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Meccanica Applicata alle Macchine 1 - A.A. 2004/2005 Cap. 5 - pag. 1
5.1 Metodi di rappresentazione
5.2 Normativa di riferimento
Cap. 5 -ELEMENTI DI DISEGNO TECNICO
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5.1 - METODI DI RAPPRESENTAZIONE
Nel disegno tecnico occorre rappresentare in modo completo suun supporto bidimensionale oggetti tipicamente tridimensionali(geometria descrittiva), realizzando delle proiezioni.
La proiezione di tipo conico (o centrale) quando si suppone chelosservatore sia a distanza finita dalloggetto e dal piano diproiezione con locchio posto nel punto di visuale V.
Tale rappresentazione, detta prospettiva, produce ottimi effettivisivi ma risulta inutilmente complessa per i disegni meccanici, percui di scarso interesse industriale, sebbene sia frequentementeutilizzata in architettura.
Proiezione conica
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Proiezioni parallele ortogonali
Nella proiezione ortogonale il punto di visuale allinfinito, indirezione tale che i raggi visuali siano perpendicolari al piano diproiezione ; inoltre loggetto ha una faccia principale parallela alpiano . La proiezione pertanto la riproduzione esatta delle
superfici in vista delloggetto, ma manca qualsiasi indicazione sullesuperfici poste nella terza dimensione: si ovvia a questoinconveniente proiettando loggetto secondo tre direzioniortogonali.
La rappresentazioneparallela ortogonale quellapi comunemente utilizzatanel disegno tecnicomeccanico: essa pu fornire6 viste reali delloggetto ma
solitamente ne bastano 3 oanche meno.
Proiezione ortogonale
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METODOEUROPEO
Disposizione delle viste
Vengono convenzionalmente chiamate pianta, prospetto efianco le proiezioni che sono percepite come viste dallalto,frontalmente e lateralmente.
La disposizione delle viste sul disegno varia a seconda che larappresentazione segua lo standard europeo (preferibile) o quelloamericano (sconsigliato, se usato deve essere indicato).
METODOAMERICANO
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Classificazione dei disegni
I disegni possono essereclassificati nei seguentigruppi:
di particolare, ossia di unpezzo unico, corredato di tutti
gli elementi costruttivi di gruppo, ossia di due o pi
particolari montati
di assieme, se rappresentalinsieme nelle condizioni dimontaggio
di complessivo (o diingombro), se rappresentauna macchina completa
Nei disegni di gruppo o diassieme sono spesso
riportati i numeri diposizione con lindicazionedelle singole parti. Disegno di assieme
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5.2 - NORMATIVA DI RIFERIMENTOLa normalizzazione studia, con fini economici, le soluzioni cherestano le stesse per problemi che si ripetono; per es:
problemi di definizioni e terminologia
problemi di rappresentazioni grafiche convenzionali e simboliche
problemi di forma e dimensioni
problemi di qualit
problemi di procedura, metodi di prova e di misura
Lattivit di normalizzazione di suddivide in:
unificazione: riduzione del numero degli elementi possibili apoche unit che, per le loro caratteristiche, possano soddisfare lenecessit dei vari impieghi (es.: viti)
tipizzazione: riduzione del numero dei tipi di un prodotto e/o deisuoi componenti (es.: motori asincroni trifasi)
regolamentazione: definizione di norme scritte (specifiche) chetrascrivano il complesso di accordi verbali, tradizioni, consuetudiniche regolano la vita dellazienda
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Lunificazione fissa per ciascun elemento una serie qualitativa eduna serie dimensionale tale che sia sensibilmente ridotta la varietcostruttiva.
Si sviluppa su 3 livelli: internazionale (ISO), nazionale (UNI),aziendale. Le tabelle UNI possono essere sperimentali,raccomandate o impegnative.
La tipizzazione pu essere morfologica o morfologico-dimensionalee tende a ridurre al minimo:
le diverse grandezze di un prodotto i tipi e le grandezze dei mezzi di lavorazione
La regolamentazione comprende: norme di progettazione norme di fabbricazione norme di esecuzione dei collaudi e delle prove norme di sicurezza
disposizioni organizzative
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Formato dei fogli
Le dimensioni dei fogli sono unificate: ilformato base lA0, la cui superficie 1 m2,mentre i formati successivi sono tutti insuccessione di ragione geometrica pari a 2.
Anche le modalit di piegatura dei variformati sono stabilite da apposite norme e ledimensioni finali della carta piegata sonosempre pari a quelle di un foglioA4.
Dimensioni dei fogli
Piegatura dei fogli: formato A1
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Iscrizioni
Il riquadro o tabella delle iscrizioni (spesso detto cartiglio) riportale indicazioni atte ad identificare il disegno ed solitamente posto infondo sulla destra.
