Post on 22-Feb-2019
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INFLAZIONE, PRODUZIONEE CRESCITA DELLA MONETA1 E CRESCITA DELLA MONETA
CI OCCUPEREMO DI …
1) Legge di Okun
Relazione tra la variazione della disoccupazione e la deviazione del tasso di crescita della produzione dal suo tasso naturalenaturale
2) Curva di Phillips2) Curva di Phillips
Relazione tra la variazione dell’inflazione e la deviazione del tasso di disoccupazione dal suo tasso naturaletasso di disoccupazione dal suo tasso naturale
3) D d
2
3) Domanda aggregata
Relazione tra la crescita della produzione e la crescita della t i fl i 2moneta e inflazione
L O
Ri i l ti i t i lifi t i i
LA LEGGE DI OKUN
Rimuoviamo le seguenti ipotesi semplificatrici:
1. variazioni della produzione si riflettono in uguali misura su
variazioni dell’occupazione
2 forza lavoro costante2. forza lavoro costante
La relazione effettiva tra crescita della produzione e variazione
del tasso di disoccupazione è nota come legge di Okun:
3
u u gt t yt− = −−13
L O ( )
U t d l t di i NON i li
LA LEGGE DI OKUN (2)
Un aumento del tasso di occupazione NON implica una
diminuzione proporzionale della disoccupazione, infatti:
le imprese aggiustano l’occupazione in misura meno che
proporzionale (la risposta delle imprese a periodi di crisi proporzionale (la risposta delle imprese a periodi di crisi
viene anche indicata come “labor hoarding” - preferiscono far
l di iù l t i ià i i ti)lavorare di più lavoratori già impiegati);
alcuni posti di lavoro vengono dati a lavoratori fuori dalla
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forza lavoro e non propriamente disoccupati.
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LA LEGGE DI OKUN: EVIDENZA EMPIRICA NEGLI USALA LEGGE DI OKUN: EVIDENZA EMPIRICA NEGLI USA
Variazioni del tasso di disoccupazione e crescita della produzione negli Stati Uniti dal 1970Stati Uniti dal 1970.
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LEGGE DI OKUN E TASSO DI CRESCITA DI MEDIOLEGGE DI OKUN E TASSO DI CRESCITA DI MEDIOPERIODO
Data la seguente relazione:
u u g g= β( )
vale che:
u u g gt t yt y− = − −−1 β( )
g g u uyt y t t> ⇒ < −1
g g u uyt y t t< ⇒ > −1
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LA CURVA DI PHILLIPSLA CURVA DI PHILLIPS
La relazione tra inflazione, inflazione attesa e disoccupazione sarà:
Q i di l l i t i fl i di i d f π π αt
et t nu= − −( ) u
Quindi, la relazione tra inflazione e disoccupazione prende forma in:
π π α u= ( )u
Vale dunque che
π π αt t t nu− = − −−1 ( )u
Vale dunque che
1t n t tu u π π −≤ ⇒ >
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u ut n t t> ⇒ < −π π 1
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LA DOMANDA AGGREGATA
La domanda aggregata è una relazione tra produzione, offerta reale di moneta, spesa pubblica e imposte, ovvero:, p p p ,
⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛= tt
ttt TG
PMYY ,,
Ignorando le variazioni di tutti i fattori diversi dai saldi t i li i ò i h
⎟⎠
⎜⎝ tP
monetari reali, si può scrivere che:
⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛= t
t PMYY
E ipotizzando una relazione lineare, la domanda aggregata può
⎟⎠
⎜⎝ tP
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gg gessere riscritta come:
YMPt
t= γ8Pt
t
L ( )LA DOMANDA AGGREGATA (2)
Data l’equazioneData l equazione
YMPt
t= γ
- un aumento dei saldi monetari reali fa diminuire il tasso di
Pt
- un aumento dei saldi monetari reali fa diminuire il tasso di
interesse;
- la riduzione del tasso di interesse porta a un aumento della
domanda di beni, e quindi a un aumento della produzione
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GGLI EFFETTI DELLA CRESCITA DELLA MONETA
La Legge di Okun:
( )ygttt gguu −β=− −1
La curva di Phillips:
( )ygttt ggβ1
La domanda aggregata:
( )nttt uua −−=π−π −1
La domanda aggregata:
g gyt mt t= − π
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g gyt mt tπ
10
GLI EFFETTI DELLA CRESCITA DELLA MONETA (2)GLI EFFETTI DELLA CRESCITA DELLA MONETA (2)
Crescita della produzione disoccupazione inflazione e crescita Crescita della produzione, disoccupazione, inflazione e crescita della moneta.
