Post on 17-Feb-2019
“Mi piace la mia scuola.” (Jessica, 8 anni)
Jessica è una bambina rom la cui famiglia, di origine bosniaca, è arrivata in Italia negli anni ’90, durante la guerra nella Ex-Jugoslavia. E’ nata e cresciuta a Milano, dove, a 3 anni, ha iniziato a frequentare regolarmente la scuola materna. Poter accedere alla scuola materna, condizione ancora poco frequente per i bambini rom, rappresenta
un importante aiuto per il proseguimento della carriera scolastica. Attualmente, alla scuola primaria, le insegnanti di Jessica la considerano la migliore alunna della classe.
Sezione 5
“Mi piace la mia
scuola”
“Io voglio fare la maestra.” (Laura, 8 anni)
Non è raro trovare, tra le bambine rom, l’aspirazione a diventare insegnanti.
Sezione 5
“Mi piace la mia
scuola”
“E’ molto bello avere una classe senza razzismo.” (Alessia, 11 anni)
La scuola costituisce indubbiamente per i bambini rom il luogo principale di educazione alla convivenza. Sono tuttavia da registrare episodi di razzismo e anti-gitanismo.
Sezione 5
“Mi piace la mia
scuola”
“Sono felice di andare a scuola.” (Suzana, 9 anni)
E’ frequente a Milano trovare giovani rom nati e cresciuti in Italia che hanno terminato le scuole dell’obbligo e intraprendono percorsi professionalizzanti o si iscrivono alle scuole secondarie superiori.
Sezione 5
“Mi piace la mia
scuola”
“Poveri e pure ricchi, la scuola è per tutti.” (Jonathan, 8 anni)
Il diritto alla scuola è un diritto che dovrebbe essere garantito a tutti i bambini, ovunque nel mondo. Da notare nel disegno, la presenza della scritta “bagno” come prima cosa che si incontra entrando a scuola. Vivere in abitazioni che non possiedono regolari e sufficienti servizi igienici costituisce per le famiglie rom
uno dei più gravi problemi a cui è difficile adattarsi.
Sezione 5
“Mi piace la mia
scuola”
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