La #cop21 e laccordo di Parigi sul clima

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Luca  Lombroso:  Verso  la  #COP21    #paris2015                  

La COP21 e l'accordo di Parigi

L’UNFCCC e le COP: un po’ di storia Climate change: state of art Verso Parigi: gli obiettivi COP 21 La COP 21: alcuni side events, i negoziati L’accordo di Parigi: obiettivi, impegni, opportunità Una proposta per UNIMORE

cp  25/36

BSI UNIMORE, Mercoledì 10 febbraio 2015

1

Luca Lombroso, Osservatorio Geofisico del DIEF UNIMORE “observer” a COP 21 per il DIEF UNIMORE, delegazione Fondazione Lombardia per l’Ambiente

Rio 1992

La “convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici” (UNFCCC) fu stipulata all’Earth Summit di Rio de

Janeiro, 1992

Obiettivo“non vincolante” UNFCCC: raggiungere la stabilizzazione delle concentrazioni dei gas serra in

atmosfera a un livello abbastanza basso per prevenire interferenze antropogeniche dannose per il sistema climatico

Le COP Conference on Parties sono l’organo di governo della Convenzione UNFCCC

sono conferenze IBRIDE: Negoziati ONU (UNFCCC), seminari scientifici, economici, policy (side events), esposizioni

• le 197 parties (delegati delle delegazioni ministeriali) • agenzie intergovernative (IPCC, WMO; IATA, UNEP, IAEA, ecc) • la società civile come “osservatori” attraverso circa 1000 NGO accreditate • i media: giornalisti, radio, TV, web ecc

Storico della partecipazione alle COP

Unimore

350 ppm - 1.5°C target secondo J.Hansen

dall’Earth Summit 1992 si sono svolte 21 “vertici sul clima”. Nonostante ciò le concentrazioni (ed emissioni) sono aumentate così:

CO2 a Monte Cimone, fonte Servizio Meteo AM

Hansen et al, Target Atmospheric CO2: Where Should Humanity Aim?, 2008

http://benthamopen.com/ABSTRACT/TOASCJ-2-217

Rio Earth summit 1992

COP 3 Kyoto 1997

COP 15 2009 COP 21 Parigi 2015

Lüthi, D., M. Le Floch, B. Bereiter, T. Blunier, J.-M. Barnola, et al. 2008. High-resolution carbon dioxide concentration record 650,000-800,000 years before present. Nature 453: 379-382. doi:10.1038/nature06949.

CO2 levels are far higher now than they have been for anytime during the past 800,000 years.

Credit imaggine: Scripps Institution of Oceanography.

Esiste un consenso scientifico molto consistente che indica che siamo in presenza di un preoccupante

riscaldamento del sistema climatico.

1990: i dubbi e le evidenze del global warming

1995: c’è una distinguibile influenza umana nel clima globale

2001: Gran parte del riscaldamento è probabilmente (>66%) dovuto all’uomo

2007: il riscaldamento è INEQUIVOCABILE e MOLTO PROBABILMENTE (90%) la maggior parte del riscaldamento è dovuta alle attività umane

2014: E' "estremamente probabile" che le attività umane siano la causa dominante dei

cambiamenti climatici

Papa Francesco, LaudatoSi

IPCC, 2013: Summary for Policymakers. In: Climate Change 2013: The Physical Science Basis. Contribution of Working Group I to the Fifth Assessment Report o. http://ipcc.ch/report/ar5/wg1/

13950 articoli scientifici Sui cambiamenti climatici

24 dubitano del global warming

Quantifying the consensus on anthropogenic global warming in the scientific literature,

Cook et al, Environ. Res. Lett. 8 (2013) 024024 (7pp) doi:10.1088/1748-9326/8/2/024024 • http://iopscience.iop.org/article/10.1088/1748-9326/8/2/024024/pdf

. CMIP5 historical simulations (1850–2012) with GISS ModelE2 Miller, R. L., et al. (2014), CMIP5 historical simulations (1850–2012) with GISS

