Journalism bites- Ridefinire il giornalismo

Post on 30-May-2015

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Le slides a cura di Rosa Maria Di Natale proiettate nel corso dell'incontro organizzato a Catania da Assostampa Sicilia ( “Le Ciminiere” 14 /12/13)

Transcript of Journalism bites- Ridefinire il giornalismo

A S S O S TA M PA S I C I L I A , C T “ L E C I M I N I E R E ” 1 4 / 1 2 / 1 3R O S A M A R I A D I N ATA L E

JOURNALISMBITES

RIDEFINIRE IL GIORNALISMO

“Non l'istinto o i dati: entrambi.Non il telefono o Twitter: entrambi”.

K.VINER

IL DIGITALE COME OPPORTUNITÀ

“Digitale non significa semplicemente pubblicare una storia sul web. È una

ridefinizione fondamentale del rapporto dei giornalisti con il pubblico, della nostra opinione

sui nostri lettori, della nostra percezione del nostro ruolo nella società, del nostro status”.

Katharine Viner, deputy editor*

• Non siamo più giornalisti onniscienti• Il lettore non è più passivo• C’è un “ex” pubblico (Dan Gillmor We the media, Knight center)

*A deputy editor is an editing professional who may work in print, Internet, or video media

Il digitale rappresenta un cambiamento culturale e sociologico per tutti. Può diventare un’opportunità se il cambiamento viene cavalcato

Un web aperto permette di interagire con il pubblico come mai in precedenza  I lettori vogliono sapere come si arriva a una storia  I lettori vogliono che i giornalisti raccontino una storia originale non il “pacchetto confezionato”

Essere aperti significa far parte dell’ecosistema del web, parlarne la lingua, conoscere la cultura digitale, gestire i data Accettare l’idea che le storie possano essere raccontate da non giornalisti Osservare il traffico delle news in maniera diversa rispetto al passato

K.Viner

TwXplorer: a new social-media research tool launched today by the Knight Lab http://

twxplorer.knightlab.com

 “Nell'aprile del 2010, la fuoriuscita di petrolio provocata dalla Deepwater Horizon nel Golfo del Messico era completamente fuori controllo. Nessuno sapeva come fermare lo sversamento. La British Petroleum pensò di chiedere aiuto per trovare soluzioni, apparentemente perché non sapeva cosa fare. Il team del Guardian che si occupa di ambiente pubblicò una richiesta d'aiuto chiedendo di inviare proposte su come arginare la perdita. Così creammo un Googledoc per permettere ai lettori di pubblicare suggerimenti che, quasi subito, arrivarono da subacquei professionisti, ingegneri navali, fisici, biochimici, ingegneri meccanici, lavoratori petrolchimici e minerari, esperti di condutture. Selezionammo i migliori e li sottoponemmo a un controllo minuzioso. Costruimmo, così, un pezzo incredibilmente ricco e dettagliato, reso possibile grazie a quelle persone precedentemente conosciute come pubblico. Alcuni dei vostri lettori sanno davvero più di voi…”

Katharine Viner

L’INDUSTRIA DELLE NOTIZIE NON ESISTE PIÙ

EMILY BELL

Post Industrial journalism

Bell e i coautori hanno intervistato oltre 50 persone e agenzie di stampa per la stesura della relazione

I ricavi pubblicitari non funzionano nel nuovo mondo dei media e non c’è alcuna garanzia nemmeno a favore dei sistemi basati sull’abbonamentoUn metodo fondamentale attraverso cui le organizzazioni di stampa possono rinnovarsi è tramite la specializzazione e l’individualizzazione. Il team ha osservato un eccessivo potere passato dall’istituzione del marchio all’individuo.“Il giornalismo da prodotto confezionato si sta trasformando nell’attuale giornalismo individuale”, ha detto BellRaccontare non è più sufficiente: lo sa fare la comunità

E.Bell

IL PROFESSIONISTA DEVE ESSERE IPERSPECIALIZZATO

(dal punto di vista geografico, tecnico o su precise tematiche)

Raccontare qualcosa di nuovo è il nuovo imperativo

Difficile farlo all’interno delle aziende

“L'unico modo per uscire dalla crisi è creare qualcosa di nuovo ed è difficile farlo all'interno delle aziende. Puoi riuscire a proteggere il tuo business e mantenere gli attuali costi del lavoro a breve termine, ma non credo che questo sia sostenibile a lungo termine. Bisogna capire che tutto sta cambiando. C'é gente che ha raccontato l'attentato di Boston dalla finestra della sua stanza da letto con un tweet".

