D.D. COLLODI Pinerolo 3 novembre 2014 Scheda collaborazione scuola famiglia descrittiva delle...

Post on 02-May-2015

219 views 1 download

Transcript of D.D. COLLODI Pinerolo 3 novembre 2014 Scheda collaborazione scuola famiglia descrittiva delle...

D.D. COLLODIPinerolo

3 novembre 2014

Scheda collaborazione scuola famiglia descrittiva delle abilità scolastiche

A cura di Loana Ferretti

PERCHE’ NASCE E COME SI E’ ARRIVATI ALLA DGR 16-7072 ?

1. Proposta di un percorso comune per tutte le scuole e le ASL del territorio che ha come fine ultimo la certificazione di DSA entro 6 mesi dalla presentazione degli allegati al DGR

2. Evidenziare il ruolo della scuola nel percorso diindividuazione e di azione didattica di potenziamento da parte dei docenti come passaggio prioritario per l’attivazione dell’iter diagnostico.

3. Rispettare la tempestività diagnostica per i DSA.(Linee guida Scuola e Sanità……..).

4. L’osservazione guidata dello studente può essere utile e metacognitiva per chi la esegue.

DA CHE COS’E’ COSTITUITA LADGR? ALLEGATO 1 = protocollo d’intesa traStato/Regioni e definizione delle modalità uniformisu tutta la Regione per l’effettuazione della diagnosi eil rilascio della certificazione per DSA

ALLEGATO 2= scheda di collaborazionescuola/famiglia ad uso della scuola primaria

ALLEGATO 3 = scheda di collaborazione per la scuola secondaria di primo grado

La scheda (allegato 2 per la primaria) è uno strumento didattico educativo suddivisa in due parti:

PARTE A

vengono condotte delle osservazionisul percorso scolastico del bambino ,sulle attivitàsvolte . In particolare si pone attenzione alle attivitàdi recupero e potenziamento messe in atto per capirese la difficoltà era o meno recuperabile

PARTE B

si descrivono le difficoltà scolastichepiù significative rimaste dopo il percorso direcupero/potenziamento.

La PARTE B attraverso esempi concreti permette direndere il documento trasparente e facilmente fruibileda tutti gli operatori in gioco per la presa in carico delbambino. Le difficoltà vengono “fotografate” in modo esplicitoe concreto dipingendo il quadro completo delle abilitàdel bambino, dei suoi punti di forza e di difficoltà.Questa parte dovrebbe aiutare gli specialisti a capireverso quale direzione indagare meglio il possibiledisturbo.

LA SCHEDA COMPILATA SARÀCONDIVISA E CONSEGNATAALLA FAMIGLIA

Cosa fa la famiglia?

1. collabora con la scuola nella condivisionedelle azioni di recupero (condivide lemetodologie e gli eventuali strumenti)

2. presenta l’ allegato 2 all’A.S.L. perl’attivazione del percorso diagnostico

Nel caso di un allievo/a già certificato con Disturbo Evolutivo delle Abilità Scolastiche (DSA)……..

La scheda è……

-uno strumento di condivisione sull’andamento scolastico, da utilizzarsi peril passaggio da un ordine di scuola all’altro finalizzata ad evidenziare gli interventi pedagogico-didattici della scuola diprovenienza e le abilità scolastiche acquisite dall’allievo/a con Disturbievolutivi delle abilità scolastiche (DSA);- uno strumento per evidenziare gli interventi pedagogico-didattici dellascuola di provenienza e le abilità scolastiche acquisite dall’allievo/a conDisturbi evolutivi delle abilità scolastiche (DSA) al fine di richiedere ilrinnovo della certificazione diagnostica di DSA (non prima di tre annidalla precedente).

La certificazione di DSA deve evidenziare che ilpercorso diagnostico è stato effettuato secondoquanto previsto dalla Consensus Conference e deveessere articolata e formalmente chiara.

E’necessario il riferimento ai codici nosografici(attualmente, tutti quelli compresi nella categoriaF81: Disturbi evolutivi Specifici delle AbilitàScolastiche dell’ICD-10) e alla dicitura esplicita delDSA in oggetto (della Lettura e/o della Scrittura e/odel Calcolo)

A tal fine è necessario che la certificazione di DSA contengaanche gli elementi per delineare un profilo di funzionamento(che definisce più precisamente le caratteristiche individualicon le aree di forza e di debolezza). Tale descrizione deve essere redatta in termini comprensibili efacilmente traducibile in indicazioni operative per la prassididattica.

REGIONE PIEMONTE Individuazione dei soggetti riconosciuti e abilitati ad effettuare la diagnosi e la certificazione di Disturbo Evolutivo Specifico delle Abilità Scolastiche; per la RegionePiemonte trattasi delGruppo Disturbi Specifici dell’Apprendimento (GDSAp) (acquisisce la competenza precedentemente attribuita all’UMVD minori )composto da figure sanitarie e istituito presso ciascuna ASL.E’ prevista l’attivazione di più gruppi, su valutazione dellesingole Aziende, qualora il territorio di competenza risultassetroppo esteso.

