Il duomo di amalfi il chiostro e il tesoro

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Ultima PPS sugli splendori del Duomo di Amalfi. Aflo

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Fotografie ed elaborazioni originali di Fotografie ed elaborazioni originali di Antonio FlorinoAntonio Florino

Avanzamento automatico Avanzamento automatico eccetto la slide 2eccetto la slide 2

Dall'atrio del Duomo di Amalfi si accede all'incantevole Chiostro del Paradiso, uno degli edifici più noti Dall'atrio del Duomo di Amalfi si accede all'incantevole Chiostro del Paradiso, uno degli edifici più noti e interessanti della cittadina. L'arcivescovo Filippo Augustariccio tra il 1266 ed il 1268, fece edificare il e interessanti della cittadina. L'arcivescovo Filippo Augustariccio tra il 1266 ed il 1268, fece edificare il Chiostro Paradiso, un cimitero per i nobili della città attaccato alla basilica dell’ Assunta, collegato al Chiostro Paradiso, un cimitero per i nobili della città attaccato alla basilica dell’ Assunta, collegato al palazzo arcivescovile e formato da un quadriportico con volte a crociera, archi acuti, colonnine binate palazzo arcivescovile e formato da un quadriportico con volte a crociera, archi acuti, colonnine binate ed archi intrecciati d’ influsso moresco (da qui il nome di Paradiso). In tale cimitero vi erano sei ed archi intrecciati d’ influsso moresco (da qui il nome di Paradiso). In tale cimitero vi erano sei cappelle affrescate tra la fine del tredicesimo e gli inizi del XIV secolo. Esse appartenevano a nobili cappelle affrescate tra la fine del tredicesimo e gli inizi del XIV secolo. Esse appartenevano a nobili famiglie amalfitane ed ospitavano i sarcofaghi con i corpi dei loro illustri rappresentanti. Di questi famiglie amalfitane ed ospitavano i sarcofaghi con i corpi dei loro illustri rappresentanti. Di questi sarcofaghi oggi ne restano cinque di significativa importanza:sarcofaghi oggi ne restano cinque di significativa importanza:1. il sarcofago che rappresenta ad altorilievo il “ratto di Proserpina”, un episodio della mitologia 1. il sarcofago che rappresenta ad altorilievo il “ratto di Proserpina”, un episodio della mitologia greca;greca;2. il sarcofago che rappresenta ad altorilievo le “nozze di Peleo e Teti” sulla superficie laterale e 2. il sarcofago che rappresenta ad altorilievo le “nozze di Peleo e Teti” sulla superficie laterale e “Romolo e Remo allattati dalla lupa” ad uno dei capi, con l’ iscrizione medioevale “Cesarius de Alaneo “Romolo e Remo allattati dalla lupa” ad uno dei capi, con l’ iscrizione medioevale “Cesarius de Alaneo de Amalfia... MCCXL”;de Amalfia... MCCXL”;3. Il sarcofago romano del IV secolo d.C. che riporta il nome del decurione PublioOttavioRufo;3. Il sarcofago romano del IV secolo d.C. che riporta il nome del decurione PublioOttavioRufo;4. il sarcofago romano con scanalature “ad esse”, con lo stemma della famiglia amalfitana dei Favaro e 4. il sarcofago romano con scanalature “ad esse”, con lo stemma della famiglia amalfitana dei Favaro e con la croce di Amalfi (si trova ora nell’arsenale);con la croce di Amalfi (si trova ora nell’arsenale);5. il sarcofago dell’ arcivescovo Pietro Capuano, morto nel 1359, che presenta le immagini scolpite 5. il sarcofago dell’ arcivescovo Pietro Capuano, morto nel 1359, che presenta le immagini scolpite della Madonna, di Cristo, dei Dodici Apostoli e dei Ss. vescovi Biagio e Basilio (ora altare maggiore della Madonna, di Cristo, dei Dodici Apostoli e dei Ss. vescovi Biagio e Basilio (ora altare maggiore della cattedrale).della cattedrale).I primi due sarcofaghi risalgono al VI secolo a.C.; sono stati portati da Paestum e riutilizzati da nobili I primi due sarcofaghi risalgono al VI secolo a.C.; sono stati portati da Paestum e riutilizzati da nobili amalfitani del Medioevo. Gli altri due sono stati forse trovati in zona ed anch’essi reimpiegati. amalfitani del Medioevo. Gli altri due sono stati forse trovati in zona ed anch’essi reimpiegati. L’ affresco più importante del Chiostro è quello di scuola giottesca raffigurante la Crocifissione. Il ciclo L’ affresco più importante del Chiostro è quello di scuola giottesca raffigurante la Crocifissione. Il ciclo pittorico continua nella vecchia cattedrale con le immagini di fine Duecento dei Ss. Cosma e Damiano, pittorico continua nella vecchia cattedrale con le immagini di fine Duecento dei Ss. Cosma e Damiano, del Beato Gerardo Sasso in abiti di cavaliere angioino, della Madonna col Bambino. del Beato Gerardo Sasso in abiti di cavaliere angioino, della Madonna col Bambino. Basilica del Crocifisso Basilica del Crocifisso

