando della Fondazione Cariplo “Promuovere la sostenibilitàenergetica nei Comuni piccoli e medi” - edizione 2010, grazie al quale ha ottenuto specifici finanziamenti sia per la redazione dell’Inventario delle emissioni(Baseline) che del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) da concludere entro novembre 2011.

• Se l’impegno europeo e delle singole Nazioni èfondamentale, è ormai chiaro dai tempi di Rio de Janeiro (“pensare globale, agire locale”) che questi obiettivi non possano essere raggiunti senza un’azione dal basso delle Amministrazioni Locali ed della cittadinanza allargata

+

L’inventario delle emissioni di anidride carbonica (CO 2)

• l’Inventario delle emissioni annue di CO2, riferite al 2005, èrelativo agli usi energetici finali attribuibili ad attività di competenza diretta e/o indiretta dell’Amministrazione Comunale.

• Alle attività di competenza diretta sono attribuibilii consumi energetici:

1.del patrimonio edilizio pubblico2.dell’illuminazione pubblica3.del parco veicoli del Comune.

• Alle attività di competenza indiretta si riferiscono:1.le emissioni del parco edilizio privato2.del terziario3.delle piccole e medie imprese (non ETS)4.del trasporto in ambito urbano.

Il primo passo: l ’analisi dei consumi (al 2005)

CONSUMI ENERGETICI COMUNALI ANNUI (2005) per SETTORE (MWh)

Il peso maggiore è dovuto al

settore produttivo (che

comprende l’industria non

ETS, e l’agricoltura)

responsabili per circa il 47,2 %.Seguono poi il

edifici residenziali

37,1%

I consumi eliminando quelli dovuti al settore industriale:

È data facoltàall’Amministrazione di

sceglierel’inclusione o meno di

tale settore, soprattutto in relazione alla

capacità della stessa di promuovere azioni

di riduzione dei consumi energetici in

tale ambito.La ridistribuzione dei consumi vede una

prevalenza del residenziale (con il

70%) seguito dal terziario e dai

trasporti (entrambi al14%).

Un approfondimento: i consumi suddi visi per vettore

CONSUMI ENERGETICI COMUNALI ANNUI (2005) per VETTORE (MWh)

i consumi suddivisi per vettore senza l ’industria

(103.714)

(75.569)

Lo sapevate …?

• Il 30,6% del fabbisogno energetico è per la produzione di energia elettrica

• Il 47,8 % del fabbisogno energetico comunale è per la produzione di calore (metano e gpl )

• Il 18,0 % del fabbisogno energetico comunale è per la mobilità (Gasolio + benzina)

Il patrimonio edilizio residenziale di Pegognaga

• I 1’545 edifici registrati al 2001 da ISTAT sono stati proiettati sulla base della crescita della popolazione all’anno di riferimento (2005) e si stima che essi siano pari a 1’602: 290 sono condomini e 1’312 sono mono-bifamigliari .

• La tipologia di edificio più diffusa è quella mono-bifamigliare, nella quale rientrano l ’ 81,9% degli edifici.

• Circa il 75 % delle abitazioni è stato costruito prima del 1980 .

Consumi totali e procapite

• il consumo proc apite totale è superiore a quello lombardo

Dai consumi alle emissioni di CO 2

Fattori di emissione di alcuni dei principali combustibili

(Fonte: IPCC, 2006, per l ’energia elettrica elaborazione SIRENA)

Le emissioni annue di CO2 al 2005(emissioni per settore)

• La situazione dei consumi energetici precedentemente descritta si ritrova in linea di massima replicata anche nella distribuzione delle emissioni annu e (2005) di CO2.

100,0%66’189Totale

7,1%4’702Trasporti privati e commerciali

0,1%67Parco veicoli comunale

56,0%37’051Industrie

NDNDIlluminazione pubblica comunale

28,5%18’897Edifici residenziali

7,5%4’980Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non comunali)

0,7%492Edifici, attrezzature/impianti

comunali.

