Generare i beni relazionali: le politiche per la famiglia FSP - 7 marzo 2009 Gianni Saonara.

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Generare i beni relazionali: le politiche

per la famiglia

FSP - 7 marzo 2009

Gianni Saonara

Gli indicatori demografici - ISTAT febbraio 2009

Gli indicatori demografici - ISTAT febbraio 2009

Gli indicatori demografici - ISTAT febbraio 2009

Gli indicatori demografici - ISTAT febbraio 2009

Gli indicatori demografici - ISTAT febbraio 2009

Gli indicatori demografici - IPF 2007

Gli indicatori demografici - IPF 2007

Gli indicatori demografici - IPF 2007

Gli indicatori demografici: numero totale famiglie - IPF 2007

Gli indicatori demografici: componenti medi famiglie - IPF 2007

Gli indicatori demografici - IPF 2007

Gli indicatori demografici - ISTAT 2008

Gli indicatori di spesa sociale - ISTAT 2008

Indicatori demografici : nuzialità in Europa - IPF 2007

Indicatori demografici : nuzialità in Europa - IPF 2007

Indicatori demografici : nuzialità in Europa - ISTAT 2008

Indicatori demografici : nuzialità in Italia - ISTAT 2007

Indicatori demografici : convivenze ( Rosina 2007)

Indicatori demografici : nuzialità in Italia - ISTAT 2007

Previsioni su separazioni legali 1998 - 2018 ( Billari/Dalla Zuanna 2006)

Indicatori demografici : tassi separazione e divorzio in Italia - ISTAT 2008

Indicatori demografici :tasso di fecondità paesi UE, ISTAT 2008

Indicatori demografici :tasso di natalità Italia, ISTAT 2008

Indicatori demografici : figli “attesi”, ISTAT 2007

Indicatori demografici : “altri figli”, ISTAT 2007

Indicatori spesa sociale : comuni ed asili nido, Istat 2008

Un welfare “parziale” : CENSIS 2008

Sono oltre 11,4 milioni le famiglie con figli in Italia, con una riduzione dal 2001 di quasi il 2%, mentre un calo più brusco concerne quelle con 2 figli (-4,9%) e quelle con 3 o più figli (-5,3%); va anche segnalato, all’interno delle famiglie con un solo nucleo, il balzo in alto delle monogenitoriali (+11,3%), peraltro la tipologia più vulnerabile. Le famiglie con figli fino a 3 anni sono 1,6 milioni, il 14% circa del totale di quelle con figli.

Considerando l’affido quotidiano non inferiore a tre ore, le madri lavoratrici con figli fino a tre anni li affidano nel 52,3% dei casi ai nonni, nel 27,8% dei casi agli asili pubblici o privati, nel 9,2% alle baby sitter, nel 7,3% all’altro genitore e nel 3,4% ad altri parenti e amici Quindi la soluzione familiare copre il 63% delle esigenze di affido per più di tre ore quotidiane delle madri lavoratrici con bimbi fino a tre anni.

E’ oltre il 28% la quota di madri lavoratrici che si dichiarano costrette a rinunciare all’idea di mandare i figli all’asilo Il 19,5% afferma che non c’erano posti, il 17,4% che non c’erano asili nel comune di residenza, un ulteriore 4,8% richiama l’eccessiva distanza dall’asilo ed un 7,1% gli orari scomodi; oltre il 28% delle madri lavoratrici ha dovuto rinunciare al ricorso all’asilo per l’alto costo di iscrizione (quota che sale a quasi il 34% per le madri non lavoratrici.

Indicatori demografici :Italia e Francia a confronto ( Dalla Zuanna 2008)

Indicatori demografici : figli disoccupati e famiglia ( Rosina 2007)

Indicatori economici : ricchezza delle famiglie, Banca d’Italia 2008.

Indicatori economici : ricchezza delle famiglie, Banca d’Italia 2008.

Alla fine del 2007 la ricchezza netta per famiglia ammontava complessivamente a circa 360 mila euro (143 mila euro pro capite) .

