Post on 15-Feb-2019
256
Parte quarta: L’educazione alla salute e alla sicurezza
Il dopingCªpitºlº 25
Il doping è il ricorso a sostanze far-
macologiche o a pratiche e metodi
illeciti per modifi care le prestazioni
sportive.
L’avvicinamento al doping spes-
so rappresenta la “furbizia” di chi non
è profondamente convinto che solo
con il sacrifi cio e l’impegno si pos-
sano raggiungere i traguardi prefi ssa-
ti. Pastiglie e iniezioni rappresentano
allora il metodo apparentemente più
comodo e rapido per ottenere un fa-
cile successo, e anche il mito che le
circonda contribuisce a dare una no-
tevole carica psicologica a chi le usa.
Infatti un’altra causa che spinge un
atleta a utilizzare sostanze chimiche è
la scarsa fi ducia in se stesso e la man-
cata accettazione dei propri limiti.
Da questo tipo di atteggiamento de-
riva, in ultima analisi, il fenomeno del
OBIETTIVI
Sapere cosa si intende per doping
i principali tipi di farmaci
vietati nello sport
i danni del doping
doping, incrementato notevolmente
dagli enormi interessi economici che
si celano dietro al mondo dello sport
professionistico.
Trattandosi di una pratica illecita, i
dati della sua diff usione non sono cer-
ti, ma si stima che il grado di positivi-
tà ai test antidoping oscilli tra l’1,5 e
il 2,5%, fi no a punte del 15% se eff et-
tuati senza preavviso.
Al giorno d’oggi l’esasperata ricer-
ca farmacologica in questo campo ha
allungato notevolmente l’elenco di
sostanze considerate dopanti e di me-
todi proibiti.
Aggiornato continuamente dal Mi-
nistero della salute, è suddiviso in:
classi di sostanze vietate, metodi
vietati e classi sottoposte a parti-
colari restrizioni.
Pete
r Hir
es Im
ages
- Fo
tolia
257
Capitolo 25: Il doping
PRATICHE VECCHIE COME L’UOMO!P
Classi di sostanze vietateNella categoria delle sostanze vietate
sono elencati farmaci il cui uso è as-
solutamente proibito; i principali so-
no: 1 stimolanti, 2 narcortici, 3 agenti anabolizzanti, 4 diuretici,
5 ormoni peptidici, glicoproteici,
mimetici e analoghi.
1 Gli stimolanti sono una catego-
ria eterogenea di farmaci (anfetami-
na, efedrina, pseudoefedrina ecc.), do-
ping di antica memoria, usati essen-
zialmente per una presunta azione eu-
forizzante e riduzione del senso della
fatica.
Non è mai stato dimostrato un reale
ed eff ettivo miglioramento della pre-
stazione con l’uso di questi farmaci,
mentre esistono numerose prove che
essi aumentano signifi cativamente il
rischio di eventi sfavorevoli (in par-
ticolare di patologie cardiovascolari)
fi no alla morte improvvisa.
2 I narcotici (come la morfi na e il me-
tadone) vengono assunti per elimina-
re la sensazione di dolore e permettere
a un atleta infortunato di terminare la
gara. Tra le principali conseguenze:
– depressione della respirazione;
– dipendenza;
– concentrazione diminuita.
3 L’eff etto degli anabolizzanti è quel-
lo di stimolare la sintesi di nuove pro-
teine (costituenti essenziali del musco-
lo) per aumentare massa e forza mu-
scolare. Questo tipo di doping viene
usato negli sport in cui è richiesta forza
muscolare assoluta o veloce, come sol-
levamento pesi, lancio di attrezzi, cor-
sa veloce, nuoto ecc.; ultimamente gli
anabolizzanti vengono usati anche ne-
gli sport di resistenza e dove, comun-
que, la forza ha un ruolo importante
(ad esempio nel ciclismo). Anche l’im-
piego di questi elementi è comunque
Il ricorso a sostanze di varia natura per migliorare la resa
sportiva ha radici lontane. I Greci, per esempio, impiegavano
funghi ed erbe che consideravano in grado di aumentare
le prestazioni agonistiche. Gli Aztechi invece mangiavano il
cuore del nemico, convinti di assimilarne la forza esaltando
in questo modo le loro doti di guerrieri.