%

EMISSIONI COMUNALI ANNUE di CO2 (2005) per SETTORE (ton)SETTORE

Le emissioni annue di CO 2 al 2005(emissioni per vettore)

100,0%66’189Totale 3,2%2’088Benzina

14,5%9’619Gasolio0,6%383Olio combustibile4,4%2’922GPL

31,7%20’950Gas naturale45,7%30’228Energia elettrica

%EMISSIONI COMUNALI ANNUE di

CO2 (2005) per VETTORE (ton)SETTORE2È evidente dall’analisi

delle emissioni per vettore che

la politica di riduzione delle

emissioni dovrà passare attraverso una

riduzione significativa

dei consumi di elettricità a cui si riconduce il

45,7% delle emissioni

comunali (nel caso in cui si consideri il

settore produttivo)

Emissioni con o senza industria

5,959,6566’189TOTALE

0,700,694’769TRASPORTO

0,694’702Trasporti privati e commerciali

0,0167Parco veicoli comunale

2,085,4037’051INDUSTRIE

2,112,7518’897RESIDENZIALE

1,050,805’473TERZIARIO

0,04NDNDIlluminazione pubblica comunale

0,734’980Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non comunali)

0,07492Edifici, attrezzature/impianti comunali

EMISSIONI LOMBARDE di

CO2 PROCAPITE ANNUE (2005)

(ton/ab.)

EMISSIONI COMUNALI di

CO2 PROCAPITE

ANNUE (2005) (ton/ab.)

EMISSIONI COMUNALI

ANNUE di CO2(2005) per

SETTORE (ton)SETTORE

Emissioni totali e procapite

Evoluzione dei consumicomunali e obiettivi di contenimento

delle emissioni al 2020• Il Patto dei Sindaci richiede che le azioni di riduzione

delle emissioni di CO2 siano stimate rispetto all’anno di riferimento dell ’inventario (2005) .

• È tuttavia opportuno stimare quelli che fino al 2020 possano essere gli impatti energetici legati alle previsioni di aumento in ordine:

ü popolazione ü edificatoü attività produttive e terziarie• in modo che il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

(PAES) possa intervenire efficacemente anche a contenere i consumi addizionali e garantire la riduzione del 20% delle emissioni d i CO2

Obiettivi importanti

•Rispetto alle emissioni del 2005 (66’189 tonnellate), l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 per il 2020 è pari a 13‘238) tonnellate.

•A questo obiettivo assoluto va tuttavia aggiunta la quota di emissioni prevista dal PGT in relazione alle espansioni edilizie e di aree commerciali-produttive.

•L’obiettivo di riduzione al 2020, calcolato su questo nuovo assetto emissivo, è pari a 37‘941 tonnellate.

•Si tratta quindi di dover perseguire un obiettivo straordinario che implica certamente un lavoro intenso soprattutto sulle nuove aree di trasformazione territoriale.

• In sede di PAES andranno evidenziate tutte le azioni di pianificazione e regolative che consentiranno ai consumi sul nuovo edificato di attestarsi sui valori più bassi.

Emissioni procapite

• Le emissioni pro-capite al 2005 sono pari a 9,6 t/ab.

• L’obiettivo da raggiungere al 2020 è 7,72 t/ab. (meno 20%).

• La riduzione procapite da ottenere al 2020, tenendo conto di un trend di minori consumi ed alla crescita di popolazione, è pari a 3,61 t/ab

Che “peso diamo all ’energia?”

Siamo tutti americani?•Fotografia del 1970 che ritrae una famiglia media americana “circondata” dai barili di petrolio (135 barili da 159 lt cdu) consumati in un anno (da D.S: Halacy Jr., The coming age of solarenergy – Revisededition, New York: Harper & RowPublication, 1973).

• Attualmente la stessa famiglia consuma il 50% in più

Fonte: N. Armaroli V. Balzani “Energia oggi e domani”

Sapevate che…?

•Un terzo del consumo complessivo di energia, nell’UE, è rappresentato dai consumi domestici(riscaldamento, raffreddamento e condizionamento, illuminazione, alimentazione degli apparecchi elettrici), responsabili di circa il 20% delle emissioni totali di CO2 dell’Unione.

•La maggior parte dell’energia consumata in casa, circa il 70%, serve per il riscaldamento, il 14% per ottenere acqua calda e il 12% per l’illuminazione e l’alimentazione degli apparecchi elettrici.

• Il 10% delle emissioni di CO2nell’UE è prodotto dalle automobili (ad uso privato).

•Benché la popolazione europearappresenti solo il 7% della popolazione mondiale, essa utilizza il 20% delle risorse naturali del pianeta

Consuni domestici nell'UE(= 1/3 del consumo complessivo)

70,00%

14,00%

12,00% 4,00%

Riscaldamento ACS

Illuminazione altro

LE POTENZIALITA ’ DEL RISPARMIO ENERGETICO

27%

30%

26%25%

I conti in casa nostra

Quanto è efficiente il mio impianto di riscaldamento ?

