DIAGNOSI FUNZIONALE PROFILO DINAMICO FUNZIONALE PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO.

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DOCUMENTI e STRUMENTI OPERATIVI

perl’INSEGNANTE

SPECIALIZZATO

• DIAGNOSI FUNZIONALE• PROFILO DINAMICO FUNZIONALE• PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

La sigla ICF sta per “Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute”

(dall’inglese “International Classification of Functioning, Disability and Health”). L’ICF è uno strumento messo a punto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per ottenere una

classificazione sistematica che descriva le modificazioni dello stato di salute di una persona e le situazioni

correlate.

ICF

In ambito sociale e pedagogico-educativo l’ICF viene utilizzato come strumento per la programmazione di curricula scolastici

e di progetti di vita volti al miglioramento della qualità di vita e alla promozione delle pari opportunità delle persone con disabilità.

L’ICF è caratterizzato da un insieme di categorie che sono raggruppate e ordinate

gerarchicamente secondo il criterio fornito dal “modello biopsicosociale”.

ICF

Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD, dalla

definizione inglese International Classification of Diseases)

attualmente alla sua XI revisione

ICD 10

Cosa è "Per diagnosi funzionale si intende la descrizione analitica della

compromissione funzionale dello stato psico-fisico dell'alunno in situazione di handicap" (D.P.R. 24/02/1994).

Verso il cambiamento La Diagnosi funzionale dovrebbe essere la base indispensabile per

la definizione di un Piano educativo individualizzato

DF su base ICF, dovrebbe essere un percorso globale di conoscenza profonda ed estensiva del soggetto e del funzionamento nei vari contesti

Si analizzano i vari aspetti, le varie interconnessioni, i punti di forza e di debolezza, le risorse, i vincoli, ciò che facilita e ciò che invece ostacola.

DIAGNOSI FUNZIONALE

Cosa contiene Codici diagnostici (ICD 10 - Codici scolastici)Modello di rilevazione H per richiesta di organico

La D.F. è strutturata per AREE, per consentire di rilevare in termini analitici il rapporto tra la minorazione e i seguenti aspetti del comportamento complessivo del soggetto

E’ redatta dal clinico della NPIA

DIAGNOSI FUNZIONALE -2

Cosa èIl P.D.F. è un documento, redatto successivamente alla D.F., che

raccoglie la sintesi conoscitiva, riferita al singolo alunno, relativamente alle osservazioni compiute sullo stesso in contesti diversi, da parte di tutti i differenti operatori che interagiscono con lui: famiglia, scuola, servizi.

Cosa contiene la descrizione funzionale dell'alunno in relazione alle difficoltà

che egli dimostra d’incontrare nelle diverse attività  l'analisi dello sviluppo potenziale dell'alunno a breve e medio

termineA cosa serve è utile ai " fini della formulazione di un piano educativo

individualizzato- P.E.I.”

PROFILO DINAMICO FUNZIONALEart.3 DPR 24 febbraio 19994

Condiviso e redatto dal G.L.O. secondo modello

• Viene consegnato in copia alla famiglia • Viene aggiornato nel passaggio di ogni

grado scolastico e ogni volta che si ritenga necessario

• Viene redatto entro il 30 luglio e trasmesso, su richiesta, alla scuola ricevente

esempi

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

FASE DI OSSERVAZIONE

Cosa è è il documento che descrive gli interventi integrati di scuola, USL ed Enti locali

per realizzare il diritto all’educazione e all’istruzione degli alunni con disabilità - L. 104/92 art. 12 commi 1-4

- Atto di indirizzo, D.P.R. 24-2-94 art. 5Cosa contiene gli interventi predisposti a suo favore, sulla base dei dati derivanti dalla

Diagnosi Funzionale e dal Profilo Dinamico Funzionale. Descrive le forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche art. 13 Legge 104/92, comma1 )

A cosa serve tale programma individualizzato dovrà essere finalizzato a far raggiungere a

ciascun alunno in situazione di disabilità, in rapporto alle sue potenzialità, ed attraverso una progressione di traguardi intermedi, obiettivi di autonomia, di acquisizione di competenze e di abilità motorie, cognitive, comunicative ed espressive, e di conquista di abilità operative, utilizzando anche metodologie e strumenti  differenziati e diversificati.