-

Credit: Denial101x, Based on a work at www.skepticalscience.com J.Cook

Making Sense of Climate Science Denial https://www.edx.org/course/making-sense-climate-

science-denial-uqx-denial101x-0

1992

Credit: CRU Climate Res.Unit Univ. east Anglia

Temperature medie globali dal 1850 al 2015 “individual record years and the observed runs of record-setting

temperatures were extremely unlikely to have occurred in the absence of human-caused climate change”

Mann et al, The Likelihood of Recent Record Warmth, doi:10.1038/srep19831 Nature http://www.nature.com/articles/srep19831

• Temperature medie globali nel 2015, fonte e credit NASA GISS: • il riscaldamento del pianeta non è uniforme, questo provoca impatti e

ripercussioni nella circolazione generale dell’atmosfera

Temperature medie in Italia dal 1800 al 2015 Credit: CNR ISAC www.isac.cnr.it/~climstor/climate/mean_yr_ita_TMM_met.html

Brunetti et al, http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.1251/abstract

• Temperature medie in Emilia Romagna • Credit: ARPAE Emilia Romagna

•L’Osservatorio Geofisico, oggi afferente al DIEF UNIMORE con responsabile scientifico il pro.Sergio Teggi, rileva dati meteoclimatici fin dal 1830

•L’accordo di Parigi cita, art. 7.7, "l’approfondimento della conoscenza scientifica sul clima inclusa la ricerca, l’osservazione sistematica del sistema climatico ed i sistemi di allerta precoce in una maniera che aiuti i servizi climatici e supporti la presa di decisione.

• Alcuni esempi di pubblicazioni basate sui dati dell’Osservatorio Geofisico del DIEF UNIMORE

A Modena è particolarmente evidente l’aumento di estati “roventi”: 2003, 2012,2015 eccedono di 3-4 St.Dv la variabilità interannuale

• Nel 2009 a Copenaghen, COP 15 la ricerca di un trattato, protocollo o altro strumento legale fallì anche per le discussioni,

infinite, sui numeri e impegni da concordare

a COP 15 per UNIMORE era presente il prof.Dario Sonetti, ex Dip.Biologia Animale e presidente FpS ONULS, e Luca Lombroso, ex

DIMA

COP 15:Copenaghen Hopenhagen

COP 16:Yes Cancun can: passo avanti diplomatico

COP 17:Durban,lunga notteCOP 19: Varsavia

accogliere i partecipanti nelle migliori condizioni per lavorare e discutere

Facilitare il dibattito tra le nazioni e assicurare un processo negoziale trasparente e inclusivo per favorire l’adozione di

un accordo. Questo non è un compito facile, perché le decisioni possono essere prese solo unanimemente

La prossima conferenza ONU, COP 21, sarà il più grande summit

internazionalela posta in gioco è alta: gestire la

perturbazione climatica che minaccia la nostra società ed economia. La conferenza dovrebbe portare

all’adozione di un accordo universale per la transizione verso una società

low carbon e a un’economia resiliente ai cambiamenti climatici

LE COP sono conferenze IBRIDE Negoziati ONU (UNFCCC)

seminari scientifici, economici, policy (side events) mostre ed esposizioni

Partecipano, da 195 paesi del mondo Delegati (parties)

Agenzie intergovernative (IPCC, UNEP, WMO, ecc) osservatori (ONG ambientaliste, scientifiche, di categoria, indigeni, ecc

giornalisti e media

Obiettivo “non vincolante”

UNFCCC: raggiungere la stabilizzazione

delle concentrazioni dei gas serra in atmosfera a un livello

abbastanza basso per prevenire interferenze antropogeniche

dannose per il sistema climatico

Lo scopo della COP 21 è limitare il global warming entro i 2°C rispetto

all’era pre industriale (1850)

il futuro accordo interazione dovrà prima di tutto, in modo equilibrato, fare lo sforzo di ridurre le emissioni di gas a effetto

serra - e adattare le società alle perturbazioni climatiche esistenti

prima della COP 21, ogni nazione doveva comunicare i suoi “contributi

nazionali” (INDC) presentando gli sforzi che intende attuare

Altra parte essenziale degli obiettivi di Parigi è stanziare 100 miliardi

di dollari all’anno (circa 78 milioni di euro) di contributi statali, di

organizzazioni internazionali e dal

settore privato dal 2020 per aiutare i PVS

Molte iniziative su larga scala sono correntemente sviluppate da vari enti subnazionali (città, Regioni, ecc),

associazioni, businesses, ecc. Questo è quel che si chiama L’agenda delle soluzioni

