Occhio e visione - treccani.it · tunica vascolare o uvea, distinta in una porzione posteriore, la...

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Il sistema nervoso e la percezione (parte III)

Occhio e

visione

Anatomia e funzione dell’occhio (I)

Lo sguardo gioca un ruolo essenziale nella relazione tra individui. Nel modulare lo sguardo rispondiamo ad alcune regole generali: per esempio, uno sguardo tenuto troppo a lungo viola la normale prassi di relazione oppure fissare una persona può essere un atto di sfida, di minaccia, di seduzione, di amore.

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Anatomia e funzione dell’occhio (II)

L’organo della visione è l’occhio e le sue strutture principali sono:- la cavità orbitaria, - il bulbo oculare,- il fondo dell’occhio- le vie ottiche- i centri cerebrali della visione

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Anatomia e funzione dell’occhio (IV)

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Anatomia del bulbo oculare: a, muscolo retto superiore; b, sclera; c, coroide; d, nervo ottico; e, rami dell'arteria centrale della retina; f, macula; g, vena vorticosa; h, muscolo retto inferiore; i, retina; l, corpo ciliare; m, iride; n, cornea;o, cristallino; p, zonula di Zinn; q, orlo sclerocorneale; r, congiuntiva

Anatomia e funzione dell’occhio (V)

L’interno delle palpebre è tappezzato dalla congiuntiva che, riflettendosi sul globo oculare, va a costituire il sacco congiuntivale; in questo sacco si riversa il liquido prodotto dalla ghiandola lacrimale, situata in alto e lateralmente nella cavità orbitaria.

La porzione anteriore della cavità, invece, contiene del tessuto adiposo che avvolge i muscoli, i vasi e i nervi propri dell’occhio.

Anatomia e funzione dell’occhio (VI)

I muscoli dell’occhio sono:- i quattro muscoli retti (superiore, inferiore, laterale e mediale),

- i muscoli obliqui (superiore e inferiore)

-il muscolo elevatore della palpebra superiore.

I movimenti del bulbo sono determinati dalla contrazione coordinata di questi muscoli

Anatomia e funzione dell’occhio (VII)

La parete del bulbo oculare è costituita da tre strati

o tuniche che, procedendo dall’esterno verso

l’interno sono: una tunica fibrosa o sclera che

anteriormente è trasparente e forma la cornea; una

tunica vascolare o uvea, distinta in una porzione

posteriore, la coroide e in una anteriore, il corpo

ciliare e l’iride; una tunica nervosa interna la retina,

costituita da una porzione visiva e da una piccola

zona priva di cellule fotosensibili, detta punto cieco.

Anatomia e funzione dell’occhio (VIII)

Anatomia e funzione dell’occhio (IX)

Sezione antero-laterale schematica del bulbo oculare: a, cornea; b, corpo ciliare; c, muscolo ciliare; d, muscolo retto laterale; e, sclera; f, coroide; g, retina; h, strato pigmentato della retina; i, macula lutea con fovea centralis; l, nervo ottico; m, papilla del nervo ottico; n, canale ialoideo; o, capsula di Tenone; p, ora serrata; q, zonula di Zinn; r, camera posteriore; s, iride; t, camera anteriore; u, cristallino; v, corpo vitreo

La cornea, trasparente per permettere alle radiazioni luminose di attraversarla, ha un raggio di curvatura minore rispetto a quello del resto della sclera.

Nella sua parte più profonda si trova il foro pupillare o pupilla circoscritto dall’iride, la quale contiene a sua due muscoli antagonisti tra loro: il muscolo costrittore o sfintere dell’iride e il muscolo dilatatore. Essi provocano rispettivamente la miosi, o riduzione del diametro del foro pupillare (sino a circa 2mm), e la midriasi o aumento del diametro pupillare (sino a circa 9 mm).

La dimensione delle pupille si modifica al variare dell’intensità della luce. Ma indipendentemente dalle condizioni di luce, le pupille si dilatano in presenza di stimoli significativi per l’individuo: un segnale positivo induce la dilatazione, uno negativo invece la restrizione.

Anatomia e funzione dell’occhio (X)

La retina è la membrana nervosa costituente la tunica interna dell’occhio che si estende dal nervo ottico all’orifizio pupillare. Nella r. si distinguono tre regioni: una posteriore (parte ottica della r. o retina p.d.), una media (r. ciliare), e un segmento anteriore (r. iridea).

Le porzioni media e anteriore non sono in grado di percepire stimoli visivi mentre la porzione posteriore è quella fisiologicamente efficiente.

Anatomia e funzione dell’occhio (XI)

La r. propriamente detta presenta due parti: la

papilla ottica e la macula lutea.

La prima corrisponde al punto in cui il nervo

ottico si espande a ventaglio continuandosi con

la r. stessa; la macula lutea occupa invece il

polo posteriore dell’occhio, si presenta come una

macchia ovale e mostra nella sua parte centrale

una depressione, detta fovea centralis.

Anatomia e funzione dell’occhio (XII)

Dal punto di vista istologico la r. si compone essenzialmente di cellule nervose e di cellule di sostegno costituite da cellule di nevroglia. Tali dif­ ferenti elementi costitutivi si dividono in 10 strati sovrapposti

Anatomia e funzione dell’occhio (XIII)

Strati della Retina di un primate. Sono indicati i 10 strati, a partire da quello più interno

Fra i vari strati quello dei coni e dei bastoncelli è il più importante in quanto questi elementi rappresentano l’estremità terminale dell’elemento nervoso.

Essi non sono distribuiti uniformemente sulla retina. Il numero dei coni diminuisce dal centro alla periferia, mentre quello dei bastoncelli ha comportamento inverso.

Sicché, mentre alla fovea si trovano quasi esclusivamente dei coni, questi sono rarissimi nelle parti periferiche.

Coni e bastoncelli mancano completamente in corrispondenza della papilla, per cui questa zona retinica (macchia cieca, o punto cieco, di Mariotte) si presenta non adatta alle percezioni luminose.

Anatomia e funzione dell’occhio (XIV)

Densità dei bastoncelli e dei coni in funzione della eccentricità retinica: la densità dei due tipi di recettori (e la capacità visiva) diminuisce con l'aumentare dell'eccentricità

Anatomia e funzione dell’occhio (XV)

La trasmissione delle immagini comincia quando i

recettori visivi in seguito a stimolazione

luminosa, generano i segnali elettrici da

instradare nel nervo ottico.

Esistono tre tipi di coni sensibili rispettivamente al

rosso, al verde e al blu che trasformano la luce

in impulsi elettrici, i bastoncelli, molto più

numerosi, permettono la visione in condizione

di scarsa luminosità.

Anatomia e funzione dell’occhio (XVI)

Il nervo ottico, una volta uscito dall’orbita,

penetra nella cavità cranica e, dopo aver

incrociato alcune fibre del nervo ottico contro

laterale (chiasma dei nervi ottici) prosegue

posteriormente formando i tratti ottici e le

radiazioni ottiche che raggiungono infine la

zona della percezione visiva, situata nella

corteccia cerebrale del lobo occipitale, dove

avviene la decodificazione e interpretazione dei

segnali elettrici.

Anatomia e funzione dell’occhio (XVII)

FINE