Post on 16-Feb-2019
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
INDICE INSTANT REPORT
� INTRODUZIONE
� IL PROGETTO APEREGINA
� LA METODOLOGIA DELLO SPAZIO APERTO DI D ISCUSSIONE
� REPORT GRUPPI DI LAVORO PRIMA SESSIONE - MATTINA
� REPORT GRUPPI DI LAVORO SECONDA SESSIONE - POMERIGGIO
� PARTECIPANTI
� CREDITI
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
INTRODUZIONE
Roberta Sanna
Regione Autonoma della Sardegna
Autorità di Gestione del PSR Sardegna 2007-2013
Il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Sardegna è il principale strumento di programmazione ed
attuazione della strategia regionale in materia di agricoltura e sviluppo rurale.
Il funzionamento del PSR è però, per sua natura, estremamente complesso: processi top-down si sposano a meccanismi
bottom-up, le procedure necessitano di un organismo pagatore che per la Sardegna non è regionale, i vincoli
amministrativi indotti dai sistemi di controllo comunitari sono di notevole complessità. Vi sono insomma molteplici ambiti
di potenziale criticità, di tipo amministrativo, organizzativo, finanziario, strategico.
L’Assessorato dell’Agricoltura della Regione Sardegna, consapevole dell’esistenza di queste criticità, ha intrapreso un
percorso per affrontarle e risolverle. All’alba del nuovo periodo di programmazione 2014-2020, la Regione ha inteso
creare le condizioni affinché il riesame critico dell’esperienza 2007-2013 sia condotto in modo trasparente, partecipato e
aperto.
Con il Forum regionale sullo Sviluppo rurale in Sardegna, l’Assessorato si apre al territorio nell’intento di porsi in ascolto
delle diverse istanze portate dagli attori chiave del settore agricolo, e di coinvolgere gli stessi in una riflessione sulla
esperienza condotta nel periodo di programmazione 2007-2013.
Il riesame dell’esperienza è stato possibile grazie all’eccezionale
contributo di tutti gli attori, che nell’ambito delle necessarie dialettiche,
hanno saputo parlarsi in modo costruttivo e aperto, in ragione di un
interesse di livello superiore, quale è la ricerca comune di efficienza ed
efficacia della nuova programmazione per lo sviluppo rurale nel settennio
2014-2020.
Si dà così avvio ad un processo multi-attore, caratterizzato da un
approccio integrato che prevede la complementarietà e la collaborazione
di tutti gli attori rilevanti per l’efficace attuazione del PSR, al fine di
garantire il raggiungimento di risultati condivisi e sostenibili. Il processo
intende favorire il consolidamento di una rete di comunicazione
interistituzionale del PSR, per rafforzare i rapporti tra i partner istituzionali
e migliorare la comunicazione con i beneficiari degli interventi del
Programma.
I l Programma di Svi luppo I l Programma di Svi luppo I l Programma di Svi luppo I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Rurale 2007Rurale 2007Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
IL PROGETTO APEREGINA
Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dell’Agricoltura e
riforma agro-pastorale
Maria Giuseppina Cireddu
Direttore Servizio Affari generali, credito agrario e controllo Agenzie
Coordinatore del progetto ApeRegina
Nicola Sassu
Responsabile scientifico del progetto ApeRegina
Il progetto ApeRegina ha preso avvio nel settembre 2012, con l’obiettivo di migliorare la trasparenza e la comunicazione tra
gli attori interessati dal Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. Il progetto – realizzato con l’assistenza tecnica e
metodologica della società Poliste – è promosso dall’Assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale della Regione
Sardegna, in collaborazione con le Agenzie Laore, Argea e Agris.
Nella sua prima fase, il progetto ha riguardato prevalentemente aspetti legati alla pianificazione ed al coordinamento delle
attività dei diversi organismi pubblici impegnati nella definizione ed attuazione del Programma di Sviluppo Rurale. Con il
Forum regionale sullo Sviluppo rurale in Sardegna, il progetto si apre al territorio e agli altri attori chiave del settore agricolo,
nell’intento di coinvolgerli in una riflessione sulla esperienza condotta nel periodo di programmazione 2007-2013.
Si tratta di due momenti distinti, il primo più interno e il secondo aperto alla partecipazione, ma entrambi caratterizzati da
un’ottica di lavoro di rete. La necessità di migliorare la chiarezza rispetto ai ruoli svolti da ogni attore, e dal programma delle
attività poste in essere, è stata avvertita per prima dall’amministrazione nel suo complesso; ciò ha indotto Assessorato ed
Agenzie a portare avanti un percorso di confronto e miglioramento continuo, all’interno del quale, mentre si esplicitavano gli
ambiti di lavoro reciproci, venivano rinsaldati o creati meccanismi di coordinamento e di relazione in grado di assicurare al
sistema degli enti pubblici agricoli nel suo complesso la necessaria efficienza ed efficacia.
Ai lavori svolti nell’ambito del Forum, il cui dettaglio è contenuto nel
presente report, farà seguito una nuova serie di workshop, che
costituiranno degli approfondimenti su aspetti specifici della
programmazione dello sviluppo rurale. Infatti, all’alba del 2014-
2020, l’amministrazione regionale è più che mai interessata ad
ascoltare e comprendere le criticità manifestatesi nel 2007-2013,
acquisendo punti di vista complementari al proprio, anche al fine di
porsi nelle condizioni di rappresentare al meglio la totalità e
complessità degli interessi in campo, nelle sedi in cui il nuovo
programma di sviluppo rurale vedrà la luce.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
LA METODOLOGIA DELLO SPAZIO APERTO DI D ISCUSSIONE
Serenella Paci
Poliste Srl
www.poliste.it
Per saperne di più:Per saperne di più:Per saperne di più:Per saperne di più:
www.openspaceworld.com www.openspaceworld.org
www.poliste.com/metodi/open-space-technology/
Per trovare i facilitatori OST:Per trovare i facilitatori OST:Per trovare i facilitatori OST:Per trovare i facilitatori OST:
www.openspaceworldmap.org
Negli ultimi anni sono sempre più frequenti le occasioni in cui si rende necessaria l’interazione costruttiva di grandi gruppi;
capita spesso di riunire qualche decina o qualche centinaio di persone e di dover far sì che esse discutano costruttivamente
e giungano a qualche conclusione in tempi ragionevoli. A tal fine si sono sviluppate, a livello internazionale, numerose
metodologie di facilitazione dei gruppi di lavoro.
Il contesto in cui maggiormente si sono sviluppate queste tecniche è sicuramente quello delle politiche pubbliche integrate.
Alla base, infatti, di strumenti quali l’Agenda 21 Locale, i Progetti Integrati Territoriali, i Programmi Comunitari quali Leader,
Equal o Interreg, i Piani strategici per le città… ci sono processi decisionali inclusivi che necessitano di metodologie per
facilitare la partecipazione.
Passione e responsabilità, due caratteristiche fondamentali dei processi di cambiamento, sono alla base della metodologia
dello Spazio Aperto di Discussione, dell’Open Space Technology (OST), una tecnica di gestione di workshop ampiamente
utilizzata da aziende private e pubbliche amministrazioni in oltre 100 paesi del mondo. La metodologia, che si basa
sull’autorganizzazione, nasce nella metà degli anni ’80 e permette di far lavorare insieme, su un tema complesso, gruppi da
5 a 2000, persone senza un programma predefinito.
Open Space si basa su un’intuizione di Harrison Owen, esperto americano di scienza delle organizzazioni, che notava al
termine di un convegno come spesso il momento più interessante fosse il coffee break… perché ognuno ha la possibilità di
decidere con chi parlare, di che cosa e per quanto tempo! Su questi semplici principi Owen ha basato la sua metodologia e
un coffee break permanente è presente nello spazio dove si svolgono i lavori. OST è una metodologia molto semplice in cui
il ruolo del facilitatore è quello di attivare un processo di empowerment: creare le condizioni, lo “spazio aperto” per differenti
idee e modi di pensare, dove ognuno ha la possibilità di essere se stesso e dove ognuno è responsabile della propria
esperienza (Legge dei due piedi); mantenere lo spazio aperto alle diverse esperienze perché la diversità è ricchezza!
Nell’OST gli unici responsabili di un evento noioso o poco stimolante sono quindi i suoi stessi partecipanti, e questa
consapevolezza, inspiegabilmente, rende i lavori più intensi, appassionati e produttivi. Nessuno ha totalmente il controllo
di ciò che sta succedendo, ma il risultato è sempre di straordinaria creatività e responsabilizzazione.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
INDICE - Sessione Sessione Sessione Sessione 1111---- MMMMATTINAATTINAATTINAATTINA
� GRUPPO A - SISTEMA / RISORSE
� GRUPPO B - PSR E BIODIVERSITÀ
� GRUPPO C - QUALE APPROCCIO LEADER NELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020
� GRUPPO F - AGRICOLTURA MULTIFUNZIONALE: LEVA STRATEGICA PER L’ECONOMIA DEL TERRITORIO - SINERGIE OPERATIVE E RELAZIONALI
� GRUPPO G - MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PSR: PROGETTI INDIVIDUALI, PACCHETTI QUALITÀ, GIOVANI, DONNE, PROGETTI INTEGRATI DI AGRICOLTURA DI FILIERA
� GRUPPO H - APPROCCI PER IL GOVERNO E UTILIZZO DELL’ACQUA IN AGRICOLTURA. UTILIZZO SOSTENIBILE RISORSE IDRICHE IN AGRICOLTURA / DIMINUZIONE PERDITE
� GRUPPO I - MARKETING, COMUNICAZIONE E CONDIVISIONE DELL’INFORMAZIONE
� GRUPPO L - MAGGIORE COLLABORAZIONE TRA I SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI COINVOLTI NELLA FASE
DI PROGRAMMAZIONE E ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI
� GRUPPO N - QUANTO COMPETE A LIVELLO EUROPEO IL NOSTRO APPARATO BUROCRATICO (TEMPI E
QUALITÀ DELLE ISTRUTTORIE) [i lavori sono proseguiti anche nel pomeriggio]
� GRUPPO P - QUALE INNOVAZIONE PER LA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE AGRICOLE [i lavori sono
proseguiti anche nel pomeriggio]
� GRUPPO R - I CONSORZI DI BONIFICA E IL PSR
� GRUPPO S - UN PROGRAMMA PER LO SVILUPPO RURALE O UNA STRATEGIA PER LO SVILUPPO RURALE?
