COMUNICAZIONE E DINAMICHE AFFETTIVE NELLA … · MODELLO DELLA COMUNICAZIONE DIADICA EMITTENTE...

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COMUNICAZIONE E DINAMICHE AFFETTIVE

NELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE

LEZIONE 2 3/11/2017

 INFERMIERISTICA  CLINICA  APPLICATA  ALLA  PSICHIATRIA  E  

PSICOLOGIA  CLINICA      

METODOLOGIA  DELLA  RELAZIONE  ASSISTENZIALE    

Unità  Dida:ca  di    PSICOLOGIA  CLINICA      

 Docente:  Stefano  Tugnoli          

(Tugnoli, 2017)

INTERVENTO CLINICO

FARMACI AZIONI

RELAZIONE

PAROLE

(Tugnoli, 2017)

LA COMUNICAZIONE

(Tugnoli, 2017)

COMUNICAZIONE VERBALE COMUNICAZIONE NON VERBALE CONTESTO ASPETTI EMOTIVI

LIVELLO CONSCIO LIVELLO INCONSCIO

(Tugnoli, 2017)

LA    COMUNICAZIONE  

•  Emissione    e    Ricezione    •  Bidirezionalità    •  Segni  perce:bili  •  Codice  •  SignificaI  

Trasmissione di informazione Processo di interazione e influenzamento reciproco

(Iandolo, 1979) (Tugnoli, 2017)

sfera periferica

sfera centrale

sfera centrale

MODELLO DELLA COMUNICAZIONE DIADICA

EMITTENTE RICEVENTE

sfera periferica

CANALE

messaggio

feedback

repertorio emittente

repertorio ricevente

(Iandolo, 1979) (Tugnoli, 2017)

FUNZIONI DELLA COMUNICAZIONE

•  Funzione Strumentale

•  Funzione di Controllo

•  Funzione di Informazione

•  Funzione Espressiva del mondo interiore (affetti)

•  Funzione di Contatto Sociale e di Stimolazione

•  Funzione di Alleviamento dell’Ansia

•  Funzione legata al Ruolo

(Iandolo, 1979) (Tugnoli, 2017)

COMUNICAZIONE VERBALE

1) LINGUAGGIO •  Fonemi •  Parole •  Proposizioni

significato denotativo significato connotativo significato indiziario

2) PARALINGUAGGIO

•  Tono; Timbro; Ritmo e Cadenza •  Pronuncia e Accento •  Intonazione •  Riso, Pianto, sussurri, sbadigli, etc •  Pause e Silenzio

PENSIERO

(Iandolo, 1979) (Tugnoli, 2017)

.......e se il paziente non parla?

(Tugnoli, 2017)

SILENZIO

sfida

rifiuto

rabbia

opposizione

esitazione incertezza

accettazione passiva

pacata condivisione

incomprensione

ascolto

distacco

distrazione

PARANOICO DEPRESSIVO

FOBICO

CONFUSO RIFLESSIVO

SEDUTTIVO seduzione

(Tugnoli, 2017)

COMUNICAZIONE VERBALE

Non si può non comunicare

COMUNICAZIONE NON VERBALE

(Tugnoli, 2017)

COMUNICAZIONE NON VERBALE

•  Paralinguaggio •  Aspetto esteriore •  Mimica Facciale •  Sguardo •  Gestualità e Movimenti del corpo

•  Posture •  Contatto fisico •  Prossemica [distanza intima, personale, sociale, pubblica]

- collegati al discorso [di chi parla e di chi ascolta] - emblematici e convenzionali - indicatori di stato emotivo e di atteggiamenti interpersonali

(Iandolo, 1979) (Tugnoli, 2017)

FUNZIONI DELLA C.N.V.

