IL NOVECENTO CONCORDIESE Lalbum dei ricordi IL NOVECENTO CONCORDIESE Ricerca sul territorio della...

Post on 02-May-2015

237 views 7 download

Transcript of IL NOVECENTO CONCORDIESE Lalbum dei ricordi IL NOVECENTO CONCORDIESE Ricerca sul territorio della...

IL NOVECENTO

CONCORDIESE

“L’album dei ricordi”IL NOVECENTO CONCORDIESE

Ricerca sul territorio della scuola Primaria G. CARDUCCI

Istituto Comprensivo R. TURRANIO di Concordia Sagittaria

Anno scolastico 2008/2009

La raccolta fotografica è dell’ Ins. Mara TrevisanLe interviste sono state effettuate dalle classi 2^ e

5^ con le rispettive InsegnantiLa parte informatica è a cura delle Ins. Cristina

Fontana e Mara Trevisan

Da tempo la scuola primaria “G.Carducci” di Paludetto in Concordia Sagittaria, opera a livello didattico per educare i bambini alla conoscenza storica della propria realtà locale, iniziando ad utilizzare una prima metodologia di ricerca.

“L’ALBUM DEI RICORDI : IL NOVECENTO CONCORDIESE “ è parte di un ampio progetto pluriennale, “TRA TERRA...E ACQUA “ , un’indagine sulle vicende storiche e geostoriche del territorio con l’obiettivo di far comprendere ai bambini della Primaria il concetto di periodizzazione storica e la necessità di utilizzare le fonti per recuperare la documentazione utile a spiegare i cambiamenti che ci stanno di fronte e intorno.

L’ALBUM DEI RICORDI attraverso l’uso di fonti orali come la testimonianza di nonni e bisnonni, ma anche di fonti scritte materiali, come i documenti ed i reperti rinvenuti in luogo, ha consentito di indagare su alcuni aspetti della quotidianità come il bisogno di cibo e riparo, la necessità di fronteggiare eventi calamitosi o tragici , il bisogno di comunicare e di migliorare le condizioni di vita della popolazione in un territorio paludoso..Conoscere la storia del proprio paese è come dare le fondamenta ad una costruzione.Sapere ciò che è avvenuto nel passato significavalorizzare il presente facendo parlare luoghi e cose,scoprire che la storia che si studia non è qualcosa di lontano o una semplice sequenza di date, nomi e fatti,capire che le date, i nomi, i fatti hanno rappresentato momenti vitali vissuti da persone, con la nostra stessa quotidianità, anche se con contenuti diversi. Ci sarà sempre tra i bambini qualcuno che avrà colto nelle parole, nell’esperienza.... un’emozione che si porterà dentro e cercherà di riprovare. Le Insegnanti della scuola G. Carducci di Concordia Sagittaria

RINGRAZIAMENTI

Ringrazio tutte le persone che si sono rese disponibili a reperire i documenti fotografici, le persone intervistate, le nonne e i nonni che con emozione sono venuti a scuola a raccontarci i loro vissuti, il Presidente del Museo etnografico di Cavanella signor Gino Molent, l’Amministrazione Comunale nelle persone dell’architetto Piccolo e del signor Vignandel Ferruccio, nonché il sindaco Marco Geromin.

Rivolgo un ringraziamento particolare alla professoressa Laura Orsetti per aver donato alla nostra scuola molti dei lavori prodotti dai suoi genitori, i Maestri Nives e Giovanni Orsetti,indimenticabili educatori e precursori di un metodo d’insegnamento più che mai attuale ed efficace.

Un grazie affettuoso va alle signore Claudia Martin Anese e Anna Bello per la disponibilità e la preziosa collaborazione pluriennale offerta alla scuola G.Carducci. Maestra Mara Trevisan

GRAZIE nonna Sunta !Sei una donna fortissima !!

Nonna Sunta, nonna Menega,nonna Teresina,nonna Jovanina, nonna Mirella.... ci hanno donato i loro rcconti intrecciati con la storia di Concordia del secolo scorso.

LA FONTE DEI RICORDI: I NONNI

NONNA JOVANINA NONNA MENEGA (DOMENICA)

NONNA TERESINA

NONNAMIRELLA

Nonna, raccontami...

