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29/06/2014
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La rigenerazione dei centri storiciPianificazione urbanistica e Programmazione 2014-2020 delle Aree Interne
Tavola rotonda e dibattito
Teggiano (SA), 15 Giugno 2013
Saluti del Sindaco di Teggiano, Michele Di Candia
Centri Storici: dall’abbandono all’uso intelligente
Domenico Nicoletti
Le Aree Interne nella Programmazione 2014-2020
Franca Maria Bello
Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico
Massimiliano Ruggiero
Centri storici e Piani urbanistici: una proposta di integrazione normativa alla Lr 26/2002 Francesco Ruocco
Verso il rinnovo della normativa regionale, On. Donato Pica
Comune di Teggiano
Le Aree Interne nella programmazione 2014-2020
arch. Franca Maria Bellofrancabelloarchitetto@gmail.com
La rigenerazione dei centri storici
Pianificazione urbanistica e Programmazione 2014-2020 delle Aree Interne
Tavola rotonda e dibattito
Teggiano (SA), 15 Giugno 2013
Comune di Teggiano
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Le Aree Interne nella programmazione 2014-2020
. Qual è la Strategia della Commissione per il periodo 2014-2020
. Il ruolo degli Stati Membri Per un uso efficace dei Fondi Comunitari 2014-2020
. Le aree interne nella Nuova Programmazione
. Fare strategia allineandosi agli obiettivi della programmazione dei fondi strutturali 2014-2020
. Rigenerazione urbana: Proposta di esempi pratici
Le aree interne nella programmazione 2014-2020, arch. Franca Maria Bello, francabelloarchitetto@gmail.com 02/27
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Programmazione ogni 7 anni
2000-2006 2007-2013 2014-2020
OBIETTIVI
STRATEGIA
STRUMENTI FINANZIARI
Strategia della Commissione per il periodo 2014-2020?
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Strategia della Commissione per il periodo 2014-2020?
7 PRIORITA’
Crescita intelligenteAgenda digitale europea
Unione dell'innovazione
Crescita sostenibileUn'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse
Una politica industriale per l'era della globalizzazione
Crescita solidaleUna Agenda per nuove competenze e nuovi lavori
Piattaforma europea contro la povertà
Realizzare gli obiettivi Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
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5 OBIETTIVI DI EUROPA 2020
1. Occupazioneinnalzamento al 75% del tasso di occupazione (per età
compresa tra i 20 e i 64 anni)
2. Ricerca E Sviluppoaumento degli investimenti
3. Cambiamenti Climatici E Sostenibilità Energeticariduzione delle emissioni di gas serra del
20% di energia da fonti rinnovabili
aumento del 20% dell'efficienza energetica
4. Istruzione
5. Lotta alla povertà e all'emarginazione
Ogni Stato Membroli ha adottati come
OBIETTIVI NAZIONALI
Strategia della Commissione per il periodo 2014-2020?
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Le Novita’-Chiave della nuova Programmazione
Concentrazione
tematica
Tutti i fondi rivolti a
11 obiettivi tematici
. Concentrazione sui risultati
. Ottimizzare l'incidenza dei finanziamenti dell'UE
Obiettivi Tematici di tutti i Fondi Strutturali
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1) rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione;
2) migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione,
nonché l'impiego e la qualità delle medesime;
3) promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, il settore agricolo
e il settore della pesca e dell'acquacoltura;
4) sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori;
5) promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la
gestione dei rischi;
6) tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse;
7) promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle
principali infrastrutture di rete;
8) promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori;
9) promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà;
10) investire nelle competenze, nell'istruzione e nell'apprendimento permanente;
11) rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un'amministrazione pubblica efficiente.
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Il successo della strategia Europa 2020
dipende fortemente dalla capacità degli
Stati membri di fare la loro parte,
attraverso azioni di negoziato con la
COMMISSIONE EUROPEA per riportare le
esigenze specifiche, le strategie
territoriali, in un’ottica di maggiore
coerenza nell’impiego dei Fondi EU
disponibili
Il Ruolo degli Stati MembriPer un uso efficace dei Fondi Comunitari 2014-2020
1) ATTUANDO LE RIFORME NECESSARIE A LIVELLO NAZIONALE
2) COLLABORANDO CON LA COMMISSIONE SULLE SETTE INIZIATIVEPRIORITARIE.
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Il Ruolo degli Stati MembriPer un uso efficace dei Fondi Comunitari 2014-2020
UNIONE EUROPEA
. REGIONI
. ENTI TERRITORIALI
STATI MEMBRI
“Contratto di Partenariato”
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CONTRATTO DI PARTENARIATOIndividua a livello di Stato membro gli elementi, i fabbisogni di sviluppo, i risultati che ci
si attende di conseguire in relazione agli interventi programmati, gli obiettivi tematici su
cui lo stato membro decide di concentrare le risorse, nonché la lista dei programmi
operativi e la relativa allocazione finanziaria per ciascuno dei Fondi del Quadro
Strategico Comune.
Italia – Unione Europea RegioniItalia – Unione Europea
Il Ruolo degli Stati MembriPer un uso efficace dei Fondi Comunitari 2014-2020
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Calendario ANNO 2013: NEGOZIAZIONE
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Le Aree Interne nella nuova programmazione
AD OGGI NON È STATA ANCORA EFFETTUATA ALCUNA SPECIFICAZIONE IN MERITO A:
MEZZOGIORNO
AREE INTERNE
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LE AREE INTERNE NELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE
IL DOCUMENTO DI BASE dicembre 2012“Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi 2014-2020”
“Nelle aree interne molte iniziative, private e pubbliche sono in corso: rilancio di attività
agricole; borghi in ristrutturazione; interventi sulle scuole e sugli ospedali;
infrastrutturazione digitale; progetti culturali e sociali; etc. Talora con risultati assai
interessanti in termini di demografia, di turismo, di produzione.