Nei primi anni del Novecento, zollette di zucchero
imbevute di etere o miscele di stricnina e brandy mescolate
a un infuso di foglie di coca rappresentavano le sostanze
dopanti più diff use. Risale agli anni Cinquanta la comparsa
delle anfetamine, i primi stimolanti prodotti in laboratorio.
258
Parte quarta: L’educazione alla salute e alla sicurezza
gravato da notevoli rischi per la salute,
tra i quali:
– depressione della funzione ripro-
duttiva e sessuale nell’uomo e ma-
scolinizzazione nella donna;
– danni epatici con aumento del ri-
schio di tumori;
– alterazione della regolazione della
pressione sanguigna;
– aumento del rischio di accidenti
cardiovascolari.
4 I diuretici sono utilizzati per accor-
ciare i tempi di eliminazione dei do-
panti assunti e per ridurre il peso cor-
poreo con l’eliminazione di urina. I
più comuni eff etti collaterali sono:
– disidratazione;
– variazione della concentrazione dei
sali minerali;
– alterazioni del sistema nervoso
centrale e periferico.
5 Al gruppo dagli ormoni peptidici
e glicoproteici appartiene il cosiddet-
to ormone della crescita (GH) o i suoi
metaboliti attivi (IGF), utilizzati da al-
cuni atleti per il loro eff etto di stimolo
sulla sintesi proteica. Un loro uso non
terapeutico espone al rischio di:
– alterazioni scheletriche
(acromegalia);
– alterazioni metaboliche;
– danni cardiovascolari.
La tristemente famosa eritropoietina
(EPO), che fa parte di questo grup-
po di sostanze, è un ormone, normal-
mente prodotto dal rene, con il com-
pito di stimolare la produzione di glo-
buli rossi da parte del midollo osseo.
L’intento degli atleti che assumono
eritropoietina esogena è aumentare,
oltre i limiti fi siologici, il numero dei
globuli rossi presenti nel sangue per
accrescere la capacità del sangue di
apportare ossigeno ai muscoli che la-
vorano, nella speranza così di miglio-
rare la loro prestazione negli sport di
resistenza. In questo modo, il sangue
diventa molto più viscoso del norma-
le e tale fenomeno, associato alle per-
dite di liquidi che si verifi cano du-
rante l'esercizio intenso e alla estrema
bradicardia (rallentamento del battito
cardiaco) che compare negli atleti al-
lenati, comporta grossi rischi: aumen-
ta notevolmente il rischio di trombosi
(coagulazione del sangue), con arre-
sto del fl usso sanguigno distrettuale e
possibili gravi conseguenze (ictus, in-
farto ecc.). A tutto questo si aggiunga
il fatto che non sappiamo niente sugli
eff etti a lungo termine di una stimo-
lazione prolungata del midollo, nel
senso quindi di un suo esaurimento o
di una sua proliferazione incontrollata
(con rischio di leucemia).
Alin
a Is
akov
ich
- Fot
olia
259
Capitolo 25: Il doping
Metodi vietatiAlcuni anni fa, il più diff uso tra i me-
todi vietati era l’autoemotrasfusione
che consisteva nel prelievo del proprio
sangue in un periodo lontano dal-
la competizione, la sua conservazio-
ne e reintroduzione nell’organismo
in prossimità delle gare per aumenta-
re la concentrazione dei globuli rossi.
Questa metodica presentava notevo-
Classi sottoposte a particolari restrizioni
A questa categoria appartengono in-
vece alcune sostanze (o farmaci) che
non possono essere considerate vieta-
te in senso assoluto, ma sono sogget-
te a particolari restrizioni d’uso e/o
a notifi ca da parte del medico che ne
ha prescritto la somministrazione.
Quello che emerge da questa breve
panoramica su sostanze e metodi do-
ping più usati è che, a fronte di alcu-
ni vantaggi (per la verità molto spesso
minimi) esistono pesanti rischi per la
salute degli atleti. Questa osservazio-
ne sposta, quindi, il problema del do-
ping da quello di contravvenzione alle
norme di correttezza e lealtà sportiva
a quello ben più pesante di minaccia
della salute individuale e collettiva.