[i lavori sono proseguiti anche nel pomeriggio]
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo A S ISTEMA/RISORSE
Chi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l tema
Piero Iacuzzi
Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al
gruppogruppogruppogruppo
Piero Iacuzzi, Elsa Diana, Piermario Manca, Massimo
Mantega, Nicola Sassu, Giampiero Deiana
Aspetti più importanti della discussione
Le risorse ci sono ma bisogna farle fruttare.
1) Sistema di coordinamento degli interventi pubblici sul sistema agricolo
Esigenza di costituzione di un organico sistema di cooperazione e scambio di conoscenze e operatività tra gli attori
istituzionali regionali del sistema agricolo (ad esempio, il Comitato di Coordinamento delle Agenzie previsto dalla L.R.
13/2006, supportato dalle necessarie risorse operative).
Esigenza di un organico sistema di interazione tra la RAS e i portatori di interesse in campo agricolo e rurale, finalizzato al
costante allineamento tra esigenze e programmi. Potrebbe essere la Consulta Agricola prevista dalla L.R. 13/2006 supportata
dalle necessarie risorse operative.
2) Semplificazione amministrativa
É necessario unificare il processo di erogazione dei benefici all’utenza a partire dalla formulazione dei bandi fino
all’erogazione degli aiuti, delegando ad un unico soggetto tutte le fasi compresi i rapporti esterni (Ministero, AGEA, U.E,
Sardegna IT, ecc.).
3) Sistema di supporto alla decisione
É necessaria la progettazione e la realizzazione di un adeguato sistema informativo decisionale comprensivo di:
- indicatori (pochi ma efficaci e tempestivi);
- supporto informatico personalizzato a tutti gli attori del sistema;
- rilevazioni ad hoc ad integrazione delle statistiche ordinarie;
- sistema di alert.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo A S ISTEMA/RISORSE
Il suddetto sistema opererà a supporto di tutti gli attori interessati all’attuazione del programma ed in particolare del citato
Comitato di Coordinamento delle Agenzie, della Consulta Agricola e naturalmente dell’Autorità di Gestione.
4) Sistema di gestione delle criticità interistituzionali
Deve essere definito un organico sistema di responsabilità e di deleghe atto ad affrontare in tempi rapidi ed in maniera
coordinata, le problematiche a livello interistituzionale (regionale, statale, europeo...). Ad esempio, il rilascio di concessioni,
soglie di tolleranza nei controlli, ecc.
5) Migliorare l’interazione con l’utenza:
- trasparenza;
- livelli di servizio;
- potenziamento URP;
- rilevazione Customer Satisfaction;
- sistemi di ascolto utenza;
- sistemi di recepimento e miglioramento continuo.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo B PSR E B IODIVERSITÀ
Chi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l tema
Gianluca Orrù, Laura Santona
Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al
gruppogruppogruppogruppo
Gianluca Orrù, Laura Santona,
Marcello Perra, Eugenio
Corazza, Giovanni Piredda, Pino
Angelo Ruiu, Daniela Locci,
Agostino Pintus, Maria
Francesca Scintu, Matilde
Schirru, Marcella Manconi,
Sandro Dettori
Aspetti più importanti della discussione
La discussione si è articolata su alcuni punti che sono stati oggetto di ampia discussione, alimentata dalle varie competenze
che hanno costituito il gruppo.
1) Biodiversità intesa come fine a se stessa o come occasione di reddito?
La tutela della biodiversità comporta l’introduzione di regole per la gestione del territorio, che se intese come rigido
mantenimento delle situazioni ambientali in essere, possono costituire un ostacolo per lo sviluppo delle attività produttive.
Una corretta gestione della biodiversità costituisce, invece, occasione di sviluppo per le aziende agricole che operano nel
territorio. Per fare questo è necessaria una forte interazione e collaborazione tra i soggetti che si occupano di tutela
ambientale e quelli che si occupano di sviluppo agricolo.
2) Necessità di predisporre di un valido strumento normativo, quale la legge regionale sulla biodiversità ambientale, animale
e vegetale, che sia di supporto per l’individuazione nel nuovo PSR di misure efficaci.
La possibilità di utilizzare i fondi comunitari per i progetti attinenti alla biodiversità, necessita della formalizzazione delle
caratteristiche delle aziende e del territorio su cui si intende intervenire, che permetta una certificazione dello stato delle cose
con indicatori prestabiliti. Questo deve essere fatto attraverso l’adozione di provvedimenti normativi, quali la legge sulla
biodiversità ambientale, animale e vegetale, che definiscano con esattezza il quadro di riferimento, inteso come ambito di
intervento, caratteristiche del territorio delle aziende e così via.
3) La biodiversità è stata poi oggetto di analisi sotto il profilo ambientale, cioè all’interno delle più complessive misure a tutela
del territorio, da collegare non solo ad una migliore qualità della vita, ma anche alla possibilità della successiva spendita del
medesimo a livello turistico. Da questo punto di vista occorre evidenziare che la ricchezza di biodiversità è un indicatore
preciso di condizione di equilibrio ambientale, e costituisce allo stesso tempo un forte richiamo turistico.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo B PSR E B IODIVERSITÀ
4) Introduzione del concetto di filiera nell’ambito della biodiversità.
Il PSR è di fatto intervenuto a sostenere la biodiversità attraverso misure dirette, ad esempio, alla tutela di razze a rischio di
estinzione, o misure indirette quali il mantenimento delle aziende in zone svantaggiate. Adottando tale sistema però vi è il
rischio che i benefici ottenuti, scompaiano nel momento in cui cessa la premialità.
Per evitare questo occorre rendere stabile il sistema di produzione derivante dall’applicazione di dette misure, attraverso la
stabilizzazione della filiera interessata con la giusta promozione/valorizzazione economica dei prodotti finali della medesima
filiera. Questo significa garantire nel tempo la sostenibilità economica della tutela ambientale, senza che sia necessario
sostenere la stessa con contributi continui.
5) Introduzione del concetto di biodiversità attraverso la tutela del prodotto, sia tipico che tradizionale. La gran parte dei
prodotti tipici e tradizionali sono strettamente collegati al territorio di provenienza: si tratta di prodotti unici, ma anche degli
unici prodotti che quel territorio può fornire. Dunque la biodiversità è stata analizzata sotto il profilo del prodotto e della relativa
produzione di reddito da parte dell’agricoltore, che si trova nelle condizioni di legare il suo lavoro ad un preciso prodotto del
territorio.
6) La necessità di avere un quadro normativo omogeneo in cui vengano contemperate le esigenze di tutela ambientale con
quelle di produzione di reddito delle aziende agricole presenti nel territorio obbliga a mettere a sistema, con provvedimenti
formali, le strutture pubbliche che a livello regionale si occupano della biodiversità. Infatti, non si può lasciare alla libera
iniziativa dei singoli la promozione di attività miranti alla tutela di un bene a valenza collettiva quale la biodiversità.
7) Nell’ottica di una incisiva azione delle strutture regionali da coinvolgere in materia di biodiversità, occorre precisare il ruolo
dell’Agenzia Agris Sardegna. Infatti, la ricerca incentrata su questi temi deve costituire uno dei fondamenti attraverso i quali
strutturare le nuove misure del PSR in materia di biodiversità.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo C QUALE APPROCCIO LEADER NELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020
Chi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l tema
Cristiana Verde
Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al
gruppogruppogruppogruppo
Cristiana Verde, Domenica
Farinella, Stefania Muresu,
Paola Labate, Marco Pisano,
Daniela Boi, Giuseppe Loi,
Antonio Boschetti, Daniela Serri,
Pietro Tandeddu, Benedetto
Meloni, Marinuccia Sanna,
Daniela Serra, Valentino Acca,
Fabio Muscas, Chiara Scotto,
Gianni Vargiu
Aspetti più importanti della discussione
CRITICITÀ
Assenza di un sistema di regole definite ex-ante (comunitario, nazionale, regionale). Procedure e regole definite e modificate
durante il processo.
Banche dati non disponibili che rallentano l’azione della PA (es. de minimis).
Mancanza di coordinamento tra fondi (tempi per l’utilizzo di fondi FSE nella formazione specifica per beneficiari GAL molto
lunghi - Progetto IMPARIS e Frugal).
Mancanza di coordinamento tra assi all’interno dello stesso fondo (impossibilità di ragionare in ottica di filiera - prodotti
allegato I non finanziabile nell’asse 3).
Ruoli dei soggetti coinvolti (Ministero, Regione, EELL, GAL) nell’approccio LEADER non “giocati” fino in fondo (assenza del
ruolo di coordinamento da parte del Ministero). Ad es., il tecnico istruttore è l’ultimo anello della catena (eccessiva delega di
responsabilità, strumenti inadeguati, tuttologo, …) mentre i soggetti preposti non si assumono le responsabilità che
competono.
Mancanza di riconoscimento da parte degli enti pubblici del ruolo e dell’attività dei GAL.
Qualità progettuale molto bassa, Ordini professionali non responsabilizzati sull’operato
dei propri iscritti, la PA in passato ha abituato i tecnici a poter integrare i progetti
a più riprese, attualmente non è più possibile.
Protocollo d’intesa tra Agea e CAA non applicato, scarsa competenza dei CAA
nell’assistenza ai beneficiari.
Mancanza di una strategia politica in materia di sviluppo rurale.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo C QUALE APPROCCIO LEADER NELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020
PROPOSTE
Nuova fase di programmazione da realizzarsi insieme alle varie parti interessate, anche attraverso la condivisione di
informazioni sulla nuova programmazione attualmente non di pubblico dominio.
