Goran Moravček o projektu Riječke enciklopedije

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La voce del popolo, riječki dnevnik na talijanskom jeziku, objavio je 27. rujna 2012. razgovor s Goranom Moravčekom, povjesničarom kulturne baštine i blogerom o projektu Riječke enciklopedije - Fluminensie

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LA VOCE DEL POPOLO18GIOVEDÌ, 27 settembre 2012 Cultura

La storia di Fiume è già onlineIntervista con l’ideatore del progetto Fluminensia, Goran Moravček

Il gruppo e la pagina su facebook contano ormai migliaia di personeFIUME – Per molti fi umani il capoluogo

quarnerino rappresenta un qualcosa di più di un semplice luogo abitativo. Indipendentemente dalle varie vicende storiche avvenute nel seco-lo scorso, sono tante le persone provenienti da storie diverse che si sentono parte integrante di questa città, che camminano per le vie del cen-tro, lungo la costa o magari il fi ne settimana op-tano per un giro per le viuzze di Tersatto o per il lungomare di Cantrida, sentendosi felici e in ar-monia, sapendo di trovarsi in un luogo che con-siderano la loro casa.

Le nuove generazioni – nella maggior par-te dei casi – fanno fatica a comprendere come e cosa sia stata questa città nel corso della storia, i cambiamenti in essa avvenuti e perché siano così tante le persone legate ad essa. Per mol-to tempo il libro di Radmila Matejčić, “Kako čitati grad”(Come leggere la città) è stato un te-sto inevitabile per chiunque voglia approfondi-re e conoscere la ricca e interessante storia di Fiume. Ancora oggi è così, ma con un’impor-tante novità. Da un anno a questa parte tutti gli interessati alla storia di Fiume possono trova-re risposte alle proprie curiosità consultando la “Riječka enciklopedija – Fluminensia”, presen-te sulla piattaforma di facebook con il gruppo omonimo e con la pagina che porta lo stesso nome (su facebook il gruppo e la pagina sono due cose differenti, ndr). Il gruppo conta 6000 iscritti e la pagina 1100 (i numeri sono in co-stante aumento) i quali, di ora in ora, pubbli-cano informazioni, testi, commenti, fotografi e storiche che magari erano chiuse in soffi tta o in cantina, coperte dalla polvere, e che contribui-scono alla creazione dell’enciclopedia.

Un viaggio nel passato

Quando si accede per la prima volta in que-ste pagine di facebook, per un attimo si ha la sensazione di essere tornati indietro nel tem-po, trovandoci davanti centinaia di fotografi e, ricordi, notizie della Fiume di una volta. È un viaggio che passa attraverso il bagno di Can-trida, “Riviera”, e quello di Sušak, per le vie del centro – che agli inizi del XX secolo asso-migliano alle vie della Parigi degli anni ’20 –. Possiamo ammirare il Canal Morto con le sue numerose barche di legno colorate, gli operai della ex fabbrica “Torpedo” al lavoro, i fi ori di Piazza Elisabetta (oggi Piazza Adriatica), il pa-lazzo Adria del 1897, ecc. Non solo fotografi e, ma anche numerose notizie storiche, poco co-nosciute dai fi umani, come quella riguardante il Grattacielo fi umano, costruito su un terreno che secoli fa ospitava un cimitero romano; oppure la notizia riguardante l’illuminazione pubblica,

avvenuta nel 1852 con l’installazione di 226 lanterne a gas (quando questo mancava le lan-terne venivano riempite con olio d’oliva). Gra-zie a quest’enciclopedia è possibile immergerci nel passato, ritrovare i vecchi amici, rincontrare i primi amori o magari semplicemente curiosa-re per vedere la Fiume di una volta e magari ca-pire meglio la Fiume di oggi.

Simbolo di pace

Fluminensia rappresenta un simbolo di pace e democrazia, non vi è un autore o un redattore unico, tutti possono contribuire, commentare o “postare” notizie o fotografi e. Nel testo intro-duttivo di presentazione vi è scritto che Flumi-nensia raccoglie fatti, fotografi e, testimonianze, che sono state recuperate dalla storia. Sono fon-ti provenienti da Croazia, Italia, Ungheria, Slo-venia, Austria, Germania, Francia, Stati Uniti, Inghilterra, Turchia e praticamente da tutti i pa-esi balcanici, con lo scopo di mostrare e rac-contare nel modo più autentico possibile l’evo-luzione di Fiume nel corso della sua storia. Per approfondire l’argomento abbiamo incontrato il fondatore del progetto, colui che ha dato il via all’iniziativa, il giornalista e storico Goran Moravček.

