Emergenza e resilienza a scuola

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Per una scuola più sicura e fonte di resilienza per tutti

David Alexander University College London

Prima parte: la scuola come fonte di rischio - e come abbassarlo.

Seconda parte: la scuola come protagonista della resilienza

nella società in genere.

Attenzione: pericolo!

[ringrazio ing. Omar Cardona]

Quest'è una scuola!

Quest'è un'altra!

I disastri e le scuole: La perdita delle vite di piccoli, innocenti

bambini tocca un filo comune di sentimento nelle persone che in altri modi non

hanno legami all'evento.

Questi eventi sono occasioni di grandi manifestazioni di simpatia da parte del

pubblico, ma essi sono sintomatici dell'inabilità di creare un ambiente

sicuro per l'educazione dei nostri figli.

Il problema:

• disastri naturali: alluvioni frane, trombe d'aria, tempeste, terremoti, ecc. • sparatorie, prese di ostaggi, altri atti di terrorismo • incendi, crolli strutturali.

Boumerdès, Algeria, terremoto del 2003: 103 scuole crollate 753 con danni gravi 2160 danneggiate.

Nel terremoto in Kashmir, 5 ott. 2005, 10.000 scuole sono crollate 17.000 bambini sono morti

Wenchuan, Sichuan, Cina, 2008

Ad Aberfan, Galles meridionale, nel 1966 116 bambini di età tra 7 e 9 anni morirono nella frana che ha travolto le loro scuole.

Terremoto di Bingöl 1 maggio 2003 in Turchia (ore 0334, magnitudo 6,8, durata 17 secondi):

• 3 scuole sono crollate interamente

• danni gravi a 10 scuole

• danni moderati a 12 a scuole

• danni lievi a 3 a scuole

• 84 ragazzi sono morti quando il dormitorio della loro scuola è crollato (50% della mortalità totale dell'evento).

Il rischio sismico è repetitivo: in Turchia 8.000.000 bambini frequentano 34.000

scuole vulnerabili al danno sismico.

Alcuni dei paesi più sismici hanno populazioni assai giovani

(es. Iraq, Afganistan, Indonesia).

• in Italia esistono 60.000 scuole

• 20.000 in zone di alto rischio sismico

• 6.000 ad altissimo rischio

• 2.000 in corso di retrofit

• è un rischio tollerabile? .

Il rischio sismico in Italia

Un recente studio rivela che nelle scuole dell'area circum vesuviana nessuno insegna vulcanologia e

non si da informazione sui rischi.

Altri rischi:

Le responsabilità per la sicurezza delle scuole è divisa tra: • personale della scuola • autorità scolastiche • ingegneri municipali • enti del governo.

È triste notare che le preparazioni per l'emergenza nelle scuole sono solitamente

poco sofisticate o assente: altre organizzazioni di una simile complessità permetterebbe una tale superficialità?

Se il terremoto del 1994 a Northridge,

California, fosse avvenuto nelle ore

della scuola, sarebbe stato necessario

inviare 6.500 bambini e ragazzi a casa, ma

molti di essi non non avrebbero trovato

i genitori pronti ad accoglierli.

• i bambini hanno un diritto morale all' educazione ed anche sicurezza a scuola.

• circa un miliardo di bambini che vanno a scuola vivono in paesi sismicamente attivi

• forse un terzo di essi frequentano scuole sismicamente insicure (e uno su sette non va a scuola per niente)

Rischio sismico e scuole: la situazione globale

Sicurezza nelle

scuole: alcune

soluzioni al problema

• moralità e diritti umani

• welfare dei bambini (in loco parentis)

• costi e benefici

• il bisogno di fornire educazione

• le funzioni multiple delle scuole nella comunità: scuole come centri di altre attività oppure rifugi per superstiti.

Gli argumenti a favore della sicurezza nelle scuole:

• pericoli fisici (struttura e rivestimenti)

• pericoli comportamentali (le cose che le persone fanno in una crisi)

• pericoli esterni che hanno un effetto sull'edificio (esplosioni, terremoti, alluvioni, frane, ecc.)

• pericoli interni che hanno un effetto sull' abilità di adoperare un comportamento autoprottettivo (incendi, crollo di solai).

I diversi pericoli a scuola:

• Comportamento competitivo tra bambini a rischio di fughe incontrollate indotte dal panico - riportato per terremoti in Cina, Messico e Egitto

• quando gli edifici crollano, i bambini possono essere efficientamente schiacciate sotto i banchi

• non esiste una semplice regola per il comportamento auto prottetivo.

Fattori di comportamento:

Il comportamento nei terremoti: pro e contro

Non fare niente: niente danni tutte le forme del danno che minacciano la sicurezza delle persone

Mettersi sotto il banco: cadono rivestimenti e mobili (armadi, scafali, cartongesso, ecc.) l'edificio crolla e schiaccia il banco.

Il comportamento nei terremoti: pro e contro

Mettersi sotto un arco o sotto la porta: il muro non crolla e lo spazio è sufficiente per infilarsi il muro crolla oppure troppe persone cercano di rifugiarsi in quel punto

Correre fuori: l'edificio crolla lentamente e l'uscita non è bloccata scale instabili, la facciata crolla, cadono tegole, vetri rotti, la folla viene schiacciata, l'uscita è difficile.

L'evacuazione rimane la strategia più efficace per evitare il pericolo, ma soltanto se può essere completata in condizioni di relativa sicurezza

cioè, raramente durante il periodo di impatto o crisi, quando ci potrebbe essere:

• distorsione delle porte

• ribaltamento o crollo dei rivestimenti e dei mobili

• crollo della facciata

• linee elettriche cadute fuori.