IL NOSTRO PREZIOSO COLLABORATOREIl Presidente del Museo Etnografico di Cavanella Signor GINO MOLENT...

E’ venuto a scuola...

... a costruirci i giocattoli dei nonni

El ciarùtLa cuna co ‘a bambuuta

El scuful

IL TERRITORIO NEL SECOLO

SCORSO

EL CAMPISELMappa del Catasto Austriaco 1810-1830 . Disegnatore Graziano Gozzo.

Per gentile concessione della maestra Francesca Casonato Gozzo.

1

4

2

3

7

Boschi e paludi attorno a Concordia. Stralcio della mappa austriaca del 1801-1805 di Anton von Zach .Da Geomorfologia della provincia di Venezia di Bondesan e Meneghel , Esedra Editrice

Bosco Spareda

Bosco BrusoladaBosco Comugna

Bando Quarele

Palude Grande

Paludi Loncon

TOPONOMASTICA DELLE VIE

VIA ALTE

VIA URLON

VIA PALUDETTO

VIA MAENTRADA

VIA DIESIME

VIA BASSE

VIA FRASSINE

VIA CORNACINA

VIA PEGOLOTTO

VIA MUTERON

VIA GAFFARELLE

VIA BUSATTE

VIA ALZAIA

VIA GAVINI

VIA GAVINI

Plurale di “Gavin” nel significato di “scolatoio” : condotto di immondizie situato ai lati di ogni strada, dove si perde l’ acqua piovana.

VIA PALUDETTO

Nome che ricorda l’esistenza di una zona paludosa.

VIA ALTE

Termine legato all’altimetria del terreno.

VIA DIESIME

Dalle decime o tributi che venivano pagati al signore feudale o alla Chiesa.

VIA NOIARILe noiare erano le cocoare o alberi delle noci.

VIA BASSE

Termine legato all’altimetria del terreno

VIA GAFFARELLE (oggi via Aquileia)

Da gaffaro “ gancio di ancoraggio” per le navi al porto.In questa località vi era un corso d’acqua navigabile.

VIA PEGOLOTTO

Da “pegola”. Questo termine descrive, dal punto di vista argonomico,un particolare tipo di terreno argilloso di difficile lavorabilità.

VIA FORNASATTA

Questo nome è riferito all’esistenza sul posto di un’ antica fornace

VIA ARZINUTTI Da “argini”. In riferimentoalla bonifica del territorio.

LE PORTELLE (oggi località Palù Grande)

In questa località vi era un corso d’ acqua navigabile che costituiva una “porta”

d’ ingresso in città.

VIA CORNACINA

(oggi via Libertà)

In questa località sono stati trovati, in passato, i resti di corna di animali.

VIA FRASSINE

Nome legato alla presenza, in passato, di un bosco di frassini.

VIA MAENTRADA

“Mala entrata”. Questa era, probabilmente, una strada secondaria e non molto agevole, di ingresso a Concordia

VIA URLON (oggi via SS Martiri)

La tradizione vuole che in questa zona, nel 304 d.C. venissero decapitati i Martiri Concordiesi. Secondo il popolino il termine deriverebbe dalle grida legate a tale circostanza. Ma forse, più semplicemente, l’origine di questo termine sarebbe da riferirsi alla presenza di un antico borgo popolato e chiassoso.

VIA ALZAIA

Anche Alzana, cioè “la fune che serve a tirar le barche per l’ acqua”.

Parte della mappa delComune di Concordia(1963)Molte strade hanno ancora il loro vecchio nome.Paludetto comprendeva una zona più estesa.Via Alte si chiamava via Madonna Tavella.

Per gentile concessione dell’Amministrazione Comunale.

Foto risalente alla fine dell’ottocento scattata dal palazzo municipale. Primo ponte di ferro girevole, accanto alla gradinata dove le lavandaie si recavano a fare il bucato trasportando i panni con i cesti o la carriola. Lungo la sponda sinistra del Lemene la strada che portava verso Cavanella, sulla sponda destra via Gavini ( i Javins).