Prima della Conferenza di Parigi gli Stati Membri sono stati invitati a presentare gli INDC Intended National Determination Contirbution. 150 li

hanno presentati entro il 30/10/2015, altri per un totale di 184 paesi durante COP 21

2 gradi 5 gradi

2 gradi centigradi: scarsità d’acqua in aumento in Africa meridionale e nel Mediterraneo. Significativo declino nella produzione di cibo in Africa, dove la malaria infliggerà 60 milioni di persone.Fino a 10 milioni di persone afflitte dalle alluvioni costiere ogni anno. Le specie che vivono all’artico, come gli orsi polari, minacciate d’estinzione insieme a una cifra oscillante fra il 15 e il 40% della restante selvaggina mondiale. La corrente del golfo potrebbe iniziare ad indebolirsi e la fusione della calotta glaciale sulla Groenlandia divenire irreversibile.

5 gradi centigradi : possibile scomparsa di enormi ghiacciai sull’ Himalayas, affliggendo con la carenza idrica il 25% della popolazione della Cina e centinaia di milioni di persone in India. L’acidità degli oceani aumenta con minaccia di totale collasso dell’industria ittica. Il livello del mare sale inesorabilmente inondando vaste regioni dell’Asia e circa la metà delle più grandi città del mondo, comprese Londra, New York e Tokyo.

La scelta è nostra!

Costo azione: 1% PIL globale - Costo inazione: fino 20% PIL globale Stern, 2006, The Economics of Climate Change, Cambridge University Press, ISBN: 9780521700801

http://www.cambridge.org/us/academic/subjects/earth-and-environmental-science/climatology-

World Bank: avoid 4°C https://www.youtube.com/watch?v=CQbOlI0YQNs

INNALZAMENTO DEL LIVELLO DEL MARE NEL 2100 http://www.emiliaromagnameteo.com/romagna-sommersa-dipende-dalla-cop-21-di-parigi/

Simulazione via http://sealevel.climatecentral.org/news/global-mapping-choices Based on Strauss B.H, Carbon choices determine US cities committed to futures below

sea level, doi: 10.1073/pnas.1511186112 PNAS November 3, 2015 vol. 112 no. 44 13508-13513 http://www.pnas.org/content/

Scenario 1.5°C Scenario 4°C

Impatto neve 2 g

scenario 2°C o scenario BAU: cosa significa per la neve e gli sport invernali

Climate Change in the European Alps: Adapting Winter Tourism and Natural Hazards Management, OECD 2007, ISBN: 9789264031692, foto

cortesia Marco Berni DIEF UNIMORE

La COP 21 si è aperta con una agenda capovolta rispetto alle precedenti: fin dal primo giorno, 29 novembre 2015, si è svolta la Sessione

Alto Livello con la presenza di oltre 140 capi di Stato

Previsioni per Parigi COP 21 http://www.emiliaromagnameteo.com/previsioni-per-parigi-cop21/

Obama frasesiamo la prima generazione che subisce gli effetti dei cambiamenti climatici e l'ultima che può fare qualcosa

per fermarli

29 novembre 2015 la marcia per il clima

Entrare a una COP è entrare alle NAZIONI UNITE

Luca Lombroso ha partecipato a COP 21 come “observer” accreditato nella delegazione FLA Fondazione Lombardia per l’Ambiente, nell’ambito

di una collaborazione con il DIEF UNIMORE

Affiliazione delle NGO aderenti all'UNFCCC: i RINGO Research and Independent Non-governmental Organisations )to UNFCCC sono il

secondo raggruppamento di ONG http://www.ringos.net

Entrare a una COP è entrare alle NAZIONI UNITE La partecipazione a COP 21

Side eventGAP report

La prima versione della bozza di accordo aveva 34678 parole e 1609 frasi fra parentesi (opzioni negoziali)