Com’è nata l’idea di dare vita a questo progetto?

“Innanzitutto vorrei precisare che a Fiume sono legato in modo particolare; per me la cit-tà rappresenta una scelta di vita. Sono nato a Fiume, ma ho studiato e lavorato a Zagabria. Quando ho scelto di trasferirmi defi nitivamente qui ho deciso di contribuire alla vita sociale del-la città, un ambiente in cui i miei fi gli possano camminare liberamente, rispettando il prossi-mo e rispettando quelli che sono stati qui prima di loro, indipendentemente da chi essi fossero. Per fare questo, qualche anno, fa sono anda-to dall’amministrazione comunale per parlare della multiculturalità e della multinazionalità di Fiume, di come questi argomenti dovrebbe-ro essere approfonditi e di come vi sia un enor-me interesse per la storia di questa città anche da parte degli stessi abitanti ed ho proposto di dare vita ad un’enciclopedia cartacea. Non ri-cevendo risposta ho deciso di dare vita al mio progetto attraverso Internet, più precisamente di facebook. Per prima cosa ho aperto il grup-po “Riječka enciklopedija – Fluminensia” e poi la pagina che porta lo stesso nome, con l’idea di pubblicare testi scritti da me. Visto che l’in-teresse aumentava di giorno in giorno, la terza cosa che ho fatto è stata aprire il blog www.fl u-minensia.org. Di recente ho registrato il domi-nio www.fl uminensia.eu, che è ancora in fase sperimentale, ma che un giorno dovrebbe con-tenere l’enciclopedia. Ho scelto di dare al do-minio l’impostazione “eu” per sottolineare il rapporto storico che lega Fiume all’Europa. Credo che proprio adesso sia diventato il mo-mento che Rijeka, Rika, Reka o Fiume diventi un posto di incontro, di pace e tolleranza e spe-ro che l’enciclopedia contribuisca a questo”.

Interesse in costante aumento

Come mai la scelta di creare un gruppo e una pagina su facebook?

“Il gruppo su facebook è stata una piatta-forma per tastare l’interesse per l’argomento. Qui la gente si confronta, si racconta, presenta

il proprio materiale. Oggi conta più di seimila iscritti e serve come promozione del proget-to. Il gruppo rappresenta un elemento ricrea-tivo e di divertimento per le persone, all’in-terno della quale danno sfogo ai propri ricordi e dibattono su vari argomenti. La pagina ha un’impostazione più “seria” che raccoglie in-formazioni più dettagliate, sulla quale pubbli-co miei testi e alla quale è legato il bolg www.fl uminensia.org.

Il dominio www.fl uminensia.eu è stato registrato da poco. Come procede la sua cre-azione e quale futuro attende il progetto fl u-minensia?

“Il futuro è proprio fl uminensia.eu. Io non ho i fondi per potere dare vita ad una enciclope-dia online classica. Fluminensia.eu si basa sul modello Wikipedia (la più grande enciclopedia collaborativa ad accesso gratuito presente in in-ternet, ndr). Ho dovuto fare questa scelta per-ché gratuita e fi no ad ora ho messo online una trentina di note per vedere il riscontro che trova. Per adesso è in una fase puramente sperimenta-le; si dovrebbero reperire i fondi necessari per potere inserire dei professionisti che si occupi-no del sito e che riescano a dare vita al proget-to. Con la Facoltà di Filosofi a sto cercando di trovare un accordo per includere nel progetto gli studenti e allo stesso tempo sono in contatto con alcuni storici fi umani che dovrebbero aiu-tarmi ad ampliare l’enciclopedia”.

L’online è un scelta sempre più diffusa per progetti simili ai suoi. Che futuro preve-de per l’editoria?

“L’editoria cartacea non è morta, ma credo che il futuro dell’editoria sia online. Internet dà un’immensa possibilità per la creazione di un enciclopedia, è possibile aggiungere fi lmati, fotografi e, è possibile aggiornarla in ogni mo-mento. Con tutti i gadget in circolazione (tele-fonini, tablet e altro) si hanno possibilità inim-maginabili, non paragonabili con l’editoria car-tacea. L’interattività e la comunicazione sono fattori fondamentali; le nostre pagine vengono seguite da diverse parti del mondo”.

