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REPUBBLICA ITALIANAAnno 67° - Numero 18
GAZZET TA UFFICIALEDELLA REGIONE SICILIANA
DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: VIA CALTANISSETTA 2-E, 90141 PALERMOINFORMAZIONI TEL. 091/7074930-928-804 - ABBONAMENTI TEL. 091/7074925-931-932 - INSERZIONI TEL. 091/7074936-940 - FAX 091/7074927
POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC) gazzetta.ufficiale@certmail.regione.sicilia.it
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI’PARTE PRIMA Palermo - Venerdì, 12 aprile 2013 Sped. in a.p., comma 20/c, art. 2,
l. n. 662/96 - Filiale di Palermo
S O M M A R I O
La Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana (Parte prima per intero e i contenuti più rilevanti degli altri due fascicoli per estratto)è consultabile presso il sito Internet: http://gurs.regione.sicilia.it accessibile anche dal sito ufficiale della Regione www.regione.sicilia.it
LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI
LEGGE 10 aprile 2013, n. 8.
Norme in materia di rappresentanza e doppia prefe-renza di genere . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4
DECRETO PRESIDENZIALE 3 aprile 2013.
Nomina dell’Assessore preposto all’Assessorato regio-nale dei beni culturali e dell’identità siciliana . pag. 7
DECRETO PRESIDENZIALE 3 aprile 2013.
Nomina dell’Assessore preposto all’Assessoratoregionale del turismo, dello sport e dello spettacolo
pag. 7
DECRETI ASSESSORIALI
Assessorato delle attività produttive
DECRETO 14 febbraio 2013.
Graduatoria delle imprese del settore turistico-alber-ghiero ammesse alle agevolazioni di cui alla linea d’inter-vento 3.3.1.4 del PO FESR 2007/2013 ed elenco di quelleescluse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 8
DECRETO 21 febbraio 2013.
Liquidazione coatta amministrativa della società coo-perativa SAIM, con sede in Gela, e nomina del commissa-rio liquidatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 27
DECRETO 27 febbraio 2013.
Scioglimento della cooperativa Edil Chiara, con sedein Montelepre, e nomina del commissario liquidatore
pag. 27
DECRETO 27 febbraio 2013.
Liquidazione coatta amministrativa della cooperativaRaggio di Sole, con sede in Caltanissetta, e nomina delcommissario liquidatore . . . . . . . . . . . . . pag. 27
DECRETO 27 febbraio 2013.
Scioglimento della cooperativa Villa Chiara, con sedein Mazara del Vallo, e nomina del commissario liquida-tore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28
Assessorato dell’economia
DECRETO 8 marzo 2013.
Variazioni al bilancio della Regione per l’eserciziofinanziario 2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 29
DECRETO 19 marzo 2013.
Variazioni al bilancio della Regione per l’eserciziofinanziario 2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 30
DECRETO 19 marzo 2013.
Variazioni al bilancio della Regione per l’eserciziofinanziario 2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 31
DECRETO 19 marzo 2013.
Variazioni al bilancio della Regione per l’eserciziofinanziario 2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 32
Assessorato dell’energiae dei servizi di pubblica utilità
DECRETO 11 marzo 2013.
Modifica del decreto 10 febbraio 2012, concernentecostituzione della commissione di selezione di cui all’av-viso per la selezione di un pool di esperti per assisten-za tecnica specialistica a supporto dell’Amministrazioneregionale, Assessorato dell’energia e dei servizi di pub-blica utilità - dipartimento dell’energia, per le azioni chenecessita implementare per l’attuazione delle linee diintervento dell’obiettivo specifico 2.1 del P.O. FESR
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anche alla luce della partecipazione al progetto Factor20 (Programma Life+), all’iniziativa comunitaria “Pattodei sindaci” ed alla prossima partecipazione all’iniziati-va comunitaria “Patto delle Isole”, in coerenza agli obiet-tivi del Programma europeo “Europe 20-20-20” del 2007e del pacchetto “Clima ed energia” del 2009
pag. 37
Assessorato della salute
DECRETO 15 marzo 2013.
Revoca del decreto 9 ottobre 2012, relativo all’asse-gnazione, in gestione provvisoria, della sede farmaceuti-ca rurale del comune di Frazzanò ed autorizzazione perl’apertura e l’esercizio di un dispensario farmaceutico
pag. 39
DECRETO 22 marzo 2013.
Modifica del limite di rimborsabilità degli inibitoridella pompa acida . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 40
Assessorato della saluteAssessorato delle autonomie locali
e della funzione pubblica
DECRETO 26 marzo 2013.
Recepimento del documento “Raccomandazioni inmerito all’applicazione di accertamenti e trattamentisanitari obbligatori per malattie mentali” . . . pag. 41
Assessorato del territorio e dell’ambiente
DECRETO 18 marzo 2013.
Approvazione di variante al piano regolatore genera-le del comune di Caltagirone . . . . . . . . . . pag. 46
DISPOSIZIONI E COMUNICATI
Presidenza:
Nomina del commissario straordinario del comitatoamministrativo di cui all’art. 60, comma 5, della legge regio-nale 23 dicembre 2000, n. 32, come sostituito dall’art. 12 dellalegge regionale 6 agosto 2009, n. 9 . . . . . . . . pag. 49
Iscrizione nel registro delle persone giuridiche privatedella modifica statutaria della Fondazione Fratelli CameranoOnlus, con sede in Catania . . . . . . . . . . . . pag. 49
Assessorato delle attività produttive:
Approvazione dello statuto dell’Istituto regionale per losviluppo delle attività produttive . . . . . . . . . pag. 49
Sostituzione del commissario liquidatore della societàcooperativa Sicil Costruzioni, con sede in Bompensiere
pag. 49
Assessorato dell’economia:
Approvazione di una convenzione per la riscossione delletasse automobilistiche nella Regione siciliana . . pag. 49
Variazioni al bilancio della Regione per l’esercizio finan-ziario 2013 per compensi aggiuntivi da erogare a dirigentiregionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 49
Assessorato dell’energia e dei servizi di pubblica utilità:
Rinnovo e modifica del decreto 5 luglio 2006, intestatoalla ditta RELTI s.r.l., con sede nel comune di TerminiImerese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 49
Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e dellavoro:
Avviso relativo all’elenco aggiornato delle organizzazio-ni di volontariato iscritte nel registro generale regionale pre-visto dall’art. 6 delle legge regionale 7 giugno 1994, n. 22
pag. 49
Avviso relativo all’elenco delle organizzazioni di volonta-riato cancellate dal registro generale regionale previsto dal-l’art. 6 delle legge regionale 7 giugno 1994, n. 22 . pag. 49
Assessorato delle risorse agricole e alimentari:
Programma di sviluppo rurale 2007-2013 - Misura 214“Sostegno alla conservazione delle risorse genetiche in agri-coltura” - Azione B “Preservazione della biodiversità: campirealizzati da agricoltori custodi” - Modifica delle graduatorie
pag. 50
Revoca del riconoscimento quale acquirente di latte bovi-no alla ditta La Gaipa Calogero, con sede in Agrigento
pag. 50
P.S.R. Sicilia 2007/2013. Asse IV “Attuazione dell’Approc-cio Leader” - Misura 413 “Attuazione di strategie di sviluppolocale - Qualità della vita/diversificazione” - PSL “Itaca” -Avviso di pubblicazione della graduatoria definitiva e deglielenchi delle istanze non ammissibili e non ricevibili relativial bando della misura 312, azioni A e C . . . . . pag. 50
PSR Sicilia 2007/2013 - Asse IV “Attuazione dell’Approc-cio Leader” - Misura 413 “Attuazione di strategie di svilup-po locale - Qualità della vita/diversificazione” - PSL “Terredel Nisseno” - Avviso di pubblicazione delle graduatorie defi-nitive e degli elenchi delle istanze non ammissibili e nonricevibili relativi ai bandi della misura 312, azioni A, B e D
pag. 50
P.S.R. Sicilia 2007/2013. Asse IV “Attuazione dell’Approc-cio Leader” - Misura 413 “Attuazione di strategie di sviluppolocale - Qualità della vita/diversificazione” - PSL “Terre delNisseno” - Avviso di pubblicazione delle graduatorie definiti-ve e degli elenchi delle istanze non ammissibili e non ricevi-bili relativi alla manifestazione di interesse della misura 313,azioni A e B. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 50
Assessorato della salute:
Trasformazione funzionale di posti letto presso laResidenza sanitaria assistita sita in Trecastagni . pag. 50
Provvedimenti concernenti revoca dell’accreditamentoistituzionale di alcune strutture sanitarie della Regione
pag. 51
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12-4-2013 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 18 3
Accreditamento istituzionale della residenza sanitariaassistita Sant’Anna, sita in Trapani . . . . . . . . pag. 51
Sospensione dell’accreditamento istituzionale concessoalla struttura denominata MEDI.LAV. s.r.l. - Laboratorio ana-lisi S. Sebastiano, sito in Mistretta . . . . . . . . pag. 51
Integrazione del decreto 23 marzo 2012 concernenteiscrizione all’albo regionale di enti autorizzati al trasporto dipazienti emodializzati istituito ai sensi del D.A. n. 1993 del 13ottobre 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 51
Riconoscimento di idoneità in via definitiva allo stabili-mento della Ellepi Alimentari società cooperativa, con sede inPollina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 51
Provvedimenti concernenti revoca di riconoscimentiveterinari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 51
Voltura del riconoscimento veterinario della ditta LetoGraziella alla ditta Leto Andrea, con sede in Castronovo diSicilia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 51
Sospensione temporanea del riconoscimento veterinarioattribuito alla ditta Polli Azzolina s.r.l., con sede in Mineo
pag. 51
Trasferimento della sede legale della dittaSO.FARMA.MORRA S.p.A. . . . . . . . . . . . . pag. 52
Autorizzazione alla farmacia Formica Magro, con sede inMelilli, per la distribuzione all’ingrosso di specialità medici-nali per uso umano . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 52
Autorizzazione al dott. Massimo Messana alla gestione edall’esercizio di un laboratorio di analisi cliniche, sito inCaltanissetta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 52
Voltura del rapporto di accreditamento istituzionale daditta individuale alla società Laboratorio Castagna s.a.s. delladott.ssa Alma Castagna, con sede in Palermo . . pag. 52
Assessorato del territorio e dell’ambiente:
Concessione di un finanziamento al comune di Messinaper la realizzazione di un progetto a valere sulla linea di inter-vento 6.1.3 A-F (ex 6.1.3.6) del PO FESR Sicilia 2007/2013
pag. 52
Concessione di un finanziamento al comune di ScalettaZanclea per la realizzazione di un progetto a valere sulla lineadi intervento 2.3.1.01 del PO FESR Sicilia 2007/2013
pag. 52
Finanziamento al comune di Messina per la realizzazio-ne di un progetto in attuazione del programma stralcio degliinterventi per il riassetto territoriale delle aree a rischio idro-geologico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 52
Approvazione del Piano di gestione “Isole Eolie” dellaRete Natura 2000. . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 52
Assessorato del turismo, dello sport e dello spettacolo:
Provvedimenti concernenti iscrizione di accompagnatorituristici al relativo albo regionale . . . . . . . . . pag. 52
CIRCOLARI
Presidenza
CIRCOLARE 25 marzo 2013, n. 1.
Contributi per gli anni 2012 e 2013 alle organizzazio-ni di volontariato di protezione civile iscritte al registroregionale previsto dall’art. 7 della legge regionale n.14/1998 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 53
Assessorato delle attività produttive
CIRCOLARE 21 marzo 2013, n. 1.
Legge regionale 22 dicembre 1999, n. 28. Titolo IV“Orari di vendita” . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 79
RETTIFICHE ED ERRATA-CORRIGE
ERRATA CORRIGE
Assessorato della salute
DECRETO 15 marzo 2013.
Graduatorie regionali definitive dei medici di medi-cina generale relative ai settori di assistenza primaria,continuità assistenziale ed emergenza sanitaria territo-riale, valide per l’anno 2013 . . . . . . . . . . . pag. 80
SUPPLEMENTO STRAORDINARIO
STATUTI
Statuto del comune di Adrano.Statuto del comune di Gioiosa Marea.Statuto del comune di Partanna.
Statuto del comune di Sciacca. Modifiche.
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LEGGE 10 aprile 2013, n. 8.Norme in materia di rappresentanza e doppia prefe-
renza di genere.
REGIONE SICILIANAL’ASSEMBLEA REGIONALE HA APPROVATO
IL PRESIDENTE DELLA REGIONEPROMULGA
la seguente legge:
Art. 1.Norme in materia di rappresentanza
e doppia preferenza di genere
1. Alla legge regionale 15 settembre 1997, n. 35 e suc-cessive modifiche ed integrazioni, sono apportate leseguenti modifiche:
a) l’articolo 1 bis è sostituito dal seguente: ‘Art. 1 bis - Composizione delle liste per l’elezione dei
consigli comunali e circoscrizionali. 1. Nelle liste di candi-dati per l’elezione del consiglio comunale e del consigliocircoscrizionale nessun genere può essere rappresentatoin misura superiore a due terzi dei componenti della stes-sa lista, con arrotondamento all’unità superiore in caso dicifra decimale pari o superiore a 0,5 ed all’unità inferiorein caso di cifra decimale inferiore a 0,5.’;
b) all’articolo 2, dopo il comma 3, è aggiunto ilseguente:
‘3 bis. Il voto alla lista è espresso, ai sensi del comma3, tracciando un segno sul contrassegno della lista pre-scelta. Ciascun elettore può esprimere inoltre sino ad unmassimo di due voti di preferenza per candidati della listada lui votata, scrivendone il nome ed il cognome o soloquest’ultimo sulle apposite righe poste a fianco del con-trassegno. Nel caso di espressione di due preferenze, unadeve riguardare un candidato di genere maschile e l’altraun candidato di genere femminile della stessa lista, penala nullità della seconda preferenza.’;
c) il comma 2 dell’articolo 2 ter è sostituito dalseguente:
‘2. Il voto alla lista è espresso, ai sensi del comma 3dell’articolo 2 bis, tracciando un segno sul contrassegnodella lista prescelta. Ciascun elettore può esprimere inol-tre sino ad un massimo di due voti di preferenza per can-didati della lista da lui votata, scrivendone il nome e ilcognome o solo quest’ultimo sulle apposite righe poste afianco del contrassegno. Nel caso di espressione di duepreferenze, una deve riguardare un candidato di generemaschile e l’altra un candidato di genere femminile dellastessa lista, pena la nullità della seconda preferenza.’;
d) il comma 2 dell’articolo 4 è sostituito dal se-guente:
‘2. Il voto alla lista è espresso, ai sensi del comma 3dell’articolo 3, tracciando un segno sul contrassegno dellalista prescelta. Ciascun elettore può esprimere inoltre sinoad un massimo di due voti di preferenza per candidatidella lista da lui votata, scrivendone il nome ed il cogno-me o solo quest’ultimo sulle apposite righe poste a fiancodel contrassegno. Nel caso di espressione di due prefe-renze, una deve riguardare un candidato di generemaschile e l’altra un candidato di genere femminile dellastessa lista, pena la nullità della seconda preferenza.’.
2. Al comma 1 dell’articolo 18 del Testo unico delleleggi per l’elezione dei consigli comunali nella Regionesiciliana, approvato con decreto presidenziale 20 agosto
1960, n. 3, e successive modifiche ed integrazioni, dopo lalettera e) è aggiunta la seguente:
‘e bis) verifica il rispetto delle disposizioni delcomma 1 dell’articolo 1 bis della legge regionale 15 set-tembre 1997, n. 35 e successive modifiche e integrazioni,e, in caso di inosservanza, assegna ai presentatori dellalista un termine di ventiquattro ore per la regolarizzazio-ne della stessa. Trascorso inutilmente tale termine, riducela lista cancellando i nomi dei candidati appartenenti algenere più rappresentato, procedendo dall’ultimo dellalista, in modo da assicurare il rispetto del citato comma 1dell’articolo 1 bis della legge regionale n. 35/1997. Qualorala lista, in esito alla cancellazione delle candidature ecce-denti, contenga un numero di candidati inferiore a quellominimo prescritto, ricusa la lista.’.
3. All’articolo 38 del Testo unico delle leggi per l’ele-zione dei consigli comunali nella Regione siciliana, appro-vato con decreto presidenziale 20 agosto 1960, n. 3, e suc-cessive modifiche ed integrazioni, sono apportate leseguenti modifiche:
a) il comma 3 è sostituito dal seguente:‘3. L’elettore può manifestare sino ad un massimo di
due preferenze esclusivamente per i candidati della listada lui votata. Nel caso di espressione di due preferenze,una deve riguardare un candidato di genere maschile el’altra un candidato di genere femminile della stessa lista,pena la nullità della seconda preferenza.’;
b) il comma 4 è soppresso; c) il comma 8 è sostituito dal seguente:
‘8. Qualora vengano espressi più di due voti di prefe-renza per candidati di una medesima lista, si intende vota-ta la sola lista, ferme restando le altre cause di nullità deivoti previste dalla legge.’.
Art. 2.Entrata in vigore
1. La presente legge sarà pubblicata nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana ed entrerà in vigore il gior-no stesso della sua pubblicazione.
2. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e difarla osservare come legge della Regione.
Palermo, 10 aprile 2013.CROCETTA
Assessore regionale per le autonomie localie la funzione pubblica VALENTI
NOTE
Avvertenza:Il testo delle note di seguito pubblicate è stato redatto ai sensi dell’art. 10,
commi 2 e 3, del testo unico approvato con decreto del Presidente dellaRepubblica 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delledisposizioni di legge modificate o alle quali è operato il rinvio. Restano invaria-ti il valore e l’efficacia degli atti legislativi trascritti, secondo le relative fonti. Lemodifiche sono evidenziate in corsivo.
Nota all’art.1, comma 1, lett. b):L’art. 2 della legge regionale 15 settembre 1997, n. 35, recante
“Nuove norme per la elezione diretta del sindaco, del Presidente dellaprovincia, del consiglio comunale e del consiglio provinciale”, pereffetto delle modifiche apportate dal comma che si annota, risulta ilseguente:
«Modalità di elezione del sindaco e del consiglio comunale neicomuni con popolazione sino a 10.000 abitanti. – 1. Nei comuni conpopolazione sino a 10.000 abitanti l’elezione dei consiglieri comunalisi effettua con sistema maggioritario contestualmente alla elezionedel sindaco.
2. Ciascuna candidatura alla carica di sindaco è collegata aduna lista di candidati alla carica di consigliere comunale, compren-
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dente un numero di candidati non superiore al numero dei consiglie-ri da eleggere e non inferiore ai tre quarti. Ciascun candidato alla ca-rica di sindaco deve dichiarare, all’atto della presentazione della can-didatura, il collegamento con una lista presentata per l’elezione delconsiglio comunale. La dichiarazione ha efficacia solo se convergen-te con analoga dichiarazione resa dai delegati della lista interessata.
3. La scheda per l’elezione del sindaco è quella stessa utilizzataper l’elezione del consiglio comunale. La scheda reca i nomi ed icognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposi-to rettangolo, al cui fianco è riportato il contrassegno della lista cui ilcandidato è collegato. Ciascun elettore esprime separatamente il votoper il candidato sindaco e per la lista ad esso collegata; il voto espres-so soltanto per la lista di candidati al consiglio non si estende al can-didato sindaco collegato ed il voto espresso soltanto per il candidatosindaco non si estende alla lista collegata. Ciascun elettore può altre-sì votare per un candidato alla carica di sindaco, anche non collega-to alla lista prescelta, tracciando un segno sul relativo rettangolo.
3 bis. Il voto alla lista è espresso, ai sensi del comma 3, tracciandoun segno sul contrassegno della lista prescelta. Ciascun elettore puòesprimere inoltre sino ad un massimo di due voti di preferenza per can-didati della lista da lui votata, scrivendone il nome ed il cognome o soloquest’ultimo sulle apposite righe poste a fianco del contrassegno. Nelcaso di espressione di due preferenze, una deve riguardare un candidatodi genere maschile e l’altra un candidato di genere femminile della stes-sa lista, pena la nullità della seconda preferenza.
4. È proclamato eletto sindaco il candidato che ottiene il mag-gior numero di voti. In caso di parità si procede ad un turno di bal-lottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numerodi voti, da effettuarsi la seconda domenica successiva a quella delprimo turno di votazione. In caso di ulteriore parità viene eletto il piùanziano di età.
5. Alla lista collegata al sindaco eletto sono attribuiti i due terzidei seggi. All’altra lista che ha riportato il maggior numero di voti èattribuito il restante terzo dei seggi. Qualora altra lista non collegataal sindaco eletto abbia ottenuto il 50 per cento più uno dei voti vali-di, alla stessa è attribuito il 60 per cento dei seggi. In tal caso alla listacollegata al sindaco è attribuito il 40 per cento dei seggi. Qualora piùliste non collegate al sindaco ottengano lo stesso più alto numero divoti si procede alla ripartizione dei seggi tra le medesime per partiuguali; l’eventuale seggio dispari è attribuito per sorteggio.
5-bis. Nei comuni con popolazione sino a 3 mila abitanti, allalista collegata al sindaco eletto sono attribuiti i due terzi dei seggi.Alla lista che è collegata al candidato sindaco che ha ottenuto unnumero di voti immediatamente inferiore a quello del candidato elet-to, è attribuito il restante terzo dei seggi. Nei medesimi comuni siapplicano altresì le disposizioni di cui al terzo, quarto e quinto perio-do del comma 5.
6. Nell’ambito di ogni lista i candidati sono proclamati eletticonsiglieri comunali secondo l’ordine delle rispettive cifre individua-li. A parità di cifra sono proclamati eletti i candidati che precedononell’ordine di lista.».
Nota all’art.1, comma 1, lett. c):L’art. 2-ter della legge regionale 15 settembre 1997, n. 35, recan-
te “Nuove norme per la elezione diretta del sindaco, del Presidentedella provincia, del consiglio comunale e del consiglio provinciale”,per effetto delle modifiche apportate dal comma che si annota, risul-ta il seguente:
«Elezione del consiglio comunale nei comuni con popolazionecompresa tra 10.000 e 15.000 abitanti. – 1. Le liste per l’elezione delconsiglio comunale devono comprendere un numero di candidatinon superiore al numero dei consiglieri da eleggere e non inferiore aidue terzi, con arrotondamento all’unità superiore qualora il numerodei consiglieri da comprendere nella lista contenga una cifra decima-le superiore a 50.
2. Il voto alla lista è espresso, ai sensi del comma 3 dell’articolo 2bis, tracciando un segno sul contrassegno della lista prescelta. Ciascunelettore può esprimere inoltre sino ad un massimo di due voti di prefe-renza per candidati della lista da lui votata, scrivendone il nome e ilcognome o solo quest’ultimo sulle apposite righe poste a fianco del con-trassegno. Nel caso di espressione di due preferenze, una deve riguar-dare un candidato di genere maschile e l’altra un candidato di generefemminile della stessa lista, pena la nullità della seconda preferenza.
3. L’attribuzione dei seggi alle liste è effettuata successivamentealla proclamazione dell’elezione del sindaco.
4. Non sono ammesse all’assegnazione dei seggi, le liste che nonhanno conseguito almeno il 5 per cento del totale dei voti validiespressi. Al fine della determinazione del quoziente elettorale circo-scrizionale non si tiene conto dei voti riportati dalle liste non ammes-se all’assegnazione dei seggi. Per le finalità di cui al comma 7, nonsono pertanto computabili i voti espressi per le liste che, ai sensi delpresente comma, non sono ammesse all’assegnazione dei seggi.
5. Salvo quanto disposto dal comma 7, per l’assegnazione del nu-mero dei consiglieri a ciascuna lista o a ciascun gruppo di liste collega-te con i rispettivi candidati alla carica di sindaco si divide la cifra elet-
torale di ciascuna lista o gruppo di liste collegate successivamente per1, 2, 3, 4..., sino a concorrenza del numero dei consiglieri da eleggere equindi si scelgono, fra i quozienti così ottenuti, i più alti in numeroeguale a quello dei consiglieri da eleggere, disponendoli in una gradua-toria decrescente. Ciascuna lista o gruppo di liste avrà tanti rappresen-tanti quanti sono i quozienti ad essa appartenenti compresi nella gra-duatoria. A parità di quoziente, nelle cifre intere e decimali, il seggio èattribuito alla lista o gruppo di liste che ha ottenuto la maggiore cifraelettorale e, a parità di quest’ultima, per sorteggio. Se ad una lista spet-tano più seggi di quanti sono i suoi candidati, i seggi eccedenti sono di-stribuiti, fra le altre liste, secondo l’ordine dei quozienti.
6. Nell’ambito di ciascun gruppo di liste collegate, la cifra elet-torale di ciascuna di esse, corrispondente ai voti riportati, è divisa per1, 2, 3, 4..., sino a concorrenza del numero dei seggi spettanti al grup-po di liste. Si determinano in tal modo i quozienti più alti e, quindi,il numero dei seggi spettanti ad ogni lista.
7. Alla lista o al gruppo di liste collegate al candidato proclama-to eletto che non abbia già conseguito almeno il 60 per cento deiseggi del consiglio viene assegnato, comunque, il 60 per cento deiseggi, sempreché nessun altra lista o gruppo di liste collegate abbiagià superato il 50 per cento dei voti validi. I restanti seggi vengonoassegnati alle altre liste o gruppi di liste collegate, ai sensi del comma5. Il premio di maggioranza previsto per la lista o le liste collegate alsindaco eletto viene attribuito solo nel caso in cui la lista o le listeabbiano conseguito almeno il 40 per cento dei voti validi.
8. Sono proclamati eletti consiglieri comunali i candidati di cia-scuna lista secondo l’ordine delle rispettive cifre individuali. In casodi parità di cifra individuale sono proclamati eletti i candidati cheprecedono nell’ordine di lista.».
Nota all’art. 1, comma 1, lett. d):L’art. 4 della legge regionale 15 settembre 1997, n. 35, recante
“Nuove norme per la elezione diretta del sindaco, del Presidente dellaprovincia, del consiglio comunale e del consiglio provinciale”, pereffetto delle modifiche apportate dal comma che si annota, risulta ilseguente:
«Elezione del consiglio comunale nei comuni con popolazionesuperiore a 15.000 abitanti. – 1. Le liste per l’elezione del consigliocomunale devono comprendere un numero di candidati non superio-re al numero dei consiglieri da eleggere e non inferiore ai due terzi,con arrotondamento all’unità superiore qualora il numero dei consi-glieri da comprendere nella lista contenga una cifra decimale supe-riore a 50.
2. Il voto alla lista è espresso, ai sensi del comma 3 dell’articolo 3,tracciando un segno sul contrassegno della lista prescelta. Ciascun elet-tore può esprimere inoltre sino ad un massimo di due voti di preferenzaper candidati della lista da lui votata, scrivendone il nome ed il cogno-me o solo quest’ultimo sulle apposite righe poste a fianco del contrasse-gno. Nel caso di espressione di due preferenze, una deve riguardare uncandidato di genere maschile e l’altra un candidato di genere femminiledella stessa lista, pena la nullità della seconda preferenza.
3. L’attribuzione dei seggi alle liste è effettuata successivamentealla proclamazione dell’elezione del sindaco al termine del primo odel secondo turno.
3-bis. Non sono ammesse all’assegnazione dei seggi nei consiglicomunali dei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, leliste che non hanno conseguito almeno il 5 per cento del totale deivoti validi espressi. Al fine della determinazione del quoziente eletto-rale circoscrizionale non si tiene conto dei voti riportati dalle listenon ammesse all’assegnazione dei seggi.
4. Salvo quanto disposto dal comma 6, per l’assegnazione delnumero dei consiglieri a ciascuna lista o a ciascun gruppo di liste col-legate con i rispettivi candidati alla carica di Sindaco si divide la cifraelettorale di ciascuna lista o gruppo di liste collegate successivamenteper 1, 2, 3, 4..., sino a concorrenza del numero dei consiglieri da eleg-gere e quindi si scelgono, fra i quozienti così ottenuti, i più alti innumero eguale a quello dei consiglieri da eleggere, disponendoli inuna graduatoria decrescente. Ciascuna lista o gruppo di liste avràtanti rappresentanti quanti sono i quozienti ad essa appartenenticompresi nella graduatoria. A parità di quoziente, nelle cifre intere edecimali, il seggio è attribuito alla lista o gruppo di liste che ha otte-nuto la maggiore cifra elettorale e, a parità di quest’ultima, per sor-teggio. Se ad una lista spettano più seggi di quanti sono i suoi candi-dati, i seggi eccedenti sono distribuiti, fra le altre liste, secondo l’or-dine dei quozienti.
5. Nell’ambito di ciascun gruppo di liste collegate, la cifra elet-torale di ciascuna di esse, corrispondente ai voti riportati nel primoturno, è divisa per 1, 2, 3, 4 ..., sino a concorrenza del numero deiseggi spettanti al gruppo di liste. Si determinano in tal modo i quo-zienti più alti e, quindi, il numero dei seggi spettanti ad ogni lista.
6. Alla lista o al gruppo di liste collegate al candidato procla-mato eletto che non abbia già conseguito almeno il 60 per cento deiseggi del Consiglio viene assegnato, comunque, il 60 per cento deiseggi, sempreché nessun’altra lista o gruppo di liste collegate abbia
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già superato il 50 per cento dei voti validi. I restanti seggi vengonoassegnati alle altre liste o gruppi di liste collegate, ai sensi del comma4. Il premio di maggioranza previsto per la lista o le liste collegate alsindaco eletto al primo turno nei comuni con popolazione superiorea 10.000 abitanti viene attribuito solo nel caso in cui la lista o le listeabbiano conseguito almeno il 40 per cento dei voti validi.
7. Sono proclamati eletti consiglieri comunali i candidati di cia-scuna lista secondo l’ordine delle rispettive cifre individuali. In casodi parità di cifra individuale, sono proclamati eletti i candidati cheprecedono nell’ordine di lista.».
Nota all’art. 1, comma 2:L’art. 18 del decreto presidenziale 20 agosto 1960, n.3, recante
“Approvazione del testo unico delle leggi per la elezione dei consiglicomunali nella Regione siciliana.”, per effetto delle modifiche appor-tate dal comma che si annota, risulta il seguente:
«L.R. 5 aprile 1952, n. 11, art. 22; D.L. 6 maggio 1948, n. 654. –La commissione elettorale mandamentale, entro il giorno successivoa quello della presentazione di ciascuna lista e non oltre quello suc-cessivo alla scadenza del termine per la presentazione delle liste:
a) verifica se esse siano state presentate in termine e risultinosottoscritte dal numero prescritto di elettori, eliminando quelle chenon lo siano;
b) elimina i nomi dei candidati a carico dei quali viene accer-tata la sussistenza di alcuna delle condizioni previste dal comma 1dell’articolo 15 della legge 19 marzo 1990, n. 55 e successive modi-fiche, o per i quali manca ovvero è incompleta la dichiarazione diaccettazione di cui al nono comma dell’articolo 17, o manca ladichiarazione prevista dall’articolo 7, comma 9, della legge regionale26 agosto 1992, n. 7, o manca il certificato di iscrizione nelle listeelettorali, o manca, per l’elezione alla carica di sindaco, il documen-to programmatico con le prescrizioni relative al contenuto ed almodello. Per i comuni di cui al successivo art. 20, elimina anche lecoalizioni di lista per le quali non risultino presentate la dichiarazio-ne di coalizione e la dichiarazione di accettazione di coalizione di cuiall’articolo 23 della legge regionale 26 agosto 1992, n. 7;
c) ricusa i contrassegni di lista che siano identici o che si pos-sano facilmente confondere con quelli di altre liste presentate in pre-cedenza o notoriamente usati da altri partiti o raggruppamenti poli-tici, nonché quelli notoriamente usati da partiti o raggruppamentipolitici, che non siano depositati da persona munita di mandato daparte di uno o più rappresentanti del partito o del gruppo, mediantefirma autenticata, assegnando un termine di non oltre 48 ore per lapresentazione del nuovo contrassegno o della detta autorizzazione;
d) cancella i nomi dei candidati già compresi in altre liste pre-sentate in precedenza;
e) ricusa le liste che contengono un numero di candidati infe-riore al minimo prescritto e riduce quelle che contengano un nume-ro di candidati superiore al massimo consentito, cancellando gli ulti-mi nomi;
e bis) verifica il rispetto delle disposizioni del comma 1 dell’articolo1 bis della legge regionale 15 settembre 1997, n. 35 e successive modifichee integrazioni, e, in caso di inosservanza, assegna ai presentatori della li-sta un termine di ventiquattro ore per la regolarizzazione della stessa. Tra-scorso inutilmente tale termine, riduce la lista cancellando i nomi deicandidati appartenenti al genere più rappresentato, procedendo dall’ulti-mo della lista, in modo da assicurare il rispetto del citato comma 1 del-l’articolo 1 bis della legge regionale n. 35/1997. Qualora la lista, in esitoalla cancellazione delle candidature eccedenti, contenga un numero dicandidati inferiore a quello minimo prescritto, ricusa la lista.
Qualora all’atto della verifica dei documenti e delle dichiarazionirelativi alla presentazione della lista dovessero riscontrarsi vizi for-mali ovvero dovessero mancare documenti o dichiarazioni così comeprescritti, la commissione elettorale circondariale assegna ai presen-tatori un termine di ventiquattro ore per produrre quanto richiesto;decorso infruttuosamente tale termine, la lista risulta cancellata enon ammessa alla competizione elettorale.
Della deliberazione della commissione viene redatto appositoverbale, che deve essere immediatamente depositato presso la segre-teria del comune.
I delegati di ciascuna lista possono prendere cognizione dellecontestazioni fatte dalla commissione e delle modificazioni da questaapportate alla lista.
La commissione torna a riunirsi tre giorni dopo per udire i dele-gati delle liste contestate o modificate, che ne facciano istanza ancheverbale, e deliberare seduta stante sulle modificazioni eseguite.
Contro le decisioni della commissione è ammesso il ricorso,anche di merito, al Consiglio di giustizia amministrativa dopo la pro-clamazione degli eletti, ma non oltre un mese dalla stessa.».
Nota all’art. 1, comma 3, lett. a), b) e c):L’articolo 38 del decreto presidenziale 20 agosto 1960, n. 3,
recante “Approvazione del testo unico delle leggi per la elezione deiconsigli comunali nella Regione siciliana.”, per effetto delle modifi-che apportate dal comma che si annota, risulta il seguente:
«1. [abrogato.]2. [abrogato.]3. L’elettore può manifestare sino ad un massimo di due prefe-
renze esclusivamente per i candidati della lista da lui votata. Nel casodi espressione di due preferenze, una deve riguardare un candidato digenere maschile e l’altra un candidato di genere femminile della stessalista, pena la nullità della seconda preferenza.
4. Soppresso5. Il voto di preferenza si esprime scrivendo con la matita copia-
tiva nell’apposita riga tracciata a fianco del contrassegno della listaprescelta, il nome e cognome o solo il cognome del candidato prefe-rito, compreso nella lista medesima. In caso di identità di cognometra candidati, deve scriversi sempre il nome e cognome e, ove occor-ra, data e luogo di nascita.
6. Qualora il candidato abbia due cognomi, l’elettore nel dare lapreferenza può scriverne uno dei due. L’indicazione deve contenere,a tutti gli effetti, entrambi i cognomi quando vi sia possibilità di con-fusione tra più candidati.
7. Sono vietati altri segni o indicazioni.8. Qualora vengano espressi più di due voti di preferenza per can-
didati di una medesima lista, si intende votata la sola lista, fermerestando le altre cause di nullità dei voti previste dalla legge.
9. È nullo il voto di preferenza nel quale il candidato non siadesignato con la chiarezza necessaria a distinguerlo da ogni altro.
10. È inefficace la preferenza per candidato compreso in unalista diversa da quella indicata con il contrassegno votato.
11. Se l’elettore ha segnato più di un contrassegno di lista ed hascritto la preferenza per candidato appartenente ad una soltanto ditali liste, il voto è attribuito alla lista a cui appartiene il candidatoindicato.
12. Se l’elettore non ha indicato alcun contrassegno di lista, maha espresso la propria preferenza per uno dei candidati inclusi in unadelle liste ammesse, si intende votata la lista cui appartiene il preferito,ferme restando le altre cause di nullità dei voti previste dalla legge.».
LAVORI PREPARATORID.D.L. n. 5
«Norme in materia di rappresentanza di genere».Iniziativa parlamentare: presentato dai deputati: Raia, Cirone,
Maggio, il 13 dicembre 2012.Trasmesso alla Commissione ‘Affari istituzionali’ (I) il 28 dicem-
bre 2012 (abbinato nella seduta n. 21 del 21 marzo 2013).
D.D.L. n. 55«Disposizioni volte a perseguire l’equilibrio della rappresentanza
fra i sessi nell’Assemblea regionale siciliana».Iniziativa parlamentare: presentato dai deputati: Ioppolo,
Currenti, Formica, Musumeci il 19 dicembre 2012.Trasmesso alla Commissione ‘Affari istituzionali’ (I) il 28 dicem-
bre 2012 (abbinato nella seduta n. 21 del 21 marzo 2013).
D.D.L. n. 66«Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresen-
tanze di genere nei consigli comunali, provinciali e nell’Assemblearegionale siciliana».
Iniziativa governativa: presentato dal Presidente della Regione,on. Rosario Crocetta, su proposta dell’Assessore regionale per leautonomie locali e la funzione pubblica, dott.ssa Patrizia Valenti, il29 dicembre 2013.
Trasmesso in Commissione ‘Affari Istituzionali’ (I) l’8 gennaio2013 (abbinato nella seduta n. 21 del 21 marzo 2013).
D.D.L. n. 67«Modifiche di norme in materia di composizione di giunte
comunali e provinciali».Iniziativa governativa: presentato dal Presidente della Regione,
on. Rosario Crocetta, su proposta dell’Assessore regionale per leautonomie locali e la funzione pubblica, dott.ssa Patrizia Valenti, il29 dicembre 2013.
Trasmesso alla Commissione ‘Affari istituzionali’ (I) l’8 gennaio2013 (abbinato nella seduta n. 21 del 21 marzo 2013).
Esaminato dalla Commissione nelle sedute nn. 4 del 16 gennaio2013, 5 del 22 gennaio 2013, 6 del 29 gennaio 2013, 7 del 30 gennaio2013, 21 del 21 marzo 2013 (elaborato testo ai sensi dell’art. 64 delRegolamento) e 22 del 25 marzo 2013.
Esitato per l’Aula nella seduta n. 22 del 25 marzo 2013.Relatore: Alice Anselmo.Discusso dall’Assemblea nella seduta n. 31 del 3-4 aprile 2013.Approvato stralcio dall’Assemblea nella seduta n. 31 del 3-4 apri-
le 2013.