Pescatori lungo il Lemene a Concordia Sagittaria. A destra la strada che portava a Cavanella.Foto risalente ai primi anni del novecento.Da Il nostro Lemene a cura di A. Alessandrini Edizioni Pro Loco Portogruaro

Gli argini erano bassi e il Lemene spesso esondava. Alluvione del 2 novembre 1926.Per gentile concessione della famiglia Rino Salvador.

Concordia, primi anni del 900.L’attuale via Roma, el Sacon., con il ponte girevole che verrà fatto saltare durante la prima guerra, dopo la disfatta di Caporetto.

Burcio carico di strame.

Da MAL AERE E ACQUE MESCHIZZE di F. Bonvegna e L. Merzagora

Vaporino della Società Veneta Lagunare per le comunicazioni tra Portogruaro e Caorle, con scalo a Concordia.Foto risalente ai primi anni del novecento.

Da Il nostro Lemene a cura di A. Alessandrini Edizioni Pro Loco Portogruaro

Il vaporino a Concordia. (La foto è ribaltata: l’edificio sulla destra è l’attuale biblioteca che invece si trova sulla sponda sinistra risalendo il fiume Lemene da Caorle verso Portogruaro). Per gentile concessione del signor Costante Mazzon.

Scalinata con le rive di legno sulle quali le lavandaie facevano il bucato. Sullo sfondo l’osteria de Rathut con alimentari annessi. Foto risalente al 1957Per gentile concessione della signora Daniela Furlanis.

Costruzione di un ponte, fotografata da due lati ( Lugugnana ? )Foto risalente ai primi del novecento.

Per gentile concessione dellasignora Domenica Simon Zaccheo

Ponte del 1932. Con questa costruzione venne aperto el Sacon che divenne il passaggio diretto per recarsi al ponte e per uscirne, in collegamento diretto con la strada Portogruaro-Caorle..Da IL PONTE ricerca della maestra N.Orsetti anno scolastico 1978/79.

Funerale in via 1° Maggio, anni ’60,Porta la croce il sacrestano Felice Flaborea,La funzione è celebrata da don Italo.

Per gentile concessione della signora Daniela Furlanis

Pietra miliare lungo il Lemene, in via Cavanella, 1957.Per gentile concessione della signora Daniela Furlanis.

Mezzo di trasporto . Via Claudia anni ’50.Per gentile concessione della signora Vanda Bellomo.

Comunione nella chiesa di Madonna Tavella negli anni ’40 con monsignor Frasanchin.L’attuale via Alte si chiamava via Madonna Tavella.

Per gentile concessione della signora Daniela Furlanis.

Negli anni ’60 via Alte era ancora una strada sterrata, limitata da fossi laterali con filari di salici.La Lambretta si stava diffondendo.Per gentile concessione della signora Vanda Mussin Bellomo.

Anni ’40. Via Spareda era una strada sterrata percorsa da carri trainati da animali ( prima foto) o percorsa a piedi e con le biciclette.

Per gentile concessione della signora Mirella Moretto Anese.

Via Oberdan ( Paludetto). Nello sfondo la scuola G. Carduccii. Anni ’60.

Per gentile concessione del signor Giacinto Simon.

1967: via Cairoli.Per gentile concessione della famiglia Rossit Galileo.

Via S. Pietro anni ’70.Per gentile concessione del signor Claudio Florean.

Via Busate a Concordia Sagittaria nei giorni dell’alluvione del novembre 1966.Per gentile concessione della signora Domenica Romanin Lena.

LE CASE

1934 : casone a Paludetto di Concordia Sagittaria.Da una ricerca del maestro Gozzo Giuseppe con i suoi alunni negli anni ’70.

Anni ’40, via Spareda presso il bosco Bonazza. A sinistra baracca di legno, sollevata da terra. A destra, ampliamento della baracca con stanze in muratura. Il recinto era costruito con bacheti , rami sottili piantati a terra.Per gentile concessione della signora Mirella Moretto Anese.

Casa di pietre degli anni ‘40, tuttora esistente a Paludetto.Foto di Mara Trevisan

Anni ’60. Casa di pietre in via Confine, in sostituzione della baracca. La Lambretta sostituisce la bici nelle famiglie più agiate.

Per gentile concessione della signora Mirella Moretto Anese.

