Post on 22-Feb-2019
LA CARATTERIZZAZIONE DEI RIFIUTI:LA CARATTERIZZAZIONE DEI RIFIUTI:NORMATIVA RECENTENORMATIVA RECENTE
E ALCUNI CASI E ALCUNI CASI DIDI DIFFICILE APPLICAZIONEDIFFICILE APPLICAZIONE
APPLICAZIONE DELLA NORMA UNI 10802APPLICAZIONE DELLA NORMA UNI 10802TEST TEST DIDI CESSIONE PER RECUPEROCESSIONE PER RECUPEROO AMMISSIBILITA’ IN DISCARICAO AMMISSIBILITA’ IN DISCARICA
UNI 12457UNI 12457--2 2
Dr. Paolo Pedersini
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010
RIFERIMENTI NORMATIVIRIFERIMENTI NORMATIVI
RECUPERO RECUPERO DIDI RIFIUTIRIFIUTI
art. 181 e art. 181art. 181 e art. 181--bisbisdel D. del D. LgsLgs. 152/2006 e . 152/2006 e s.m.i.s.m.i.
rimanda al D.M. 5 febbraio 1998 e rimanda al D.M. 5 febbraio 1998 e s.m.i.s.m.i.art. 9art. 9
CAMPIONAMENTO secondo CAMPIONAMENTO secondo UNI 10802UNI 10802ee
TEST TEST DIDI CESSIONE secondo CESSIONE secondo Allegato 3Allegato 3
Dr. Paolo Pedersini
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010
RIFERIMENTI NORMATIVIRIFERIMENTI NORMATIVI
TEST TEST DIDI CESSIONE secondo Allegato 3 CESSIONE secondo Allegato 3 cita:cita:
“ Per la determinazione del test di cessione si applica “ Per la determinazione del test di cessione si applica l‘ l‘ appendice A appendice A alla norma alla norma UNI 10802UNI 10802, secondo la , secondo la metodica prevista dalla norma metodica prevista dalla norma UNI EN 12457UNI EN 12457--2 2 ““
Dr. Paolo Pedersini
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010
RIFERIMENTI RIFERIMENTI NORMATIVINORMATIVI
RECUPERO RECUPERO DIDIRIFIUTIRIFIUTI
D.M. 5/2/1998D.M. 5/2/1998
Allegato 3Allegato 3
Dr. Paolo Pedersini
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010
L/S=10 L/kg Parametro Limite u.m.
NITRATI (come NO3) 50 mg/L
FLUORURI (come F) 1,5 mg/L
SOLFATI (come SO4) 250 mg/L
CLORURI (come Cl) 100 mg/L
CIANURI (come CN) 50 μg/L
BARIO (come Ba) 1,000 mg/L
RAME (come Cu) 0,05 mg/L
ZINCO (come Zn) 3 mg/L
BERILLIO (come Be) 10 μg/L
COBALTO (come Co) 250 μg/L
NICHEL (come Ni) 10 μg/L
VANADIO (come V) 250 μg/L
ARSENICO (come As) 50 μg/L
CADMIO (come Cd) 5 μg/L
CROMO TOTALE (come Cr) 50 μg/L
PIOMBO (come Pb) 50 μg/L
SELENIO (come Se) 10 μg/L
MERCURIO (come Hg) 1 μg/L
AMIANTO 30 mg/L
COD 30 mg/L
pH 5,5 < > 12,0 unità
RIFERIMENTI NORMATIVIRIFERIMENTI NORMATIVI
SMALTIMENTO SMALTIMENTO DIDI RIFIUTIRIFIUTI
tab. 2, tab. 5 e tab. 6tab. 2, tab. 5 e tab. 6del D. M. 3 agosto 2005del D. M. 3 agosto 2005
rimanda al rimanda al CAMPIONAMENTO secondo CAMPIONAMENTO secondo UNI 10802UNI 10802
eeTEST TEST DIDI CESSIONE CESSIONE UNI EN 12457 1UNI EN 12457 1--44
Dr. Paolo Pedersini
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010
RIFERIMENTI RIFERIMENTI NORMATIVINORMATIVI
SMALTIMENTO SMALTIMENTO DIDIRIFIUTIRIFIUTI
D.M. 3 agosto 2005D.M. 3 agosto 2005Tabella 2Tabella 2
Limiti di concentrazione Limiti di concentrazione nell'eluatonell'eluato
accettabilita'accettabilita' in discariche in discariche rifiuti inerti rifiuti inerti
Dr. Paolo Pedersini
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010
L/S=10 L/kg Parametro Limite u.m.