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DECRETO PRESIDENZIALE 3 aprile 2013.
Nomina dell’Assessore preposto all’Assessorato regiona-le dei beni culturali e dell’identità siciliana.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE
Visto lo Statuto della Regione;Visto, in particolare, l’articolo 9 contemplato nella
sezione II dello Statuto regionale, come sostituito dall’ar-ticolo 1, comma 1, lett. f), della legge costituzionale 31gennaio 2001, n. 2, che, nel prevedere l’elezione a suffra-gio universale e diretto del Presidente della Regione, gliattribuisce il potere di nominare e revocare gli Assessorida preporre ai singoli rami dell’Amministrazione regiona-le, tra cui un vicepresidente che lo sostituisce in caso diassenza o di impedimento;
Vista la legge regionale 29 dicembre 1962, n. 28 e suc-cessive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, e succes-sive modifiche ed integrazioni nonché l’allegata tabella A;
Vista la legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19 e suc-cessive modifiche ed integrazioni, ed in particolare ledisposizioni di cui al Titolo II che rimodulano l’apparatoordinamentale e organizzativo della Regione siciliana;
Visto il decreto presidenziale 10 agosto 2012, n. 398/serv.4-S.G., concernente la convocazione dei comizi per l’elezio-ne del Presidente della Regione e dei deputati dell’Assem-blea regionale siciliana per la sedicesima legislatura;
Visto il decreto presidenziale 10 agosto 2012, n.399/serv. 4-S.G., concernente la ripartizione dei seggidell’Assemblea regionale siciliana ai collegi provinciali inbase alla popolazione residente;
Vista la propria nota prot. n. 49516 del 12 novembre2012, con la quale, a seguito della proclamazione alla cari-ca di Presidente della Regione siciliana, resa nota dallaCorte di appello di Palermo con nota prot. n. 35/El.Reg. del10 novembre 2012, sono state assunte le relative funzioni;
Visto il decreto presidenziale n. 540/Area 1^/S.G. del12 novembre 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficialedella Regione siciliana del 16 novembre 2012 - parte I - n.49, con il quale è stato costituito il Governo della Regionesiciliana - XVI legislatura;
Visto il D.P. n. 71/Area 1^/S.G. del 27 marzo 2013, conil quale il Presidente della Regione siciliana ha assuntotemporaneamente le funzioni di Assessore regionale per ibeni culturali e l’identità siciliana con contestuale revocadi precedente Assessore nominato e preposto al predettoramo di Amministrazione;
Ritenuto di dover nominare Assessore regionale ladott.ssa Mariarita Sgarlata con preposizione all’Assessora-to regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana, concontestuale cessazione delle funzioni assunte temporanea-mente dal Presidente della Regione siciliana al predettoramo di Amministrazione regionale;
Decreta:
Art. 1
Per quanto in premessa specificato, la dott.ssa Maria-rita Sgarlata, nata a Siracusa il 27 gennaio 1962, è nomina-ta Assessore regionale con preposizione all’Assessorato re-gionale dei beni culturali e dell’identità siciliana.
Art. 2
Contestualmente alla nomina ed alla preposizione dicui al superiore articolo 1, il Presidente della Regione sici-liana cessa dalle funzioni di Assessore regionale per i beniculturali e l’identità siciliana.
Art. 3
Il presente decreto sarà pubblicato nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana.
Palermo, 3 aprile 2013.
CROCETTA
(2013.14.823)086
DECRETO PRESIDENZIALE 3 aprile 2013.
Nomina dell’Assessore preposto all’Assessorato regiona-le del turismo, dello sport e dello spettacolo.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE
Visto lo Statuto della Regione;Visto, in particolare, l’articolo 9 contemplato nella
sezione II dello Statuto regionale, come sostituito dall’ar-ticolo 1, comma 1, lett. f), della legge costituzionale 31gennaio 2001, n. 2, che, nel prevedere l’elezione a suffra-gio universale e diretto del Presidente della Regione, gliattribuisce il potere di nominare e revocare gli Assessorida preporre ai singoli rami dell’Amministrazione regiona-le, tra cui un vicepresidente che lo sostituisce in caso diassenza o di impedimento;
Vista la legge regionale 29 dicembre 1962, n. 28 e suc-cessive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, e suc-cessive modifiche ed integrazioni nonché l’allegata tabel-la A;
Vista la legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19 e suc-cessive modifiche ed integrazioni, ed in particolare ledisposizioni di cui al Titolo II che rimodulano l’apparatoordinamentale e organizzativo della Regione siciliana;
Visto il decreto presidenziale 10 agosto 2012, n.398/serv. 4-S.G., concernente la convocazione dei comiziper l’elezione del Presidente della Regione e dei deputatidell’Assemblea regionale siciliana per la sedicesima legi-slatura;
Visto il decreto presidenziale 10 agosto 2012, n.399/serv. 4-S.G., concernente la ripartizione dei seggidell’Assemblea regionale siciliana ai collegi provinciali inbase alla popolazione residente;
Vista la propria nota prot. n. 49516 del 12 novembre2012, con la quale, a seguito della proclamazione alla cari-ca di Presidente della Regione siciliana, resa nota dallaCorte di appello di Palermo con nota prot. n. 35/El.Reg.del 10 novembre 2012, sono state assunte le relative fun-zioni;
Visto il decreto presidenziale n. 540/Area 1^/S.G. del12 novembre 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficialedella Regione siciliana del 16 novembre 2012 - parte I - n.49, con il quale è stato costituito il Governo della Regionesiciliana - XVI legislatura;
Visto il D.P. n. 70/Area 1^/S.G. del 27 marzo 2013, conil quale il Presidente della Regione siciliana ha assuntotemporaneamente le funzioni di Assessore regionale per ilturismo, lo sport e lo spettacolo con contestuale revoca diprecedente Assessore nominato e preposto al predettoramo di Amministrazione;
Ritenuto di dover nominare Assessore regionale ladott.ssa Michela Stancheris con preposizione all’Assesso-rato regionale del turismo, dello sport e dello spettacolo,con contestuale cessazione delle funzioni assunte tempo-raneamente dal Presidente della Regione siciliana al pre-detto ramo di Amministrazione regionale;
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8 12-4-2013 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 18
Decreta:Art. 1
Per quanto in premessa specificato, la dott.ssaMichela Stancheris, nata a Alzano Lombardo (BG) il 16ottobre 1981, è nominata Assessore regionale con preposi-zione all'Assessorato regionale del turismo, dello sport edello spettacolo.
Art. 2Contestualmente alla nomina ed alla preposizione di.
cui al superiore articolo 1, il Presidente della Regione sici-
liana cessa dalle funzioni di Assessore regionale per il turi-smo, lo sport e lo spettacolo.
Art. 3
Il presente decreto sarà pubblicato nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana.
Palermo, 3 aprile 2013.
CROCETTA
(2013.14.824)086
DECRETI ASSESSORIALI
ASSESSORATO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVEDECRETO 14 febbraio 2013.
Graduatoria delle imprese del settore turistico-alberghie-ro ammesse alle agevolazioni di cui alla linea d’intervento3.3.1.4 del PO FESR 2007/2013 ed elenco di quelle escluse.
IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTOREGIONALE DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 9 gennaio 2013, n. 1 che auto-
rizza l’esercizio provvisorio del bilancio della Regione sici-liana - esercizio finanziario 2013;
Visto il regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamentoeuropeo e del Consiglio del 5 luglio 2006, relativo al Fondoeuropeo di sviluppo regionale e recante abrogazione delregolamento CE n. 1783/1999;
Visto il regolamento CE n. 1083/2006 del Parlamentoeuropeo e del Consiglio dell’11 luglio 2006 sul Fondo euro-peo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sulFondo di coesione;
Visto il regolamento CE n. 1341/2008 del Consiglio del18 dicembre 2008, che modifica il regolamento CE n.1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006 sul Fondoeuropeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeoe sul Fondo di coesione;
Visto il regolamento CE n. 846/2009 che modifica ilregolamento CE n. 1028/2006;
Visto il regolamento CE n. 1828/2006 della Commis-sione dell’8 dicembre 2006, che stabilisce modalità diapplicazione del regolamento CE n. 1083/2006 del Consi-glio recante disposizioni generali sul Fondo europeo disviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondodi coesione e del regolamento CE n. 1080/2006 del Parla-mento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeodi sviluppo regionale;
Visto il regolamento CE n. 800 del 6 agosto 2008;Visto il DPR 3 ottobre 2008 n. 196, recante disposizioni
circa l’applicazione del regolamento CE n. 1083/2006 delConsiglio per quanto riguarda l’ammissibilità delle spese;
Vista la circolare n. 6923 del 21 aprile 2009 concernen-te regolamento CE n. 1828/06;
Visto il D.lgs. 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in mate-ria di protezione dei dati personali”;
Visto il Programma operativo FESR Sicilia 2007-2013,adottato con decisione della Commissione europeaC(2007) 4249 del 7 settembre 2007;
Visto l'asse 3 del PO FESR 2007/2013 Valorizzazionedelle identità culturali e delle risorse paesaggistico-ambientali per l’attrattività turistica e lo sviluppo;
Visto l'obiettivo specifico 3.3. Rafforzare la competiti-vità del sistema turistico siciliano attraverso l’ampliamen-to, la riqualificazione e la diversificazione dell’offerta turi-stica ed il potenziamento di investimenti produttivi dellefiliere turistiche;
Visto l'obiettivo operativo 3.3.1. Potenziare l’offertaturistica integrata e la promozione del marketing territo-riale attraverso la promozione delle identità culturali edelle risorse paesaggistico ambientali;
Vista la linea di intervento 3.3.1.4 Azioni per l’attivazio-ne, la riqualificazione e l’ampliamento dell’offerta ricettivalocale e delle correlate attività di completamento, da realiz-zarsi nelle aree a vocazione turistica, mediante riconversio-ne e/o riqualificazione del patrimonio immobiliare già esi-stente, con particolare riferimento ad edifici storici e di pre-gio siti nei centri storici, nei borghi marinari, ed agli edificidella tradizione rurale, garantendone le condizioni di ac-cessibilità alla pubblica fruizione ed in relazione alla capa-cità dei territori di sopportare il carico antropico derivantedai predetti insediamenti produttivi e con processi produt-tivi rispettosi dell’ambiente (ctg. nn. 6, 9, 57);
Viste le Linee guida per l’attuazione del P.O. FESR2007-2013, adottate con deliberazione di Giunta regionalen. 266 del 29 ottobre 2008;
Visto il Documento “Requisiti di Ammissibilità e crite-ri di selezione” adottato con deliberazione di Giunta n.188 del 22 maggio 2009;
Visto il documento “Descrizione dei sistemi di gestio-ne e controllo” approvato dalla Commissione il 6 luglio2009;
Visto l’art 18 della legge regionale del 6 agosto 2009,n. 9;
Visto il D.A. n. 85/GAB del 23 dicembre 2009, registra-to alla Corte dei conti il 13 gennaio 2010, reg. n. 1, fg. n. 2,con cui sono state sono approvate e rese esecutive le diret-tive per l’attuazione della linea d’intervento 3.3.1.4 delProgramma operativo del Fondo europeo sviluppo regio-nale della Sicilia 2007-2013;
Visto il D.A. n. 39/Gab del 5 novembre 2011 che haapportato parziali modifiche al citato D.A. n. 85/Gab del23 dicembre 2009;
Visto il D.D.G. n. 85/4 del 20 gennaio 2011, pubblicatonella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 6 del 4
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12-4-2013 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 18 9
febbraio 2011, con il quale sono stati approvati il bandopubblico e i relativi allegati per l'attivazione della linea diintervento 3.3.1.4 del PO FESR 2007/2013;
Vista la circolare n. 3, prot. n. 529/4S del 6 aprile2011, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione sici-liana n. 17 del 15 aprile 2011, con la quale vengono forni-ti indicazioni e precisazioni in ordine ai contenuti del pre-detto bando;
Visto il D.D.G. n. 2315/4 del 23 maggio 2011, pubblica-to nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 24 del3 giugno 2011 e, in particolare, l’art. 2 dello stesso decre-to che modifica l’art. 11 del bando in argomento in meri-to all’indicatore n.10 – Impatto sociale del programmad’investimento: occupazione diretta;
Vista l’errata corrige dell’art. 2 del D.D.G. n. 2315/4 del23 maggio 2011, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dellaRegione siciliana n. 7 dell’8 febbraio 2013;
Visto il D.D.G. n. 2524/4 del 3 giugno 2011, pubblica-to nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 26 del17 giugno 2011, con il quale, al fine di permettere l'appli-cazione del criterio di selezione indicato dall’art. 11 - indi-catore n. 4 del bando pubblico in argomento, è stata indi-cata la precisa localizzazione dei progetti d’investimentoche potranno ottenere l’attribuzione del punteggio relati-vo agli interventi da realizzare in edifici siti in borghimarinari;
Vista la convenzione, rep. n. 323 del 6 luglio 2011, sti-pulata tra questa Amministrazione e la CRIAS - Cassaregionale per il credito alle imprese artigiane, per l'affida-mento in house della gestione degli interventi agevolativiin argomento;
Visto il D.D.G n. 3105 del 19 luglio 2011, registratodalla Corte dei conti il 12 settembre 2011, reg. n. 5 - foglion. 216, con il quale è stata approvata la convenzione di cuial comma precedente;
Vista la nota prot. n. 21874 e la successiva nota prot.n. 21875, entrambe dell’8 agosto 2012, con le quali laCRIAS, a seguito dell'istruttoria svolta, trasmette le delibe-re n. 110 del 17 luglio 2012 e n. 131 dell’8 agosto 2012 rela-tive all’approvazione della graduatoria delle imprese delsettore turistico-alberghiero ammesse alle agevolazionipreviste dal regime contributivo in argomento e dell’elen-co di quelle escluse;
Considerato che, nel rispetto delle previsioni dell’art.18, comma 6, della legge regionale n. 9 del 6 agosto 2009e degli artt. 10 e 13 del bando pubblico, la CRIAS ha prov-veduto a confermare, alle imprese interessate, la sussi-stenza delle condizioni di ammissibilità dei progetti pre-sentati, pur con riserva di una verifica particolareggiata;
Considerato che, nel rispetto della normativa vigente,la CRIAS, a seguito dell'istruttoria svolta, in particolare, inordine alla sussistenza delle condizioni previste per l'am-missibilità, ha provveduto a comunicare alle imprese inte-ressate il motivato rigetto dei progetti presentati;
Considerato che, sulle dichiarazione rese dalle imprese,ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000, in ordine,in particolare, al requisito, di cui all’art. 2 del bando pubbli-co, di non aver goduto, per lo stesso programma d’investi-mento, di agevolazione ai sensi di altre norme regionali,statali o comunitarie, la CRIAS ha avviato i relativi control-li presso le Amministrazioni interessate;
Considerato che sono in corso le verifiche, da partedella CRIAS, presso i comuni interessati, sugli esiti delleistruttorie svolte dagli stessi comuni sulledichiarazioni/segnalazioni certificate di inizio attività pre-sentate dalle imprese;
Vista la nota prot. n. 2505 del 14 gennaio 2013, con laquale sono stati richiesti all’Assessorato regionale dell’eco-nomia l’istituzione del capitolo 742023 “Interventi per larealizzazione dell’obiettivo operativo 3.3.1 di PO FESR2007/2013” e la riproduzione in bilancio, nel correnteanno finanziario, della somma di € 125.057.130,10;
Considerato che, solo a seguito dell’esito positivo dellesuddette verifiche, si provvederà a emanare separati prov-vedimenti di concessione provvisoria delle agevolazioni inargomento a favore dei singoli soggetti beneficiari e alcontestuale impegno delle relative somme, non appenasarà consentita la disponibilità finanziaria sul capitolo dipertinenza e nel rispetto del patto di stabilità;
Considerato che solo i superiori provvedimenti diconcessione provvisoria delle agevolazioni, dopo la regi-strazione da parte della Corte dei conti, assumono conno-tazione di atti giuridicamente vincolanti, la cui notificacostituisce presupposto ai fini della maturazione del dirit-to al finanziamento;
Ritenuto di dovere provvedere all’approvazione dellagraduatoria delle imprese del settore turistico-alberghieroammesse alle agevolazioni in argomento e dell’elenco diquelle escluse;
Decreta:
Art. 1
In relazione a quanto specificato nelle premesse, sonoapprovati la graduatoria delle imprese del settore turisti-co-alberghiero ammesse alle agevolazioni a valere sullalinea d’intervento 3.3.1.4 del PO FESR 2007/2013 (All. 1) el’elenco di quelle escluse (All. 2)
Art. 2
Le risorse finanziarie che, con i successivi singoliprovvedimenti di concessione provvisoria, saranno impe-gnate a favore dei beneficiari delle agevolazioni in argo-mento sono pari a € 125.057.130,10.
Le risorse finanziarie che dovessero rendersi dispo-nibili a seguito di eventuali decadenze dalle agevolazio-ni in conseguenza a esiti negativi dei controlli e delleverifiche espletate dalla CRIAS, o per eventuali revocheo rinunce da parte dei beneficiari verranno utilizzate afavore dei progetti che, seppur inseriti nelle graduatoriedi cui all'All. 1, risultano non agevolabili per insufficien-te disponibilità finanziaria.
Il presente decreto, completo di tutti gli allegati, sarà in-viato per la registrazione alla Corte dei conti e, successiva-mente, sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regio-ne siciliana, nel sito www.euroinfosicilia.it e nel sito del di-partimento regionale delle attività produttive raggiungibileal seguente indirizzo: http://pti.regione.sicilia.it/portal/pa-ge/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_AttivitaProduttive/PIR_DipAttivitaProduttive/PIR_Aiutial-leimprese.
Avverso il presente provvedimento è esperibile ricorsogiurisdizionale dinanzi il T.A.R. o ricorso straordinario alPresidente della Regione entro, rispettivamente, sessantae centoventi giorni dalla pubblicazione dello stesso.
Palermo, 14 febbraio 2013.
FERRARA
Registrato alla Corte dei conti, sezione controllo per la Regione sicilia-na, addì 25 marzo 2012, reg. n. 1, Assessorato delle attività produttive,fg. n. 217.
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16 12-4-2013 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 18
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20 12-4-2013 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 18
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12-4-2013 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 18 27
DECRETO 21 febbraio 2013.
Liquidazione coatta amministrativa della società coope-rativa SAIM, con sede in Gela, e nomina del commissarioliquidatore.
L’ASSESSOREPER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45;Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2;Visto il verbale di revisione, relativo al biennio
2011/2012, con il quale la Legacoop in data 25 settembre2012, ai sensi dell’art. 2545 - terdecies del codice civile, haproposto la liquidazione coatta amministrativa della coo-perativa SAIM, con sede in Gela (CL);
Visto il promemoria prot. n. 10712 del 19 febbraio2013, con il quale il rag. Alessandro Sciortino, con la riser-va prevista dall’art. 9, legge n. 400/75, è stato designatoquale commissario liquidatore della cooperativa SAIM,con sede in Gela (CL);
Ritenuto di dovere procedere alla liquidazione coattaamministrativa della cooperativa SAIM, con sede in Gela(CL), ricorrendone i presupposti;
Decreta:
Art. 1
Per le motivazioni espresse in premessa, la societàcooperativa SAIM, con sede in Gela (CL), zona industria-le - 2^ strada, codice fiscale 01359410857, ai sensi dell’art.2545 - terdecies del codice civile, è posta in liquidazionecoatta amministrativa.
Art. 2
Il rag. Alessandro Sciortino, nato a Palermo il 25 set-tembre 1967, dalla data di notifica del presente decreto, ènominato commissario liquidatore della cooperativaSAIM, con sede in Gela (CL), fino alla completa cancella-zione della stessa dal registro delle imprese.
Art. 4
Avverso il presente provvedimento è possibile propor-re ricorso al TAR entro 60 giorni dalla notifica o ricorsostraordinario al Presidente della Regione entro 120 giornidalla stessa.
Il presente decreto sarà pubblicato integralmentenella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 21 febbraio 2013.VANCHERI
(2013.11.641)041
DECRETO 27 febbraio 2013.
Scioglimento della cooperativa Edil Chiara, con sede inMontelepre, e nomina del commissario liquidatore.
L’ASSESSOREPER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45;Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2;Visto il verbale di revisione, relativo al biennio
2007/2008, con il quale la Confcooperative, in data 13dicembre 2010, ai sensi dell’art. 2545 - septiesdecies del
codice civile, ha proposto lo scioglimento con nomina diliquidatore della cooperativa Edil Chiara, con sede inMontelepre (PA);
Vista la nota prot. n. 3448 del 21 febbraio 2012, rima-sta priva di riscontro, con la quale è stata richiesta allaConfcooperative una terna di nominativi idonei a svolgerel’incarico di commissario liquidatore di cooperative e loroconsorzi;
Visto il pro-memoria prot. n. 83857 del 12 dicembre2012, con il quale il rag. Nicolò Blando è stato designatocommissario liquidatore della cooperativa Edil Chiara,con sede in Montelepre (PA);
Ritenuto di dovere procedere allo scioglimento connomina di liquidatore della cooperativa Edil Chiara, consede in Montelepre (PA), ricorrendone i presupposti;
Decreta:
Art. 1
Per le motivazioni espresse in premessa, la societàcooperativa Edil Chiara, con sede in Montelepre (PA), viaPalermo n. 24, codice fiscale 05026140821, ai sensi del-l’art. 2545-septiesdecies del codice civile, è sciolta e postain liquidazione.
Art. 2
Il rag. Nicolò Blando, nato a Palermo il 3 maggio1966, dalla data di notifica del presente decreto, è nomi-nato commissario liquidatore della cooperativa EdilChiara, con sede in Montelepre (PA), fino alla completacancellazione della stessa dal registro delle imprese.
Art. 3
Avverso il presente provvedimento è possibile propor-re ricorso al TAR entro 60 giorni dalla notifica o ricorsostraordinario al Presidente della Regione entro 120 giornidalla stessa.
Il presente decreto sarà pubblicato integralmentenella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 27 febbraio 2013.VANCHERI
(2013.11.662)042
DECRETO 27 febbraio 2013.
Liquidazione coatta amministrativa della cooperativaRaggio di Sole, con sede in Caltanissetta, e nomina del com-missario liquidatore.
L’ASSESSOREPER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45;Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2;Visto il verbale di ispezione effettuato dalla
Confcooperative nei confronti della cooperativa Raggio diSole, con sede in Caltanissetta, con il quale il revisoreincaricato ha proposto la gestione commissariale ai sensidell’art. 2545-septiesdecies del codice civile;
Considerato che, dall’esame della documentazione,l’Unità operativa attività di vigilanza ha ritenuto che ricor-rono i presupposti per la liquidazione coatta anministrati-va ai sensi dell’art. 2545-terdecies del codice civile;
Vista la nota del 23 agosto 2012, con la quale è statocomunicato al legale rappresentante del sodalizio l’avvio
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del procedimento di liquidazione coatta amministrativa aisensi dell’art. 2545-terdecies del codice civile;
Vista la nota del 7 gennaio 2013, con la quale laConfcooperative ha trasmesso una terna di liquidatori, aisensi dell’ex art. 9 della legge n. 400/75;
Visto il promemoria prot. n. 2485 del 14 gennaio 2013con il quale è stato designato quale commissario liquida-tore il dott. Mario Roccaro;
Decreta:
Art. 1
La cooperativa Raggio di Sole, con sede inCaltanissetta, costituita il 26 maggio 1967, con atto omo-logato dal Tribunale di Caltanissetta, iscritta al registrodelle società, P. IVA 01510950858, è messa in liquidazionecoatta amministrativa.
Art. 2
Il dott. Mario Roccaro, nato a Torino il 13 dicembre1940, e residente a Canicattì (AG), via Nenni n. 2, è nomi-nato, dalla data di notifica del presente decreto, commis-sario liquidatore della cooperativa indicata in premessa,con il compito di definire tutte le operazioni di liquidazio-ne fino alla definitiva cancellazione della stessa dal regi-stro delle imprese.
Art. 3
Il compenso spettante al commissario liquidatore perl’attività svolta sarà determinato alla fine delle operazionidella procedura di liquidazione. In caso di mancanza diattivo, si procederà alla liquidazione dei compensi minimispettanti con le disponibilità presenti sul cap. 342519 delbilancio della Regione siciliana.
Art. 4
Avverso il presente provvedimento, è possibile propor-re ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni dalla noti-fica o ricorso straordinario al Presidente della Regioneentro 120 giorni dalla stessa.
Il presente decreto sarà pubblicato integralmentenella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 27 febbraio 2013.
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DECRETO 27 febbraio 2013.
Scioglimento della cooperativa Villa Chiara, con sede inMazara del Vallo, e nomina del commissario liquidatore.
L’ASSESSORE PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45;Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2;
Visto il verbale di ispezione effettuato dall’AGCI neiconfronti della cooperativa Villa Chiara, con sede inMazara del Vallo (TP), con il quale il revisore incaricato haproposto lo scioglimento ai sensi dell’art. 2545-septiesde-cies del codice civile con nomina del liquidatore;
Vista la nota del 16 ottobre 2012, con la quale è statocomunicato al legale rappresentante del sodalizio l’avviodel procedimento di scioglimento ai sensi dell’art. 2545-septiesdecies del codice civile;
Visto il parere favorevole reso dalla C.R.C. nella sedu-ta del 3 ottobre 2012;
Vista la nota dell’11 dicembre 2012 con la quale l’AGCIha trasmesso una terna di liquidatori ai sensi dell’ex art. 9della legge n. 400/75;
Visto il promemoria prot. n. 682 del 4 gennaio 2013,con il quale è stato designato quale commissario liquida-tore il dott. Antonio Fresina;
Decreta:
Art. 1
La cooperativa Villa Chiara, con sede in Mazara delVallo (TP), costituita il 12 febbraio 2008, con atto omolo-gato dal Tribunale di Marsala, iscritta al registro dellesocietà, P. IVA: 02305570810, è sciolta e messa in liquida-zione.
Art. 2
Il dott. Antonio Fresina, nato a Foligno (PG) il 2 mag-gio 1971 e residente a Marsala (TP) via Mario Nuccio n. 2,è nominato, dalla data di notifica del presente decreto,commissario liquidatore della cooperativa indicata in pre-messa, con il compito di definire tutte le operazioni diliquidazione fino alla definitiva cancellazione della stessadal registro delle imprese.
Art. 3
Il compenso spettante al commissario liquidatore perl’attività svolta sarà determinato alla fine delle operazionidella procedura di liquidazione. In caso di mancanza diattivo, si procederà alla liquidazione dei compensi minimispettanti con le disponibilità presenti sul cap. 342519 delbilancio della Regione siciliana.
Art. 4
Avverso il presente provvedimento è possibile propor-re ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni dalla noti-fica o ricorso straordinario al Presidente della Regioneentro 120 giorni dalla stessa.
Il presente decreto sarà pubblicato integralmentenella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 27 febbraio 2013.
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12-4-2013 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 18 29
ASSESSORATO DELL’ECONOMIADECRETO 8 marzo 2013.
Variazioni al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2013.
IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE
Visto lo Statuto della Regione;Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70 che approva il testo unico delle leggi sull’ordinamento del governo e del-
l’amministrazione della Regione siciliana;Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modificazioni ed integrazioni ed in particolare l’art. 8;Vista la legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 e successive modifiche ed integrazioni ed in particolare il comma 1,
lett. a) dell’articolo 36, che autorizza il ragioniere generale della Regione ad effettuare variazioni di bilancio per l’at-tuazione di leggi della Regione, nonché di leggi ed altri provvedimenti dello Stato, dell’Unione europea e di altri orga-nismi che dispongono interventi in favore della Regione;
Visto l’art. 1 della legge regionale 9 gennaio 2013, n. 1, che autorizza il Governo della Regione ad esercitare provvi-soriamente, fino a quando non sarà approvato con legge regionale e comunque non oltre il 30 aprile 2013, il bilancio del-la Regione per l’anno finanziario 2013, secondo gli stati di previsione dell’entrata e della spesa ed il relativo disegno di leg-ge nonché la nota di variazioni connessa all’approvazione della stessa legge n. 1/2013 e della delibera legislativa “Normein materia di personale. Disposizioni contabili” approvata dall’Assemblea regionale siciliana il 30 dicembre 2012;
Visto il decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 10 dell’11 gennaio 2013 con cui, ai fini della gestionee rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;
Visto l’articolo 3 della legge 23 dicembre 1999, n. 499;Visto il comma 10 dell’articolo 52 della legge 23 dicembre 2000, n. 388;Considerato che in data 24 dicembre 2012 risulta acquisita all’erario regionale la somma di euro 179.259,29
(quietanza n. 96978 - capitolo di entrata 3726);Vista la nota n. 18485 del 28 febbraio 2013 con la quale il dipartimento interventi strutturali dell’Assessorato
regionale risorse agricole - unità di staff n. 1 - chiede che la somma di euro 179.259,29 venga iscritta nel bilancio regio-nale al capitolo 143307 in attuazione delle su menzionate leggi;
Ravvisata la necessità di apportare al bilancio della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2013 e alla rela-tiva ripartizione in capitoli, di cui al decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 10/2013, le occorrenti variazio-ni di bilancio;
Decreta:
Art. 1
Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2013 e nellarelativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 10/2013, sono intro-dotte le seguenti variazioni:
ASSESSORATO REGIONALE DELL’ECONOMIARUBRICA 2 - Dipartimento regionale bilancio e tesoroTITOLO 1 - Spese correntiAGGREGATOECONOMICO 5 - Oneri comuni relativi a spese di parte corrente
U.P.B. 4.2.1.5.1 - Fondi di riserva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . – 179.259,29
di cui al capitolo215703 Fondo di riserva per la riassegnazione dei residui passivi di parte corrente, ecc. . . . . . . . – 179.259,29
ASSESSORATO REGIONALE DELLE RISORSE AGRICOLERUBRICA 2 - Dipartimento regionale interventi strutturaliTITOLO 1 - Spese correntiAGGREGATOECONOMICO 3 - Spese per interventi di parte corrente
U.P.B. 10.2.1.3.4 - Servizi all’agricoltura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 179.259,29
di cui al capitolo143307 Contributi per la realizzazione degli interventi nel settore agricolo e agro-alimentare . . . . . + 179.259,29
Art. 2
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 8 marzo 2013.
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VariazioniDENOMINAZIONE (euro)
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30 12-4-2013 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 18
DECRETO 19 marzo 2013.
Variazioni al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2013.
IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE
Visto lo Statuto della Regione;Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull’ordinamento del governo e del-
l’amministrazione della Regione siciliana;Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni ed, in particolare, l’articolo 8,
comma 1;Vista la legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 e successive modificazioni ed integrazioni, ed in particolare il comma
1, lett. b) dell’articolo 36, che autorizza il ragioniere generale della Regione ad effettuare variazioni di bilancio per lariassegnazione di somme ai pertinenti capitoli di spesa in corrispondenza a correlati accertamenti di entrata;
Vista la legge regionale 9 gennaio 2013, n. 1, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 2dell’11 gennaio 2013, di autorizzazione all’esercizio provvisorio;
Visto il decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 10 dell’11 gennaio 2013, con cui, ai fini della gestionee rendicontazione in regime di esercizio provvisorio, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli;
Vista la legge 26 maggio 2004 n. 138 di conversione del decreto legge n. 81/2004, ed in particolare l’art. 1, lette-ra a), che prevede l’istituzione del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (C.C.M.);
Visto che all’interno dell’area progettuale del programma di attività del CCM per l’anno 2011, approvato condecreto ministeriale il 27 maggio 2011, è stato individuato un progetto dal titolo: “Personalizzazione della terapia nelleneoplasie del colon-retto mediante l’identificazione di fattori predittivi di efficacia della chemioterapia adiuvante nelleforme operabili e di fattori predittivi di resistenza ai farmaci anti EGFR negli stadi avanzati”;
Visto l’accordo di collaborazione tra il Ministero della salute e la Regione siciliana, stipulato in data 14 dicem-bre 2011, dove è previsto la realizzazione del progetto succitato e l’erogazione della quota parte spettante pari a €
320.000,00, che sarà erogata in tre distinte quote pari al 40% (€ 128.000,00), 30% (€ 96.000,00) e 30% (€ 96.000,00)del contributo totale;
Vista la nota n. 5359 del 21 gennaio 2013 dell’Assessorato regionale della salute - dipartimento attività sanitariee osservatorio epidemiologico servizio 2, con la quale chiede l’istituzione di apposito capitolo di spesa, nell’ambitodella rubrica del dipartimento, con l’iscrizione della somma di € 128.000,00, pari alla 1^ quota assegnata alla Regionesiciliana;
Vista la nota n. 8188 dell’11 febbraio 2013 della ragioneria centrale competente con cui viene trasmessa la suin-dicata nota;
Visto il D.D.G. n. 2530 del 28 novembre 2012, con il quale l’Assessorato regionale della salute ha accertato lasomma di € 320.000,00;
Considerato che risulta accreditata in data 28 maggio 2012, nel c/c n. 305982 intrattenuto dalla Regione sicilia-na presso la tesoreria provinciale dello Stato - sezione di Palermo, la somma di € 128.000,00, pari alla 1^ quota del40% del contributo totale per le predette finalità, e che la stessa è stata impuntata in entrata del bilancio regionale(capitolo 3507 - capo 21 - conto competenza - quietanza n. 80579/2012) nell’esercizio 2012;
Ravvisata la necessità di iscrivere, in conto competenza, al capitolo di spesa di nuova istituzione 417712“Personalizzazione della terapia nelle neoplasie del colon-retto mediante l’identificazione di fattori predittivi di effica-cia della chemioterapia adiuvante nelle forme operabili e di fattori predittivi di resistenza ai farmaci anti EGFR neglistadi avanzati” l’importo di € 128.000,00 (pari alla 1^ quota del finanziamento);
Ritenuto, per tutto quanto sopra esposto, di apportare al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2013ed alla relativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 10 dell’11 gen-naio 2013, le necessarie variazioni;
Decreta:
Art. 1
Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2013 e allarelativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell’Assessore per l’economia n. 10 dell’11 gennaio 2013 e suc-cessive modifiche ed integrazioni, sono introdotte le seguenti variazioni:
SPESA
ASSESSORATO REGIONALE DELL’ECONOMIA
RUBRICA 2 - Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro
TITOLO 1 - Spese correntiAGGREGATOECONOMICO 5 - Oneri comuni relativi a spese di parte corrente
U.P.B. 4.2.1.5.1 - Fondi di riserva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . – 128.000,00
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di cui al capitolo
215703 Fondo di riserva per la riassegnazione dei residui passivi diparte corrente, eliminati negli esercizi precedenti perperenzione amministrativa, e per la utilizzazione delleeconomie di spesa, ecc. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . – 128.000,00
ASSESSORATO REGIONALE DELLA SALUTE
RUBRICA 3 - Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osser-vatorio epidemiologico
TITOLO 1 - Spese correntiAGGREGATOECONOMICO 3 - Spese per interventi di parte corrente
U.P.B. 11.3.1.3.5 - Valutazione dei servizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 128.000,00
di cui al capitolo
(Nuova istituzione)417712 Spese relative al progetto CCM “Personalizzazione della tera-
pia nelle neoplasie del colon-retto mediante l’identificazio-ne di fattori predittivi di efficacia della chemioterapiaadiuvante nelle forme operabili e di fattori predittivi di resistenza ai farmaci anti-EGFR negli stadi avanzati” . . + 127.000,00 L. 138/2004Codici: 05.02.02 - 07.05.00 V
Art. 2
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 19 marzo 2013.
PISCIOTTA
(2013.12.727)017
DECRETO 19 marzo 2013.
Variazioni al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2013.
IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONEVisto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni;Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull’ordinamento del Governo e
dell’Amministrazione della Regione siciliana;Vista la legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 e successive modificazioni ed integrazioni, ed in particolare il comma
1, lettera b), dell’articolo 36, che autorizza il ragioniere generale della Regione ad effettuare variazioni di bilancio perla riassegnazione di somme ai pertinenti capitoli di spesa in corrispondenza a correlati accertamenti di entrata;
Vista la legge regionale 9 gennaio 2013, n. 1, recante “Autorizzazione per l’esercizio provvisorio per l’anno 2013.Disposizioni diverse in materia di personale”;
Visto il decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 10 dell’11 gennaio 2013, con cui, ai fini della gestionee rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;
Vista la legge 23 dicembre 2000, n. 388 ed, in particolare, il comma 1, dell’articolo 148;Vista la nota n. 151959 del 4 luglio 2012 con cui il Ministero dello sviluppo economico - Dipartimento per l’im-
presa e l’internazionalizzazione - Direzione generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e lanormativa tecnica - ha comunicato di aver provveduto, con decreto del 25 giugno 2012 in corso di registrazione, adimpegnare in favore della Regione siciliana la somma di € 605.419,73 destinata alla realizzazione del II modulo fun-zionale del sunnominato Programma;
Vista la nota prot. n. 8163 dell’ 11 febbraio 2013, con la quale la Presidenza della Regione - Segreteria generale- chiede l’iscrizione sul capitolo 105303, in termini di competenza, della somma di € 6.624,00, impegnata ed erogata,a titolo di acconto, a favore dell’associazione dei consumatori “Unione nazionale dei consumatori” per la realizzazionedell’intervento denominato “Famiglie, consumatori e società... istruzioni per l’uso”, successivamente restituita, a segui-to di formale rinuncia, mediante versamento in entrata;
Verificato, che sul capitolo di entrata 3726 del bilancio della Regione siciliana nell’esercizio finanziario 2013, inrelazione al predetto versamento, dal Tesoriere regionale - Provincia di Palermo - è stata imputata la quietanza n. 7495del 6 febbraio 2013 dell’importo di € 6.624,00;
Ravvisata, per quanto precede, la necessità di iscrivere, in termini di competenza, al capitolo 105303 l’importorestituito dall’Unione nazionale dei consumatori pari ad € 6.624,00 con contestuale iscrizione al capitolo 3726;
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Ritenuto di apportare al bilancio della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2013 e alla relativa riparti-zione in capitoli, di cui al decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 10 dell’11 gennaio 2013, le necessarievariazioni per quanto in premessa specificato;
Decreta:
Art. 1
Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2013 e nellarelativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 10 dell’11 gennaio2013, sono introdotte le seguenti variazioni, il cui utilizzo dovrà tener conto delle vigenti disposizioni in materia diPatto di stabilità interno:
ENTRATA
ASSESSORATO DELL’ECONOMIA
RUBRICA 2 - Dipartimento bilancio e tesoro - Ragioneria generale della RegioneTITOLO 1 - Entrate correntiAGGREGATOECONOMICO 4 - Entrate proprie extratributarie
U.P.B. 4.2.1.4.2 - Restituzione, recuperi, rimborsi e partite che si compensano nella spesa . . . . . . . . . . . . . + 6.624,00
di cui al capitolo3726 Recuperi e rimborsi vari relativi ad assegnazioni e trasferimenti extra-regionali . . . . . . . . + 6.624,00
SPESA
PRESIDENZA DELLA REGIONE
RUBRICA 2 - Segreteria generaleTITOLO 1 - Spese correntiAGGREGATOECONOMICO 3 - Spese per interventi di parte corrente
U.P.B. 1.2.1.3.3 - Interventi in favore di enti ed altri organismi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 6.624,00
di cui al capitolo105303 Contributi per la realizzazione di interventi mirati all’informazione dei consumatori ed utenti . + 6.624,00
Art. 2
Dalla data del presente decreto sul capitolo 105303 incluso nella parte II dell’allegato tecnico al bilancio di pre-visione per l’anno 2013 (Capitoli per i quali è consentita la sola gestione dei residui - Spesa) è altresì consentita lagestione della dotazione di competenza di cui al precedente articolo 1.