Ma manca una strategia nazionale.
Soprattutto non c’è consapevolezza del fatto che politiche ordinarie fondamentali come
quelle per la salute e la scuola hanno effetti decisivi nel rendere attraenti o inospitali i
territori delle aree interne. Disegnare viceversa un progetto per le aree interne del
Paese, può consentire di raggiungere assieme tre distinti ma interconnessi obiettivi
generali:
- tutelare il territorio e la sicurezza degli abitanti affidandogliene la cura;
- promuovere la diversità naturale, culturale, del paesaggio e il policentrismo aprendo
all’esterno;
- rilanciare lo sviluppo e il lavoro attraverso l’uso di risorse potenziali male utilizzate.”
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LE AREE INTERNE NELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE
LA BOZZA DI ACCORDO DI PARTENARIATO aprile 2013
“Il successo di questa strategia potrà essere assicurato infatti solo con
l’intervento congiunto della politica di coesione e delle politiche nazionali settoriali,
il cui intervento è una pre-condizione per l’impegno che può essere sostenuto dalla
politica comunitaria. Queste ultime devono innanzitutto ricollocare gli Enti locali – in
particolare le associazioni dei Comuni - al centro delle strategie di sviluppo e dell’offerta
dei servizi in queste aree. “
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LE AREE INTERNE NELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE
Le diverse opzioni strategicheDall’incontro di Rieti (Forum con le Regioni e i Comuni delle Aree Interne)
♦ La “scatola progettuale” si dovrà montare nei luoghi, ma può funzionare
concretamente solo grazie a una forte strategia nazionale.
♦ L'idea che la programmazione comunitaria in materia di aree interne rappresenta
un’occasione unica per coniugare azioni di sviluppo locale e una gestione associata deiservizi.
♦ La costruzione di una strategia per le aree interne può costituire un’occasione
importante per introdurre, finalmente, politiche ordinarie per la scuola, la salute e la
mobilità coerenti con le esigenze particolari delle aree interne, introducendo chiarecondizionalità ex ante nell’Accordo di partenariato con la Commissione Europea.
♦ La necessità di assegnare i fondi ricorrendo soprattutto alla pianificazione territoriale– e in un secondo momento, e se necessario ai bandi. Una pianificazione il più possibile
unitaria, evitando quella ridondanza di pianificazioni settoriali in cui per ogni tematica si
ha una diversa lettura del territorio e, quindi, una diversa pianificazione.
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Italia: Zone ammissibili in base ai criteri stabiliti nell’Obiettivo di convergenzae in quello della competitività regionale e dell’occupazione
Regioni della convergenza
Regioni in phasing-out
Regioni in phasing-in
Regioni dell'obiettivo 'competitività e
occupazione'
Mancanza di Strategia40% utilizzo dei Fondi EU stanziati
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Proposte "ambiziose ma realistiche" presentate dalla Commissione a giugno 2011 per il Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2014-2020
Proposta di bilancio UE 2014-2020
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• Ampia strategia di investimento conforme agli gli obiettivi di Europa 2020• Coerenza con i programmi nazionali di riforma• Coordinamento: politica di coesione, sviluppo rurale, fondi per gli affari marittimi ela pesca• Obiettivi e indicatori per la misurazione dei progressi verso il conseguimento degliobiettivi di Europa 2020• Efficacia: Introduzione di un quadro di riferimento dei risultati• Efficienza: consolidamento della capacità amministrativa, riduzione della burocrazia
Maggiore coerenza nell'impiego dei fondi UE disponibili
Fare strategia! allineandosi agli obiettivi della programmazione dei fondi
strutturali 2014-2020
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Fare strategia allineandosi agli obiettivi della programmazione dei fondi strutturali 2014-2020
SMART (5 accezioni) CONDIZIONALITA’
EX-ANTE
NUOVA PROGRAMMAZIONE
2014-2020
PREMIALITA’ IN ITINERE
PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO
CONCENTRAZIONETEMATICA
Almeno 15 miliardi di Euro per progetti RIGENERAZIONE URBANA improntati alla sostenibilità
I FONDI SERVONO A RAGGIUNGERE
GLI OBIETTIVI COMUNI EUROPEI
2020
DALLA COESIONE SOCIALE EGUALITARIA
ALLA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLE REGIONI
Valore smart “tutto ciò che serve”
Selezione delle scelte migliori
azioni integrate di sviluppo urbano
sostenibile
1
2
3
4
5
1110
6 7
8
9
La rigenerazione urbana è meccanismo di coesione economica, sociale e territoriale innovativo e integrato capace di generare
sinergie tra tutti gli obiettivi tematiciLe aree interne nella programmazione 2014-2020, arch. Franca Maria Bello, francabelloarchitetto@gmail.com 21/27
La concentrazione urbana: perché fare progetti integrati
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3. Esempi pratici di contributi del mondo dell’edilizia (1/3)
rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione;
rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione;
ECOINNOVAZIONIDI EDILIZIA SOSTENIBILE
(Bioarchitettura/Bioclimatica)
ECOINNOVAZIONIDI EDILIZIA SOSTENIBILE
(Bioarchitettura/Bioclimatica)
1
migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione,
nonché l'impiego e la qualità delle medesime;
migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione,
nonché l'impiego e la qualità delle medesime;
DOMOTICA ED
EDIFICI INTELLIGENTI
DOMOTICA ED
EDIFICI INTELLIGENTI
2
promuovere la competitività delle piccole e medie imprese,
il settore agricolo e il settore della pesca e dell'acquacoltura;
promuovere la competitività delle piccole e medie imprese,
il settore agricolo e il settore della pesca e dell'acquacoltura;
RELAZIONI DI FILIERA,
DI RETEE DI DISTRETTO
RELAZIONI DI FILIERA,
DI RETEE DI DISTRETTO
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Proposta di esempi pratici (1/3)
Le aree interne nella programmazione 2014-2020, arch. Franca Maria Bello, francabelloarchitetto@gmail.com 22/27
sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori;
sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori;
PAES (LINEE DI AZIONE DI RILEVANZA EDILIZIA)
EEE, INTEGRAZIONE
ARCHITETTONICA EN. RINN.