Scala
Il rapporto tra le dimensioni del disegno e quelle delloggetto si dicescala di rappresentazione. scale di ingrandimento (consigliate): 50:1, 20:1, 10:1, 5:1, 2:1, ... scala al naturale: 1:1 scale di riduzione (consigliate): 1:2.5, 1:5, 1:10, 1:20, 1:50, 1:100, ...
denominazione, numero dicodice, ditta, data di esecuzione,nome e firma del progettista, deldisegnatore, del revisore, scaladi esecuzione, tipo didisposizione delle viste, lista deipezzi, materiali, ecc.
Tabella delle iscrizioni
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Tipi di linee
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Tipi di linee
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VisteLa disposizione delle viste si effettua facendo riferimento allavista anteriore (prospetto), considerata come vista principale: di solito quella pi caratteristica delloggetto.
Le altre viste, in numero strettamente necessario, vengonodisposte secondo uno dei metodi seguenti:
Viste: esempio di applicazione del
metodo delle frecce
metodo del primodiedro (europeo)
metodo del terzo diedro(americano):sconsigliato
metodo delle frecce:illustrato in figura
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Sono possibili, se necessarie, anche viste particolari, comeindicato nelle figure seguenti.
Ribaltamento: le parti che risulterebbero discorcio in una delle viste possono, per ragioni di
chiarezza, essere ribaltate in modo da venirerappresentate in grandezza non proiettata
Vista secondo una
direzione di
osservazione specifica;
la vista pu anche
essere parziale
Vista locale, per metterein evidenza un elementosimmetrico di un oggetto
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Le intersezioni reali sonotracciate con lineacontinua grossa se in vistae con linea a tratti senascoste
Le intersezioni di superficiraccordate possono essere
rappresentate con lineacontinua fine che non tocchi i
contorni
Le superfici piane in vista, per chiarezza,possono essere indicate con due lineediagonali tracciate con linea continuafine
indicazione di cuscinetto a rotolamento
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Gli oggetti simmetrici possonoessere disegnati per una met oper un quarto della loro vistacompleta
Si possono rappresentare viste parziali diun oggetto, delimitando con linea
continua fine irregolare oppure con lineacontinua fine con zig-zag
Larappresentazionedi elementiripetitivi puesseresemplificata; inogni casonumero e formadegli elementi
devono esserespecificati
Particolari troppo piccolipossono essere
rappresentati a parte inscala ingrandita
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Sezioni
Le sezioni o viste in sezione mettono in evidenza la formainterna di un pezzo rappresentando, con le stesse modalit delleproiezioni ortogonali, lintersezione del pezzo con una superficiedi solito piana che dettapiano di sezione. La parte piena delpezzo sul piano di sezione viene tratteggiata.
Sezione
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Vista normale e vista in sezione: per questo
oggetto la sezione pi facilmentecomprensibile
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Le sezioni vanno disposte secondo il metodo del primo diedro epossono sostituire le viste corrispondenti.
Quando la disposizione del piano di sezione ovvia, non occorreindicarla; altrimenti i piani di sezione vanno individuati mediante laloro traccia sul disegno eseguita con linea mista fine e grossa,specificando con frecce il senso di proiezione.
Vista normale e vista insezione
Per uno stesso pezzo, le sezioni secondo gli stessi piani ma
proiettate in differenti direzioni sono diverse
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Le sezioni possono essere fatte: secondo un solo piano secondo due o pi piani consecutivi secondo piani paralleli secondo superfici cilindriche di direttrice assegnata
Sezione secondo superficie cilindrica (notare larappresentazione sviluppata)
Sezione secondo pianiparalleli
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Nel caso di sezioni secondo piani consecutivi, il piano diproiezione deve essere parallelo ad uno dei piani di sezione ele parti che risulterebbero di scorcio devono essererappresentate ribaltate o sviluppate; solo nel caso in cui nonvengano alterate le parti significative possibile larappresentazione di scorcio.
Sezione secondo due piani consecutivi (notare larappresentazione ribaltata) Sezione secondo due piani consecutivi (notare la
rappresentazione di scorcio)
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Le zone sezionate devono essere tratteggiatemediante linee continue fini, di differente tramaa seconda del tipo di materiale.
Nel caso di metalli,linclinazione delle lineeparallele con lasseprincipale della sezione (ocon le linee di contorno)vale solitamente 45.
I tratteggi di parti contigue appartenenti adoggetti diversi devono avere differenteinclinazione o interspazio; per le sezioni
ottenute con piani paralleli il tratteggio ha lastessa inclinazione ma con linee sfalsate eseparate da linea mista fine.
Tratteggio dei materiali
1: materiali metallici; 2: materiali non metallici vari (plastiche, vetro, porcellana, ecc.); 3:avvolgimenti elettrici; 4: legnami; 5: laterizi; 6: conglomerati; 7: terreni; 8: liquidi; 9:isolanti, coibenti e guarnizioni di tenuta; 10: materiali trasparenti
Esempio di tratteggio per materialimetallici
Sezione secondo piani paralleli
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Alcune parti convenzionalmente non vengono rappresentatesezionate; per esempio: nervature, elementi di collegamento,alberi in genere, razze di ruote, ecc.
