Dancing

Post on 05-Jul-2015

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oscaraccorsiDANCING

Nel 2002, per caso, a seguito di una installazione/mostra fatta presso un studio di restauro, mi ritrovai a lavorare col bianco.

Mi affascinava l'idea di lavorare con un "colore" che riflette tutta la luce possibile e che dopo un po' che i tuoi occhi sono esposti ad esso si resti come accecati, fino a dover temporaneamente smettere per riposare la vista.

Questa cecità temporanea mi è sembrato uno stato necessario in quel momento, risposta ad una mia necessità di ottenere un silenzio visivo forzato attorno alle cose, in particolare modo alle cose dell'arte, sempre più rumorose e aggressive nei confronti di chi ne fruisce.

Da lì mi sono chiesto cosa sarebbe potuto succedere se invece di "alzare il volume" sempre di più avessi cominciato ad abbassarlo ai limiti dell'udibile.

Senz'altro sarei scomparso, soffocato dal "troppo" ma, contemporaneamente, avrei potuto parlare a chi condivideva il mio stesso bisogno, a chi aveva il desiderio di "tendere l'orecchio" e non di chiuderlo per difendersi dal troppo rumore.

Confortato da ciò e da una esperienza analoga fatta da Malevic (il famoso "quadrato bianco su fondo bianco" del 1918) decisi di andare avanti.

Tra i lavori usciti il ciclo di "Dancing" è tra quelli che amo di più. La sovrapposizione di due bianchi molto vicini porta ad un impalpabile cambio di superficie.

Se non si incontra l'angolo giusto con la luce non si vede niente. Il bianco riflette la luce e non ci fa vedere niente.

Girando attorno alla tavola, trovando l'angolo giusto, riusciamo finalmente a vedere qualcosa.

Il titolo "Dancing" fa riferimento proprio a questa involontaria coreografia, necessaria alla visione.

Inizialmente erano solo tavole, verniciate ad aerografo, inseguito arrivarono anche lastre di metallo e carte, agite con la stessa tecnica.

I temi sono completamente astratti, semplici impronte di ferri che, in passato, venivano usati per le mie sculture.

Oscar Accorsi, compositore, è nato a Correggio (RE) nel 1958.Ha studiato composizione con Salvatore Sciarrino all’Accademia Musicale di Città di Castello (PG). Dal 1985 è diplomato in “Strumentazione per banda” e dal 1987 è diplomato in “Musica corale e direzione di coro” . Ha svolto attività direttoriale e compositiva indagando, con quest’ultima, principalmente i rapporti tra la percezione del suono e l’organizzazione del medesimo. Nel 1988 viene segnalato al 1° Concorso internazionale di Composizione per Organo Serassi “Olivier Messiaen” di Bergamo col brano “L’antico forzare”.Nel 1990 vince il 2° premio al VI “Concorso internazionale di Composizione ed elaborazione corale” indetto dalla ‘Federazione Cori del Trentino’, categoria : “Trascrizione ed elaborazione di canto popolare trentino”.Nel 1990 ottiene una menzione d’onore al “Concorso Nazionale di Composizione per Quintetto a Fiati” di Livorno col brano “I° Quintetto”.Dal 1993 affianca alla propria ricerca compositiva una attività artistica volta a coordinare suono, materia e luce in un unicum dai risvolti teatrali evidenti. Lo “spettatore” non è tale, bensì si ritrova ad essere mutato in “attore” senza che da questo suo nuovo ruolo possa uscire. Al suo attivo ha diverse personali e collettive in Italia, Belgio e USA.Nel 2008 forma, assieme a Mauro Casappa, "OTTOelectro Sound and visual art", gruppo votato alla proposta di musica elettronica "live" in multidiffusione, intrecciata a soluzioni visive, a carattere performativo.Da qualche anno ha allargato ulteriormente i propri orizzonti affrontando la produzione di video e il loro uso dal vivo, declinandolo a fini installativi e performativi propri e in collaborazioni altre rispetto al proprio lavoro.

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