Quadro di regole definite e condivise prima dell’avvio (a livello comunitario, nazionale, regionale).
Approccio Leader (bottom up) come metodo da riproporre a chiare lettere. Potrebbe essere obbligatorio? Serve una legge?
Banche dati disponibili e fruibili non a pagamento, coordinamento tra enti per semplificare le procedure.
Coordinamento tra assi e fondi finalizzato alla realizzazione di progetti di filiera o progetti integrati di sviluppo locale/rurale.
Usare il FSE come strumento di accompagnamento agli operatori e ai territori.
GAL che diventa agenzia di sviluppo permanente sui territori ovviando alla programmazione settennale (fondo di rotazione,
territorializzazione, ...), acquisendo un ruolo di interlocutore chiave in grado di intercettare risorse da diverse fonti di
finanziamento.
Formazione per operatori dei CAA per rispondere alle esigenze dei beneficiari.
Coinvolgimento e responsabilizzazione degli ordini professionali verso i propri iscritti per migliorare la qualità dei progetti
presentati.
Legge sui distretti rurali... una possibilità per dare impulso alla realizzazione di politiche organiche di sviluppo rurale.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo F AGRICOLTURA MULTIFUNZIONALE: LEVA STRATEGICA PER L ’ECONOMIA DEL TERRITORIO –
SINERGIE OPERATIVE E RELAZIONALI
Chi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l tema
Fabiana Callai
Chi ha Chi ha Chi ha Chi ha partecipato al partecipato al partecipato al partecipato al
gruppogruppogruppogruppo
Fabiana Callai, Giuseppe Aresu,
Antonio Pili, Patrizia Pitzalis,
Marzia Ravenna, Sergio Loddo,
Fabio Aru, Maurizio Caddeo
Aspetti più importanti della discussione
● Analisi di contesto
Il comparto agricolo regionale versa in una situazione di crisi.
Attraverso un’analisi socio-economica si dovranno individuare gli obiettivi e le linee strategiche che dovranno essere alla base
del PSR.
La Multifunzionalità delle aziende agricole è alla base dello sviluppo economico della Sardegna.
Occorre una PIANIFICAZIONE STRATEGICA che preveda:
● Rafforzamento delle RETI (corte, medie, lunghe) a SISTEMA tra le imprese del territorio
● Rafforzamento Formazione Professionale PERMANENTE che dovrebbe essere >
○ ORIENTATA = con individuazione dei settori strategici su cui puntare in base all’analisi socio-economica alla base
della pianificazione
○ LEGITTIMARE e SPECIALIZZARE il RUOLO dell’operatore agricolo
■ ne discende la capacità del singolo imprenditore di sviluppare le cognizioni per diventare manager
di se stesso
● Rafforzamento, semplificazione e ampliamento SISTEMI DI QUALITÀ (marchio di qualità dei sistemi e dei prodotti
dell’agroalimentare sardo)
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo F AGRICOLTURA MULTIFUNZIONALE: LEVA STRATEGICA PER L ’ECONOMIA DEL TERRITORIO –
SINERGIE OPERATIVE E RELAZIONALI
● ORIENTAMENTO PERCEZIONI, attraverso strumenti di comunicazione strategica, marketing territoriale ed
emozionale, per una MIGLIORE QUALITÀ SERVIZIO > SODDISFAZIONE UTENTE FINALE
● RAFFORZAMENTO delle SINERGIE OPERATIVE e RELAZIONALI tra gli ATTORI DEL SISTEMA AGRICOLO e i VARI
SOGGETTI ISTITUZIONALI e nei settori strategici dell’economia e sviluppo del territorio (turismo - trasporti - industria - sport
cultura - spettacolo).
“L’Agricoltura per uno sviluppo concreto e sostenibile del turismo del territorio. Il turismo per lo sviluppo sostenibile e dinamico dell’agricoltura”.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo G MODALITÀ E ATTUAZIONE DEL PSR: PROGETTI INDIVIDUALI, PACCHETTI QUALITÀ,
GIOVANI, DONNE, PROGETTI INTEGRATI DI AGRICOLTURA DI FILIERA
Chi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l tema
Gianni Ibba
Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al
gruppogruppogruppogruppo
Gianni Ibba, Tommaso Betza,
Giacomo Onnis, Barbara Setzu,
Maria Chiara Medda, Michele
Salis, Elisabetta Falchi, Planta
Salvatore Angelo, Francesco
Putzolu, Marco Locci
Aspetti più importanti della discussione
Da subito si è evidenziato come, nonostante il Programma di Sviluppo Rurale prevedesse l’attuazione delle misure attraverso l’approccio dei “pacchetti” e dei progetti integrati di filiera, la Regione Sardegna non ha attuato bandi che prevedessero questa strategia.
É stata fatta l’analisi delle criticità, dei limiti e dei vantaggi della programmazione individuale che ha rappresentato la quasi totalità delle risorse dell’attuale PSR (in particolare per quanto concerne le misure previste dall’Asse I).
A conclusione dell’approfondimento sono state individuate criticità sia nell’attuale PSR che nella prospettiva di applicazione dell’approccio per filiera per la prossima programmazione.
Tra le criticità emerse per quanto riguarda i progetti individuali nell’attuazione del periodo di programmazione 2007-2013 si segnalano i seguenti punti:
● eccessiva frammentazione delle risorse;
● appesantimento degli oneri burocratici delle imprese beneficiarie;
● scarsa efficacia ed efficienza degli interventi;
● poche certezze dal punto di vista temporale delle risorse investite.
Per quanto attiene l’attuazione dell’approccio per progetti integrati di filiera si riscontra la possibilità che emergano le seguenti criticità:
● maggiore complessità nella progettazione e gestione;
● scarsa capacità di spendita dei privati;
● scarsa propensione all’aggregazione;
● conflittualità tra i protagonisti della filiera agroalimentare.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo G MODALITÀ E ATTUAZIONE DEL PSR: PROGETTI INDIVIDUALI, PACCHETTI QUALITÀ,
GIOVANI, DONNE, PROGETTI INTEGRATI DI AGRICOLTURA DI FILIERA
Per contro lo stesso approccio potrebbe generare i seguenti possibili vantaggi:
● semplificazione e snellimento delle procedure a carico dei singoli componenti;
● maggiore concentrazione delle risorse;
● migliore integrazione orizzontale e verticale tra i componenti della filiera;
● condivisione dei progetti con gli altri componenti della filiera;
● garanzie della produzione in termini quantitativi e qualitativi;
● migliore ripartizione del profitto nell’ambito dei componenti della filiera.
La progettazione integrata può, inoltre, essere collegata al contesto economico di riferimento allo sviluppo del territorio in senso generale (turismo, contesti rurali, ecc.). Ciò determinerebbe l’adozione di progetti di sviluppo integrati con altre strategie programmatiche comunitarie e regionali (ad es. FESR, FSE).
Secondo alcuni l’approccio di filiera, tuttavia, deve essere reso adattabile e flessibile in relazione ai mutamenti organizzativi della domanda; quindi i meccanismi non devono essere eccessivamente vincolanti.
Secondo altri, invece, si devono introdurre delle forme di contrattualizzazione che vincolino le parti al rispetto di una tempistica e di regole condivise le quali non possono essere semplicemente di durata annuale.
Nella futura programmazione, visti i vantaggi sopra citati, sarebbe opportuno prevedere meccanismi di premialità funzionali ai meccanismi di filiera e rispettosi delle vocazionalità e risorse umane territoriali.
Uno degli aspetti più rilevanti dell’approccio di filiera è rappresentato dalla possibilità di attuare percorsi di certificazione della qualità, riferita non soltanto ai parametri igienico-sanitari o ai processi produttivi, ma finalizzati anche alla valorizzazione della “qualità intrinseca” delle produzioni, in cui gli standard qualitativi oggettivi sono legati al contesto di appartenenza o a peculiarità specifiche del prodotto. All’interno di questo approccio sistemico alla progettazione sono integrabili altri investimenti pubblici quali il riordino fondiario e le politiche di credito agrario e di accesso al sistema assicurativo.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo G MODALITÀ E ATTUAZIONE DEL PSR: PROGETTI INDIVIDUALI, PACCHETTI QUALITÀ,
GIOVANI, DONNE, PROGETTI INTEGRATI DI AGRICOLTURA DI FILIERA
Il riordino fondiario rappresenta la pre-condizione per dare valore aggiunto all’investimento pubblico e rendere competitive le aziende. La congiuntura economica sfavorevole impone significative contrazioni degli investimenti che devono essere per tale ragione opportunamente incentivati attraverso il sistema del credito. Gli investimenti operati all’interno di una progettazione integrata di filiera, infine, assommano altri vantaggi:
● maggiore potere contrattuale anche nei confronti delle compagnie assicurative sul fronte dei rischi delle calamità e rischi legati alla volatilità dei prezzi;
● possibilità di realizzare economie di scala;
● possibilità di valorizzare l’intera gamma produttiva.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo H APPROCCI PER IL GOVERNO E UTILIZZO DELL ’ACQUA IN AGRICOLTURA.
UTILIZZO SOSTENIBILE RISORSE IDRICHE IN AGRICOLTURA/DIMINUZIONE PERDITE
Chi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l tema
Vanni Fadda, Valeria Canu
Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al
gruppogruppogruppogruppo
Valeria Canu, Davide Mallus,
Vanni Fadda, Attilia Fois, Pier
Riccardo Di Girolamo, Marco
Mulargia, Anna Maria Musella,
Pier Paola Isoni, Antonio Madau,
Maurizio Scano, Alessandro
Carli, Antonio Lecis, Patrizia
Mattioni, Chicco Porcu
Aspetti più importanti della discussione
Proposta di linee di finanziamento per il PSR:
Utilizzo idroelettrico della risorsa idrica grezza per scopi agricoli in conseguenza della vigente legislazione regionale per i
Consorzi di bonifica. Si propone di utilizzare i finanziamenti per incentivare lo sfruttamento potenziale della risorsa idrica a
caduta da invasi e/o vasche di compensazione anche con micro-impianti. Questo funzionale all’abbattimento dei costi
dell’acqua per gli agricoltori in quanto il relativo introito andrebbe ad abbattere direttamente il costo dell’acqua sopportato
proprio dagli agricoltori mediante il pagamento dei ruoli emessi dai Consorzi di bonifica. Ciò in linea con l’esigenza prioritaria
di rendere l’utilizzo della risorsa idrica sostenibile per i consorziati/agricoltori e incentivare la produzione agricola come vuole il
sistema normativo regionale imperniato sulla L.R. 6/2008 e nel pieno rispetto dell’ambiente.