Esempi di organi che non vengono rappresentat i sezionati
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Alcuni elementi che si disegnano con grande frequenza non vengonorappresentati interamente, ma sono schematizzaticonvenzionalmente.
Per esempio, per quanto riguarda le filettature si indicano il fondo delfiletto con linea continua fine e la cresta con linea continua grossa;
inoltre, nella vista o sezione trasversale il cerchio indicante il fondodel filetto non completo. Ovviamente, se la filettatura non in vista,sia la cresta che il fondo del filetto sono rappresentati con linea atratti medi. Infine, il limite estremo del tratto utile di filettatura indicato con linea continua o a tratti di spessore grosso a secondache sia in vista oppure no.
Convenzioni particolari
Rappresentazione convenzionale dellefilettature in sezione ed in vista
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Rappresentazioneconvenzionale degli
ingranaggi in sezione ed invista
Gli ingranaggisi rappresentano indicando la linea di testa (troncaturaesterna) con linea continua grossa e quella corrispondente allaprimitiva con linea mista fine. La linea di piede (troncatura interna)non viene indicata se non, ovviamente, nel caso di sezioni.
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Quotatura
Un oggetto viene completamente definitodalla descrizione della forma, delledimensioni, dello stato superficiale e delmateriale.
Non deve essere confusa la quotatura conla scala del disegno: le quote indicanosempre le lunghezze reali delloggettoespresse in millimetri e sono indipendentidalla scala.
Per quanto concerne il disegno di officina,le quote devono essere complete eprontamente utilizzabili dallesecutore,senza che questi sia costretto a dedurle
mediante calcoli o rilievi.
Linee di quota
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Le linee di misura debbono essere parallele alladirezione secondo cui si effettua la misura ma nondevono coincidere n con assi, n con linee dicontorno e di riferimento; inoltre devono riferirsiesclusivamente a dimensioni che nel pezzo risultanoparallele al piano di proiezione e quindi non relative adimensioni di parti viste di scorcio
Per migliorare la chiarezza, le linee diriferimento possono essere inclinate
Se due linee di contorno sonoconcorrenti esse debbonoessere prolungate leggermenteal di l del loro punto diintersezione
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Quando si debbano riportare pi quotesuccessive e manca lo spazio, si pu
sostituire alla freccia un punto (a) oppuresi pu porre la freccia esternamente (b)
Le linee di misura devono esseretracciate interamente, anche se siriferiscono ad elementi rappresentaticon interruzioni
Le linee di misura devono essere poste esternamente al disegno delpezzo e, per quanto possibile, non attraversare zone sezionate nintersecarsi tra di loro
(a)
(b)
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Angoli
Convenzioni particolari di quotatura
Archi Corde
Diametri: la quotatura didiametri di circonferenze
rappresentate in pianta puessere effettuata in uno dei
due modi di figura
Se le circonferenze non sonorappresentate in pianta, la quota del
corrispondente diametro precedutadal simbolo
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Raggi: le quote di raggisono precedute dalsimbolo R; nel caso diraggi di raccordo nonviene indicato il centrodellarco
Le parti sferiche sono quotatemediante il diametro o il
raggio, preceduti dai simboliS o SR rispettivamente (S
pu essere sostituitodallindicazione estesa sfera)
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Quadri: la quota corrispondente allato di un elemento a sezionequadrata deve essere preceduta dalsimbolo, a meno che non siaevidente che si tratta di un quadrato
Gli smussi sono quotati mediante laltezza
della superficie smussata ed il semi-angolo alvertice; quando questo di 45 si adotta unarappresentazione semplificata
Se una quota divisa in due partinominalmente uguali, possibile sostituire
alle quote parziali il segno =
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Quando in un disegno compaiono elementi ripetuti equidistanti oregolarmente disposti possono essere adottate indicazionisemplificate
Le filettature si quotano con riferimento aldiametro esterno
Porzioni di superficie con prescrizioni particolari sonoevidenziate da una linea mista grossa adiacente alla superficie
e quotata se necessario
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Sistemi di quotatura
Sono possibili i seguenti sistemi di quotatura:
quotatura in serie (o in catena): si usa quando hannoimportanza prevalente le distanze tra elementi contigui e glierrori costruttivi (ed il loro accumulo) non hanno grandeinfluenza; non vengono stabiliti elementi di riferimento
quotatura in parallelo: si usa quando pi quote aventiuguale direzione hanno ununica origine di riferimento; con
questo sistema si evita di sommare gli scostamenti dellediverse quote, rimanendo la possibilit di stabilire tolleranzeindipendenti
quotatura combinata: si usa quando necessario ricorrerea pi sistemi di riferimento e consiste nel contemporaneoimpiego dei sistemi in serie ed in parallelo
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Esempi di quotatura in serie; la quota ausiliaria pu non essere presente
Esempi di quotatura in parallelo; la quota ausiliaria pu non essere presente