Dal “QCER” al “Profilo della lingua italiana” (A1, A2, B1, B2) CTP Educazione Adulti...

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CTP Educazione Adulti Pietramelara

(art. 4) Il test non è necessario qualora lo straniero sia in possesso di:

• Certificazione esterna non inferiore al livello A2• Certificazione di competenza non inferiore al livello A2 rilasciata da un CTP e conseguita a seguito la frequenza di un corso di lingua italiana• In possesso di titolo di studio di scuola secondaria di primo o secondo grado conseguito presso un istituto scolastico appartenente al sistema italiano di istruzione

QCER Quadro Comune Europeo di Riferimento:• Livelli:• elementare A1 e A2• intermedio B1 e B2• avanzato C1 e C2

• Approccio orientato all’azione

• Genericità dei descrittori

• materiali linguistici riferiti solo alla produzione orale e scritta• inventario dei generi testuali • contenuti linguistici illustrati attraverso inventari di:

• Funzioni linguistiche• Nozioni generali• Nozioni specifiche• Strutture grammaticali

• i contenuti linguistici di un livello superiore contengono tutti quelli del livello inferiore• inventario della fonetica e della fonologia• integrazioni future:

• inventari relativi allo sviluppo di strategie comunicative e di apprendimento•Inventari relativi allo sviluppo di competenze interculturali

Il genere testuale come “azione sociale”: categoria di transizione dai descrittori del QCER ai descrittori del “Profilo” definita in termini di• tipologie testuali (narrativo, descrittivo, argomentativo, regolativo)• generi veri e propri

Il “Profilo” e la progettazione didattica

Integrazione tra QCER e “Profilo”

• polarizzazione tra scolarità alte e scolarità deboli e nulle• forte presenza di adulti a scolarità debole o nulla• la rilevanza della scrittura di origine• alfabetizzazione primaria + alfabetizzazione funzionale + apprendimento L2• didattica in grado di sviluppare competenze alfabetiche e apprendimento L2• necessità di un’offerta formativa adeguata al QCER, ma adattata ai bisogni formativi dell’utenza a garanzia di inclusione sociale• dimensione sociale della valutazione linguistica

Certificazione A1 come inizio di un percorso finalizzato al raggiungimento dello stadio di alfabetizzazione funzionale• elaborazione di un sillabo: 18 UdA per 151 ore d’aula • elaborazione di prove d’esame• aumento dell’impegno degli apprendenti• aumento del senso di autostima degli apprendenti• riflessi positivi sui docenti che hanno partecipato

• qualità dell’approccio didattico• livelli di soddisfazione e di gratificazione• energie investite nel miglioramento della professionalità

(da “Percorsi per la certificazione linguistica in contesti di immigrazione. Definizione dell’utenza – Specificazione degli esami – Prospettive future” a cura di Lorenzo Rocca. Guerra Edizioni 2008)

• Attenzione ai domini e ai contesti d’uso della lingua nel definire i descrittori di livello A2 per le 6 abilità (comprensione orale e scritta; produzione orale e scritta; interazione orale e scritta) corredando di suggerimenti pratici ogni sottoabilità

• Selezione accurata di (tenendo conto dei domini e dei contesti d’uso)– Azioni socio-comunicative– Forme (con riferimento all’accuratezza grammaticale, alla

padronanza fonologica e alla padronanza ortografica)– Campi semantici e lessemi

• Accento su una valutazione attenta all’efficacia comunicativa piuttosto che alla competenza morfosintattica

• Un’utile bibliografia in fondo al fascicolo