La comunicazione Progetto formativo per Referenti della Formazione.

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La comunicazioneProgetto formativo per Referenti della

Formazione

Obiettivi didattici

• Comprendere i principi fondamentali della comunicazione

• Sviluppare/approfondire le capacità personali di monitoraggio della comunicazione

• Comunicazione individuale, comunicazione organizzativa

• La comunicazione relativa al ruolo di formatore interno

I principi fondamentali della comunicazione

• Che cos’è la comunicazione?

• Quali sono i suoi funzionamenti?

• Quale responsabilità nella comunicazione?

• Comunicazione e identità, comunicazione e ruolo …

COMUNICARE

scambio di informazioniche producono influenza reciproca

SIGNIFICAmettere in comune qualcosa

di se stessi

LA COMUNICAZIONE E’ PLURALE

coinvolge l’altronel suo modo di ascoltare

CONOSCENZA DI SE'CONOSCENZADELL'ALTRO

PERCEZIONEPERCEZIONE

COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE

RELAZIONERELAZIONE

COMPORTAMENTICOMPORTAMENTI

La mappa del processo comunicativo

REALTA'ESTERNA

FILTROFISIOLOGICO

FILTROEMOTIVO

FILTROCULTURALE

I filtri della percezione

OGNI PERSONA E' CARATTERIZZATA DA:

proprio sistema percettivo

concetto di sé

storia personale

bisogni e legami affettivi

formazione intellettuale e culturale

valori di riferimento

motivazioni ed aspettative

ruoli psico-sociali e professionali

proprio sistema percettivo

concetto di sé

storia personale

bisogni e legami affettivi

formazione intellettuale e culturale

valori di riferimento

motivazioni ed aspettative

ruoli psico-sociali e professionali

la comunicazione è quindi mediata da:

FILTRO

EFFETTO ALONE

La differenza del soggetto

OGNI ESPERIENZA E’ UN ATTO PERSONALE

PERCHE’ COINVOLGE LA STRUTTURA

BIOLOGICA

PSICOLOGICA

E CULTURALE

DI CHI CONOSCE

OGNI ESPERIENZA E’ UN ATTO PERSONALE

PERCHE’ COINVOLGE LA STRUTTURA

BIOLOGICA

PSICOLOGICA

E CULTURALE

DI CHI CONOSCE

perciòLA CERTEZZA E’ UN FENOMENO INDIVIDUALE

perciòLA CERTEZZA E’ UN FENOMENO INDIVIDUALE

La realtà è una costruzione

COSE DIVERSE

CIO' CHE NON C'E'

LA FIGURA SU DI UNO SFONDO

ALL'INTERNO DI UN CAMPO COGNITIVO

CIO' A CUI CI SIAMO ABITUATI A VEDERE

CIO' CHE E' CHIARO E NON AMBIGUO

COSE DIVERSE

CIO' CHE NON C'E'

LA FIGURA SU DI UNO SFONDO

ALL'INTERNO DI UN CAMPO COGNITIVO

CIO' A CUI CI SIAMO ABITUATI A VEDERE

CIO' CHE E' CHIARO E NON AMBIGUO

Quel che vediamo

ACCETTARE LA NOSTRA PERCEZIONE COME

UNA DELLE PERCEZIONI POSSIBILI DELLA REALTA’

Non è facile...

Non è un problema di percezione giusta o sbagliatama di “Punti di Vista”

E NON LA PERCEZIONE DELLA REALTA’

VERBALE

NON VERBALE

Parole, suoni

Cinesica : postura, gesti, movimenti del corpo, espressione del volto, sguardo, ...

Prossemica: uso dello spazio: distanza, orientamento, ...

paralinguisticaqualità della voce: tono, ritmo, volume,...

La comunicazione impiega molti mezzi

EMITTENTEEMITTENTE RICEVENTERICEVENTE

MESSAGGIO

SEGNALE

CANALE

FEEDBACK

codificazione decodificazione

codice codice

Un modello di comunicazione

FISIOLOGICIcaldo, freddo, malessere, ...

TECNICIrumori, ambiente, ...

PSICO-SOCIALIdifferenza di personalità, di educazione, di

istruzione, di cultura, ...