1. Due dati necessari :2. Superficie netta riscaldabile (in

metri quadri) della tua casa o del tuo appartamento

3. Spesa annua per riscaldamento (in metano, gpl, gasolio)

Due semplificazioni…

• Si ipotizza che il combustibile utilizzato costi 1 € per unitàconsumata ( lt, mc, ecc..)

• Si ipotizza che il potere calorifico del combustibile usato (gas, gpl, gasolio) sia pari a 10 kWh

I CONTEGGI:

(Spesa annua per riscaldamento) x 10mq abitazione

• Ottieni così un numero che rappresenta il tuo indice energetico, espresso in kWh/mq/anno

• Se il tuo indice è uguale o superiore a 120 la situazione si sta facendo davvero rovente!

Facciamo un esempio:

• Superficie riscaldata: 100 mq• Spesa annua combusti bile: 2.000 €

• 2.000 € : 1 €/u.m. = 2.000 u.m.• 2.000 u.m. x 10 kWh u.m.=

• 20.000 kWh energia termica• 20.000 kWh: 100 mq =

• 200 kWh/mq/anno

Il consumo medio

specifico per superficie

nel comune di

Pegognaga, al 2005, è

pari a:253

kWh/mq/anno

I rimedi?

Per chi vuole investire • “Cappotto”• Caldaia ad alta

efficienza • Pompe di calore• Nuovi serramenti• Pannello solare

termico

• Impianto fotovoltaico

Per interventi pi ùeconomici (qualche esempio):

• pannelli antiri flettenti• valvole termostatiche• lampade a basso

consumo• stand by• Acquisto

elettrodomestici classe A+

Con i benefici

della detrazione fiscale del

55%:

Con i benefici

del conto energia:

spendere

Detrazione fiscale 55 %: statistica interventi

Coibent.ni e serramenti

Riqualif.neglobale

Collettori solari

Caldaie, geotermia

1. 850.000 INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE2. 11 MILIARDI € : COSTO TOTALE INTERVENTI3. 6.500 GWh/anno: ENERGIA RISPARMIATA

(l’equivalente dei consumi energetici di almeno 500.000 famiglie)

22/11/2011 34

DETRAZIONE FISCALE 55%: RISULTATI RAGGIUNTI A LIVELLO

NAZIONALE NEL PERIODO 2007 - 2010

Arrivano gli incentivi per l’efficienza energetica

• Prendono forma i nuovi incentivi per l'efficienza energetica (nuovo decreto sugli aiuti alle rinnovabili termiche)

• Il meccanismo, però, è diverso rispetto alla detrazione fiscale del 55% (scade a fine anno):

• verrà ridimensionato e calerà nel tempo;• estesa la platea dei beneficiari ai soggetti pubblici. • è un incentivo erogato al beneficiario. • Per l'entità:• si va da un massimo del 52% previsto per le strutture fisiche di isolamento

e per l'istallazione di caldaie a condensazione di grande potenza e delle pompe di calore per scaldare

• al 39% per le caldaie a condensazione più piccole o per rinnovare gli infissi.

• Il rimborso fiscale sarà in percentuale della somma investita e sarà erogato in rate annuali costanti per 10 anni

Fonte: Federico Rendina - Il Sole 24 Ore

GLI INCENTIVI DEL FOTOVOLTAICO AL 2012

Un esempio : impianto da 3 kWp parzialmente integrato con esposizione a Sud

€12‘280,76Costo complessivo mutuo

€1‘023,40Rata annua

anni12Durata mutuo

%6,00%Interesse

Comprensivo IVA 10%€8‘580,00Importo da finanziare

€0%Autofinanziamento

Piano ammortamento

Al netto delle perdite. lldato è riferito al 1° anno; nei successivi è ipotizzato un decremento annuo della produzione pari all1%

kWh anno3'299Totale produzione e.e.