Art. 3
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 19 marzo 2013.
PISCIOTTA
(2013.12.703)017
DECRETO 19 marzo 2013.
Variazioni al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2013.
IL RAGIONIERE GENERALE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONEVisto lo Statuto della Regione;Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull’ordinamento del governo e del-
l’amministrazione della Regione siciliana;Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni;Visto l’art. 55 della legge regionale 3 maggio 2001, n. 6 e successive modifiche ed integrazioni;Vista la legge regionale 9 gennaio 2013, n. 1 che autorizza il Governo della Regione ad esercitare provvisoriamen-
te, fino a quando non sarà approvato con legge regionale e comunque non oltre il 30 aprile 2013, il bilancio dellaRegione siciliana per l’anno 2013;
VariazioniDENOMINAZIONE (euro)
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12-4-2013 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 18 33
Visto il decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 10 dell’1 gennaio 2013 con il quale, ai fini della gestio-ne e rendicontazione, le unità previsionali di base sono ripartite in capitoli e, ove necessario, in articoli;
Visto il regolamento CE n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondoeuropeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione;
Visto il regolamento CE n. 1828/2006 del 8 dicembre 2006 della Commissione che stabilisce le modalità di appli-cazione del suddetto regolamento CE n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 del Consiglio;
Visto il Programma operativo regionale della Sicilia per il Fondo europeo di sviluppo regionale 2007/2013 appro-vato dalla Commissione europea con decisione n. C/2012 del 15 novembre 2012;
Viste le deliberazioni della Giunta di Governo n. 497 del 28 dicembre 2012 avente per oggetto “P.O. FESR Sicilia2007/2013 - Decisione CE n. C(2012) 8405 del 15 novembre 2012 - adozione definitiva” e n. 499 del 28 dicembre 2012avente per oggetto “P.O. FESR Sicilia 2007/2013 - Decisione CE n. C(2012) 8405 del 15 novembre 2012. Ripartizionerisorse”;
Vista la nota n. 73480 del 24 dicembre 2012 del servizio XI coordinamento della finanza pubblica regionale -U.O.11.1 avente per oggetto “Trasmissione prospetto di rimodulazione del P.O. FESR 2007/2013 - Delibera in corso diemissione”;
Vista la nota n. 1853 del 29 gennaio 2013 con la quale il dipartimento regionale della programmazione - areacoordinamento, comunicazione, assistenza tecnica - chiede alla ragioneria generale della Regione di procedere allevariazioni di bilancio da operare in attuazione della delibera n. 499 del 28 dicembre 2012 con cui vengono ripartite lerisorse finanziarie in conseguenza della rimodulazione del P.O. FESR 2007/2013;
Considerato che la rimodulazione del P.O. FESR 2007/2013 approvata a seguito dell’applicazione del Piano diazione e coesione, comporta una riduzione della dotazione complessiva di 500 milioni e la necessità di effettuare incre-menti degli stanziamenti di alcuni capitoli del programma per complessivi € 699.704.229,69, e decrementi di altri capi-toli del programma per € 481.011.039,67, come si evince dall’allegato 1 che costituisce parte integrante del presentedecreto;
Considerato altresì che, come si evince dall’allegato 2 che costituisce anch’esso parte integrante del presentedecreto, alla copertura finaziaria complessiva pari ad € 718.693.190,02, di cui 500.000.000,00 corrispondenti alla ridu-zione del Programma e 218.693.190,02 corrispondenti alla differenza tra incrementi e decrementi dei capitoli, si fafronte quanto ad € 481.011.039,67 con le economie realizzate alla chiusura dell’esercizio finanziario 2012 sui capitolioggetto di riduzione che sono rese non riproducibili e per la restante parte con le economie realizzate alla chiusuradell’esercizio finanziario 2012 sul capitoli 613946 rese anch’esse non riproducibili;
Ritenuto di apportare al bilancio della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2013 e alla relativa riparti-zione in capitoli, di cui al decreto dell’Assessore regionale per l’economia n. 10 dell’11 gennaio 2013 e successive modi-fiche ed integrazioni, le necessarie variazioni per quanto in premessa specificato;
Decreta:
Art. 1
Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2013 e nellarelativa ripartizione in capitoli, di cui al citato decreto dell’Assessore per l’economia n. 10 dell’11 gennaio 2013 e suc-cessive modifiche ed integrazioni, sono introdotte le seguenti variazioni:
VariazioniDENOMINAZIONE Competenza
(euro)
ASSESSORATO REGIONALE DELL’ECONOMIA
RUBRICA 2 - Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro - Ragioneria generale della RegioneTITOLO 2 - Spese in conto capitaleAGGREGATOECONOMICO 8 - Oneri comuni relativi a spese in conto capitale
U.P.B. 4.2.2.8.1 - Fondi di riserva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . – 699.704.229,69di cui al capitolo
613905 Fondo per la riassegnazione dei residui passivi delle spese in conto capitale, eliminati negli eser-cizi precedenti per perenzione amministrativa, e per l’utilizzazione delle economie, ecc. . . . . . . – 699.704.229,69
PRESIDENZA DELLA REGIONE
RUBRICA 5 - Dipartimento regionale della programmazioneTITOLO 2 - Spese in conto capitaleAGGREGATOECONOMICO 6 - Spese per investimenti
U.P.B. 1.5.2.6.99 - Altri investimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 8.500.000,00di cui al capitolo
(Nuova istituzione)512806 Interventi per la realizzazione dell’obiettivo operativo 5.2.3 del Programma operativo regio-
nale FESR 2007/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 8.500.000,00Codici: 23.01.01 - 040101 - VLegge n. 183/87; R. CEE n. 1083/06; R. CEE n. 1828/06
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VariazioniDENOMINAZIONE Competenza
(euro)
ASSESSORATO REGIONALE DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
RUBRICA 2 - Dipartimento regionale delle attività produttiveTITOLO 2 - Spese in conto capitaleAGGREGATOECONOMICO 6 - Spese per investimenti
U.P.B. 2.2.2.6.99 - Altri investimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 45.444.764,91di cui ai capitoli
742853 Interventi per la realizzazione dell’obiettivo operativo 5.1.2 del Programma operativo regio-nale FESR 2007/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 34.160.474,00
742856 Interventi per la realizzazione dell’obiettivo operativo 5.1.3 del Programma operativo regio-nale FESR 2007/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 9.783.573,91
742854 Interventi per la realizzazione dell’obiettivo operativo 5.2.1 del Programma operativo regio-nale FESR 2007/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 1.500.717,00
ASSESSORATO REGIONALE DEI BENI CULTURALI E DELL’IDENTITÀ SICILIANA
RUBRICA 2 - Dipartimento regionale dei beni culturali e dell’identità sicilianaTITOLO 2 - Spese in conto capitaleAGGREGATOECONOMICO 6 - Spese per investimenti
U.P.B. 3.2.2.6.99 - Altri investimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 4.500.000,00di cui al capitolo
776074 Interventi per la realizzazione dell’obiettivo operativo 3.1.4 del Programma operativo regio-nale FESR 2007/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 4.500.000,00
ASSESSORATO REGIONALE DELL’ECONOMIA
RUBRICA 2 - Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro - Ragioneria generale della RegioneTITOLO 2 - Spese in conto capitaleAGGREGATOECONOMICO 6 - Spese per investimenti
U.P.B. 4.2.2.6.3 - Informatica di servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 84.208.913,00di cui ai capitoli
612013 Interventi per la realizzazione dell’obiettivo operativo 4.2.2 del Programma operativo regio-nale FESR 2007/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 84.208.913,00
ASSESSORATO REGIONALE DELL’ENERGIA
RUBRICA 3 - Dipartimento regionale dell’energiaTITOLO 2 - Spese in conto capitaleAGGREGATOECONOMICO 6 - Spese per investimenti
U.P.B. 5.3.2.6.4 - Energia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 60.032.685,00di cui al capitolo
652801 Interventi per la realizzazione dell’obiettivo operativo 2.1.1 del Programma operativo regio-nale FESR 2007/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 60.032.685,00
U.P.B. 5.3.2.6.99 - Altri investimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 17.878.756,80di cui ai capitoli
653901 Interventi per la realizzazione dell’obiettivo operativo 2.1.2 del Programma operativo regio-nale FESR 2007/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 8.265.538,00
653902 Interventi per la realizzazione dell’obiettivo operativo 2.1.3 del Programma operativo regio-nale FESR 2007/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 9.613.218,80
ASSESSORATO REGIONALE DELLA FAMIGLIA
RUBRICA 2 - Dipartimento regionale della famigliaTITOLO 2 - Spese in conto capitaleAGGREGATOECONOMICO 6 - Spese per investimenti
U.P.B. 6.2.2.6.1 - Protezione e assistenza sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 30.101.947,45di cui ai capitoli
(Nuova istituzione)582021 Interventi per la realizzazione dell’obiettivo operativo 6.3.1 del Programma operativo regio-
nale FESR 2007/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 15.000.000,00Codici: 21.01.09 - 100400 - VLegge n. 183/87; R. CEE n. 1083/06; R. CEE n. 1828/06
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12-4-2013 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 18 35
VariazioniDENOMINAZIONE Competenza
(euro)
(Nuova istituzione)582022 Interventi per la realizzazione dell’obiettivo operativo 6.3.2 del Programma operativo regio-
nale FESR 2007/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 15.101.947,45Codici: 21.01.09 - 100400 - VLegge n. 183/87; R. CEE n. 1083/06; R. CEE n. 1828/06
ASSESSORATO REGIONALE DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITÀ
RUBRICA 2 - Dipartimento regionale delle infrastruttureTITOLO 2 - Spese in conto capitaleAGGREGATOECONOMICO 6 - Spese per investimenti
U.P.B. 8.2.2.6.8 - Interventi infrastrutturali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 129.291.403,43
di cui ai capitoli
876810 Interventi per la realizzazione dell’obiettivo operativo 1.1.1 del Programma operativo regio-nale FESR 2007/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 1.205.795,00
672433 Interventi per la realizzazione dell’obiettivo operativo 1.1.2 del Programma operativo regio-nale FESR 2007/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 106.270.796,00
876811 Interventi per la realizzazione dell’obiettivo operativo 1.2.3 del Programma operativo regio-nale FESR 2007/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 21.814.812,43
ASSESSORATO REGIONALE DELL’ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
RUBRICA 2 - Dipartimento regionale dell’istruzione e della formazione professionaleTITOLO 2 - Spese in conto capitaleAGGREGATOECONOMICO 6 - Spese per investimenti
U.P.B. 9.2.2.6.99 - Altri investimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 263.100.000,00
di cui al capitolo
(Nuova istituzione)772031 Interventi per la realizzazione dell’obiettivo operativo 6.3.1 del Programma operativo regio-
nale FESR 2007/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 263.100.000,00
ASSESSORATO REGIONALE DELLA SALUTE
RUBRICA 2 - Dipartimento regionale della pianificazione strategicaTITOLO 2 - Spese in conto capitaleAGGREGATOECONOMICO 6 - Spese per investimenti
U.P.B. 11.2.2.6.2 - Assistenza sanitaria ed ospedaliera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 48.876.708,10
di cui al capitolo
812414 Interventi per la realizzazione dell’obiettivo operativo 6.1.2 del Programma operativo regio- nale FESR 2007/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 48.876.708,10
ASSESSORATO REGIONALE DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE
RUBRICA 2 - Dipartimento regionale dell’ambienteTITOLO 2 - Spese in conto capitaleAGGREGATOECONOMICO 6 - Spese per investimenti
U.P.B. 12.2.2.6.2 - Difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell’ambiente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 7.769.051,00
di cui al capitolo
812412 Interventi per la realizzazione dell’obiettivo operativo 6.1.3 del Programma operativo regio- nale FESR 2007/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . + 7.769.051,00
Art. 2
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 19 marzo 2013.
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Allegato 1
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RIEPILOGO COPERTURA
Iscrizioni sui capitoli operativi a seguito rimodulazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 699.704.229,69
Riduzioni sui capitoli operativi a seguito rimodulazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . – 481.011.039,67
Differenza tra iscrizioni e riduzioni da coprire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 218.693.190,02
Riduzione del Programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 500.000.000,00
Importo totale da coprire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 718.693.190,02
Economie cap 613946 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 695.318.645,95
Eliminazione dal cap 613946 delle assegnazioni condizionate negative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23.374.545,00
Totale copertura con il cap 613946 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 718.693.190,95
(2013.12.704)017
Allegato 2
ASSESSORATO DELL’ENERGIAE DEI SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ
DECRETO 11 marzo 2013.
Modifica del decreto 10 febbraio 2012, concernentecostituzione della commissione di selezione di cui all’avvisoper la selezione di un pool di esperti per assistenza tecnicaspecialistica a supporto dell’Amministrazione regionale,Assessorato dell’energia e dei servizi di pubblica utilità -dipartimento dell’energia, per le azioni che necessita imple-mentare per l’attuazione delle linee di intervento dell’obiet-tivo specifico 2.1 del P.O. FESR anche alla luce della parte-cipazione al progetto Factor 20 (Programma Life+), all’ini-ziativa comunitaria “Patto dei sindaci” ed alla prossima par-tecipazione all’iniziativa comunitaria “Patto delle Isole”, incoerenza agli obiettivi del Programma europeo “Europe 20-20-20” del 2007 e del pacchetto “Clima ed energia” del 2009.
IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTOREGIONALE DELL’ENERGIA
Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge regionale n. 10 del 15 maggio 2000, con-
cernente “Disciplina del personale regionale e dell’organiz-zazione degli uffici della Regione” e, in particolare, l’art. 2,comma 1, per effetto della quale spetta al titolare dell’indi-rizzo politico definire gli obiettivi ed i programmi da attua-re, e comma 2 che attribuisce ai dirigenti la competenzaper l’adozione degli atti e dei provvedimenti amministrati-vi, compresi quelli che impegnano l’Amministrazione ver-so l’esterno, nonché la gestione finanziaria, tecnica ed am-ministrativa mediante autonomi poteri di spesa;
Visto il decreto del Presidente della Regione sicilianan. 581/gab del 22 novembre 2012 con cui è stato conferitol’incarico di dirigente generale del dipartimento regionaledell’energia ad interim;
Visto il regolamento CE n. 1083/2006 del Consigliodell’11 luglio 2006;
Visto il regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamentoeuropeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006;
Visto il regolamento CE n. 1828/2006 della Commis-sione, dell’8 dicembre 2006;
Visto il decreto presidenziale 9 marzo 2009 di esterna-zione della deliberazione di Giunta regionale n. 1 del 3febbraio 2009, relativa all’approvazione del Piano energe-tico ambientale siciliano (PEARS);
Visto il regolamento CE n. 1159/2000 della Commis-sione del 30 maggio 2000, relativo alle azioni informative
e pubblicitarie a cura degli Stati membri sugli interventidei Fondi strutturali;
Visto il Programma operativo regionale FESR Sicilia2007-2013 approvato con decisione della Commissioneeuropea C (2007) n. 4249 del 7 settembre 2007 ed adotta-to con deliberazione di Giunta n. 188 del 22 maggio 2009;
Visto l’asse II del P.O. FESR Sicilia “Uso efficientedelle risorse naturali”, obiettivo specifico 2.1 “Promuoverela diffusione delle fonti rinnovabili e favorire la razionaliz-zazione della domanda di energia, adeguare e monitoraregli impianti di produzione e le reti di distribuzione” e, inparticolare l’obiettivo operativo 2.1.2 “Sostenere l’incre-mento dell’efficienza energetica negli usi finali e la ridu-zione delle emissioni climalteranti”, obiettivo operativo2.1.2 “Favorire la produzione di energia da fonti rinnova-bili, attivando filiere produttive di tecnologie energetiche,agroenergetiche e biocarburanti;
Considerato che in data 9 novembre 2010 la Regionesiciliana ha sottoscritto a Bruxelles un accordo di partena-riato con la direzione generale dell’energia e dei trasporti(DG TREN) della Commissione europea consistente nel-l’adesione all’iniziativa comunitaria denominata “Pattodei sindaci” (Convenant of Mayoors) con cui, tra l’altro, siè impegnata a fornire un adeguato supporto tecnico dicompetenze specialistiche in grado di accompagnare icomuni nella predisposizione dei “Piani di azione perl’energia sostenibile”;
Considerato che in data 29 novembre 2011 la Regionesiciliana ha sottoscritto a Bruxelles l’adesione all’iniziativacomunitaria denominata “Patto delle Isole” (Pact ofislands) con cui, tra l’altro, si è impegnata ad elaborare un“Piano di azione per l’energia sostenibile” insulare entroun anno dalla sottoscrizione del patto;
Visto il DDG n. 351 del 29 luglio 2011, pubblicatonella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parteprima, in data 19 agosto 2011, con cui è stato approva-to l’avviso pubblico, per la selezione di un pool di esper-ti per assistenza tecnica specialistica a supportodell’Amministrazione regionale, Assessorato dell’energia edei servizi di pubblica utilità - dipartimento dell’energia,per le azioni che necessita implementare per l’attuazio-ne delle linee di intervento dell’obiettivo specifico 2.1 delPO FESR e per assicurare efficacia alla partecipazione alprogetto FACTOR 20 (Programma Life+) e alle iniziativecomunitarie “Patto dei sindaci” e “Patto delle Isole”, incoerenza agli obiettivi del programma europeo “Europe
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20-20-20” del 2007 e del pacchetto ”Clima ed energia” del2009;
Vista la nota prot. n. 61722 del 20 dicembre 2011, intutt’uno con il relativo allegato “Nota tecnica coerenza eammissibilità”, con cui il servizio 4° del dipartimento del-l’energia ha ulteriormente ridefinito e precisato l’architet-tura organizzativa delle azioni da attivare, evidenziando-ne, in particolare, la piena coerenza con le finalità degliobiettivi operativi 2.1.1 e 2.1.2 del PO FESR 2007-2013;
Visto, quindi, il verbale relativo all’ulteriore confrontodel’11 gennaio 2012 con il Tavolo tecnico d’asse 7° del Pro-gramma operativo con cui la competente struttura del di-partimento della Programmazione attesta che l’interventoproposto è coerente sotto il profilo programmatico conl’obiettivo operativo 7.1.2 e riconducibile alle azioni previ-ste dalla linea di intervento 7.1.2.E (ex 7.1.1.9) del POFESR 2007-2013;
Considerato che, giusta previsione di cui al punto 4 del-l’avviso pubblico approvato con il richiamato DDG n. 351del 29 luglio 2011, si è proceduto alla nomina della commis-sione preposta alla selezione delle candidature pervenutecomposta da cinque membri di comprovata esperienza neisettori della pianificazione energetica, dell’efficientamentoenergetico, dell’utilizzo delle energie rinnovabili, nonchédel trasporto urbano sostenibile e della programmazione evalutazione di politiche, piani e progetti nel settore del-l’energia con il DDG. n. 47 del 10 febbraio 2012 registratodalla ragioneria centrale al n. 39 del 6 marzo 2012;
Visto il DDG n. 268 del 17 luglio 2012 con cui si è pro-ceduto a dichiarare “irricevibili” le candidature pervenutefuori termine, ed “escluse” le candidature manchevoli diuno o più requisiti di ammissibilità, secondo quantocomunicato dalla commissione di selezione;
Visto il DDG n. 399 del 27 settembre 2012 con cui sonostate approvate le risultanze di valutazione dei curriculaeffettuate dalla commissione di selezione, la nota trasmes-sa via e-mail il 6 febbraio 2012 con cui il prof. Luigi Duson-chet comunica la propria disponibilità all’accettazione del-la nomina e dichiara di non trovarsi in nessuna delle cau-se di incompatibilità previste dalle vigenti disposizioni;
Considerato che, a far data 28 settembre 2012 le atti-vità della commissione di selezione sono state sospese perdisposizione del dirigente generale pro-tempore;
Considerato che il dr. Gianluca Galati, presidente dellacommissione di selezione, non è più dirigente generaledell’Amministrazione regionale;
Considerato che con decreto presidenziale n. 581/Gabdel 22 novembre 2012 il dr. Marco Lupo ha assunto l’inte-rim del dipartimento regionale dell’energia;
Ritenuto che occorre procedere a riattivare e comple-tare la fase di selezione e che bisogna procedere alla sosti-tuzione del presidente della commissione di selezione delpool di esperti;
Ritenuto opportuno nominare l’ing. Pietro Valenti,dirigente del servizio IV – Gestione POR e finanziamentidel dipartimento dell’energia, con funzione di presidentedell’organo collegiale, quale componente interno, poten-dosi riconoscere una comprovata esperienza nella pro-grammazione e valutazione di politiche, piani e progettinel settore dell’energia;
Considerato che occorre, per l’effetto, procedere adindividuare il segretario della commissione;
Considerato che, dovendo procedere ai colloqui deicandidati dichiarati “ammessi” in ciascuna graduatoria dicui all’art. 1 del DDG n. 399 del 27 settembre 2012, ènecessario procedere alla modifica della commissione di
selezione di cui al DDG n. 47 del 10 febbraio 2012 sum-menzionato, sostituendo nel ruolo di presidente dellacommissione l’attuale dirigente del dipartimento del-l’energia ing. Pietro Valenti;
Considerato che non è riconosciuto al componenteinterno alcun compenso o rimborso, come già stabilitocon il DDG n. 47 del 10 febbraio 2012;
Decreta:
Art. 1
Per quanto in premessa rappresentato, formante pre-supposto fondamentale di questo dispositivo, è modifica-to l’art. 1 del DDG n. 47 del 10 febbraio 2012 con riferi-mento alla procedura di selezione delle candidature perve-nute, di cui all’avviso pubblico richiamato in premessa,finalizzato alla costituzione di un pool di esperti per assi-stenza tecnica specialistica a supporto dell’Amministra-zione regionale, Assessorato dell’energia e dei servizi dipubblica utilità - dipartimento dell’energia, per le azioniche necessita implementare per l’attuazione delle linee diintervento dell’obiettivo specifico 2.1 del PO FESR anchealla luce della partecipazione al progetto FACTOR20 (Pro-gramma Life+) e alle iniziative comunitarie “Patto dei sin-daci” e “Patto delle Isole”, in coerenza agli obiettivi delProgramma europeo “Europe 20-20-20” del 2007 e delpacchetto “Clima ed energia” del 2009, è modificata lacommissione di selezione con la seguente composizione:
- ing. Pietro Valenti, dirigente del dipartimento regio-nale dell’energia, componente interno con funzionidi presidente;
- ch.mo prof. Giuseppe Panno, ordinario del S.S.D.ING-IND/11 presso il dipartimento dell’energia dellafacoltà di ingegneria dell’Università degli studi diPalermo, per quanto riguarda i settori della pianifi-cazione energetica e dell’efficientamento energetico;
- ch.mo prof. Luigi Dusonchet, ordinario del S.S.D.ING-IND/33 – Sistemi elettrici per l’energia presso ildipartimento di ingegneria elettrica, elettronica edelle telecomunicazioni, di tecnologie chimiche,automatica e modelli matematici della Facoltà diingegneria dell’Università degli Studi di Palermo,per quanto riguarda il settore dell’utilizzo delle ener-gie rinnovabili;
- ch.mo prof. Ferdinando Corriere, associato delS.S.D. ICAR/4-Strade, ferrovie e aeroporti presso ildipartimento di architettura dell’Università deglistudi di Palermo, nonché mobility manager dellostesso Ateneo, per quanto riguarda il settore del tra-sporto urbano sostenibile;
- dr. Marco Antonio Romano, presidente del Parcoscientifico e tecnologico della Sicilia, società consor-tile a prevalente partecipazione della Regione sicilia-na e componente, su designazione del Presidentedella Regione siciliana, della commissione di valuta-zione per la selezione di 6 esperti del nucleo di valu-tazione e verifica degli investimenti pubblici inSicilia, per le competenze in tema di programmazio-ne e gestione dei fondi strutturali, di individuazionedi leve di sviluppo del territorio, di sviluppo econo-mico e industriale del territorio, di innovazione tec-nologica, di logistica e distribuzione commerciale edi marketing management.Le funzioni di segreteria saranno assicurate dal fun-zionario direttivo Maria Schillaci.
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Art. 2
Il presente provvedimento sarà pubblicato integral-mente nel sito ufficiale del dipartimento regionale del-l’energia, nel sito www.euroinfosicilia e nella GazzettaUfficiale della Regione siciliana.
Palermo, 11 marzo 2013.
Il dirigente generale ad interim: LUPO
(2013.14.789)131
ASSESSORATO DELLA SALUTE
DECRETO 15 marzo 2013.
Revoca del decreto 9 ottobre 2012, relativo all’assegna-zione, in gestione provvisoria, della sede farmaceutica rura-le del comune di Frazzanò ed autorizzazione per l’aperturae l’esercizio di un dispensario farmaceutico.
IL DIRIGENTE GENERALEDEL DIPARTIMENTO REGIONALE
PER LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
Visto lo Statuto della Regione;Vista il T.U.LL.SS. approvato con R.D. 27 luglio 1934,
n. 1265;Visto il R.D. 30 settembre 1938, n. 1706;Vista la legge 2 aprile 1968, n. 475;Visto il D.P.R. 21 agosto 1971, n. 1275;Visto il D.P.R. 13 maggio 1985, n. 256;Visto la legge 8 novembre 1991, n. 362;Vista la legge regionale 30 gennaio 1991, n. 10;Viste le leggi regionali 3 novembre 1993, n. 30 e 20
agosto 1994, n. 33 e relativi decreti attuativi;Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10;Visto il decreto del medico provinciale di Messina
n. 992 dell’11 aprile 1985, con il quale è stata assegnata latitolarità della sede unica rurale del comune di Frazzanò(ME) alla dr.ssa De Pietro Maria;
Visto il D.D.G. n. 1146/09 del 15 giugno 2009, con ilquale è stata assegnata l’8ª sede farmaceutica urbana delcomune di Milazzo alla dr.ssa De Pietro Maria;
Visto il D.D.G. n. 1898 del 15 settembre 2009, con ilquale la sede unica rurale del comune di Frazzanò è statadichiarata vacante;
Visto il D.D.S. n. 2120 del 6 ottobre 2009, con il qualeè stata assegnata in gestione provvisoria la sede unicarurale del comune di Frazzanò (ME) alla dr.ssa CarusoRosa Maria;
Vista la nota del 27 luglio 2012, con la quale la dr.ssaCaruso Rosa Maria comunica la rinuncia alla gestioneprovvisoria della farmacia rurale del comune di Frazzanò(ME);
Vista la nota d’interpello n. 66049 dell’11 settembre2012, con la quale è stato richiesto, ai candidati risultatiidonei di cui al D.D.G. n. 914 del 13 maggio 2009, di espri-mere formale accettazione in gestione provvisoria dellasede unica rurale del comune di Frazzanò (ME), da asse-gnare secondo l’ordine di graduatoria;
Visto il D.D.G. n. 2083 del 9 ottobre 2012, con il quale èstata assegnata in gestione provvisoria la sede unica ruraledel comune di Frazzanò (ME) al dr. Dario Cosimo Madia;
Vista la nota del 9 gennaio 2013, con il quale il dr.Dario Cosimo Madia comunica la rinuncia alla gestioneprovvisoria della farmacia rurale del comune di Frazzanò(ME);
Accertato che nessuno dei farmacisti assegnatari hamanifestato la disponibilità ad assumere la gestione prov-visoria della farmacia rurale del comune di Frazzanò(ME);
Vista la nota prot. n. 678 dell’8 febbraio 2013 tra-smessa dal sindaco del comune di Frazzanò, con la qualelo stesso chiede che venga garantita l’assistenza farmaceu-tica alla popolazione residente attraverso l’apertura di undispensario farmaceutico;
Ritenuto di dover assicurare la continuità dell’assi-stenza farmaceutica alla popolazione residente nel comu-ne di Frazzanò (ME), nelle more che vengano espletate leprocedure concorsuali per il conferimento della sedeunica rurale;
Vista la nota n. 3572 del 12 luglio 2012, con la quale ilsindaco del comune di Frazzanò attesta la disponibilitàespressa dal dr. Rubuano Luigi, titolare della farmacia diMirto (ME), comune che dista circa 2 km, ad aprire undispensario farmaceutico;
Considerato, pertanto, di dover procedere col presenteprovvedimento all’assegnazione al dr. Rubuano Luigi deldispensario farmaceutico nel comune di Frazzanò (ME) alfine di garantire il servizio pubblico di assistenza farma-ceutica prevalente su qualsiasi interesse privato;
Ritenuto, pertanto, di dover revocare il D.D.G. n. 2083del 9 ottobre 2012, con il quale è stata assegnata in gestio-ne provvisoria la sede unica rurale del comune di Fraz-zanò (ME) al dr. Dario Cosimo Madia;
Visti gli atti d’ufficio;
Decreta:
Art. 1
Il D.D.G. n. 2083 del 9 ottobre 2012 è revocato.
Art. 2
Per le motivazioni di cui in premessa, il dr. RubuanoLuigi, nato a San Fratello (ME) il 30 aprile 1955, codicefiscale RBN LGU 55D30 H850G, titolare dell’omonimafarmacia sita a Mirto (ME) in via Umberto, n. 10, è auto-rizzato all’apertura e all’esercizio del dispensariofarmaceutico nel comune di Frazzanò (ME) ai sensi del-l’art. 6 della legge n. 362/1991, con l’obbligo dell’osservan-za delle norme vigenti in materia e degli orari di serviziostabiliti dal sindaco secondo le esigenze della popolazionelocale, nelle more del conferimento della sede farmaceuti-ca a mezzo di pubblico concorso.
Art. 3
L’apertura del dispensario è subordinata al sopral-luogo igienico sanitario dei locali, da effettuarsi a cura delcompetente ufficio dell’A.S.P. di Messina, che ne invieràcopia a questo Assessorato regionale della salute, servizio7 - Farmaceutica.
Art. 4
La presente autorizzazione non è trasferibile ed èrevocabile in qualsiasi momento e comunque è da rite-nersi automaticamente revocata all’esito dell’espleta-mento delle procedure concorsuali per il conferimentodefinitivo della sede unica rurale di Frazzanò di cui allavigente pianta organica.
Il presente decreto verrà notificato all’interessato conraccomandata A/R, al comune di Frazzanò (ME), al-l’Azienda sanitaria provinciale di Messina, agli ordini
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provinciali dei farmacisti della Regione siciliana, alMinistero della salute, alla Federazione ordini dei farma-cisti italiani, alla dott.ssa Caruso Rosa Maria, ed allaGazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblica-zione per esteso.
Palermo, 15 marzo 2013.
SAMMARTANO
(2013.12.696)028
DECRETO 22 marzo 2013.
Modifica del limite di rimborsabilità degli inibitori dellapompa acida.
L’ASSESSORE PER LA SALUTE
Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833, istitutiva del
S.S.N.;Visto il D.Lvo n. 502/92, riguardante il riordino della
disciplina della materia sanitaria a norma dell’art. 1 dellalegge 23 ottobre 1992, n. 421, e successive modificazioni;
Visto l’art. 32, comma 9, della legge n. 449/1997, ilquale prevede che le regioni, le aziende unità sanitarielocali e le aziende ospedaliere sono tenute ad assicurareun’attività di vigilanza e controllo sull’uso corretto ed effi-cace delle risorse attraverso un’analisi sistematica dei daticoncernenti le attività ospedaliere e le attività relative aglialtri livelli di assistenza e i relativi costi;
Visto il decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229, esuccessive modificazioni;
Vista la legge 23 dicembre 2000, n. 388;Vista la legge 16 novembre 2001, n. 405;Visto il D.P.C.M. 29 novembre 2001 sui Livelli essen-
ziali di assistenza e successive modificazioni;Visto il decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, come
convertito con la legge 24 novembre 2003, n. 326, ed inparticolare l’art. 48 “Tetto di spesa per l’assistenza farma-ceutica” che stabilisce che il riconoscimento alle regionidel finanziamento integrativo al fondo sanitario “restacondizionato anche al rispetto da parte delle regionimedesime dell’obiettivo per la quota a loro carico sullaspesa farmaceutica previsto dall’art. 48 del sopra citatoD.L. n. 269/2003;
Vista la legge 30 dicembre 2004, n. 311, ed in partico-lare l’articolo 1, commi 181 e 183;
Vista l’intesa stato-regioni del 23 marzo 2005 ed, inparticolare, l’art. 9 “Comitato paritetico permanente perl’erogazione dei LEA” e l’art. 12 “Tavolo di verifica degliadempimenti”;
Visto il D.D.G. n. 6267 del 19 settembre 2005, recante“Linee guida per la corretta prescrizione a carico delS.S.N. e regolamento per le contestazioni ai sensi dell’art.1, comma 4, della legge n. 425/96”;
Tenuto conto del protocollo d’intesa del 28 settembre2006 tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome diTrento e di Bolzano sul nuovo patto per la salute;
Vista la legge del 27 dicembre 2006, n. 296 ed, in par-ticolare, l’articolo 1, comma 796, lettera l);
Vista la legge regionale 2 maggio 2007, n. 12, recante“Misure di risanamento del sistema sanitario regionale.Interventi in materia di assistenza farmaceutica conven-zionata” ed in particolare l’art. 9;
Visto il decreto n. 859 del 17 maggio 2007, con il qualesono state disciplinate le modalità di attuazione delle
disposizioni contenute ai commi 1 e 2 del citato art. 9segnatamente riferite all’applicazione del prezzo di rim-borso di riferimento all’interno della categoria degli inibi-tori della pompa acida;
Vista la legge regionale 14 aprile 2009, n. 5, di riordi-no del servizio sanitario regionale;
Visto il D.A. n. 3107 del 15 dicembre 2012 e, in parti-colare, l’art. 3 del decreto medesimo che ridetermina illimite di rimborsabilità riconosciuto dal S.S.R. nell’ambi-to della categoria terapeutica degli inibitori della pompaacida;
Visto il D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modi-ficazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, che all’articolo15 dispone che a far data dal 2013 l’onere a carico delS.S.N. per l’assistenza farmaceutica territoriale non puòsuperare l’11,35% della spesa sanitaria complessiva;
Considerato, altresì, che con l’applicazione del suddet-to limite di rimborsabilità, di cui al D.A. n. 409/2013, alleconfezioni con dosaggio massimo, i medicinali a base diesomeprazolo comporterebbero un onere maggiore a cari-co del SSR rispetto a quelle a base di altri inibitori dellapompa acida;
Ritenuto, pertanto, di dover rivedere ulteriormente ilprezzo di riferimento per i medicinali appartenenti allacategoria ATC A02BC, alla luce delle nuove liste di traspa-renza AIFA;
Decreta:
Art. 1
Nell’ambito della categoria terapeutica degli inibitoridella pompa acida (ATC A02BC), ove prescritti su ricetta-rio S.S.N. alle condizioni e limitazioni previste dalle noteAIFA 1 e 48 e nel rispetto delle indicazioni autorizzate dicui alle relative schede tecniche, il limite di rimborsabilitàriconosciuto dal S.S.R. è quello determinato sulla base delcosto per confezione, riferito al prezzo al pubblico, nonsuperiore ad € 5,89 per le specialità appartenenti alla sud-detta categoria ad alto dosaggio (lansoprazolo 30 mg,omeprazolo 20 mg, esomeprazolo 40 mg, pantoprazolo 40mg e rabeprazolo 20 mg) e € 3,21 per quelle a bassodosaggio (lansoprazolo 15 mg, omeprazolo 10 mg, esome-prazolo 20 mg e 10 mg, pantoprazolo 20 mg e rabeprazo-lo 10 mg).
La differenza fra il limite di rimborsabilità come sopradeterminato e il prezzo del farmaco prescritto con costoper confezione superiore a quello fissato è corrisposta dal-l’utente.
Resta fermo quant’altro previsto dall’art. 9 della leggeregionale n. 12/07, come disciplinato con decreto 17 mag-gio 2007, n. 859.
Art. 2
Il presente decreto sarà trasmesso alla GazzettaUfficiale della Regione siciliana per la pubblicazione e ledisposizioni ivi contenute entrano in vigore il giorno suc-cessivo a quello di pubblicazione.
Palermo, 22 marzo 2013.
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ASSESSORATO DELLA SALUTE
ASSESSORATO DELLE AUTONOMIE LOCALIE DELLA FUNZIONE PUBBLICA
DECRETO 26 marzo 2013.
Recepimento del documento “Raccomandazioni in meri-to all’applicazione di accertamenti e trattamenti sanitariobbligatori per malattie mentali”.
L’ASSESSORE PER LA SALUTEE
L’ASSESSORE PER LE AUTONOMIE LOCALIE LA FUNZIONE PUBBLICA
Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge 13 maggio 1978, n. 180, recante “Accer-
tamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori”;Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833, istitutiva del
servizio sanitario nazionale;Vista la legge regionale 14 settembre 1979, n. 215,
recante “Riorganizzazione della tutela della salute menta-le nella Regione siciliana”;
Visto il D.A. San. 8 luglio 1981 “Approvazione delpiano relativo alla programmazione sul territorio dellestrutture per la realizzazione del servizio territoriale ditutela della salute mentale”;
Visto il D.A. San. 5 agosto 1991 “Istituzione dei dipar-timenti di salute mentale nelle UU.SS.LL. della Regionesiciliana”;
Visto il D.P.R. 7 aprile 1994 relativo all'approvazione delprogetto obiettivo “Tutela della salute mentale 1994-96”;
Visto il D.P.R. 10 novembre 1999 relativo all'approva-zione del progetto obiettivo “Tutela della salute mentale1998-2000”;
Vista la legge regionale 14 aprile 2009 n. 5 “Norme peril riordino del Servizio sanitario regionale”;
Visto il D.P.Reg. del 18 luglio 2011 “Piano della salute2011-2013”;
Visto il D.A. salute del 27 aprile 2012 “Piano strategicoper la salute mentale”;
Visto il documento di “Raccomandazioni in meritoall’applicazione di accertamenti e trattamenti sanitariobbligatori per malattie mentali”, di cui all’atto n.09/038/CR/C7 della Conferenza delle Regioni e delleProvince autonome;
Ritenuto doversi procedere al recepimento delle sum-menzionate raccomandazioni;
Decretano:
Art. 1
Per quanto espresso in premessa, viene recepito, aifini dell'applicazione sul territorio regionale, il documen-to di “Raccomandazioni in merito all’applicazione diaccertamenti e trattamenti sanitari obbligatori per malat-tie mentali”, di cui all’atto n.09/038/CR/C7 della Conferen-za delle Regioni e delle Province autonome, allegato alpresente decreto di cui ne costituisce parte integrante.