Casa in via Claudia a Concordia, con la classica pergola di uva.Anni ’40.

Per gentile concessione della famiglia Bellomo Sante.

Via RinascimentoConcordia anni ’40.

Per gentile concessione della signora Silvana Salvador

Nelle campagne le famiglie mezzadrili, molto numerose, abitano in ampie case coloniche.Casa della famiglia Marchese in via Spareda negli anni ’50.

Per gentile concessione della signora Elda Marchese.

IL LAVORO

GLI UOMINI al lavoro

Traino d’alzaia. Tirador con cavallo sull’alzaia, traina un burcio. Foto gentilmente concessa da Costante Mazzon

Burcio sul Lemene nei pressi di Loncon.

Foto gentilmente concessa dal signor Costante Mazzon.

Burcio carico di strame, dalle valli procede verso Concordia, condotto da Olindo Moro e dai fratelli Attilio, Giulioe Alfeo Bonaldo. 12 agosto 1948.

Per gentile concessione della famiglia Bonaldo.

A strame con la batea in valle.

Per gentile concessione della famigliadel Cav. Gino Furlanis.

Anni ’40, Cavanella.Carro adibito al trasporto di merci trainatodal bajo.

Per gentile concessione della famiglia Simon.

Partita anteriore del carro (a sinistra).

Scaletta anteriore e pioli posteriori nel letto del carro ( a destra).

Da TERMINOLOGIA AGRICOLA FRIULANADi G.B.Pellegrini- C. MarcatoSocietà Filologica Friulana

IL CARRO

Via Spareda anni ’40-’50. I buoi maremmani, possenti bestie da soma per il lavoro nei campi con il giogo, el douf.

Per gentile concessione della signora Elda Marchese.

IL GIOGO Giogo per due buoi.

Da TERMINOLOGIA AGRICOLA FRIULANADi G.B.Pellegrini- C. Marcato Società Filologica Friulana

L’ aratura con i buoi fu praticata fino agli anni ’30. Per gentile concessione del signor Costante Mazzon.

Via Spareda, anni ’40-’50. Falciatrice al traino dei buoi.Per gentile concessione della signora Elda Marchese.

Località Sigari, Portogruaro.Le famiglie Zanet, Tesolin, Falcon si preparano per la trebbiatura.Foto gentilmente concessa dalla signora Paolina Zanet.

Spareda anni ’40-’50. Le mane di frumento vengono scaricate dal carro e preparate per la trebbiatura.Per gentile concessione della signora Elda Marchese.

Tenuta La Franzona, anni ’30. Locomotore a vapore, per la trebbiatura del grano con il macchinista Fiorello Trevisan.Sopra la trebbia le donne ricevono le mane dal carro . Al centro il castaldo controlla i lavori. Sulla destra la donna e il ragazzoportano il mangiare e l’acqua ai lavoratori.Per gentile concessione della famiglia Trevisan.

Mietitrebbia anni 40-50.Per gentile concessione del signor Italico Mussin

La trebbiatura in piazza a Concordia, 8 maggio 1945.Uno dei signori latifondisti offre la trebbiatura gratis ad alcune famiglie.Per gentile concessione del signor Italico Mussin.

I primi trattori con le ruote di ferro, il Landini “ a testa calda”. Anni ’50.Per gentile concessione del signor Italico Mussin

Spareda anni ’50. Sacchi carichi di grano, dopo la trebbiatura.Per gentile concessione della signora Elda Marchese.

Loncon 1966. Messa di ringraziamento per il buon raccolto presso la famiglia Sarman.Per gentile concessione della signora Elena Sarman.

Libretto mezzadrile e conto colonico .Per gentile concessionedella famiglia Sgorlon Silvio.

I fratelli Sante e Mario Sgorlon, mezzadri,nel 1925 durante una pausa di lavoro a Sindacale sulla strada Inverno.

Per gentile concessione della signoraIvana Valerio Sgorlon.

Pietro Biasotto e Giovanna Bravo durante la semina ( 1954-55)in via Bandoquerelle.Per gentile concessione del signor Narciso Biasotto.

Bonifica S. Michele al Tagliamento anni ’30. Tracciato per lo scavo del canale scolmatore.