REGIONE PIEMONTE (GDSAp)

In difetto della presentazione degli allegati 2 e 3

NON sarà possibile l’avvio del percorso

diagnostico e di certificazione con le modalità

precedentemente indicate.

LINGUA POTENZIAMENTO NO

POTENZIAMENTO Sì PERFORMANCE DOPO IL POTENZIAMENTO

Corrispondenza biunivoca segno –suono

Sintesi sillabica , riconoscimento di sillabe-fonemi

Rafforzamento dei prerequisiti esecutivi e costruttivi della lingua scrittaCorrettezza ortografica

Riconoscimento della parola letta

altro

Che cos’è?

Come lo potenzio?

Scheda di collaborazione allegato 2

Nelle immagini, tre esempi di prestazioni deficitarie derivate dall'attività di screening, per le quali viene proposto il potenziamento.

CASO 1 CASO 2 CASO 3

Nel caso 2 il bambino, oltre alla non consapevolezza tra suono e segno, non possiede neppure l'abilità grafo-motoria necessaria a riprodurre delle lettere.

Nel caso 3, invece, il bambino è consapevole della corrispondenza tra suono e segno; tuttavia la sua capacità di analizzare i suoni non ha ancora raggiunto il pieno sviluppo. In questa fase troveremo, come in questo esempio, bambini che scriveranno per alcune sillabe due grafemi e per alcune un grafema (AERO = albero; PEA = pera).

Nel caso 1, il bambino non possiede la consapevolezza della corrispondenza esistente tra suoni del parlato e segni grafici della scrittura.

Nella lingua italiana la scrittura è considerata un’abilità facile perche’

•si acquisisce in tempi brevi (2 anni di scuola)

•possono imparare anche i soggetti con deficit cognitivi lievi o medio lievi

•una volta imparata non si dimentica anche se viene poco utilizzata

Che cosa è successo?

• Noi sappiamo che alla base delle abilità strumentali della lettura, scrittura e del calcolo il bambino deve sviluppare una serie di prerequisiti .

•La progressione di apprendimento di queste abilità segue un andamento lineare

•Ad esse può essere applicato il principio dell’allenamento

Mancanza di alcuni prerequisiti

Rende inefficace la ripetizione come fattore di apprendimento

Non determina l’effetto classico di veder comparire una competenza a seguito di un esercizio specifico

L’importanza dello sviluppo dei

prerequisiti delle abilità strumentali è

importante e richiede quindi in queste situazioni

recupero e potenziamento

Ma ..Ci sono bambini che dopo

il potenziamento recuperano e bambini che

non recuperano

Ci sono bambini che pur non avendo deficit intellettivi,ne’ psicologici,neurologici,senso-

riali,ne’ problemi ambientali hanno difficolta’ a leggere e scrivere in

modo adeguato.

Il disturbo specifico dell’apprendimento

E’ di origine costituzionale cioè fa parte del corredo genetico del soggetto.

La DISLESSIA non puo’ essere curata ma interventi di

stimolazione precoce POSSONO DIMINUIRE L’ENTITA’ del disturbo o consentire di

compensarlo

L’apprendimento della letto-scrttura (Frith,1985)

Lettura scritturaFase logografica fase logografica

Fase alfabetica fase alfabetica

Fase ortografica fase ortografica

Fase lessicale fase lessicale FUSI.pdfDISORTOGRAFIA 2012 FUSI.pdf

Ancora allenamento!!!

ARTMETICA POTENZIAMENTO NO

POTENZIAMENTO Sì

PERFORMANCE DOPO IL POTENZIAMENTO

Potenziamento dei processi di conteggiodisturbo_calcolo_retescuole [Sola lettura].pdf pag 8Corrispondenza quantità-numero

Valore posizionale delle cifre

Strategie del calcolo a menteProcedure calcolo scritto

Altro….

Scheda di collaborazione allegato 2

Parte B Allegato 2 scuola primaria

Grazie per l’ascolto

Documenti di riferimento Circolare Ministeriale N°8 Prot 6 marzo 2013: Strumenti d’intervento per alunnicon bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusionescolastica. Istruzioni operative Accordo Stato-Regioni: Linee guida per la predisposizione dei protocolli regionaliper le attività di individuazione precoce dei casi sospetti di DSA in ambitoscolastico (25 luglio 2012) Direttiva MIUR del 27 Dicembre 2012: Strumenti d’intervento per alunni conbisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica. Accordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano su"Indicazioni per la diagnosi e la certificazione dei Disturbi specifici diapprendimento (DSA) del 25 luglio 2012". Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbispecifici di apprendimento Legge 8 ottobre 2010 n 170 Consensus Conference Istituto Superiore di Sanità 2011Raccomandazioni Cliniche sui DSA Documento d’intesa,PARCC,2011;www.lineeguidadsa.it, Bologna 1 febbraio 2011 Raccomandazioni per la pratica clinica DSA 2007 Milano

LO SVILUPPO DELLA CONOSCENZANUMERICA E DELLE ABILITÀ DICALCOLO. COS’ALTRO PUÒ FARE LASCUOLA?