Art. 2
Il presente decreto sarà trasmesso alla GazzettaUfficiale della Regione siciliana per la pubblicazione.
Palermo, 26 marzo 2013.
BORSELLINO
VALENTI
Allegato
CONFERENZA DELLE REGIONIE DELLE PROVINCE AUTONOME
09/038/CR/C7
RACCOMANDAZIONI IN MERITOALL’APPLICAZIONE DI ACCERTAMENTI E TRATTAMENTI
SANITARI OBBLIGATORI PER MALATTIA MENTALE(Art. 33 - 34 - 35, legge 23 dicembre 1978, n. 833)
PremessaIl documento contiene indicazioni e raccomandazioni tese a
facilitare l’applicazione, coerente e omogenea su tutto il territorionazionale, delle procedure ASO e TSO di cui agli articoli 33-34-35della legge n. 833/78. In questi articoli si trova il riferimento all'art.32 della Costituzione per il quale è lecito curare la salute di un citta-dino, contro la sua volontà, solo nei casi previsti dalla legge.
È alla luce di questo principio che va letta la delimitazione, pre-vista dall’art. 34, delle condizioni in cui ad una persona, affetta damalattia mentale, è lecito imporre interventi obbligatori.
Nel primo comma dell'art. 33 della legge n. 833/78 leggiamo che“gli accertamenti e i trattamenti sanitari sono di norma volontari”.Con ciò viene affermato un duplice diritto: alla difesa della salute ealla libertà individuale nell’esercizio di questo diritto. Ogni forma diintervento sanitario che prescinda dal consenso viene considerataun’eccezione, di cui restringere la portata, salvaguardando i dirittidella persona dalle limitazioni che ne derivano. Da ciò una certacomplessità delle procedure che regolano gli accertamenti e i tratta-menti sanitari obbligatori per malattia mentale. Questa complessitàè una delle ragioni delle difformità di applicazione sul territorionazionale, tra una regione e l’altra e, spesso, nella stessa regione, trail territorio di una ASL e l’altro.
Questo documento si pone nella prospettiva di rimediare alladiversificazione delle procedure nell’esecuzione delle ordinanze perinterventi sanitari obbligatori e vuole esplicitare e chiarire l’applica-zione delle norme e fornisce l’indicazione di buone pratiche per idiversi attori chiamati in causa per l’applicazione delle procedure.
Le raccomandazioni saranno esposte nei seguenti capitoli:1) garanzie amministrative e giurisdizionali;2) procedure per l’accertamento sanitario obbligatorio (ASO);3) procedure per il trattamento sanitario obbligatorio (TSO) in
degenza ospedaliera;4) procedure per il TSO extra ospedaliero;5) libertà di scelta da parte del paziente;6) individuazione del luogo in cui attuare il TSO;7) circostanze in cui non si applicano le procedure ASO/TSO;8) procedure ASO e TSO in età evolutivaRendendo operative, nel modo più completo, le garanzie intro-
dotte dalla legge, si migliora la risposta in termini di qualità dellacura ed efficacia dei servizi che vi sono preposti, introducendo queivalori di trasparenza delle procedure, permeabilità dei luoghi di cura,valutabilità delle prestazioni, sempre più rilevanti nella nostra socie-tà. L’integrale applicazione delle norme darà più chiarezza alle pro-cedure, favorirà una maggiore omogeneità di esercizio in tutto il ter-ritorio nazionale. Sarà difeso così il diritto del paziente a riceverecure nel pieno rispetto della sua dignità e della sua volontà e si ridur-rà l’allarme sui rischi cui i medici vanno incontro a causa della com-plessità di queste norme, ridando tranquillità all’esercizio professio-nale anche nelle circostanze eccezionali previste dalla legge n. 833/78per le alterazioni psichiche.
L’applicazione di tutte le procedure previste dalla legge può sem-brare a qualcuno un inutile dispiegamento di atti burocratici. Maprima di pensare a un eccesso formale di garanzie, dovremmo nondimenticare l’importanza dei diritti che sono con ciò garantiti, comequello alla libertà personale e il diritto di decidere sulla propria salu-te. Di fronte alla constatazione che non sempre la quantità di energiee tempo impiegati per gli adempimenti previsti dalla legge è propor-zionale al risultato, si dovrebbe valorizzare il significato pedagogicodell’applicazione della legge: si testimonia al paziente il rispetto per-sonale e sociale cui ha diritto, realizzato anche con il puntuale rispet-to delle leggi, si sottolinea l’importanza che la sua adesione volonta-ria ha per la progettazione condivisa di un intervento terapeutico,con ciò favorendo una contrattazione per una presa in carico postTSO da parte dei presidi e servizi territoriali.
Certamente la prospettiva migliore in cui affrontare e risolvere ledifficoltà che si incontrano nella gestione degli interventi psichiatriciobbligatori è quella che nasce dalla loro collocazione nell’ambitodella totalità della psichiatria e di una pratica di salute mentale. È quiche ci si può interrogare sulla efficacia delle prestazioni di prevenzio-ne, di cura e di riabilitazione; sulla adeguatezza delle risorse disponi-bili (non solo in termini di posti letto, ma anche di operatori qualifi-cati sul territorio); sulla razionalità dell’organizzazione rispetto alle
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risorse disponibili e ai bisogni degli utenti; sulla integrazione dellarete dei servizi. Soltanto soluzioni adeguate dei problemi della retedei servizi di salute mentale, rendono credibile l’impegno, cui ci sol-lecita la legge, a riportare nell’ordinaria modalità di gestione del biso-gno psichiatrico quelle che sono eccezioni, e cioè gli interventi fattisenza il consenso del paziente.
In fase applicativa le Regioni e le Province autonome di Trento edi Bolzano garantiranno, sul proprio territorio, una diffusa cono-scenza di queste raccomandazioni e ne promuoveranno l’applicazio-ne. A tal fine, se non l’hanno già fatto, favoriranno, nel territorio dicompetenza, la partecipazione di tutte le istituzioni coinvolte (comu-ne, polizia municipale, pronto soccorso ospedaliero, 118, DSM,SPDC, servizi di NPIA, tribunale dei minorenni, polizia di stato, cara-binieri, vigili del fuoco, ecc.) in un coordinamento per l’attuazioneuna corretta applicazione delle procedure di intervento sanitarioobbligatorio, anche attraverso la siglatura di protocolli applicativi;attiveranno programmi di formazione interprofessionale per la con-divisione delle competenze necessarie.
Nel monitoraggio delle attività sanitarie una particolare atten-zione sarà riservata ai servizi e alle prestazioni per l’urgenza psichia-trica e agli interventi sanitari obbligatori che eventualmente ne sca-turiscono, sia in età adulta che in età evolutiva. I dati raccolti saran-no utilizzati per implementare la prevenzione di ASO e TSO e pervalutare l’adeguatezza dei servizi in modo da introdurre nei PSReventuali correttivi.
Tutte queste iniziative sono condizioni necessarie, anche se nonsufficienti, per rendere più esigibile, alla persona affetta da malattiamentale, il diritto alla salute, nel rispetto della sua dignità e con leminori limitazioni possibili della sua libertà.
1. Garanzie amministrative e giurisdizionaliLa legge assicura garanzie alla persona sottoposta agli interven-
ti sanitari obbligatori e fa corrispondere alle crescenti limitazionidella libertà personale livelli crescenti di garanzia.
Le procedure di intervento obbligatorio, ASO e TSO, vengonoattivate quando il dovere di intervenire a beneficio del paziente, inconflitto con il dovere di rispettare il diritto alla libertà del cittadino,viene giudicato prevalente su quest’ultimo. Il punto di applicazionedella norma non è il rifiuto dell’intervento ma il bisogno dell’inter-vento per disturbo psichico: l’attualità e la gravità di essi sono gi ele-menti valutati per primi. Nel momento stesso in cui la legge imponeal cittadino un obbligo che riguarda la difesa della sua salute, riaffer-ma i diritti di cui deve poter usufruire nonostante il suo stato dimalattia: i diritti civili e politici, il diritto alla libera scelta del medi-co e del luogo di cura, il diritto di comunicare con altri a sua sceltaanche quando la sua libertà di movimento è limitata, il diritto di agirein giudizio (per opporsi, davanti al Tribunale, all’ordinanza ammini-strativa che gli ha imposto l’obbligo di curarsi).
La procedura di ASO in cui l’ordinanza del sindaco rende esecu-tiva la richiesta del medico, viene a configurare una circostanza incui la privazione della libertà personale si prevede sia di breve dura-ta e, comunque, non superiore a quella necessaria a realizzare le con-dizioni in cui il medico sia messo in grado di valutare lo stato men-tale del paziente, decidere la eventuale necessità e forma della presain carico. L’ASO va effettuato in un luogo facilmente accessibile atestimoni che garantiscano la trasparenza delle procedure attuate;può avvenire al domicilio del paziente, in un servizio territoriale opresso il Pronto soccorso di un ospedale; non può avvenire in strut-ture riservate alla degenza ospedaliera.
Il TSO extra ospedaliero è caratterizzato dalla sola garanziaamministrativa costituita dall’ordinanza del sindaco. La sua esecu-zione viene realizzata in un luogo senza particolari vincoli di acces-so, in contatto con i luoghi di vita. La prassi consolidata ha limitatola durata del TSO extra ospedaliero a giorni sette, in analogia con ilTSO in degenza ospedaliera.
Per il TSO in degenza ospedaliera è previsto il massimo di garan-zia: alla proposta iniziale, motivata, del medico, si deve aggiungere laconvalida fatta da un medico appartenente alla unità sanitaria loca-le, che effettua una seconda valutazione. L’ordinanza del sindaco atti-va la procedura di TSO: nelle 48 ore che il sindaco ha a disposizionedopo aver ricevuto la certificazione di convalida alla proposta diTSO, egli non deve svolgere nessuna indagine supplementare.
L’intervallo di 48 è il tempo massimo in cui un apparato ammi-nistrativo deve potersi attivare. La riduzione di questo intervallo alminimo certamente giova ad una rapidità della risposta al bisognodel paziente ed è pertanto in questa direzione che i comuni dovreb-bero muoversi.
Entro le 48 ore successive all’avvenuto ricovero il sindaco fanotificare, a mezzo messo comunale, il proprio provvedimento al giu-dice tutelare nella cui circoscrizione rientra il comune.
“Il giudice tutelare, entro le successive 48 ore, assunte le infor-mazioni e disposti gli eventuali accertamenti “ provvede con decretomotivato a convalidare o non convalidare il provvedimento.
Con ciò la legge dà facoltà al giudice di non accontentarsi deidocumenti che gli sono pervenuti, ma di compiere indagini per unavalutazione che non potrà essere solo della correttezza formale delprovvedimento, ma anche nuova valutazione del caso cui il provvedi-mento si riferisce e quindi, anche valutazione sanitaria, per la qualeutilizzerà i supporti tecnici necessari.
La durata di sette giorni del TSO in degenza ospedaliera implicala convinzione che questo tempo sia sufficiente a permettere la presain carico del paziente da parte della rete di servizi, grazie alla collo-cazione del SPDC nel dipartimento di cui fanno parte anche i serviziterritoriali, al fine di instaurare altre modalità di rapporto con ilpaziente che favoriscano la libera accettazione della cura, o formeattenuate di intervento obbligatorio come il TSO non ospedaliero; ecomunque tali da garantire una continuità terapeutica.
Il TSO in degenza ospedaliera viene considerata dalla legge laforma massima della limitazione della libertà personale.
Quindi non è consentito un TSO extra ospedaliero che si confi-guri come un TSO ospedaliero senza le garanzie corrispondenti pre-viste dalla legge.
Prima di avviare un intervento obbligatorio (accertamento otrattamento) è necessario che il servizio territoriale compia tentativimirati a coinvolgere il paziente e motivarlo all’intervento; infatti lalegge prescrive “iniziative rivolte ad assicurare il consenso e la parte-cipazione da parte di chi vi è obbligato” (art. 33, comma 5). La leggeindica inoltre la necessità, “per ridurre il ricorso ai trattamenti sani-tari obbligatori”, di iniziative di prevenzione e di educazione sanita-ria. In tale fattispecie potrebbero rientrare programmi di prevenzio-ne centrati sui casi per i quali siano stati attivati TSO ripetuti, nel-l’ambito di programmi di riduzione dei ricoveri ospedalieri per ipazienti c.d. dalla porta girevole.
Va ribadito che solo l’attualità delle alterazioni psichiche e ilrifiuto attuale del trattamento necessario giustificano il TSO.
Qualsiasi medico è abilitato al riconoscimento della presenza di“alterazioni psichiche tali da richiedere urgenti interventi terapeuti-ci” (L. n. 833/78, art. 34, comma 4), ma ove siano presenti servizi ter-ritoriali di salute mentale, è lo psichiatra incardinato in tali servizi, ol’équipe territoriale, a intervenire direttamente.
Si ricorda che il commissario europeo ai diritti civili ha censura-to la legislazione italiana che, in materia di interventi obbligatori permalattia mentale, non prescrive l’intervento di uno psichiatra.
Quanto alla “ulteriore durata presumibile del trattamento” di cuiparla la legge, nella prassi corrente vi è la tendenza ad applicare illimite di sette giorni. Questo è un esempio di una ulteriore garanziaofferta al paziente perché comporta l’introduzione, nel trattamento,di una periodica rivalutazione. La continuazione della degenza inTSO, con relativa limitazione della libertà personale, richiede unaconvalida amministrativa (dal sindaco) cui segue la convalida giuri-sdizionale (da parte del giudice tutelare).
Garanzie supplementari scaturiscono, per il TSO extra ospeda-liero, dalla possibilità offerta a chiunque di “rivolgere al sindacorichiesta di revoca o modifica del provvedimento con il quale è statodisposto o prolungato il TSO”.
Per il TSO in degenza ospedaliera “chi è sottoposto a TSO, echiunque vi abbia interesse, può proporre al tribunale competenteper territorio ricorso contro il provvedimento convalidato dal giudi-ce tutelare”. Anche il tribunale ha facoltà di fare una indagine supple-mentare e quindi pronunziarsi in merito al provvedimento impugna-to.
Non è forse superfluo precisare che quando la legge prescriveche la proposta e la convalida mediche siano motivate, intende cheaccanto agli elementi che permettono l’identificazione certa dellapersona oggetto dell’intervento e gli elementi di identificazione degliestensori della proposta e della convalida (il giudice tutelare cui èdemandato il compito di convalidare o non convalidare l’ordinanzadel sindaco, deve poterli consultare, se necessario, per ulteriori chia-rimenti e informazioni), siano riassunte le informazioni che rendonocomprensibile la situazione, raccolte e descritte le emergenze riscon-trate di persona che hanno portato i medici alla convinzione chefosse necessario un TSO. La motivazione quindi non può limitarsialla diagnosi e alla valutazione della gravità del caso, ma deve ripor-tare gli elementi raccolti a prova della sussistenza delle condizionidalla legge per il TSO. È opportuno, per il TSO in degenza ospedalie-ra, ma anche per l’ASO e per il TSO extraospedaliero, che siano docu-mentati gli interventi fatti “per assicurare il consenso e la partecipa-zione da parte di chi vi è obbligato”. In questi ultimi casi, sarà cosìevitata, di fronte a contestazioni e ricorsi all’autorità amministrativae al tribunale, la necessità di raccogliere a posteriori una documenta-zione che giustifichi l’intervento del medico.
Il diritto riconosciuto all’infermo, nel corso del TSO, di comuni-care con chi ritenga opportuno, costituisce una ulteriore garanzia peril paziente. Non solo è un rimedio contro l’isolamento ma anche con-tro i soprusi a cui lo stato di scarsa contrattualità potrebbe esporlo,ed anche rimedio al timore di esserlo.
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Le persone ricoverate volontariamente in SPDC, se viene menoil loro assenso alle cure dovrebbero essere dimesse, salvo il configu-rarsi di una situazione di urgenza o l’esistenza delle condizioni previ-ste per il TSO in degenza ospedaliera, che deve essere attivato con legaranzie previste dalla legge.
2. Procedure per l’ASOLa procedura dell’ASO per malattia mentale mira a garantire a
tutti i cittadini una corretta valutazione dei loro bisogni di cura,anche nei casi in cui il disturbo mentale possa essere di natura taleda menomare la consapevolezza stessa della malattia. L’ASO è per-tanto una procedura attivabile solo allo scopo di poter garantire lamigliore decisione in merito alla necessità di attivazione di un tratta-mento. C’è unanime consenso che, al fine di garantire la migliorevalutazione possibile, questa debba essere assicurata da un medicopsichiatra del dipartimento di salute mentale. Soprattutto nei casi diASO proposti dal DSM sarebbe opportuno che a valutare il pazientefosse sempre il medico territorialmente competente o un altro medi-co della stessa équipe.
Nel caso di cittadini già precedentemente in cura psichiatrica, leinformazioni dei professionisti, in pratica pubblica o privata, che ab-biano avuto in cura precedentemente il paziente, le richieste di inter-vento, avanzate dai familiari, dai vicini, dalle forze dell’ordine, sonoelementi che devono sollecitare l’intervento del medico, ma non pos-sono mai essere automaticamente sufficienti a motivare la richiesta diun ASO.
La proposta di ASO può essere avanzata sia da un medico delDSM che da altro medico.
a) Il medico del DSM potrà proporre l’ASO solo nei casi in cui:1. in base alle informazioni avute, appaia legittimo, in scien-
za e coscienza, ipotizzare la necessità urgente di una(prima o ennesima) valutazione psichica al fine di valuta-re la necessità di un trattamento psichiatrico ma lo psi-chiatra non riesca a visitare il cittadino perché ha potutosperimentare personalmente che la persona in questione(sia essa o meno già conosciuta) si sta sottraendo attiva-mente al contatto (allontanamento al momento dell’incon-tro, chiusura e rifiuto di permettere il contatto, non dispo-nibilità a concordare appuntamenti associata o meno aripetute irreperibilità)
2. nel caso in cui, pur avendo potuto visitare il paziente inqualità di medico proponente il TSO, non sia stato ingrado di attivare una seconda visita per la convalida previ-sta dalla legge, per il rifiuto attivo del paziente.
b) Il medico non psichiatra (medico della medicina generale,della continuità terapeutica, del 118) potrà proporre l’ASO,oltre che nelle due condizioni precedenti, anche allorquando,pur avendo potuto visitare il cittadino, nutrendo un dubbiosulla attualità di tutti gli elementi richiesti dalla legge per l’at-tivazione di una proposta di TSO, ritenga necessaria unavalutazione specialistica psichiatrica, visita per la quale peròil cittadino non fornisce il consenso.
La proposta motivata contiene anche indicazioni sul luogo piùopportuno – anche perché più accettato dal paziente – per l’esecuzio-ne dell’ASO. Precisato questo, e richiamato come appartenente allebuone pratiche il previo accordo del medico proponente con il diri-gente medico psichiatra della struttura pubblica (quando egli stessonon ricopra tale ruolo) su luogo, tempi e modalità di esecuzionedell’ASO, in linea generale è preferibile che l’ASO sia praticato in unservizio territoriale, in primo luogo nel CSM, ma anche in un centrodi salute o in un ambulatorio di medicina generale e, nelle ore di lorochiusura, al pronto soccorso del presidio ospedaliero.
La proposta motivata deve essere inoltrata al sindaco del comu-ne dove si trova la persona oggetto della stessa. Non è necessaria con-valida da parte di un secondo medico (art. 33 comma 4).
In ogni caso l’ASO non può essere svolto negli spazi di degenzadel SPDC.
L’ordinanza sindacale di ASO è eseguita dalla polizia municipa-le che accompagna la persona al luogo indicato perché vi si svolgal’accertamento richiesto. Il personale sanitario del DSM svolge fun-zioni di assistenza se, e quando, il DSM disponga di un servizio diintervento per l’urgenza psichiatrica; altrimenti sarà coinvolto il per-sonale del servizio del “118”.
Non è richiesta la notifica dell’ordinanza al giudice tutelare.Appartiene alla prassi consolidata ritenere che un’ordinanza di
ASO, non eseguita entro 48 ore, non sia più valida e si richieda unanuova proposta.
3. Procedure per il TSO in degenza ospedalieraLa procedura di TSO in degenza ospedaliera viene avviata dalla
proposta motivata di un medico che, avendo fatto di persona e in pre-senza la valutazione clinica, certifica l’esistenza delle condizionirichieste dalla legge per avviare detta procedura; la quale è possibile:
a) “solo se esistano alterazioni psichiche tali da richiedereurgenti interventi terapeutici”;
b) “se gli stessi non vengano accettati dall’infermo”;c) “se non vi siano le condizioni e le circostanze che consentano
di adottare tempestive ed idonee misure sanitarie extraospe-daliere”.
Condizione essenziale per l’attivazione è che la proposta sia con-validata dalla certificazione di un medico, della Azienda sanitariapubblica, che faccia, di persona, una seconda valutazione e la descri-va in modo da motivare la convalida.
Il personale medico del servizio di continuità assistenziale ha irequisiti previsti dall’art. 34 per il medico che deve convalidare laproposta di TSO: è cioè equiparato al personale medico della struttu-ra sanitaria pubblica. Tuttavia la presenza nelle ASL/AO di servizidipartimentali di salute mentale permette di garantire la pratica, giàampiamente diffusa e da raccomandare perché diventi la praticadominante, dell’intervento di uno psichiatra del servizio pubblico,almeno nella fase di convalida del TSO. Nulla vieta che proponente econvalidante si parlino e decidano insieme; in tal modo tutte lepotenzialità del sistema che richiede l’intervento di due medicipotrebbero essere usate a favore del paziente piuttosto che per realiz-zare una garanzia che rischia di essere puramente formale.
Medico proponente e medico convalidante si assicureranno chela propria certificazione giunga al sindaco del comune dove fisica-mente si trova il paziente. Il sindaco, avendo, entro le 48 ore succes-sive stilata l’ordinanza, dà mandato alla polizia municipale di ese-guirla.
La titolarità della procedura di TSO appartiene alla poliziamunicipale in tutta la fase di ricerca dell’infermo e del suo trasportoal luogo dove inizierà il trattamento; al personale sanitario spetta lacollaborazione per suggerire le precauzioni opportune per renderemeno traumatico il procedimento e per praticare gli interventi sani-tari che si rendessero necessari. La collaborazione tra le due compo-nenti permetterà di conciliare sicurezza e qualità dell’assistenza.
Quindi la polizia municipale è presente per tutta la fase di attua-zione del TSO, fino al ricovero in SPDC, esercitando ogni sollecita-zione necessaria per convincere il paziente a collaborare, nel rispettodella dignità della persona.
La polizia municipale attiva, se non sono già stati attivati, i ser-vizi della ASL, in applicazione dell'art 33, il quale stabilisce che ASOe TSO sono attuati dai presidi e servizi sanitari pubblici territoriali.
Nelle ore di apertura dei servizi territoriali o se nel DSM compe-tente per territorio è attivo un servizio di urgenza psichiatrica, saràcompito di questo fornire il personale per l’assistenza sanitaria sem-pre necessaria durante l’attuazione dell’ordinanza di TSO e quindiper accompagnare il paziente al SPDC indicato nell’ordinanza diricovero. Per le ore della giornata in cui il servizio di urgenza non èufficialmente in funzione, e nei luoghi dove non esiste affatto, sarà il“118” a garantire l’intervento sanitario pubblico necessario per l’at-tuazione del TSO. Queste raccomandazioni si applicano alle situazio-ni per le quali non è stata trovata una organizzazione soddisfacentee stabile.
Non vanno a inficiare quelle pratiche che hanno trovato unassetto positivo con una diversa organizzazione e/o grazie ad accordiefficaci con il servizio del “118”.
Nei protocolli locali, stilati con la partecipazione di tutte le isti-tuzioni interessate, saranno previste le modalità con cui le diverseagenzie garantiscono personale e altre risorse necessarie, compresal’ambulanza, o altri mezzi di trasporto da utilizzare.
L’accettazione in SPDC richiede l’esecutività dell’ordinanza diTSO.
Le 48 ore disponibile per la notifica, da parte del messo comu-nale, al giudice tutelare dell’ordinanza di TSO in condizioni di degen-za ospedaliera, decorrono dal momento del ricovero che viene atte-stato dal medico accettante con firma autografa su copia dell’ordi-nanza del sindaco, che gli è presentata dalla polizia municipaleaccompagnante il paziente in SPDC, o con certificato a parte.
L’eventuale prolungamento della durata del TSO, dopo la sca-denza dei primi sette giorni, avviene in seguito a una proposta moti-vata del responsabile del SPDC, in cui il paziente è stato ricoverato,al sindaco. La dizione “in tempo utile”, che è inserita nella descrizio-ne della procedura, è comunemente intesa nel senso che deve giun-gere al sindaco 48 ore prima della scadenza del TSO perché questisono i termini temporali indicati nel primo comma dell'art. 35. Nellaprassi corrente il rinnovo del TSO avviene, se è ancora necessario,ogni sette giorni.
4. Procedure per il TSO extra ospedalieroLe caratteristiche del TSO extra ospedaliero si sono andate chia-
rendo a partire dalle formulazioni introdotte dalle leggi regionali inmateria che hanno dato un contributo interpretativo e non soloapplicativo, alla legge. La disomogeneità di applicazione, nelle diver-
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se realtà locali, porta a formulare raccomandazioni più precise diquelle adottate per le altre circostanze e sollecita a un monitoraggiopiù attento delle modalità di esecuzione della procedura e sui luoghideputati alla sua realizzazione.
Quello extra ospedaliero si configura come la forma di TSO atti-vabile nel caso in cui, pur sussistendo le prime due condizioni previ-ste per il TSO in degenza ospedaliera, e cioè le alterazioni psichichetali da richiedere urgenti interventi terapeutici e la non accettazionedegli stessi da parte dell’infermo, manca invece la terza ed è quindipossibile “adottare tempestive ed idonee misure sanitarie extra ospe-daliere”.
L’ordinanza di tale TSO si caratterizza per il fatto che obbligauna persona a curarsi, ma il luogo non è vincolato a precise caratte-ristiche. Il luogo costituisce solo parte delle condizioni materiali chepermettono alla cura (qualunque modalità di cura indicata dal medi-co) di essere praticata e verificata. La logica del TSO extra ospedalie-ro è che la cura non incida troppo negativamente sulla vita delpaziente, venendo a limitarla più di quanto il disturbo psichico o lamalattia mentale non la limitino. I luoghi più spesso indicati sono lacasa del paziente (con l’attivazione di visite domiciliari), il centro disalute mentale (obbligando il paziente a visite ambulatoriali).
Nella pratica corrente l’ordinanza di TSO extra ospedaliero daparte del sindaco viene spesso comunicata al giudice tutelare, benchétale atto non sia richiesto dalla legge. Si tratta di una garanziaaggiuntiva per il cittadino vista come persona in una situazione didebolezza e meritevole di una protezione supplementare. Una talesegnalazione permette al giudice tutelare, assunte le informazioni edisposti gli eventuali accertamenti previsti dal comma 2, dell'art. 35,di mettere in atto quanto previsto in detto articolo: “qualora ne sus-sista la necessità il giudice tutelare adotta i provvedimenti urgentiche possono occorrere per conservare e per amministrare il patrimo-nio dell’infermo”. A ciò vanno aggiunti i benefici previsti dalla leggen. 6 del 9 gennaio 2004 sull’amministratore di sostegno. Questa pra-tica, benché non obbligatoria, va tuttavia raccomandata sia al sinda-co che emette l’ordinanza, sia al medico che fa la proposta.
Per il TSO extra ospedaliero vale quanto indicato dal comma 4dell'art. 33: “i trattamenti sanitari obbligatori sono attuati dai presidie servizi sanitari pubblici territoriali”. Spettano quindi ai servizi delDSM. Questo viene ribadito dal comma 3 dell'art. 34.
5. Libertà di scelta del luogo e del servizio in caso di ASO/TSOL’art. 33, comma 2, ricorda che anche gli accertamenti e i tratta-
menti sanitari obbligatori non debbono violare il principio del“rispetto della dignità della persona e dei diritti civili e politici”, com-preso il diritto alla libera scelta del medico e del luogo di cura.Quest’ultimo viene limitato dall’espressione “per quanto è possibile”.Pertanto deve essere garantita al paziente la libera scelta del luogo edel servizio, nei limiti dalla disponibilità di posti letto e da quelliimposti dalla precauzione di non sottoporre il paziente ad un viaggiodi trasferimento di durata eccessiva.
Comunque occorre verificare la disponibilità, del servizio sceltodal paziente, ad accoglierlo e a svolgere un programma che prevedala presa in carico successiva o l’impegno a favorire il ritorno al DSMinviante. Di questa mediazione si farà carico il DSM del luogo doveavviene l’avvio della procedura di TSO.
La scelta del paziente, che non è stato possibile rispettare nel-l’immediato, deve sempre essere tenuta presente ed esaudita “perquanto è possibile”, conciliandola con i vantaggi che scaturiscono dalmantenere il paziente più vicino possibile al contesto di vita, valoriz-zando la territorialità dei servizi come garanzia di continuità dellapresa in carico curativa ed assistenziale.
6. Individuazione del luogo in cui attuare il TSOIl sindaco, dovendo indicare il luogo dove trasportare l’infermo,
deve conoscere la disponibilità di un posto letto in SPDC e quindidecidere per l’SPDC più vicino sulla base delle informazioni che ilsistema 118 raccoglie e fornisce.
Tutti gli SPDC dovrebbero avere una organizzazione abbastanzaelastica per quanto riguarda la disponibilità di posti letto e di perso-nale, tale da accogliere provvisoriamente in TSO un paziente che siagiunto in reparto nonostante tutte le precauzioni adottate per evitareun ricovero su posto sopranumerario. Per questi casi la ricerca delposto letto definitivo è un compito la cui soluzione va attribuita conchiarezza e spetterà ai protocolli locali dare indicazioni in materia.Per il trasferimento del paziente occorre una nuova ordinanza delsindaco e il paziente viene trasportato dall’ambulanza ospedaliera eaccompagnato dalla polizia municipale del comune che ha emessol’ordinanza.
Il ricovero in un SPDC fuori Regione, in caso di mancanza diposti letto, si giustifica con la necessità di ottemperare all’obbligodella cura. Per ridurre al minimo il disagio del paziente si dovrebberispettare sempre il criterio di scegliere il SPDC più vicino.
Anche i trasferimenti di pazienti, dal SPDC indicato nell’ordi-nanza di TSO a quello di residenza del paziente, devono avvenire nelrispetto della dignità della persona e attuati per favorire i benefici diuna successiva, più adeguata, presa in carico che garantisca una con-tinuità terapeutica.
Questa esigenza mette in secondo piano il rispetto di modalità or-ganizzative troppo rigide o di regole amministrative (salvo quelle giàcodificate per quanto riguarda la mobilità sanitaria) e tiene conto del-le reali condizioni di vita, di scuola e di lavoro che possono vedere il pa-ziente soggiornare in un luogo diverso dalla residenza formale.
7. Circostanze in cui non si applicano le procedure ASO/TSOÈ bene ricordare che la legge restringe in modo puntuale le circo-
stanze in cui si è legittimati ad attivare una procedura di TSO: non ognidisturbo psichico o ogni rifiuto del paziente sono condizioni sufficien-ti. L’assenza delle condizioni per il TSO, insieme con la mancata accet-tazione volontaria di interventi terapeutici, non esime il medico dalmantenere un’attenzione alla situazione del paziente, attivando inter-venti che garantiscono la permanenza di qualche forma di interazionenel tempo e favoriscano la motivazione del paziente alla cura.
Esistono poi interventi che non necessitano dell’attivazione diun TSO: l’esempio tipico è costituito dai disturbi di coscienza, o dallegravi forme di deterioramento mentale su base organica, in cui ilpaziente non è in grado di esprimere né consenso né dissenso.
Gli urgenti interventi terapeutici, citati dalla legge come unadelle determinanti della proposta di TSO, non sempre configuranouna situazione di urgenza psichiatrica in senso proprio. Va ricordatoche, per pacifico riconoscimento della letteratura dedicata al tema,l’urgenza vera è rara in psichiatria. Ma, quando si presenta, la situa-zione richiede un’assistenza sanitaria non discontinua e il dovere delmedico è assicurarla con la propria presenza e/o attraverso l’attiva-zione di tutte le misure, compreso il ricovero, atte a salvaguardare ilpaziente. Il dovere di curare è allora prevalente e comporta che ilmedico non abbandoni il malato senza essersi assicurato che altri, epiù adeguatamente, intervengano. In questi casi far ricorso unica-mente alle procedure ASO e TSO, può essere inadeguato rispetto allagravità dell’urgenza, soprattutto se la loro attivazione comporta unallungamento pericoloso dei tempi necessari alla creazione di ade-guate condizioni di assistenza.
Pertanto il medico, qualora ravvisi condizioni eccezionali dinecessità ed urgenza, e ove ricorrano oggettive esigenze di salvaguar-dare la persona dal pericolo attuale di un danno grave non altrimen-ti evitabile, è tenuto ad adempiere il proprio dovere professionaleattuando i provvedimenti opportuni e non differibili ed attivando lealtre agenzie dell’emergenza, sia sanitaria che delle forze dell’ordine.Messi in atto i provvedimenti urgenti, qualora persista ancora lanecessità di interventi terapeutici e si trovi di fronte al rifiuto del con-senso da parte dell’infermo, se ricorrono le altre condizioni previstedall’art. 34 della legge n. 833/78 il medico deve dare avvio alla proce-dura per il TSO.
In particolare, quando il medico ha la convinzione che nellasituazione con la quale è venuto a contatto ci sia un rischio di dannoper la vita e l’integrità delle persone coinvolte, rischio legato non soloal comportamento del paziente ma anche alle caratteristiche dell’am-biente di vita, è bene che oltre ad attivare interventi sanitari, richie-da anche l’intervento dell’autorità di pubblica sicurezza.
Queste forme di collaborazione diventeranno efficaci se ci saràuna certa sintonia tra le diverse istituzioni; la collaborazione andràprogrammata, regolamentata attraverso intese e protocolli, monito-rata e periodicamente valutata.
Va ricordato che tra le motivazioni del TSO non sono previste nél’incapacità di intendere e di volere, né lo stato di pericolosità. Il TSOnon è, in questi casi, lo strumento di elezione, per il suo caratteresanitario, destinato a facilitare la cura e non la scomparsa della peri-colosità.
Il rifiuto del trattamento di una malattia fisica può essere il sin-tomo di malattia psichica, che però deve essere diagnosticata clinica-mente e non solo presunta. Inoltre va ricordato che il TSO autorizzail solo trattamento delle alterazioni psichiche. Per il trattamento diquelle fisiche occorre comunque l’assenso del paziente, salvo quelche è previsto per l’urgenza e lo stato di pericolo immediato di vita.Il punto centrale della norma che regola il TSO non è il rifiuto dell’in-tervento medico, ma il bisogno di intervento per disturbo psichico.
Non si può negare che esistano rifiuti delle cure fisiche che sonoirrazionali in persone non in grado di valutare l’incidenza dellamalattia non curata sul proprio destino e non capaci di ricevere ecomprendere le informazioni sul proprio stato di salute necessarieper prendere una decisione consapevole. In questi casi la legge preve-de le procedure che portano alla valutazione della capacità di inten-dere e di volere e le modalità degli interventi legali.
In conclusione le norme TSO non sono applicabili, in linea gene-rale, per far fronte al rifiuto di intervento da parte del paziente affet-to da patologie somatiche.
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8. Procedure ASO e TSO in età evolutivaNegli articoli 33, 34 e 35 della legge n. 833/78 non sono citati in
alcun modo i minori. Se ciò da un lato fa pensare che per essi inmateria di ASO e TSO siano date per scontate le stesse procedure e iluoghi degli adulti, dall’altro non vanno dimenticati il ruolo ampia-mente codificato del tribunale per i minorenni, e la specifica com-plessità del problema del consenso nei minori. Si pongono quindialcuni nodi critici, che cercheremo di affrontare per definire una gri-glia decisionale per la gestione dei contrasti.
Il consenso alle cure nel rapporto tra genitori e minore.Nel rapporto con i bambini e ragazzi, il “consenso” a specifici
atti sanitari e la semplice collaborazione alla conoscenza della situa-zione da parte del clinico è sempre un processo di incontro, più chel’adesione una tantum a una scelta dicotomica sì-no.
Considerando gli aspetti normativi, il consenso alle cure è giuri-dicamente rilevante “solo se è valido”, cioè prestato da un soggettomaggiorenne. Nei minorenni la capacità di esprimere un consensovalido è considerata imperfetta e incompleta, e la competenza forma-le all’espressione del consenso è obbligatoriamente in capo ai genito-ri o agli esercenti la potestà genitoriale, il cui consenso è sufficientea fare ritenere “volontario” il ricovero del minore.
Ciononostante, le recenti evoluzioni del diritto a livello naziona-le ed internazionale pongono fortemente in crisi tale posizione, con-siderando il consenso non un atto contrattuale, bensì un atto giuridi-co unilaterale.
A ciò consegue che esso non richiede la capacità di agire, subor-dinata al conseguimento della maggiore età, ma la capacità di inten-dere e volere (capacità naturale), accordabile anche all’infradiciotten-ne.
Per maggiore chiarezza appare opportuno parlare di“assenso/dissenso” del minore “maturo” alle cure e non di consenso.Anche se tale terminologia non è riconosciuta sul piano strettamentegiuridico, è dovere del sanitario accertare, nelle forme e nei modi piùconsoni, l’assenso/dissenso del minore e, quando sia “idoneo all’as-sunzione di responsabilità”, tentare di “tenere conto” della sua volon-tà.