4
promuovere l'adattamento al cambiamento climatico,
la prevenzione e lagestione dei rischi;
promuovere l'adattamento al cambiamento climatico,
la prevenzione e lagestione dei rischi;
DIFESE INFRASTRUTTURALI,
EDIFICI AUTOSUFFICIENTI
DIFESE INFRASTRUTTURALI,
EDIFICI AUTOSUFFICIENTI
5
tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse;
tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse;
USO DEI MATERIALI, RIUSO
USO DEI MATERIALI, RIUSO6
promuovere sistemi di trasporto sostenibilied eliminare le strozzature nelleprincipali infrastrutture di rete;
promuovere sistemi di trasporto sostenibilied eliminare le strozzature nelleprincipali infrastrutture di rete;
CRONO-INFRASTRUTTURE
DELLA MOBILITA’ DOLCE
CRONO-INFRASTRUTTURE
DELLA MOBILITA’ DOLCE
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Proposta di esempi pratici (2/3)
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promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori;
promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori;
OCCUPAZIONE NEL SETTORE
OCCUPAZIONE NEL SETTORE8
promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà;
promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà;
SOCIAL HOUSINGSOCIAL HOUSING9
investire nelle competenze, nell'istruzione e nell'apprendimento permanente;
investire nelle competenze, nell'istruzione e nell'apprendimento permanente;
CANTIERI-SCUOLACANTIERI-SCUOLA10
rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un'amministrazione pubblica
efficiente.
rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un'amministrazione pubblica
efficiente.
RAZIONALIZZAZIONEEDIFICI PUBBLICI
RAZIONALIZZAZIONEEDIFICI PUBBLICI11
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Proposta di esempi pratici (3/3)
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Governo
italiano
Ministero
della Coesione
Territoriale
Regioni
italiane
Altri Ministeri
chiave
Città
italiane
Imprese
Consiglio
Europeo
Parlamento
Europeo
Commissione
Europea
Associazioni
e federazioni
imprenditorialiMOLTE DECISIONI - CHIAVE
RESTANO DA PRENDERE
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Le aree interne nella programmazione 2014-2020, arch. Franca Maria Bello, francabelloarchitetto@gmail.com 26/27
Governo
italiano
Documenti strategici preliminariAccordo di Partenariato
Indicatori target e loro declinazioni nazionalicondizionalità ex-ante (Stato, Regioni)
Accordo di partenariatolivello di riferimento medio annuo delle spese strutturali, pubbliche oassimilabili,
Assorbimento novità culturali europee
PORAssi Obiettivi quantitativi per gli indicatoriElenchi città, zone di partenariato e grandi progettiModalità di punteggio per soluzioni integrate SMARTSupporto a città pilota e città follower
RIS3
Regioni
italiane
Comuni
italiani
Assorbimento novità culturali europee
Zonizzazione strategica comunale / pluricomunaleincrociando con gli 11 obiettivi
Sviluppo concept di trasformazione urbana integrataSviluppo partenariato economico-sociale
Le aree interne nella programmazione 2014-2020, arch. Franca Maria Bello, francabelloarchitetto@gmail.com 27/27
Politica di coesione
“La politica di coesione, può ricostruire le condizioni essenziali per una presenza di
popolazione e di imprese in territori focalizzandosi su risultati tangibili, ancorché
circoscritti territorialmente e/o settorialmente, attraverso la costruzione di un progetto
per le aree interne per il 2014-2020.
L’esperienza di due cicli di programmazione comunitaria - 2000-2006 e 2007-2013 –
dimostra che l’efficacia degli interventi, in generale, ma segnatamente nella
prevenzione dei rischi ambientali e valorizzazione delle risorse locali nelle aree più
esposte ai rischi, in assenza di una strategia generale è destinata a colmare i vuotidella politica ordinaria, soprattutto al Sud del Paese, ottenendo risultati modestirispetto all’obiettivo finale.Sempre alla luce dell’esperienza maturata, il successo di una politica per le aree interne
richiede un forte protagonismo delle popolazioni locali e, allo stesso tempo, una forte
leadership e una capacità di indirizzo e regia nazionale capace di rispondere con
strumenti e risorse alle problematiche non risolvibili”
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Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico
arch. Massimiliano Ruggieromassimilianoruggiero@tiscali.it
La rigenerazione dei centri storici
Pianificazione urbanistica e Programmazione 2014-2020 delle Aree Interne
Tavola rotonda e dibattito
Teggiano (SA), 15 Giugno 2013
Comune di Teggiano
ZONA CLIMATICA : F
GRADI GIORNO : 3886Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico, arch. Massimiliano Ruggiero, massimilianoruggiero@tiscali.it 02/20
Estratti dal volume: «RECUPERO DEGLI SPAZI APERTI DI RELAZIONE NEI CENTRI STORICI MINORI» a cura di Monica Cirasa:
AMBITO DI INDAGINE – ROCCA DI MEZZO (AQ)
ALTITUDINE : 1.329 m s.l.m.