Storia e multiculturalità

Ha nominato l’aspetto della multicultu-ralità di Fiume e dell’importanza di appro-fondire l’argomento?

“Credo che la multiculturalità e soprattutto la multinazionalità di Fiume nel corso della sto-ria sia un argomento molto interessante per tan-ti. Non si può guardare alla città e alla storia at-traverso un unico punto di vista. Non possiamo dire che Fiume sia stata solo italiana, solo cro-ata o solo ungherese. Per capirla a fondo dob-biamo capire e dare voce ai diversi punti di vi-sta ed è ciò che sto facendo con il gruppo su facebook”.

Dà più importanza al concetto di multi-nazionalità che a quello di multiculturalità. Come mai?

“Penso che Fiume non sia mai stata multi-culturale nel vero senso della parola. Nel suo caso la multiculturalità è stata l’avvicendarsi di

varie culture, una dopo l’altra, nello stesso luo-go. Non è mai esistita con il periodo italiano, ne con quello ungherese, ne tanto mento con quel-lo jugoslavo e croato. Ogni dominio impostava le proprie regole, cacciando quelli che non la pensavano come loro. Fiume è stata da sempre un progetto politico e i vari sistemi politici han-no scritto la storia di Fiume”.

Cosa intende per progetto politico?“Da quando Fiume è divenuta “corpus se-

paratum” è divenuta anche progetto politico delle diverse frazioni in campo, che hanno tra-lasciato completamente l’aspetto urbano della città. Proprio per questo sono accadute e ac-cadono ancora oggi devastazioni sul suo suo-lo. Nella maggiore parte dei casi, chi veniva dopo, distruggeva quello che aveva costruito quello che c’era prima. Accade anche adesso, oggi la Cittavecchia è un cantiere, vengono abbattuti palazzi storici per costruire condo-mini, le facciate degli edifi ci storici vengono trascurate… la lista sarebbe lunga. È una cosa fortemente irrispettosa nei confronti della sto-ria di una città. Provate ad andare a Varaždin e abbattere una palazzina nel centro storico. Op-pure a Roma: non sarebbe possibile. Se Fiume non fosse stata un progetto politico, oggi am-mireremmo innumerevoli opere provenienti da diverse culture: allora sì che potremmo dire che Fiume è stata multiculturale”.

Conoscere per capire

Quale ruolo ricopre l’enciclopedia?“L’enciclopedia Fluminensia non vuole es-

sere una base politica, né un manifesto politi-co: ha come scopo di far conoscere ciò che è esistito a Fiume nel corso della sua storia e i motivi per i quali tutto ciò che vediamo nelle foto d’epoca non esiste più. Tutti sono invitati a raccogliere e diffondere le informazioni stori-che ed esporle ai nostri contemporanei. Sapere ciò che è esistito prima di noi può portarci verso un futuro migliore”.

Come vede il futuro di Fiume?“Per prima cosa deve conoscere il suo pas-

sato, ma non vivere nel suo ricordo. Deve capi-re il suo potenziale economico legato al porto, deve concentrarsi sulla produttività, valorizzare la cultura e la sua posizione geografi ca, deve ampliare i rapporti con le altre città europee. Se non farà questo rischia il fallimento. Il poten-ziale c’è e da parte mia auguro alla città il mi-glior futuro possibile”.

Didertot scriveva: “Lo scopo di un’enciclo-pedia è raccogliere le conoscenze sparse sulla faccia della terra, esporle ai nostri contempora-nei e trasmetterle ai posteri, affi nché l’opera dei secoli passati non sia stata inutile per i secoli a venire; affi nché i nostri nipoti, resi più istruiti, diventino nello stesso tempo più virtuosi e feli-ci; e affi nché noi non dobbiamo morire senza aver ben meritato del genere umano.”

È ciò che sta tentando di fare Moravček, nel suo piccolo, con l’apporto di tutti quelli che aderiscono a questo progetto.

Marin Rogić

L’ideatore dell’enciclopedia Fluminensia, Goran Moravček

Moravček mostra la poca cura da parte delle autorità per le areedi interesse culturale situate in centro città

La Fiume del 1913 ricorda Parigi