Nel caso di contrasto tra tutore/genitore e minore maturo relati-vamente ad atti medici che incidano significativamente sulla integri-tà personale e la qualità di vita del ragazzo, sempre più si considerache il parere dei genitori non possa semplicemente prevalere sulparere del minore, ma che sia opportuno un intervento del giudicetutelare, in quanto garante del suo diritto di autodeterminazione.Poiché in generale gli adolescenti non sono consapevoli di tale dirit-to, dovrebbe essere compito del medico garantirne l’esercizio, ricor-rendo al giudice tutelare ogni qual volta sia opportuno un garanteesterno.
Un ulteriore punto critico è il rifiuto alle cure da parte di uno odi entrambi i genitori, quando esso generi una condizione di gravepregiudizio per la salute del minore. Il diritto alla salute è infatti rico-nosciuto al minorenne innanzitutto nei confronti dei genitori, che nesono i primi garanti. In mancanza delle condizioni minime necessa-rie, la legge prevede che siano attivati interventi di sostegno da partedei servizi di assistenza socio-sanitaria. Nei casi più gravi è previstol’intervento del tribunale per i minorenni, che è l’unico organo giudi-ziario che ha il potere di intervenire a salvaguardia del diritto allasalute del minore in situazione di pregiudizio per il mancato consen-so o per la mancata collaborazione dei genitori alle cure.
Il giudice tutelare ha invece il ruolo di garante nell’ambito deiricoveri psichiatrici non volontari: ma cosa si può intendere per nonvolontarietà in età evolutiva? ASO e TSO dell’adulto agiscono infattinel caso di rifiuto “dell’infermo”, presumendo che sia necessario unintervento della collettività poiché un suo membro è transitoriamen-te incapace, a causa della grave patologia psichiatrica da cui è affet-to, di autodeterminarsi liberamente, ed è inconsapevole della propriamalattia. Si può estendere il concetto a qualcuno che non sia l’infer-mo stesso?
Il tribunale per i minori e il giudice tutelareLa difforme collocazione dei servizi di NPI nell’ambito materno
infantile, del DSM o della riabilitazione, in ospedale o nei distrettisociosanitari, ha contribuito a determinare prassi operative diverse. Idati disponibili evidenziano inoltre una disparità tra TSO e ricoveripsichiatrici in età evolutiva. Nell’ultimo quadriennio infatti la mediaISTAT di TSO nei confronti di minori 12-18 anni è stata di 70 (settan-ta) casi all’anno in tutta Italia, a fronte di 6000 ricoveri per condizio-ni psichiatriche nella fascia di età 12-18. Ciò dimostra che nella gran-dissima maggioranza dei casi le soluzioni individuate sono altre.
Le funzioni attribuite dalla legge al tribunale per i minori e algiudice tutelare sono diverse.
Il giudice tutelare ha prevalentemente la funzione di garantire latutela dei soggetti che non sarebbero, per diversi motivi, transitori opermanenti, in grado di tutelarsi da soli contro i possibili abusi di
coloro che detengono l’autorità nei confronti del soggetto. Nelle pro-cedure del TSO il GT assume lo stesso ruolo, senza una specializza-zione in ambito minorile.
Il tribunale per i minorenni invece è organo specifico per l’ambi-to minorile, e dal punto di vista civile ha il compito di protezione delminore in situazioni potenziali di pregiudizio, incluse quelle in ambi-to sanitario.
L’operatore sanitario, a maggior ragione se incaricato di pubbli-co servizio, qualora percepisca l’esistenza di un severo pregiudizio aun minore, derivante da una mancata tutela del suo diritto alla salu-te, che persiste dopo avere attivato tutto quanto possibile per acqui-sire l’effettiva adesione dei genitori e del minore stesso agli interven-ti necessari, è infatti tenuto a darne segnalazione all’autorità compe-tente per i minori.
Le segnalazioni vanno indirizzate alla Procura della Repubblicapresso il TM, che ha il compito di valutare se effettivamente esista unproblema di tutela, e se conseguentemente sia necessario attivare iltribunale per i minorenni, che ha la possibilità di agire attivamentesulla potestà genitoriale.
Solo raramente tale azione giunge fino al decadimento dellapotestà ed alla sostituzione con un ente che ha il compito di compie-re tutti gli atti nell’interesse del minore. Nella maggior parte dei casiavviene invece la prescrizione degli interventi specifici necessari ed iltribunale riveste il ruolo di risorsa esterna elettiva anche in situazio-ni non materialmente urgenti, nelle quali il giudice minorile incarnauna figura autorevole e neutrale, (altrimenti assente dalla scena, ilcui intervento può tutelare sia il minore che la sua relazione con lafamiglia e anche con l’équipe curante).
Nei casi di assoluta urgenza, nei quali bisogna assumere unprovvedimento immediato nello spazio di poche ore, è possibile lasegnalazione diretta al tribunale per i minorenni.
I luoghi per la curaNell’adulto, il TSO è considerato elemento di garanzia verso il
rischio di abuso di interventi non appropriati e lesivi della libertà per-sonale (garanzia che rientra anche nei compiti istituzionali del TM),ed il legislatore specifica che “la cura dei pazienti che necessitano diricovero ospedaliero, volontario od obbligatorio, è prestata dai e neiservizi psichiatrici di diagnosi e cura (SPDC)”.
Nei casi in cui si reputi opportuno il ricorso al TSO nei minori,è necessaria la previsione di buone pratiche specifiche, attivandoazioni che evitino il paradosso per cui le tutele previste per la ridu-zione dello stigma del paziente psichiatrico adulto non sono adegua-te per il paziente psichiatrico adolescente: questi può infatti trovarsiin ambienti ospedalieri incapaci di gestirlo e contenerlo, o conpazienti psichiatrici adulti, oppure in situazioni extraospedaliereusate di necessità come succedaneo degli inesistenti luoghi di ricove-ro per adolescenti con disturbo psichiatrico maggiore. Nell’ambitodei minori è quindi particolarmente opportuno da un lato che leRegioni codifichino e applichino in maniera omogenea le proceduree le garanzie connesse all’istituto del TSO extraospedaliero, e dall’al-tro che si attivino nella direzione di strutture di ricovero ospedalierospecifiche, in luogo delle ordinarie strutture di ricovero ospedalieropsichiatriche o pediatriche.
I minori, al termine della eventuale parentesi ospedaliera acuta,hanno inoltre bisogno di spazi terapeutici di lungo periodo, ancheresidenziali. Il punto di reale maggiore criticità nella gestione di per-corsi di tutela della salute mentale in età evolutiva soprattutto in con-dizioni di emergenza e urgenza, sta proprio nella carenza di risorse edi strutture specificamente dedicate ai minori. È perciò necessarioche le Regioni attivino una rete omogenea e integrata di reparti e ser-vizi territoriali di NPIA, con personale specificamente formato per lagestione globale dei disturbi neuropsichiatrici dell’età evolutiva (spe-cifici sia per le caratteristiche cliniche che per la frequentissimacomorbilità con disturbi di altro asse).
Analoga attenzione va quindi dedicata allo sviluppo della rete distrutture residenziali e semiresidenziali terapeutiche per adolescential fine di evitare ricoveri impropri e/o prolungare i termini delledimissioni, trasformando situazioni cliniche urgenti ma gestibili inpresenza di risorse idonee, in emergenze di difficilissima gestione econ un alto rischio aggiuntivo di aggravamento e di cronicizzazione,ad esempio per effetto della discontinuità indotta dalla distanza tral’ambiente di vita e il luogo di ricovero.
Altro nodo critico è rappresentato dal servizio di emergenza 118:si rileva la necessità di protocolli procedurali e organizzativi riguar-danti il trasporto di un paziente minore con urgenza psichiatrica, peril quale finora si determina un’assoluta disomogeneità degli interven-ti in emergenza, che può giungere fino al rifiuto dell’intervento daparte del 118.
Urgenza indifferibile: così come per gli adulti, a maggior ragioneper i minori, è opportuna una grande attenzione nella valutazionedelle condizioni che autorizzino il ricorso a questa fattispecie, spessofortemente condizionata da fattori esterni allo stato clinico. In ogni
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caso, è buona pratica cogliere ogni occasione per rinegoziare con ilpaziente e i familiari un possibile consenso e ogni possibile alleanzaper il trattamento.
Le linee di indirizzo operativoSul piano pratico, in ambito neuropsichiatrico infantile per
quanto riguarda gli accertamenti e i trattamenti sanitari per malattiamentale si possono porre cinque diverse situazioni, secondo quantoelencato in tabella.
Minore “maturo” Genitori Procedura
a. Assenso Consenso Si procede direttamente
b. Assenso
c. Rifiuto
d. Rifiuto
e. Rifiuto
Situazione a.: Sia il minore che entrambi i genitori danno il pro-prio assenso ad accertamenti e cure e sono sufficientemente collabo-ranti. Non vi è necessità di investire autorità esterne e si procedesecondo quanto man mano necessario e concordato, che si tratti divalutazioni o trattamenti ambulatoriali od ospedalieri.
Situazione b.: Il minore dà il proprio assenso alle cure, ma uno oentrambi i genitori rifiutano.
L’elemento principale è rappresentato dalla mancata collabora-zione di uno o entrambi i genitori, spesso all’interno di una dinami-ca fortemente conflittuale. Se ciò configura uno stato di grave pregiu-dizio per la salute del minore, appare necessaria la segnalazione allaProcura del tribunale per i minorenni.
Situazione c.: Né il minore né i genitori danno il proprio assensoalle cure, o vi acconsente uno solo dei genitori. L’elemento principa-le è rappresentato dal rifiuto e dalla mancata collaborazione genera-lizzata, spesso all’interno di una dinamica fortemente conflittuale. Ingenere, ciò configura uno stato di grave pregiudizio per la salute delminore, che richiede la segnalazione alla Procura presso il tribunaleper i minorenni.
A volte può invece essere opportuno attivare in prima battuta laprocedura dell’ASO o del TSO extraospedaliero (che peraltro hannoil vantaggio di segnalare comunque la situazione anche al sindaco),attraverso i quali rinegoziare il consenso, e lasciare l’eventuale segna-lazione al TM ad un secondo momento.
Situazione d.: Il minore non acconsente alle cure, mentreentrambi i genitori danno il proprio consenso e la situazione ambien-tale e familiare appare adeguata e collaborante. L’elemento princi-pale è rappresentato dal rifiuto dell’infermo; e in questo caso appa-re opportuno il ricorso ad ASO e TSO (extraospedaliero o ospeda-liero).
Situazione e.: Il minore non acconsente alle cure, i genitori espri-mono formalmente il proprio consenso, ma la situazione ambientalefamiliare nel suo complesso appare di pregiudizio per la salute del mi-nore: appare comunque opportuno per motivi clinici che la prescrizio-ne avvenga da parte di un’autorità esterna nei confronti del nucleo fa-miliare nel suo complesso e non solo nei confronti del minore.
In questo caso appare più opportuna la segnalazione allaProcura presso il TM, evidenziando non solo la situazione comples-siva e le motivazioni del pregiudizio, ma anche tutto quanto è statomesso in atto per giungere al consenso del minore, e gli interventinecessari per modificare la situazione di pregiudizio.
In conclusione: si evidenzia come i nodi critici affrontati sianotali da richiedere la formazione di un consensus specifico, che consen-ta l’omogeneità degli interventi a tutela del diritto alle cure nel rispet-to del “consenso” declinato all’interno del rapporto tra genitori eminore.
(2013.14.817)102
Segnalazione alla Procuradel tribunale dei minori
Consenso, ma si-tuazione ambien-tale di pregiudizioper la salute delminore
ASO/TSO ospedaliero/TSO extraospedaliero
Consenso, situa-zione ambientaleadeguata e colla-borante
Segnalazione alla Procuradel tribunale dei minorioppureASO/TSO ospedaliero/TSO extraospedaliero
Rifiuto da parte diuno o entrambi igenitori
Segnalazione alla Procuradel tribunale dei minori
Rifiuto da parte diuno o entrambi igenitori
ASSESSORATODEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE
DECRETO 18 marzo 2013.
Approvazione di variante al piano regolatore generaledel comune di Caltagirone.
IL DIRIGENTE GENERALEDEL DIPARTIMENTO REGIONALE
DELL’URBANISTICA
Visto lo Statuto della Regione;Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive
modifiche ed integrazioni;Visti i DD.II. 1 aprile 1968, n. 1404 e 2 aprile 1968,
n. 1444;Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e suc-
cessive modifiche ed integrazioni;Visto l’art. 3, comma 4, della legge n. 241 del 7 agosto
1990;Visto l’art. 11 bis della legge regionale 30 aprile 1991,
n. 10;Visto l’art. 9 della legge regionale n. 40/95;Visto l’art. 58 della legge 6 agosto 2008, n. 133;Visto l’art. 59 della legge regionale n. 6 del 14 maggio
2009, recante “Disposizioni in materia di valutazioneambientale strategica”, nonché la successiva deliberazionen. 200 del 10 giugno 2009 con la quale la Giunta regionaleha approvato il “modello metodologico” di cui al comma 1della medesima norma;
Visto il foglio prot. n. 2907 del 17 gennaio 2012, perve-nuto il 26 gennaio 2012 ed assunto al protocollo di questoAssessorato in pari data al n. 2059, con il quale il comunedi Caltagirone ha trasmesso per l’approvazione di compe-tenza di cui ai sensi dell’art. 58 della legge 6 agosto 2008,n. 133 e artt. 3 e 4 della legge regionale n. 71/78, la varian-te allo strumento urbanistico vigente relativa al Piano perl’alienazione e la valorizzazione dei beni immobili nonstrumentali alle funzioni istituzionali;
Viste le note dipartimentali prot. n. 3961 del 16 febbra-io 2012 e prot. n. 11488 del 24 maggio 2012, con le qualisono stati richiesti chiarimenti e integrazioni;
Visti i fogli 14116 del 19 marzo 2012 e prot. n. 33713del 7 luglio 2012 quest’ultimo pervenuto l’11 luglio 2012ed assunto in data al protocollo n. 15232 di questo Asses-sorato, con i quali il comune di Caltagirone ha riscontratole note dipartimentali sopra citate;
Vista la delibera consiliare n. 20 del 23 maggio 2011,avente ad oggetto: “Approvazione del piano di alienazionee valorizzazione dei beni immobili non strumentali allefunzioni istituzionali ai sensi dell’art. 58, legge n. 133/08.Approvazioni varianti urbanistiche ad esso collegate”;
Vista la delibera consiliare n. 21 del 23 maggio 2011,avente ad oggetto: “Approvazione del piano di alienazionee valorizzazione dei beni immobili non strumentali aisensi dell’art. 58, legge n. 133/08. Integrazione proposta dideliberazione di C.C. n. 23 del 18 marzo 2011”;
Visti gli atti di pubblicazione, ai sensi dell’art. 3 dellalegge regionale n. 71/78, relativi alle delibere consiliarin. 20 e n. 21 del 23 maggio 2011;
Vista la certificazione prot. n. 67219 del 22 dicembre2011 a firma del segretario generale dei comune di Calta-girone, in ordine alla regolarità delle procedure di depo-sito e pubblicazione nonché attestante che avverso lavariante in argomento, non sono state presentate osserva-zioni e/o opposizioni entro e fuori termini;
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Vista la nota prot. n. 35609 del 6 ottobre 2011, con laquale l”ufficio del Genio civile di Catania, ai sensi dell’art.13 della legge n. 64/74, ha espresso parere favorevole acondizione, in merito alla variante in argomento;
Vista la nota prot. n. 20230 del 4 ottobre 2012, con laquale l’U.O. 4.2 del servizio 4/D.R.U. di questo Assessoratoha trasmesso al Consiglio regionale dell’urbanistica, unita-mente agli atti ed elaborati relativi, la proposta di pareren. 19 del 3 ottobre 2012, resa ai sensi dell’art. 68 dellalegge regionale n. 10/99, che di seguito parzialmente si tra-scrive:
«...Omissis....Rilevato, dal complesso della documentazione perve-
nuta, quanto appresso.A) Le D.C.C. del comune di Caltagirone n. 20 e n. 21
del 23 maggio 2012 riguardano l’approvazione del “pianodi alienazione e valorizzazione dei beni immobili nonstrumentali ai sensi dell’art. 58 legge n. 133/08”, compor-tante contestuale adozione di variante allo strumentourbanistico.
B) L’istanza di approvazione della modifica delladestinazione urbanistica riguarda i seguenti 7 immobili suun totale di 10 di proprietà comunale inclusi del suddetto“piano di alienazione e valorizzazione”:
— lotto n. 1, sito in contrada Romana, di sup. mq14.191, in atto destinato a “scuola dell’obbligo” e da riclas-sificare zona “C4 Aree di espansione per l’edilizia pubbli-ca convenzionata”;
— lotto n. 2, sito in via Madonna della via Piran-dello, di sup. mq 4.144, in atto destinato a “verde sportivo”e da riclassificare “area per impianti di distribuzione car-buranti e per servizi annessi”;
— lotto n. 3, sito in via Madonna della via Magel-lano, di sup. mq 6.272, in atto destinato a “verde sportivo”e da riclassificare zona “C4 - aree di espansione per l’edi-lizia pubblica convenzionata”;
— lotto n. 4, sito in contrada Molona, di sup. mq38.471, in atto destinato a zona “F22 attrezzature annona-rie” e da riclassificare zona “D2.1 - aree per attività com-merciali e artigianali”;
— lotto n. 5, sito in via degli Oleandri, di sup. mq.51.544, in atto destinato a zona “F 17 - attrezzature socia-li e assistenziali” e da riclassificare zona “C4 - aree diespansione per l’edilizia pubblica convenzionata”;
— lotto n. 6, sito in viale Europa, di sup. mq 2.990,in atto destinato a zona “S - attrezzature civiche” e dariclassificare zona “B2 - aree sature di recente edifica-zione”;
— lotto n. 7, sito in via P. Novelli, di sup. mq 1.800,in atto destinato a zona “O - scuola media” e da riclassifi-care zona “R - attrezzature per il culto”.
C) Secondo quanto chiarito dal comune di Caltagi-rone tutte le suddette aree sono accessibili da strade pub-bliche.
D) Per i profili vincolistico ambientali, il comune diCaltagirone ha precisato che:
— ad eccezione delle aree n. 1 e n. 4 interessateanche da vincolo idrogeologico, sui lotti oggetto di varian-te sussiste unicamente il vincolo ex art. 13 legge n. 64/1974e sono escluse interferenze con zone SIC/ZPS;
— le varianti comprese nel Piano delle alienazioninon sono soggette a procedure di V.A.S.
ConsideratoA) Il comune di Caltagirone è dotato di P.R.G. appro-
vato con D.Dir. n. 265/2004 con vincoli preordinati
all’esproprio decaduti. La realizzazione di opere pubbli-che di competenza comunale, pertanto, è in atto general-mente preclusa se non in quelle aree (con idonea destina-zione) già nella disponibilità dell’A.C.
B) L’iniziativa comunale ipotizza la non indifferenteriduzione (– mq 119.412) con contestuale aumento delcarico insediativo residenziale (+ mq 74.997) e produttivo(+ mq 38.471) delle dotazioni di servizi e attrezzature pre-viste, sulla base di specifico dimensionamento, dallo stru-mento urbanistico per le finalità prescritte dagli artt. 7 e41 quinquies, comma 8, della legge n. 1150/1942 nonchédal D.I. n. 1444/1968. Al riguardo, tuttavia, non si riscon-tra negli elaborati alcuna verifica o valutazione dimo-strante il rispetto della suddetta normativa e risulta infon-data la replica comunale alla richiesta di chiarimentiavanzata da questo Dipartimento (dirigenziale n. 11488del 24 maggio 2012) secondo cui - per il piano in questio-ne - sarebbero “escluse le verifiche e le rideterminazioniinerenti agli standard urbanistici”.
C) Relativamente al lotto n. 6 definito nei grafici “ter-reno libero” da riclassificare zona “B2 - aree sature direcente edificazione”, non risulta eseguita altresì la veri-fica dei requisiti stabiliti dall’art. 2 del D.I. n. 1444/1968per l’identificazione delle zone “totalmente o parzialmenteedificate” diverse dalle zone A.
Ritenuto che la proposta comunale non possa esserevalutata positivamente.
Per tutto quanto sopra si è del parere che le variantiurbanistiche relative al “Piano per l’alienazione dei beniimmobili non strumentali alle funzioni istituzionali(art. 58 legge n. 133/2008)” di cui alle D.C.C. del comunedi Caltagirone n. 20 e n. 21 del 23 maggio 2011, non sianomeritevoli di approvazione.»;
Visto il parere del Consiglio regionale dell’urbanisticaespresso con il voto n. 83 del 10 ottobre 2012 che di segui-to parzialmente si trascrive:
«...Omissis....Sentiti i relatori;Valutato il contenuto della proposta di ufficio;Considerato che nel corso della discussione è emerso
l’orientamento di condividere la proposta di parere del-l’ufficio, che costituisce parte integrante del presente voto;
esprime il parere che la variante al P.R.G. di Calta-girone relativa al piano per l’alienazione dei beni immobilinon strumentali alle funzioni istituzionali, adottata condeliberazioni consiliari n. 20 e n. 21 del 23 maggio 2011non sia meritevole di approvazione.»;
Vista la propria nota prot. n. 21532 del 18 ottobre 2012con la quale, è stato notificato al comune di Caltagirone ilsuperiore voto del Consiglio regionale dell’urbanistican. 83 del 10 ottobre 2012 ai sensi e per gli effetti dell’art. 11bis della legge regionale n. 10/91, introdotto dall’art. 23,comma 1, lett. e), della legge regionale n. 17/2004;
Visti i fogli prot. n. 51489 del 22 ottobre 2012 e prot.n. 54002 del 6 novembre 2012, quest’ultimo pervenuto l’8novembre 2012 ed assunto in data 9 novembre 2012 alprotocollo n. 23169 di questo Assessorato, con il quale ilcomune di Caltagirone ha riscontrato la nota dipartimen-tale prot. n. 21532 del 18 ottobre 2012 e nel contempo haformulato ulteriori approfondimenti richiedendo altresì ilriesame della pratica di che trattasi;
Vista la nota prot. n. 25244 del 3 dicembre 2012, conla quale l’U.O. 4.2 del servizio 4/D.R.U. di questo Asses-sorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell’urbani-
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stica, unitamente agli atti ed elaborati relativi, la propostadi parere n. 22 del 26 novembre 2012, resa ai sensi del-l’art. 68 della legge regionale n. 10/99, che di seguito par-zialmente si trascrive:
«...Omissis....ConsideratoLa richiesta comunale di riesame concerne:
• il lotto n. 4, sito in contrada Molona, di sup. mq38.471, in atto destinato a zona “F22 - attrezzature anno-narie” e da riclassificare zona “D2.1 - aree per attivitàcommerciali e artigianali”. Secondo quanto affermato dalcomune nella nota di deduzioni n. 54002 del 6 novembre2012, la modifica della destinazione urbanistica di que-st’area “è finalizzata ad una valorizzazione del sito in rela-zione al fabbisogno delle imprese artigianali e locali anchein relazione alla necessità di realizzare un nuovo pianoper insediamenti produttivi”;
• il lotto n. 7, sito in via P. Novelli, di sup. mq 1.800,in atto destinato a zona “O - scuola media” e da riclassifi-care zona “R - attrezzature per il culto”. Al riguardo, ilcomune specifica nella citata nota n. 54002/2012, che lanuova destinazione “permetterebbe di realizzare unastruttura religiosa di culto di religione non cattolica” in unquartiere che, in termini di aree per l’istruzione, “possiedegià uno standard attuale superiore a quanto indicato” dalD.I. n. 1444/1968.
Ritenuto il significativo ridimensionamento dell’ini-ziativa, con ipotesi di variante limitata a due sole aree inpresenza di idonea verifica degli standard esistenti per-mette, esclusivamente per i lotti interessati, di riconside-rare le valutazioni precedentemente espresse, tenutoconto, peraltro, dell’assegnazione di destinazioni comun-que connesse a finalità di interesse collettivo e/o pubblico.
Per tutto quanto sopra si è del parere che, alla lucedelle deduzioni comunali di cui alla nota n. 54002 del6 novembre 2012, la variante al P.R.G. di Caltagirone rela-tiva al piano per l’alienazione dei beni immobili non stru-mentali alle funzioni istituzionali, adottata con delibera-zioni consiliari n. 20 e n. 21 del 23 maggio 2011, sia meri-tevole di approvazione limitatamente ai lotti n. 4 e n. 7»;
Visto il parere del Consiglio regionale dell’urbanisticaespresso con il voto n. 105 del 6 marzo 2013 che di segui-to parzialmente si trascrive:
«...Omissis....Sentiti i relatori;Valutato il contenuto della proposta di ufficio;Considerato che nel corso della discussione è emerso
l’orientamento di condividere la proposta di pareredell’Ufficio, che costituisce parte integrante del presentevoto;
esprime il parere che la variante al P.R.G. di Calta-girone relativa al piano per l’alienazione dei beni immobilinon strumentali alle funzioni istituzionali, adottata condeliberazioni consiliari n. 20 e n. 21 del 23 maggio 2011sia meritevole di approvazione limitatamente ai lotti di cuiai punti n. 4 e n. 7»;
Ritenuto di poter condividere i superiori voti resi dalConsiglio regionale dell’urbanistica n. 83 del 10 ottobre2012 e n. 105 del 6 marzo 2013 assunti con riferimentoalle proposte dell’U.Op. 4.2 del servizio 4/D.R.U. n. 19 del3 ottobre 2012 e n. 22 del 26 novembre 2012;
Rilevata la regolarità della procedura seguita;
Decreta:
Art. 1
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 4 della legge regionalen. 71 del 27 dicembre 1978, in conformità al voto n. 105del 6 marzo 2013 reso dal Consiglio regionale dell’urbani-stica, nonché alle condizioni di cui al parere dell’ufficiodel Genio civile di Catania in premessa citato, è approva-ta la variante al P.R.G. vigente del comune di Caltagirone,adottata con delibere consiliari n. 20 e n. 21 del 23 maggio2011, relativa al piano per l’alienazione dei beni strumen-tali alle funzioni istituzionali, limitatamente ai lotti di cuiai punti 4 (sito in contrada Molona, di sup. mq 38.471) en. 7 (sito in via P. Novelli, di sup. mq 1.800).
Art. 2
Fanno parte integrante del presente decreto e ne costi-tuiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengonovistati e timbrati da questo Assessorato:1) parere n. 19 del 3 ottobre 2012 reso dall’U.O. 4.2 del
servizio 4/D.R.U.;2) voto n. 83 del 10 ottobre 2012 reso dal Consiglio
regionale dell’urbanistica;3) parere n. 22 del 26 novembre 2012 reso dall’U.O. 4.2
del servizio 4/D.R.U.;4) voto n. 105 del 6 marzo 2013 reso dal Consiglio regio-
nale dell’urbanistica;5) delibera C.C. n. 20 del 23 maggio 2011 di adozione
della variante;6) delibera C.C. n. 21 del 23 maggio 2011 di adozione
della variante;7) relazione tecnica;8) integrazioni alla relazione tecnica;9) elaborati grafici;
10) relazione geologica;11) relazione geologica integrativa.
Art. 3
La variante di cui al presente decreto dovrà esseredepositata, unitamente ai relativi allegati, a libera visionedel pubblico presso l’ufficio comunale competente e deldeposito dovrà essere data conoscenza mediante avvisoaffisso all’albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.
Art. 4
Il comune di Caltagirone resta onerato degli adempi-menti conseguenziali al presente decreto che, con esclu-sione degli atti ed elaborati, ai sensi dell’art. 10 della leggen. 1150/42, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Uffi-ciale della Regione siciliana.
Art. 5
Avverso il presente provvedimento è esperibile ricorsogiurisdizionale dinnanzi al T.A.R. entro il termine di ses-santa giorni o, in alternativa, ricorso straordinario alPresidente della Regione entro il termine di centoventigiorni dalla data di pubblicazione o notificazione.
Palermo, 18 marzo 2013.
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PRESIDENZANomina del commissario straordinario del comitato
amministrativo di cui all’art. 60, comma 5, della legge regio-nale 23 dicembre 2000, n. 32, come sostituito dall’art. 12della legge regionale 6 agosto 2009, n. 9.
Con decreto presidenziale n. 506/GAB del 19 marzo 2013, su pro-posta dell’Assessore regionale per le attività produttive, il dott. PietroSciortino, dirigente dell’Amministrazione regionale, in servizioall’Assessorato regionale dell’economia, è stato nominato commissa-rio straordinario del comitato amministrativo di cui all’art. 60,comma 5, della legge regionale 23 dicembre 2000, n. 32, come sosti-tuito dall’art. 12 della legge regionale 6 agosto 2009, n. 9, a decorreredalla data del presente provvedimento e fino al 31 marzo 2013 ecomunque sino all’insediamento del suddetto comitato, con il compi-to di provvedere all’adozione degli atti deliberativi riguardanti la con-cessione di agevolazioni in favore delle imprese beneficiarie, nonchédi deliberare in ordine alla situazione contabile del Fondo, alla ren-dicontazione delle disponibilità, agli impegni e alle insolvenze.
(2013.12.722)008
Iscrizione nel registro delle persone giuridiche privatedella modifica statutaria della Fondazione Fratelli Camera-no Onlus, con sede in Catania.
Si comunica l’avvenuta iscrizione nel registro delle persone giu-ridiche private, istituito ai sensi del D.P.R. n. 361/2000 presso laSegreteria generale della Presidenza della Regione, della modificastatutaria della Fondazione Fratelli Camerano Onlus, con sede inCatania, approvata con decreto del dirigente generale del dipartimen-to regionale dell’istruzione e della formazione professionale n. 491del 20 febbraio 2013.
(2013.12.700)099
ASSESSORATO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
Approvazione dello statuto dell’Istituto regionale per losviluppo delle attività produttive.
Con decreto dell’Assessore regionale per le attività produttive n.44/Gab. del 6 marzo 2013, è stato approvato ad ogni effetto di legge,ai sensi dell’art. 11, comma 1, legge regionale 12 gennaio 2012, n. 8,lo statuto dell’IRSAP adottato con la deliberazione del commissariostraordinario IRSAP con i poteri C.d.A. n. 4 del 4 marzo 2013.
(2013.11.621)052
Sostituzione del commissario liquidatore della societàcooperativa Sicil Costruzioni, con sede in Bompensiere.
Con decreto dell’Assessore per le attività produttive n. 41 del 27marzo 2013, l’avv. Pietro Adornetto, nato a San Cataldo (CL) il 29 giu-gno 1980, è stato nominato commissario liquidatore della societàcooperativa Sicil Costruzioni, con sede in Bompensiere (CL), in sosti-tuzione dell’avv. Matteo Giovanni Guarino.
(2013.11.673)041
ASSESSORATO DELL’ECONOMIA
Approvazione di una convenzione per la riscossionedelle tasse automobilistiche nella Regione siciliana.
Con decreto n. 78 del 6 marzo 2013 del dirigente generale deldipartimento regionale delle finanze e del credito, è stata approvatala convenzione stipulata con la signora Sanfilippo Marisa, nata aLeonforte (EN) il 29 maggio 1987 ed ivi residente in via GiuseppeBaja n. 4, con la quale la stessa - in qualità di titolare dell’impresaindividuale denominata Agenzia Marisa di Sanfilippo Marisa eser-cente attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di traspor-to con sede in Leonforte (EN) via Cipolla n. 12/14 cap. 94010, codice
M.C.T.C. EN1107 - è stata autorizzata a riscuotere le tasse automobi-listiche nella Regione siciliana.
(2013.11.672)083
Variazioni al bilancio della Regione per l’esercizio finan-ziario 2013 per compensi aggiuntivi da erogare a dirigentiregionali.
Con decreto n. 425 dell’8 marzo 2013 del dirigente generale deldipartimento regionale del bilancio e del tesoro, si è provveduto, inattuazione del comma 5 dell’articolo 2 della legge regionale n.19/2008, ad apportare al bilancio della Regione per l’anno 2013 levariazioni per l’iscrizione della somma complessiva di € 15.833,00relativa all’incarico espletato dal dirigente regionale dr. Gianni Silvia.
Il suddetto decreto è pubblicato integralmente nel sito ufficialedel dipartimento del bilancio e del tesoro - ragioneria generale dellaRegione all’indirizzo www.regione.sicilia.it.
(2013.11.655)017
ASSESSORATO DELL’ENERGIAE DEI SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ
Rinnovo e modifica del decreto 5 luglio 2006, intestatoalla ditta RELTI s.r.l., con sede nel comune di TerminiImerese.
Con decreto n. 151 del 18 febbraio 2013 del dirigente del servizio7 - autorizzazioni - del dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti,ai sensi dell’art. 208 del decreto n. 152/06 e ss.mm.ii., è stato rinnova-to sino al 6 aprile 2020 il decreto n. 38 del 5 luglio 2006, così come mo-dificato dal decreto n. 292 del 17 giugno 2010 e dal decreto n. 119/SRBdel 2 luglio 2008, intestato alla ditta RELTI s.r.l., con sede legale edimpianto in contrada Notarbartolo, s.n.c. - frazione Danigarci - areaindustriale III fase nel comune di Termini Imerese (PA).
Contestualmente sono state approvate le modifiche di gestionedell’impianto, già autorizzato con decreto n. 38 del 5 luglio 2006 ess.mm.ii., consistenti nella riorganizzazione delle aree di stoccaggioe nella introduzione e la sostituzione di alcuni macchinari per l’atti-vità di recupero di pneumatici fuori uso - PFU, per le operazioni R12e R13 di cui all’allegato C al decreto n. 152/06 e ss.mm.ii., attraversoil processo di triturazione per la produzione di ciabattato di gomma,in sostituzione dell’attività già autorizzata.
(2013.11.626)119
ASSESSORATO DELLA FAMIGLIA,DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO
Avviso relativo all’elenco aggiornato delle organizzazionidi volontariato iscritte nel registro generale regionale previ-sto dall’art. 6 delle legge regionale 7 giugno 1994, n. 22.
Nel sito del dipartimento della famiglia e delle politiche sociali(http://lineediattivita.dipartimento-famiglia-sicilia.it) è stato pubbli-cato, ai sensi dell’art. 8, comma 1, della legge regionale n. 22/94,l’elenco delle organizzazioni di volontariato iscritte nel registro gene-rale regionale.
(2013.11.639)012
Avviso relativo all’elenco delle organizzazioni di volonta-riato cancellate dal registro generale regionale previsto dal-l’art. 6 delle legge regionale 7 giugno 1994, n. 22.
Nel sito del dipartimento regionale della famiglia e delle politi-che sociali (http://lineediattivita.dipartimento-famiglia-sicilia.it) èstato pubblicato, ai sensi dell’art. 8, comma 1, della legge regionale n.22/94, l’elenco delle organizzazioni di volontariato cancellate dalregistro generale regionale.
(2013.11.624)012
DISPOSIZIONI E COMUNICATI
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ASSESSORATODELLE RISORSE AGRICOLE E ALIMENTARIProgramma di sviluppo rurale 2007-2013 - Misura 214
“Sostegno alla conservazione delle risorse genetiche in agri-coltura” - Azione B “Preservazione della biodiversità: campirealizzati da agricoltori custodi” - Modifica delle graduatorie.
Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale de-gli interventi infrastrutturali per l’agricoltura n. 1223 del 4 ottobre2012, registrato alla Corte dei conti il 14 dicembre 2012, al reg. n. 9, fg.n. 360, è stata disposta l’approvazione, modifica ed integrazione allagraduatoria delle istanze ammissibili ed elenchi definitivi delle istanzenon ricevibili e non ammissibili, presentate in adesione al bando rela-tivo alla sottomisura 214/2 “Sostegno alla conservazione delle risorsegenetiche in agricoltura” - Azione B “Preservazione della biodiversità:campi realizzati da agricoltori custodi” del PSR Sicilia 2007/2013.
Il provvedimento di cui sopra, unitamente agli allegati graduato-ria ed elenchi, che ne costituiscono parte integrante, sono pubblicatie visionabili presso il sito istituzionale del PSR Sicilia 2007-2013:www.psrsicilia.it.
(2013.14.819)003
Revoca del riconoscimento quale acquirente di lattebovino alla ditta La Gaipa Calogero, con sede in Agrigento.
Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale de-gli interventi strutturali per l’agricoltura n. 771 del 6 marzo 2013, è sta-to revocato il riconoscimento quale acquirente di latte bovino alla dittaLa Gaipa Calogero, con sede legale e stabilimento in via Unità d’Italia,n. 40/B, Agrigento, ai sensi di quanto previsto dal decreto 5 luglio 2007.
(2013.11.627)118
P.S.R. Sicilia 2007/2013. Asse IV “Attuazione dell’Ap-proccio Leader” - Misura 413 “Attuazione di strategie di svi-luppo locale - Qualità della vita/diversificazione” - PSL“Itaca” - Avviso di pubblicazione della graduatoria definitivae degli elenchi delle istanze non ammissibili e non ricevibilirelativi al bando della misura 312, azioni A e C.
Si comunica che, in attuazione del Piano di sviluppo locale “Ita-ca” del GAL Etna, sono state pubblicate nell’ apposita sezione del sitoistituzionale del P.S.R. Sicilia 2007/2013 e della Regione siciliana - se-zione strutture regionali - Assessorato regionale delle risorse agricoleed alimentari - Dipartimento degli interventi infrastrutturali perl’agricoltura - bandi misure P.S.R. Sicilia 2007/2013 - L.E.A.D.E.R.:www.psrsicilia.it, www.regione.sicilia.it, nonché nel sito del GAL “Et-na” www.galetna.it, la graduatoria definitiva e gli elenchi delle istanzenon ammissibili e non ricevibili relativi al bando della misura 312,azioni A e C, attivata tramite Approccio Leader (misura 413 “Attuazio-ne di strategie di sviluppo locale - Qualità della vita/diversificazione” -asse 4 “Attuazione dell’Approccio Leader” - PSR Sicilia 2007/2013):
— misura 312 “Sostegno alla creazione ed allo sviluppo di mi-cro imprese” - Azione A “Trasformazione e commercializzazione arti-gianale dei prodotti tipici non compresi nell’allegato I del Trattato” -Azione C “Incentivazione di micro imprese nel settore dei servizi stret-tamente collegati alle finalità delle misure 312 e 313” (bando).
Per maggiori informazioni consultare i siti: www.psrsicilia.it,www.galetna.it.
La pubblicazione dell’avviso nella Gazzetta Ufficiale dellaRegione siciliana assolve all’obbligo della comunicazione ai soggettirichiedenti del punteggio attribuito, nonché di avvio del procedi-mento di archiviazione per le istanze escluse e/o non ricevibili, cosìcome previsto al punto 7.4 del manuale delle disposizioni attuative eprocedurali dell’asse IV “Attuazione dell’Approccio Leader”.
