L’età dell’assolutismo. Il Re Sole, qui ritratto in tutta la sua magnificenza, è...

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L’età dell’assolutismoL’età dell’assolutismo

Il Re Sole, qui ritratto in tutta la sua magnificenza, è l’uomo-simbolo di un’epoca che in realtà fu piena di contrasti. Egli però, come fondatore dell’assolutismo, ne rappresentò gli aspetti più clamorosi e politicamente più “moderni”.

Nel Seicento, guerre, carestie, pestilenze non impediscono al genio di Galileo di fondare il metodo sperimentale, principio primo della Rivoluzione scientifica.

Un tradizionale desiderio di potere e una moderna aspirazione alla razionalità conducono Luigi XIV di Francia alla realizzazione dello Stato assoluto. Tutto il continente lo imita.

All’opposto, l’Inghilterra raggiunge la modernità con lo Stato costituzionale parlamentare.

Compie un balzo in avanti anche l’economia che, grazie ai favolosi profitti della “tratta degli schiavi” e del “commercio triangolare”, diventa economia-mondo e segna l’ascesa della potenza inglese.

Il Seicento, secolo “moderno”

Lo Stato assoluto

Lo Stato parlamentare

La tratta degli schiavi, base dell’economia-mondo