“Uno degli aspetti sottolineati dallo studio della Columbia è infatti il vero e proprio lancio del guanto di sfida nei confronti degli operatori giornalistici: riuscire a navigare in acque nuove e sconosciute richiede capacità d’adattamento e freschezza, in uno scenario appunto post-industriale nel quale, qualsiasi modello di riproduzione economica il sistema editoriale sarà in grado di trovare, non sarà comunque capace di fornire gli stessi benefici economici e lo stesso status professionale che il mestiere ha garantito per decenni: non si tratta di trovare un nuovo business model, precisano gli autori, dacché non si intravede ancora un’alternativa credibile, né è possibile scorgere quale possa essere il futuro del panorama editoriale – sia perché il futuro, rammentano, è già qui, sia perché una cosa chiamata news industry in realtà non esiste già da tempo”

Vincenzo Marino

http://www.festivaldelgiornalismo.com/post/27651/

LE PAROLE CHIAVE

• Analisi dell’informazione e crowdsourcing• Nuovi modelli di business• Precariato e Survival model

• Hyperlocal• Data Journalism School• Computational journalism

• Live• Mapping

• Giornalisti e Social media• Web Tv e Mobile

• Internet e politica (consenso, rappresentazione)• Autoproduzione, crowdfunding

• Paywall• Brand

• Hackers, Makers, Academics

LE NUOVE TENDENZE (E NUOVE OPPORTUNITÀ)

• Data Journalism

• Brand journalism

• Drone journalism

http://buoneidee.blogspot.it/2012/03/droni-e-giornalismo-drones-journalism.html

http://onaitalia.wordpress.com

LA DIETA MEDIALE DEGLI ITALIANINEL 2012

• Vince ancora la TV• Ma i giovani la vedono sempre meno• e con modalità diverse

• Interazione mainstream-social

• Internet al 2° posto per l’informazione• (nel 2011 era al terzultimo posto)

• I giornali locali tanto cari alla provincia italiana perdono forza

• I social network sono le nuovi fonti• (ma le news FB dei giornalisti sono considerate

‘dall’alto’)

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IL GIORNALISMO MIGLIORA SE SONO ANCHE I CITTADINI A FARLO

Spesso i lettori sanno molto più di coloro che lavorano a tempo pieno per l’informazione.

Il citizen journalist è nato grazie all’avvento del digitale, dal basso costo delle attrezzature foto e video, e dalla gratuità di molti strumenti informatici che agevolano la ricerca e la verifica delle fonti.

Per questo è importante conoscere le risorse offerte dal web, le applicazioni, spesso gratuite, e le piattaforme dove poter condividere e divulgare i contenuti autoprodotti sotto forma di audio, video, testo o foto. Piattaforme spesso usate anche da aspiranti giornalisti in cerca di visibilità.

Tutti strumenti spesso condivisi anche da molti freelance o da quei professionisti dell’informazione che non possono appoggiarsi ad una redazione corredata di attrezzature multimediali.

 Il giornalismo come comportamento. Giornalismo come qualcosa che si fa, non qualcosa che si è. 'Non ci sono giornalisti' Jeff Jarvis ha scritto nel suo Buzz machine : "Chiunque può [adesso] fare giornalismo... chiunque informa chiunque. Abbiamo bisogno di riconsiderare il giornalismo non come produzione di contenuti, ma come un servizio, il cui obiettivo è un pubblico informato".

Piattaforme citizen

Circa 3000 video al giorno caricati dai cittadini, visualizzati da 1 milione di utenti.Angelo Cimarosti, cofondatore:“Le piccole notizie trascurate dai media nell’Italia delle piccole città”

Youreporter.it

AgoraVox è il primo giornale partecipativo in Europa

timu è una piattaforma di <ahref al servizio di persone, associazioni e comunità che desiderano contribuire all'informazione civile. La parola "timu" è Swahili e significa team, squadra.

lnchiesta multimediale vincitrice del bando di Fondazione <ahref per l’informazione innovativa che mappa i siti inquinati in Italia e le buone pratiche dei cittadini.

Il sito web di Forbes – o “piattaforma”, come Lewis D’ Vorkin, uno dei boss della testata, preferisce chiamarlo – , pubblica centinaia di articoli al giorno, alimentati non solo dai propri giornalisti ma da una comunità di 1.300 collaboratori e da un decina di grandi aziende che su BrandVoice – un settore specifico del sito – pubblicano a pagamento dei loro contenuti giornalistici (e per produrli stanno assumendo giornalisti).

 Sulla prima pagina del «Bourne Local»  di venerdì vengono invitati i lettori a iscriversi per essere una parte della nuova era del loro giornale locale proponendo alla popolazione locale di presentare fotografie, articoli e recensioni per gli argomenti di loro interesse. Invito che era stato ampiamente anticipato nei giorni precedenti con “call to action” attraverso Facebook e Twitter.