(2013.14.785)003
PSR Sicilia 2007/2013 - Asse IV “Attuazione dell’Approc-cio Leader” - Misura 413 “Attuazione di strategie di sviluppolocale - Qualità della vita/diversificazione” - PSL “Terre delNisseno” - Avviso di pubblicazione delle graduatorie definiti-ve e degli elenchi delle istanze non ammissibili e non ricevi-bili relativi ai bandi della misura 312, azioni A, B e D.
Si comunica che, in attuazione del Piano di sviluppo locale“Terre del Nisseno” del Gal Terre del Nisseno, sono state pubblicate
nell’apposita sezione del sito istituzionale del P.S.R. Sicilia2007/2013 e della Regione siciliana - sezione strutture regionali -Assessorato regionale delle risorse agricole ed alimentari - Dipar-timento degli interventi infrastrutturali per l’agricoltura - bandimisure P.S.R. Sicilia 2007/2013 - L.E.A.D.E.R.: www.psrsicilia.it,www.regione.sicilia.it, nonché nel sito del GAL “Terre del Nisseno”www.galterredelnisseno.it, le graduatorie definitive, nonché gli elen-chi delle istanze non ammissibili e non ricevibili relativi ai bandidella misura 312, azioni A, B e D, attivata tramite Approccio Leader(misura 413 “Attuazione di strategie di sviluppo locale - Qualità dellavita/diversificazione” - asse 4 “Attuazione dell’Approccio Leader” -PSR Sicilia 2007/2013):
— misura 312 “Sostegno alla creazione ed allo sviluppo dimicro imprese” - Azione A) “Trasformazione e commercializzazioneartigianale dei prodotti tipici non compresi nell’allegato I del Trat-tato”; Azione D) “Incentivazione di micro imprese nel settore delcommercio, con priorità per la commercializzazione di prodotti tipi-ci locali” (bando); Azione B) “Produzione e vendita di energia dafonti rinnovabili” (bando).
Per maggiori informazioni consultare i siti: www.psrsicilia.it,www.galterredelnisseno.it.
La pubblicazione dell’avviso nella Gazzetta Ufficiale dellaRegione siciliana assolve all’obbligo della comunicazione ai soggettirichiedenti del punteggio attribuito, nonché di avvio del procedi-mento di archiviazione per le istanze escluse e/o non ricevibili, cosìcome previsto al punto 7.4 del manuale delle disposizioni attuative eprocedurali dell’asse IV “Attuazione dell’Approccio Leader”.
(2013.14.784)003
P.S.R. Sicilia 2007/2013. Asse IV “Attuazione dell’Ap-proccio Leader” - Misura 413 “Attuazione di strategie di svi-luppo locale - Qualità della vita/diversificazione” - PSL“Terre del Nisseno” - Avviso di pubblicazione delle graduato-rie definitive e degli elenchi delle istanze non ammissibili enon ricevibili relativi alla manifestazione di interesse dellamisura 313, azioni A e B.
Si comunica che, in attuazione del Piano di sviluppo locale“Terre del Nisseno” del GAL Terre del Nisseno, sono state pubblicatenell’apposita sezione del sito istituzionale del P.S.R. Sicilia2007/2013 e della Regione siciliana - sezione strutture regionali -Assessorato regionale delle risorse agricole e alimentari - Dipar-timento degli interventi infrastrutturali per l’agricoltura - bandimisure P.S.R. Sicilia 2007/2013 - L.E.A.D.E.R.: www.psrsicilia.it,www.regione.sicilia.it, nonché nel sito del GAL “Terre del Nisseno”www.galterredelnisseno.it, le graduatorie definitive nonché gli elen-chi delle istanze non ammissibili e non ricevibili relativi alla manife-stazione di interesse della misura 313, azioni A e B, attivata tramiteApproccio Leader (misura 413 “Attuazione di strategie di sviluppolocale - Qualità della vita/diversificazione” - asse 4 “Attuazione del-l’Approccio Leader” - PSR Sicilia 2007/2013):
— misura 313 “Incentivazione di attività turistiche” - Azio-ne A “Infrastrutture su piccola scala per lo sviluppo degli itinerarirurali” - Azione B “Servizi per la fruizione degli itinerari rurali”(manifestazione di interesse).
Per maggiori informazioni consultare i siti: www.psrsicilia.it,www.galterredelnisseno.it.
La pubblicazione dell’avviso nella Gazzetta Ufficiale dellaRegione siciliana assolve all’obbligo della comunicazione ai soggettirichiedenti del punteggio attribuito, nonché di avvio del procedi-mento di archiviazione per le istanze escluse e/o non ricevibili, cosìcome previsto al punto 7.4 del manuale delle disposizioni attuative eprocedurali dell’asse IV “Attuazione dell’Approccio Leader”.
(2013.14.783)003
ASSESSORATO DELLA SALUTETrasformazione funzionale di posti letto presso la
Residenza sanitaria assistita sita in Trecastagni.
Con decreto n. 339/13 del 28 febbraio 2013 del dirigente genera-le ad interim del dipartimento regionale per le attività sanitarie eosservatorio epidemiologico, è stato autorizzato, anche ai fini dell’ac-creditamento istituzionale, il legale rappresentante della societàHelios s.r.l. sita in Gravina di Catania, gestore della Residenza sani-taria assistita, sita in Trecastagni (CT), corso MichelangeloBuonarroti n. 59, alla trasformazione funzionale di n. 20 posti letto
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12-4-2013 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 18 51
per soggetti anziani non autosufficienti in n. 20 posti letto per pazien-ti affetti da malattia Alzheimer.
(2013.11.613)102
Provvedimenti concernenti revoca dell’accreditamentoistituzionale di alcune strutture sanitarie della Regione.
Con decreto n. 395/13 del 28 febbraio 2013 del dirigente generalead interim del dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epi-demiologico, è stato revocato l’accreditamento istituzionale, formal-mente concesso con D.D.G. n. 2702 del 30 novembre 2007 per la bran-ca di odontoiatria, al dott. Giovanni Vernali, titolare dell’ambulatoriosito in Siracusa, viale Tica n. 90.
(2013.11.611)102
Con decreto n. 397/13 del 28 febbraio 2013 del dirigente generalead interim del dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epi-demiologico, si revoca l’accreditamento istituzionale, formalmenteconcesso con D.D.G. n. 2698 del 30 novembre 2007 per la branca diradiologia diagnostica, nonché il D.D.G. n. 1993/10 del 3 agosto 2010di trasferimento locali, e il D.D.G. n. 2972/10 del 29 novembre 2010 diautorizzazione all’utilizzo di apparecchiatura di RMN di gruppo A, allastruttura Centro medico radiodiagnostica di Assennato Rosalia & C.s.a.s., sito in Leonforte (EN), via Zandonai, contrada Cernigliere s.n.c.
(2013.11.612)102
Accreditamento istituzionale della residenza sanitariaassistita Sant’Anna, sita in Trapani.
Con decreto del dirigente generale del dipartimento per le attivi-tà sanitarie e osservatorio epidemiologico n. 396 del 28 febbraio2013, il legale rappresentante della società Salus s.r.l., con sede lega-le in Trapani, via G. Errante n. 11, è autorizzato, anche ai fini dell’ac-creditamento istituzionale, alla gestione ed all’esercizio della R.S.A.Sant’Anna, sita nel comune di Trapani, via Vito Segesta nn. 1/3, pern. 22 posti letto, essendo stati accertati positivamente tutti i requisitirichiesti dal D.A. n. 890/2002 e successive modifiche ed integrazionidall’U.O. accreditamento istituzionale dell’A.S.P. di Trapani.
Il provvedimento è stato pubblicato integralmente nel sito webdel dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiolo-gico.
(2013.11.615)102
Sospensione dell’accreditamento istituzionale concessoalla struttura denominata MEDI.LAV. s.r.l. - Laboratorio ana-lisi S. Sebastiano, sito in Mistretta.
Con decreto n. 400/13 del 28 febbraio 2013 del dirigente generalead interim del dipartimento regionale delle attività sanitarie e osser-vatorio epidemiologico, è stato sospeso l’accreditamento istituziona-le, formalmente concesso con D.D.G. n. 2700 del 30 novembre 2007,per la branca di medicina di laboratorio, alla struttura MEDI.LAV.s.r.l. - Laboratorio analisi S. Sebastiano, sito in Mistretta (ME) viaSubieschi n. 2.
(2013.11.622)102
Integrazione del decreto 23 marzo 2012, concernenteiscrizione all’albo regionale di enti autorizzati al trasporto dipazienti emodializzati istituito ai sensi del D.A. n. 1993 del13 ottobre 2011.
Con decreto n. 419 dell’1 marzo 2013 dell’Assessore per la salu-te, è stata iscritta all’albo degli enti autorizzati a svolgere il serviziodi trasporto degli emodializzati, istituito presso l’Assessorato regio-nale della salute con D.A. n. 1993/2011, al quale obbligatoriamente leA.S.P. dovranno far riferimento nell’avviare rapporti contrattuali inmateria, fatte salve le ulteriori verifiche di competenza delle A.S.P.finalizzata alla stipula della convenzione, l’associazione di seguitoelencata:
— Associazione O.N.L.U.S. “New Città di Catania” servizioambulanze, con sede in via Portella della Ginestra n. 23 - Mister-bianco (CT).
(2013.11.638)102
Riconoscimento di idoneità in via definitiva allo stabili-mento della Ellepi Alimentari società cooperativa, con sedein Pollina.
Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionaleper le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico n. 460/13 del7 marzo 2013, lo stabilimento della Ellepi Alimentari società coope-rativa, con sede in Pollina (PA) nella contrada Zubbio, è stato ricono-sciuto idoneo in via definitiva ai fini dell’esercizio dell’attività dideposito e magazzinaggio in regime di freddo delle carni di ungulatidomestici.
Lo stabilimento mantiene, ai sensi dell’articolo 4 del regola-mento CE n. 853 del 29 aprile 2004, il numero di riconoscimentoH834U e con tale identificativo resta registrato nel sistema naziona-le degli stabilimenti.
(2013.11.648)118
Provvedimenti concernenti revoca di riconoscimentiveterinari.
Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale perle attività sanitarie e osservatorio epidemiologico n. 461/13 del 7 marzo2013, il risconoscimento veterinario T793W, a suo tempo attribuitoallo stabilimento della ditta Caseificio Desio Siciliano s.r.l., con sede inPace del Mela (ME), nella contrada Gabbia, è stato revocato.
La ditta è stata cancellata dall’apposito elenco già previsto dalregolamento CE n. 853 del 29 aprile 2004.
(2013.11.652)118
Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale perle attività sanitarie e osservatorio epidemiologico n. 462/13 del 7 marzo2013, il risconoscimento veterinario 19 461, a suo tempo attribuito allostabilimento della ditta Tumino Giuseppe, con sede in Ragusa, nellacontrada Magazzè, è stato revocato.
La ditta è stata cancellata dall’apposito elenco già previsto daldecreto del Presidente della Repubblica del 14 gennaio 1997, n. 54.
(2013.11.647)118
Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale perle attività sanitarie e osservatorio epidemiologico n. 463/13 del 7 marzo2013, il risconoscimento veterinario 19 873, a suo tempo attribuito allostabilimento della ditta Angelo Stefano, con sede in Salemi (TP) nellacontrada Favarella, n. 550, è stato revocato.
La ditta è stata cancellata dall’apposito elenco già previsto daldecreto del Presidente della Repubblica del 14 gennaio 1997, n. 54.
(2013.11.646)118
Voltura del riconoscimento veterinario della ditta LetoGraziella alla ditta Leto Andrea, con sede in Castronovo diSicilia.
Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionaleper le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico n. 464/13 del 7marzo 2013, il riconoscimento veterinario 19 376 già in possessodella ditta Leto Graziella è stato volturato alla ditta Leto Andrea.
Lo stabilimento, sito in Castronovo di Sicilia (PA) contradaMelia, mantiene il numero di riconoscimento 19 376 e con tale iden-tificativo resta iscritto nel sistema nazionale degli stabilimenti.
(2013.11.644)118
Sospensione temporanea del riconoscimento veterinarioattribuito alla ditta Polli Azzolina s.r.l., con sede in Mineo.
Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionaleper le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico n. 465/13 del 7
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marzo 2013, il riconoscimento veterinario 0 1047 M a suo tempoattribuito alla ditta Polli Azzolina s.r.l., con sede in Mineo (CT), nellacontrada Monaci, è stato temporanaemente sospeso.
La riattivazione dell’impianto resta subordinata alla revoca delsuddetto decreto.
(2013.11.645)118
Trasferimento della sede legale della dittaSO.FARMA.MORRA S.p.A.
Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionaleper la pianificazione strategica n. 479/13 dell’11 marzo 2013, si pren-de atto del trasferimento della sede legale della dittaSO.FARMA.MORRA S.p.A., autorizzata alla distribuzione all’ingros-so di specialità medicinali per uso umano ai sensi del decreto legisla-tivo n. 219/2006, da Milano, via Manzotti n. 15, a Segrate (MI), viaRedecesio n. 12/B, località Lavanderie e magazzino in Torregrotta(ME), viale Europa s.n.c.
(2013.11.654)028
Autorizzazione alla farmacia Formica Magro, con sedein Melilli, per la distribuzione all’ingrosso di specialità medi-cinali per uso umano.
Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionaleper la pianificazione strategica n. 480/13 dell’11 marzo 2013, ladott.ssa Formica Francesca, legale rappresentante della ditta farma-cia Formica Magro, con sede legale e magazzino in Città Giardino,Melilli (SR), via Mascagni n. 1, è autorizzata alla distribuzione all’in-grosso di specialità medicinali per uso umano ai sensi del decretolegislativo n. 219/06 e successive modifiche ed integrazioni, e di esse-re in grado di operare su tutto il territorio nazionale.
La direzione tecnica responsabile del magazzino è affidata al dr.Magro Marco.
(2013.11.653)028
Autorizzazione al dott. Massimo Messana alla gestioneed all’esercizio di un laboratorio di analisi cliniche, sito inCaltanissetta.
Con decreto n. 506/13 del 14 marzo 2013 del dirigente generalead interim del dipartimento per le attività sanitarie e osservatorioepidemiologico, è stato autorizzato il dott. Massimo Messana, ancheai fini dell’accreditamento istituzionale, alla gestione ed all’eserciziodel laboratorio analisi cliniche sito in Caltanissetta, via TraversaElena n. 63, primo piano.
(2013.12.676)102
Voltura del rapporto di accreditamento istituzionale daditta individuale alla società Laboratorio Castagna s.a.s.della dott.ssa Alma Castagna, con sede in Palermo.
Con decreto n. 581/13 del 26 marzo 2013 del dirigente dell’areainterdipartimentale 5 del dipartimento regionale delle attività sanita-rie e osservatorio epidemiologico, è stata approvata la voltura delrapporto di accreditamento istituzionale per la branca di laboratoriodi analisi da ditta individuale alla società Laboratorio Castagna s.a.s.della dott.ssa Alma Castagna, sito in Palermo, via S. Botticelli n. 9,piano terra.
(2013.14.787)102
ASSESSORATODEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE
Concessione di un finanziamento al comune di Messinaper la realizzazione di un progetto a valere sulla linea diintervento 6.1.3 A-F (ex 6.1.3.6) del PO FESR Sicilia2007/2013.
Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionaledell’ambiente n. 739 del 14 dicembre 2012, registrato dalla Corte dei
conti il 24 gennaio 2013 al reg. n. 1 - fg. 7, è stato concesso al comu-ne di Messina il finanziamento di € 38.720,00 per la realizzazione delprogetto “Implementazione, con due centraline di misura del rumo-re da traffico veicolare della rete di monitoraggio continuo del comu-ne di Messina” a valere sulla linea di intervento 6.1.3 A-F (ex 6.1.3.6)del PO FESR Sicilia 2007/2013, ai sensi del comma 3 dell’art. 14 del-l’avviso pubblico per l’attuazione territoriale dell’asse VI, in quantooperazione presentata nel PIST 17 - “Messina 2020. Reti per la soli-darietà, ecologia, ed innovazione tecnologica”.
(2013.11.669)135
Concessione di un finanziamento al comune di ScalettaZanclea per la realizzazione di un progetto a valere sullalinea di intervento 2.3.1.01 del PO FESR Sicilia 2007/2013.
Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionaledell’ambiente n. 36 del 31 gennaio 2013, registrato dalla Corte deiconti in data 4 marzo 2013, reg. n. 1, fg. n. 19, è stato concesso alcomune di Scaletta Zanclea (ME) il finanziamento di € 2.671.112,91,cod. Caronte SI_1_9548, per la realizzazione del progetto“Consolidamento costone roccioso Castello Rufo Ruffo” del comunedi Scaletta Zanclea (ME), a valere sulla linea di intervento 2.3.1.01del PO FESR Sicilia 2007/2013.
(2013.11.666)135
Finanziamento al comune di Messina per la realizzazio-ne di un progetto in attuazione del programma stralcio degliinterventi per il riassetto territoriale delle aree a rischioidrogeologico.
Con decreto del dirigente del servizio 3 del dipartimento regio-nale dell’ambiente n. 68 del 9 febbraio 2013, registrato dalla ragione-ria centrale dell’Assessorato del territorio e dell’ambiente il 4 marzo2013 al n. 273, è stato concesso al comune di Messina il finanziamen-to di € 997.749,26 per la realizzazione del progetto Lavori di riquali-ficazione dell’esistente viabilità in alveo del torrente Badiazza “Operedi sistemazione idraulica del vallone Cavaliere” del comune diMessina.
Programmi di interventi di cui al DM n. DEC/DT/2002/0281 diapprovazione del Programma stralcio degli interventi per il riassettoterritoriale delle aree a rischio idrogeologico (ex D.L. 11 giugno 1998n. 180, ai sensi dell’art. 16 della legge 31 luglio 2002 n. 179).
(2013.11.608)105
Approvazione del Piano di gestione “Isole Eolie” dellaRete Natura 2000.
Si rende noto che il dipartimento regionale dell’ambiente haemanato il decreto del dirigente generale n. 120 dell’8 marzo 2013 diapprovazione del Piano di gestione “Isole Eolie” della Rete Natura2000 Sicilia.
Il piano è visionabile e scaricabile dal sito web ufficialedell’Assessorato del territorio e dell’ambiente http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_Assessoratoregionaledelterritorioedellambiente/PIR_DipTerritorio-Ambiente (link Natura 2000); la documentazione cartacea è deposi-tata e consultabile presso il servizio 4 - protezione patrimonio natu-rale - del dipartimento regionale dell’ambiente, via Ugo La Malfa n.169, Palermo e presso gli uffici della Provincia regionale di Messina- V dipartimento - 2° U.D. Parchi e riserve e attività produttive - viaXXIV Maggio - palazzo Uffici - Messina.
(2013.11.668)119
ASSESSORATO DEL TURISMO,DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO
Provvedimenti concernenti iscrizione di accompagnato-ri turistici al relativo albo regionale.
Il dirigente del servizio professioni turistiche e agenzie di viaggiodel dipartimento regionale del turismo, dello sport e dello spettacolo,ai sensi della legge regionale n. 8/2004, con decreto n. 347 del 7 marzo2013, ha disposto l’iscrizione all’albo regionale degli accompagnatorituristici della sig.ra Clujescu Simina Mihaela nata a Brasov (Romania)
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il 29 luglio 1980, residente a Scarlino (GR) via Podere La Croce n. 16,accompagnatore turistico, con idoneità nelle lingue inglese e tedesco.
(2013.11.637)111
Ai sensi della legge regionale n. 8/2004, il dirigente del servizio 9professioni turistiche e agenzie di viaggio del dipartimento regionaledel turismo, dello sport e dello spettacolo, con decreto n. 385 del 12marzo 2013, ha iscritto all’albo regionale degli accompagnatori turisti-ci la sig.ra Sorbello Christina Manuela, nata a Vipiteno (BZ) il 5 otto-bre 1986, con abilitazione nelle lingue inglese e spagnolo.
Ai sensi della legge regionale n. 8/2004, il dirigente del servizio9 professioni turistiche e agenzie di viaggio del dipartimento regio-
nale del turismo, dello sport e dello spettacolo, con decreto n. 386del 12 marzo 2013, ha iscritto all’albo regionale degli accompagna-tori turistici la sig.ra Ausino Stefania, nata a Catania il 17 ottobre1986, con abilitazione nelle lingue inglese e spagnolo.
Ai sensi della legge regionale n. 8/2004, il dirigente del servizio 9professioni turistiche e agenzie di viaggio del dipartimento regionaledel turismo, dello sport e dello spettacolo, con decreto n. 387 del 12marzo 2013, ha iscritto all’albo regionale degli accompagnatori turisti-ci la sig.ra Sclafani Adalgisa, nata a Termini Imerese il 19 luglio 1974,con abilitazione nella lingua francese.
(2013.11.636)111
CIRCOLARI
PRESIDENZA
CIRCOLARE 25 marzo 2013, n. 1.
Contributi per gli anni 2012 e 2013 alle organizzazioni divolontariato di protezione civile iscritte al registro regionaleprevisto dall’art. 7 della legge regionale n. 14/1998.
ALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE
CIVILE ISCRITTE AL REGISTRO REGIONALE EX LEGGE
REGIONALE N. 14/1998
AI SINDACI DEI COMUNI DELLA SICILIA
AGLI UFFICI DI PROTEZIONE CIVILE DEI COMUNI IN CUI
HANNO SEDE LEGALE LE OO.VV. IN INDIRIZZO
AI SERVIZI REGIONALI DI PROTEZIONE CIVILE PER LE PRO-
VINCE DELL’ISOLA
e, p.c. AGLI UFFICI TERRITORIALI DI GOVERNO PREFETTURE DEL-
L’ISOLA
ALLE PROVINCE REGIONALI DELL’ISOLA
Il regolamento, D.P.Reg. n. 12/2001, “Regolamentoesecutivo dell’art . 7 della legge regionale n. 14/1998”, con-cernente la disciplina delle attività di volontariato di pro-tezione civile, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dellaRegione siciliana n. 45 del 14 settembre 2001, come ènoto, fissa al titolo secondo le modalità di corresponsionedei contributi alle organizzazioni di volontariato di prote-zione civile.
I contributi sono di norma erogati in misura non supe-riore all’80% del fabbisogno documentato, ai sensi delcomma 3 dell’art. 15 del regolamento regionale n. 12/2001.
Con la presente direttiva si forniscono le indicazionisulle modalità di concessione ed erogazione dei contributiper l’anno 2012 e per l’anno 2013, secondo i criteri previ-sti dalla vigente normativa e nel pieno e concreto rispettodei principi di legalità, trasparenza, par condicio e di tute-la del pubblico interesse cui si attiene l’azione della pub-blica amministrazione.
1) Modalità di presentazione della richiesta di contri-butiNel rispetto dell’art. 16 del vigente regolamento
D.P.Reg. n. 12/2001, come è noto, le istanze di contributodelle organizzazioni di volontariato dovranno essere inol-trate “esclusivamente a mezzo raccomandata con ricevuta
di ritorno” alle sedi provinciali dei servizi regionali di pro-tezione civile di questo dipartimento regionale della prote-zione civile, entro e non oltre il 30 aprile p.v. Farà fede iltimbro postale sulla busta utilizzata per la spedizione.
Al servizio volontariato e formazione del dipartimentoregionale di protezione civile, via Abela n. 5 - Palermo,dovranno pervenire esclusivamente le istanze delleseguenti organizzazioni di volontariato che sono le strut-ture aggregative di II livello di rilevanza regionale, iscritteal registro regionale:
— Organizzazione nazionale volontariato Giubbed’Italia - coordinamento nazionale, via Vitello n. 70 -92021 Aragona (AG);
— Associazione internazionale Pantere VerdiO.N.L.U.S., via Di Giorgio n. 6 - 95125 Catania;
— Federazione italiana ricetrasmissioni - CitizenBand - F.I.R. C.B.-S.E.R. – Struttura regionale Sicilia, viaEumelo n. 39 - 96100 Siracusa;
— Agesci Sicilia - Associazione guide e scout cattoliciitaliani, via Fratelli Bandiera n. 82 - 95030 Gravina diCatania;
— Comitato regionale A.N.P.A.S. Sicilia, via Sardegnan. 36 - 94100 Enna;
— “Federazione - Prociv - Sicilia” aderente all’associa-zione nazionale volontari per la P.C. Prociv - Arci naz., viaSant’Elena n. 38 - 94019 Valguarnera Caropepe (EN);
— Forum regionale delle associazioni di volontariatodella protezione civile, via Carlo Alberto Dalla Chiesan. 40 - Casella postale 9/PA35 - 90129 Palermo - 90143Palermo;
— Guardia costiera ausiliaria centro regionale Sicilia,via La Villa n. 11 - 90143 Palermo;
— Airone, via Trieste n. 65 - 90031 Belmonte Mezza-gno (PA);
— Associazione nazionale volontariato assistenzasoccorso “Sicilia” (A.N.V.A.S. - Sicilia), via Signore Ritro-vato n. 4 - 94012 Barrafranca (EN);
— Associazione Ranger centro regionale, via Svezian. 45 - 96100 Siracusa;
— Poseidon, via Venezia n. 22 (Aspra) - 9011 Bagheria(PA);
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— CO.PROV.PALERMO, via Adua n. 3/5 - 90135 Pa-lermo;
— Confederazione nazionale Misericordie d’Italia -Conferenza regionale Sicilia, via I Maggio n. 2 - 98068 SanPiero Patti (ME).
Le istanze (come da modello allegato C) dovrannoriportare in calce il visto del comune (timbro e firma delresponsabile dell’ufficio di protezione civile), presso cuil’organizzazione di volontariato ha sede ed essere correda-te dalla documentazione di rito come da schemi allegatinonché:
1) dichiarazione per gli anni 2010, 2011, 2012 (comeda modello allegato 9) in ordine alle attività svolte e i prin-cipali eventi, esercitazioni, emergenze etc. cui ha parteci-pato ed il personale impiegato; dichiarando conclusiva-mente l’attività prevalente della stessa associazione divolontariato.
Si precisa, ancora una volta, che non rientrano fra leattività di protezione civile, l’assistenza alla viabilità nelcorso di gare ciclistiche, maratone, sagre e feste cittadineo eventi sportivi e ricreativi in genere;
2) dichiarazione in ordine all’ammontare dei contri-buti ottenuti e le relative finalità negli anni 2009, 2010,2011 e 2012 (come da modello allegato 10) specificando irimborsi assicurativi ottenuti, nonché gli eventuali mezzie le attrezzature finanziati e/o concessi in uso.
A tal riguardo si richiamano i contenuti dei commi2-4 dell’art. 20 del D.P.Reg. n. 12/2001:
“2. I contributi ottenuti debbono essere regolar-mente rendicontati dall’organizzazione, per il tramite delcomune presso cui l’organizzazione stessa ha sede, entrol’anno successivo a quello di accreditamento.
3. La rendicontazione, che riguarderà l’intero am-montare della spesa relativa alla realizzazione dell’attivitào del progetto, non solo, quindi, quello corrispondente alcontributo ottenuto, vistata e trasmessa dall’ufficio tecni-co di protezione civile del comune presso cui l’organizza-zione ha sede, consisterà in una relazione finale sull’attivi-tà o sul progetto realizzato, contenente la descrizione det-tagliata delle spese effettivamente sostenute, corredatadalle copie dei giustificativi di spesa con l’apposizionedella dichiarazione di conformità agli originali da partedel legale rappresentante dell’organizzazione, nonchédella dichiarazione relativa ad altri eventuali contributiottenuti da enti pubblici, per l’espletamento dei propriprogrammi di attività.
4. In caso di omessa rendicontazione entro i terminiindicati sarà attuato il dispositivo di cui all’art. 11 del pre-sente regolamento”;
3) dichiarazione IVA (come da modello allegato 11).Per agevolare le attività istruttorie, le organizzazioni
di volontariato in indirizzo avranno cura di presentareistanze, come da allegato C), distinte per la singola tipolo-gia/priorità di contributo, inoltrando le istanze medesimecorredate da due copie della documentazione prodottaoltre l’originale. Ad ogni buon fine si precisa che questodipartimento potrà esaminare anche le richieste relativeagli anni precedenti purché, debitamente attualizzate,vengano riproposte per il corrente anno nel rispetto dellapresente circolare.
2) Istruttoria
2.1) Istruttoria di competenza del D.R.P.C.I nove servizi decentrati territorialmente competenti
ed il servizio volontariato e formazione avranno cura di
istruire le istanze pervenute nei modi e nei termini esecondo i criteri previsti dalla vigente normativa e dallapresente circolare, nel rispetto dei principi di legalità, tra-sparenza e par condicio cui si ispira l’azione amministra-tiva.
In particolare:1) entro il 30 maggio p.v., i servizi competenti comple-
tano la pre-istruttoria delle istanze di contributo e comu-nicano a questa D.G. e al servizio volontariato e formazio-ne, per e-mail, l’elenco delle istanze pervenute con riporta-to data e numero di protocollo in entrata, nonché di quel-le escluse con la relativa motivazione (allegato A). Per sin-gola istanza, dovranno essere riportati, mediante l’allega-to A1, i seguenti dati: importi richiesti dall’associazione,importi ritenuti ammissibili a contributo e gli importi daerogare, ritenuti congrui a seguito della pre-istruttoria,nonché:
a) per i rimborsi delle spese assicurative dovrannoessere distinti gli importi da rimborsare per l’assicura-zione dei volontari, il numero di assicurati, il numero etipi di mezzi e i relativi premi assicurativi;
b) per i progetti già cofinanziati dal dipartimentonazionale: la somma ammissibile a contributo.
c) per le altre tipologie di richiesta ci si dovrà atte-nere a quanto indicato con le proprie precedenti circolari.
Per tali flussi informativi dovrà essere utilizzata esclu-sivamente la modulistica allegata (allegato A1).
d) entro il 30 giugno si dovranno comunicare alleorganizzazioni di volontariato i rigetti delle istanze nonregolarmente inviate con raccomandata A/R entro la datadel 30 aprile.
e) entro il 3 settembre deve essere completatal’istruttoria delle istanze di contributo.
Le istanze valutate non ricevibili sono rigettate a curadei servizi decentrati di questo dipartimento che dovran-no informare per conoscenza il competente servizio volon-tariato e formazione.
Ai sensi dell’art. 17, comma secondo, del vigente rego-lamento, i servizi provinciali di questo dipartimento, non-ché il servizio volontariato e formazione possono richiede-re, in qualsiasi fase istruttoria, l’integrazione della docu-mentazione prodotta, ivi compresi i preventivi, risultatacarente, con ulteriori dati ed elementi di chiarimento utiliai fini del procedimento di concessione del contributo. Larichiesta di integrazione è trasmessa esclusivamente viatelefax o “brevi manu” previo avviso all’associazione tra-mite sms.
La documentazione integrativa richiesta dovrà esseretrasmessa entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta,anche a mezzo fax, pena la decadenza dal diritto di attri-buzione al contributo.
2.2) Adempimenti degli uffici tecnici comunali e dei sindaciIn ordine al “visto” previsto all’art. 16 dal vigente rego-
lamento, si chiarisce che il visto sull’istanza del contributoavanzata dall’associazione di volontariato equivale esclu-sivamente ad una formale “presa d’atto” del comune del-l’istanza presentata dalla medesima organizzazione divolontariato iscritta al registro regionale ed avente sedenel territorio comunale. Peraltro, si rappresenta che ilvisto è un atto dovuto e non può essere rifiutato.
A tal riguardo si precisa che tale “visto ex art. 17” equi-vale ad una attestazione dell’ufficio comunale di averprovveduto ad esaminare positivamente la documenta-zione, approvando fra i preventivi, (almeno 5), quello cherisulta congruo, nonché il più vantaggioso per la pubblica
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12-4-2013 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 18 55
amministrazione per qualità e prezzo. Il numero dei pre-ventivi può essere minore solo nel caso in cui non esista-no un numero sufficiente di ditte qualificate per la forni-tura del bene o dei servizi in oggetto.
Al fine di evitare l’esclusione delle istanze dall’accessoagli eventuali contributi, si rammenta che la documenta-zione necessaria per i “visti” del comune deve essere pre-sentata presso il comune ove ha la sede legale l’organizza-zione di volontariato medesima.
A tal riguardo, si auspica che gli uffici tecnici comuna-li e di protezione civile offrano la più ampia collaborazio-ne, in tema di ricerca di mercato, alle organizzazioni divolontariato tenuto conto del rispetto del parametro qua-lità/prezzo, e ciò con l’obiettivo della massima collabora-zione ed interazione, fra istituzioni e volontariato, inun’ottica di sistema regionale di protezione civile e nelrispetto della direttiva presidenziale 14 gennaio 2008 pub-blica nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 10del 29 febbraio 2008 .
I sindaci sono pregati, per le finalità precedenti, divigilare in ordine alla tempestività degli adempimenti deipropri uffici, svolgendo tutte le necessarie attività di indi-rizzo e di sollecito al fine di far crescere il sistema localedi p.c.
3) Interventi finanziabili, criteri e prioritàIl contributo finanziario del dipartimento regionale
previsto per l’anno 2012 e 2013 intende sostenere l’attivitàdelle associazioni di volontariato iscritte al registro regio-nale mediante il rimborso delle spese assicurative obbliga-torie previste in particolare dalla legge n. 266/1991.
In ordine alle attrezzature e mezzi sono finanziati perl’anno 2012 e 2013 anche i progetti cofinanziati dal dipar-timento nazionale per i quali questo dipartimento ha for-malmente rappresentato la propria compartecipazione,nonché eventuali progetti di miglioramento di attrezza-ture e mezzi già acquisiti dall’associazione di volontariato.
Poiché le organizzazioni di volontariato costituisconouna parte del sistema regionale ed operano in sinergia ecomplementarietà con tutte le altre componenti, si poten-zieranno quelle attività che presentano carenze e criticitànell’ambito del sistema regionale della protezione civileevitando di finanziare attrezzature o mezzi sovrabbondan-ti già presenti in regione o attività già sufficientemente svi-luppate.
In particolare sono prioritariamente finanziati i mezzie le attrezzature minime di base con priorità per i disposi-tivi di protezione individuale che assicurano al volontariole condizioni di operatività in sicurezza.
Fermo restando che l’erogazione del contributo rima-ne condizionata alla “idoneità dell’organizzazione divolontariato richiedente a svolgere proficuamente l’attivi-tà proposta, verificabile anche in base alla precorsa espe-rienza” (art. 18 del vigente regolamento), si precisa chenon saranno concessi contributi alle organizzazioni divolontariato che nell’ultimo triennio non abbiano effettua-to attività di protezione civile o abbiano effettuato attivitàin maniera disorganica o con demerito o si siano rifiutatidi intervenire laddove richiesto dagli organi di protezionecivile.
Il dipartimento regionale della protezione civile, alfine di garantire maggiore efficacia e trasparenza nell’uti-lizzo dei mezzi e delle attrezzature, l’omogeneità tecnicadi attrezzature e mezzi, dotati di unica livrea, nonché alfine di evitare considerevoli anticipazioni di somme daparte dell’organizzazione di volontariato richiedente,
potrà provvedere direttamente all’acquisizione dei mezzi edelle attrezzature richiesti, ove finanziabili, e al relativoaffidamento in comodato d’uso alla OO.VV., da effettuarsisecondo i criteri di efficacia ed efficienza e sulla base del-l’operatività attestata anche dalla dichiarazione di cui alprecedente punto 1 (allegato 9 citato) della presente circo-lare.
Si precisa, inoltre, che le istanze relative agli anni pre-gressi che non hanno beneficiato di contributi per caren-za di fondi, qualora ritenute ancora d’interesse dall’asso-ciazione richiedente, debitamente aggiornate ed attualiz-zate, potranno essere riproposte secondo quanto previstonella presente circolare.
3.1) Elenco decrescente delle prioritàI - Rimborso dei costi sostenuti per premi assicurativi
obbligatori per i volontari, relativi all’anno in corso onel precedente, ovvero con scadenza nell’anno incorso o nel precedente, pagati entro la data di presen-tazione dell’istanza.
Le associazioni iscritte al registro regionale dopo il 30aprile 2011 possono richiedere il rimborso delle spesesostenute, solo a decorrere dalle data di notifica del decre-to di iscrizione.
Le organizzazioni di volontariato iscritte prima del 30aprile 2011 possono altresì avanzare richieste di rimborsospese assicurative riferite agli anni precedenti, non rim-borsate da parte di questo dipartimento, ovvero da partedi altri enti, istituzioni o da parte di privati. A norma diregolamento, infatti, dovrà formalmente essere dimo-strato dal legale rappresentante dell’organizzazione divolontariato, previa dichiarazione resa ai sensi della leggen. 445/2000, che gli oneri oggetto d’istanza di contributo,ovvero di rimborso delle spese assicurative, non siano statiassunti da parte di altre amministrazioni. Il rimborsodelle spese per le organizzazioni di volontariato che svol-gono anche altre attività oltre quella di p.c. (per es. attivi-tà di semplice assistenza sociale o sanitaria, attività diprotezione ambientale, culturale e divulgativa) è ricono-sciuto, di massima, in quota percentuale, e cioè proporzio-nalmente all’incidenza delle attività di p.c. sul complessodelle attività svolte dall’associazione nel triennio prece-dente.
II - Rimborso delle spese assicurative obbligatorie per imezzi intestati alle organizzazioni di volontariato
Il rimborso delle spese assicurative dei mezzi è garan-tito, entro i limiti di bilancio, per quei mezzi intestatiall’associazione, che l’associazione medesima richiedentedichiarerà come disponibili e in perfetta efficienza neilimiti della effettiva necessità del sistema di protezionecivile, accertato dal dirigente del servizio competente perterritorio.
Dal rimborso delle spese assicurative sono espunti iperiodi di utilizzo dei mezzi a seguito di convenzioni conenti anche non facenti parte del sistema regionale di p.c.
Il rimborso assicurativo è relativo al premio pagatonel periodo di riferimento (30 aprile 2011-30 aprile 2012ovvero 30 aprile 2012-30 aprile 2013), o con scadenza nel-l’anno in corso e pagato, comunque, entro la data di pre-sentazione dell’istanza.
III - Contributi per attrezzature, mezzi e cofinanziamenti
I progetti da finanziare dovranno riguardare in ordinedi priorità:
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— l’acquisto per ogni volontario di DPI - dispositividi protezione individuale, conformi alla direttiva UNI EN471 con protezione pioggia EN 343.3.3,
— l’acquisto delle attrezzature necessarie a garanti-re la funzionalità minima delle associazioni di volontaria-to quali computers, stampanti e telefax;
— il cofinanziamento di progetti già approvati efinanziati dal dipartimento nazionale della protezionecivile;
— il miglioramento di attrezzature o mezzi già inpossesso dell’associazione;
— il completamento delle strutture e delle attrezza-ture relative ai “posto medico avanzato” (PMA) di I livello.