ESPOSIZIONE : SUD-OVEST
LONGITUDINE : 42° 12’
LATITUDINE : 13°31’
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Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico, arch. Massimiliano Ruggiero, massimilianoruggiero@tiscali.it 03/20
INDAGINE CONOSCITIVA : IL TESSUTO URBANO E L’INDIVIDUAZIONE DEGLI SPAZI APERTI
AREE DI
NUOVA
EDIFICAZIONE
CENTRO
STORICO
Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico, arch. Massimiliano Ruggiero, massimilianoruggiero@tiscali.it 04/20
INDAGINE CONOSCITIVA : SCHEDATURA DEGLI SPAZI APERTI
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MAPPA DEL COSTRUITO MAPPA DEI VUOTI
ANALISI INIZIALI : STUDIO DEL TESSUTO URBANO
Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico, arch. Massimiliano Ruggiero, massimilianoruggiero@tiscali.it 05/20
Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico, arch. Massimiliano Ruggiero, massimilianoruggiero@tiscali.it 06/20
ANALISI CRITICITA’
ANALISI INIZIALI: CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE
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Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico, arch. Massimiliano Ruggiero, massimilianoruggiero@tiscali.it 07/20
RAPPORTI CON IL CLIMA ED INDIVIDUAZIONE DELLE CRITICITA’
ANALISI INIZIALI: CARATTERISTICHE CLIMATICHE
Alberature fitte con funzione dibarriere anti rumore
Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico, arch. Massimiliano Ruggiero, massimilianoruggiero@tiscali.it 08/20
STRATEGIE GENERALI DI INTERVENTO
Sperimentazione soluzioni bioclimatichesia per nuove realizzazioni sia per l’introduzione di schermi all’azionedei venti freddi.
Sfruttamento energia solare per nuoverealizzazioni, introduzione di schermi all’azionedei venti freddi.Riqualificazione architettonicaPotenziamento arredo urbano ed illuminazione
Riqualificazione architettonicaPotenziamento arredo urbano ed illuminazione
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Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico, arch. Massimiliano Ruggiero, massimilianoruggiero@tiscali.it 09/20
Estratti dallo studio: «STRUMENTI E BUONE PRATICHE PER LA RIQUALIFICAZIONE ARCHITETTONICA, TECNOLOGICA ED ENERGETICA DEI CENTRI STORICI MINORI» a cura della Prof.ssa Alessandra Battisti: AMBITO DI INDAGINE
IL TERRITORIO
Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico, arch. Massimiliano Ruggiero, massimilianoruggiero@tiscali.it 10/20
ANALISI INIZIALI: IL CONTESTO (Villanovaforru – Medio Campidano)
TESSUTO EDILIZIO E TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
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Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico, arch. Massimiliano Ruggiero, massimilianoruggiero@tiscali.it 11/20
ANALISI INIZIALI: IL CONTESTO
INFRASTRUTTURE E SPAZI PUBBLICI
Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico, arch. Massimiliano Ruggiero, massimilianoruggiero@tiscali.it 12/20
ANALISI INIZIALI: IL CLIMA
SOLEGGIAMENTO, TEMPERATURE E PIOGGE
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Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico, arch. Massimiliano Ruggiero, massimilianoruggiero@tiscali.it 13/20
ANALISI INIZIALI: IL CLIMA
VENTILAZIONE ED IGROTERMIA
Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico, arch. Massimiliano Ruggiero, massimilianoruggiero@tiscali.it 14/20
CONTENITORI PILOTA: CASA PUSCEDDU
VALUTAZIONI PRELIMINARI CON INDIVIDUAZIONE DI SPAZI E FUNZIONI POTENZIALI
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Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico, arch. Massimiliano Ruggiero, massimilianoruggiero@tiscali.it 15/20
CONTENITORI PILOTA: BUONE PRATICHE
ANALISI DEL CONTESTO COPERTURE MURATURE FINITURE FONDAZIONI E SOLAI
Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico, arch. Massimiliano Ruggiero, massimilianoruggiero@tiscali.it 16/20
CONTENITORI PILOTA: ANALISI DELL’EDIFICIO
RILIEVO METRICO, ILLUMINAZIONE NATURALE, DISPERSIONI TERMICHE
29/06/2014
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Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico, arch. Massimiliano Ruggiero, massimilianoruggiero@tiscali.it 17/20
CONTENITORI PILOTA: ANALISI DELL’EDIFICIO
ELEMENTI DISPERDENTI
DELL’INVOLUCRO EDILIZIO
Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico, arch. Massimiliano Ruggiero, massimilianoruggiero@tiscali.it 18/20
CONTENITORI PILOTA: INTERVENTI E RISULTATI
STRATIGRAFIE DEI COMPONENTI DEL NUOVO EDIFICIO
29/06/2014
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Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico, arch. Massimiliano Ruggiero, massimilianoruggiero@tiscali.it 19/20
CONTENITORI PILOTA: INTERVENTI E RISULTATI
ESPLOSO TECNOLOGICO CON DISPOSITIVI ADOTTATI
Bioarchitettura e riqualificazione energetica nel centro storico, arch. Massimiliano Ruggiero, massimilianoruggiero@tiscali.it 20/00
CONTENITORI PILOTA: TAVOLA SINOTTICA RIEPILOGATIVA
29/06/2014
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Centri storici e piani urbanistici: una proposta di integrazione
normativa alla Lr 26/2002arch. Francesco Ruocco
ruoccofr@libero.it
La rigenerazione dei centri storici
Pianificazione urbanistica e Programmazione 2014-2020 delle Aree Interne
Tavola rotonda e dibattito
Teggiano (SA), 15 Giugno 2013
Comune di Teggiano
Centri storici e piani urbanistici: una proposta di integrazione normativa alla Lr 26/2002, arch. Francesco Ruocco, ruoccofr@libero.it 02/19
Aree Interne
necessità di specificare l’Opzione Strategica d’Intervento «Aree Interne» in vista dell’Accordo di Partenariato per la nuova Programmazione dei Fondi Com. 2014-2020
Pianificazione Urbanistica e Territoriale
supportare il processo di pianificazione urbanistica e territoriale degli enti locali, nell’ambito della stagione in corso attivata dalla Lr 16/2004 e dal Regolamento 5/2011, anche attraverso politiche e strumenti dedicati ai comuni minori, configuranti l’armatura diffusa e policentrica delle Aree Interne
Rigenerazione Urbana
rilancio e qualificazione del settore edile attraverso la messa a norma e qualificazione dei sistemi urbani con priorità al recupero, riuso e rivitalizzazione del patrimonio edilizio esistente � focus sui centri storici
Proposta di integrazione normativa alla Legge Regionale n° 26/2002
Art. 5 bis – Strumenti per la rigenerazione urbana dei
centri storici
si propone un contributo ,nella forma di traccia di lavoro:
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Centri storici e piani urbanistici: una proposta di integrazione normativa alla Lr 26/2002, arch. Francesco Ruocco, ruoccofr@libero.it 03/19
AREE INTERNE
rafforzare la competitività e superare il deficit di cittadinanza/inclusione nelle Aree Interne
Politica di Coesione UE 2014-2020: almeno 5% fondi FESR sullo sviluppo urbano: + città - infrastruttureBozza di Accordo di Partenariato (9 aprile 2013):- PON 13 Città metropolitane- POR ruolo urbano delle «città medie»
(nel POR Campania 2007-2013 � 19 Città Medie con popolazione >50.000 ab, Programmi PIU Europa, 118 mln euro)
- Programmi specifici per il rilancio delle Aree Interne (PRESIDIO ���� SVILUPPO)(nel PSR Campania 2007-2013 Misura 322 «Rinnovamento dei villaggi rurali» per i comuni con popolazione <2.000 ab!)