La sala plenaria Seinne, la principale, é veramente enorme, 2000 posti, e bella,entro mentre parla Excellency Mr. Yeshey Dorji, Minister of Agriculture and Forests and Vice Chair of National Environment Commission of Bhutan

Il piccolo stato tibetano è l’unico che ha presentato un INDC giudicato “adeguato” da Carbon Tracker per il target dei due gradi, il Ministro dell’agricoltura del Bhutan dice che hanno adottato come parametro di sviluppo la felicità interna

anziché il PIL e che si esprimono per un accordo forte e politicamente vincolante

lombroso giorno 1 da #cop21 http://transitionitalia.it/2015/12/08/lombroso-giorno-1-da-cop21/

Julianne Hickey parla degli impatti in Oceania, in particolare cicloni tropicali e aumento del livello del mare, per queste zone i cambiamenti climatici non sono una questione economica ma di sopravvivenza!ecco perché gli stati insulari

chiedono di riconoscere come target di massimo riscaldamento planetario non 2ºC bensì 1.5ºC.

UNEP Emission GAP Report: http://www.unep.org/publications/ebooks/emissionsgapreport/

qual è il GAP dei tagli di emissioni nel percorso verso i 2°C?

UNEP GAP Report: gli impegni (INDC) presentati da oltre 140 stati membri (189 a fine COP)

presentano, rispetto alla “pathway” dello scenario 2°C, un GAP di 12-15 GtCO2 nel 2030

quasi tutti i paesi, compreso i grandi “inquinatori” hanno presentato gli INDC ma il risultato è insufficiente per l’obiettivo 2°C

Bicchiere mezzo pieno (evitiamo la “catastrofe”) o mezzo vuoto (non centriamo l'obiettivo)? Oppure, è mezzo vuoto ma proveremo a

riempirlo ?

IPCC:Enhancing the useful to the UNFCCC Process

meat: the big omission from the talks on emission. Pubblic understanding and policy option

ridurre del 30% il consumo di carne e prodotti di origine animale in UE potrebbe significare una riduzione del 15-24% dei gas serra, miglioramento

di qualità aria e acque e della salute

Changing Climate, Changing Diets Pathways to Lower Meat Consumption: https://

www.chathamhouse.org/sites/files/chathamhouse/publications/research/

What Happens in the Arctic Doesn't Stay in the Arctic, con Jainey K.Bavishi,  consulente della Casa Bianca per le questioni

ambientali e climatiche, Patrick Taylor del NASA Langley center https://www.youtube.com/watch?v=NciOiAvdLQ0

Francis, J. A., and S. J. Vavrus (2012), Evidence linking Arctic amplification to extreme weather in mid-latitudes, Geophys. Res. Lett., 39, L06801, doi:10.1029/2012GL051000. https://

www.youtube.com/watch?v=4spEuh8vswE

amplificazione artica: La corrente a getto diventa più ondulata e più lenta a causa del ritorno dei ghiacci artici, aumentando, nell’ambito di un clima più caldo, gli episodi di irruzioni di aria fredda

9 dicembre 2015: un fulmine squote Parigi - High ambition coalition una nuova coalizione negoziale fra UE, USA e 79 PVS, fra cui le piccole

isole Stato oceaniche http://www.italiaclima.org/un-fulmine-scuote-parigi-una-nuova-alleanza-per-le-ultime-ore-del-negoziato/

Il Ministro degli Esteri delle Isole Marshall De Brum (a sinistra) con il Commissario Europeo per il Clima e l’Energia Canete (da Italian Climate Network)

INDABA Gli Zulu a Parigi in aiuto ai negoziati!