3.2) CriteriLa richiesta di contributo dovrà, esclusivamente, esse-
re correlata alla tipologia di specializzazione dell’asso-ciazione richiedente.
Per quanto riguarda le richieste di cofinanziamento diprogetti già approvati e finanziati dal dipartimento nazio-nale della protezione civile, si rappresenta che questodipartimento contribuirà, di norma, fino alla concorrenzadell’90% del costo totale, fermo restando che dovrà essereprevista comunque una quota di scopertura pari al 10%che deve rimanere a carico dell’associazione.
Per quanto riguarda i progetti di miglioramento diattrezzature o mezzi già in possesso dell’associazione, ilservizio regionale competente per l’istruttoria deve atte-stare che gli interventi finanziari sono ritenuti indispensa-bili alla crescita del sistema regionale di protezione civile.
Nell’ambito dell’erogazione dei contributi il diparti-mento regionale di protezione civile si riserva di dare pre-cedenza alle richieste avanzate dalle strutture aggregativedi secondo livello, di cui al decreto del 9 dicembre 2003,pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione sicilianan. 4 del 23 gennaio 2004 “Modalità di riconoscimento eimpiego dei coordinamenti locali, provinciali e regionalidelle organizzazioni di volontariato di protezione civileaventi sede nel territorio della Regione siciliana”.
Il dipartimento regionale protezione civile potrà riser-vare una quota delle risorse disponibili per priorità, assi-curando, comunque, una somma per ciascuna priorità.
Fermo restando che l’erogazione del contributo rima-ne condizionata all’“idoneità dell’organizzazione di volon-tariato richiedente a svolgere proficuamente l’attività pro-posta, verificabile anche in base alla precorsa esperienza”(art. 18 del vigente regolamento), si precisa che non saran-no concessi contributi alle organizzazioni di volontariatoche nell’ultimo triennio non abbiano effettuato ingiustifi-catamente attività di protezione civile o abbiano effettuatoattività in maniera disorganica o con demerito o si sianorifiutati di intervenire laddove richiesto dagli organi diprotezione civile.
Per il corrente anno, si procederà al soddisfacimentodelle richieste avanzate secondo le tipologie e le prioritàindividuate come sotto specificato e nel rispetto deiseguenti criteri e limiti:
1) alle organizzazioni di volontariato composte finoa n. 50 volontari potrà essere erogato un contributo mas-simo per l’acquisto di attrezzature pari ad € 25.000,00;
2) alle organizzazioni di volontariato composte daoltre 50 volontari potrà essere erogato un contributo mas-simo per l’acquisto di attrezzature pari ad € 30.000,00;
3) per il completamento di progetti già in prece-denza finanziati da questo dipartimento il contributomassimo non potrà superare la somma di € 15.000,00;
4) per strutture aggregative di secondo livello il con-tributo massimo è pari ad € 35.000,00;
5) premialità: i contributi massimi possono essereaumentati fino al 40% per le organizzazioni di volonta-riato che abbiano svolto con merito, efficacia ed efficien-za attività di protezione civile nel triennio 2009-2011 ovve-ro 2010-2012.
I superiori importi sono soggetti a variazione in dipen-denza delle effettive disponibilità finanziarie assegnateallo scopo a questo dipartimento ed all’ammontare com-plessivo dei contributi richiesti.
Inoltre i superiori limiti possono non operare per l’ac-quisto di mezzi il cui importo unitario eccede quellosopraesposto.
4) Erogazioni dei contributi - Rendicontazione - Con-trolliLa concessione dei contributi alle organizzazioni di
volontariato da parte di questo dipartimento rimane con-dizionata alla stipula di una convenzione con l’organizza-zione di volontariato beneficiaria al fine di disciplinare leconseguenti modalità di ottemperanza agli obblighi di cuiall’art. 19 del D.P.R.S. n. 12/2001.
La convenzione regola altresì i rapporti fra l’organiz-zazione di volontariato e le attività del sistema regionaledi protezione civile tramite il DRPC e precisa tempi emodalità d’intervento della OO.VV. in caso di evento diprotezione civile a garanzia del corretto utilizzo dei fondipubblici per le finalità di pubblico interesse per la salva-guardia dell’incolumità delle persone e dell’integrità deibeni e del territorio.
La concessione dei contributi relativi alla priorità II,per l’assicurazione dei mezzi in uso all’associazione, saràsubordinata alla preventiva stipula di apposita conven-zione con questo dipartimento e l’eventuale assegnazionedegli stessi avverrà con il seguente criterio:
• fino a 4 mezzi, massimo 80%;• da 5 a 7 mezzi, massimo 60%;• oltre 7 mezzi, massimo 40%.
Il contributo ammesso sarà, nel rispetto dell’art. 20 delcitato regolamento, accreditato al sindaco mediante aper-tura di credito in favore del legale rappresentate del comu-ne nel cui ambito territoriale ha sede l’organizzazione divolontariato.
Al sindaco e agli uffici comunali, sulla scorta dell’espe-rienza maturata nel corso degli anni precedenti, si ram-menta che le somme erogate da questo dipartimento alleorganizzazioni di volontariato per il tramite dei comunipresso cui le stesse hanno sede, sono destinate esclusiva-mente alle medesime organizzazioni di volontariato per lefinalità ammesse da questo dipartimento che saranno for-malmente notificate all’atto dell’emissione del titolo dispesa. Eventuali diversi utilizzi delle somme di che trattasisaranno formalmente segnalate alla Procura della Cortedei conti.
Si rappresenta, altresì, che il contributo potrà essereerogato nel pieno rispetto delle vigenti norme di contabi-lità pubblica.
I documenti giustificativi della spesa dovranno esserein originale e dovranno giustificare l’intera spesa al 100%e non soltanto quindi la somma erogata quale contributoda questa Amministrazione. Solo nel caso di polizze assi-curative in corso di validità è ammessa l’acquisizione dellacopia conforme all’originale.
Del documento acquisito il comune dovrà rilasciarecopia con la dicitura “documento fiscale trattenuto agli
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atti di questo comune per erogazione contributo regionaleprevisto dalla legge n. 14/1998”.
Per l’erogazione dei contributi i funzionari delegatidovranno fare riferimento alla notifica effettuata da que-sto dipartimento - servizio competente per l’istruttoria.Con tale notifica il servizio medesimo comunicherà al fun-zionario delegato l’emissione dell’O.A. e la sua trasmis-sione alla ragioneria centrale Presidenza per la registra-zione salvo buon fine.
In ordine alle modalità di rendicontazione contabiledelle somme accreditate si rimanda alle norme di contabi-lità generale dello Stato, nonché alla vigente normativaregionale in materia, che individuano il sindaco, funziona-rio delegato, quale responsabile degli obblighi previsti dalcomma 9 dell’art. 13 della legge regionale n. 47/77 e suc-cessive modifiche ed integrazioni.
La rendicontazione “tecnica” deve, invece, avvenirenel rispetto del comma 2 dell’art. 20 del vigente regola-mento.
Per quanto attiene ai gruppi comunali di volontariatoiscritti nella sezione speciale di cui al decreto dirigenzialen. 26 del 15 marzo 2002, pubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale della Regione siciliana n. 17/2002, si rimanda ai con-tenuti dell’art. 5, commi 4 e 5, del medesimo decreto.
Entro 90 giorni, di norma, dall’erogazione del contri-buto il comune, di concerto con il servizio regionale di p.c.competente per territorio, effettuerà una visita ispettivaper verificare l’effettiva acquisizione del bene e la suapiena funzionalità, eventualmente attivando, ove necessa-rio, i provvedimenti previsti dal regolamento e dalle vigen-ti norme in materia di pubblico erario.
Ribadendo l’importanza di un sistema di volontariatoben formato ed attrezzato per una prima risposta alleemergenze locali e per lo svolgimento delle attività di pre-venzione dei rischi in una logica di sistema regionale diprotezione civile, si confida nella massima collaborazioneattiva delle istituzioni in indirizzo.
Per quanto sopra, si auspica in particolare che i sinda-ci, le amministrazioni comunali e gli uffici tecnici comu-nali e di protezione civile, offrano la più ampia collabora-zione alle organizzazioni di volontariato operanti sul pro-prio territorio, supportando le stesse in tutte le fasi dicompetenza per l’ottenimento dei contributi e successiva-mente per un a pronta erogazione degli stessi
Per quanto non esplicitamente riportato nella pre-sente circolare, valgono i criteri delle precedenti circolari
annuali sull’argomento, ove non in contrasto con la pre-sente.
Al fine di dare la massima diffusione alla presentecircolare, la stessa, completa degli allegati, sarà disponi-bile nel sito ufficiale di questo dipartimento, sarà inviatavia e-mail a tutte le OO.VV. ed agli altri enti in indirizzo esarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione sici-liana.
Il dirigente generale del dipartimentoregionale della protezione civile: FOTI
Allegato
CONTRIBUTI PER L’ANNO 2012-2013 ALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO
DI PROTEZIONE CIVILE ISCRITTE AL REGISTRO REGIONALE
PREVISTO DALL’ART. 7 DELLA LEGGE REGIONALE N. 14/1998
Allegato caratteristiche tecniche attrezzature
ACQUISTO DI ATTREZZATURE
A. Abbigliamento del volontario
Obiettivo strategico per questo dipartimento è assicurare a tuttii volontari di p.c. idonei dispositivi di protezione individuale, per-tanto risulta prioritaria l’erogazione di contributi per tali finalità.
Uniforme: Al fine di omogeneizzare gli standard sulle uniformi del volon-
tariato di protezione civile, nel rispetto della direttiva del Presidentedella Regione del 14 gennaio 2008, pubblicata nella Gazzetta Ufficialedella Regione siciliana n. 10/2008, saranno esclusivamente finanziatiDPI conformi alla direttiva UNI EN 471 con protezione pioggia EN343.3.3. che posseggono di massima le seguenti caratteristiche:
— Giacca/parka 4 stagioni di colore giallo/blu con fasce riflettenti in tessuto grigio argento 3 M scothclite 0/00
anche esse conformi alla norma UNI EN 471 (omologata in classe 2in accoppiamento obbligatorio al pantalone).
– Esterno: Il tessuto deve essere privo di coloranti azoici cherilasciano ammine cancerogene, pH prossimo al 7, resistente allasudorazione, impermeabile e traspirante completa di interno stacca-bile e smanicabile - collo alto con cappuccio inserito sotto il collo -polsi regolabili - 5 tasche + 2 scaldamani, certificato per 50 cicli dilavaggio.
– Interno: materia prima: 100% poliestere - maniche staccabili -idrorepellente - collo alto avvolgente con chiusura in velcro - isoter-mico - due tasconi anteriori con pattina con chiusura a bottoni e sac-che scaldamani - tasca interna portadocumenti chiusa da cerniera -cerniere a dentino presso fuse - elastico per l’aderenza nella schienadel capo - capo foderato in trapuntato - tessuto rifrangente per altavisibilità omologato e posizionato secondo normativa.
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Dimensionicm. 4,5 X 6,0 colori
come da DDGdel 5 dicembre 2002
Colore GialloPantone n. 144
Colore BluePantone Reflex n. 286
Associazionedi appartenenza
gruppo sanguigno
Logo propria organizzazionedi volontariato e logo DPCsolo per le organizzazioni
di volontariatoiscritte all’elenco nazionale
ScudettoItalia
Personalizzazioni come da bozzetto
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Alle spalle della divisa in colore alta visibilità in carattere verdinagrassetto, almeno 72, dovrà essere riportata la seguente dicitura perle organizzazioni di volontariato:
Regione sicilianaProtezione civile
Associazione di volontariato«Denominazione»
mentre per i gruppi comunali:Regione sicilianaProtezione civile
Gruppo comunale di volontariato di«Sede»
— Giubbino tuta operativa di colore giallo/blu (omologato in classe 2 in accoppiamento obbligatorio al panta-
lone) UNI EN 340 - UNI EN 471 materia prima: cotone 60% / polie-stere 40% - peso: da 240 a 270 gr./mq. - quattro tasche anteriori pro-tette da cerniera, anche con pattina per le due superiori - chiusuraanteriore con cerniera a dentino - polsi chiusi da elastico e cerniera -portapenne sul braccio sinistro - tessuto rifrangente per alta visibili-tà omologato e posizionato secondo normativa - personalizzazioniidentiche al bozzetto precedente.
— Pantalone tuta operativa di colore giallo/blu (omologato in classe 2) UNI EN 340 - UNI EN 471 - tessuto:
cotone 60% / poliestere 40% - peso: da 240 a 270 gr./mq. - passanti insingolo - due tasche anteriori protette da cerniera e due posteriorichiuse da velcro; due tasconi laterali con pattina e chiusura in vel-cro - rinforzo sulle ginocchia trapuntato a rombo - chiusura centralepatta mediante cerniera a dentino e bottone a pressione - regolazionefondo gamba chiusa da elastico e cerniera - tessuto rifrangente peralta visibilità omologato e posizionato secondo normativa - certifi-cato per 50 cicli di lavaggio.
Polo mezza manica e manica intera irrestringibile - colori soli-dissimi - 100% pontella EN 471. Struttura a nido d’ape - colore bluepantone - Reflex 286
— Giubbino pileRealizzato in tessuto Pile wind-stopper (antivento) colore blu ed
inserti in misto cotone alta visibilità, colore giallo su collo, spalle,polsi. Chiusura anteriore con zip. Polsi chiusi con elastico o velcro.Tasca porta radio al petto e tasca porta documenti.
— Scarpe antinfortunisticaScarponcino in pelle pieno fiore trattata idrorepellente, fodera in
membrana Gore-Tex® impermeabile e traspirante, suola in gommaantistatica, resistente agli oli ed agli idrocarburi, antiscivolo e resi-stente all’usura. Sistema antistatico duraturo ed affidabile in ogni
Personalizzazioniidentiche alla giaccadi cui al bozzetto 1
condizione d’uso. Lamina d’acciaio antiperforazione, sistema diassorbimento dello shock nel tallone. Lacci e cucirini trattati idrore-pellenti. Plantare anatomico antibatterico, antimuffa e antiodore,lavabile in lavatrice a 30° gradi, dotato di strato di feltro per assorbireil sudore in eccesso prodotto dal piede. Occhielli in ottone brunitoantiruggine. Imbottitura nella zona posteriore e del soffietto per unmiglior sostegno e confort del piede. CE EN 347 03 D.P.I. 3ª catego-ria.
Le scarpe devono essere di classe 2 S05 di colore nero.
— Elmetto di protezioneElmetto di protezione omologato EN 397, di colore giallo, dota-
to di regolazione interne sottonuca e predisposizione con attacchirapidi per l’installazione di visiera di sicurezza omologata EN 166.L’elmetto dovrà avere apposita svasatura laterale predisposta per l’ag-gancio rapido di cuffie auricolari protettive, adatte anche ad am-bienti con elevati livelli di rumorosità, in conformità alla norma EN352 - 3.
Dovrà inoltre essere dotato di:— idoneo cinturino con fibbia sottomento a sgancio rapido;— fascia interna anteriore in pelle, con funzione antisudore;— bardatura interna in pelle con regolazione nucale fra 54 e
60 cm.;— fascia rifrangente perimetrale di colore grigio-argento, alta
circa 25 mm.
Sul frontale dovrà trovare posto, su superficie piana, lo stemmaregionale “volontariato” rifrangente del diametro di 60/65 mm.
L’elmetto dovrà essere predisposto per l’installazione di lampadafrontale amovibile, dotata di sistema di aggancio e sgancio rapido.
Le finiture degli accessori saranno di colore nero.— materiale: ABS resistente e stabilizzato ai raggi ultravio-
letti;— omologazione: CE, testato e omologato ai sensi della
norma EN 397/95, con requisiti di rigidità laterale, isola-mento elettrico, resistenza termica anche alle basse tempe-rature (–30°) e a quelle più elevate (almeno +50°).
Costo totale per i DPI ammissibile a contributo 400/500 euro pervolontario.
A.1. Equipaggiamento antincendio per il personale volontario impe-gnato in attività di prevenzione degli incendi
1. Tuta da intervento.2. Casco.3. Sottocasco.4. Guanti.5. Calzature.6. Semi-maschera antifumo.7. Occhiali protettivi.
1) Tuta da intervento
Intera, confezionata in tessuto ignifugo, di colore blu scuro,grammatura minima 180 g/m2 grammatura massima 300 g/m2, rea-lizzata con impiego, sia all’interno sia all’esterno (compresi sistemi dichiusura, applicazioni, imbottiture, elastici, accessori e filo cucirino)esclusivamente di materiali ignifughi. Cuciture doppie.
Assenza di ogni elemento, applicazione o rifinitura sartoriale(quali passanti a cintura, cinturini a polsino, ecc.) non aderente allasilhouette, che possa costituire rischio per l’operatore di rimanereimpigliato negli ostacoli.
Spalline fissate ad una estremità mediante bottone o velcro FR(Flame Retardant).
Colletto rialzato “alla coreana”, con chiusura verticale a cernierae fissaggio orizzontale regolabile in velcro FR mediante pattina ana-tomica.
Cintura elasticizzata in vita, con coulisse supplementare internaper regolare l’aderenza.
Soffietti dorsali e fori di aerazione ascellari.Chiusura ai polsi, con elastico, ovvero regolabile mediante
fascetta (cm 3x10 - h x l) con velcro FR.Chiusura con elastico al fondo gamba e cerniera (lunghezza
minima cm. 25).Bande fluoro retroriflettenti ignifughe di colore giallo (altezza
cm 5), posizionate su 3 diversi livelli, applicate come da disegno.Chiusura anteriore centrale con cerniera lampo a doppio cur-
sore coperta da pattina con velcro FR.
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All’interno del pantalone, dalla caviglia fino sotto al ginocchio,deve essere presente una ghetta in maglia ignifuga, terminante conchiusura elasticizzata alla caviglia.
Due tasche esterne, a soffietto, di dimensione cm 15x15 (h x l)applicate sulla parte superiore del petto, una a destra ed una a sini-stra, chiuse con pattina e velcro FR.
Una tasca interna porta documenti, collocata nella parte supe-riore sinistra, delle dimensioni minime di cm 10x12 (h x l), chiusacon cerniera.
Due tasche interne sui fianchi, con aperture da cm 16 e profondecm 20, chiuse con velcro FR.
Un taschino posteriore destro, cm 16x12 (h x l) con chiusura apattina e velcro FR.
Due tasconi esterni, posizionati sulle gambe all’altezza dellecosce, dimensioni cm 20x18 (h x l), con soffietto e chiusura a pattinacon velcro FR.
Due supporti per scritte (uno per il nominativo, l’altro per la qua-lifica) in velcro FR di colore blu delle dimensioni di cm 2,5x12 (h x l),posizionati sulle patelle delle tasche superiori rispettivamente destrae sinistra.
Un supporto (per l’indicazione della struttura di appartenenza)in velcro FR di colore blu, delle dimensioni di cm 4,5x9 (h x l), posi-zionato sulla tasca superiore sinistra.
Le diciture relative al nominativo (lettera iniziale del nome pun-tata e cognome per esteso) alla qualifica ed alla struttura di appar-
tenenza saranno realizzate a parte a ricamo, con filo cucirino ignifu-go di colore giallo-oro su fondo blu.
Supporto rotondo (diametro 8 cm) in velcro FR posizionatosulla manica destra, 12 cm sotto la cucitura della spalla.
Scritta opportunamente posizionata sulla schiena della tuta, rea-lizzata con lettere a carattere stampatello maiuscolo (h cm 5), realiz-zate in transfer ignifugo fluoro retroriflettente giallo.
Omologazioni richieste:L’indumento deve essere certificato come DPI di 3ª categoria con
autorizzazione della marchiatura CE sulla base dei requisiti essenzia-li di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475, allegato II erelativa autorizzazione CE in attuazione della direttiva n. 89/686/CEEdel Consiglio del 21 dicembre 1989 e dal decreto legislativo 2 genna-io 1997, n. 10, di attuazione delle direttive nn. 93/68/CEE, 93/95/CEE,96/58/CEE relative ai dispositivi di protezione individuale.
Norme specifiche di riferimento:Dovranno essere altresì specificati i livelli prestazionali della
tuta in ordine alle sottoindicate norme UNI EN:— UNI EN ISO 15025/2003 per la propagazione limitata della
fiamma;— EN 702/1996 a 300 °C per la trasmissione del calore per
contatto;— EN 367/1993 per quanto concerne l’esposizione alla
fiamma;— EN 366/1994 per l’esposizione al calore radiante.
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2) Casco
Deve proteggere il capo ed il viso dagli urti, da corpi taglienti,dalla proiezione di corpi solidi, dal calore radiante e dalle fiamme,nonché dal contatto con i prodotti chimici (schiumogeni, ritardanti,gelificanti, ecc.) usualmente impiegati nelle operazioni di spegni-mento di incendi di vegetazione.
Deve consentire il simultaneo impiego della semimaschera edegli occhiali protettivi.
Deve avere un peso massimo di 1.200 grammi.Bardatura interna regolabile, in materiale anallergico con possi-
bilità di regolazione per circonferenze craniche da 52 a 62 cm.Calotta in materiale ininfiammabile ed autoestinguente, resi-
stente agli urti ed alla perforazione. Eventuale calotta interna inmateriale isolante con intercapedine tra le due calotte.
Se presente, la visiera deve essere del tipo a scomparsa, presso-fusa ed incorporata nella calotta, in policarbonato con trattamentoantigraffio, per la protezione del viso, fino al mento.
Cinturino di regolazione della bardatura; sottogola con chiusuraergonomica.
Colore: giallo.Al fine di consentire l’individuazione del personale in condizioni
di scarsa visibilità, la calotta dovrà essere fotoluminescente ovveroconsentire l’applicazione di una nastratura in materiale riflettenteignifugo di colore grigio-argento.
Paranuca in materiale ignifugo, applicabile con velcro FR ovve-ro con bottoni a pressione.
Possibilità di applicazione di lampada orientabile e di interfonoper collegamenti radio.
Per quanto attiene alle caratteristiche di resistenza dei materialied alle relative verifiche, nonché alle modalità cui attenersi per lemanutenzioni, si richiama quanto previsto dal documento ISO/CD16073 del 4 dicembre 2002.
Omologazioni richieste:Il casco deve essere certificato come DPI di 3ª categoria con
autorizzazione della marchiatura CE sulla base dei requisiti essenzia-li di cui al decreto legislativo del 4 dicembre 1992, n. 475, allegato IIe relativa autorizzazione CE in attuazione della direttivan. 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989 e dal decreto legi-slativo del 2 gennaio 1997, n. 10, di attuazione delle direttivenn. 93/68/CEE, 93/95/CEE, 96/58/CEE relative ai dispositivi di prote-zione individuale.
Norme specifiche di riferimento:— UNI EN 397/2001;— UNI EN 443/1999;— UNI EN ISO 15025/2003.
3) Sottocasco
Cappuccio conformato in modo da garantire la copertura delcapo e del collo, con apertura in corrispondenza degli occhi, rinfor-zato sulla zona auricolare
Realizzato in tessuto ignifugo a maglia, da indossarsi in abbina-mento con il casco da intervento.
Grammatura: minima 180 g/m2, massima 250 g/m2.Colore: ecrù.Cuciture in filato ignifugo.Omologazioni richiesteIl sottocasco deve essere certificato come DPI di 2ª categoria
(UNI EN 531) con autorizzazione della marchiatura CE sulla base deirequisiti essenziali di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1992,n. 475, allegato II e relativa autorizzazione CE in attuazione delladirettiva n. 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989 e daldecreto legislativo 2 gennaio 1997, n. 10, di attuazione delle direttivenn. 93/68/CEE, 93/95/CEE, 96/58/CEE relative ai dispositivi di prote-zione individuale.
4) Guanti
A cinque dita, palmo in pelle, dorso pelle o in tessuto ignifugo,impermeabili traspiranti, (“e-PTFE” su supporto 50% aramidico -50% viscosa), rinforzo sul pollice e sul palmo.
Lunghezza manichetta 15 cm circa, con elastico di chiusura alpolso.
Rinforzi antitaglio posizionati in corrispondenza del dorso edall’altezza del polso.
I guanti devono essere dotati di dispositivo che ne consenta l’ag-gancio al cinturone.
Colore: nero o blu scuro.Omologazioni richieste.
I guanti devono essere certificati come DPI di 3ª categoria conautorizzazione della marchiatura CE sulla base dei requisiti essenzia-li di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475, allegato II erelativa autorizzazione CE in attuazione della direttiva n. 89/686/CEEdel Consiglio del 21 dicembre 1989 e dal decreto legislativo 2 genna-io 1997, n. 10, di attuazione delle direttive nn. 93/68/CEE, 93/95/CEE,96/58/CEE relative ai dispositivi di protezione individuale.
Norme specifiche di riferimento:— UNI EN 420/1996 (requisiti generali);— UNI EN 388/1996 (rischi meccanici);— UNI EN 407/1994 (rischi termici: calore e/o fuoco);— UNI EN 659/1998 (guanti per vigile del fuoco).
5) Calzature
Stivaletto per antincendio con tomaia in pelle pieno fiore natu-rale con trattamento idrorepellente, forellini di scambio aria nellaparte superiore e membrana in “e-PTFE” su idoneo supporto per con-sentire l’aerazione attraverso i micropori.
Suola in gomma speciale nitrilica antistatica, resistente agli oli,agli idrocarburi, al calore e all’usura, con scolpitura antiscivolo.
Rinforzo ai malleoli, tacco con sistema di ammortizzazione degliurti e lamina antiperforazione annegata nella suola.
Plantare antibatterico, antimuffa, antiodore e antistatico.Lacci e cucirini in fibra aramidica con trattamento idrorepel-
lente.Colore: nero.Omologazioni richieste.Le calzature devono essere certificate come DPI di 3ª categoria
con autorizzazione della marchiatura CE sulla base dei requisitiessenziali di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475 alle-gato II e relativa autorizzazione CE in attuazione della direttivan. 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989 e dal decreto legi-slativo 2 gennaio 1997, n. 10 di attuazione delle direttivenn. 93/68/CEE, 93/95/CEE, 96/58/CEE relative ai dispositivi di prote-zione individuale.
Norme specifiche di riferimento:— UNI EN 347-1/1994 (specifiche per calzature da lavoro per
uso professionale);— UNI EN 347-2/1998 (specifiche supplementari);— UNI EN 344/1994 (requisiti e metodi di prova);— UNI EN344-2/1998 (requisiti supplementari).
6) Semi-maschera antifumo
Semimaschera oro nasale, con doppia cartuccia filtrante a pro-tezione delle vie respiratorie, realizzata in materiale auto-estin-guente.
Deve garantire la protezione da polveri, fumi tossici ed aerosol abassa, media, alta tossicità.
Dotata di fissaggi regolabili, deve poter essere indossata rapida-mente ed essere compatibile con il casco e gli occhiali protettivi indotazione.
Guarnizione di tenuta su tutto il bordo di contatto facciale.Caratteristiche dei filtri: P3 EN 143.Omologazioni richieste.La semimaschera deve essere certificata come DPI di 2ª catego-
ria con autorizzazione della marchiatura CE sulla base dei requisitiessenziali di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475, alle-gato II e relativa autorizzazione CE in attuazione della direttivan. 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989 e dal decreto legi-slativo del 2 gennaio 1997, n. 10, di attuazione delle direttivenn. 93/68/CEE, 93/95/CEE, 96/58/CEE relative ai dispositivi di prote-zione individuale.
Norme specifiche di riferimento:— UNI EN 143/2002 (apparecchi di protezione delle vie respi-
ratorie - filtri antipolvere),— UNI EN 149/2003 (protezione delle vie respiratorie - semi-
maschera filtrante contro le particelle).
7) Occhiali protettivi
Conformazione a mascherina monolente, realizzati in materialeautoestinguente, montatura in materiale plastico e lenti in policar-bonato.
Devono consentire l’impiego di lenti correttive con montatura(occhiali da vista).
Doppia lente trasparente incolore con interposta intercapedine,con trattamento antiappannante lente interna ed antigraffio lenteesterna.
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Cinghietta di trattenuta in materiale elastico ignifugo, con rego-lazione della misura.
Fori di aerazione protetti da eventuali intrusioni di particellesolide in sospensione prodotte dalla combustione di materiali vegeta-li.
Omologazioni richieste:Gli occhiali devono essere certificati come DPI di 2ª categoria
con autorizzazione della marchiatura CE sulla base dei requisitiessenziali di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475, allega-to II e relativa autorizzazione CE in attuazione della direttivan. 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989 e dal decreto legi-slativo 2 gennaio 1997, n. 10, di attuazione delle direttivenn. 93/68/CEE, 93/95/CEE, 96/58/CEE relative ai dispositivi di prote-zione individuale.
Norme specifiche di riferimento:— UNI EN 166/1997 (protezione degli occhi - specifiche).
A1.1. DPI antincendio accessori
1) SottotutaIn due pezzi (maglia a maniche lunghe e pantalone) in tessuto
ignifugo a maglia, da indossarsi in eventuale abbinamento con la tutada intervento.
Grammatura: minima 180 g/m2, massima 250 g/m2.Collo “a lupetto”, chiuso con zip.Colore: blu scuro.Cuciture in filato ignifugo.Maglia con polsini elasticizzati; pantaloni con cintura e fondo
gamba elasticizzati.Normative specifiche di riferimento:
— UNI EN 340/1995;— UNI EN 531/1995 (2ª categoria).
2) CinturoneFascia tubolare in materiale ignifugo, fibbia di chiusura a dop-
pia sicurezza in metallo con sotto fibbia in cuoio, anello metallico diaggancio moschettone centrale, anelli e moschettoni di aggancio perutensili su passanti scorrevoli.
Misura unica con circonferenza regolabile mediante regolatoredi taglia.
Colore: blu scuro/nero.
Dotazioni accessorie
Ad integrazione dei DPI da intervento, si dovrà provvedere amettere a disposizione dell’operatore addetto agli interventi antin-cendio una serie di dotazioni accessorie.
Tali attrezzature non rientrano tra quelle classificate in 3ª cate-goria, ma ne costituiscono l’utile completamento, consentendo inol-tre un più razionale impiego dei DPI da intervento, limitato alle solenecessità di operare a diretto contatto con il fronte del fuoco.
Sono considerate “dotazioni accessorie”:— giaccone impermeabile antifreddo;— copricapo estivo;— copricapo invernale;— tuta da lavoro (da casermaggio);— guanti da lavoro;— camicia estiva— camicia invernale;— gilet trasformabile;— borsone porta equipaggiamento.
Giaccone impermeabile antifreddo
Giaccone impermeabile antifreddo in materiale ignifugo, coninterno staccabile, tessuto esterno in fibra aramidica: 250-300 g/m2,foderata in materiale ignifugo laminato in “e-PTFE” a due stratiimpermeabile e traspirante. Due tasche anteriori con zip, coperte dapattina in basso. Chiusura anteriore tramite lampo doppio cursorepressofusa e doppia finta copricerniera con velcro FR. Le finte copri-cerniere del davanti, compreso il bordo dove è applicata la cerniera,devono essere in materiale antitrascinamento, ignifugo, fatto inmodo che non ci siano cuciture passanti tra la patta copricerniera eil davanti.
Grande tasca posteriore “uso marsupio” in materiale ignifugosul terzo inferiore, coperta da pattina e chiusa da zip; al suo internocintura con fibbia a scatto regolabile.
Maniche a giro, fondo manica con polso regolabile con alamaroe velcro FR.
Cappuccio, chiuso da velcro FR e regolato con coulisse, a scom-parsa entro il collo.
Fodera interna in materiale ignifugo laminato in “e-PTFE” a duestrati impermeabile e traspirante, provvista di tasca applicata adestra, chiusa da velcro. Possibilità di inserire un corpetto termico.
Le strisce rifrangenti (gialle in materiale fluoro retroriflettente egrigio argento in materiale retroriflettente) sono in materiale igni-fugo posizionate secondo normativa EN471.
La giacca è confezionata con filato ignifugo.Norme specifiche di riferimento:
— UNI EN 531/ A B1 C1, EN 533-3, EN 368.
Contenitore kit dotazioni
Contenitore (borsetta da cinturone o marsupio) per occhiali esemimaschera antifumo confezionato in tessuto ignifugo. Chiusuracon patella e velcro FR ovvero con cerniera.
Due passanti posteriori per il trasporto al cinturone.Dimensioni indicative cm 15x19x20.
Copricapo estivo
Confezionato in tessuto ignifugo di colore blu, da 200 g/m2.Visiera semirigida in materiale indeformabile. Protezione laterale edella nuca a sahariana fissata anteriormente, sotto il mento, con bot-tone o velcro. Possibilità di avvolgere e bloccare la sahariana sul retrodel copricapo. Dispositivo posteriore per la regolazione delle taglie.Fodera interna.
Banda retroriflettente di colore grigio argento (altezza 2 cm) rea-lizzata perimetralmente al copricapo in transfer ignifugo.
Copricapo invernale
Calottina di lana di colore blu con risvolto leggermente elasticiz-zato. Ricamo a filo sulla parte frontale. Utilizzabile anche sotto ilcasco.
Tuta da lavoro (da casermaggio)
Tuta divisibile (giacca/pantalone) mediante cerniera in vita inte-ra realizzata in cotone di colore blu scuro da indossarsi anche soprai normali indumenti. Cuciture doppie.
Assenza di ogni elemento, applicazione o rifinitura sartoriale(quali passanti a cintura, cinturini a polsino, ecc.) non aderente allasilhouette, che possa costituire rischio per l’operatore di rimanereimpigliato.
Spalline fissate ad una estremità mediante bottone o velcro.Giacca con allacciatura anteriore per mezzo di cerniera lampo
chiudibile fino a tutto il colletto. Paramontatura di protezione inter-na.
Colletto alto “alla coreana” autoreggente. Soffietti dorsali.Chiusura ai polsi, con elastico.Un taschino posteriore destro, cm 16x12 (h x l) con chiusura a
pattina e velcro.Due supporti per scritte (uno per il nominativo, l’altro per la qua-
lifica) in velcro di colore blu delle dimensioni di cm 2,5x12 (h x l),posizionati sulle patelle delle tasche superiori rispettivamente destrae sinistra.
Rinforzi di protezione con raddoppio di tessuto ai gomiti.Un supporto (per l’indicazione della struttura di appartenenza)
in velcro di colore blu, delle dimensioni di cm 4,5x9 (h x l), posizio-nato sulla tasca superiore sinistra.
Le diciture relative al nominativo (lettera iniziale del nome pun-tata e cognome per esteso) alla qualifica ed alla struttura di appar-tenenza saranno realizzate a parte a ricamo, con filo cucirino di colo-re giallo-oro su fondo blu.
Scritta opportunamente posizionata sulla schiena della tuta, rea-lizzata con lettere a carattere stampatello maiuscolo (h cm 5), realiz-zate in transfer fluoro retroriflettente giallo.
Bielastico in vita per la giunzione con la parte posteriore.Pantalone con chiusura anteriore a cerniera e bottone o velcro,
due tasche interne sui fianchi, con aperture da cm 16 e profondecm 20, chiuse con velcro.
Chiusura con elastico al fondo gamba.Rinforzi di protezione con raddoppio di tessuto al giro ginocchia
e alla zona perineale.
Camicia estiva
Camicia in cotone a maniche lunghe di colore blu scuro, con duetaschini al petto chiusi con bottone centrale. Chiusura con bottoni.
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Camicia invernale
Camicia in flanella di lana a maniche lunghe di colore blu scuro,con due taschini al petto chiusi con bottone centrale. Chiusura conbottoni.
Gilet trasformabile
Gilet multi-tasche di colore blu scuro e giallo, grammatura mini-ma 180 g/m2, grammatura massima 250 g/m2, realizzato con impie-go, sia all’interno sia all’esterno (compresi sistemi di chiusura, appli-cazioni, imbottiture, elastici, accessori e filo cucirino) esclusiva-mente con materiali ignifughi. Cuciture doppie. Spalline imbottite.Due tasche di cui una porta radio con apertura per l’antenna. Dueampie tasche in basso porta DPI accessori (semimaschera, sottoca-sco, occhiali); grande tasca posteriore “uso marsupio” in materialeignifugo, coperta da pattina e chiusa da zip; al suo interno cinturacon fibbia a scatto regolabile. Il gilet trasformabile può essere abbi-nato alla tuta da intervento.
Norme specifiche di riferimento:— UNI EN 340;— tessuto: UNI EN 531-1149;— UNI EN 368.
Borsone porta equipaggiamento
Realizzato per contenere tutta la dotazione individuale di DPI.In tessuto antistrappo, diviso in due vani non comunicanti. Vanoinferiore, per il contenimento delle calzature con fondo e pareti rigi-de. Chiusura con cerniera a doppio cursore metallico. Vano superioredi dimensioni idonee a contenere tutto l’equipaggiamento, casco egiaccone antifreddo compresi, chiuso da cerniera a cursore metal-lico.
B. Generatore elettrico
Caratteristiche minime:— potenza minima continua 7,00 KVA in trifase;— tensione 220/380 trifase;— frequenza 50 Hz.;— quadro mobile di distribuzione corrente con grado di pro-
tezione IP65, dotato di prese CE monofase, trifase e relativi interrut-tori differenziali e magneto termici;
— presa 12V corrente continua con fusibile da 10A;— due prolunghe da 25 m per 380V normativa IP67 e doppio
isolamento; presa CEE;— due prolunghe da 25 m per 220V normativa IP67 e doppio
isolamento; presa CEE;— cavo e puntazza per messa a terra;— alimentazione a gasolio;— sistema per lo scarico dei fumi verso l’alto ad un altezza
non inferiore a m 2 da terra;— silenziato;— gancio per sollevamento.
Su entrambi i lati dell’attrezzatura dovrà essere riportato alme-no in formato A4 (cm 21x30) il logo della protezione civile dellaRegione siciliana - e la dicitura Regione siciliana - Protezione civile -Volontariato.
C. Tende ed accessori
Appare obiettivo prioritario che ogni organizzazione di volonta-riato sia dotata di tende in numero sufficiente ad ospitare almenotutti i propri volontari.
Le tende dovranno essere del tipo ad armatura rigida autostabilecon tetto a due falde, pareti laterali inclinate e frontali verticali, contelo esterno di tessuto di cotone-modacrilico, impermeabile, igni-fugo.