Da EPOCA IN BIANCO E NERO , a cura del Gruppo La Fucina

Bonifica Loncon, anni ’50. Apertura del primo canale.

Da LE BONIFICHE DEL RAGGRUPPAMENTO DEI CONSORZI DI PORTOGRUARO, di D. Mortillaro

Bonifica S. Michele al Tagliamento, anni ’30. Costruzione degli argini.

Da EPOCA IN BIANCO E NERO, a cura del Gruppo La Fucina

LA CARRIOLA

Da TERMINOLOGIA AGRICOLA FRIULANADi G.B.Pellegrini- C. Marcato Società Filologica Friulana

El purthitar, il norcino. Anni ’70.Uccisione del maiale.Impasto per salami.

Per gentile concessione della famiglia Nassio Mussin

Jesolo anni ’40, gruppo di pescatori di gamberi concordiesi.Da sinistra Meni Gozzo, Sante Grando, Cesare Zanco, Bruno Zanco Setimo, Sante Moretto Bertoja, Davide Biason, Carlo Serra el Fuss, Domenico Zanco Mente.

Da CASONI, DALLE LAGUNE DI CAORLE E BIBIONE A CAVARZERE, Nuova Dimensione

Anni ’70. Fiore Furlanis, pescatore e cacciatore nelle valli con la sua batea..Per gentile concessione della signora Daniela Furlanis.

LE DONNE al lavoro

Tenuta Marzotto ( Villanova) anni ’40-’50. Braccianti agricole sulla strada che porta al lavoro nei campi.

Da MAL AERE E ACQUE MESCHIZZE , di F. Benvegnù e L. Merzagora

1962. Braccianti concordiesi “ a opera” presso la Tenuta Marzotto di Villanova di Portogruaro.Foto concessa dal signor Claudio Florean.

Sante Favro, castaldo nell’Azienda Bonazza Scarpafin dagli anni ’40.Per gentile concessione del signor Sante Favro.

“Maria del muin” La mugnaia di Concordia

La famiglia Odorico era molto numerosa. Erano in 15 in famiglia: il nonno e la nonna erano mugnai e tutti i figli maschi hanno fatto i “muinari”. La famiglia Odorico proveniva da Ramuscello; lì hanno venduto un po’ di terra e nel 1924 hanno comprato il mulino a Concordia. Man mano che i figli maschi crescevano imparavano il mestiere. mugnai per tradizione.Da un’intervista della classe 5^ con la maestra Vittoria Pizzolitto alla signora Odorico.

Nonna Zanet nei primi anni del 900.Zona S. Giacomo, i Sigari ,di Portogruaro.

Per gentilr concessione dellaSignora Paolina Zanet.

Donna che porta i secchi d’acqua col bigol.

Da EPOCA IN BIANCO E NERO a cura del Gruppo La Fucina

La raccolta del Tabacco in via Spareda a Concordia.Per gentile concessione della signora Elda Marchese.

Campo di tabacco.Per gentile concessione del signor Italico Mussin.

Nonna Angelina Serra tatha le erbe coa sesua par el paston dee oche (taglia le erbe sottilmente con il roncolinoper preparare il pastone per le oche)Foto gentilmente concessa dalla signora Natalia Serradi Cavanella –Concordia.

Lo sguardo orgoglioso dinonna Sarman per la bella gallina.Foto gentilmente concessa dalla signora Elena Sarman.

Concordia 1957.Rive e lavandaie sul Lemenedi fronte alla canonica.

Per gentile concessione della signora Daniela Furlanis.

Marina Romanin, anni ’40, con una delle prime macchine da cucire.Per gentile concessione della signora Domenica Romanin Lena, Concordia.

Concordia, via Spareda anni ’40.Anche in campagna le gonne si accorcianoe le donne indossano i pantaloni.

Per gentile concessione della signora Mirella Moretto Anese.

IL LAVORO DEI PICCOLI

Cavanella di Concordia, anni ’50. I bambini sapevano guidare il carro.Per gentile concessione del signor Renato Simon.

I ragazzi conducevano i buoi nei campi.Spareda di Concordia, anni ’40.

Foto gentilmente concessa dalla signora E.Marchese

I fratelli maggiori dovevano badare ai piccoli. Concordia anni ’60.