nel tentativo di specificare le politiche di rilancio delleAree Interne la bozza propone 3 scenari di progressivointervento ed impatto atteso:
- Minimo: azioni associate + pianificazione urbanistica- Medio: + progetti pilota- Massimo: + rete di progetti
Se il primo «presidio» èla permanenza degliabitanti, è necessariauna politica urbana peril rilancio delle AreeInterne. Quale?
Agire per Reti � azioni associate per il policentrismo e per superare il comunitarismo chiuso
Attivare i Nodi della Rete � per garantire fattibilità e attuazione superando esiguità di risorse, puntando alla specializzazione dei nodi nella rete
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ATTIVARE I NODI DELLA RETELa pianificazione urbanistica nei comuni della Reg. Campania: Lr 16/2004, Reg. Att. 5/2011, approvare il PUC entro 18 mesi dall’approvazione del PTCP!
Componente strutturale o Piano Strutturale ���� coltivare l’azione associata e la rete sovralocale per introdurre o garantire fattori aggreganti, es.
attrezzature di livello sovracomunale: rapporto tra il Piano Strutturale del PUC e del PTCP. AGIRE PER RETI TERRITORIALI
Componente programmatico-operativa o Piano Operativo � Disciplinare l’uso del suolo per parti prioritarie e per un tempo determinato: si evidenzia la priorità di
rivitalizzare i centri storici dei comuni minori attraverso politiche di rigenerazione urbana.Superare l’isolamento della «zona A», ricercando la correlazione funzionale ed urbanistica tra il centro storico, le aree di margine ed il resto del territorio comunale. Promuovere forme di premialità composte e coinvolgere gli operatori privati. ATTIVARE I NODI DELLA RETE
Quale PUC per i comuni minori, ad esempio con meno di 15.000 abitanti?
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POLITICHE DI RIGENERAZIONE URBANA E CENTRI STORICI/1
1. In Italia si è costruito troppo e male: 29 mln di abitazioni al 2011 di cui 1/3 prima del 1945 e il 60%degli edifici residenziali è ante 1972* (ante L.64/1974 prima normativa antisismica); il taglio degli alloggiesistenti non risponde alla diminuizione crescente del numero dei componenti per famiglia; al 2011 sistimano 8 milioni e mezzo di alloggi con 5 o più stanze** � se almeno il 10% si suddividesse in duealloggi si otterrebbero 850.000 alloggi senza consumare nuovo suolo e pari a circa la metà dellaproduzione nell’ultimo decennio.
2. Crisi socio-economica, stagnazione del mercato immobiliare, crisi della leve della rendita (valor. fondiaria)come strumento di politica urbana, eccessivo consumo di suolo, abbandono dei centri storici e crisi delloSmall Business � Rigenerazione vs Riqualificazione: necessità di intervento integrato urbanistico,sociale, economico, ambientale e culturale
3. In Campania 455.000 edifici sono stati costruiti prima del 1972*; nei territori campani ad elevato rischiosismico si trovano 15.900 strutture produttive e 18.000 strutture ad uso commerciale esclusivo *
4. In Campania l’82% dei Comuni è al di sotto di 15.000 abitanti, il 74% <10.000 ab, il 59% < 5.000 ab.Nei comuni minori il centro storico assume un ruolo generalmente «dominante» nella vitalità socio-economica � è tuttavia necessaria la «messa a norma» dei centri storici a partire dalla riqualificazioneenergetica ed antisismica del patrimonio edilizio (vedi Bonus del 50% per ristrutturazione e prevenzioneantisismica e del 65% per risparmio energetico)
*Dati Rapporto Ance Cresme 2012 sullo Stato del Territorio**stima su Censimento ISTAT 2001 (per il censimento 2011 il dato non è ancora disponibile)
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POLITICHE DI RIGENERAZIONE URBANA E CENTRI STORICI/2
5. Necessità di passare dal singolo immobile al concetto di ambito o aggregato edilizio (nel caso di bonusdel 50% per interventi di messa in sicurezza statica ed antisismica degli edifici, gli interventi devono riferirsiall’intero edificio o a complessi di edifici collegati strutturalmente ovvero, qualora interessi interventi nelcentro storico, è necessario predisporre preliminarmente un «progetto unitario» di intervento)
6. Necessità di innovare le politiche urbane per premiare la Rigenerazione Urbana, alcune proposte in campo:
a)Il recupero è premiato con «crediti edificatori» che possono essere rivenduti a chi interviene negli ambiti di trasformazione e necessita di totalizzare una consistenza minima;
b)Dragare risorse verso la rigenerazione del centro storico a partire dalla fiscalità locale per la produzione del nuovo;
c)Il gettito addizionale IMU a costituire fondo comunale dal quale attingere per finanziare la rigenerazione.