Sabato 11 dicembre 2015, ore 12, Laurent Fabius, presidente COP 21 Stiamo chiudendo con un accordo ambizioso e equilibrato che riflette le posizioni

delle parti Contiene i principali progressi, Sostenibile equilibrato e giuridicamente vincolante

Riconosce il concetto di giustizia climatica, Tiene conto della responsabilità differenziata, Conferma il nostro impegno per limitare il global warming a molto

meno di 2°C facendo ogni sforzo per raggiungere 1.5°C Se si adotta questo testo si va nella storia

E’ un momento storico per creare un accordo giuridico universale verso uno sviluppo resiliente con poche emissioni e sostenibile

Questo accordo va a sostenere grandi cause come sicurezza alimentare, salute pubblica e in fin dei conti la pace

l’Accordo di Parigi è “storico” perché per la prima volta, dopo il Protocollo di Kyoto, dalla COP esce, oltre ad una “COP decision”, un vero

e proprio trattato internazionale, accettato e condiviso, e con impegni (differezniati e volontari) di tutte le 196 parties dell’UNFCCC

l’Accordo di Parigi diventerà giuridicamente vincolante dopo la firma dell’accordo che avrà luogo a New York tra l’aprile del 2016 e l’aprile del

2017, a condizione che sia ratificato da almeno 55 paesi che rappresentino insieme oltre il 55% delle emissioni globali di gas serra. Anche in Italia dovrà essere recepito da un provvedimento di Legge

COP 21 outcame http://unfccc.int/files/home/application/pdf/decision1cp21.pdf traduzione del dott.Valentino Piana www.accordodiparigi.it

Traduzione a cura Fondazione Sviluppo Sostenibile http://www.fondazionesvilupposostenibile.org/dtln-1932-Il_Patto_di_Parigi

I paesi firmatari “riconoscono la necessità di una risposta efficace e progressivamente crescente alla minaccia urgente del cambiamento

climatico basata sulla migliore conoscenza scientifica disponibile,”

Obiettivo 2°C, meglio ancora 1.5°C: Viene stabilito per la prima volta, in modo politicamente vincolante,

un limite di massimo riscaldamento planetario”ben al di sotto” dei 2ºC rispetto all’era preindustriale, facendo tutti gli sforzi per limitarlo a 1.5ºC.

Sono previsti controlli e revisioni periodici degli impegni, stanziamenti economici consistenti, 100 miliardi di dollari all'anno dal 2020 a carico dei paesi industrializzati per aiutare i PVS

impegni per l'adattamento, il trasferimento tecnologico, meccanismi per difendere le foreste e varie altre questioni.

L’equità intergenerazionale è il principio secondo cui il pianeta debba essere consegnato alle generazioni future in condizioni non peggiori rispetto a quelle in cui l’abbiamo

ereditato: ciò si traduce nel diritto delle generazioni future di usufruire dello stesso tipo di risorse e servizi ecologici di cui possono beneficiare le generazioni attuali

Vi sono, soprattutto, una serie di importanti principi di riconoscimento di vari diritti, fra cui i diritti umani,  l’equità di genere, dei bambini, dei popoli

indigeni, dei migranti ed  equità intergenerazionale.

con le promesse di riduzione attuali, c'è un GAP di 15 miliardi di tonnellate di CO2 per il percorso da fare per contenere il global warming

si stabiliscono impegni di riduzione delle emissioni ma con un approccio nuovo, dal basso, ovvero non sono <imposte> con una tabella ma sono state presentate, e recepite nell'accordo, le <intenzioni di

riduzione> (INDC l'acronimo delle nazioni unite) presentate da quasi tutti i paesi del mondo che coprono oltre il 90% delle emissioni.

art.4 “le Parti intendono raggiungere il picco globale delle emissioni di gas ad effetto serra nel più breve tempo possibile, …. 1. in modo da raggiungere nella seconda metà di questo secolo un equilibrio tra le emissioni di origine antropica dalle varie fonti e gli assorbimenti dei pozzi di gas ad

effetto serra, con un approccio basato sull’equità, e nel contesto dello sviluppo sostenibile e degli sforzi per sradicare la povertà.

si indica anche la strada da percorrere per colmare il gap attraverso il livello sub nazionale: regioni, città , imprese, associazioni e società civile.