Allo stesso modo si propone di adoperare i contributi comunitari per incentivare la produzione di biomasse. In particolare si
ipotizza di poter favorire la partecipazione societaria del consorzio di bonifica in una società che utilizzi le biomasse coltivate
dai consorziati, che a loro volta farebbero parte della società, per la produzione di energia. Ciò consentirebbe di utilizzare il
ricavato per la riduzione del costo della risorsa idrica e permetterebbe una riqualificazione delle aziende agricole con il
conseguente rilancio dell’economia agricola in territori fortemente depressi.
É emersa la forte necessità di poter effettivamente adoperare le risorse comunitarie a disposizione per l’efficientamento della
rete. Si è evidenziato che nella programmazione precedente (2007-2013) i numerosi vincoli e la rigidità dei controlli hanno
impedito e ostacolato il pieno utilizzo delle risorse presenti nella dotazione finanziaria della misura relativa alle infrastrutture
idriche. Per tale ragione è stato proposto di superare i vincoli imposti riguardanti soprattutto i criteri di ammissibilità e i criteri di
selezione con ipotesi maggiormente attinenti alle diverse realtà consortili. A tal proposito si sono fortemente sottolineate le
diverse peculiarità geografiche e socio economiche dei territori dei consorzi di bonifica.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo H APPROCCI PER IL GOVERNO E UTILIZZO DELL ’ACQUA IN AGRICOLTURA.
UTILIZZO SOSTENIBILE RISORSE IDRICHE IN AGRICOLTURA/DIMINUZIONE PERDITE
Sono inoltre state proposte delle linee di intervento per l’efficientamento delle reti irrigue. In particolare:
● sostituzione pezzi speciali;
● sostituzione canali a pelo libero con condotte in pressione;
● strumenti di misurazione non solo all’utenza finale ma anche sezionamenti lungo linea al fine di poter facilmente
individuare le perdite.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo I MARKETING, COMUNICAZIONE E CONDIVISIONE DELL’INFORMAZIONE
Chi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l tema
Marcello Cabras
Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al
gruppogruppogruppogruppo
Marcello Cabras, Gianfranco
Matta, Isabella Pes, Giacomo
Toni, Mauro Maleddu, Elisabetta
Mosino, Fabiano Atzeni, Giuliana
Pili, Antonio Monni, Antonio
Usai, Tara Marini
Aspetti più importanti della discussione
- Valutazione delle conoscenze di marketing delle aziende agricole, turistiche e delle Istituzioni, come strumento di
programmazione e controllo per le azioni future.
- Percezione dell’importanza dell’utilizzo di una strategia di comunicazione efficace e differenziata, rivolta ai vari target
di riferimento da parte delle aziende agricole e delle Istituzioni.
- Condivisione dell’informazione, veicolata e fruibile, verso tutti i possibili beneficiari, siano essi attori privati e/o pubblici,
attraverso l’utilizzo di tutti gli strumenti di comunicazione e informazione ritenuti strategicamente più idonei,
tradizionali e innovativi.
- Miglioramento della comunicazione interistituzionale finalizzato a rendere più incisiva ed efficace l’azione delle
Istituzioni verso i destinatari dei servizi.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo L MAGGIORE COLLABORAZIONE TRA I SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI
COINVOLTI NELLA FASE DI PROGRAMMAZIONE E ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI
Chi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l tema
Gianfranco Siddu
Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al
gruppogruppogruppogruppo
Gianfranco Siddu, Guido Fenza,
Marcello Onorato, Massimiliano
Venusti, Elisabetta Falchi, Mario
Palomba, Elio Masala, Corrado
Fenu, Mimmo Spano, Rosanna
Pinna
Aspetti più importanti della discussione
La discussione ha consentito di elaborare e proporre un modello operativo per l’ottenimento dell’obiettivo prefissato.
PRIMA FASE:
L’Assessorato promuove la formazione di tavoli tecnici settoriali permanenti che dovranno coinvolgere istituzionalmente,
oltre ai rappresentanti dello stesso Assessorato, le agenzie agricole, le rappresentanze di categoria, la produzione
organizzata, gli ordini professionali ed eventuali altri soggetti specificamente individuati (es. esperto in comunicazione)
I partecipanti ai tavoli andranno individuati, nell’ambito delle rispettive istituzioni di appartenenza, secondo i seguenti
criteri:
● competenza settoriale;
● rappresentatività;
● disponibilità a lungo termine.
Gli stessi partecipanti dovranno operare secondo i criteri della trasparenza e della condivisione.
I tavoli potranno, a seguito di particolari esigenze, coinvolgere esperti pubblici e privati in possesso di conoscenze
specifiche.
SECONDA FASE:
I tavoli tecnici dovranno elaborare un’analisi di contesto settoriale che dovrà contenere l’individuazione dei punti di forza e
di debolezza, nonché tutte le informazioni sull’incidenza territoriale, socio-antropologica, con particolare riferimento al
livello di professionalità e specializzazione delle aziende e degli operatori. Inoltre, dovrà essere prodotta un’analisi della
domanda e dell’offerta e una sull’integrazione intra-settoriale e inter-settoriale.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo L MAGGIORE COLLABORAZIONE TRA I SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI
COINVOLTI NELLA FASE DI PROGRAMMAZIONE E ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI
TERZA FASE:
L’Assessorato individua, sulla base delle informazioni provenienti dai tavoli e in continuo raccordo con gli stessi, all’interno
delle strutture dell’amministrazione regionale, i soggetti deputati alla raccolta delle informazioni e all’elaborazione
dell’analisi di contesto regionale.
QUARTA FASE:
Le elaborazioni prodotte dai tavoli tecnici saranno messe a disposizione dell’Assessorato che, attraverso gli stessi tavoli,
coordina la fase di elaborazione delle strategie del nuovo PSR.
QUINTA FASE:
Presentazione e condivisione dell’analisi di contesto regionale e delle strategie individuate con gli attori di comparto e le
amministrazioni locali.
SESTA FASE:
L’Assessorato sulla base dello scenario condiviso e in continuo collegamento con i tavoli tecnici, coordina l’elaborazione
delle misure e dei relativi bandi del PSR 2014-2020.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo N QUANTO COMPETE A LIVELLO EUROPEO IL NOSTRO APPARATO BUROCRATICO
(TEMPI E QUALITÀ DELLE ISTRUTTORIE)
Chi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l tema
Ignazio Cirronis
Chi ha partecipato Chi ha partecipato Chi ha partecipato Chi ha partecipato al al al al
gruppogruppogruppogruppo
Ignazio Cirronis, Alessia Marras,
Roberta Zucca, Angelo Sanna,
Ilaria Mura, Garippa Gianfranco,
Antioco Curreli
Aspetti più importanti della discussione
La discussione è stata centrata sulla necessità di non ripetere gli errori del passato nella prossima programmazione per ciò
che riguarda la burocrazia nell’ambito della gestione del PSR.
Il gruppo N ha individuato delle criticità legate a:
1 BANDI: è necessaria una maggiore condivisione in fase di predisposizione con i seguenti soggetti: ARGEA, rappresentanti
delle aziende agricole, liberi professionisti, GAL e associazioni di categoria;
2 ISTRUTTORIE: è necessario snellire le procedure istruttorie in coerenza con i tempi stretti imposti dal PSR. Pertanto
sarebbe necessario avere tempi certi e garantiti per ogni fase istruttoria. Sarebbe utile avere un soggetto terzo che si esprima
su eventuali diversità interpretative in modo univoco e che possa essere consultato da tutti i soggetti interessati.
3 GRADUATORIE: altra criticità riscontrata riguarda i meccanismi che regolano le graduatorie: si propone che all’atto di
presentazione delle domande venga richiesto di allegare la documentazione necessaria alla dimostrazione dei criteri di
valutazione, di ammissibilità e ricevibilità in modo da snellire la fase di istruttoria successiva.
4 DATA BASE: è necessario realizzare dei data-base o darne accesso ai tecnici istruttori per poter verificare nei tempi più
stretti possibili tutti i criteri inseriti nelle check-list.
5 EROGAZIONE SOMME: sarebbe necessario avere tempi certi e celeri nell’erogazione delle somme da finanziare
intervenendo nei meccanismi che regolano il rapporto tra ARGEA e AGEA, sul sistema SIAN e SIAR anche concretizzando
l’apertura di sportelli di back-office, e in generale tra tutti i soggetti coinvolti nell’erogazione dei contributi.
6 ACCESSO AL CREDITO: rivedere o studiare una nuova partecipazione della Regione nei confronti delle Banche oltre che
i consorzi di garanzia, per migliorare l’accesso al credito da parte dell’azienda.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo P “QUALE” INNOVAZIONE PER LA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE AGRICOLE
Chi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l tema
Roberto Zurru
Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al
gruppogruppogruppogruppo
Roberto Zurru, Martino Muntoni,
Francesco Piras, Maria Ottavia
Panzeri, Giuseppe Masala, Irene
Meloni, Carlo Ferrari, Maria
Cristina Paderi
Aspetti più importanti della discussione
Ridefinizione del tema iniziale di discussione per mancanza della componente imprenditoriale nel gruppo di lavoro
Stato dell’arte: esistenza di un gap tra innovazione prodotta e innovazione realmente applicata.