7.Proposta di Legge alla Camera dei Deputati «Norme per il contenimento dell’uso di suolo e la rigenerazione urbana», n°70 del 15/03/2013
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CENTRO STORICO
Ambiti di rigenerazione urbana
AREE ESTERNE
Ambiti di trasformazione urbana
Diritti edificatori come misure premiali
Contributi da fiscalità aggiuntiva per interventi in ambiti esterni di trasformazione
es. Proposta di Legge n°70 del 15 Marzo 2013, presentata alla Camera dei Deputati
Indice ordinario
Indice aggiuntivo
POLITICHE DI RIGENERAZIONE URBANA E CENTRI STORICI/3
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Lr 26/2002 «Norme ed incentivi per la valorizzazione dei centri storici della Campania e per la catalogazione dei Beni Ambientali di qualità paesistica…»
conoscenzaCATALOGAZIONE DEL PATRIMONIO
strategiaPROGRAMMA DI VALORIZZAZIONE
attuazionePROGRAMMA INTEGRATO DI RIQUALIFICAZIONE
sistema di incentivi e contributiInterventi di restauro, decoro, attintaturaPIANO DEL COLOREPIANO DEL COLORE DELL’EDILIZIA STORICAPROGRAMMA DI MANUTENZIONEMANUALE DELLE TECNICHE DI INTERVENTO E DEI MATERIALI
Nuovi temiRiqualificazione energetica
Prevenzione antisismica
Nuovi scenariPianificazione urbanistica
e territorialeRigenerazione Urbana
e riduzione consumo di suolo
Nuove necessitàSuperare l’isolamento
della «zona A»
Nuove prospettiveLa Programmazione 2014-2020
per le Aree Interne
Per la Rigenerazione dei centri storici come politica urbana prioritaria nei comuni minori
Proposta di integrazione normativa alla Lr 26/2002
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Proposta di integrazione normativa alla Legge regionale n°26 del 18 Ottobre 2002 attraverso l’introduzione dell’art.5 bis
Art.5 bis - Strumenti per la rigenerazione urbana dei centri storici
1.Ai fini della rivitalizzazione e della messa a norma dei sistemiurbani delle aree interne e dei comuni soggetti a fenomeni dispopolamento, la Regione Campania promuove strumenti dirigenerazione urbana dei centri storici dei comuni conpopolazione inferiore a 15.000 abitanti in sede di redazione delpiano urbanistico comunale PUC ai sensi della Legge regionalen.16 del 22 Dicembre 2004 e del relativo Regolamento diattuazione n.5 del 4 Agosto 2011, con l’obiettivo prioritario delrecupero e riuso del patrimonio edilizio ed urbanistico esistentedel centro storico di cui al comma 1 lettera a) dell’articolo 2, perfavorire la permanenza dei residenti e delle attività socio-economiche, la vitalità urbana e culturale, e contenere ladispersione edilizia ed il consumo di suolo agricolo.
Rigenerazione urbana dei centri storici
Rivitalizzazione e “messa a norma” dei centri storici dei comuni delle Aree Interne
Riferimento:Il Piano Urbanistico Comunale PUC per i comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti (82% in reg. Campania;88% in prov. Salerno)
Obiettivo prioritario: Recupero e Riuso del patrimonio edilizio esistente
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2. In coerenza con la componente strutturale del PUC, nella definizionedella componente programmatico-operativa, gli strumenti dirigenerazione urbana sono mirati al recupero e alla riqualificazionedegli insediamenti del centro storico per i seguenti obiettivi:
a) prevenzione dal dissesto idrogeologico;
b) sicurezza antisismica e riduzione della vulnerabilità urbana;
c) risparmio ed efficientamento energetico del patrimonio edilizioe qualificazione del microclima urbano, prioritariamentesecondo l’approccio bioclimatico;
d) tutela e valorizzazione del centro storico per la riconoscibilitàdella struttura insediativa storica;
e) riqualificazione paesaggistica con particolare riferimento aglispazi edificati e inedificati tra il centro storico, l’immediatocontesto interagente ed il resto del territorio comunale;
f) qualificazione della dotazione urbana di infrastrutture edattrezzature pubbliche e di interesse pubblico;
g) qualificazione in chiave sostenibile degli spazi e delleinfrastrutture della mobilità ed abbattimento delle barrierearchitettoniche;
h) sicurezza urbana;
i) ripristino ambientale e riduzione della produzione di rifiuti solidiurbani;
j) ….
La rigenerazione urbana nella componente programmatico-operativa dei PUC (Piano Operativo)
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2. In coerenza con la componente strutturale del PUC, nella definizionedella componente programmatico-operativa, gli strumenti dirigenerazione urbana sono mirati al recupero e alla riqualificazione degliinsediamenti del centro storico per i seguenti obiettivi:
i) ….
j) contenimento dei consumi idrici;
k) rispetto dei requisiti di isolamento acustico ed igienico-sanitaridegli abitati e dei locali di abitazione e di lavoro, nonché direquisiti relativi alla sicurezza degli impianti ed alla prevenzionedegli incendi;
l) rafforzamento della vitalità sociale ed economica del centro storico,anche con riferimento ad attività produttive di beni e servizi informa multisettoriale e nuove forme di ricettività extralberghieraquali l’albergo diffuso, di cui all’articolo 8 bis della legge regionalen.17 del 24 Novembre 2001 ovvero attraverso la predisposizione dispazi dedicati a forme di lavoro in cogestione e condivisione (co-working);
m)qualificazione degli spazi urbani e delle relazioni sociali, economichee culturali che ivi si svolgono attraverso l’implementazione di nuovetecnologie di supporto, favorendo l’identità comunitaria e lafruibilità del patrimonio culturale;
n) incremento dell’offerta di alloggi a canone sociale nel centro storico;
o) coinvolgimento della rete associativa locale in progetti di gestionedel patrimonio pubblico o di interesse pubblico oggetto degliinterventi di rigenerazione urbana.