La distribuzione della ricchezza è però caratterizzata da un elevato grado di concentrazione: molte famiglie detengono livelli modesti o nulli di ricchezza mentre poche dispongono di una ricchezza elevata.

Le informazioni sulla distribuzione della ricchezza - desunte dall’indagine della Banca d’Italia sui bilanci delle famiglie italiane (IBF) – indicano che nel 2006 la metà più povera delle famiglie italiane deteneva meno del 10 per cento della ricchezza totale mentre il 10 per cento più ricco deteneva quasi la metà della ricchezza complessiva .

Il numero di famiglie con una ricchezza negativa è peraltro di circa il 3 per cento, una quota largamente inferiore a quella riscontrata per altri paesi quali Stati Uniti, Regno Unito e Francia.

Le famiglie povere : ISTAT 2008

Indicatori spesa sociale per le famiglie ( Neodemos, 2008)

Valutazione dei capitoli di spesa per la famiglia.

19 Febbraio 2009 :: ore 14:27 Giovanardi. Le Regioni non dicono come spendono i soldi per la famigliaBen 17 Regioni italiane su 20 non fanno sapere come spendono le risorse ricevute dallo Stato destinate alle politiche familiari. Lo ha denunciato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi nel corso dell’audizione in Commissione bicamerale per l’infanzia svoltasi questa mattina. Giovanardi ha spiegato di aver chiesto i resoconti di spesa a tutte le Regioni italiane e di aver ricevuto risposte solo da 3. ’17 regioni hanno avuto i soldi, in complesso 1.200.000 euro, ma non sappiano come li hanno spesi’, ha detto, specificando che le Regioni sarebbero vincolate nella spesa ma in realtà possono anche destinare i fondi ad altro.

Politiche per la famiglia : indicazione base (Camera dei Deputati, 2007)

Emergono forti e diffuse aspettative con riferimento a politiche integrate e coordinate, capaci di modificare la condizione e la sostenibilità delle famiglie.

Gli obiettivi di benessere individuale, familiare, della comunità locale, non possono essere efficacemente perseguiti solo da politiche e interventi sociali, così come gli obiettivi di salute non possono essere conseguiti solo da politiche e interventi sanitari.

Una politica per le famiglie non è settoriale ma è data dalla convergenza della politica fiscale, del lavoro, dell’istruzione, della salute, della casa, dei servizi sociali, delle pari opportunità.

Solo un mix di strumenti, infatti, (fatto di servizi alle persone, interventi e agevolazioni fiscali, trasferimenti monetari, insieme alla buona occupazione, in particolare femminile, e alla conciliazione tra vita lavorativa e vita personale e familiare) può garantire un reale sostegno alle responsabilità familiari.

Non è dunque solo un problema di politiche sociali, anche se esse rivestono una importanza particolare.

Indicatori demografici Veneto (2008)

Indicatori demografici in Veneto ( Dalla Zuanna 2007)

Nel periodo che intercorre tra il Censimento del 1971 e quello del 2001, la popolazione della regione ha subito profonde trasformazioni nei suoi aspetti strutturali.

Se si osservano le piramidi delle età ai due estremi del periodo di interesse (fig. 7.1), ci si rende immediatamente conto che, se nel 1971 la forma del grafico ricordava proprio una piramide, nel 2001 ha assunto la caratteristica forma ad “albero di Natale”, tipica nelle società contraddistinte da bassa natalità ed elevata sopravvivenza alle età anziane.

Le classi di età giovanili rappresentano una quota sempre meno importante di popolazione, mentre gli anziani ne costituiscono una proporzione crescente.

Questa tendenza appare particolarmente marcata per la popolazione femminile. Si può parlare pertanto, anche nel Veneto, di una popolazione “invecchiata”.

