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CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE
E DEI PROCESSI FORMATIVI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN PROGETTAZIONE E
COORDINAMENTO DEI SERVIZI EDUCATIVI
ALLA RICERCA DI LIBRI E ARTICOLI :
OPAC, RISORSE ELETTRONICHE E BANCHE DATI
20 MAGGIO 2015
LA RICERCA
NELLE BANCHE DATI
VALERIA MARRO
VALERIA.MARRO@UNIPR.IT
CHE COSA INTENDIAMO PER BANCA DATI O DATABASE
ONLINE. INTENDIAMO UN ARCHIVIO DIGITALE, SPESSO ACCESSIBILE
A PAGAMENTO, DI INFORMAZIONI ORGANIZZATE SECONDO
PARTICOLARI CRITERI CHE NE PERMETTONO IL RECUPERO
ATTRAVERSO UN SOFTWARE DI INTERROGAZIONE.
LE BANCHE DATI BIBLIOGRAFICHE SONO UN ARCHIVIO DI
CITAZIONI DI ARTICOLI PRESENTI SU RIVISTE, SAGGI
CONTENUTI IN MONOGRAFIE, INTERVENTI A CONGRESSI,
TESI ETC.
DISTINGUIAMO FRA:
• BANCHE DATI BIBLIOGRAFICHE DI REFERENCE, COSTITUITE
SOLO DA RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI, ABSTRACT, O
RECENSIONI.
• BANCHE DATI A TESTO COMPLETO O FULL-TEXT.
ANALIZZIAMO ULTERIORMENTE UNA
BANCA DATI • CI TROVIAMO, COME ABBIAMO DETTO, DI FRONTE AD UN
INSIEME DI CITAZIONI BIBLIOGRAFICHE CHE CONSENTONO DI
IDENTIFICARE DOCUMENTI.
• OGNI CITAZIONE COSTITUISCE UN RECORD.
• UNA BANCA DATI BIBLIOGRAFICA PUÒ ESSERE PERTANTO
DEFINITA UN INSIEME STRUTTURATO DI RECORD.
I RECORD SONO DIVISI IN CAMPI:
• AUTHOR [AUTORE/I DELL’ARTICOLO]
• TITLE [TITOLO DELL’ARTICOLO]
• SOURCE [RIVISTA, VOLUME, FASCICOLO E PAGINE IN CUI È
PUBBLICATO]
• PUBLICATION TYPE [TIPOLOGIA DELL’ARTICOLO: REVIEW ETC.].
A CHE COSA SERVE UNA BANCA DATI BIBLIOGRAFICA
• ABBIAMO GIÀ IMPARATO A FOCALIZZARE IL TEMA DELLA
NOSTRA RICERCA.
• LE BANCHE DATI SERVONO PROPRIO PER AIUTARCI A
TROVARE DOCUMENTI SU UNO SPECIFICO ARGOMENTO.
• RISPONDONO ALLA DOMANDA: CHE COSA È STATO
PUBBLICATO NEL SETTORE DI STUDI OGGETTO DELLA
MIA RICERCA?
• POSSIAMO QUINDI DIRE CHE FANNO PARTE DEGLI
STRUMENTI PER REPERIRE L’APPARATO DOCUMENTALE
DELLA NOSTRA RICERCA.
Dalla Homepage dell’Università http://www.unipr.it selezionare la voce Biblioteche di Ateneo nella penultima colonna, a destra in basso.
Dalla pagina del SISTEMA BIBLIOTECARIO
DI ATENEO clicchiamo nella colonna di
destra sul widget BANCHE DATI
Avremo così l’elenco delle Banche Dati in rete. Noi faremo un clic sulla lettera E per portarci sulla Banca dati EBSCO EDUCATION RESEARCH COMPLETE…
…e andremo a cliccare su Education Research Complete
Ci si presenterà la schermata introduttiva
alle Banche dati EBSCO e qui dovremo selezionare la voce a destra del
tondo blu.
Facendo scorrere l’elenco delle banche dati che l’Ateneo possiede su piattaforma EBSCO, possiamo poi consultare i database di nostro interesse spuntando il box a fianco del titolo relativo…
…cliccando per proseguire sul pulsante Continua a sinistra in fondo o ad inizio pagina, come vediamo in questa immagine.
Naturalmente avremo già individuato ciò che si definisce una strategia di ricerca e, tenendo presente che i termini accettati sono in lingua inglese, possiamo provare a fare una ricerca con parole del linguaggio comune, usando due campi, correlati in AND. Questo significa dire al motore di ricerca interno alla banca dati:
cerca nel testo tutti i termini che ti indico. Poniamo che il nostro argomento sia
“Gli aspetti educativi di Facebook.
Nel primo campo inseriremo il termine “facebook” e nel secondo “education”. Poi andremo a cliccare a destra sul pulsante verde Cerca (senza porre limiti alla ricerca e senza selezionare un campo specifico)
Come vediamo abbiamo ottenuto 1319 risultati, troppi per analizzarli tutti e capire quali siano gli articoli davvero pertinenti. A questo punto andremo quindi a porre dei filtri alla nostra ricerca, per renderla più mirata, nella prima colonna a sinistra «Filtra risultati», cliccando su «Limita a»…
Chiediamo di avere solo i risultati a Testo completo, tratti da Pubblicazioni accademiche (peer reviewed) e restringiamo la data dal 2010 ad oggi.
Noi abbiamo impostato la ricerca per parole libere, cioè utilizzando termini del linguaggio comune. Le banche dati Ebsco ci propongono un Thesaurus, ovvero una sorta di dizionario di termini controllati, specialistici, che vengono attribuiti ai documenti per meglio definirne l’argomento. Possiamo vedere in base a quali ultimi del Tesauro sono stati classificati i nostri articoli ed esaminare i risultati della nostra ricerca secondo queste definizioni. Per esempio possiamo selezionare i 50 documenti che hanno in comune l’argomento “internet in education”, spuntando il box a fianco,o cliccando sulla voce stessa.
Gli argomenti secondo cui il tesauro ha classificato i nostri documenti sono in numero maggiore. Clicchiamo quindi su «Mostra di più». Nella finestra che si apre spuntiamo la voce «social media in education». Poi clic su «Aggiorna».
Per capire se il materiale reperito potrà servire per il nostro lavoro, passiamo il puntatore del mouse (senza cliccare) sulla lente di ingrandimento a fianco del documento. Ne vedremo il riassunto (abstract), gli argomenti (voci del Thesaurus) ed altre informazioni utili.
Se siamo convinti che l’articolo è di rilievo per la nostra tesi, non dobbiamo fare altro che cliccare su “Testo completo in PDF”, formato che riproduce quello cartaceo, per leggere l’articolo, valutarne l’importanza e citare frasi che riteniamo significative.