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IC Cornate d’Adda – prof.ssa Marcella Costato . a.s. 2007-08 Pagina 1
In questo periodo Alessandrromanzo I promessi sposi.
Alessandro
Manzoni
I
Promessi
Sposi
2^ parte
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La storia della monaca di Monza
Chi è la signora?
E’ una monaca, ma diversa dalle altre.
Descriviamola
Aspetto fisico:
La monaca ha circa 25 anni.
Ha gli occhi nerissimi e la carnagione molto pallida.
Le sue sopracciglia sono nere e folte, mentre la bocca è rosea.
Ella ha dei lineamenti delicati.
Atteggiamenti
La sua fronte si raggrinza spesso, come se stesse pensando a qualcosa
di doloroso.
Ella avvicina le sopracciglia, molte volte, con movimenti rapidi e
improvvisi.
I suoi occhi fissano a lungo il viso delle persone, poi
improvvisamente guardano in basso.
La monaca muove la bocca con movimenti improvvisi, vivaci e pieni
di mistero.
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Carattere
Il suo carattere è misterioso, triste, sospettoso, arrogante, tormentato, confuso,
falso.
Per capire il carattere della monaca occorre conoscere la sua storia.
La monaca era l’ultima figlia di un principe di Milano.
Egli aveva lasciato tutte le sue ricchezze al figlio primogenito.
Tutti gli altri figli erano, invece, destinati al convento.
Il vero nome della monaca era Gertrude. Essa, fin da bambina, giocava con bambole vestite da suora.
Tutti le dicevano che era bella e brava.
Quando la bambina compì sei anni, entrò in convento.
Gertrude era una bambina felice e spensierata e d’estate tornava nel palazzo
della famiglia.
Durante una vacanza a casa, si innamorò di un paggio (servitore).
Il padre scoprì un biglietto d’amore che lei aveva scritto al paggio.
Il padre disse a Gertrude che lei era un cattiva ragazza.
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Gertrude per il rimorso e la vergogna di quello che aveva fatto,
chiese perdono al padre.
A questo punto il padre accettò le scuse, ma costrinse Gertrude a
diventare suora.
In famiglia tutti la chiamavano “ la sposina”, cioè la sposa di Dio.
Gertrude era triste e anche arrabbiata perché doveva rientrare in
convento.
Finirono le vacanze e arrivò il giorno in cui Gertrude doveva
rientrare al monastero.
La ragazza doveva incontrare la Madre Badessa ( la suora a capo
del convento) e dirle che desiderava diventare suora.
Gertrude, con le lacrime agli occhi disse di essere lì per sua
volontà e per prendere l’abito religioso.
Ella disse, così, una grande bugia.
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La ragazza, una volta monaca, diventò maestra delle educande
(ragazze che stavano per diventare suore).
Alla monaca piaceva comandare.
Gertrude viveva insieme alle altre suore del convento, ma in una
zona a parte.
Quella zona del monastero era vicino ad una casa abitata da un
giovane poco di buono di nome Egidio.
Egidio, dalla finestra di casa sua, vedeva tutti i giorni Gertrude
camminare nel cortile.
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Un giorno il ragazzo le rivolse la parola e la monaca rispose.
In breve tempo i due giovani diventarono amanti.
Una giovane suora, purtroppo, scoprì Gertrude insieme ad Egidio.
Essa minacciò di raccontare tutto alla Madre Superiora.
Egidio e Gertrude, allora, per paura di essere scoperti decisero di
uccidere quella suora.
Gertrude si rese colpevole di un terribile omicidio.
Quando Lucia e Agnese arrivano al convento è già passato un
anno da tutti questi fatti.
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Renzo, intanto, si trova a Milano.
Egli è arrabbiato e pensa alla vendetta.
Anche lui è diretto al convento dei cappuccini in cerca di Padre
Bonaventura.
Renzo, mentre cammina, nota per terra delle strisce bianche e soffici
come la neve.
Si tratta di farina!
Egli, poi, vede per terra dei pani.
Il ragazzo ne prende uno e inizia a mangiarlo.
da “I Promessi Sposi” ed. Cedem
Renzo è sorpreso perché la gente, gli ha detto che a Milano c’è
la carestia ( mancanza di cibo ).
Egli vede, ad un tratto, una donna e un ragazzo carichi di sacchi
di farina.
Essi corrono e gridano impauriti.
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Capitolo 4
Gli Spagnoli e la carestia a Milano
A Milano, in questi anni del 1600 ( milleseicento), la raccolta del
grano è scarsa.
Per questo motivo c’è la carestia.
Il popolo crede, invece, che la colpa sia degli Spagnoli.
Essi stanno dominando Milano e hanno messo a capo della città
Antonio Ferrer. Egli per calmare la popolazione affamata, decide di abbassare il
prezzo del pane.