Se la scuola non è agibile, bisogna poter ripararsi in un altro posto sicuro

Le procedure di evacuazione delle scuole in situazioni di emergenza dovrebbero portare i bambini progressivamente

più lontani dal pericolo.

Rischi dell' evacuazione all'eventuale

rifugio

Reazione

di

converge

nza

dei ge

nitori

Reazione di convergenza dei servizi di emergenza

Parch

eggio e

flusso d

el tra

ffico?

Impatto sulla scuola di un evento estremo

Rischi dell'evacuazione al punto di ammassamento

Flusso di informazione?

Scuola

Per condividere la responsabilità e sviluppare un senso di impegno:

• il livello di interesse nella preparazione per le emergenze manifestato dagli insegnanti è assai variabile

• i bambini sono un buon canale per trasmettere informazione alle famiglie

• i bambini si adattano molto bene a situazioni eccezionali

• serve educazione sulla gestione dei rischi

• in genere, bisogna migliorare la comunicazione sulla sicurezza nelle scuole.

Una procedura per pianificare l'evacuazione di una scuola

(1) Acquisire i materiali • carte geografiche locali • pianta della scuola • descrizione della scuola

(2) Descrivere l'assetto della scuola • l'area intorno • ubicazione dei più vicini servizi d'emergenza

(3) Identificare e stimare i pericoli locali • possibili impatti sulla scuola

(4) Scenari di risposta • rotte di evacuazione, con alternative • punti di assemblaggio, la loro sicurezza, quanto è facile l'accesso a questi punti • rifugi (chiese, altri palazzi, ecc.) e le vie di accesso a questi

(5) Procedure • gli insegnanti radunano gli alunni al punto primario di assemblaggio, controllano il registro e fanno fare una perquisizione degli edifici evacuati (se possibile) • si sceglie la strategia di evacuazione e si procede • gli alunni vanno portati al secondo punto di assemblaggio o al rifugio

(6) Quali servizi di emergenza arriveranno, in quale ordine, da dove, e quando?

(7) Insegnanti e preside devono sapere chi è il comandante dell'incidente e quali forze di intervento sono presenti o stanno venendo

(8) Procedure usate per scegliere le opzioni di evacuazione

(9) Condurre prove di evacuazione • segnaletica permanente (frecce colorate) che indicano la via di uscita.

(10) Sopralluoghi periodici delle vie di fuga - togliere ostacoli

(11) Studiare modi di evitare congestione

(12) Evitare palestre o strutture con tetti che potrebbero crollare durante un impatto.

(13) Valutare pericoli all'interno dell'edificio

(14) Procedura per l'esposizione e la disseminazione dei piani di di emergenza • assicurare che tutto lo staff abbia letto, capito e ricordato il piano • condividere il piano con la protezione civile locale.

(15) Tutte le uscite sono sicure ed utilizzabili in tutte le emergenze?

(16) Pianificare il ruolo dell'addetto al pronto soccorso della scuola

(17) Dopo l'impatto si può ritornare dentro la scuola? • quale stanza o stanze verrà usato o verranno usate per il pronto soccorso?

(18) Procedure per contattare i genitori e riconsegnarli i figli in modo sicuro se la scuola deve chiudere

(19) Responsabilità legale e custodiale sul sito e altrove (in loco parentis)

(20) Informare i genitori dei piani di evacuazione della scuola e spiegarli dove possono riprendere i propri figli in determinate situazioni di evacuazione.

La scuola come fonte di resilienza

• L'Italia è un paese pericoloso

• La popolazione è mal preparata

• La protezione civile è materia di tutti

• Cittadino, la protezione civile sei tu!

• Bisogna cambiare la cultura.

Preposte:

• Possiamo insegnare calamità, rischi e sicurezza

• I bambini hanno curiosità, non preconcetti

• I ragazzi portano nozioni di protezione civile a casa

• Le scuole sono punti focali della comunità.

La scuola: luogo strategico e autorevole:

STRUMENTI DI DISSEMINAZIONE

• mass media • campagna mirata

• reti sociali • Internet

Aumentare

PROGRAMMA DI EDUCAZIONE DI MASSA

CAPITALE SOCIALE

ABITUDINE

CULTURA

Creare una cultura di protezione civile

Conclusioni

• come gli ospedali, nei disastri le scuole sono impianti critici di grande importanza strategica

• si sta sottovalutando il rischio a bambini e ragazzi

• il coinvolgimento della comunità può contribuire a ridurre il livello di rischio

• le soluzioni sono multiple

• servono programmi globali della sicurezza sotto gli auspici dell'ONU.

Gli usi e lo stato di manutenzione degli edifici cambiano con il tempo,

ma la vulnerabilità complessiva rimane ostinatamente costante.

Servono standard comuni per:

• la costruzione, la manutenzione e il miglioramento degli edifici scolastici

• la gestione e l'uso delle scuole

• l'evacuazione e la cura dei bambini

• le perizie sui rischi, la progettazione delle scuole, e il rispetto delle leggi e norme di costruzione

Nessuna scuola dovrebbe essere priva di un piano di emergenza.

Coalizione per la Sicurezza Globale delle Scuole (COGSS)

http://cogssdpe.ning.com

david.alexander@ucl.ac.uk emergency-planning.blogspot.com www.slideshare.com/dealexander