Criticità:
a) Prevalente autoreferenzialità degli organismi di ricerca nella programmazione delle attività di ricerca e innovazione;
Cause esterne principali:
1 inadeguatezza delle analisi di mercato di riferimento per la competitività delle imprese determina anche una carenza nella
definizione delle strategie delle politiche agricole regionali;
2 difficoltà di coinvolgimento attivo delle imprese nella formulazione della domanda di innovazione e nelle fase di
trasferimento della stessa;
3 difficoltà di coinvolgimento diretto dell’impresa agricola nelle attività di ricerca;
4 scarsa partecipazione dell’imprenditore nel monitoraggio e controllo dei risultati della ricerca;
b) Salvo casi particolari di successo non generalizzabili, gli approcci fino ad ora utilizzati per il trasferimento dell’innovazione
(con riferimento soprattutto all’innovazione organizzativa e di processo) sono risultati complessivamente inefficaci, inefficienti
e con risultati spesso poco duraturi.
Possibili cause:
1 diffidenza, talvolta motivata, degli imprenditori nei confronti del ricercatore e dei tecnici dell’assistenza tecnica;
2 difficoltà nel recepimento dell’innovazione organizzativa e di processo, che comporti variazioni nelle tecniche e nei sistemi
organizzativi consolidati;
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo P “QUALE” INNOVAZIONE PER LA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE AGRICOLE
3 strategie e strumenti di comunicazione utilizzati evidentemente inadeguati;
4 carenza di realtà imprenditoriali aggregate di produttori quali interlocutori privilegiati per l’individuazione della domanda di
innovazione e per il successivo trasferimento della stessa anche e soprattutto nell’ottica di sistemi produttivi di filiera.
Proposte:
● Definizione delle strategie di sviluppo agricolo regionale anche attraverso il coinvolgimento diretto delle imprese e degli
organismi istituzionali;
● definizione del ruolo della ricerca e innovazione quale strumento per il perseguimento degli obiettivi strategici definiti;
● coinvolgimento attivo delle imprese agricole nella definizione della domanda specifica della ricerca e delle strategie di
trasferimento dell’innovazione (Tavoli di filiera?);
● orientamento delle risorse e quantificazione delle risorse per le attività di ricerca e innovazione definite nella fase
precedente;
● innovazione delle strategie di trasferimento dei risultati della ricerca (anche attraverso l’approccio multidisciplinare).
Quale ricerca per l’innovazione? (sostenibilità economica e ambientale e qualità delle produzioni)
Incremento della produttività (prodotto/unità produttiva) quale importante fattore per la competitività dell’impresa: abbattimento
costi unitari di produzione e incremento del valore della produzione aziendale
in rapporto alla
Percezione diffusa del concetto di incremento della produttività in antitesi alla qualità del prodotto e dell’ambiente.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo R I CONSORZI DI BONIFICA E PSR
Chi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l tema
Paolo Podda
Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al
gruppogruppogruppogruppo
Paolo Podda, Renato Sarritzu,
Filippo Alberghina, Nicola Dessì,
Domenico Usai, Maurizio Scanu,
Antonio Lecis
Aspetti più importanti della discussione
I CONSORZI DI BONIFICA POTREBBERO ESSERE BENEFICIARI IN PARTICOLARE DEGLI INTERVENTI RELATIVI A:
1 OTTIMIZZAZIONE E MONITORAGGIO DELL’UTILIZZO DELLA RISORSA IRRIGUA:
a attraverso l’introduzione di strumentazioni di misura della risorsa idrica consegnata ai distretti irrigui e al punto di consegna dell’utente finale;
b studio e monitoraggio per l’introduzione di parametri tariffari legati all’efficienza dell’uso della risorsa irrigua da parte dell’utente finale;
c riconversione dei distretti irrigui vetusti con alta incidenza di guasti ed elevate perdite idriche.
2 RICOMPOSIZIONE FONDIARIA:
a ricomposizione della proprietà frammentata attraverso la costituzione di convenienti unità fondiarie per una più razionale attività aziendale, favorendo in tal modo il presidio del territorio, ottimizzando i fattori di produzione.
3 ATTIVITÀ AGRO-AMBIENTALI:
a riqualificazione aree demaniali di sedime delle reti irrigue a pelo libero dismesse attraverso la bonifica delle vecchie infrastrutture e la realizzazione di aree e/o percorsi a servizio della collettività.
4 OTTIMIZZAZIONE DELL’USO DELL’ENERGIA NEGLI IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO:
a ristrutturazione degli impianti di sollevamento attraverso l’introduzione di sistemi evoluti e ad alta efficienza di controllo ed erogazione dell’energia (sistemi inverter, rifasamenti, etc.) che consentano di servire in maniera continua i distretti irrigui sottesi conseguendo al contempo un notevole risparmio energetico.
5 VALORIZZAZIONE FASCE FRANGIVENTO PRIMARIE CONSORTILI E RELATIVE AREE DI SEDIME:
a riqualificazione della aree dove insistono le fasce frangivento (per lo più eucalipti) attraverso la valorizzazione dei tratti ancora efficienti e l’introduzione di specie idonee per la rinaturalizzazione;
b utilizzazione delle aree demaniali di sedime per la creazione di percorsi naturalistici complementari alle
attività agricole e una maggiore fruibilità del territorio.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione 1Sessione 1Sessione 1Sessione 1
Gruppo S UN PROGRAMMA PER LO SVILUPPO RURALE O UNA STRATEGIA PER LO SVILUPPO RURALE?
Chi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l tema
Antonella Mandarino
Chi ha partecipato al gruppoChi ha partecipato al gruppoChi ha partecipato al gruppoChi ha partecipato al gruppo
Antonella Mandarino,
Giuliano Frau, Felicita Piu, Daniela
Torelli, Antonia Atzori, Angelina Orrù,
Giampiero Deiana, Giuseppe Bosu,
Marcella Meloni, Emanuela Porru,
Valentina Carta, Carlo Cabras
Aspetti più importanti della discussione
Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) dovrebbe essere parte di una strategia più ampia che affronti
complessivamente i diversi problemi delle aree rurali/aree interne. L’attuale modello di programmazione dello sviluppo
rurale, fondato prevalentemente sullo strumento del PSR, in questo senso presenta inevitabilmente dei limiti.
La riflessione svolta all’interno del Gruppo ha evidenziato alcuni margini di miglioramento dell’attuale modello:
1 Sviluppo di un approccio multidisciplinare alle tematiche dello sviluppo rurale;
2 Integrazione fra programmi e fondi a partire da analisi di contesto congiunte;
3 Il PSR dovrebbe far parte di una strategia più ampia per lo sviluppo delle aree interne;
4 Dialogo fra strutture regionali e fra livelli istituzionali in tutte le fasi della programmazione;
5 Pianificazione a livello locale fondata sull’ascolto del territorio, anche attraverso il potenziamento e
miglioramento dell’approccio LEADER e di altre metodologie partecipative;
6 Finanziamenti legati ad un’idea di sviluppo maturata a livello locale, che offra opportunità ai singoli in un’ottica
di crescita comune;
7 Co-progettazione nei territori con un forte investimento sul capitale umano e sociale attraverso
accompagnamento e formazione.
I l Programma di Svi luppo Rurale I l Programma di Svi luppo Rurale I l Programma di Svi luppo Rurale I l Programma di Svi luppo Rurale 2007200720072007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
INDICE - Sessione Sessione Sessione Sessione 2 2 2 2 ---- PPPPOMERIGGIOOMERIGGIOOMERIGGIOOMERIGGIO
� GRUPPO A - STRUTTURA DI CONSULENZA 2014-2020
� GRUPPO B - AUMENTARE L’EFFICIENZA DI SPENDITA SU ALCUNE MISURE PSR IMPORTANTI (INSEDIATI, GIOVANI, IMPRENDITORI, PREPENSIONATI)
� GRUPPO D - POLITICHE REGIONALI PER LA VALORIZZAZIONE DEI TERRITORI COME STRUMENTO PER LO
SVILUPPO LOCALE
� GRUPPO E - VALUTAZIONE DEI RISULTATI: COSA VA BENE? COSA HA FALLITO? COSA NON È
SUFFICIENTE? [non costituito]
� GRUPPO H - CONCENTRARE GLI AIUTI SU CIÒ CHE FUNZIONA E CHIUDE LA FILIERA
� GRUPPO I - AGRICOLTURA SOCIALE: COME SVILUPPARLA NELLA PROSSIMA PROGRAMMAZIONE [non costituito]
� GRUPPO P - AGRICOLTURA E SISTEMI DI QUALITÀ: QUALITÀ DI PRODOTTO - QUALITÀ DEL SERVIZIO - QUALITÀ DELL’IMPRESA
� GRUPPO R - COMPATIBILITÀ TRA I CRITERI DI APPLICAZIONE DEL PSR E IL QUADRO NORMATIVO CHE
REGOLAMENTA LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E LA GESTIONE DEL TERRITORIO [non costituito]
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione Sessione Sessione Sessione 2222
Gruppo A STRUTTURA DI CONSULENZA 2014-2020
Chi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l tema
Piero Iacuzzi
Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al
gruppogruppogruppogruppo
Piero Iacuzzi, Marcella Manconi,
Giovanni Piredda
Aspetti più importanti della discussione
CRITICITÀ
Eccessive deleghe esterne
1 Vengono delegati all’esterno aspetti critici quali:
● le analisi di contesto ex ante, in itinere ed ex post;
● il supporto giuridico, compresa l’interpretazione delle norme;
● la definizione di procedure attuative e di controllo;
● …...........
2 Lo svolgimento ed il coordinamento di tali aspetti consente l’acquisizione del kwow how indispensabile per la gestione e la
programmazione del successivo periodo di programmazione che resta così esterno all’amministrazione e può risultar disperso
in caso di sostituzione del consulente esterno.
3 Gli obiettivi di un attore esterno sono solo parzialmente coincidenti con quelli dell’Amministrazione, dovendo rispondere al
rispetto di un capitolato d’oneri più che al continuo perseguimento dei compiti di istituto.