La rigenerazione urbana nella componente programmatico-operativa dei PUC (Piano Operativo)
O B I E T T I V I
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3. Gli strumenti di rigenerazione urbana del centro storico sibasano sul quadro conoscitivo integrato esito della componentestrutturale del PUC e del PTCP, della Catalogazione delpatrimonio immobiliare d’interesse storico artistico edambientale di cui all’articolo 4, del Programma di valorizzazionedi cui all’articolo 2 del Regolamento di attuazione della presentelegge, del Programma integrato di riqualificazione urbanistica,edilizia ed ambientale di cui all’articolo 5.
4. In sede di redazione della componente programmatica-operativadel PUC con riferimento al centro storico, ai sensi dell’articolo 9del Regolamento n.5/2001, i Comuni perimetrano ambiti dirigenerazione urbana, ritenuti strategici in funzione della lorolocalizzazione e delle condizioni attuali di degrado strutturale,funzionale, architettonico ed urbanistico. La perimetrazionedegli ambiti deve basarsi sull’individuazione di aggregati ediliziin funzione della contiguità strutturale tra edifici adiacenti, perl’efficacia della riqualificazione antisismica e l’inquadramentocontestuale dei valori del patrimonio culturale da tutelare. Gliambiti di rigenerazione urbana possono comprendere ancheparti edificate o inedificate esterne al centro storico maappartenenti al suo immediato contesto perché spaziinteragenti, qualora considerate funzionali ai processi direcupero e riqualificazione.
Base di riferimento:- Lr 26/2002- Componente strutturale (Piano Strutturale) del PUC e del PTCP
La componente operativa del PUC (Piano Operativo) perimetraAMBITI DI RIGENERAZIONE URBANA
Ambiti di rigenerazione come AGGREGATI EDILIZI
Il coinvolgimento delle aree di margine del centro storico o SPAZI INTERAGENTI
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5. Ai fini della selezione e perimetrazione degli ambiti di rigenerazioneurbana, i comuni predispongono uno Studio di Fattibilità disupporto al Piano programmatico-operativo del centro storico,coerente con il Piano Strutturale del PUC. Lo Studio di Fattibilitàanalizza e valuta criteri e parametri al fine di definire gli ambiti dirigenerazione urbana, eventuali ambiti esterni di correlazioneurbanistica, nonché il quadro delle misure incentivanti gli interventi(volumetria e/o superficie utile premiali, cambi di destinazioned’uso, agevolazioni finanziarie e fiscali, riduzione degli onericoncessori). A tal fine lo Studio di Fattibilità valuta le proposte deiprivati in sede di consultazione per il Preliminare di PUC di cuiall’articolo 7 del Regolamento n.5/2011, in ordine all’individuazionedegli ambiti di rigenerazione urbana e delle misure incentivanti.
6. Lo Studio di Fattibilità seleziona ed individua gli ambiti esterni alcentro storico, classificati dal PUC come zone territoriali omogeneedel tipo B, C, D, F ai sensi del D.M. n.1444 del 2 Aprile 1968 o adestinazione funzionale mista per usi plurimi compatibili, oveapplicare le consistenze volumetriche o di superficie utile premiantie proporzionali ai costi sostenuti per gli interventi di recupero eriqualificazione negli ambiti di rigenerazione urbana. Altre forme dipremialità possono essere riconosciute e parametrate, in modoprogressivo, ai livelli prestazionali raggiunti ai sensi dell’articolo 12del Regolamento n.5/2011. La correlazione degli interventi traambiti differenti avviene mediante il ricorso a comparto edificatoriodi attuazione urbanistica, ai sensi dell’articolo 33 della leggeregionale n.16/2004.
STUDIO DI FATTIBILITA’ di supporto al Piano programmatico-operativo del centro storico:
-Ambiti di rigenerazione urbana
-Ambiti esterni di correlazione urbanistica
-Misure incentivanti
-Proposte dei privati
Ambiti di rigenerazione del centro storico ed ambiti esterni di correlazione (zto del tipo B, C, D, F o miste) compresi in un COMPARTO DIATTUAZIONE URBANISTICA (art. 33 Lr 16/2004)
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Un esempio di correlazione tra il recupero del patrimonio edilizio esistente (anche di interesse storico) e la produzione del nuovo o il completamento dei tessuti esistenti:
• ARP Aree di Rivitalizzazione Prioritaria di cui agli artt. 7, 8, 9, 10 della Lr 12/2008 Regione UMBRIA «Norme per i centri storici»: misure premiali (diritti edificatori) per il recupero e riuso degli immobili del centro storico (zona A) da realizzare in zone B, C, D e F.