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La gente, allora, corre ai forni per prendere il pane.
I fornai, però, non vogliono lavorare senza guadagnare.
Essi chiedono aiuto a Don Gonzalo de Cordova, un uomo più importante
di Antonio Ferrer.
Don Gonzalo rincara (aumenta), ancora, il prezzo del pane.
Il popolo inferocito, a questo punto, si riversa, nelle strade della
città.
La gente affamata si mette ad urlare chiedendo il pane.
In breve tempo scoppia una lite.
La folla si butta sulle casse di pane e prende d’assalto i forni.
Renzo si trova in mezzo a questa rissa.
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Renzo si mette a discutere, con le persone, per sapere cosa sta
succedendo.
Egli capisce che è pericoloso, per lui, restare a Milano, con tutti
quei tumulti.
Decide, perciò, di recarsi a Bergamo.
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Cammina e cammina attraversa molti villaggi sconosciuti.
Egli vuole allontanarsi al più presto da Milano.
Dopo un po’ la campagna finisce e inizia un terreno incolto.
Si sente un rumore d’acqua corrente: è l’ Adda.
Renzo è stanco; si ferma a riposare e chiude gli occhi.
Gli torna in mente la brutta avventura a Milano.
Pensa, però, a Lucia e a padre Cristoforo e allora si sente meglio.
Passa, così, la notte e al mattino Renzo, con l’aiuto di un barcaiolo,
attraversa il fiume.
Renzo arriva a Bergamo.
Egli si sente al sicuro e si incammina verso il paese dove abita suo cugino
Bortolo.
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Capitolo 5
L’innominato e il rapimento di Lucia.
Lucia e sua madre Agnese sono tranquille nel monastero di Monza.
La “ Signora” parla spesso con Lucia e si stupisce della bontà
della ragazza.
Le due donne vengono a sapere dei tumulti di Milano e della fuga
di Renzo.
Don Rodrigo, intanto, è più deciso che mai ad avere Lucia. Egli si rivolge ad un uomo ancora più potente e tiranno di lui.
Questo uomo è talmente pericoloso e prepotente che nessuno ha il coraggio di
pronunciare il suo nome.
Per questo motivo chi vuole palare di lui deve chiamarlo l
’Innominato.
Don Rodrigo si dirige da lui, insieme al Griso e ai suoi bravi .
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Questo signore vive in un castello vicino a Bergamo.
Il castello si trova su una collina che domina una valle.
Tutto intorno ci sono monti, boschi e precipizi.
L’Innominato è un uomo alto, calvo e con la faccia rugosa.
Egli riceve Don Rodrigo e ascolta la sua richiesta di aiuto.
L’Innominato deve rapire Lucia che è rifugiata in un convento a
Monza.
Egli pensa di chiedere la collaborazione di Egidio, il giovane di cui è
innamorata la monaca di Monza.
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Egidio convince Gertrude a lasciar rapire Lucia.
Egidio dice a Gertrude che se lei non accetta lui racconterà a
tutti della loro relazione.
Gertrude è dispiaciuta ma deve ubbidire.
La monaca chiede a Lucia di andare al convento dei frati
cappuccini.
La ragazza ha paura di uscire da sola dal convento, ma non rifiuta.
Ella, mentre cammina per strada con gli occhi bassi, vede una
carrozza ferma con due viaggiatori davanti allo sportello aperto.
Uno dei due uomini si avvicina e le chiede la strada per Monza.
Lucia sta per indicare la direzione della strada quando l’altro la fa
salire a forza sulla carrozza.
Lucia urla e si divincola, ma un “bravo” le mette un fazzoletto
sulla bocca e le soffoca il grido in gola.
La carrozza entra nel bosco a grande velocità e arriva al castello
dell’Innominato.
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L’ Innominato intanto pensa di aver sbagliato ad ascoltare Don
Rodrigo.
Quando arriva Lucia, l’Innominato chiama una serva e le dice di
accogliere bene Lucia e di farle coraggio.
Il Signorotto, infine, incontra Lucia in una stanza del castello.
da “I Promessi Sposi” ed. Cedem
Lucia è per terra in una stanza chiusa a chiave.
L’Innominato dice a Lucia che non vuole farle del male.
La ragazza piange e si dispera.
Ella prega l’Innominato di liberarla perché non ha fatto nulla di
male.
L’uomo si commuove e le dice che il giorno dopo la lascerà libera.
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Durante la notte Lucia prega la Madonna e fa un voto.
Ella promette che se uscirà salva da quel pericolo rinuncerà, per
sempre, di sposare Renzo.
L’Innominato, intanto, non riesce a dormire.
Egli ricorda tutti gli orrori della sua vita e si pente.
Gli torna in mente l’immagine di Lucia e pensa che è ancora in
tempo a salvarla.
