Reggia di caserta interni 1

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Dalla ricca monumentalità del Vestibolo si accede alla sobria eleganza delle partiture decorative vanvitelliane dei primi due Saloni, Dalla ricca monumentalità del Vestibolo si accede alla sobria eleganza delle partiture decorative vanvitelliane dei primi due Saloni, denominati: denominati: Sala degli Alabardieri e Sala delle Guardie del CorpoSala degli Alabardieri e Sala delle Guardie del CorpoLe due sale in origine ospitavano le "Guardie" addette alla sicurezza del Re Le due sale in origine ospitavano le "Guardie" addette alla sicurezza del Re ed erano l'ingresso agli appartamenti privati. La volta della prima sala è decorata da affresco di Domenico Mondo con il "trionfo delle ed erano l'ingresso agli appartamenti privati. La volta della prima sala è decorata da affresco di Domenico Mondo con il "trionfo delle armi borboniche sostenute dalle Virtù sotto le quali giace il Vizio oppresso" (a sinistra) L'arredo attuale della sala è costituito da armi borboniche sostenute dalle Virtù sotto le quali giace il Vizio oppresso" (a sinistra) L'arredo attuale della sala è costituito da consolles e sgabelli in legno intagliato bianco e dorato, realizzati nella seconda metà del settecento, ad opera di artigiani consolles e sgabelli in legno intagliato bianco e dorato, realizzati nella seconda metà del settecento, ad opera di artigiani napoletano, i grandi lampadari sono in bronzo dorato e vetro.Il secondo salone d'accoglienza è la napoletano, i grandi lampadari sono in bronzo dorato e vetro.Il secondo salone d'accoglienza è la Sala delle Guardie Sala delle Guardie del CorpoFu del CorpoFu realizzata secondo il progetto dell'architetto Luigi Vanvitelli come un lungo salone sobriamente decorato di stucchi riproducenti realizzata secondo il progetto dell'architetto Luigi Vanvitelli come un lungo salone sobriamente decorato di stucchi riproducenti eventi classici. Nella Sala è anche uno splendido camino in marmo di Carrara, scolpito da Carlo Beccali. Tra le consolles esposte vi eventi classici. Nella Sala è anche uno splendido camino in marmo di Carrara, scolpito da Carlo Beccali. Tra le consolles esposte vi sono gli sgabbelli francesi portati da Murat a Caserta durante il decennio francese. In successino si trova la sala "dè non titolati", sono gli sgabbelli francesi portati da Murat a Caserta durante il decennio francese. In successino si trova la sala "dè non titolati", comunemente denominata Sala di Alessandro. Nella volta è l'affresco del pittore siciliano Mariano Rossi, che raffigura il "matrimonio comunemente denominata Sala di Alessandro. Nella volta è l'affresco del pittore siciliano Mariano Rossi, che raffigura il "matrimonio di Alessandro e Rossana"Proseguendo a destra, il lungo corridoio porta sino agli appartamento ottocenteschi, che inizia con la "Sala di Alessandro e Rossana"Proseguendo a destra, il lungo corridoio porta sino agli appartamento ottocenteschi, che inizia con la "Sala di Marte", così chiamata per gli episodi tratti dall'Iliade di Omero plasmati nei grandi pannelli in scagliola con Venere ferita da di Marte", così chiamata per gli episodi tratti dall'Iliade di Omero plasmati nei grandi pannelli in scagliola con Venere ferita da Diomede che prega Marte di vendicarla. La sala fu progettata dall'architetto Antonio De Simone nel 1807. Le decorazioni iniziarono Diomede che prega Marte di vendicarla. La sala fu progettata dall'architetto Antonio De Simone nel 1807. Le decorazioni iniziarono nel 1812 e finirono tre anni dopo, da questo si deduce che i lavori di costruzione della Reggia proseguirono anche durante il nel 1812 e finirono tre anni dopo, da questo si deduce che i lavori di costruzione della Reggia proseguirono anche durante il decennio francese. Proseguendo il percoso si accede al grande salone della "Sala del Trono", decorato intono al 1839 sotto la decennio francese. Proseguendo il percoso si accede al grande salone della "Sala del Trono", decorato intono al 1839 sotto la direzione dell'Architetto Gaetano Genovese. I lavori inziarono nel 1844, terminado un anno dopo. Tutto intorno all'architrave corre direzione dell'Architetto Gaetano Genovese. I lavori inziarono nel 1844, terminado un anno dopo. Tutto intorno all'architrave corre un fregio con 46 tratti dei Re di Napoli da Ruggiero il Normanno a Ferdinando II. nel centro della volta è un affresco on la "posa della un fregio con 46 tratti dei Re di Napoli da Ruggiero il Normanno a Ferdinando II. nel centro della volta è un affresco on la "posa della prima pietra", dove Carlo III con la Regina Maria Amalia, ed il ministro Bernardo Tanucci e Luigi Vanvitelli, con il mano il disegno prima pietra", dove Carlo III con la Regina Maria Amalia, ed il ministro Bernardo Tanucci e Luigi Vanvitelli, con il mano il disegno della pianta. La Sala fu inagurata da Ferdinando II in occasione