• Strumento: Programma Integrato
• Il riferimento delle misure premiali: • costo di intervento di recupero
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Confronto tra art. 91 NTA del PTCP Salerno e art. 9 Lr 12/2008 della Regione Umbria
Riferimento: D.D. n°265 del 26/09/2012 della Regione Campania, per cui il costo totale per interventi di nuova edificazione di ERP è tra 820,00-1.254,60 €/mq di superficie complessiva � 1.000,00 €/mqIpotesi: si realizzano lavori di recupero in centro storico per 1.000.000 euro
Parametro Art.91 NTA del PTCP Salerno 2012
Art.9 della Lr 12/2008 della Regione Umbria
Ammissibilità ristrutturazione edilizia e/o urbanistica nel recupero nel centro storico
NO SI
Zona territoriale omogenea di atterraggio della premialitàedificatoria
B, C B, C, D, F
Percentuale massima ammissibile del costo totale dei lavori di recupero nel centro storico
25% 50%
Costo totale massimo convenzionale dei lavori di recupero di riferimento nell’ipotesi assunta
250.0000 euro 500.000 euro
Riduzione sul costo totale per interventi di nuova edificazione di ERP, a base di riferimento
- 20%
Premialità edificatoria massima riconosciuta e da traslare all’esterno del centro storico
250.000/1.000=250 mq 500.000/(80% di 1.000)=625 mq
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7. Sulla base di criteri e parametri individuati nello Studio diFattibilità e delle disposizioni del Piano Strutturale, i Comunipossono emanare avvisi pubblici per la manifestazioned’interesse da parte di operatori privati a presentare proposte diintervento riguardanti gli ambiti di rigenerazione urbana e glieventuali correlati ambiti esterni. Le proposte degli operatoriprivati, qualora valutate positivamente, saranno comprese nelPiano programmatico-operativo di rigenerazione urbana delcentro storico, nonché sottoposte alle medesime forme dipubblicità e consultazione e successivamente attuate mediantePiano Urbanistico Attuativo convenzionato o ProgrammaIntegrato.
8. Attraverso procedure di evidenza pubblica, i Comunipromuovono il coinvolgimento della rete associativa locale nellagestione del patrimonio edilizio pubblico o di interesse pubblico,oggetto degli interventi di rigenerazione urbana.
AVVISI PER LA MANIFESTAZIONE DIINTERESSE degli operatori privati a presentare proposte di intervento riguardanti gli AMBITI DI RIGENERAZIONE URBANA
confluiscono nel Piano programmatico-operativo di rigenerazione urbana del centro storico
attuazione mediante Piano Urbanistico Attuativo convenzionato o Programma Integrato
La rete associativa locale per la co-gestione degli spazi pubblici oggetto degli interventi di rigenerazione urbana
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Componente strutturale del
Piano Urbanistico
Componente programmatico-
operativa del Piano Urbanistico
STUDIO DI FATTIBILITA’
Definizione di criteri,
parametri e modalità
Avviso di Manifestazione di Interesse per
proposte di operatori privati
Piano attuativo convenzionato o Programma integrato
Piano Urbanistico Comunale PUC
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9. Ai fini del supporto tecnico e finanziario ai comuni inseritinell’elenco degli insediamenti censiti, di cui al comma 2 lettera b)dell’articolo 2, per l’attuazione degli strumenti previsti dalpresente articolo, la Regione Campania concede contributi per lapredisposizione degli Studi di Fattibilità a supporto del Pianoprogrammatico-operativo di rigenerazione urbana del centrostorico e per le eventuali correlate procedure di evidenzapubblica. I contributi regionali sono concessi con priorità:
a) ai comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti;
b) ai comuni inclusi in parco naturale di interesse nazionale, regionaleo siti di interesse comunitario indicati da direttive comunitarie edai Piani urbanistici territoriali;
c) per i comuni inclusi in aree dichiarate Patrimonio mondialedell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienzae la cultura;
d) ai comuni che operano nell’ambito di programmi di tutela evalorizzazione del territorio alla scala intercomunale o pianiurbanistici comunali associati;
e) ai comuni che in sede di copianificazione per la redazione dellacomponente strutturale del PUC, in attuazione dell’articolo 4 dellaLegge regionale n.16/2004, hanno condiviso la componentestrutturale o Piano strutturale del PTCP;
f) ai comuni per i quali è avvenuto il riconoscimento di “centrostorico di particolare pregio”, di cui al comma 2 lettera a)dell’articolo 2;
g) ai comuni che promuovono forme concorsuali per la valutazione diproposte progettuali concernenti gli ambiti di rigenerazione urbanaperimetrati.
CONTRIBUTI REGIONALI per la predisposizione degli Studi di Fattibilità a supporto del Piano Programmatico-operativodi rigenerazione urbana del centro storico
C R I T E R I
D I
P R I O R I T A’
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10. La Regione istituisce l’Osservatorio sulle politiche dirigenerazione dei centri storici, con funzione dimonitoraggio e verifica delle politiche urbane dedicate esui costi degli interventi necessari. Per la costituzionedell’Osservatorio, l’assessorato regionale competentecoinvolge le associazioni di categoria, gli ordiniprofessionali, nonché rappresentanti delle istituzioniuniversitarie.
11. La Regione disciplina con regolamento di attuazione lanatura, i contenuti e le procedure relative allo Studio diFattibilità e al Piano programmatico-operativo dirigenerazione urbana del centro storico, i criteri perl’individuazione degli ambiti di rigenerazione urbana e deglieventuali ambiti esterni correlati, le modalità di calcolodelle misure premiali, le modalità di erogazione deicontributi ai comuni di cui al comma 9, nonché ilfunzionamento dell’Osservatorio sulle politiche dirigenerazione dei centri storici di cui al comma 10.
OSSERVATORIO sulle politiche di rigenerazione dei centri storici per monitorare e verificare:-politiche-costi
Si rinvia a REGOLAMENTO DIATTUAZIONE la disciplina relativa a:
-Studio di Fattibilità e Piano programmatico-operativo di rigenerazione urbana del centro storico
-Criteri di perimetrazione degli ambiti di rigenerazione urbana e degli ambiti esterni correlati
-Modalità di calcolo misure premiali
-Modalità di erogazione dei contributi
-Funzionamento dell’Osservatorio
La rigenerazione dei centri storici
Pianificazione urbanistica
e Programmazione 2014-2020
delle Aree Interne
Tavola rotonda e dibattito
Teggiano (SA), 15 Giugno 2013
Comune di Teggiano