ARSENICO 0,05 mg/L
BARIO 2 mg/L
CADMIO 0,004 mg/L
CROMO TOTALE 0,05 mg/L
RAME 0,2 mg/L
MERCURIO 0,001 mg/L
MOLIBDENO 0,05 mg/L
NICHEL 0,04 mg/L
PIOMBO 0,05 mg/L
ANTIMONIO 0,006 mg/L
SELENIO 0,01 mg/L
ZINCO 0,4 mg/L
CLORURI 80 mg/L
FLUORURI 1 mg/L
SOLFATI 100 mg/L
FENOLO INDICE 0,1 mg/L
DOC 50 mg/L
TDS 400 mg/L
UNI EN 12457UNI EN 12457--22
Lisciviazione Lisciviazione –– Prova di conformità per la Prova di conformità per la lisciviazione di lisciviazione di rifiuti granulari rifiuti granulari e e fanghifanghi
Parte 2 : Prova a singolo stadio, con un rapporto Parte 2 : Prova a singolo stadio, con un rapporto liquido/solido di 10 L/kg, per materiali con liquido/solido di 10 L/kg, per materiali con
particelle di dimensioni minori di 4 mm (con o particelle di dimensioni minori di 4 mm (con o senza riduzione delle dimensioni)senza riduzione delle dimensioni)
Dr. Paolo Pedersini
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010
UNI EN 12457UNI EN 12457--22
Lisciviazione Lisciviazione –– Prova di conformità per la Prova di conformità per la lisciviazione di rifiuti lisciviazione di rifiuti granularigranulari e e fanghifanghi
Definizioni:Definizioni:Rifiuto granulareRifiuto granulare: rifiuto che non è né monolitico, né liquido, : rifiuto che non è né monolitico, né liquido,
né gas, né fangoné gas, né fangoFangoFango: miscela di liquido e solidi separati da vari tipi di : miscela di liquido e solidi separati da vari tipi di
liquidi come risultato di processi naturali o artificiali liquidi come risultato di processi naturali o artificiali (materiale ottenuto da un processo di sedimentazione o (materiale ottenuto da un processo di sedimentazione o
filtrazione _ da UNI 10802)filtrazione _ da UNI 10802)Rifiuto monoliticoRifiuto monolitico: materiale che presenta determinate : materiale che presenta determinate
dimensioni minime e proprietà fisiche e meccaniche che ne dimensioni minime e proprietà fisiche e meccaniche che ne garantiscono l’integrità per un determinato periodo di garantiscono l’integrità per un determinato periodo di
tempo (vedi norma UNI 10802)tempo (vedi norma UNI 10802)
Dr. Paolo Pedersini
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010
UNI 10802UNI 10802
Criteri di Criteri di monoliticitàmonoliticità (Appendice A (Appendice A –– Punto A.3.2)Punto A.3.2)
1. 1. Dimensioni di almeno 4 cm in ogni direzioneDimensioni di almeno 4 cm in ogni direzione
2. 2. Non sono palesemente frantumabili per compressione Non sono palesemente frantumabili per compressione manualemanuale
3. 3. Risultano ancora integri alla fine della prova di eluizione Risultano ancora integri alla fine della prova di eluizione (48 ore)(48 ore)
4. 4. Presentano un contenuto di materiale di granulometria Presentano un contenuto di materiale di granulometria minore a 4 cm inferiore al 30 % in peso.minore a 4 cm inferiore al 30 % in peso.
