Post on 30-Apr-2018
L'altra gara Le Farfalle escono di scena tra i rimpianti per essersi fatte rimontare nel secondo e terzo parziale
Busto spreca grandi occasioni, la corazzata Conegliano va
FINISCE Q U I
Valentina Diouf, top
scorer di Busto
con 21 punti qui murata
da Melandri
• Bologna
CONEGLIANO supera per 3-0, come da pronostico, una Busto Arsi-zio che deve però recitare il mea culpa per non aver sfruttato le favorevolissime occasioni per chiudere sia il secondo che il terzo set. Conegliano è più forte di Busto, non c'è ombra di dubbio, ma il 3-0 di ieri è ben diverso da quello rifilato a una Uyba inesistente due settimane fa in campionato. Busto ieri pomeriggio, dopo un primo set dominato dalle Pantere, ha ritrovato almeno in parte quel gioco che aveva mostrato nel girone di andata e ha messo in difficoltà le venete, stranamente molto "fallose". E quando una corazzata come la Imoco ti concede
molte chance tu le devi saper concretizzare. Questo è mancato ieri a Busto che ha avuto due set point nel secondo set e tre nel terzo. E almeno in due delle cinque occasioni avute per vincere un set, i palloni erano pronti per essere messi a terra. Busto non l'ha fatto e Conegliano ha ringraziato vincendo il match 3-0 e balzando in finale dove cercherà il bis in Coppa Italia dopo la vittoria della passata stagione.
Nel primo set la Uyba ha sorpreso le rivali arrivando fino al 7-3 con Bartsch e Diouf a mettere palla a terra. Dopo il time out, l'Imoco ha pian piano incominciato a carburare e con un parziale di 6-0 ha
operato il sorpasso (12-10). Di lì in poi è stato un monologo delle Pantere - sostenute dai tantissimi tifosi giunti dal Veneto che hanno soverchiato i peraltro numerosi Amici delle Farfalle di Busto -che hanno chiuso i conti sul 25-16. Ma le Farfalle sono rimaste in partita e nel secondo set hanno
ribattuto colpo su colpo volando sul 23-20 con un muro di Botezat. Combattutissimo il finale di set chiuso a favore di Conegliano. Busto ha fatto ancora meglio nel terzo pareeziale, portandosi sul 23-18 con Gennari. La Fabris in battuta ha messo in difficoltà la ricezione della Uyba e Conegliano è salita sul 23-23. Di nuovo battaglia punto a punto con acuto finale di Danesi che ha murato Diouf per il 30-28 finale. IMOCO CONEGLIANO VENE-TO-UNET E-WORK BUSTO AR-SIZIO 3-0 (25-16,27-25,30-28). CONEGLIANO: Bricio 14, Fiori, Lee, De Kruijf 3, Cella, Folie, Melandri 4, De Gennaro, Danesi 5, Fabris 19, Wolosz 1, Hill 20, Nico-letti 2, Bechis. Ali: Santarelli,. BUSTO: Piani, Stufi 1, Spirito, Gennari 9, Dall'Igna, Orro 1, Wi-lhite, Diouf 21, Bartsch 17, Berti, Negretti, Chausheva, Botezat 2. Ali.: Marco Mencarelli.
Fulvio D'Eri © RIPRODUZIONE RISERVATA
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L'Imoco distrugge il sogno dell'Uyba Superate in semifinale, le farfalle escono di scena dalle Final Fourdi Bologna.
Infranto il sogno dell'Uyba COPPA ITALIA Farfalle fermate in semifinale a Bologna dalla corazzata Conegliano
IMOCO CONEGUANO
UNET E-WORK BUSTO ARSIZIO 0 (25-16,26-24,30-28)
IMOCO CONEGLIANO: Wolosz 1, Fabris 19, Danesi 5, Melandri 4, Hill 20, Bricio 14, De Gennaro (L), De Kruijf 3, Nicoletti 2, Cella, Bechis. N.e. Fiori (L2), Folie, Lee. Ali. Santarelli. UYBA: Orro 1, Diouf 21, Stufi 1, Berti, Gennari 9, Bartsch 17, Spirito (L), Wi-Ihite, Botezat 2, Negretti. N.e. Piani, Dall'lgna, Chausheva. Ali. Mencarelli. Arbitr i : Goitre di Torino e Cappello di Siracusa. Note - Durata set 24', 31 ' , 40'; tot. 1h48'. Imoco: servizi vincenti 3, sbagliati 10, ricezione pos. 70%, perf.
