Post on 16-Feb-2019
I materiali protesici nella I materiali protesici nella chirurgia dell’ernia inguinaleg g
Dottor Massimo GislonDottor Massimo Gislon
AVVENTO DELLE PROTESI
• Difficoltà nella ricostruzione diretta• Eccessiva tensione• Mancanza di tessuto• Mancanza di tessuto• Miglioramento del tasso di recidive
problemi
• Biologico: reperimento di materiale idoneo.
• Tecnico: via di accesso chirurgica e d lità di li imodalità di applicazione.
Quale protesi?
• Fine 800: protesi metalliche.
• Auto ed etero innesti: cute a tutto Auto ed etero innesti cute a tutto spessore, tendini, fascia lata, pericardio parete aortica liofilizzata.pericardio, parete aortica liofilizzata.
Rit ll t i t lli h • Ritorno alle protesi metalliche: argento, tantalio, acciaio.
Introduzione materiali Introduzione materiali sinteticis ntet c
• Teflon (ptfe): grande incidenza di isepsi.
• Ivalon (resina sintetica): scarsa resistenza alla tensione.resistenza alla tensione.
N l ( li id ) li i i d • Nylon (poliammide): lisi progressiva da parte dei tessuti.
BIOMATERIALE: DEFINIZIONE
Materiale con caratteristiche dibi tibilità l’ ibiocompatibilità con l’organismoospite; non provoca reazione diospite; non provoca reazione dirigetto ma al contrario stimolal’integrazione tissutale.
Nuovi materiali:Nuovi materiali:caratteristiche fisiche
• Maglia ( intrecciata, non intrecciata, mono o polifilamento).
• PorositàPorosità• Superficie (liscia o corrugata)• Spessore• Margini ( rinforzati o arrotondati)Margini ( rinforzati o arrotondati)
Uso delle protesi in Italia
• Uso superiore all’90% nelle ernie primarie
• Uso pari al 100% in quelle recidive
FENOMENI BIOLOGICI CORRELATI ALL’IMPIANTO DI
MATERIALI PROTESICIMATERIALI PROTESICI
• CoaugulazioneI fi i t• Infiammazione acuta
• Infiammazione cronicaInfiammazione cronica• Fibroplasia
Fisiopatologia dell’innesto nei bi m t i libiomaterialiInterventoIntervento
D ti t lDanno tissutale
Impiantofi i f Infiammazione acuta Infiammazione cronica
Tessuto di granulazioneTessuto di granulazione
Reazione da corpo estraneop
Fibrosi
Elementi che influenzano il Elementi che influenzano il processo riparativop p
• TECNICA CHIRURGICA• DANNO TISSUTALE
CONSEGUENTE• DIMENSIONI• FORMA• FORMA• SEDE DI IMPIANTO• PROPRIETA’ CHIMICO FISICHE
DELLA PROTESI
Adsorbimento proteico e bi tibilitàbiocompatibilità
Ad bi t t iTE
CoagulazioneAdsorbimento proteico
RET Attivazione piastrinica
FibrinolisiAttivazione complementoChemiotassi
UsuraDegradazione
Chem otass
FibroblastiDegradazione
polimero Macrofagi Collagene
ioniFibrosi
(cicatrizzazione)
COSA COMPORTA L’INCORPORAMENTO DELLA
RETERETEFORMAZIONE DI UNO STRATO • FORMAZIONE DI UNO STRATO MONOCITARIO ORGANIZZATO A FORMARE TESSUTO EPITELIOIDE
• FORMAZIONE DI DETRITI DI USURA
Fattori inibenti l’integrazione Fattori inibenti l integrazione tissutale
PRECOCI •Spazio mortoPRECOCI Spazio morto•Emorragia•Infezione
TARDIVI •Opsonizzazione materialeTARDIVI Opsonizzazione materialeusura
f i•Infezione
INFEZIONE
• FACILITAZIONE DELLA PENETRAZIONE BATTERICA
• RISPOSTA INFIAMMATORIA PERMANENTEPERMANENTE
• ESPULSIONE DELLA RETE
Struttura MACROPOROSAStruttura MACROPOROSAgruppo Ig pp
I pori in questo caso presentano dimensioni superiori a 75 micron per
consentire al loro interno la migrazione di macrofagi, fibroblasti, vasi neoformati e fibre di collagenevasi neoformati e fibre di collagene.