Foto gentilmente concessa dalla signora Mirella Moretto Anese

El nithul, l’altalena, uno dei giochi più divertenti. Concordia anni ’50.Per gentile concesione della signora Mirella Moretto Anese.

L’EMIGRAZIONE

Mio nonno, secondo di cinque figli, all’età di 7-8 anni , nel 1900, emigrò in Brasile con la famiglia. La miseria in Italia, a quel tempo, era indescrivibile, era impossibile qua sfamare una famiglia.Silvana Salvador di Concordia

Negli anni ’50 Rina Simon emigrò a San Paolo del Brasile con la famiglia, in cerca di lavoro. Alfredo, il marito, partì per primo e più tardi fu raggiunto dalla famiglia.Questa è la foto del piroscafo che portava Alfredoin Brasile e sotto si leggono le semplici frasiche scrisse alla moglie durante il viaggio.

Mara Trevisan

Alla fine degli anni ’50 Luigi Simon per mantenere la famiglia dovette emigrare per qualche anno in Siria, dove faceva il cuoco.Per gentile concessione della famiglia Simon Nella

Nonna Teresina Cusan da bambina con la mamma,quando la famiglia era emigrata in Brasile, ai primi del 900. Per gentile concessione di no nna Teresina Cusan, Concordia.

1955: Elio Rossit emigrato, sbarca in Australia.

Anni ’60: rimpatrio dalla Libia.Per gentile concessione della signoraLuciana Rossit.

IL MATRIMONIO

el sposaissio

LA LISTA DOTALEPer gentile concessione di Silvana Salvador

Pauletto Romolo 1891 eSalvador Secondiana 1892

Foto della famiglia lasciataa casa, per il soldato Sarman,partito per la 1^ guerra.

Per gentile concessione della signora Elena Sarman, Concordia

I coniugi Anese Mirella e Marino.Foto per il marito in guerra.

Per concessione della signora Mirella Anese, Concordia.

Monsignor Frasanchinparroco di Concordia durante la guerra, sposò i coniugi Anese.

Le nuithe, le spose degli anni ’40.Per gentile concessione della signora Mirella Moretto, di Concordia.

Spose concordiesi degli anni ’40.Foto concesse dalle signore Elena Sarman e Giovanna Moretto.

Per gentile concessione della signora Elena Sarman.

Foto di matrimonio dei coniugi Bellomo Antonio e Maria.Concordia anni ’40.Per gentile concessione della signora Vanda Mussin Bellomo.

Corteo che accompagna in chiesaa piedi la sposa al braccio del fratello.S. Gaetano di Caorle, anni ’50.Per concessione della famiglia Trevisn,

Matrimonio di Moretto Lucillo. Anni ’50.Il pranzo di nozze si preparava in casa.Per gentile concessione del signor Claudio Florean.

1939: matrimonio di Ventura Mussincon Adele Zordan.Foto concessa dal signor Italico Mussin.1955: matrimonio dei coniugi Florean.

La sposa veste di bianco.Foto concessa dal signor Claudio Florean.

Coniugi Chiandotto, anni ’40.Foto gentilmente concessa dalla signora Luciana Rossit.

LA FAMIGLIA

Concordia, fine 800, famiglia Sarman.Per gentile concessione della signora Elena Sarman.

Concordia, via Spareda, anni ’20. La numerosa famiglia Marchese.Per gentile concessione della signora Elda Marchese.

Cavanella di Concordia, anni ’20, famiglia Simon Sante Bautina.Per gentile concessione della signora Trevisan Mara.

La famiglia Valerio Giuseppe. Anni ’20, località Le Portelle – Cavanella di Concordia Sagittaria.Per gentile concessione della signora Ivana Valerio.

Famiglia Moretto Giovanni, Paludetto anni ’30.Per gentile concessione del signor Gianni Moretto.

1936: famiglia del signor Elio Rossit.Foto gentilmente concessa dalla signora Luciana Rossit.

I fratelli Paolina e Narciso Zanet.Portogruaro, S. Giacomo anni 20-30.

Per gentile concessione della signora Paolina Zanet.

La famiglia Corbettalocalità S. Giusto di Concordiafine anni ’30.