55%, (efficienza rice. 64%), attacco 42% (eff. attacco 33%), errori 8, muri 9. Uyba: servizi vinc. 2, sbagliati 5, rice. pos. 71%, perf. 46% (eff. rice. 66%), att. 34% (eff. att. 21%), err. 9, m. 5. Spettatori: 4.000.
dal NOSTRO INVIATO
BOLOGNA - Si ferma in semifinale il sogno dell'Uyba di giocarsi oggi la Coppa Italia. Busto rimbalza contro un'Imoco infinita per quantità e qualità della rosa, non sfigura ma non riesce neppure a scaricare sul campo tutto il proprio potenziale. Troppo alterna nelle singole la formazione di Mencarelli per scalfire la corazzata veneta. L'Uyba si ferma perché non riesce sfruttare un set-ball nel secondo set che poi regala con la sparacchiata di Diouf che dà a un'Imoco in affannosa rimonta (farfalle sopra 23-20) il 25 pari anticamera del doppio attacco di Bricio che non perdona, e anche perché, pure nella terza frazione sempre condotta anche con 5 punti di margine (21 -16 ) il finale è tremebondo con l'Imoco che accelera e nessuno che la sappia fermare. Bartsch attacca male sul muro il possibile 26-24 e poi è ancora Diouf che manda fuori (28-29) e si prende il muro che chiude il match. Due set persi ai vantaggi rendono meno amaro (forse) il ritorno ai tanti tifosi biancorossi
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che hanno ritrovato il gusto di una Final Four e cercato di spingere oltre i limiti una squadra che non ha tradito ma che neppure s'è espressa per quel che ha mostrato di poter fare. Tradisce Diouf che non chiude i palloni che solo lei può (e
deve) chiudere e non incantano le altre big come Bartsch e Gennari. Ci provano invece dando tutto le giovani come Spirito che si immola sulle bordate gialloblù regalando un terzo set di speranza se non addirittura di grande qualità. Quando la fase di cambio palla trova continuità, anche l'Imoco finisce sotto l'intensita del 1 a se
conda linea biancoros-sa: da qui il rammarico per un primo set con percentuali d'attacco peno
se che hanno dato l'abbrivio a una squadra avversaria che lasciando in panchina niente meno che De Kruijf fa capire quanto poco possa concedere, ma che deve rincorrere e chiedere a Hill gli straordinari per rimontare due set. Sarebbe bastato poco di più per mettere in bilico la partita, invece è andata diversamente e per Busto resta la magra soddisfazione di esserci stata. Troppo poco per un tifo che anche a Bologna, per presenze e calore, s'è dimostrato di prima fascia e per una piazza che s'è abituata a una gratideur dalla quale è restia a regredire.
And.Anz.
I— L'ALTRA SFIDA
Monza spaventa Novara Con una Helena Havelkova che in battuta, in ricezione e in seconda linea, ma ancora non in attacco, ha ricordato a tratti quel la dell'anno di grazia 2012 (quando divenne Capitan Triplete), Monza ha spaventato Novara cedendo solamente al quinto set (27-25,27-29,20-25,25-19). La squadra di Pedullà forza il servizio per tutta la sfida con Hancock, Begic, Candi, "HH" e col cambio Or-thmann: scelta che paga ma che deve fare i conti con un attacco che diventa sempre più prevedibile. Nel parziale decisivo, l'ace di Egonu spezza l'equilibrio (8-5), Monza resiste (11 -9e 14-13), ma l'opposta azzurra porta l'Igor alla finale di oggi.
Qui un attacco di Bartsch, sopra una difesa di Gennari, a sinistra la delusione di Spirito (foto volleybusto / GABRIELE ALEMANI)
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FUORIMANO
Lo 0 a 3 del Madison di Bologna non è stata una mattanza ma neppure si è andati vicini a tentare il colpo grosso. L'Uyba dell'anno terzo dell'era Men-carelli è questa: il tetto è stato raggiunto e non ci sono le forze né la qualità per andare più in là.
In tempi diversi, prima Kazan ed ora Eczacibasi e Imoco hanno detto che con queste avversarie Busto arriva a giocarsela ma alla fine manca sempre qualcosa. E, inevitabilmente, perde. È il momento di scegliere se il livello dell'Uyba è questo
E giunto il momento di scegliere di ANDREA ANZANI
o se e necessario percorrere strade alternative sotto il profilo tecnico che possano farlo ulteriormente crescere. Non si deve legare a una pura questione di budget la possibilità di salire l'ultimo gradino: si tratta di decidere come collocare le finanze
ed a chi affidare il progetto. Detto che le risorse del club non cresceranno ma neppure caleranno, c'è da valutare se con un altro tecnico di maggiore lignaggio nei club o di più spiccata spinta emotiva rispetto a Mencarelli, un signore dei fon
damentali ma non ancora delle vittorie, questa squadra possa essere portata più in alto. Oppure, offrendo all'attuale tecnico un quarto anno, per provare a vincere occorre dargli un paio di giocataci, tra titolari e cambi, di più alto livello.
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|V0TI& NUMERI
Diouf tassa salatissima in difesa, Spirito tiene le bordate
ORBO
Tesa sin dalla routine di riscaldamento, fatica a sciogliersi ed a trovare ritmo. A volte non è precisa, ma le scelte sono sempre quelle giuste, pure quelle nei momenti chiave in cui non sbaglia ad affidarsi a Diouf ed a Bartsch.