Da “Il Giornalaio”

GIORNALISTI E SOCIAL (TWITTER)

• In Italia 9677 profili con la tagcloud “Giornalista” • fonte: Edelman digital, al 14 aprile 2013

• Più donne che uomini, ma ancora pochi professionisti italiani che usano il social

• Dal gennaio 2012 stampa sportiva in massa

• L’effetto De Bortoli/Fiorello• (effetto emulazione)

• Credibilità=affidabilità/Personal Brand

• Crowdsourcing

http://www.slideshare.net/mauro.turcatti/edelman-twitterijf13

TWITTER SOSTITUIRÀ I GIORNALISTI?

Intanto…Twitter cerca un

giornalista “responsabile per

la definizione e l’attuazione di strategie che

rendano Twitter indispensabile per

redazioni e giornalisti, e parte

essenziale di operazioni e strategia dei

network televisivi e delle news

organization»

Twitter news operatore

autonomo? Twitter smentisce

I giornalisti italiani pensano di NO

http://hashsurvey.com/ijf13

https://www.youtube.com/watch?v=BJYOpdgOj1g#t=35

TWITTER“… MOLTO SIMILE AD UN GIORNALE”

So you’ve heard of tweets, hashtags and trendsBut whats is Twitter really?Well, Twitter is the fastest way to get a real time information from around the worldIt’s much like a newspaper that automatically updates as news stories occurTweets themselves are short and sweet, like newspaper headlinesBut unlike a newspaper, you choose what articles appear by following account that interest youJust click followLet’s say you’re watching sports on TVUsing Twitter can give you a whole new perspective on the gameBy following athletes, journalists or people behind the scenes,you can get perspectives and access that you can’t find anywhere elseand the same is true for politics, news, musicand even your friends and familyand you don’t have to read everything that gets tweetedyou just check your timeline when it’s convenient,like while commuting or waiting in linein just few seconds twitter can get you up to speed on everything that’s happeningwhether you like books, bicycling or the ballet,twitter brings our closer in real time to what matters most.All you have to do is go on line, or grab your phone and sign up.Happy Tweeting

What is Twitter? (testo)

“Nel complesso per le testate all digital, ad esclusione di Lettera43, i social hanno un peso eccezionalmente più elevato che per i quotidiani che hanno l’equivalente versione cartacea.Tra i social si conferma lo strapotere di Facebook che genera sempre intorno al 90% del totale del traffico che arriva da questi canali. Il Post “leader” su Twitter con oltre 11% del traffico dalla piattaforma di microblogging.Sono sempre le testate all digital ad avere il maggior tasso di rimbalzo con Linkiesta addirittura al 70%. Le persone arrivano sul sito dai social e “scappano via”. E’ evidente che si impone una riflessione”.

(da Il Giornalaio- Quanto pesano i social per i quotidiani on line italiani, 22/11/2013)

Quanto traffico grazie ai social?Non generano volumi di traffico significativi sui settimanali, ma il valore aggiunto resta la possibilità di dialogare con i lettori(dati ottobre 2013 Audiweb)

“È Facebook, ancora una volta il canale social predominante per i principali mensili del nostro Paese; (…) è Facebook a primeggiare assolutamente come fonte di traffico. (…) Twitter resta assolutamente marginale per tutti i periodici presi in considerazione a eccezione di Wired, che rientra tra le poche pubblicazioni ad avere un peso significativo delle visite dai social, e per il quale la piattaforma di microblogging da 140 caratteri incide quasi il 10% “ (dati settembre 2013 Audiweb/Wired.it)

#Ijf13 Perugia

200 eventi

500 relatori

1500 giornalisti accreditati

18 presentazioni

30 workshop gratuiti

20 mila accessi giornalieri alla webtv del festival

50 mila tweet in 5 giorni

200 giovani volontari

Arianna Ciccone ideatrice e coorganizzatrice del festival

(Video, paywall, Grumpy cat)

Una giornalista di Télérama, Emmanuelle Anizon,  ha siegato (…) quanto quello che pesa di più, oggi,  sia ‘’quello che non si sa. A qual punto nel giornalismo contemporaneo quello che è costante sia il cambiamento. Si sperimenta, si cambia, il lungo, il corto, il video, come far pagare i contenuti… Un sacco di analisi, di saggi, ma alla fine la risposta è modesta: ‘non sappiamo, si prova, si va avanti, ma nessuno ha una risposta compiuta. Ed è proprio questo che io trovo molto interessante’’.Pino Rea- Lsdi.it

Conclusioni

Fonti:

Giornalaio.wordpress.com

www.lsdi.it

http://www.slideshare.net/mauro.turcatti/edelman-twitterijf13

http://news-italia.org/2013/04/25/presentazione-dei-risultati-delledizione-2013-dellindagine/

Ona13https://storify.com/alessandro_c/ona13to http://onaitalia.wordpress.com http://www.slideshare.net/carlofelice/ona13-28767395

L’ascesa del lettore http://www.festivaldelgiornalismo.com/post/31339/

Rosa Maria Di Natale

@rosamdinatale

www.rosamariadinatale.it

Thank you!