L’etica dell’Allenatore per una responsabilità sociale diffusa Esposito.pdf · •Opinione...

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Trainer: Giovanni Esposito Corso Aggiornamento Allenatori 2012‐13 

Giovanni EspositoAssisi, 26 gennaio 2013

L’etica dell’Allenatoreper una responsabilità sociale diffusa

Trainer: Giovanni Esposito Corso Aggiornamento Allenatori 2012‐13 

L’etica dell’Allenatore

Responsabilità sociale della società di Pallavolo

La partita di oggi

Trainer: Giovanni Esposito Corso Aggiornamento Allenatori 2012‐13 

L’etica dell’allenatore• Dal greco ethos = “comportamento”• Riflessione sul comportamento dell’allenatore in relazione alla ricerca ed al raggiungimento del bene

• E’ parte organica della tradizione culturale di una determinata società, riferibile al particolare momento storico che attraversa e suscettibile quindi di cambiamenti, evoluzione, trasformazione

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Lo scopo dell’etica• Trovare quei criteri universali e razionali attraverso cui poter valutare la MORALITA’delle singole azioni in vista del fine

Trainer: Giovanni Esposito Corso Aggiornamento Allenatori 2012‐13 

In quale campo giochiamo?

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“Qualsiasi forma di attività fisica che, attraverso unapartecipazione organizzata o non organizzata, abbia perobiettivo:•l’espressione o il miglioramento della condizione fisica epsichica•lo sviluppo delle relazioni sociali•o l’ottenimento di risultati in competizioni di tutti i livelli.”

Definizione confermata anche inWHITE PAPER ON SPORT 2007Commission of the European Communities

La definizione di sport del Consiglio d’Europa nella Carta Europea dello Sport 1992 (art.2):

Trainer: Giovanni Esposito Corso Aggiornamento Allenatori 2012‐13 

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L’ambiente sociale(Eriksson 2006)

• Grande importanza nel momento in cui un soggetto dotato intraprende una carriera di alto livello

• La scelta dello sport di alto livello viene esercitata non dai genitori (41%) ma dal gruppo di coetanei (52%)

• Influisce sulle ideali condizioni di allenamento (clima, buon allenatore, buoni compagni, attrezzature ed equipaggiamento, possibilità di partecipare a gare internazionali)

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I talenti sportivi ci ricordano il futuro (Hagedorn 1997)

• I talenti sportivi devono essere individuati, promossi e salvaguardati nella loro interezza, come portatori di significati, valori e interessi che li caratterizzano come personalità individuali

• Una nuova figura dell’allenatore in grado di gestire la collaborazione fra genitori, istituzioni pubbliche, sponsor, società sportive  e federazioni (figura al di sopra delle parti per assicurare le condizioni più idonee per avviare il talento alla pratica)

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Previsione e controllo del talento (Madella 1997)

• I casi di abbandono, comuni a tutti gli sport, richiedono un diverso sistema di sostegno che non si limiti alle sole borse di studio o di servizi ai futuri campioni, ma investa anche le modalità di formazione degli allenatori e delle figure professionali destinate a gestire l’intero processo di selezione e promozione

Trainer: Giovanni Esposito Corso Aggiornamento Allenatori 2012‐13 

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Il ruolo educativo degli allenatori(Kavussanu e Spray 2006)

• Possono scoraggiare comportamenti antisportivi (rimproverare i propri giocatori quando imbrogliano, infrangono le regole o tentano di far male ad un avversario)

• Possono valorizzare i comportamenti prosociali (es. aiutare un avversario a rialzarsi, incoraggiare un proprio compagno dopo un errore)

• Possono discutere con i propri atleti sull’importanza del fair play (per se stessi, per gli atleti, ma anche per i dirigenti, genitori e spettatori)

Trainer: Giovanni Esposito Corso Aggiornamento Allenatori 2012‐13 

Gli stakeholder vanno valorizzati

• Qualsiasi gruppo all’interno o all’esterno del Team di Volley   che abbia un interesse nei confronti della performance dell’organizzazione stessa

• La soddisfazione di tali gruppi può essere rilevata come un indicatore della performance del Team di volley

• Ogni stakeholder avrà un diverso criterio di efficacia perché ha un diverso interesse nell’organizzazione sportiva

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Istituzioni•Ministeri

•Enti nazionali e locali•Scuole

•Forze dell’ordine•Coni e federazioni•Altri enti sportivi

•Chiesa

Ambiente internazionale•Enti sportivi internazionali

•Club e atleti stranieri•Istituzioni estere…….

Mondo finanziario•Azionisti•Banche

•Investitori•Commissioni vigilanza

•……..Aziende •Partner•Sponsor•Fornitori•………

MediaQuotidiani

RivisteTelevisioni

RadioInternet………

Mondo lavoro•Associazioni categoria

•Procuratori•Atleti

•Tecnici•Dirigenti……….