4 Gli attori esterni non possono accedere e collaborare correntemente con le risorse interne all’Amministrazione che sono
spesso le sole a disporre delle informazioni derivanti dall’ordinaria amministrazione dai rapporti con l’utenza. Da ciò deriva un
eccessivo ricorso a degli esterni, spesso non sufficientemente aggiornati e validati dall’esperienza corrente.
5 Vengono individuate società di consulenza differenti per la programmazione generale di periodo e per la programmazione
in campo agricolo, con conseguenti possibilità di disallineamento.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione Sessione Sessione Sessione 2222
Gruppo A STRUTTURA DI CONSULENZA 2014-2020
PROPOSTA
È necessario ed urgente individuare un organismo interno che coordini con modalità strategiche, le attività di consulenza
specialistica in favore di tutti gli attuatori del PSR.
L’organismo presidierà le principali tematiche, ricorrendo ove possibile e vantaggioso, a risorse interne all’Amministrazione e
consentendo comunque il coordinamento degli interventi ed il consolidamento delle necessarie competenze interne.
Soprattutto dovrà essere garantito il coordinamento, in tutte le fasi dei diversi strumenti programmatori inclusi nella
programmazione europea ed il perseguimento di tutte le possibili sinergie.
All’esterno dovrebbero essere delegati solamente singoli aspetti specialistici di supporto alle risorse interne che
manterrebbero comunque la responsabilità delle scelte.
Ad esempio:
Agris e Sardegna Ricerche sarebbero indubbiamente in grado di presidiare gli aspetti relativi alla ricerca ed innovazione
tecnologica.
Laore è un ottimo interlocutore per la definizione degli aspetti relativi alla definizione del contesto esterno, quantomeno in
relazione agli aspetti regionali.
Argea è un forte interlocutore per la definizione di procedure di spendita e monitoraggio delle risorse.
Gli uffici giuridici dell’Amministrazione centrale delle Agenzie dovrebbero potenziare le competenze specifiche in materi
di adempimenti comunitari, fruendo delle migliori competenze esterne per la soluzione delle problematiche più complesse.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione Sessione Sessione Sessione 2222
Gruppo B AUMENTARE L ’EFFICIENZA DI SPENDITA SU ALCUNE MISURE PSR IMPORTANTI
( INSEDIATI, GIOVANI, IMPRENDITORI, PREPENSIONATI)
Chi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l tema
Marcello Perra
Chi Chi Chi Chi ha partecipato al ha partecipato al ha partecipato al ha partecipato al
gruppogruppogruppogruppo
Marcello Perra, Rosanna Pinna,
Elisabetta Mosino
Aspetti più importanti della discussione
CRITICITÀ DELLA MISURA
- Sul primo bando della Misura 112 circa il 50% delle domande sono state rigettate (circa 1000 su oltre 2000 iniziali).
- Il premio erogato non deve essere giustificato con la spesa per la realizzazione di investimenti descritti nel Piano di Sviluppo aziendale, ma è solo necessario dimostrare l’incremento in termini di Reddito Lordo Standard.
PROPOSTE DI SOLUZIONE ALLE CRITICITA’ EVIDENZIATE:
- Premialità prevista negli ultimi anni di realizzazione del progetto commisurata ad alcuni parametri quali, ad esempio:
o innovazione sul processo produttivo o il prodotto;
o incremento di redditività;
o affiancamento di un tutor “coach” specialista nel comparto e in attività imprenditoriali dipendente di un’agenzia regionale che svolga un’attività di consulenza, controllo e motivazione.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione Sessione Sessione Sessione 2222
Gruppo D POLITICHE REGIONALI PER LA VALORIZZAZIONE DEI TERRITORI COME STRUMENTO PER LO
SVILUPPO LOCALE
Chi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l tema
Gianni Vargiu
Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al
gruppogruppogruppogruppo
Gianni Vargiu, Tara Marini,
Isabella Pes, Massimo Mantega,
Elsa Diana, Valentina Pinna,
Chiara Scotto, Nicola Sassu,
Giuliano Frau, Roberto D’Amico,
Erminio Spanu
Aspetti più importanti della discussione
SVILUPPO DEL TERRITORIO
- Piani di Marketing territoriale scarsamente attuati
- Opportunità di utilizzare le precedenti esperienze della Programmazione Integrata
- Costruzione di laboratori di sviluppo multidisciplinari incaricati di costruire e verificare percorsi di sviluppo
- Ricognizione dei casi di successo e di fallimento della programmazione regionale entro tre mesi
- Individuazione e valorizzazione degli attrattori strategici territoriali entro quattro mesi
- Ricostruire le storie del territorio e saperle raccontare in forma comunicativa al turista
- Ripensare il ruolo delle guide per l’ospitalità e la conoscenza del territorio con il coinvolgimento delle popolazioni locali
- Web marketing e applicativi per smartphone: itinerari, attrattori, accoglienza, ecc.
- Coinvolgimento scuole nello studio e nella valorizzazione del patrimonio ambientale, storico, culturale
- Fare sistema: coinvolgere gli Assessorati regionali competenti per le varie tematiche
- Favorire la costituzione di reti tra operatori privati orientate a pro l’offerta territoriale
- Verificare le opportunità contenute nella Proposta delle Associazioni Ambientaliste
elaborata in relazione al Documento di Definizione Strategica
per la programmazione 2014-2020.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione Sessione Sessione Sessione 2222
Gruppo H CONCENTRARE GLI AIUTI SU CIÒ CHE FUNZIONA E CHIUDE LA FILIERA
Chi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l tema
Ignazio Cirronis
Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al
gruppogruppogruppogruppo
Ignazio Cirronis, Sergio Loddo,
Marzia Ravenna, Antonio Pirisi,
Martino Muntoni
Aspetti più importanti della discussione
Si ritiene fondamentale puntare sulle realtà (filiere/distretti) che già funzionano (dalla produzione alla trasformazione, dal marketing alla commercializzazione); un approccio non “esclusivo” che abbia un occhio alle nuove opportunità/potenzialità di sviluppo di filiere future.
È necessario perciò realizzare un’analisi di settore e attuare un confronto (forum) fra gli operatori e gli attori del settore per individuare i comparti, le filiere e le aziende da sostenere. Tale confronto dovrà essere suffragato da una verifica dei dati economici sulle filiere e sui distretti individuati nel forum.
Le priorità di intervento sono:
○ il rafforzamento delle filiere sul territorio
○ il potenziamento della capacità di esportazione.
Gli attori inseriti in filiere/distretti sono in grado di individuare ciò che è necessario potenziare, cioè su cosa si debba investire per migliorare la performance delle filiere contribuendo in tal modo a “disegnare” lo stesso PSR fino a individuare azioni di intervento e le stesse modalità e procedure di attuazione.
Si dovrebbero selezionare quelle aziende che già agiscono in forma associata e con successo perché la concentrazione dell’offerta è anche garanzia di soddisfazione di maggiori quote di mercato e di capacità di interventi anche nella fase di trasformazione e distribuzione.
Programmare gli interventi secondo logiche di filiera e distretto non significa escludere dagli interventi aziende singole, ma selezionare quelle che lavorano nella logica di filiera o distretto o sono disponibili a farlo.
Prendendo atto che il prodotto “Sardegna” ha un forte valore aggiunto sui mercati, è utile rendere operativo il marchio Sardegna che punti sulla qualità attraverso l’adozione di disciplinari più restrittivi.
I l Programma di I l Programma di I l Programma di I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Svi luppo Rurale 2007Svi luppo Rurale 2007Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
Sessione Sessione Sessione Sessione 2222
Gruppo P AGRICOLTURA E SISTEMI DI QUALITÀ:
QUALITÀ DI PRODOTTO – QUALITÀ DEL SERVIZIO – QUALITÀ DELL’IMPRESA
Chi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l temaChi ha proposto i l tema
Giuseppe Aresu
Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al Chi ha partecipato al
gruppogruppogruppogruppo
Giuseppe Aresu, Fabiana Callai,
Giovanni Bandino, Domenica
Farinella, Marco Locci, Michele
Salis, M. Ottavia Panzeri,
Francesco Piras, Tonello Abis,
Domenico Usai, Carmen
Ancilletta, Maria Cristina Paderi,
Patrizia Pitzalis, M. Francesca
Scintu, M. Chiara Medda
Aspetti più importanti della discussione
● Esame delle criticità dei processi di certificazione di prodotto:
○ Costi certificazione onerosi per operatore agricolo
○ Complessità delle relazioni con la PA e organismi di controllo
○ Elementi che comportano una scomparsa dei sistemi:
■ sistemi di controllo percepiti come poco credibili;
■ capacità di aggregazione della domanda;
■ mancanza di comunicazione di prodotto capace di dare valore aggiunto al territorio e sviluppo
occupazionale.
Queste criticità devono comunque essere superate se si vogliono ottenere i risultati di tutela dei nostri prodotti di qualità.
PROPOSTE ADEGUAMENTO PSR:
● Orientamento percezioni sulla serietà del marchio di qualità;
● Fondamentale la comunicazione strategica e di prodotto:
● Favorire e semplificare il sistema attraverso l’innovazione;
● Formazione professionale permanente degli operatori agricoli;
� Qualità del servizio dell’impresa agricola come soddisfazione dell’utente finale.