Dr. Paolo Pedersini
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010
UNI EN 12457UNI EN 12457--2 2 e e UNI 10802UNI 10802
1. 1. PREPARAZIONE DEL CAMPIONEPREPARAZIONE DEL CAMPIONE
2. 2. PROVA PROVA DIDI LISCIVIAZIONELISCIVIAZIONE
3. 3. ANALISI DEI LISCIVIATIANALISI DEI LISCIVIATI
Dr. Paolo Pedersini
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010
UNI 10802UNI 10802
1. 1. PREPARAZIONE PREPARAZIONE DEL CAMPIONEDEL CAMPIONE
In UNI EN 12457 In UNI EN 12457 si cita solo si cita solo frantoio a frantoio a mascelle e mascelle e
dispositivo di dispositivo di tagliotaglio
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010
UNI EN UNI EN 1245712457--22
2.2.PROVA PROVA DIDI
LISCIVIAZIONELISCIVIAZIONE
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010
UNI EN UNI EN 1245712457--22
2.2.PROVA PROVA DIDI
LISCIVIAZIONELISCIVIAZIONE
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010
UNI 12457UNI 12457--22e e UNI 10802 UNI 10802
ALCUNE CRITICITÀALCUNE CRITICITÀ
1. 1. Come trattare i campioni monolitici Come trattare i campioni monolitici ??
2. 2. Frantumazione del campione:Frantumazione del campione:come comportarsi in caso di come comportarsi in caso di
formazione di frazione “fine” formazione di frazione “fine” ??
Dr. Paolo Pedersini
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010
UNI 12457UNI 12457--22 e e UNI 10802 UNI 10802
ALCUNE CRITICITÀALCUNE CRITICITÀ
1. 1. Come trattare i campioni monolitici Come trattare i campioni monolitici ??
Sia per il Sia per il RECUPERORECUPERO dei rifiuti che per lo dei rifiuti che per lo SMALTIMENTOSMALTIMENTO la la legge rimanda esclusivamente a tali norme tecniche.legge rimanda esclusivamente a tali norme tecniche.
Nel caso di rifiuti in blocchi compatti di dimensioni superiori, Nel caso di rifiuti in blocchi compatti di dimensioni superiori, in ogni direzione, ai 4 cm (>30% in peso) non rientreremmo in ogni direzione, ai 4 cm (>30% in peso) non rientreremmo
più nel campo di applicazione della più nel campo di applicazione della UNI 12457UNI 12457--22 in quanto in quanto esclusivamente riferita ai campioni granulari o ai fanghi.esclusivamente riferita ai campioni granulari o ai fanghi.
Dr. Paolo Pedersini
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010
UNI 12457UNI 12457--22 e e UNI 10802 UNI 10802
1. 1. Come trattare i campioni monolitici Come trattare i campioni monolitici ??
Nel caso di campioni monolitici rimarrebbe applicabile la Nel caso di campioni monolitici rimarrebbe applicabile la norma tecnica norma tecnica UNI 10802UNI 10802 che prevede una apposita sezione che prevede una apposita sezione
riferita a tali rifiuti e per i quali indica modalità di conduzione riferita a tali rifiuti e per i quali indica modalità di conduzione della prova di lisciviazione completamente diverse da quelle della prova di lisciviazione completamente diverse da quelle
normalmente utilizzate per i rifiuti granulari e i fanghi :normalmente utilizzate per i rifiuti granulari e i fanghi :
-- TEST TEST DIDI CESSIONE IN PIÙ FASI SUCCESSIVECESSIONE IN PIÙ FASI SUCCESSIVE-- DURATA PROVA 48 OREDURATA PROVA 48 ORE
-- APPARATO PER ESECUZIONE PROVA DIFFERENTEAPPARATO PER ESECUZIONE PROVA DIFFERENTE
Dr. Paolo Pedersini
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010
UNI 10802 UNI 10802
-- APPARATO PER ESECUZIONE APPARATO PER ESECUZIONE LISCIVIAZIONE SU RIFIUTI LISCIVIAZIONE SU RIFIUTI
MONOLITICI MONOLITICI --
Dr. Paolo Pedersini
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010
UNI 12457UNI 12457--22 e e UNI 10802 UNI 10802
ALCUNE CRITICITÀALCUNE CRITICITÀ
2. 2. Frantumazione del campione: come comportarsi Frantumazione del campione: come comportarsi in caso di formazione di frazione “fine” in caso di formazione di frazione “fine” ??