Incidenza popolazione migrante ( Veneto Immigrazione 2008)

Distribuzione alunni stranieri per ordinamento scolastico e provincia (USR 2008)

Indicatori famiglie regione Veneto ( 2008)

Indicatori famiglie regione Veneto ( 2008)

Indicatori famiglie regione Veneto ( 2008)

Indicazioni su legami affettivi Nordest ( Demos 2009)

Indicazioni su legami affettivi Nordest ( Demos 2009)

Reddito disponibile per famiglia ed abitanti ( 2002)

Distribuzione della spesa pubblica per settore Italia e Veneto ( 2005)

Totale risorse destinate a persona e famiglia ( Veneto 2008)

Totale risorse destinate a singole categorie di cittadini - Mln Euro ( Veneto 2008)

La politica regionale per la famiglia

A differenza di altre regioni, il Veneto non ha una legge organica per la famiglia.

Il portale “VenetoSociale” indica ben 74 provvedimenti presi dalla Giunta dal 2002 ad oggi.

Cantieri per il futuro : le politiche europee

Cantieri per il futuro : la scelta della Francia ( Cicali 2009)

Cantieri per il futuro : la legge 53/2000

Legge per I congedi parentali ma anche per le politiche pubbliche di conciliazione dei tempi di vita, in particolare nelle città.

Sull’argomento si vedano la ricerca ISTAT 2008 e gli altri studi audit famiglia/lavoro

Cantieri per il futuro : l’attività del Governo nazionale

Cantieri per il futuro : la proposta del Forum nazionale

Base Imponibile Familiare = Imponibile sgravato dei costi minimi

necessari al mantenimento dei familiari a carico

La BIF dovrebbe sostituire: l’IRE (Imposta sul Reddito) e l’ANF (Assegno Nucleo Familiare)

Cantieri per il futuro : verso un nuovo welfare ( Ventura - De Nicola 2008)

Contratti lavoro relazionali

Famiglia : sostantivo pluraleIstituzioni :

regolazione e sussidiarietà

Mercato sociale regolato

Welfare societario plurale

Cantieri per il futuro : famiglia e (è) sussidiarietà pubblica

“L’intervallo tra generazioni è aumentato, il numero di figli diminuito, l’interruzione delle unioni si è fatta frequente, le fasi della vita trascorse da soli si sono allungate. Nello stesso tempo le famiglie sono state gravate di nuove funzioni diventando essenziale fonte di sostegno dei giovani e dei molto anziani” ( M .Livi Bacci

Cantieri per il futuro : Friuli e famiglia

Il Servizio politiche per la famiglia è stato istituito, come Servizio di diretta dipendenza della Presidenza della Regione, in occasione della modifica del “Regolamento di organizzazione dell’Amministrazione regionale e degli Enti regionali”.

In particolare, il Servizio dovrà svolgere i seguenti compiti: esercitare le funzioni di coordinamento ed indirizzo nell’attuazione delle politiche

regionali per la promozione e la tutela della famiglia svolgere azioni di impulso, proposta e coordinamento normativo del settore della

promozione e della tutela della famiglia, effettuando il monitoraggio degli interventi realizzati

promuovere e sviluppare intese con le altre strutture ed organismi regionali, con le amministrazioni dello Stato, con gli enti locali, con le associazioni e con gli altri soggetti pubblici e privati, per la programmazione ed attuazione coordinata degli interventi di promozione e tutela della famiglia di rispettiva competenza

curare l’attuazione degli interventi in favore della famiglia di competenza della Regione, previsti dalle norme comunitarie, statali e regionali e gestire le relative risorse finanziarie

promuovere l’organizzazione di servizi nell’ambito degli interventi a sostegno della famiglia

effettuare e promuovere specifiche ricerche e indagini conoscitive sulla condizione della famiglia nel territorio regionale

curare, al fine della sua unitarietà, la comunicazione istituzionale sulle politiche per la famiglia e sulla loro attuazione.

Cantieri per il futuro : Provincia di Trento

Cantieri per il futuro : scoprirsi vicini di casa( a Reggio Emilia, e non solo)