Esiste attualmente un sistema di ac-
certamenti e di repressione nei con-
fronti del doping, eff ettuato attraverso
controlli e, in alcune nazioni, tramite
disposizioni legislative particolari. Ma
questo approccio repressivo da solo
è destinato a fallire, vista la diffi coltà
tecnica di individuare con certezza e
in modo inconfutabile le sostanze il-
lecite nell’organismo.
Rimane sicuramente importante
come strumento deterrente, ma deve
essere accompagnato da una corret-
ta e completa informazione sui rischi
per la salute.
Si impone invece un profondo cam-
biamento della mentalità di approccio
al mondo dello sport, riconducendolo
nei giusti binari, e il punto di parten-
za deve essere rappresentato dal mon-
do dei giovani. Occorre assolutamen-
te ridurre l’esasperazione agonistica
presente fi n dalle categorie giovanili,
riconfi gurando lo sport nel suo aspet-
to essenziale di gioco e divertimento.
Certo la competizione deve rima-
nere, essendo essa stessa parte inte-
grante del gioco, ma dovrà essere li-
berata da tutti i signifi cati ulteriori,
aggiunti in genere dal mondo degli
adulti (genitori, dirigenti, allenatori),
come la carriera sportiva, l’impor-
tanza dei risultati, i risvolti economi-
ci ecc., che fi niscono per trasformare
quello che per il bambino dovrebbe
essere un gioco, in un impegno stres-
li rischi legati al brusco aumento del
volume del sangue che il cuore do-
veva spingere nel sistema circolatorio;
inoltre erano possibili contaminazio-
ni infettive causate da procedure non
corrette.
Oggi questa metodica non viene
più utilizzata, soppiantata da metodi
più raffi nati come l’EPO.
260
Parte quarta: L’educazione alla salute e alla sicurezza
1 Come nasce e si sviluppa la ricerca nel doping?
.....................................................................................................................................................................................................
2 Che cos’è il doping e come si defi nisce?
.....................................................................................................................................................................................................
3 Quali sono i farmaci assolutamente vietati?
.....................................................................................................................................................................................................
4 Cosa sono gli stimolanti e quali sono i loro effetti?
.....................................................................................................................................................................................................
5 Cosa sono gli anabolizzanti e quali sono i loro effetti?
.....................................................................................................................................................................................................
6 Cosa sono gli ormoni peptidici e glicoproteici e quali sono i loro effetti?
.....................................................................................................................................................................................................
7 Quali sono gli effetti dell’EPO?
.....................................................................................................................................................................................................
8 Parla della metodica dell’autoemotrasfusione.
.....................................................................................................................................................................................................
9 È vietato l’uso dei farmaci dell’ultima categoria?
.....................................................................................................................................................................................................
10 Sono effi caci i controlli attualmente in vigore?
.....................................................................................................................................................................................................
11 Di cosa ha bisogno fondamentalmente l’atleta per migliorare i propri risultati?
.....................................................................................................................................................................................................
Rispondi alle seguenti domande
sante, con obbligo di risultato, con
pesanti ripercussioni sul piano psico-
logico e formativo.
Altro grande passo avanti deve esse-
re fatto nel modifi care la concezione,
ormai diff usamente radicata nel mon-
do dello sport, per cui una prestazione
non possa prescindere dall’uso di inte-
gratori, vitamine, aminoacidi o altro.
Tutto ciò non è sicuramente do-
ping, ma è sbagliato formare nei gio-
vani atleti una mentalità che enfatizzi
l’importanza di tali prodotti, creando i
presupposti per un ricorso, in un pros-
simo futuro, a sostanze ben più poten-
ti e pericolose.
Dovremo far capire che tutto ciò di
cui l’atleta ha bisogno è una corretta
alimentazione e che i risultati otte-
nuti saranno il frutto, oltre che di una
naturale predisposizione, dell’impe-
gno e della costanza profusa negli al-
lenamenti.
MA
PPA
CO
NC
ET
TU
ALE
261
Lista sostanze
IL DOPING
Mappa concettuale
Stimolanti
Anabolizzanti
Ormoni peptidici e glicoproteici
Classi sostanze vietate
Doping
Nozioni fondamentaliNozioni fondamentali
Antichità
Aumentare capacità dei guerrieri
Sport
Interessi economici
EmotrasfusioneMetodi vietati
Restrizioni
ConseguenzeConseguenze
Problemi cardiaci
Morti improvvise
Tumori
Terombosi
Alterazioni genetiche