Rete NuvoleeFacebook,eccol annocheverrà...matica. Nasce così ViVi Software, socie-tà poi...

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TECNOLOGIA & PASSIONIPersone, retie consumi

Google soffre. Di troppo «spam»Il motore di ricerca è giudicato meno«onnipotente» di una volta dagli utentiesperti, che si lamentano di come lo spamstia sempre più intaccando la qualità deirisultati. I peggiori risultati, secondo ilblogger Jeff Atwood, riguardano la ricercadi prodotti da comprare

84,2milioni di persone giocano su CityVilleÈ l'applicazione più popolare su Facebook e ha bat-tuto il precedente record di FarmVille (83,76 milio-

ni), altro gioco sociale online dello stesso sviluppatore Zynga (so-cietà guidata da Mark Pincus). CityVille è stata lanciata solo tremesi fa. Giocare è gratuito, ma per costruire la propria città più infretta, gli utenti possono pagare con denaro vero: è questa lafonte dei profitti di Zynga

Microsoft si diverte. Con i giochiMicrosoft ha venduto 8 milioni di Kinects neiprimi 60 giorni del lancio, battendo leprevisioni interne (5 milioni). Il 2010 è statol'anno di maggior successo nella storia delladivisione giochi di Microsoft imperniata sulmarchio Xbox 360, l’arma segreta perconquistare i salotti legando la Tv a Internet

Il sociologo digitale La sfida di Samsung e l’effetto Wikileaks

Novità Le tendenze indicate dal massmediologo che lavorò con Marshall McLuhan e dal veterano della Silicon Valley. L’attacco di Google all’iPad

Il cervello in fuga Boom delle applicazioni mobili sul web

Rete Nuvole e Facebook, ecco l’anno che verrà

De Kerckhove: «I cellularinon avranno più tastiera»

Viarengo: «Windowsperderà un po’ di peso»

Dai comandi vocali per il computer al trionfo definitivo dei social network, gli otto «must» secondo i guru della Rete

N omade digitale e guru della Retecon 2.700 amici e seguaci su Fa-cebook, Derrick de Kerckhove

(nella foto) dirige il McLuhan Programin Culture and Technology, centro di ri-cerca all’università di Toronto. È statoper un decennio assistente del massme-diologo canadese Marshall McLuhan edopo il 2000 ha diretto la ricerca in Edu-cazione e tecnologia alla Biblioteca delCongresso di Washington. Ora insegnain Italia: Sociologia della cultura digita-le, all’università di Napoli Federico II.Nei suoi libri ha teorizzato l’avvento«dell’intelligenza connettiva» su Inter-net e l’uso delle tecnologie come esten-sioni elettroniche della mente. È attesoil suo nuovo libro, «L’era del Tag».

Che tecnologie avremo nel 2011?«Vedremo una concorrenza feroce

tra Apple e Samsung per il mercato deitablet. L’iPad è già superato dal Galaxydi Samsung, che ha la fotocamera, la te-lefonia mobile e la memoria espandibi-le con le Sd card. Ma la prossima versio-ne dell’iPad potrà superarlo. Ci sarà

un’esplosione di servizi nuovi e stili persedurre un mercato sempre più ampio.La convergenza di tutte le tecnologieora è sul tablet. Una parte crescente delmercato, però, andrà verso la specializ-zazione: strumenti per funzioni partico-lari, dedicati a categorie professionali».

Chi vincerà tra Apple e Google?«Google è più potente, ma un concor-

rente temibile è Facebook, che ha cam-biato il modo di stare su Internet. È ap-pena iniziata una rivoluzione, quelladel rapporto fra opinione pubblica e go-verni. Stiamo vivendo un cambiamen-to antropologico: i blog, Twitter e i so-cial network sono la nuova Agorà elet-tronica. La tendenza è alla richiesta ditrasparenza dal basso, già evidente nel-la crisi provocata da Wikileaks. Con In-ternet i cittadini iniziano ad affrontarele gerarchie finanziare e governative».

NetPc e notebook saranno sostitui-ti dai tablet?

«Certo, ma una parte del mercatopunterà su strumenti e funzioni specifi-ci, come la geolocalizzazione. I note-book si trasformeranno grazie al dop-pio uso, da un lato lo schermo touch edall’altro la tastiera».

Il cellulare perderà la tastiera?«Credo proprio di sì. È scomoda».Che accadrà al cloud computing?«Il destino della Rete è senz’altro il

cloud computing, siamo nel momentodella sua maturità. È la soluzione piùpratica e meno costosa per aziende eservizi. Ma i pericoli sono numerosi,dalla privacy alla sicurezza. E c’è il gran-de rischio della perdita di tutti i dati seil provider fa bancarotta».