100,00%Fattore di correzione orientamento

%78,00%Efficienza impianto (BOS)

kWh/mq/a1'410,00Irraggiam. Solare annuo

€8‘580,00Costo totale + iva

€kW2‘600,00Costo a kW

kWp3Potenza impianto FV

Caratteristiche impianto

Noteu.m.ValoriDescrizione

€ 9‘031,46€ 16‘097€ 25‘12060’080Totali in 20 anni

Risultato Netto

Totale spese:Quota rata +spese varie

Totale ricavi:Conto energia + risparmio e.e.+

C.C.S.kWh

prodottiAnni

Evitata l’emissione

di 30 t di anidride

carbonica

-€ 8'000,00

-€ 6'000,00

-€ 4'000,00

-€ 2'000,00

€ 0,00

€ 2'000,00

€ 4'000,00

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

TEMPO DI RITORNO

AL 20° ANNO…

PANNELLI TERMORIFLETTENTI• Quanto si spende per un ’abitazione: 100 €• Di quanto miglioro l ’efficienza:10 %• In quanto tempo recupero la spesa: 1anno

VALVOLE TERMOSTATICHE• Quanto si spende per un ’abitazione: 300 €• Di quanto miglioro l ’efficienza:10 – 15 %• In quanto tempo recupero la spesa: 2 anni

Lampade a basso consumo

• E’ finita la produzione di lampadine a incandescenza da 60, 100 e oltre 100 W

• Entro settembre 2012 al bando tutte le lampadine a incandescenza

• Tre opzioni:

Luce piùforte

2 anni30%Lampade alogene

Costo elevato

25 anni

80 %Lampade a Led

Le lampade a bulbo piùcostose di quelle a tre tubi

8/10 anni

Fino all’80%

Lampade fluorescenti

NoteDurataRisparmio %

Descrizione

Le lampada a basso consumo sono dannose?

• Le lampade a basso consumo contengono da 3 a 5 mg di mercurio

• Questo quantitativo non è causa di danni alla salute umana (Fonte: Scher - ScientificComitee on Health and Enviromental Risks, maggio 2010)

• In caso di rottura è sufficiente arieggiare l’ambiente

• Conferire negli appositi centri di raccolta o presso i rivenditori le lampade esaurite

Non è sempre Primavera…

• Nel caso di arieggiamento tramite le finestre bisogna prestare attenzione ad aprirle in modo corretto, evitando una areazione sbagliata che può portare ad una dispersione fino al 25% dell'energiaglobale richiesta per il riscaldamento e raffrescamento delle abitazioni.

• Poiché in inverno c'è una notevole differenza di temperatura tra interno ed esterno, appena apriremo le finestre la velocità di ricambio saràestremamente elevata e per questa ragione bastano pochi minutiper rinnovare completamente l'ari a: Øfinestra aperta a ribalta in corrente

d'aria: 15 - 30 minutiØfinestra spalancata senza corrente

d'aria: 4 - 7 minutiØfinestra spalancata in corrente d'aria:

4 minuti

UNO SGUARDO ALLA BOLLETTA ELETTRICA…

= 3034 kWh/anno

OCCHIO AI CONSUMI !!!OCCHIO AI CONSUMI !!!

Consumo annuoN. componenti

inferiore a

1000 Kwh/anno

(Consumo limite per persona)

• Anche gli apparecchi in standby consumano (almeno l’energia necessaria a tenere acceso il led colorato)

ALCUNI CONSIGLI

• SPEGNERE• CIABATTE CON

INTERRUTTORE• CONTROLLARE

ETICHETTA ENERGETICA

Stime dell ’Unione Europea:

• In Europa 4 miliardi di elettrodomestici in stand by• Spreco di energia per 7 miliardi di € all’anno• Consumo pari a 43.000.000 MWh (= consumo di

13 milioni di utenze)• Emissione di 20 miliardi di tonnellate CO2 in

atmosfera

49

Indagine su 6.000 prodotti

Verifica conformità normativa stand by

STUDIO POLITECNICO DI MILANO

• Fotocopiatrici• Stampanti• Decoder• Router• Televisori• VIDEOGIOCHI !!!

48,5%51,5%

NON A NORMA A NORMA

Kit Limitatore di Carichi

Cosa succede quando …

+

IL RIMEDIO PIU’SEMPLICE…

Aumento la potenza della fornit ura

3 kW 4,5 kW

Vantaggi:

• ho risolto il problema

Svantaggi:

• costo attivazione ( 146,15 € )

• maggiori oneri fissi

• maggiore costo e.e.

• aumento i consumi…

Le prese “intelligenti”

Quando il carico è maggiore di 1 kWQuando il carico è minore di 1 kW

MasterSlave

2 vantaggi:

Rispetto dell’ambiente Risparmio energetico

GRAZIE PER L’ATTENZIONE