SEMANTICIpluralità di significato di molte parole

I disturbi della comunicazione

NON E’ VERO CIO’ CHE DICE L’EMITTENTE,MA CIO’ CHE COMPRENDE IL RICEVENTE

NON E’ VERO CIO’ CHE DICE L’EMITTENTE,MA CIO’ CHE COMPRENDE IL RICEVENTE

La responsabilità della comunicazione

In una comunicazione ci sono

La relazione “qualifica” la comunicazioneLa relazione “qualifica” la comunicazione

CONTENUTO, ciò di cui si parlaRELAZIONE,

lo stato di reciproco riconoscimento della propria immagine di sé in rapporto con l’atro

CONTENUTO

La comunicazione e la relazione

RELAZIONE

di confermare la nostra identità

di escludere vissuti distruttivi (colpevolezza, morte, aggressività)

di proiettare se stessi nel mondo

I bisogni significativi nella relazione

Quanto la relazione è disagevole il passaggio del contenuto viene bloccato

la percezione che nell'interlocutore si celi un giudizio negativo

una sproporzione tra l'immagine di me e l'immagine che ho dell'altro

una sproporzione tra l'immagine di me e la realtà

Minacce alla comunicazione

informazioneinformazione“se ho capito bene...; volevi dire che....”

reazione personalereazione personale“..quando lo hai detto mi sono sentito a disagio....”

reazione giudicantereazione giudicante“..perché sopporti questo lavoro chiunque direbbe che sei migliore come ..che come....”

feedback forzatofeedback forzato“..non vedi che hai attaccato chiunque avesse assunto funzione di leader....”

interpretazioneinterpretazione“..forse sei depresso perché questo è il nostro ultimo incontro....”

Tipologie di feedback

specificobasato sui fattibasato sui fatti

controllabilegestibile dall’interlocutoregestibile dall’interlocutore

descrittivonon valutativonon valutativo

tempestivotale da correggere la rottatale da correggere la rotta

gradualeaccettabile dall’interlocutoreaccettabile dall’interlocutore

Feedback efficace

INPEGNARSI A RISPONDEREINPEGNARSI A RISPONDERE

Saper ascoltare, ovvero ascolto attivo

Determinare lo scopo di chi parla

Cercare le implicazioni

Distinguere fatti da opinioni

Individuare ed evitare le barriere

Organizzare e sintetizzare il contenuto

Distinguere contenuto da emozione

La Comunicazione lega e collega il La Comunicazione lega e collega il contesto interno ed esterno di contesto interno ed esterno di un’organizzazioneun’organizzazione

E’ un processo che dipende da tuttiE’ un processo che dipende da tutti

Non si può non comunicare in Non si può non comunicare in un’organizzazioneun’organizzazione

Si comunica ciò che si è, non solo Si comunica ciò che si è, non solo ciò che si intende trasmettere come ciò che si intende trasmettere come messaggiomessaggio

La comunicazione organizzativa

La comunicazione è un fatto costitutivo dell’organizzazione

PER L'EFFICACIA ORGANIZZATIVAPER L'EFFICACIA ORGANIZZATIVA PER IL GRADIMENTO SOGGETTIVO DEL PER IL GRADIMENTO SOGGETTIVO DEL

LAVOROLAVORO PER RINFORZARE L'IDENTITA' DI CHI LAVORAPER RINFORZARE L'IDENTITA' DI CHI LAVORA

CANALI IMPROPRICANALI IMPROPRI

INADEGUATA ATTENZIONEINADEGUATA ATTENZIONE

SCARSO ASCOLTOSCARSO ASCOLTO

SCARSA PROGETTAZIONESCARSA PROGETTAZIONEDI INCONTRI ,RIUNIONIDI INCONTRI ,RIUNIONI

MODALITA' AMBIGUEMODALITA' AMBIGUE................

?? !!

La coerenza è una condizione per una buona

comunicazione

LA COMUNICAZIONE NON PUO' ESSERE GESTITA SOLO DAL VERTICE

DEVE TENER CONTO DELLE DIFFERENZE FRA SETTORI, FUNZIONI, OBIETTIVI...

UNO STILE INDIFFERENZIATO SAREBBE UNO STILE INDIFFERENZIATO SAREBBE ASTRATTO E VUOTOASTRATTO E VUOTO

La comunicazione in azienda

1

2

Esiste uno stretto legame

tra l’evoluzione dei

modelli organizzativi e il

sistema di comunicazione

Cos’è la comunicazione interna?

LA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA

La comunicazione organizzativa è l’insieme dei processi di creazione e diffusione di informazione e di messaggi

entro e tra le diverse reti di relazioni interne ed esterne all’organizzazione

Coinvolge i membri interni, i collaboratori esterni e tutti i soggetti interessati

e coinvolti nella vita dell’organizzazione

(Invernizzi 1993)

Com

un

icazi

on

e o

rgan

izza

tiva

OBIETTIVO STRUMENTALE

RENDERE IL PROCESSO ORGANIZZATIVO

PIÙ EFFICIENTE ED EFFICACE

Com

un

icazi

on

e o

rgan

izza

tiva

COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA

MOTIVAZIONALE

ORGANIZZATIVA

VALORIALE

SOCIO-RELAZIONALE

LE FUNZIONI DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA

Fu

nzi

on

i d

ella c

om

un

icazi

on

e o

rgan

izza

tiva

FUNZIONE MOTIVAZIONALE

VANTAGGI:

• Maggiore partecipazione

• Coinvolgimento più intenso dei singoli nei progetti e

negli obiettivi dell’organizzazione

Fu

nzi

on

i d

ella c

om

un

icazi

on

e o

rgan

izza

tiva

FUNZIONE ORGANIZZATIVA

VANTAGGI:

• Migliore coordinamento tra centri decisionali

• Maggiore integrazione interfunzionale

• Più rapida implementazione di progetti complessi

• Più completa valorizzazionedelle competenze

Fu

nzi

on

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un

icazi

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izza

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FUNZIONE VALORIALE

VANTAGGI:

• Creazione di una nuova cultura organizzativa

• Creazione di una nuova identità interna

• Creazione di una tensione diffusa verso una nuova “vision”

Fu

nzi

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i d

ella c

om

un

icazi

on

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tiva

FUNZIONE SOCIO - RELAZIONALE

VANTAGGI:

• Miglioramento del clima interno• Migliore relazione tra le funzioni, anche gerarchiche

• Una diminuzione del conflitto tra le componenti organizzativi

•Migliore relazione all’interno dei reparti•Migliore relazione tra i vari reparti

Fu

nzi

on

i d

ella c

om

un

icazi

on

e o

rgan

izza

tiva

Comunicare è intendersi, non persuadere

Comunicare è creare le condizioni impegni reciproci

Comunicare è costruire le condizioni per una condivisione degli obiettivi da raggiungere

Comunicare è condividere i possibili rischi dell’operare

Comunicare è la complicità sui benefici che gli individui e l’organizzazione possono ottenere in questi sforzi comuni

Fu

nzi

on

i d

ella c

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un

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on

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izza

tiva

TIPI DI

COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA

FUNZIONALE FORMATIVA

INFORMATIVA

Tip

i d

i com

un

icazi

on

e o

rgan

izza

tiva

COMUNICAZIONE FUNZIONALE

Comprende le informazioni di tipo operativo per supportare i processi produttivi interni, e

quelli esterni

I Tip

i d

i com

un

icazi

on

e o

rgan

izza

tiva

COMUNICAZIONE INFORMATIVA

Riguarda tutte le informazioni necessarie a far conoscere

l’organizzazione nel suo complesso o importanti parti di essa, le sue strategie, i suoi valori, le sue

politiche e i suoi prodotti sia ai pubblici interni sia a quelli esterni

I Tip

i d

i com

un

icazi

on

e o

rgan

izza

tiva

COMUNICAZIONE FORMATIVA

Riguarda la formazione svolta sia nei contesti formativi creati ad hoc, sia sullo

stesso luogo di lavoro;è finalizzata inoltre alla comprensione e alla condivisione della strategia, della missione, della cultura dell’organizzazione in maniera tale da formare e coinvolgere i destinatari

I Tip

i d

i com

un

icazi

on

e o

rgan

izza

tiva

COMUNICAZIONE VERSO L’ALTO (bottom - up)

I CANALI FORMALI

COMUNICAZIONE ORIZZONTALE

COMUNICAZIONE VERSO IL BASSO

(top - down)

I can

ali f

orm

ali d

ella c

om

un

icazi

on

e

COMUNICAZIONE TOP DOWN

E’ un modello comunicativo prevalente nelle strutture gerarchico-funzionali e ripercorre la linea gerarchica formale che rispecchia i rapporti di potere così come sono presenti negli organigrammi

( Comunicazione a una via)

PRO

•Rapidità

•Precisione

•Metodicità

•Facilitazione del lavoro di gruppo

CONTRO

•Ruolo inattivo dei dipendenti

•Insoddisfazione

I can

ali f

orm

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ella c

om

un

icazi

on

e

E’ un feed-back di dati o di informazioni che partono dalla base per giungere ai vertici

organizzativi(Comunicazione a due vie)

COMUNICAZIONE BOTTOM-UP

PRO

•Favorisce gli scambi interpersonali

•Incrementa la soddisfazione

•Diminuisce la cattiva comprensione

•Facilita il lavoro di gruppo

CONTRO

•Aumento dell’ansia

•Aumenta della quantità della relazione

I can

ali f

orm

ali d

ella c

om

un

icazi

on

e

COMUNICAZIONE ORIZZONTALE

“la lateral comunication” ha la funzione di coordinamento e integrazione di competenze tra

unità organizzative diverse

COLLEGHI DI

PARI GRADO STESSO GRUPPO

DI LAVORO

UNITA’ DI PARI LIVELO

ORGANIZZATIVO

I can

ali f

orm

ali d

ella c

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icazi

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