Struttura MICROPOROSAStruttura MICROPOROSAgruppo IIg pp
I pori in questo caso presentano dimensioni inferiori a 10 microndimensioni inferiori a 10 micron
Maglie multifilmento o contenenti componenti microporosi
Gruppo IIIGruppo III
PTFE, dacron, PTFE traforato, ,Gold standard sec. Amid:
Di i it i hi di i f i i l Diminuito rischio di infezioni per le protesi di tipo III e I.
Caratteristiche dei materiali protesiciParametro Marlex Prolene Mersilene Goretex TiMesh
Materiale PPNE PPNE PTNE PTFE PPNE+titanio
Spessore (mm)
0.7 0.7 0.25 1-2 0.7(mm)
Dimensioni (cm)
6x1123x35
6x1123x35
15x3050x30
5x1020x30
10x15
Filato Mono Mono Poli Lamina Mono
Maglia Stretta Larga Stretta - Stretta
Elasticità + + - - +
Malleabilità - - + + -
Memoria plastica
+ + - - +
PPNE : polipropilene PTNE : polietilene PTFE : politetrafluoroetilene
CONCLUSIONIIl tessuto sviluppatosi intorno alla retenon ha caratteristiche di stabilità.L’esistenza di un tessuto infiammatorioL esistenza di un tessuto infiammatoriocronico per sua natura instabile data la
t tt l tsua struttura granulomatosa,rappresenta sempre, anche a distanzarappresenta sempre, anche a distanzadi anni dall’impianto, un elementof nt l l li i n b tt ifavorente la localizzazione batterica eil rigetto post-infettivo della protesi.g p p
POLIPROPILENE
• Consistenza• Porosità
I t i fib bl ti• Intensa reazione fibroblastica• Resistenza alle infezionif
POLIPROPILENE
• INERTE• PROPRIETA’ ELASTICHE
BIDIREZIONALI• MANEGGEVOLE• RESISTENZA TENSILE• RESISTENZA TENSILE• MINIMA FLOGOSI• RAPIDA RISPOSTA
FIBROBLASTICA
Dimensioni, confezionamento e Dimensioni, confezionamento e forma
• Deve essere più ampia del difetto• Adattarsi alle dimensioni del difetto• Dopo 10 mesi dall’impianto • Dopo 10 mesi dall impianto,
contrazione del 20% delle dimensioni i i i d ll ti i li iloriginarie delle reti in polipropilene.
• Dopo 10 mesi, retrazione dei plug sino Dopo 10 mesi, retrazione dei plug sino al 75%.
Distensione della protesi in Distensione della protesi in fase di intervento
• Evitare formazione di spazi morti• Evitare quindi possibilità di
formazione di raccolte sierose o siero formazione di raccolte sierose o siero ematiche
Evitare infezioni
Posizionamento fissazione e Posizionamento, fissazione e sutura
• Rigidità, memoria, adesività alle superfici, tendenza ad accartocciarsi sui bordi.
• Polipropilene: suturato.P li t t t• Poliestere: non suturato.
• E ptfe: sempre suturato.E ptfe sempre suturato.• Plug: sempre suturato.
Infezione ed antisepsi:Infezione ed antisepsi:elementi condizionanti
• Dimensioni pori, architettura d ll’i t i di i i d i dell’intreccio, dimensioni dei micropori.
• Risposta immunitaria dell’ospite• Mantenimento dell’asepsi: profilassi Mantenimento dell asepsi: profilassi
ab, irrigazione di ferita con iodopovidone immersione della iodopovidone, immersione della protesi, sostituzione dei guanti.
Età e attività del paziente
• Studio di Muller: diminuzione a pochi mesi dall’intervento della motilità della parete addominale fino al 30%.p
Att i l i t i h • Attenzione al paziente giovane o che svolge attività sportiva.g p