L’uomo passa tutta la notte sveglio e non ha pace.
Egli decide, così, di liberare Lucia.
Il mattino, intanto, il suono delle campane a festa sveglia
l’Innominato.
Gli dicono che è arrivato il Cardinale Federigo Borromeo,
arcivescovo di Milano.
L’Innominato decide di andare ad incontrarlo.
Il Sacerdote sta per andare in chiesa per celebrare la Messa.
Gli dicono che l’Innominato è venuto per parlare con lui.
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Il Cardinale va incontro all’ Innominato con gioia e gli dice
che è contento di vederlo.
Il Cardinale è convinto che l’Innominato diventerà una persona
buona e gli dice di liberare Lucia.
da “I Promessi Sposi” ed. Cedem
Il Sacerdote manda a chiamare anche Don Abbondio e gli dà il
compito di andare con l’Innominato a liberare Lucia.
Lucia quando vede Don Abbondio si spaventa ma capisce che
l’Innominato è cambiato e non è più l’uomo malvagio di prima.
Adesso Lucia può tornare a casa da sua madre Perpetua.
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Quando le due donne si incontrano, si abbracciano forte, forte.
da “I Promessi Sposi” ed. Cedem
Nel paese di Lucia e in tutto il territorio di Lecco, tutta la
gente parla di lei e della sua storia.
Il Cardinale intanto visita tutte le parrocchie della zona.
Egli, quando arriva a quella di Don Abbondio lo rimprovera per
non aver sposato Renzo e Lucia al momento giusto.
Il Cardinale capisce che Lucia non è ancora al sicuro da Don
Rodrigo e non può restare a casa sua.
Il Cardinale decide che Lucia vivrà in casa di una coppia di
anziani: Don Ferrante e Donna Prassede.
L’Innominato per farsi perdonare manda tanti soldi a Lucia, per il suo
matrimonio.
Lucia, però, è triste perché ha fatto il voto alla Madonna.
Ora che è salva non può più sposare Renzo
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Capitolo 6
La guerra, la miseria, la peste.
Da quando la storia di Renzo e Lucia è iniziata, è già passato
un anno.
Renzo è ascosto dal cugino Bortolo, vicino a Bergamo.
Lucia è in casa di Donna Prassede.
A Milano, intanto, durante l’inverno la carestia continua.
Le botteghe sono quasi tutte chiuse e le strade piene di poveri.
Il giorno si sentono solo voci che supplicano, la notte solo pianti
e gemiti.
Il Tribunale della Sanità, ha deciso di raccogliere i mendicanti
nei Lazzaretti . Nei lazzaretti le condizioni di vita sono terribili.
Il pane è cattivo e l’acqua scarsa.
In ogni stanza dormono tantissime persone.
La sporcizia è ovunque.
A poco a poco a Milano arriva la peste.
La peste è una malattia infettiva molto pericolosa che, spesso, porta
alla morte.
La gente di Milano, ben presto si ammala.
Nei primi tempi sono contagiati soprattutto i poveri, poi cominciano ad
ammalarsi anche i ricchi.
Molte persone pensano che qualcuno voglia diffondere la malattia.
Si parla di uomini visti , nel Duomo, ungere una panca. La gente crede che si tratti di un veleno.
Intanto i morti aumentano.
Appena si scopre un morto di peste, si manda tutta la famiglia al
lazzaretto.
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I sintomi della malattia sono conosciuti da tutti: spasimi, delirio, lividi e
bubboni ( gonfiore sotto la pelle che può aprirsi e diventare infetto).
Le persone più disoneste si dedicano ad un nuovo lavoro: quello di
monatti. Essi trasportano i cadaveri nella fossa comune.
I monatti possono entrare nelle case come dei padroni, rubando e
minacciando le persone sane di contagiarle.
Una notte, proprio nel colmo della peste, Don Rodrigo torna a
casa accompagnato dal Griso. Egli sente stanchezza e malessere, ma pensa di aver bevuto troppo
vino.
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Don Rodrigo va a letto, ma ha paura di essere ammalato.
Durante la notte sogna di essere portato al lazzaretto in mezzo
agli appestati.
Don Rodrigo si sveglia in un bagno di sudore.
Egli grida per chiamare il suo fedele Griso.
Gli dice di andare a chiamare un dottore , di nome Chiodo, senza
dire niente a nessuno.
da I Promessi Sposi ed. Cedem
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Il Griso va, ma torna con i monatti.
I monatti saltano addosso a Don Rodrigo e poi, insieme al
Griso, gli rubano tutte le sue ricchezze.
I monatti prendono Don Rodrigo per i piedi e le spalle.
Essi lo caricano su una barella e lo portano al lazzaretto.
Renzo, intanto, ha preso la peste, ma è guarito.
Egli lascia il cugino Bortolo a Bergamo per tornare a Milano a
cercare Lucia.