•  GesIone  e  controllo  della  situazione  sociale  immediata:            comunicare  aKeggiamenI  interpersonali,    staI  emoIvi,  immagine  

di  sé  

 •  Sostegno  e  completamento  della  comunicazione    verbale  

 •  SosItuzione  della  comunicazione  verbale  

(Iandolo, 1979) (Tugnoli, 2017)

PRAGMATICA DELLA COMUNICAZIONE

•  Non  si  può  non  comunicare  •  Ogni  comunicazione  influenza  il  comportamento  •  Tu6o  il  comportamento  è  comunicazione    

 •  Livello  di  Contenuto    •  Livello  di  Relazione  

•  Ruolo  del  Contesto  

Verbale Non Verbale

(Iandolo, 1979; Bongiorno, 1996) (Tugnoli, 2017)

supporto informativo contenuto informativo

SIGNIFICANTE SIGNIFICATO

CONTESTO

(Tugnoli, 2017)

OSTACOLI ALLA COMUNICAZIONE

-  scarsa o insufficiente -  difettosa o distorta -  non soddisfacente

•  Emissione inefficace

•  Ricezione inefficace

•  Canale disturbato

Malinteso

Errore

(Iandolo, 1979) (Tugnoli, 2017)

IL COLLOQUIO CLINICO

(Tugnoli, 2017)

IL COLLOQUIO CLINICO

Tecnica di osservazione e studio

del comportamento umano

(Tugnoli, 2017)

(Tugnoli, 2017)

(Tugnoli, 2017)

(Tugnoli, 2017)

IL COLLOQUIO CLINICO

Tecnica di osservazione e studio del comportamento umano

COMPRENDERE

AIUTARE

studio e utilizzo del comportamento globale del paziente all’interno di una relazione

(Baldaro et al., 1994) (Tugnoli, 2017)

2) Anamnesi: Fisiologica Familiare Patologica Prossima Patologica Remota

1) Malattia attuale: fatti oggettivi e significati soggettivi

3) Atteggiamenti del pz. durante l’incontro (CNV)

(Iandolo, 1979)

IL COLLOQUIO CLINICO

(Tugnoli, 2017)

•  Raccolta di informazioni •  Conoscenza dello stile relazionale del paziente

•  Definizione dei problemi

•  Definizione della relazione

•  Fornire informazione e motivare al cambiamento

•  Fornire sostegno psicologico

(Baldaro et al., 1994; Iandolo, 1979)

IL COLLOQUIO CLINICO

(Tugnoli, 2017)

DIMENSIONI

DEL COLLOQUIO

(Iandolo, 1979) (Tugnoli, 2017)

DIMENSIONE SPAZIALE

•  Silenzio

•  Ambiente confortevole

•  Intimità

-  ambulatorio; ospedale; domicilio

-  al letto del malato; vis a vis

(Iandolo, 1979) (Tugnoli, 2017)

DIMENSIONE TEMPORALE

•  Attesa del malato

•  Durata del colloquio

•  Successione di colloqui

(Iandolo, 1979) (Tugnoli, 2017)

DIMENSIONE AFFETTIVA

•  Simpatia - Antipatia

•  Neutralità

•  Alleanza Terapeutica

•  Fiducia

•  Empatia

(Iandolo, 1979)

“Una lingua senza emozioni è una lingua morta, !un’emozione senza lingua non è comunicabile. !

(A. Green, 1990)

(Tugnoli, 2017)

OPERATORE

PAZIENTE

Alleanza

Terapeutica

outcome

Empatia

Fiducia

(Tugnoli, 2017)

ALLEANZA TERAPEUTICA

rapporto collaborativo che si stabilisce tra il Curante e il Paziente

ALLEANZA DI LAVORO

(Tugnoli, 2017)

FIDUCIA RECIPROCA

OPERATORE PAZIENTE

Fiducia in sè stesso e nei propri mezzi

Fiducia nelle capacità dei curanti

Fiducia nei mezzi del Pz

Fiducia in sé stesso

CRISI DI FIDUCIA (Tugnoli, 2017)