PEI

È un PROGETTO:

inizia anche prima dell'ingresso dell'alunno a scuola, per preparare

l' ACCOGLIENZA, e va oltre la scuola

PROGETTO di VITA

QUANDO si compila il P.E.I.?

1.ACCOGLIENZA diagnosi (NPI) e PDF raccolta delle informazioni (famiglia, ASL, ambiente di vita) analisi dei bisogni (allestimento spazi,

richiesta ausili.....) attività in continuità/orientamento

(organizzazione di incontri informativi, visite alla scuola....)

Le FASI del P.E.I.

o. pedagogica o. didattica confronto con gli altri attori del processo di inclusione

Cosa osservare LE COMPETENZE SOCIALI le modalità di adattamento nelle situazioni sociali Il rapporto con l’adulto di riferimento Il rapporto con i singoli compagni Il rapporto con il gruppo LE COMPETENZE E MODALITA’ COMUNICATIVE modalità di comunicazione ed ostacoli alla reciproca comprensioneLE MODALITA’ COGNITIVE e i LIVELLI di APPRENDIMENTO

2.OSSERVAZIONE (strutturata e non)

INTERVENTO EDUCATIVO-DIDATTICO dalle osservazioni (secondo gli assi della

Diagnosi funzionale) alla scelta degli obiettivi coinvolgimento di tutti i docenti, degli

educatori-assistenti e dell'extrascuola collegamento con la programmazione di classe

(programmazione didattica più o meno differenziata in relazione alla disabilità)

progetti per l'integrazione sociale nel gruppo riflessione sulle metodologie: scelta e

condivisione di strategie

3.PROGETTAZIONE

incontri del GLH operativo adeguamento degli interventi didattici raccolta dati e osservazioni per la

programmazione didattica dell'anno scolastico successivo

orientamento al grado scolastico successivo o al lavoro

documentazione e riflessione sulle buone pratiche didattiche

4. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

RACCORDO TRA PDF E PEI

DOCUMENTO UNITARIO PEI

FAMIGLIA

Quali INFORMAZIONI

SERVIZI SANITARI

SCUOLA

EXTRASCUOLA

EDUCATORI O ASSISTENTI

il PEI deve allargarsi nello SPAZIO della rete di

relazioni del contesto di vita

E allargarsi nel TEMPO, progettando il futuro,

preparando l'autonomia della persona disabile, il suo distacco da chi si prende cura di lui

È questo il vero senso del PROGETTO di VITA

CONTINUITA’ spazio-temporale

“PENSAMI ADULTO”

Nicola Cuomo

http://sostegnobes.wordpress.com/pianoforte-didattico-personalizzato/ Il “PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO” è nato per favorire una

progettualità che risponda in modo mirato alle esigenze degli studenti con DSA (disturbi specifici di apprendimento) ma non solo….. prevedendo la personalizzazione del loro percorso

Questo documento deve contenere in particolar modo: le strategie e le metodologie didattiche utilizzate, le misure compensative e dispensative adottate e le indicazioni per la

valutazione degli apprendimenti durante le verifiche nel corso dell’anno, durante le prove Invalsi e gli Esami di Stato.

PDP-Il DM 12 luglio 2011 e Linee Guida

http://www.istruzioneer.it/ http://www.istruzione.lombardia.it/ Dario Ianes “Il Piano Educativo

Individualizzato – Progetto di vita” , Erickson Atti del convegno “Handicap e scuola” Dario

Ianes- Erickson Pasinetti G. “Insegnante di sostegno: ruolo e

apprendimento, a cura di D.Forti e D.Patruno Guerini e Associati – Milano 2007

Bibliografia