La riduzione volumetrica di campioni granulari alla pezzatura La riduzione volumetrica di campioni granulari alla pezzatura indicata dalla norma tecnica (4 mm) può generare indicata dalla norma tecnica (4 mm) può generare
formazione di quantità non trascurabili di frazione “fine” .formazione di quantità non trascurabili di frazione “fine” .
Al punto 4.3.2 la UNI 12457Al punto 4.3.2 la UNI 12457--2 afferma che :2 afferma che :“in nessun caso si deve macinare finemente il materiale”“in nessun caso si deve macinare finemente il materiale”
Dr. Paolo Pedersini
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010
UNI 12457UNI 12457--22 e e UNI 10802 UNI 10802
2. 2. Frantumazione del campione: come comportarsi Frantumazione del campione: come comportarsi in caso di formazione di frazione “fine” in caso di formazione di frazione “fine” ??
La norma, nella Nota 4 del punto 4.3.2, esprime anche la La norma, nella Nota 4 del punto 4.3.2, esprime anche la ragione di tale precisa indicazione e come comportarsi :ragione di tale precisa indicazione e come comportarsi :
“Possono verificarsi importanti differenze nei risultati della “Possono verificarsi importanti differenze nei risultati della prova di lisciviazione per un determinato materiale a prova di lisciviazione per un determinato materiale a
seconda del procedimento di macinazione. Gli scarti relativi seconda del procedimento di macinazione. Gli scarti relativi alle dimensioni delle particelle possono essere esplicitati alle dimensioni delle particelle possono essere esplicitati
determinando la distribuzione granulometrica delle determinando la distribuzione granulometrica delle particelle. Va notato che nel caso di distribuzione di particelle. Va notato che nel caso di distribuzione di
dimensioni molto piccole, tali differenze nei risultati della dimensioni molto piccole, tali differenze nei risultati della lisciviazione possono essere potenziate, specialmente nel lisciviazione possono essere potenziate, specialmente nel
segmento superiore dell’intervallo di dimensioni.”segmento superiore dell’intervallo di dimensioni.”
Dr. Paolo Pedersini
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010
UNI 12457UNI 12457--22
2. 2. Frantumazione del campione: come comportarsi in caso di Frantumazione del campione: come comportarsi in caso di formazione di frazione “fine” formazione di frazione “fine” ??
Come applicare la Nota 4 del punto 4.3.2 della UNI EN Come applicare la Nota 4 del punto 4.3.2 della UNI EN 1245712457--2 2 ??
Nel corso dell’analisi si deve scartare la frazione “fine” Nel corso dell’analisi si deve scartare la frazione “fine” esplicitando tale “scarto” sul rapporto di prova esplicitando tale “scarto” sul rapporto di prova ??
Cosa intende questa norma per frazione “fine” Cosa intende questa norma per frazione “fine” ??È da intendersi la frazione inferiore ai 2 mm come avviene È da intendersi la frazione inferiore ai 2 mm come avviene
nella normativa tecnica dei terreni nella normativa tecnica dei terreni ??
******
Dr. Paolo Pedersini
Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010