CHIARA SOTTOCORONA

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F iglio di un panettiere ligure, 44anni, Vittorio Viarengo (nella fo-to) è il «cervello in fuga» di In-ternet nella Silicon Valley. Dal

2009 si occupa di cloud computing nel-la californiana Vmware (6.600 dipen-denti). Vicepresidente per lo sviluppodei prodotti desktop, ha iniziato in unoscantinato di Genova. A 24 anni inventaun programma per il Cern di Ginevracon un compagno d’ingegneria infor-matica. Nasce così ViVi Software, socie-tà poi acquisita dall’americana ObjectDesign. Nel ’97 Viarengo si trasferisce aBoston, sale ai vertici dell’azienda, poisi sposta. A Seattle, dove con Bea Sy-stems costruisce una piattaforma Java.In Oracle, dove guida il team delle appli-cazioni per dispositivi mobili.

Che tecnologie avremo nel 2011?«Proseguiranno i trend dello scorso

anno: iPhone, Android, tablet e Face-book. Ci lasceremo alle spalle i «Gpsstand alone», i satellitari mono-funzio-ne. E Windows perderà importanza.Prenderanno il sopravvento le applica-

zioni mobili del web».Chi vincerà tra Apple e Google?«Il confronto non si risolverà nel

2011. Penso che Android crescerà piùvelocemente di iOS, il sistema operati-vo di iPad e iPhone. Apple avrà una po-sizione dominante in ambito musicalee multimediale con iTunes, Google, vin-cerà ancora come motore di ricerca. Mala vera battaglia si sposterà sullaweb-tv. E Facebook sarà il sito più visita-to al mondo, con una crescita di 2 milio-ni di utenti al mese. A differenza di Goo-gle, gli utenti di Facebook passano ore acondividere abitudini e preferenze mu-sicali, sociali e culinarie. Un patrimonioimmenso per la pubblicità online».

NetPc e notebook saranno sostituitidai tablet?

«Sì. I superleggeri, tipo Apple Air, ta-blet e laptop, daranno uno scossone aiportatili perché oggi sia in azienda sianel privato usiamo applicazioni web estrumenti di collaborazione. Per questotipo di attività non servirà un sistemaoperativo come Windows o Mac, ma unsemplice web browser come quello diGoogle Chrome».

Il cellulare perderà la tastiera?«Non nel 2011. Bisognerà aspettare

l'avvento di massa di tecnologie per il ri-conoscimento vocale».

Che accadrà al cloud computing?«Si rafforzerà, nonostante i problemi

per la privacy. Cresceranno le societàche forniscono software aziendale, co-me Salesforce.com, SuccessFactor eNetSuite. E, per i privati, tablet e smar-tphone spingeranno le applicazioni co-me Dropbox.com, per sincronizzare idati, e Mozy.com per il backup online».

UMBERTO TORELLI

D opo l’accelera-ta sulle venditedi Natale, checosa dobbiamo

aspettarci per l’hi-techin questo 2011? Quali sa-ranno i prodotti tecnolo-gici emergenti, quali iservizi che si afferme-ranno? È facile prevede-re l’ascesa degli appa-recchi mobili nati a me-tà dello scorso anno, co-me i tablet, le tavolettestile iPad, e gli smar-tphone, i cellulari di ulti-ma generazione.

Sono strumenti tecno-logici che cambierannole nostre abitudini, per-ché per cercare informa-zioni e scrivere docu-menti basterà sfiorareschermi luminosi conun dito. Annunciati allaquattro giorni del Ces(Consumer ElectronicShow) di Las Vegas, lagrande fiera dell’elettro-nica di consumo che siè conclusa ieri, già ciaspettano computer etavolette touch da co-mandare con la voce egestire tramite sistemibiometrici. Inoltre sip r e v e d e u n ’ a n n a t a«doc» per il cloud com-puting, la «nuvola»: l’uti-lizzo di risorse hardwa-re o di programmi in re-moto, via Internet.

Chiuso un 2010 domi-nato dalle applicazionibusiness, ora è la voltadi prodotti e servizi ri-volti all’utenza domesti-ca. A partire dalla me-morizzazione di docu-menti, fotografie e filmdirettamente sul web.Così, abbandonati harddisk e chiavette Usb, di-sporremo dei nostri con-tenuti multimediali«sempre e in ogni luo-go». Basterà accedere auna connessione Inter-net in banda larga.

Grande spazio acqui-sterà poi il mondo deisocial network, capeg-giati dai soliti Facebook(oltre 500 milioni diutenti) e Google (conun motore di ricerca po-tenziato). E poi avremol’effetto Twitter e Wikile-aks, le web-communitydestinate a trasformarei rapporti tra governi egovernati.

Sono queste le ten-denze dell’hi-tech checi accompagnerannonel corso dell’anno, in-dicate da due personag-gi di primo piano dellaRete. Uno è il massme-diologo Derrick de Ker-ckhove, che da tre de-cenni si occupa dei rap-porti tra cultura e tecno-logia. L’altro è il genove-se Vittorio Viarengo,che da 14 anni vive e la-vora in Silicon Valley su-le novità informatiche.Ecco che cosa cambie-rà, secondo loro, neiprossimi 12 mesi.

U.T.

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26 CORRIER E C O N O M I A LUNEDÌ 10 GENNAIO 2011