Pubblico interno•Soci dell’impiantoi

•Volontari•Collaboratori

•………..

Pubblico esterno•Praticanti

•clienti•Sostenitori

•Appassionati•Opinione pubblica

•……………

ALLENATORE

Quali sono gli stakeholder CONSIDERATI?

comunicazione

consensoconsenso

comunicazione

comunicazione

consenso

cons

enso

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L’inclusività per generare fiducia

CompletezzaCompletezza

RispondenzaRispondenza

RilevanzaRilevanza

Conoscenza di cosa preoccupa ed è importante per l’organizzazione sportiva e per i suoi stakeholder

Comprensione e gestione degli impatti concreti e dei relativi punti di vista, bisogni, percezioni ed aspettative degli stakeholder ad essi associati

Risposta coerente con le tematiche rilevanti per gli stakeholder e per l’organizzazione

Trainer: Giovanni Esposito Corso Aggiornamento Allenatori 2012‐13 

Coinvolgere eticamente1. Pensare strategicamente: mappare gli stakeholder,

indentificare le tematiche, stabilire gli obiettivi strategici, definire le priorità

2. Analizzare e pianificare: rivedere i programmi, apprendere dagli altri e identificare i partner, apprendere circa gli stakeholder, stabilire gli obiettivi degli stakeholder, definire i margini di movimento

3. Rafforzare le capacità di coinvolgimento: rafforzare l’abilità di affrontare una tematica, sviluppare capacità interne, formare la capacità dello stakeholder a coinvolgere

4. Disegnare il percorso e realizzare il coinvolgimento: individuare l’approccio al coinvolgimento più efficace, disegnare il processo

5. Agire, rivedere e rendicontare: pianificare le attività di follow up, assicurare l’apprendimento, rivedere il coinvolgimento, verificare e rendicontare agli stakeholder

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Stakeholder Engagement

1. Pensare strategicamente

1. Pensare strategicamente

2. Analizzare e pianificare

2. Analizzare e pianificare

3. Rafforzare le capacità di 

coinvolgimento

3. Rafforzare le capacità di 

coinvolgimento

4. Disegnare il percorso e realizzare il 

coinvolgimento

4. Disegnare il percorso e realizzare il 

coinvolgimento

5. Agire, rivedere e 

rendicontare

5. Agire, rivedere e 

rendicontareCompletezzaCompletezza

RispondenzaRispondenza

RilevanzaRilevanza

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Come sono i rapporti tra gli stakeholder?

ALENATORE

Atleti

Dirigenti

Staff

Pubblico

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La responsabilità sociale• E’ definita in Iso 26000 come:“la responsabilità da parte di un’organizzazione nei confronti 

delle conseguenze delle proprie decisioni e attività sulla società e sull’ambiente, attraverso un comportamento etico e trasparente che: 

1. contribuisce allo sviluppo sostenibile, inclusi la salute e il benessere della società; 

2. tiene in conto le aspettative delle parti interessate; 3. è conforme alle leggi applicabili e in accordo alle norme 

internazionali di comportamento; 4. è integrata in tutta l’organizzazione e praticata nelle sue 

relazioni”.

Fonte: www.iso.org

Trainer: Giovanni Esposito Corso Aggiornamento Allenatori 2012‐13 

La Corporate Social Responsibility• “Quando una organizzazione si avvicina alla responsabilità sociale e la mette in pratica, l’obiettivo predominante è quello di massimizzare il proprio contributo allo sviluppo sostenibile” (ISO 26000)

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Bilancio sociale FIPAV 2010

Trainer: Giovanni Esposito Corso Aggiornamento Allenatori 2012‐13 

Fiducia• E’ un vantaggio intangibile che può aiutare ad assicurare la sosteniblità a lungo termine della società di Pallavolo

• L’Allenatore deve acquisire la capacità di coltivare e dare valore aggiunto alla fiducia per non disperdere energie

• Senza fiducia in sè stessi non si può avere fiducia negli altri

• La fiducia è il collante di ogni relazione duratura

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Visione

Missione

Obiettivi strategici

Obiettivi operativi

Azioni quotidiane

Il pensiero strategico dell’Allenatore

Feedback

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Conclusioni• Orientamento delle azioni concrete verso

comportamenti di lealtà e di correttezza veramente condivisi

• Cultura del confronto (vediamo chi è bravo)• Cultura dell’ascolto (agiamo solo dopo aver capito

con chi abbiamo a che fare, qual è il nostro contesto di riferimento)

• Abitudine alla concorrenza (vince chi merita)• Promuovere la fiducia per lavorare in maniera

sinergica e non difensiva• Investimento continuo nella formazione

Trainer: Giovanni Esposito Corso Aggiornamento Allenatori 2012‐13 

Gr@zie per l’attenzione

sportnews.gio@gmail.com

La forza dell’esempio, piuttosto che il potere delle parole, riesce a suscitare atteggiamenti di condivisione e di responsabilità