Post on 30-Dec-2015
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Relatore: ing. Stefano Paolo Corgnati
stefano.corgnati@polito.it
Politecnico di Torino
Dipartimento di Energetica
Tematiche energetiche di produzione,
risparmio, approvvigionamento -
Energy management
FOCUS: LA RIDUZIONE DELLA DOMANDATorino, 17.11.2008
Effi
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ing. Stefano Corgnati
Obiettivo
RIDUZIONE DELL’ENERGIA NETTA
OPERARE SULL’INVOLUCRO
BASSE TRASMITTANZE
TERMICHE
ISOLAMENTO
RIDURRE LA DOMANDA
LEGISLAZIONE ITALIANA ED EUROPEA
STRATEGIE DI CONDIZIONAMENTO/VENTILAZIONE
Effi
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Migliorare la “prestazione energetica”dell’edificio industriale
Cos’è la prestazione energetica ?
La prestazione energetica di un edificio esprime la quantità di energia stimata (analisi asset) o effettivamente consumata (analisi operational) per soddisfare i diversi bisogni (riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, illuminazione, produzione di ACS) connessi ad un uso standard dell’edificio.
Effi
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Migliorare la “prestazione energetica”dell’edificio industriale
Prestazione energetica “standard” o “reale”?
La prestazione energetica • “standard” è essenziale nella certificazione
energetica (fabbisogni energetici calcolati)• “reale” è essenziale nella diagnosi (consumi
energetici reali)
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Aspetti da considerare nell’analisi delle prestazioni energetiche
• Proprietà termiche dell’involucro edilizio (es. inutile cercare di riempire d’acqua un “secchio con i buchi”)
• Impianto di riscaldamento, raffrescamento e condizionamento dell’aria (attenzione non solo alla produzione ma anche ai terminali impiantistici)
• Sistema di ventilazione (attenzione alle strategie di ventilazione)
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Aspetti da considerare nell’analisi delle prestazioni energetiche
• Impianto di produzione ACS• Strategia di illuminazione (naturale/artificiale)• Sistemi solari passivi (serre / accumulatori)• Sistemi solari attivi• Schermature solari
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Aspetti da considerare nell’analisi delle prestazioni energetiche
• Condizioni climatiche interne (in consumo energetico è correlato alla qualità microclimatica mantenuta in ambiente)
qualità microclimatica
produttività
costi
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Legislazione nazionale italiana
A cura del MAP:
-Criteri generali, metodologia di calcolo e requisiti energetici
-Modalità documentazione progettuale
- Linee guida per la certificazione energetica
Direttiva 2002/ 91/ CE sul rendimento
energetico nell’edilizia
Costituz. I taliana art. 117
D. Lgs. 31/ 03/ 1998 n. 112
Legge 23/ 08/ 2004 n. 239
DPR 26/ 08/ 1993 n. 412
DPR 21/ 12/ 1999 n. 551
Legge 10/ 1991
D. Lgs. 19/08/2005 n. 192
D. Lgs. 29/12/2006 n. 311
Leggi regionali
DPR 15/ 11/ 1996 n. 660
DPR 15/ 11/ 1996 n. 661
A cura del MAP:
-Criteri generali, metodologia di calcolo e requisiti energetici
-Modalità documentazione progettuale
- Linee guida per la certificazione energetica
Direttiva 2002/ 91/ CE sul rendimento
energetico nell’edilizia
Costituz. I taliana art. 117
D. Lgs. 31/ 03/ 1998 n. 112
Legge 23/ 08/ 2004 n. 239
DPR 26/ 08/ 1993 n. 412
DPR 21/ 12/ 1999 n. 551
Legge 10/ 1991
D. Lgs. 19/08/2005 n. 192
D. Lgs. 29/12/2006 n. 311
Leggi regionaliLeggi regionali
DPR 15/ 11/ 1996 n. 660
DPR 15/ 11/ 1996 n. 661
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Riduzione della domandaIN
VO
LUC
ROTRASPARENTE
OPACO
riduzione della Uw
VETRO INFISSO
MATERIALI ISOLAMENTO
riduzione della U
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Riduzione della domandaS
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ION
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EN
TO
BASE CONDITIONINGUso di sistemi impiantistici in grado di garantire le
minime condizioni di benessere
SISTEMI A BASSA EXERGIAUso di sistemi impiantistici a temperatura moderata
LOCAL CONDITIONINGSistemi impiantistici dedicati al mantenimento di
specifiche condizioni termo-igrometriche per porzioni limitate di spazio
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Riduzione della domandaS
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TIL
AZ
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ELOCAL VENTILATION
Ventilazione localizzata nei soli spazi in cui è previsto:
* Benessere delle persona (zona occupata)* Condizionamento delle macchine.
Basilare nella ventilazione dei grandi ambienti (come gli ambienti industriali)
Le strategie: • miscelazione• dislocamento• unidirezionale
• “task ventilation”.
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Riduzione della domanda
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RA
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E
unidirezionale “task ventilation”
dislocamentomiscelazione
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Requisiti energeticiRequisiti prescrittivi:
•valore massimo di trasmittanza termica•obbligo di inserimento di schermature solari•utilizzo di impianti solari o di teleriscaldamento
Requisiti prestazionali:•limiti di fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale •rendimento globale medio stagionale dell’impianto.
DLGS 192/2005
DLGS 311/2006
Legge Regione Piemonte 13/2007
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Limiti di trasmittanza (strutture opache verticali)
Zona climaticaDal 1° gennaio 2006
[W/m2K]
Dal 1° gennaio 2008
[W/m2K]
Dal 1° gennaio 2010
[W/m2K]
A 0,85 0,72 0,62
B 0,64 0,54 0,48
C 0,57 0,46 0,40
D 0,50 0,40 0,36
E 0,46 0,37 0,34
F 0,44 0,35 0,33
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Limiti di trasmittanza (strutture opache orizzontali o inclinate)
Zona climaticaDal 1° gennaio 2006
[W/m2K]
Dal 1° gennaio 2008
[W/m2K]
Dal 1° gennaio 2010
[W/m2K]
A 0,80 0,42 0,38
B 0,60 0,42 0,38
C 0,55 0,42 0,38
D 0,46 0,35 0,32
E 0,43 0,32 0,30
F 0,41 0,31 0,29
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Limiti di trasmittanza (strutture trasparenti verticali)
Zona climaticaDal 1° gennaio 2006
[W/m2K]
Dal 1° gennaio 2008
[W/m2K]
Dal 1° gennaio 2010
[W/m2K]
A 5,5 5,0 4,6
B 4,0 3,6 3,0
C 3,3 3,0 2,6
D 3,1 2,8 2,4
E 2,8 2,4 2,2
F 2,4 2,2 2,0
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In Piemonte
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 11
gennaio 2007, n. 98-1247
ALLEGATO 3DCR 98-1247/2007