http://climateaction.unfccc.int 15 Università, USA, Cina, Canada, Australia, India, hanno presentato

impegni volontari di riduzione delle emissioni

“2030 OBIETTIVI CLIMA-ENERGIA PER UNA ECONOMIA EUROPEA COMPETITIVA, SICURA E A BASSE EMISSIONI DI CARBONIO

European Council 23-24 October 2014

Almeno 40% riduzione emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto al 1990

Almeno il 27% dell’energia consumata dovrà essere prodotta da rinnovabili

gli INDC sono contributi volontari, ma l’impegno Europeo è obbligatorio per l’UE e quindi anche per l’Italia!

il parere di Kevin Anderson, professor Energy and Climate Change University Manchester, director Tybdall Center for climate change:

“ci manca il coraggio” https://www.youtube.com/watch?v=vdz_54enYv0

http://www.nature.com/polopoly_fs/1.19074!/menu/main/topColumns/topLeftColumn/pdf/528437a.pdf

http://www.tyndall.ac.uk/publications/tyndall-working-paper/2015/towards-culture-low-carbon-research-21st-century

http://www.tyndall.ac.uk/sites/default/files/twp161.pdf

l’art.8 Accordo Parigi “le Parti riconosco l’importanza… limitare danni associati agli effetti avversi del cambiamento climatico, tra cui gli eventi meteorologici estremi e gli eventi ad insorgenza lenta, e il ruolo dello sviluppo sostenibile nel ridurre il rischio di perdite e danni.

l’art.21 della COP decisioni “21.Invita l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) a preparare una relazione speciale nel 2018 sull'impatto del riscaldamento globale di 1,5 °C

rispetto ai livelli pre- industriali e i relativi percorsi globali delle emissioni di gas a effetto serra;

l’art.12 Accordo Parigi “le Parti devono collaborare nell’adozione di misure, come

opportuno, per migliorare l'istruzione sul cambiamento climatico, la formazione, la sensibilizzazione del pubblico, la partecipazione

Oltre Parigi: le opportunità per la ricerca e le università

l’art.133-137 della COP decision sul ruolo subnazionale,la necessità di rafforzare le conoscenze, le tecnologie, le pratiche e gli sforzi delle comunità locali , il ruolo

importante di fornire incentivi per le attività di riduzione delle emissioni,

l’art.7 Accordo Parigi “ 2. Le Parti riconoscono che l'adattamento è una sfida globale affrontata da tutti a scala locale, subnazionale, nazionale, regionale e internazionale, …

20202019201820172016 20252024202320222021

Facilitative Dialogue(Progress towards

mitigation LTG)

Global Stocktake(Progress on mitigation, adaptation & support)

Countries submit new or updated NDC with

2030 horizon

Countries submit new NDC with 2035 horizon

Facilitative Dialogue(pre-2020 finance & mitigation ambition)

Political moments for raising ambition

Decision points on key technical & institutional foundations

Review of Warsaw International

Mechanism (WIM)

Review of adaptation institutions

COP 22 COP 23 COP 24 COP 25 COP 26 COP 27 COP 28 COP 29 COP 30 COP 31

Adopt accounting modalities for public

finance

Review of capacity building committee

UNFCCC Negotiations: Forward Look

Adoption of the rules & modalities for - the global stocktake; scope of future NDCs; the compliance committee; market mechanisms; transparency of

action & support (MRV); and recommendations on mobilisation of support - will occur at the first session of the meeting of the Parties to the Paris Agreement, which could be held at any time, but will likely be in 2020.

Oltre Parigi: le prossime tappe negoziali con scadenze di 5 anni, cadenzate con i ritmi elettorali delle principali democrazie

proposta di adesione UNIMORE a UNFCCC presentata dal DIEF: Opportunità per ricerca, internazionalizzazione, formazione, progetti

internazionali, ecc ecc

“per la prima volta, ogni nazione del mondo si è impegnata a

tagliare le emissioni ed incrementare la resilienza e unirsi nella causa comune di agire per i

cambiamenti climatici. quello che sembra impensabile è

diventato inarrestabile”

Grazie per l’attenzione e grazie soprattutto all’Osservatorio Geofisico, al DIEF, alla BSI e a UNIMORE !

Luca Lombroso