Le armature, dotate di traverse lungo il perimetro di base, devo-no consentire il montaggio delle tende anche senza l’utilizzo imme-diato dei picchetti al suolo.
Le tende dovranno avere una intelaiatura in tubo d’acciaio zin-cato composta da gambe, elementi di collegamento, pipe d’angolo epiedi, oltre alle due strutture di sollevamento delle verandine d’in-gresso.
Al fine di facilitare al massimo il montaggio e consentire l’inter-cambialità degli elementi di collegamento, gli stessi dovranno esseretutti di uguale misura.
I piedi dell’intelaiatura devono essere fissabili al suolo con ido-nei robusti picchetti.
Dimensioni minime delle tende devono essere: 5,00x5,70; h alcentro > m 2,65;
h ai lati > 1,90 Le tende devono essere provviste di:
— n. 2 porte d’ingresso (largh. m 1,20 circa) ubicate al centrodelle due pareti verticali e chiudibili con robuste lampo per tutta l’al-tezza, protette da un pre-ingresso con verandina e fianchi laterali;
— n. 4 finestre, (2 per ogni parete laterale, aventi luce di cm95x76 c.a), munite di rete zanzariera, patella esterna trasparente inP.V.C. e patella esterna di chiusura nello stesso tessuto del telo, fer-mate al telo esterno con idonei fissaggi sia per patella aperta chechiusa;
— lembo a terra in tessuto poliestere ignifugo spalmatoP.V.C., di altezza non inferire a cm 40;
— n. 1 manichetta con foro di diametro di circa 20 cm e chiu-sura a coulisse, per consentire il passaggio di cavi o di tubi per iriscaldamento ad aria calda.
Telo esterno
Si compone di tetto, pareti laterali, pareti frontali, cerandoned’ingresso, lembo a terra confezionato in tessuto cotone-modacrilico,impermeabile, ignifugo di colore blu, avente le seguenti caratteristi-che minime:
— peso: > 330 gr./mq.;— resistenza allo strappo su 5 cm: (UNI 8639) - ordito 85
daN - trama 80 daN;— impermeabilità all’acqua non inferiore a 500 mm;— colore blu con solidità della tinta alla luce (metodo Xeno
UNI 7639) non inferiore a 4/5 scala dei blu;— resistenza al fuoco: UNI/EN ISO 6941/7 categoria I.
Falda a terra
Realizzata in tessuto di poliestere spalmato PVC ignifugo sui duelati, in colore grigio scuro.
Peso: 700 gr./mq.; resistenza alla trazione UNI 4818/6: ordito 225da N - trama 225 da N.
Impermeabilità all’acqua: 3.000 mm; Resistenza al fuoco: CSERF2/75/A categoria I (D.M. 26 giugno 1984).
Camera interna
La tenda deve essere completa della camera interna in tessuto dicotone idrorepellente ed ignifugo, colore grigio.
La camera interna dovrà essere composta da tetto, pareti late-rali, pareti frontali e pavimento a catino, agganciate all’armatura.Inoltre, lungo la fascia perimetrale del pavimento, dovranno essereinseriti nastri con fibbia per il fissaggio del telo interno ai correntiperimetrali di base dell’intelaiatura, consentendo così di fissare il telointerno senza l’uso di picchetti.
Dimensioni minime della camera interna: 5,00x5,70; h al centro> m 2,50; h ai lati > 1,80.
Pavimento
Il pavimento a catino deve essere realizzato in tessuto di polie-stere con spalmatura uniforme sulle due facce in PVC con le seguenticaratteristiche:
— peso: > 650 gr./mq.;— resistenza allo strappo (UNI 4818/9) - ordito 225N - trama
225 N;— impermeabilità all’acqua non inferiore a 2.000 mm;— colore grigio con solidità della tinta alla luce (metodo Xeno
UNI 7639) non inferiore a 4/5 scala dei blu;— resistenza al fuoco: CSE RF2/75/A categoria I (D.M. 26 giu-
gno 1984).La giunzione dei teli con saldatura elettronica. Il telo del pavi-
mento dovrà essere collegato ai teli della parete della camera confascia perimetrale cucita con doppia cucitura sia ai teli delle paretisia al telo del pavimento.
Telo sottopavimento in tessuto polietilene > gr. 200/mq.Set di pedane in plastica per esterni.N. 6 brandine per tenda.
Serigrafia
Sulle pareti esterne lato porta e su quelle frontali dovrà essereapposto in serigrafia almeno in formato A3 il logo della protezionecivile della Regione siciliana - Volontariato.
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Imballi
Per la conservazione ed il trasporto, gli elementi che compon-gono la tenda dovranno essere racchiusi in apposite custodie di tes-suto poliestere (400 gr./mq.) chiuse, riportanti una serigrafia che con-senta l’identificazione del collo.
All’interno delle custodie dovranno essere contenute: pipe delleintelaiature metalliche, picchetti e accessori, tiranti in corda sinte-tica, elementi elastici con moschettoni, picchetti in ferro zincato ml0,25, picchetti in ferro zincato ml 0,35.
Devono inoltre essere consegnate le istruzioni di montaggio: unascheda esplicativa delle fasi di montaggio, stampata su materiale pla-stificato (una all’interno del contenitore ed una seconda deve esserecucita all’interno della custodia della tenda).
Assistenza
Deve essere garantita per sostituzioni di parti di ricambio peruna durata di 10 anni dalla fine della produzione del modello.
D. Gruppo illuminante mobile
Caratteristiche minime:— il gruppo di illuminazione mobile deve avere almeno 4 fari
con una potenza minima di 500 Watt cadauno, orientabili con accen-sione indipendente o singola o a gruppi di due;
— il palo telescopico deve avere uno sviluppo non inferiore ametri 3 con eventuali tiranti per controventatura o sistema idoneoper la stabilità al suolo;
— impianto elettrico conforme alla normativa IP 67 e doppioisolamento;
— il cavo deve essere di lunghezza superiore allo sviluppomassimo di estensione dell’antenna telescopica.
E. Computer
Alle organizzazioni di volontariato ove non già finanziato con icontributi degli anni precedenti, è possibile il finanziamento per l’ac-quisto di un computer fisso o un computer portatile con le seguenticaratteristiche:
— Computer desktop fisso:– Pentium ultima generazione;– Monitor LCD 17” Altoparlanti integrati - contrasto 600:1 -
luminosità 420 cd/mq - risoluzione 1280X1024 - TCO03;— Notebook portatile:
– Intel Centrino Core Duo 1,06ghz - 1Gb Ram - masterizza-tore DVD - scheda di rete - scheda Wireless/Wi-Fi – scheda video128Mb Ram dedicata - Win XP Pro SP2 - MS Office 2003 Pro - minimouse ottico - borsa per il trasporto - hard disk 120GB - monitor 17”.
F. Telefax
Alle organizzazioni di volontariato ove non già finanziato con icontributi degli anni precedenti, è possibile il finanziamento per l’ac-quisto di un telefax con almeno le seguenti caratteristiche:
— tecnologia di stampa: elettrofotografica;— formato: A4;— qualità di stampa nero: 1.200 dpi;— velocità di stampa nero: 24 ppm;— velocità di stampa colore: 6 ppm;— memoria buffer: 64 MB espandibile fino a 192 MB;— linguaggi di stampa standard: SPL-C;— capacità cassetto input: cassetto 250 fogli A4, vassoio
bypass multiformato 100 fogli;— capacità cassetto output: 250 fogli;— stampa fronte/retro: SI;— interfaccia: USB 2.0;— rumorosità: 49 dBa.
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Dipartimento della protezione civile
Servizio regionale per la provincia di ...........................................................................
CONTRIBUTI 2012-2013 - ELENCO ISTANZE PERVENUTE
N. Organizzazione Prot. Data Ammessa Esclusa Motivo esclusione Noteord. di volontariato ingresso ingresso SI/NO SI/NO
123456789
101112131415161718192021222324252627282930313233343536373839404142434445464748495051525354555657
Allegato A
Il referente provinciale del volontariato Il dirigente responsabile del servizio regionale di P.C.
per la provincia di ...................................................................................................... per la provincia di ......................................................................................................
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Allegato B
Repubblica Italiana
Regione SicilianaPresidenza
Dipartimento della protezione civile
Numero codice fiscale 80012000826Partita IVA 02711070827
RICHIESTA CONTRIBUTI 2012-2013
PRIORITÀ ..............................................................
Associazione ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Cod. ass. ……....................…….......................……….......................……….......................…...… data iscrizione al registro regionale ..........................................................................................
Richiesta prot. n. ……….......................……… del ...............................................................................................................................................................................................................................................
Documentazione carente .....................................................................................................................................................................................................................................................................................
Integrazione richiesta ............................................................................................................................... prot. n. ……….......................……… del …….....................................………………………….
Risposta associazione ............................................................................................................................... prot. n. ……….......................……… del …….....................................………………………….
Descrizione analitica e dettagliata(in caso di priorità III, elencare le singole attrezzature Importo Importo Importo
e/o progetti cofinanziati di cui si propone la concessione richiesto ammissibile da erogaredel contributo ed il relativo singolo importo)
Totale
Il sottoscritto dichiara che le somme per priorità e quella totale sopra indicate sono ammissibili al contributo.
....................................................................., / /
Il referente del volontariato Il dirigente del servizio
.................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................
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68 12-4-2013 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 18
Allegato CFacsimile istanza contributi 2012-2013
RICHIESTA DI CONTRIBUTI DA PARTE DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILEISCRITTE AL REGISTRO DI CUI AL D.P.REG. N. 12 DEL 15 GIUGNO 2001
Raccomandata A/RAl dipartimento regionale della protezione civileServizio regionale per la provincia di ................................................ (1)
Il/la sottoscritto/a .......................................................................................................................................................................................................... nato/a …….....................................…………................
il ………................................................………. residente a ..........................................................................................................................................................................................................................................
via ............................................................................................................................................................. tel. ………......…………........... fax. h24 ………......…………........... cell. ………......…………...........
rappresentante legale dell’organizzazione di volontariato .......................................................................................................................................................................................................
avente sede legale a ............................................................................................................................................................................................................................................................ prov. ......................
via .........................................................................................................................................................................................................................., iscritta al registro del dipartimento regionale
della protezione civile con D.D.G. n. ....................... del ....................................................... al n. .......................
Dichiara
— che l’organizzazione di volontariato è costituita da n. ....................... volontari tutti regolarmente assicurati;
— è dotata di DPI per tutti i volontari ovvero è dotata di DPI per n. ....................... volontari;
— è dotata di n. ....................... tende tipo .................................................. per un totale di n. ....................... posti letto.
Chiede
la corresponsione di contributi per le seguenti finalità (barrare una soltanto delle seguenti ipotesi - effettuare un’istanza per ciascunarichiesta):1) Rimborso dei costi sostenuti per premi assicurativi relativi ai volontari allegando copia conforme all’originale delle quietanze di paga-
mento dei premi assicurativi.A tal fine richiede la somma complessiva di € .....................................................................:— rimborso € .................................................…… per spese assicurative obbligatorie per la responsabilità civile verso terzi per n. ................. volontari,
periodo dal ......................................…… al ........................................……;— rimborso € .............................................................. per spese assicurative contro le malattie e gli infortuni connessi all’attività di volontariato per
n. ........................ volontari, periodo dal .......................................…… al …....................................…… e dal .....................................…… al ......................................……;2) Rimborso di € …………...................................………… per spese assicurative obbligatorie RC auto degli automezzi intestati all’organizzazione di
volontariato convenzionata con il D.R.P.C.; a tal fine con apposita dichiarazione allegata il sottoscritto per ciascun mezzo dichiara la per-correnza annua per le finalità di protezione civile, indicando gli interventi fatti, sul totale dei chilometri percorsi.Per il rimborso delle spese assicurative dovranno essere trasmessi copia delle quietanze di pagamento e copia delle carte di circolazioneda cui si evinca l’intestazione del mezzo all’organizzazione di volontariato.
3) Acquisto delle attrezzature sottospecificate e previste dalla circolare per i contributi 2011 per le attività specialistiche dell’organizzazionedi volontariato .................................................................................... (specificare tipologia attrezzatura).Ovvero, interventi di miglioramento su dotazioni strumentali o mezzi già di proprietà dall’organizzazione di volontariato richiedente alfine di rendere più efficiente ed efficace la funzionalità della medesima organizzazione di volontariato.Si allega dettagliata relazione e documentazione attestante le spese da sostenere in originale ovvero in copia conforme all’originale debi-tamente vistata dall’ufficio di protezione civile del comune di ....................................................................................................................................................................................
Descrizione attrezzatura-equipaggiamento ..........................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
costo unitario .............................................................. quantità da acquisire: .............................................
A tal fine richiede la somma di € .............................................................. per l’acquisto della succitata attrezzatura:
Allega
All. 1 - Relazione illustrativa e tecnica delle attività o dei progetti proposti, ivi compresi i progetti di acquisizione di mezzi e di attrezzatu-re in relazione alle prevedibili esigenze ed alle modalità di impiego (vedasi Facsimile Contributi D.P.Reg. n. 12/2001, art. 17, comma1, punto a).
All. 2 - Preventivi di spesa relativi al contributo richiesto, vistati dall’ufficio tecnico comunale del comune presso cui ha sede legale l’orga-nizzazione di volontariato.
All. 3 - Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante che eventuali contributi e/o agevolazioni finanziarie richieste ad altre ammi-nistrazioni pubbliche, ovvero a privati e da questi già accolte per il medesimo progetto, non superano la quota parte delle spese noncoperte dal contributo richiesto a questo dipartimento (vedasi Facsimile Contributi D.P.Reg. n. 12/2001, art. 17, comma 1, punto c).
All. 4 - Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante l’avvenuta acquisizione di permessi, autorizzazioni, nulla osta, previstisecondo i casi dalla normativa vigente (per es. per opere edili) (vedasi Facsimile Contributi D.P.Reg. n. 12/2001, art. 17, comma 1,punto d).
All. 5 - Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà di assunzione di impegno a realizzare il progetto o l’attività, qualora ammesso al con-tributo (vedasi Facsimile Contributi D.P.Reg. n. 12/2001, art. 17, comma 1, punto e).
All. 6 - Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante la veridicità della documentazione allegata alla domanda (vedasi Fac-simi-le Contributi D.P.Reg. n. 12/2001, art. 17, comma 1, punto f).
All. 7 - Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante la rendicontazione dei contributi precedentemente ricevuti, ovvero dichia-razione di non aver usufruito in precedenza di contributi.
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All. 8 - Modello riepilogo spese assicurative.
All. 9 - Dichiarazione in ordine a rilevanti attività di protezione civile svolte negli anni 2009, 2010 e 2011 ovvero 2010, 2011 e 2012.
All. 10 - Dichiarazione in ordine ai contributi ricevuti dal D.R.P.C. negli anni 2009, 2010 e 2011 ovvero 2010, 2011 e 2012.
All. 11 - Dichiarazione in ordine alla situazione IVA.
Data ..................................................................................................
Il rappresentante legale
.......................................................................................................................................
Visto:
Il responsabile dell’ufficio comunale di protezione civile del comune di .....................................................................................................................................................................
(ove ha sede legale l’associazione)
Data .........................................................................................................................................................................................................................................
(timbro e firma)
(1) Le strutture di volontariato aggregative regionali riportate in circolare trasmettono l’istanza al servizio volontariato e formazione di Palermo.
N.B.: il dichiarante deve allegare copia di un documento di riconoscimento (carta d’identità o equipollenti quali: passaporto, patente di guida, patentenautica, libretto di pensione) in corso di validità.
È sufficiente una sola copia del documento di riconoscimento per tutte le dichiarazioni di cui alla presente istanza.
Allegato 1
RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA
Il/la sottoscritt........... ..................................................................................................................................................................................................................................................................................
nat.......... a ............................................................................................................................................................. prov. .................................... il .....................................................................................................residente a ....................................................................................................................... prov. .................................... via .................................................................................................... n. .......................in qualità di rappresentante legale dell’organizzazione di volontariato ........................................................................................................................................................................
con sede legale a ........................................................................................................ prov. .................................... via .................................................................................................... n. .......................chiede contributi per lo svolgimento delle seguenti attività/progetti ...............................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
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...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
il responsabile è il sig./sig.ra ............................................................................................................................................................................................................................................................................
recapiti telefonici/fax ..............................................................................................................................................................................................................................................................................................
sono destinatari dell’attività ..............................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
CONTRIBUTIFacsimile “Relazione illustrativa e tecnica” di cui alla lettera a)
del comma 1 dell’art. 17 del D.P.R. n. 12 del 15 giugno 2001
DA NON COMPILARE IN CASO DI RICHIESTADI RIMBORSO DI SPESE ASSICURATIVE
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gli obiettivi che si intendono perseguire sono ....................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
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...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Data ..................................................................................................
Il rappresentante legale
.......................................................................................................................................
N.B.: Il dichiarante deve allegare copia di un documento di riconoscimento (carta d’identità o equipollenti quali: passaporto, patente di guida, patente nautica,libretto di pensione) in corso di validità.
Allegato 3
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ
Il/la sottoscritt........... ..................................................................................................................................................................................................................................................................................
nat.......... a ............................................................................................................................................................. prov. .................................... il .....................................................................................................
residente a ....................................................................................................................... prov. .................................... via .................................................................................................... n. .......................
in qualità di rappresentante legale dell’organizzazione di volontariato ........................................................................................................................................................................
con sede legale a ........................................................................................................ prov. .................................... via .................................................................................................... n. .......................
Attesta(barrare la voce che interessa ed eventualmente dettagliare)
• che eventuali contributi e/o agevolazioni finanziarie richieste al Dipartimento nazionale della protezione civile e da questi già accol-te per il medesimo progetto, non superano la quota parte delle spese non coperte dal contributo richiesto a codesto dipartimento così comedi seguito dettagliato:
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• non ha in corso richieste di finanziamento accolte dal DPC nè da altri soggetti pubblici per il medesimo progetto.
Data ..................................................................................................
Il rappresentante legale
.......................................................................................................................................
N.B.: Il dichiarante deve allegare copia di un documento di riconoscimento (carta d’identità o equipollenti quali: passaporto, patente di guida, patentenautica, libretto di pensione) in corso di validità.
CONTRIBUTIFacsimile “Dichiarazione di eventuali richieste di contributo
inoltrate ad altri soggetti....” di cui alla lettera c) del comma 1dell’art. 17 del D.P.R. n. 12 del 15 giugno 2001
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Allegato 4
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀAi sensi del D.P.R. n. 445/2000
Il/la sottoscritt........... ..................................................................................................................................................................................................................................................................................
nat.......... a ............................................................................................................................................................. prov. .................................... il .....................................................................................................residente a ....................................................................................................................... prov. .................................... via .................................................................................................... n. .......................in qualità di rappresentante legale dell’organizzazione di volontariato ........................................................................................................................................................................
con sede legale a ........................................................................................................ prov. .................................... via .................................................................................................... n. .......................
Attesta(barrare la voce che interessa ed eventualmente dettagliare)
• di avere acquisito i seguenti permessi, autorizzazioni, nulla osta, previsti dalla normativa vigente...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• di non avere acquisito permessi, autorizzazioni, nulla osta, in quanto nella fattispecie non sono previsti dalla normativa vigente.
Data ..................................................................................................
Il rappresentante legale
.......................................................................................................................................
N.B.: Il dichiarante deve allegare copia di un documento di riconoscimento (carta d’identità o equipollenti quali: passaporto, patente di guida, patente nautica,libretto di pensione) in corso di validità.
Allegato 5
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀAi sensi del D.P.R. n. 445/2000
Il/la sottoscritt........... ..................................................................................................................................................................................................................................................................................
nat.......... a ............................................................................................................................................................. prov. .................................... il .....................................................................................................residente a ....................................................................................................................... prov. .................................... via .................................................................................................... n. .......................in qualità di rappresentante legale dell’organizzazione di volontariato ........................................................................................................................................................................
con sede legale a ........................................................................................................ prov. .................................... via .................................................................................................... n. .......................dichiara di assumere l’impegno a realizzare il progetto o l’attività, qualora ammesso al contributo ...................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
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...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Data ..................................................................................................
Il rappresentante legale
.......................................................................................................................................
N.B.: Il dichiarante deve allegare copia di un documento di riconoscimento (carta d’identità o equipollenti quali: passaporto, patente di guida, patentenautica, libretto di pensione) in corso di validità.
CONTRIBUTIFacsimile “Dichiarazione di impegno a realizzare il progetto
o l’attività...” di cui alla lettera e) del comma 1 dell’art. 17 del D.P.R. n. 12 del 15 giugno 2001
DA NON COMPILARE IN CASO DI RICHIESTADI RIMBORSO DI SPESE ASSICURATIVE
CONTRIBUTIFacsimile “Dichiarazione di avvenuta acquisizione di permessi,autorizzazioni, nulla osta...” di cui alla lettera d) del comma 1
dell’art. 17 del D.P.R. n. 12 del 15 giugno 2001
DA NON COMPILARE IN CASO DI RICHIESTADI RIMBORSO DI SPESE ASSICURATIVE
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Allegato 6
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀAi sensi del D.P.R. n. 445/2000
Il/la sottoscritt........... ..................................................................................................................................................................................................................................................................................
nat.......... a ............................................................................................................................................................. prov. .................................... il .....................................................................................................residente a ....................................................................................................................... prov. .................................... via .................................................................................................... n. .......................in qualità di rappresentante legale dell’organizzazione di volontariato ........................................................................................................................................................................
con sede legale a ........................................................................................................ prov. .................................... via .................................................................................................... n. .......................attesta la veridicità della documentazione allegata alla domanda di contributi per (sinteticamente) ..................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
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Data ..................................................................................................
Il rappresentante legale
.......................................................................................................................................
N.B.: Il dichiarante deve allegare copia di un documento di riconoscimento (carta d’identità o equipollenti quali: passaporto, patente di guida, patente nautica,libretto di pensione) in corso di validità.
Allegato 7
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀAi sensi del D.P.R. n. 445/2000
Il/la sottoscritt........... ..................................................................................................................................................................................................................................................................................
nat.......... a ............................................................................................................................................................. prov. .................................... il .....................................................................................................residente a ....................................................................................................................... prov. .................................... via .................................................................................................... n. .......................in qualità di rappresentante legale dell’organizzazione di volontariato ........................................................................................................................................................................
con sede legale a ........................................................................................................ prov. .................................... via .................................................................................................... n. .......................
Attesta(barrare la voce che interessa ed eventualmente dettagliare)
• di aver regolarmente rendicontato i contributi precedentemente ricevuti mediante comunicazione effettuata per il tramite dell’uffi-cio comunale di protezione civile ai sensi dell’art. 20 del vigente regolamento;
• di non aver usufruito in precedenza di contributi da codesto Dipartimento regionale della protezione civile.
Data ..................................................................................................
Il rappresentante legale
.......................................................................................................................................
N.B.: Il dichiarante deve allegare copia di un documento di riconoscimento (carta d’identità o equipollenti quali: passaporto, patente di guida, patente nautica,libretto di pensione) in corso di validità.
CONTRIBUTIFacsimile dichiarazione in ordine alla rendicontazione
dei contributi precedentemente ricevuti (art. 16, comma 3)
CONTRIBUTIFacsimile “Dichiarazione attestante la veridicità
della documentazione allegata alla domanda” di cui alla lettera f)del comma 1 dell’art. 17 del D.P.R. n. 12 del 15 giugno 2001
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Allegato 8
ELENCO ASSICURAZIONI RICHIESTE MEZZI 2012-2013
..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
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Tipo(R.C., infortuni,
mezzi)Assicurazione N. polizza Scadenza Pagata il Totale
(euro) DurataTipo
di automezzoassicurato
Targaautomezzoassicurato
Il legale rappresentante dell’organizzazione di volontariato dichiara che i mezzi per i quali richiede il rimborso assicurativo sono diproprietà dell’organizzazione di volontariato, gli stessi mezzi sono in perfetta efficienza e sono disponibili per le attività di protezione civi-le. Per tali mezzi stipulerà un’apposita convenzione con il D.R.P.C., nei limiti delle effettive necessità del sistema regionale di protezione civi-le e il contributo sarà erogato proporzionalmente alle attività svolte anche in misura inferiore all’80%.
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Firma del legale rappresentantedell’organizzazione di volontariato
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74 12-4-2013 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 18
Allegato 8A
ELENCO ASSICURAZIONI VOLONTARI 2012-2013
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Tipo(responsabilità civile
contro terzi,infortuni e malattie)
Assicurazione N. polizza Scadenza Pagata il Totale(euro) Durata Nominativo
assicuratoCarica
rivestita
Il legale rappresentante dell’organizzazione di volontariato dichiara che i volontari per i quali richiede il rimborso assicurativo sonoregolarmente iscritti come da allegato XXXX ed il contributo sarà erogato proporzionalmente alle attività svolte anche in misura inferioreall’80%.
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Firma del legale rappresentantedell’organizzazione di volontariato
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12-4-2013 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 18 75
Dipartimento della protezione civile
Servizio regionale per la provincia di ...........................................................................
ELENCO VOLONTARI DELL’ASSOCIAZIONE ........................................................................................................................
N. VolontarioSpecialità Data di iscrizioneord. Cognome Nome Data di nascita Luogo di nscita
123456789101112131415161718192021222324252627282930313233343536373839404142434445464748495051525354555657
Allegato 8B
Il referente provinciale del volontariato
per la provincia di ......................................................................................................
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76 12-4-2013 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 18
Allegato 9
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀAi sensi del D.P.R. n. 445/2000
Il/la sottoscritt........... ..................................................................................................................................................................................................................................................................................
nat.......... a ............................................................................................................................................................. prov. .................................... il .....................................................................................................
residente a ....................................................................................................................... prov. .................................... via .................................................................................................... n. .......................
in qualità di rappresentante legale dell’organizzazione di volontariato ........................................................................................................................................................................
con sede legale a ........................................................................................................ prov. .................................... via .................................................................................................... n. .......................
Dichiara
Che nel corso del 2009 (ovvero 2010) ha partecipato ai seguenti principali eventi di protezione civile
CONTRIBUTIFacsimile dichiarazione in ordine alle attività
svolte negli anni 2009-2010-2011 in materia di protezione civile
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..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Denominazione evento Attivato daPeriodo di svolgimento
dell’attività dal ............................al ............................
N. volontari impiegati Attività svolte
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Denominazione evento Attivato daPeriodo di svolgimento
dell’attività dal ............................al ............................
N. volontari impiegati Attività svolte
Che nel corso del 2010 (ovvero 2011) ha partecipato ai seguenti principali eventi di protezione civile
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12-4-2013 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 18 77
Dichiara inoltre che l’attività prevalente dell’associazione è ............................................................................................................................................................... e intendedestinare il mezzo/attrezzatura richiesto per le seguenti finalità di p.c. ........................................................................................................................................................................
Data ..................................................................................................
Il rappresentante legale
....................................................................................................................................................
N.B.: Il dichiarante deve allegare copia di un documento di riconoscimento (carta d’identità o equipollenti quali: passaporto, patente di guida, patentenautica, libretto di pensione) in corso di validità.
Allegato 10
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀAi sensi del D.P.R. n. 445/2000
Il/la sottoscritt........... ..................................................................................................................................................................................................................................................................................
nat.......... a ............................................................................................................................................................. prov. .................................... il .....................................................................................................
residente a ....................................................................................................................... prov. .................................... via .................................................................................................... n. .......................
in qualità di rappresentante legale dell’organizzazione di volontariato ........................................................................................................................................................................
con sede legale a ........................................................................................................ prov. .................................... via .................................................................................................... n. .......................
Dichiara
Che nel corso del 2009 (ovvero 2010) ha avuto accolte le seguenti richieste di contributi
CONTRIBUTIFacsimile dichiarazione in ordine ai contributi ammessi
negli anni 2009-2010-2011 ovvero 2010-2011-2012in materia di protezione civile
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Tipologiacontributo (Assicurazioni -
Attrezzature - Mezzi)
Importoerogatoin euro
Enteche ha concesso
il contributo
CofinanziamentoSI/NO
Quotadi cofinanziamento
in euroEnte cofinanziatore
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Denominazione evento Attivato daPeriodo di svolgimento
dell’attività dal ............................al ............................
N. volontari impiegati Attività svolte
Che nel corso del 2011 (ovvero 2012) ha partecipato ai seguenti principali eventi di protezione civile
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Data ..................................................................................................
Il rappresentante legale
....................................................................................................................................................
N.B.: Il dichiarante deve allegare copia di un documento di riconoscimento (carta d’identità o equipollenti quali: passaporto, patente di guida, patente nautica,libretto di pensione) in corso di validità.
Allegato 11
Dichiarazione IVA
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀAi sensi del D.P.R. n. 445/2000
Il/la sottoscritt........... ..................................................................................................................................................................................................................................................................................
nat.......... a ............................................................................................................................................................................. prov. .................... il .....................................................................................................
residente a ........................................................................................................................................... prov. ................ via .................................................................................................... n. .......................
in qualità di rappresentante legale dell’organizzazione di volontariato ........................................................................................................................................................................
con sede legale a .......................................................................................................................... prov. .................. via .................................................................................................... n. .......................
CONTRIBUTIFacsimile dichiarazione in ordine all’IVA
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Tipologiacontributo (Assicurazioni -
Attrezzature - Mezzi)
Importoerogatoin euro
Enteche ha concesso
il contributo
CofinanziamentoSI/NO
Quotadi cofinanziamento
in euroEnte cofinanziatore
Che nel corso del 2010 (ovvero 2011) ha avuto accolte le seguenti richieste di contributi
Che nel corso del 2011 (ovvero 2012) ha avuto accolte le seguenti richieste di contributi
..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
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Tipologiacontributo (Assicurazioni -
Attrezzature - Mezzi)
Importoerogatoin euro
Enteche ha concesso
il contributo
CofinanziamentoSI/NO
Quotadi cofinanziamento
in euroEnte cofinanziatore
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12-4-2013 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 18 79
Attesta
— che il contributo richiesto per l’acquisto del mezzo/attrezzatura di seguito descritto: ............................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
�� è pari ad € ............................................................................................................. comprensivo di IVA al............%, in quanto l’organizzazione di volontariatoè soggetta al pagamento dell’IVA per l’intero importo;
�� è pari ad € ............................................................................................................. comprensivo di IVA al............%, in quanto l’organizzazione di volontariatoè soggetta al pagamento dell’IVA in misura ridotta per un importo in percentuale del ............%;
�� è pari ad € .............................................................................................................. esclusa IVA in quanto l’organizzazione di volontariato non è soggetta alpagamento dell’IVA.(barrare la voce che interessa)
Data ..................................................................................................
Il rappresentante legale
.......................................................................................................................................
N.B.: Il dichiarante deve allegare copia di un documento di riconoscimento (carta d’identità o equipollenti quali: passaporto, patente di guida, patentenautica, libretto di pensione) in corso di validità.
(2013.13.756)022
ASSESSORATO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
CIRCOLARE 21 marzo 2013, n. 1.
Legge regionale 22 dicembre 1999, n. 28. Titolo IV “Oraridi vendita”.
AI COMUNI DELL’ISOLA
ALLE PROVINCE REGIONALI
ALLE CAMERE DI COMMERCIO
Com’è noto, il titolo IV (artt. 12, 13 e 14) della leggeregionale 22 dicembre 1999, n. 28 regolamenta la materiadegli orari di apertura e chiusura degli esercizi commer-ciali.
In particolare:— l’articolo 12 della succitata norma detta disposi-
zioni di carattere generale per tutti i comuni dell’Isola;— i commi 1 e 2 del successivo articolo 13 consen-
tono ai sindaci dei comuni riconosciuti ad economia pre-valentemente turistica e città d’arte di derogare alle dispo-sizioni dettate dal citato art. 12;
— il comma 3 dell’art. 13 prevede la deroga alledisposizioni di cui all’art. 12, anche per le zone commer-ciali e per le aree ricadenti nelle immediate vicinanze digrandi arterie viarie che, per la loro ubicazione, svolgonoun’attività avente refluenze sovracomunali;
— l’art. 14 stabilisce che le attività elencate nelmedesimo articolo sono esentate dal rispetto degli orari diapertura e chiusura previsti dal titolo IV della legge regio-nale n. 28/99, purché le stesse siano svolte in manieraesclusiva o prevalente.
Con riferimento alla normativa di che trattasi, con ilD.L. 6 dicembre 2011, n. 201 (c.d. decreto Salva Italia),recante “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e ilconsolidamento dei conti pubblici”, convertito con modi-ficazioni dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, sono stateemanate disposizioni in materia di liberalizzazioni riferi-bili anche al settore commercio.
Nello specifico, l’articolo 31, comma 1, del citatodecreto legge ha disposto che “In materia di esercizi com-
merciali, all’articolo 3, comma 1, lettera d-bis, del decretolegge 4 luglio 2006, n. 233, convertito, con modificazioni,dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, sono soppresse le paro-le: «in via sperimentale» e dopo le parole «dell’esercizio»sono soppresse le seguenti «ubicato nei comuni inclusinegli elenchi regionali delle località turistiche o città d’ar-te»”, ragion per cui la vigente normativa statale prevedeche “Ai sensi delle disposizioni dell’ordinamento comuni-tario in materia di tutela della concorrenza e libera circo-lazione delle merci e dei servizi ed al fine di garantire lalibertà di concorrenza secondo condizioni di pari oppor-tunità ed il corretto ed uniforme funzionamento del mer-cato, nonché di assicurare ai consumatori finali un livellominimo ed uniforme di condizioni di accessibilità all’ac-quisto di prodotti e servizi sul territorio nazionale, ai sensidell’articolo 117, comma secondo, lettere e) ed m), dellaCostituzione, le attività commerciali, come individuate daldecreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, e di sommini-strazione di alimenti e bevande, sono svolte senza iseguenti limiti e prescrizioni: (...) d-bis) il rispetto degliorari di apertura e di chiusura, l’obbligo della chiusuradomenicale e festiva, nonché quello della mezza giornatadi chiusura infrasettimanale dell’esercizio”.
La Regione siciliana, con ricorso notificato il 25 feb-braio 2012 e depositato il successivo 1° marzo, ha impu-gnato innanzi alla Corte costituzionale, tra gli altri, anchel’art. 31, comma 1, del D.L. n. 201 del 2011, nella conside-razione che la norma impugnata dispone in un ambitorientrante nella competenza esclusiva di cui all’art. 14, let-tere d) ed e) dello Statuto d’autonomia, in violazione, per-tanto, dell’art. 117, quarto comma, Cost. che riserva allaRegione la competenza legislativa nella materia del com-mercio, non costituendo la normativa statale né adegua-mento dell’ordinamento interno al diritto dell’Unioneeuropea né esercizio di competenza esclusiva dello Statoai sensi dell’art. 117, secondo comma, lettere e) ed m),Cost.
Con decisione dell’11 dicembre 2012, la Corte costitu-zionale ha pronunciato la sentenza n. 299 dichiarando
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“non fondate le questioni di legittimità costituzionale del-l’art. 31, comma 1, del decreto legge 6 dicembre 2011, n.201, promosse, in riferimento all’art. 117, secondo, terzo,quarto e sesto comma, Cost. e al principio di leale collabo-razione, nonché (...) del regio decreto legislativo 15 mag-gio 1946, n. 455 (Approvazione dello Statuto della Regionesiciliana), dalle Regioni Sicilia e altre (n.d.r.)”.
Le motivazioni addotte dalla Consulta sono fondatesulla riconducibilità delle norme impugnate alle materierichiamate dal legislatore statale quali “tutela della con-correnza” e “determinazione dei livelli essenziali delle pre-stazioni” attribuite alla competenza legislativa esclusivastatale dall’art. 117, secondo comma, lettere e) ed m) Cost.
Infatti, statuisce l’adita Consulta che “Si tratta, dun-que, di misure coerenti con l’obbiettivo di promuovere laconcorrenza, risultando proporzionate allo scopo digarantire l’assetto concorrenziale nel mercato di riferi-mento relativo alla distribuzione commerciale.
(...).In conclusione, per gli stessi motivi, anche la nuova
lettera d-bis) del comma 1 dell’art 3 del D.L. n. 223 del2006 deve essere inquadrata nell’ambito della materia«tutela della concorrenza» di cui all’art. 117, secondocomma, lettera e), Cost.”.
Inoltre, la Consulta rileva “che dalla natura trasversaledella competenza esclusiva dello Stato in materia di tuteladella concorrenza deriva che il titolo competenziale delleRegioni a Statuto speciale in materia di commercio non è
idoneo ad impedire il pieno esercizio della suddetta compe-tenza statale e che la disciplina statale della concorrenzacostituisce un limite alla disciplina che le medesime Regio-ni possono adottare in altre materie di loro competenza”.
Ora, l’intervenuta qualificazione, ad opera del Giudicedelle leggi, della materia de qua quale “tutela della concor-renza” e, quindi, attratta alla competenza esclusiva delloStato, consente di poter ritenere la stessa direttamenteapplicabile in Sicilia.
Invero, a differenza di altra normativa in cui è dubbiao, comunque, risulta sub iudice la qualificazione dellamateria quale “tutela della concorrenza”, alla luce delchiarimento fornito dalla Consulta in relazione alla disci-plina degli orari e delle aperture degli esercizi commercia-li non paiono residuare margini ermeneutici che possanocondurre l’interprete ad una difficile operazione di solu-zione della dicotomia tra fonti normative di pari grado.
Pertanto, preso atto del contenuto della citata sen-tenza della Corte costituzionale n. 299/2012, nelle moredell’adozione di una specifica disciplina regionale inarmonia con quella nazionale, si ritiene applicabile nelterritorio regionale la normativa statale in materia di oraridegli esercizi commerciali, e specificatamente l’art. 3,comma 1, lettera d-bis, del decreto legge 4 luglio 2006,n. 223 e successive modifiche ed integrazioni.
L’Assessore: VANCHERI
(2013.14.830)035
80 12-4-2013 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 18
RETTIFICHE ED ERRATA-CORRIGEAVVERTENZA. — L’avviso di rettifica dà notizia dell’avvenuta correzione di errori materiali contenuti nell’originale o nella
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ERRATA CORRIGE
ASSESSORATO DELLA SALUTE
DECRETO 15 marzo 2013.
Graduatorie regionali definitive dei medici di medicina generale relative ai settori di assistenza primaria, continuitàassistenziale ed emergenza sanitaria territoriale, valide per l’anno 2013.
Nell’allegato al decreto di cui in epigrafe, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I,n. 16 del 29 marzo 2013, relativamente al settore di continuità assistenziale, a pag. 79, posizione n. 1062, il nominativo “Paternè Sara” devecorrettamente leggersi: “Paternò Sara”.
(2013.12.689)102
VITTORIO MARINO, direttore responsabile MELANIA LA COGNATA, redattore
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