La chiesa fu eretta nell’Alto Medioevo e restaurata nel periodo barocco , nel 1931 venne restaurata La chiesa fu eretta nell’Alto Medioevo e restaurata nel periodo barocco , nel 1931 venne restaurata ulteriormente con l'eliminazione di sovrastrutture barocche, fu abbandonata per decenni e riaperta con ulteriormente con l'eliminazione di sovrastrutture barocche, fu abbandonata per decenni e riaperta con un ennesimo restauro nel 1966 .un ennesimo restauro nel 1966 .L'interno, a tre navate divise da colonne reggenti archi rialzati, leggermente acuti sulla quale è posto L'interno, a tre navate divise da colonne reggenti archi rialzati, leggermente acuti sulla quale è posto un matroneo sono conservate opere risalenti al periodo gotico e alcuni sarcofagi romani, oltre ad un matroneo sono conservate opere risalenti al periodo gotico e alcuni sarcofagi romani, oltre ad alcuni resti di affreschi duecenteschi e a frammenti di mosaici provenienti dall'antica facciata della alcuni resti di affreschi duecenteschi e a frammenti di mosaici provenienti dall'antica facciata della cattedrale. La maggior parte delle decorazioni sono state trasportate all'interno del museo diocesano.cattedrale. La maggior parte delle decorazioni sono state trasportate all'interno del museo diocesano.Situato all’interno dell’antica Basilica del Crocifisso (IX sec.) contigua al Duomo di Sant’Andrea (X Situato all’interno dell’antica Basilica del Crocifisso (IX sec.) contigua al Duomo di Sant’Andrea (X sec.), il Museo Diocesano ospita una preziosa raccolta di oggetti d’arte sacra appartenenti al Tesoro sec.), il Museo Diocesano ospita una preziosa raccolta di oggetti d’arte sacra appartenenti al Tesoro del Duomo. Argenti, paramenti sacri, croci, calici, reliquari, sculture in legno, sono alcuni dei numerosi del Duomo. Argenti, paramenti sacri, croci, calici, reliquari, sculture in legno, sono alcuni dei numerosi oggetti custoditi nel Museo. Tra questi si segnalano: una mitria del XIII secolo che presenta un ricco oggetti custoditi nel Museo. Tra questi si segnalano: una mitria del XIII secolo che presenta un ricco ricamo in oro e argento con pietre preziose e perline; un paliotto in argento del XVIII secolo costituito ricamo in oro e argento con pietre preziose e perline; un paliotto in argento del XVIII secolo costituito da pannelli che rappresentano la Flagellazione e Crocifissione di Sant’Andrea; un collare del Toson da pannelli che rappresentano la Flagellazione e Crocifissione di Sant’Andrea; un collare del Toson D’Oro (massima onorificenza cattolica) con al centro un grande rubino; una portantina del XVIII secolo D’Oro (massima onorificenza cattolica) con al centro un grande rubino; una portantina del XVIII secolo in legno scolpito e dorato, con pannelli in lacca nera; reperti lapidei di antichi sarcofagi di età imperialein legno scolpito e dorato, con pannelli in lacca nera; reperti lapidei di antichi sarcofagi di età imperiale

Entriamo nel chiostro in punta di piediEntriamo nel chiostro in punta di piedi

Situato proprio alle spalle del campanileSituato proprio alle spalle del campanile

Cominciamo ad aggirarci vedendo ammirati come abbiamo descritto in Cominciamo ad aggirarci vedendo ammirati come abbiamo descritto in precedenzaprecedenza

I sarcofagiI sarcofagi

L’intreccio merlettato delle colonne in stile araboL’intreccio merlettato delle colonne in stile arabo

I giardini ombrosiI giardini ombrosi

Le cappelle poste sui latiLe cappelle poste sui lati

Tutti i reperti originali sono preziosissimiTutti i reperti originali sono preziosissimi

Come le parti ornamentali delle cappelle recuperateCome le parti ornamentali delle cappelle recuperate

Questa riportata a S. Francesco è tra le più importanti e meglio Questa riportata a S. Francesco è tra le più importanti e meglio conservateconservate

Entriamo nella Basilica del Crocifisso Entriamo nella Basilica del Crocifisso

Attualmente adibito a museo del tesoroAttualmente adibito a museo del tesoro

Collare dell’ Ordine del Toson d’oroCollare dell’ Ordine del Toson d’oro

Tutti questi oggetti non sono di valore inestimabileTutti questi oggetti non sono di valore inestimabile

Le preziose paleLe preziose pale

Con queste immagini che fanno brillare gli occhi finisce la nostra visita Con queste immagini che fanno brillare gli occhi finisce la nostra visita ad Amalfi e le sue immense bellezze ma abbiamo ancora da visitare gli ad Amalfi e le sue immense bellezze ma abbiamo ancora da visitare gli Arsenali , le fabbriche di carta e altro ancora. Per ora può essere Arsenali , le fabbriche di carta e altro ancora. Per ora può essere sufficiente. Tina e Antoniosufficiente. Tina e Antonio

antonio.florino@gmail.comantonio.florino@gmail.com