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
PartecipantiPartecipantiPartecipantiPartecipanti
N° Nome Cognome Organizzazione di appartenenza E-mail
1. Tonello Abis Agenzia Laore Sardegna tonelloabis@agenzialaore.it
2. Valentino Acca GAL Sole Grano Terra raf@galsgt.it
3. Filippo Alberghina Consorzio di Bonifica Sardegna Meridionale filippo.alberghina@cbsm.it
4. Carmen Ancilletta RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Politiche di Mercato cancilletta@regione.sardegna.it
5. Gianni Aramu Comune di Selargius gioaramu@gmail.com
6. Giuseppe Aresu Agenzia Laore Sardegna giuseppearesu@agenzialaore.it
7. Fabio Aru Collegio Periti Agrari Cagliari fabio.aru@tin.it
8. Fabiano Atzeni RAS - Assessorato Agricoltura - Staff alla Direzione Generale
fatzeni@regione.sardegna.it
fabioatz@gmail.com
9. Antonia Atzori Agenzia Argea Sardegna antoniaatzori@agenziaargea.it
10. Emanuele Balliana 3A - Assegnatari associati Arborea emanuele.balliana@gmail.com
11. Giovanni Bandino Agenzia Agris Sardegna gbandino@agrisricerca.it
12. Antonio Begliutti GAL Linas Campidano info@galinascampidano.it
13. Tommaso Betza Agenzia Laore Sardegna tommasobetza@agenzialaore.it
14. Stefano Biscaro Tenute Sella&Mosca S.p.A stefano.biscaro@sellaemosca.com
15. Ruggero Bizzarri 3A - Assegnatari associati Arborea soci@lattearborea.it
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
PartecipantiPartecipantiPartecipantiPartecipanti
N° Nome Cognome Organizzazione di appartenenza E-mail
16. Daniela Boi RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Sviluppo Locale dboi@regione.sardegna.it
17. Antonio Boschetti PWC Advisory SpA antonioboschetti84@email.it
18. Giuseppe Bosu
RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Programmazione e
controllo e innovazione in agricoltura gbosu@regione.sardegna.it
19. Carlo Cabras Agenzia Laore Sardegna carlocabras@gmail.com
20. Marcello Cabras Creative sas cabras@creativecomunicazione.it
21. Maurizio Caddeo
RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Miglioramento
dell'Ambiente e dello Spazio rurale mcaddeo@regione.sardegna.it
22. Fabiana Callai Agenzia Laore Sardegna fabianacallai@gmail.com
23. Valeria Canu RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Strutture vacanu@regione.sardegna.it
24. Bianca Carboni
RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Miglioramento
dell'Ambiente e dello Spazio rurale bcarboni@regione.sardegna.it
25. Alessandro Carli Consorzio di Bonifica Cixerri a.carli@consorziobonificacixerri.it
26. Valentina Carta INEA carta@inea.it
27. Gaetano Caschili Regione Sardegna
28. Giuseppe Casu Coldiretti Sardegna giuseppe.casu@coldiretti.it
29. Elena Catte RAS - Centro Regionale di Programmazione ecatte@regione.sardegna.it
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
PartecipantiPartecipantiPartecipantiPartecipanti
N° Nome Cognome Organizzazione di appartenenza E-mail
30. Giuseppina Cireddu
RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Affari generali, credito
agrario e controllo agenzie mgcireddu@regione.sardegna.it
31. Ignazio Cirronis Coopagri ignacir@outlook.com
32. Gianfilippo Contu 3A - Assegnatari associati Arborea soci@lattearborea.it
33. Eugenio Corazza Istituto di Studi sulle Relazioni Industriali – ISRI e.corazza@isri.rm.it
34. Ettore Crobu Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali fedreg.sardegna@tiscali.it
35. Battista Cualbu Coldiretti Sardegna battista.cualbu@coldiretti.it
36. Antioco Curreli Associazione Professionale agriconsul@tiscali.it
37. Roberto D'Amico Agenzia Laore Sardegna damico.roberto@gmail.com
38. Giampiero Deiana Agenzia Argea Sardegna giampierodeiana@agenziaargea.it
39. Nicola Dessì Consorzio di Bonifica Sardegna Meridionale nicola.dessi@cbsm.it
40. Sandro Dettori
Università degli Studi di Sassari -Dipartimento di Scienze della
Natura e del Territorio sdettori@uniss.it
41. Piericcardo Di Girolamo RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Strutture pdigirolamo@regione.sardegna.it
42. Elsa Diana Agenzia Laore Sardegna elsadiana@agenzialaore.it
43. Francesco Erbì C.I.A. Confederazione Italiana Agricoltori f.erbi@cia.it
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
PartecipantiPartecipantiPartecipantiPartecipanti
N° Nome Cognome Organizzazione di appartenenza E-mail
44. Alessandra Sebastiana Etzo GAL Distretto Rurale BMGS direttore@galbmgs.it
45. Vanni Fadda Consorzio di Bonifica Nord Sardegna fadda.v@libero.it
46. Marco Fanunza Collegio Periti Agrari e Periti Agrari Laureati di Cagliari e Oristano
peragr@tiscali.it
collegio.cagliari@peritiagrari.it
47. Domenica Farinella Università degli Studi di Cagliari farinella@unica.it
48. Corrado Fenu Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali
fedreg.sardegna@tiscali.it
fenu.corrado@tiscali.it
49. Guido Fenza Agenzia Argea Sardegna guido.fenza@gmail.com
50. Modesto Fenu Provincia di Cagliari modestofenu@gmail.com
51. Carlo Ferrari Società Agricola "I Ferrari" info@risoiferrari.com
52. Pier Paolo Fiori Agenzia Agris Sardegna prpfiori@agrisricerca.it
53. Attilia Fois RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Strutture afois@regione.sardegna.it
54. Giuliano Frau Agenzia Laore Sardegna giulianofrau@gmail.com
55. Gianfranco Garippa GAL Distretto Rurale BMGS garippa.gianfranco@tiscali.it
56. Piero Iacuzzi Agenzia Laore Sardegna pieroiacuzzi@agenzialaore.it
57. Gianni Ibba Agenzia Laore Sardegna gianniibba@agenzialaore.it
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
PartecipantiPartecipantiPartecipantiPartecipanti
N° Nome Cognome Organizzazione di appartenenza E-mail
58. Gianni Inguscio Consorzio di Bonifica Basso Sulcis ingusciogianni@tiscali.it
59. Pier Paola Isoni Consorzio di Bonifica Nord Sardegna pierpaolaisoni@tiscali.it
60. Paola Labate GAL Anglona Romangia plabate@galanglonaromangia.it
61. Antonio Lecis Unione Regionale A.N.B.I. alec40it@yahoo.it
62. Enrico Lobina RAS - Assessorato Agricoltura elobina@regione.sardegna.it
63. Daniela Locci
RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Miglioramento
dell'Ambiente e dello Spazio rurale dlocci@regione.sardegna.it
64. Marco Locci Università degli Studi di Cagliari marc.locci@yahoo.it
65. Sergio Loddo RAS - Ufficio di Statistica della Regione seloddo@regione.sardegna.it
66. Giuseppe Loi Agenzia Laore Sardegna loi.giuse@gmail.com
67. Antonio Madau Consorzio di Bonifica Sardegna Centrale antonio.madau@cbsc.it
68. Mauro Maleddu RAS - Assessorato Agricoltura mauro_maleddu@yahoo.it
69. Davide Mallus RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Strutture dmallus@regione.sardegna.it
70. Valentina Manca RAS - Centro Regionale di Programmazione vamanca@regione.sardegna.it
71. Piermario Manca Agenzia Argea Sardegna pedraruja@tiscali.it
72. Marcella Manconi Agenzia Agris Sardegna mamanconi@agrisricerca.it
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
PartecipantiPartecipantiPartecipantiPartecipanti
N° Nome Cognome Organizzazione di appartenenza E-mail
73. Antonella Mandarino Regione Sardegna - NUVIP amandarino@regione.sardegna.it
74. Massimo Mantega Agenzia Laore Sardegna massimomantega@agenzialaore.it
75. Tara Marini
RAS - Centro Regionale di Programmazione - Segreteria Tecnica
del Partenariato crp.segreteriapartenariato@regione.sardegna.it
76. Alessia Marras GAL Distretto Rurale BMGS marrasalessia@tiscali.it
77. Elio Masala Salumificio Villagrande commerciale@prosciuttovillagrande.it
78. Giuseppe Masala Agenzia Agris Sardegna gmasala@agrisricerca.it
79. Gianfranco Matta Agenzia Laore Sardegna
gianfranco.matta@gmail.com
gianfrancomatta@agenzialaore.it
80. Patrizia Mattioni Consorzio di Bonifica Cixerri pmattioni@hotmail.it
81. Maria Chiara Medda Consorzio Ecosviluppo Sardegna mcmedda@outlook.com
82. Benedetto Meloni Università degli Studi di Cagliari - Dip. Scienze Sociali e Istituzioni bmeloni@unica.it
83. Irene Meloni Agenzia Agris Sardegna imeloni@agrisricerca.it
84. Marcella Meloni Agenzia Argea Sardegna marcellameloni@agenziaargea.it
85. Antonio Monni Agenzia Laore Sardegna monniant@libero.it
86. Elisabetta Mosino RAS - Assessorato Agricoltura emosino@regione.sardegna.it
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
PartecipantiPartecipantiPartecipantiPartecipanti
N° Nome Cognome Organizzazione di appartenenza E-mail
87. Marco Mulargia RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Strutture mmulargia@regione.sardegna.it
88. Martino Muntoni Agenzia Agris Sardegna mrmuntoni@agrisricerca.it
89. Ilaria Mura GAL Distretto Rurale BMGS 80.ilariamura@gmail.com
90. Stefania Muresu GAL Anglona Romangia smuresu@galanglonaromangia.it
91. Manuela Murru RAS - Centro Regionale di Programmazione manmurru@regione.sardegna.it
92. Dario Murtas Pertito Agrario darym@tiscali.it
93. Fabio Muscas INEA muscas@inea.it
94. Anna Maria Musella Consorzio di Bonifica d'Ogliastra servamministrativo@cbogliastra.it
95. Giacomo Onnis Comune di Samassi onnisgiacomo@libero.it
96. Marcello Onorato Agenzia Argea Sardegna marcelloonorato@agenziaargea.it
97. Umberto Oppus ANCI Sardegna umbertoppus@hotmail.com