del settimo Congresso Internazionale delle Scienze, che si tenne della pianta. La Sala fu inagurata da Ferdinando II in occasione del settimo Congresso Internazionale delle Scienze, che si tenne nel 1845.Attarversando la Sala del Consiglio si entra nell'appartamento privato del re, proseguendo, si susseguono la Sala di nel 1845.Attarversando la Sala del Consiglio si entra nell'appartamento privato del re, proseguendo, si susseguono la Sala di Compagnia, con affreschi di Franz Hill, e di Francesco Torr xhe raffigurano " Carlo di Borbone" e la "Regina Maria Teresa d'Austria". Compagnia, con affreschi di Franz Hill, e di Francesco Torr xhe raffigurano " Carlo di Borbone" e la "Regina Maria Teresa d'Austria". La Camera da letto di Francesco II e Maria Sofia di Baviera, sono arredate in stile impero di legno mogano; la stanza del bagno, La Camera da letto di Francesco II e Maria Sofia di Baviera, sono arredate in stile impero di legno mogano; la stanza del bagno, realizzata intorno al 1825, con la vasca in granito rosso con protomi leonine.Dalla camera da letto di Francesco II si accede al realizzata intorno al 1825, con la vasca in granito rosso con protomi leonine.Dalla camera da letto di Francesco II si accede al cosiddetto "appartamento Murattiano". Gli arredi furono portati dalla Francia per ammobiliare la Reggia di Portici. Dopo l'istituzione cosiddetto "appartamento Murattiano". Gli arredi furono portati dalla Francia per ammobiliare la Reggia di Portici. Dopo l'istituzione della facoltà di Agraria nella Reggia di Portici, tutti gli arredi furono portati a Caserta insieme ai ritratti dei dominatori francesi. La della facoltà di Agraria nella Reggia di Portici, tutti gli arredi furono portati a Caserta insieme ai ritratti dei dominatori francesi. La camera da letto di Murat, vi sono le Sale di Pio IX, arredate nel 1848 per ospitare il pontefice, arredata con un ritratto del pittore De camera da letto di Murat, vi sono le Sale di Pio IX, arredate nel 1848 per ospitare il pontefice, arredata con un ritratto del pittore De Vivo A sinistra della Sala di Alessandro si apre l'ingresso all'appartamento Vecchio o appartamento settecentesco, quattro stanze Vivo A sinistra della Sala di Alessandro si apre l'ingresso all'appartamento Vecchio o appartamento settecentesco, quattro stanze dedicate alle quattro stagioni. In origine le prime tre sale furono destinate alle udienze del Re, mentre l'ultima stanze è la "camera dedicate alle quattro stagioni. In origine le prime tre sale furono destinate alle udienze del Re, mentre l'ultima stanze è la "camera dove si spogliava e vestiva SM il Re"L'Appartamento del re, è diviso in una prima stanza detto "Studiolo", con mobili in violacco, dove si spogliava e vestiva SM il Re"L'Appartamento del re, è diviso in una prima stanza detto "Studiolo", con mobili in violacco, bronzo dorato e piani di agata orientale con un comò due secretorie un celindo (scrivania a cilindro) ed altri mobili, furono acquistati bronzo dorato e piani di agata orientale con un comò due secretorie un celindo (scrivania a cilindro) ed altri mobili, furono acquistati nei primi anni del 1790. La sala successiva è la Stanza del Consiglio, le cui pareti sono coperte con carta stampata, i mobili sono in nei primi anni del 1790. La sala successiva è la Stanza del Consiglio, le cui pareti sono coperte con carta stampata, i mobili sono in stile Luigi XVI. Segue la stanza da letto di Ferdinando II, dove vì morì di una malattia contagiosa il 22 maggio 1859; si tramanda che stile Luigi XVI. Segue la stanza da letto di Ferdinando II, dove vì morì di una malattia contagiosa il 22 maggio 1859; si tramanda che l'arredo originario fu bruciato ad evitare il pericolo di contagio sostituito con l'attuale letto, in legno i mogano con comodini Impero. La l'arredo originario fu bruciato ad evitare il pericolo di contagio sostituito con l'attuale letto, in legno i mogano con comodini Impero. La biblioteca Palatina, preceduta da due anticamere dedicate alla lettura, sono dedicate tre sale dell'Appartamento Reale. I libri sono biblioteca Palatina, preceduta da due anticamere dedicate alla lettura, sono dedicate tre sale dell'Appartamento Reale. I libri sono circa diecimila e trattano di lettura, scienze ed arti, in edizioni stampate sino alla metà dell'ottocento. La prima sala è arredata con circa diecimila e trattano di lettura, scienze ed arti, in edizioni stampate sino alla metà dell'ottocento. La prima sala è arredata con grandi armadi di legno mogano a massa, nella seconda viene invece utilizzato il legno in noce.grandi armadi di legno mogano a massa, nella seconda viene invece utilizzato il legno in noce.    

Con questa immagine piuttosto allettante per molti finisce la parte 1 Con questa immagine piuttosto allettante per molti finisce la parte 1 non perdete le altre 2non perdete le altre 2

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