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U ’UN’ANALISI DELLA DISINFLAZIONE
U i i fl i i hi d i it d ll t Una minor inflazione richiede una minor crescita della moneta
nominale.
Una minor crescita della moneta nominale comporta un
aumento temporaneo della disoccupazione.aumento temporaneo della disoccupazione.
Per la banca centrale, se interviene, a quale ritmo?
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GGLI EFFETTI DELLA DISINFLAZIONE
L i t è t t ll di PhilliLa risposta è contenuta nella curva di Phillips:
π π αt t t nu− = − −−1 ( ) uLa disinflazione può essere ottenuta solo al costo di una
disoccupazione più elevata
t t t n1
disoccupazione più elevata.
( ) ( )π πt t t n t nu u u− < ⇒ − > ⇒ >−1 0 0 uDefinizione: il punto annuale di eccesso di
disoccupazione è la differenza di un punto percentuale tra il
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p p p
tasso effettivo e il tasso naturale di disoccupazione per un 13anno.
IL SACRIFICE RATIOIL SACRIFICE RATIO
Il ifi ti è d t d l di ti li di Il sacrifice ratio è dato dal numero di punti annuali di eccesso
di disoccupazione necessari a ottenere una riduzione dell’1%
dell’inflazione:
lazionedellriduzioneionedisoccupazdieccessodiannualipuntiratiosacrifice
inf'=
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ASPETTATIVE E CREDIBILITÀ: LA CRITICA DI LUCASASPETTATIVE E CREDIBILITÀ: LA CRITICA DI LUCAS
Può essere fuorviante cercare di prevedere gli effetti di un bi di li i i d d d l l i i cambiamento di politica economica prendendo come date le relazioni
stimate sulla base di dati passati.La curva di Phillips assume che chi fissa i salari prenda l’inflazione La curva di Phillips assume che chi fissa i salari prenda l inflazione attesa pari a quella passata.Lucas: perché non dovrebbero tenere conto dei cambiamenti della
li i i ?politica economica?Se il cambiamento di politica monetaria è credibile, il meccanismo di formazione delle aspettative può cambiare provocando un minore formazione delle aspettative può cambiare, provocando un minore aumento della disoccupazione rispetto a quanto l’approccio tradizionale preveda.
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La credibilità riduce i costi della disinflazione in termini di disoccupazione (Sargent).
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RIGIDITÀ NOMINALI E CONTRATTIMolti prezzi e salari sono fissati in termini nominali per determinati
periodi di tempo – rigidità nominali (Fisher e Taylor).
Per ridurre l’aumento della disoccupazione causata dalla disinflazione,
bisogna dare tempo a chi fissa i salari di prendere in considerazione i bisogna dare tempo a chi fissa i salari di prendere in considerazione i
cambiamenti di politica economica.
È preferibile che la banca centrale scelga una riduzione graduale
dell’inflazione.
Anche se l’impegno della banca centrale è pienamente credibile , lo
scaglionamento degli accordi salariali nel tempo impone forti limiti al
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scaglionamento degli accordi salariali nel tempo impone forti limiti al
ritmo della disinflazione, qualora si voglia evitare una disoccupazione
l t 16elevata.
RIGIDITÀ NOMINALI E CONTRATTI (2)RIGIDITÀ NOMINALI E CONTRATTI (2)
B ll tt l’ li i di 65 i di d’i fl i i ll Ball, attraverso l’analisi di 65 episodi d’inflazione, arriva alle
seguenti conclusioni:
1. la disinflazione produce nella quasi totalità dei casi una
maggior disoccupazione per un certo periodo di tempo;agg o d soccupa o e pe u ce to pe odo d te po;
2. le disinflazioni più veloci sono associate a un sacrifice ratio
inferiore (evidenza a favore di Lucas e Sargent)
3. il sacrifice ratio è minore nei paesi con accordi salariali più
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brevi (evidenza a favore di Fisher e Taylor)17
CONCLUSIONI
A I responsabili della politica economica si trovano ad affrontare un A. I responsabili della politica economica si trovano ad affrontare un
trade-off tra inflazione e disoccupazione.
B. In particolare, per ridurre l’inflazione in modo permanente, è
necessario accettare una maggiore disoccupazione per un certo periodo
di tempo.
C Si potrebbe sperare di alle iare questo trade off con politiche
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C. Si potrebbe sperare di alleviare questo trade-off con politiche
credibili; tuttavia l’evidenza mostra che i guadagni di credibilità
i ì di i à 18possono esserci sì, ma sono di scarsa entità.