98. Angelina Ignazia Orrù Agenzia Argea Sardegna angelinaorru@gmail.com
99. Daniele Orrù Comune di Selargius
100. Gianluca Orrù
RAS - Assessorato della Difesa dell'ambiente - Servizio Tutela
della Natura gorru@regione.sardegna.it
101. Maria Cristina Paderi RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Politiche di Mercato mpaderi@regione.sardegna.it
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
PartecipantiPartecipantiPartecipantiPartecipanti
N° Nome Cognome Organizzazione di appartenenza E-mail
102. Mario Palomba Libero Professionista mpalomba@email.it
103. Maria Ottavia Panzeri RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Politiche di Mercato mpanzeri@regione.sardegna.it
104. Marcello Perra Agenzia Laore Sardegna marcelloperra@agenzialaore.it
105. Efisio Perra Coldiretti Cagliari efisio.perra@coldiretti.it
106. Isabella Pes Agenzia Laore Sardegna isabellapes@agenzialaore.it
107. Antonio Pili Coldiretti Sardegna piliant@tin.it
108. Giuliana Pili RAS - Assessorato Agricoltura giupili@regione.sardegna.it
109. Rosanna Pinna Agenzia Argea Sardegna rosannapinna@agenziaargea.it
110. Franco Pinna GAL Sarcidano Barbagia di Seulo pinnafrank63@hotmail.com
111. Valentina Pinna RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Politiche di Mercato vapinna@regione.sardegna.it
112. Agostino Pintus Agenzia Agris Sardegna apintus@agrisricerca.it
113. Francesco Piras INEA piras@inea.it
114. Nicoletta Piras GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari
nicolettapiras@gmail.com
n.piras@galsulcisiglesiente.it
115. Cristoforo Luciano Piras GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari
pirascl52@gmail.com
presidente@galsulcisiglesiente.it
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
PartecipantiPartecipantiPartecipantiPartecipanti
N° Nome Cognome Organizzazione di appartenenza E-mail
116. Giovanni Piredda Agenzia Agris Sardegna gpiredda@agrisricerca.it
117. Antonio Pirisi Agenzia Agris Sardegna apirisi@agrisricerca.it
118. Marco Pisano RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Sviluppo Locale mpisano@regione.sardegna.it
119. Graziella Pisu RAS - Centro Regionale di Programmazione gpisu@regione.sardegna.it
120. Patrizia Pitzalis CONTAS Consorzio tutela IGP agnello di Sardegna info@agnellodisardegnaigp.it
121. Felicita Piu Agenzia Argea Sardegna felicitapiu@agenziaargea.it
122. Salvatorangelo Planta GAL Sarcidano Barbagia di Seulo salvplanta@gmail.com
123. Paolo Podda Consorzio di Bonifica Sardegna Meridionale paolo.podda@cbsm.it
124. Gianquirico Porcu RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Strutture gporcu@regione.sardegna.it
125. Emanuela Porru Università degli Studi di Cagliari - Dip. Scienze Sociali e Istituzioni emanuela.porru@gmail.com
126. Salvatore Portas
RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Programmazione e
controllo e innovazione in agricoltura saportas@regione.sardegna.it
127. Francesco Putzolu Regione Sardegna fputzolu@regione.sardegna.it
128. Marzia Ravenna RAS - Ufficio di Statistica della Regione mravenna@regione.sardegna.it
129. Gianluigi Rubiu Consorzio di Bonifica Cixerri gianluigi.rubiu@gmail.com
130. Pino Angelo Ruiu Agenzia Agris Sardegna paruiu@agrisricerca.it
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
PartecipantiPartecipantiPartecipantiPartecipanti
N° Nome Cognome Organizzazione di appartenenza E-mail
131. Luca Saba Coldiretti Sardegna luca.saba@coldiretti.it
132. Michele Salis Università degli Studi di Cagliari - Dip. Scienze Sociali e Istituzioni michelesalis86@gmail.com
133. Marinuccia Sanna RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Sviluppo Locale msanna@regione.sardegna.it
134. Roberta Sanna
RAS - Assessorato Agricoltura – Autorità di Gestione del PSR
2007-2013 agricoltura@regione.sardegna.it
135. Giuseppina Sanna RAS - Assessorato Agricoltura giusanna@regione.sardegna.it
136. Angelo Sanna Agenzia Argea Sardegna angelosanna@agenziaargea.it
137. Laura Santona
RAS - Assessorato della Difesa dell'ambiente - Servizio Tutela
della Natura lsantona@regione.sardegna.it
138. Renato Sarritzu Consorzio di Bonifica Sardegna Meridionale renato.sarritzu@cbsm.it
139. Nicola Sassu
RAS - Assessorato Agricoltura - Settore Comunicazione,
Trasparenza e Controllo delle Agenzie agricole nsassu@regione.sardegna.it
140. Marco Satta Agenzia Agris Sardegna msatta@agrisricerca.it
141. Maurizio Scanu Consorzio di Bonifica Oristanese cbo.oristano@tiscali.it
142. Matilde Silvia Schirru
Università degli Studi di Sassari – Dipartimento di Scienze della
Natura e del Territorio msschirru@uniss.it
143. Massimiliano Schirru Comune di Selargius massimiliano.schirru@comune.selargius.it
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
PartecipantiPartecipantiPartecipantiPartecipanti
N° Nome Cognome Organizzazione di appartenenza E-mail
144. Maria Francesca Scintu Agenzia Agris Sardegna mfscintu@agrisricerca.it
145. Chiara Scotto RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Sviluppo locale cscotto@regione.sardegna.it
146. Daniele Sechi
RAS - Assessorato Agricoltura - Servizio Miglioramento
dell'Ambiente e dello Spazio rurale dsechi@regione.sardegna.it
147. Daniele Serra GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari danieleserra76@gmail.com
148. Daniela Serri RAS - Assessorato Agricoltura dserri@regione.sardegna.it
149. Barbara Setzu Comune di Samassi setzubarbara193@tiscali.it
150. Gian Franco Siddu Agenzia Laore Sardegna gianfrancosiddu@agenzialaore.it
151. Gioacchino Sini Azienda "Unmaredivino" info@unmaredivino.it
152. Erminio Spanu Agenzia Agris Sardegna espanu@agrisricerca.it
153. Pietro Tandeddu Copagri Sardegna pietrotandeddu@tiscali.it
154. Vitangelo Tizzano Coldiretti Cagliari vitangelo.tizzano@coldiretti.it
155. Giacomo Toni RAS - Assessorato Agricoltura - URP Giacomotoni1986@gmail.com
156. Daniela Torelli Agenzia Argea Sardegna danielatorelli@agenziaargea.it
157. Stefano Tronci Agriconsulting SpA s.tronci@agriconsulting.it
158. Francesco Tuccone Agenzia Argea Sardegna francescopietrotuccone@agenziaargea.it
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
PartecipantiPartecipantiPartecipantiPartecipanti
N° Nome Cognome Organizzazione di appartenenza E-mail
159. Domenico Usai Agenzia Laore Sardegna domenicousai@agenzialaore.it
160. Antonio Usai Sardinia Broker srl sardiniabroker@gmail.com
161. Maria Antonella Vacca RAS - Assessorato Agricoltura avacca@regione.sardegna.it
162. Gianni Vargiu RAS - Centro Regionale di Programmazione gvargiu@regione.sardegna.it
163. Massimiliano Venusti Agenzia Laore Sardegna massimilianovenusti@agenzialaore.it
164. Cristiana Verde GAL Sole Grano Terra direttore@galsgt.it
165. Roberta Zucca Confagricoltura Sardegna sardegna@confagricoltura.it
166. Roberto Zurru Agenzia Agris Sardegna rzurru@agrisricerca.it
167. Serenella Paci Poliste srl spaci@poliste.it
168. Luca Melis Poliste srl lmelis@poliste.it
169. Rossana Moro Poliste srl rmoro@poliste.it
170. Marina Orefice Poliste srl morefice@poliste.it
171. Laura Carta Poliste srl lcarta@poliste.it
172. Manuela Lai Poliste srl mlai@poliste.it
173. Luca Lorrai Poliste srl llorrai@poliste.it
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013Cagl iar i, 14 marzo 2013
PartecipantiPartecipantiPartecipantiPartecipanti
N° Nome Cognome Organizzazione di appartenenza E-mail
174. Marco Piccolo Poliste srl mpiccolo@poliste.it
175. Marcello Secchi Poliste srl msecchi@poliste.it
176. Patrizia Soru Poliste srl psoru@poliste.it
I l Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007Il Programma di Svi luppo Rurale 2007----2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna2013 del la Sardegna
Costruiamo insieme apprendimenti dall’esperienza
Open Space Technology – Spazio Aperto di Discussione
Cagl iar i, 14 Cagl iar i, 14 Cagl iar i, 14 Cagl iar i, 14 marzo 2013marzo 2013marzo 2013marzo 2013
CREDITI FORUM REGIONALE SULLO SVILUPPO RURALE IN SARDEGNA
CCCCOORDINAMENTO OORDINAMENTO OORDINAMENTO OORDINAMENTO
Maria Giuseppina Cireddu, Direttore Servizio affari generali, credito agrario e controllo Agenzie – Regione Sardegna – Assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale – Coordinatore del progetto ApeRegina
Nicola Sassu, Responsabile scientifico del progetto ApeRegina – Regione Sardegna – Assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale
Il Forum rientra tra le attività del progetto ApeRegina, realizzato in collaborazione con le Agenzie Agris, Argea e Laore.
CCCCONSULENZA METODOLOGIONSULENZA METODOLOGIONSULENZA METODOLOGIONSULENZA METODOLOGICA E CA E CA E CA E AAAASSISTENZA TECNICASSISTENZA TECNICASSISTENZA TECNICASSISTENZA TECNICA
POLISTE S.R.L.:
Serenella Paci, Luca Melis, Rossana Moro, Marina Orefice, Laura Carta, Manuela Lai, Luca Lorrai, Marco Piccolo, Marcello Secchi, Patrizia Soru.
SSSS I R INGRAZIANOI RINGRAZIANOI RINGRAZIANOI RINGRAZIANO…………
Tutti i partecipanti che hanno dato il proprio contribuito allo Spazio Aperto di Discussione
L’Open Space è stato realizzato presso l’Hotel Mediterraneo di Cagliari