Sulla strada, verso casa, Renzo incontra persone ammalate o carretti
che trasportano cadaveri.
IC Cornate d’Adda – prof.ssa Marcella Costato . a.s. 2007-08 Pagina 23
Il giovane, quando è sera, arriva alla suo paese.
Egli incontra Don Abbondio e gli chiede notizie di Lucia e
Agnese.
Don Abbondio non sa nulla nemmeno di Don Rodrigo.
Il mattino dopo Renzo si incammina verso Milano. Lo spettacolo che vede è orribile: morti stesi per la strada,
malati che si trascinano qua e là.
Renzo allunga il passo per non guardare.
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Ad un tratto è colpito da una scena particolarmente pietosa.
Appare sulla porta di una casa una donna giovane e ancora bella.
Ella porta in braccio una bambina di forse nove anni, morta.
Un monatto va per levargliela dalle braccia.
La donna si tira indietro perché vuole mettere lei la figlia sul
carro.
Ella dà al monatto una borsa piena di denaro.
IC Cornate d’Adda – prof.ssa Marcella Costato . a.s. 2007-08 Pagina 25
La mamma pone, delicatamente, la bambina sul carro e le dice: “
Addio Cecilia! Riposa in pace! Stasera verremo anche
noi per restare sempre insieme”.
La donna si rivolge, poi, al monatto e gli dice di tornare, di
sera, a prendere lei e l’altra figlia.
Ella rientra in casa e si affaccia alla finestra tenendo in braccio
un’altra bimba più piccola, ma già ammalata.
Renzo è tubato da questa scena e si avvia verso la casa di
Donna Prassede.
Egli è convinto di trovare Lucia.
Lucia, invece, non c’è perché è al lazzaretto.
Colpito da quella brutta notizia, Renzo, stanco di tanta
sofferenza, si avvia in quel luogo di dolore.
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Renzo entrato nel lazzaretto cerca Lucia, in ogni capanna, con la
paura di trovarla ammalata.
Ad un tratto incontra Padre Cristoforo.
Renzo si accorge che anche lui è ammalato.
Il giovane racconta al f rate cappuccino tutte le sue avventure.
Il frate si rende conto che Renzo è cambiato.
Egli non vuole più vendicarsi.
Frate Cristoforo accompagna Renzo in una capanna dove
giace Don Rodrigo, in fin di vita.
Il signorotto è sdraiato con gli occhi spalancati, il viso pallido
coperto di macchie nere e il respiro affannoso.
Renzo prosegue verso il quartiere delle donne e ad un certo
punto sente la voce di Lucia. I due giovani si incontrano e abbracciano felici.
da “I Promessi Sposi” ed. Cedem
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Lucia racconta a Renzo di aver fatto un voto alla Madonna. Per questo motivo ella non può più sposare il fidanzato.
Renzo, allora, va a cercare Padre Cristoforo.
Il buon frate ascolta Lucia e poi le dice di stare tranquilla.
Egli può sciogliere il voto che la ragazza ha fatto in un momento
di grande dolore.
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Capitolo 7
Epilogo
Appena Renzo esce dal lazzaretto, comincia a piovere.
E’ l’acqua che porta via la peste.
Renzo si sente allegro perché ha trovato Lucia, guarita dalla peste.
Il giorno dopo Renzo va in montagna a cercare Agnese.
Quando la trova le dice che Lucia è guarita.
I due si siedono su una panchina e Renzo racconta tutto ad Agnese.
da “I Promessi Sposi” ed. Cedem
IC Cornate d’Adda – prof.ssa Marcella Costato . a.s. 2007-08 Pagina 29
Le cose si stanno mettendo bene, ormai.
Finalmente Lucia esce dal lazzaretto.
Padre Cristoforo, purtroppo è morto di peste e anche Don
Rodrigo.
A questo punto nulla impedisce più a Renzo e Lucia di sposarsi.
Don Abbondio adesso è d’accordo.
Arriva finalmente il gran giorno.
I due giovani, trionfanti e felici si recano in chiesa dove Don
Abbondio li dichiara marito e moglie.
da “I Promessi Sposi” ed. Cedem
IC Cornate d’Adda – prof.ssa Marcella Costato . a.s. 2007-08 Pagina 30
Alla fine dell’anno Lucia mette al mondo una bella bambina che
chiama Maria.
Nella famiglia Tramaglino, col passare del tempo , nascono altri figli:
maschi e femmine.
Renzo quando racconta le sue avventure finisce sempre dicendo che
esse gli hanno insegnato tante cose.
Lucia dice invece che quando arrivano i guai ci vuole la fiducia in
Dio per superarli.
La storia finisce così e il Manzoni spera che sia piaciuta a tutti.
da “I Promessi Sposi” ed. Cedem