Per gentile concessione del signor Luciano Corbetta.

Bambini degli anni ’40, Concordia.Foto gentilmente concesse dalla signora Cesarina Serra.

Bambini degli anni ’40, Concordia .Per gentile concessione della signora Mirella Moretto Anese.

Gemelli Zanet nel giorno della prima Comunione. Portogruaro anni ’20.Per gentile concessione della signora Zanet Paolina.

Concordia, anni ’60.L’immancabile foto ai bambini.

Foto concessa dalla signora Antonella Drigo.

Fine anni ’50, primi anni ’60: el caregon ( a sinistra) el triciclo ( a destra).Per gentile concessione del signor Remigio Tesolin.

Concordia, anni ’50,Prima comunione.

Per gentile concessione della signora Giovanna Moretto.

Anni ’60, prime vacanze al mare di Bibione.

Per gentile concesione della signora Elena Sarman.

LA SCUOLA

Scolari di Cavanella, Concordia, negli anni ’30 con la maestra e gli abitanti delle case che si vedono sullo sfondo.Foto gentilmente concessa dalla signora Natalina Simon.

Classe 3^ di Cavanella, Concordia, anni ’30.Per gentile concessione della signora Natalina Simon.

Domenica Romanin, nata nel 1939. Scuola di Cavanella classe 3^.Per gentile concessione della signora Domenica Romanin.

Certificato che attesta il compimento degli studi del grado superiore elementare di Domenica.

Scuola di Cavanella, anni ’50. Foto gentilmente concessa dal signor Giacinto Simon.

Scuola di Concordia, anni’40 ( oggi Centro Anziani).Per gentile concessione della signora Silvana Salvador.

Classe 1^della scuola di Cavanella con la maestra Nives Orsetti, 1953.Per gentile concessione del signor Giacinto Simon.

Classe 3^ scuola di Cavanella, anni ’40, ’50.Per gentile concessione della signora Cesarina Serra.

Scuola di Paludetto, Concordia, anni ’60. Classe della maestra Pia Infanti.

Per gentile concessione della signora Daniela Furlanis.

Scuola di Paludetto anni ’70.Per gentile concessione del signor Claudio Florean.

LA GUERRA

Marinaio Sarman, 1^ guerra mondiale.Foto gentilmente concessa dalla signora Elena Sarman.

La 2^ guerra mondiale.Per gentile concessione della signora Elena Sarman.

Soldati concordiesi durante la 2^ guerra,portano sulla spalla la coperta da campo.

Per gentile concessione della signora Daniela Furlanis.

Sgorlon Sante davanti al Distretto Militarea Roma nel 1921.

Per gentile concessione della signora Regina Zanet Sgorlon.

Luigi Bellomo durante gli anni della 2° guerra mondialein un litorale nei pressi di Trieste.Foto gentilmente concessa dal signor Diego Bellomo.

Il soldato Antonio Salvador, 2^ guerra.Per gentile concessione della signora Silvana Salvador.

Il soldato Antonio Bellomo in una pausa durante la 2^ guerra.Per gentile concessione della signora Vanda Mussin Bellomo.

Il soldato Sarman Riccardo, 2^ guerra mondiale.Per gentile concessione della signora Elena Sarman.

Per gentile concessione della signoraElena Sarman.

Per gentile concessione dellasignora Elena Sarman.

Aereo precipitato durante la 2^ guerra mondiale.Foto gentilmente concessa dalla signora Daniela Furlanis.

Foglio matricolare del soldato Furlanis Fioravante, internato in Germaniail 9 settembre ‘43 e liberato dagli alleati il 13 aprile ‘45.Per gentile concessione della signora Daniela Furlanis.

Narciso Biasotto a Vigliano (BA) nel 1948 per le prime elezionidella storia della Repubblica Italiana.Per gentile concessione del signor Narciso Biasotto

CAMBIA LA

FISIONOMIA DEL

TERRITORIO

TONI DELL’AGA

ovvero il monumento al“Lavoratore delle paludi”

Portogruaro 27 settembre 1957.Il Cardinale Mons. Costantini “parroco delle bonifiche”, inaugura una mostra agricola.Da Le bonifiche del raggruppamento dei Consorzi di Portogruaro, di D. Mortillaro

Disinfestazione con DDT delle zone colpite dalla malaria, Cavanella anni ’50.Per gentile concessione della signora Meri Simon.