LA FIDUCIA DEL PAZIENTE

partecipazione collaborativa completa subordinazione

livelli regrediti

livelli maturi (Balint, 1957)

(Tugnoli, 2017)

EMPATIA “Einfuhlung”: sentire dentro

(Titchener, 1909)

Capacità di mettersi nei panni dell’altro

§  Tratto umano, attitudine innata

esperienza comune dell’interazione quotidiana

§  Competenza professionale

nucleo fondamentale della relazione d’aiuto

Stato emotivo vissuto dal terapeuta al contatto con il paziente come soggetto

(Ferenczi, 1928)

(Berger, 1987)

(Tugnoli, 2017)

EMPATIA §  non è solidarietà §  non è compatimento nè simpatia

Ø  si struttura a partire da una estraneità Ø si può prevalentemente sperimentare in modo cosciente

Ø  risonanza di elementi profondi del mondo interno del soggetto che sono già presenti e tendono a riattivarsi proprio in seguito alla percezione dell’empatia

Ø non prevedibile, non ipotizzabile sulla base di premesse chiare, non la si può cercare o ottenere in modo forzoso o artificiale

(Caracciolo, 2007) (Tugnoli, 2017)

COGNITIVO AFFETTIVO COMPORTAMENTALE RELAZIONALE

LIVELLI DEL PROCESSO EMPATICO

Capire, Vedere Sentire, Condividere Comunicare, Agire Validazione da parte del Pz

(Caracciolo, 2007) (Tugnoli, 2017)

Empatia dell’OPERATORE

Empatia del PAZIENTE

EMPATIA feedback bidirezionale di messaggi emotivi (Pao, 1979)

(Tugnoli, 2017)

•  OSSERVARE

•  ASCOLTARE

•  DOMANDARE

•  RISPONDERE

-partecipazione -linguaggio verbale -comunicazione non verbale - domande a risposta chiusa - domande a risposta aperta - una domanda alla volta - usare il linguaggio del pz.

COLLOQUIO DIRETTIVO DOMANDE CHIUSE

COLLOQUIO LIBERO DOMANDE APERTE

(Tugnoli, 2017)

DOMANDE

APERTE CHIUSE

equilibrio

criterio clinico

Esempi: Ha capito quello che ho detto? E’ felice? Manterrà il suo lavoro? Vuole andare?

Esempi:

Che cosa significa per lei questa situazione?

Come si sente riguardo a ciò? E’ qualcosa che potrebbe guardare più

da vicino?

(Tugnoli, 2017)

L’INCONSCIO

NELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE

(Tugnoli, 2017)

SIGMUND FREUD (1856-1939)

(Tugnoli, 2017)

(Tugnoli, 2017)

(Tugnoli, 2017)

REALTA’ PSICHICA

PASSATO

PRESENTE

(Tugnoli, 2017)

Che cos’è la Psicoanalisi?

UN METODO DI INDAGINE

§  Sviluppo Psico-Affettivo

§  Teoria della Personalità

§  Teorie sulla Malattia Mentale

UN METODO TERAPEUTICO

UN INSIEME DI TEORIE PSICOLOGICHE E PSICOPATOLOGICHE

(Tugnoli, 2017)

QUALI IMPLICAZIONI PER LA PRATICA CLINICA?

(Tugnoli, 2017)

Comunicazione – Relazione

(Tugnoli, 2017)

COMUNICAZIONE

INCONTRO RELAZIONE

EMOZIONI

Verbale Non Verbale

DINAMICHE INCONSCE

(Tugnoli, 2017)

INCONTRO “REALE”

INCONTRO ORIENTATO DALLE DINAMICHE INCONSCE

LIVELLI DELL’INCONTRO CON IL PAZIENTE

ASPETTI AFFETTIVI DELLA RELAZIONE

(Tugnoli, 2017)

(Tugnoli, 2017)

(Tugnoli, 2017)

“Controtransfert” aggressivo

(Tugnoli, 2017)