Anni ’40: le prime auto e le moto sidecarsostituiscono................

Per gentile concessione del signor Claudio Florean.

Foto concesse dal signor I.Mussin

...... il carro e il calesse.

Foto concesse dal signor Italico Mussin

Anni ’50.Semplici divertimenti: il giorno della “frittata”.Foto concessa dalla signora Rossit.

Anni ’50, i primi grossi mezzi di trasporto.Drigo Ernesto nel 1959 con il Fiat 690M.Per gentile concessione della signora Antonella Drigo.

Anni ’50, i mezzi cingolatifanno la loro comparsa.Foto concessa dal signor Italico Mussin.

La mitica 600 degli anni ’60 .Foto gentilmente concessa dal signor Italico Mussin.

E la Bianchina degli anni ’70.Per gentile concessione del signor Claudio Florean

L’ultimo territorio bonificato: Valle Vecchia, fine anni ’60.Scavo di un canale di sgrondo con macchine operatrici.Foto gentilmente concesse dal signor Sandrino Zaccheo.

PERSONAGGI DI CONCORDIA

Il Cardinale Costantini in visita alla“sua”Concordia, insieme al sindaco Guglielmo Bellomo,al dottor Giovanni Stefanon e al dottor Nicolò Serra ( 1954).Per gentile concessione della signora Daniela Furlanis.

Cattedrale di Concordia:cappella dei SS Martiri,anni ’50.

Concordia anni ’50: monsignor Rosin e ,alla sua destra, il sindaco Bellomo, il consigliere Favro,i medici di Concordia dottor Meneghetti e dottor Serra.

Per gentile concessione della signora Daniela Furlanis.

Bepi Furlanis, concordieseforzuto sollevatore di pesi,riuscì a sollevare in un colpo solo una panchina con sette uomini.

Per gentile concessione della signora Luisa Furlanis

Ferruccio Busta, nella sua “mitica” officina di Concordia, in via Urlon, negli anni ’80.Dal calendario 2008 dell’Associazione Culturale Onlus R. Turranio Concordia Sagittaria.

LE RICORRENZE

FIERA DEL BESTIAME A SANTO STEFANO CON MANIFESTO DEL 1879. Da un opuscolo della COOP per la 22^ edizione della Fiera.Per gentile concessione della signora Claudia Martin .

Celebrazione dei SS Martiri. Primi anni del ‘900. Le strade lungo il Lemene erano di sassi, fiancheggiata da alti platani.Per gentile concessione della famiglia Rino Salvador.

Concordia 1904, gara dee batee.Dal calendario 2008 dell’Associazione Culturale Onlus R. Turranio Concordia Sagittaria.

Cuccagna sul Lemene, Concordia anni ’70. Dal calendario 2008 dell’Associazione Culturale Onlus R. Turranio Concordia Sagittaria.

I SOPRANNOMI

I SOPRANNOMI: a Concordia non se ne fa a meno

Finantha TenecoBaiocco ScrincìoCodopa Sargente Agnel LiborioBagnat SlargìaRathut NapaPrincipe

Sono i soprannomi per distinguere i

tantissimi FURLANIS di ConcordiaDa una ricerca della signora Daniela Furlanis “Baiocco”

I GEROMIN venivano soprannominati Multa , Sgabèl, Sussuro I SALVADOR erano soprannominati Mistròn.

I soprannomi dei MORETTO : Murituth, Bertoja, Buantha

I PERISSINOTTO erano detti Penth, Rigo mentrei BERGAMO venivano soprannominati Cason, Bissa. Treno.I MARCHESE erano detti Ras-ciot

E poi c’erano el Ciastrin, el Paciofon, el Peoso, el Pote, el Rampin, el Batalion,el Bersalier, el Gnoc, el Buin, el Torto, el Fuss, el Bisataro, el Magro, Mandaciasa,Cipria…… Mara Trevian

La ricerca continuaperché la memoria delle proprie radicinon si perda...

Mara Trevisan