DIOUF
Gli errori nel finale del secondo e del terzo set costano carissimi all'Uyba. Attacca molto, diventa importante nel punto a punto ma pecca quando la palla scotta. In difesa una tassa salatissima da pagare per tre set.
Z> ATTACCHI 49 O%ATTACC0 _38 Z> ERRORI 5
STUFI
La sua partita dura fino a l i 2-18 del primo set, quando Mencarelli le preferisce Botezat dopo un avvio anonimo. Una comparsata anche nel secondo set, ma aliatine la partita è di Botezat. Da ritrovare al più presto ai livelli consoni.
BERTI
Fallisce la prova clou della stagione: non incide in attacco, non si fa sentire a muro. La lettura del gioco di Wolosz è ancora troppo complicata per la giovane Bea: c'è ancora assai da studiare per evitare il "doppio 0" di ieri.
Z> MURI Z> ATTACCHI Z> ERRi
BARTSCH
Penalizzata nel voto dall'avvio parecchio macchinoso. La vera Michellesi vede nel terzo set, quando spinge in attacco e diventa un problema per l'Imoco. Peccato per la murata che si prende sul 25-24: si poteva attaccarla meglio quella palla...
Z) %ATTACCO Z) ATTACCHI Z) MURI SUBITI
34 43
2
GENNARI
Gara di carattere dopo una partenza frenata. Si sbatte in difesa, cerca il colpo alto in attacco e dà un buon contributo quando si tratta di tener testa all'lmoco. Non scintillante ma utile e apprezzabile in ricezione.
Z> RICEZIONI 3Q Z> RICE POS. 8 0 % Z> %ATTACCO 36
SPIRITO Una delle migliori prestazioni stagionali anche perché arriva contro un super attacco. Tiene bene la ricezione, ma è soprattutto in difesa che si fa apprezzare: sempre in posizione, tiene le bordate venete e riconsegna spesso palloni importanti da rigiocare.
Z> RICEZIONI 12 Z> POSITIVE 7 5 % Z) PERFETTE 5 8 %
BOTEZAT
Ha un impatto importante soprattutto grazie al servizio sul quale Busto costruisce il break nel finale del secondo set. Per il resto mette due muri, in attacco non ha mai occasione di mettersi alla prova ma al momento è doveroso darle fiducia.
Z> AT Z> ACE Z> MURI I
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«Non abbiamo niente da invidiare» LE voci Orgoglio biancorosso, «ma dobbiamo trovare continuità» MENCARELLI: «Siamo stati scontati in qualche occasione ma Coneglia-no forza molto il servizio e costringe sempre a rischiare». DIOUF: «Non siamo state incisive nella fase di contrattacco, avremmo dovuto chiudere quelle tre/quattro palle decisive ma sono contenta della mia squadra perché siamo state insieme tutta la partita». STUFI: «Loro hanno difeso e coperto all'inverosimile, siamo rimaste lì attaccate però le nostre avversarie hanno
sbagliato pochissimo». ORRO: «C'è mancato di chiudere i set nei momenti decisivi. Brave loro che in svantaggio sono state tranquille e hanno trovato i loro colpi». MENCARELLI 2: «Il ri
schio che dovevamo prendere contro il loro muro-difesa è stato importante. Forse solo la palla nel finale del secondo set non è stata gestita molto bene». DIOUF 2: «Non abbiamo
IL TABELLONE DELLE FINAL FOUR
SEMIFINALI: Imoco Conegliano-Unet E-Work Busto Arsizio 3-0 (25-16, 26-24, 30-28), Igor No-vara-Saugella Team Monza 3-2 (27-25, 27-29, 20-25,25-19,15-13). OGGI - ore 17.30: finale Coppa Italia A2, Batti-stelli San Giovanni in Marignano-LPM Barn Mondovì; ore 20.30: finale Coppa Italia A1 , Imo-co Conegliano-lgor Novara (diretta su RaiSport).
niente da invidiare all ' l-moco e alle altre, dobbiamo trovare continuità ed esperienza». ORRO 2: «Le scelte finali? Ho servito Valentina che per tutta la partita è stata pronta e il nostro punto di forza». MENCARELLI 3: «Bene le giovani come Spirito che è uscita alla distanza. Qualche problema l'abbiamo avuto sulla posizione di Diouf nel terzo set. Il problema delle giovani in campo è che diventiamo scontati e ciò espone maggiormente le big».
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COPPA ITALIA
L'Imoco fa fuori Busto Oggi la finale con il Novara
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L'esultanza delle Pantere
VOLLEY»LE FINAL FOUR DI COPPA ITALIA L'Imoco fa fuori Busto: finale con rigor Conegliano alza la voce e non molla mai: Hill e Fabris la trascinano contro la Yamamay con una prova di carattere
Samantha Bricio ha deciso il secondo set
di Massimo Guerretta » INVIATO A BOLOGNA
Conegliano-Novara, ancora loro. Un duello infinito, che prose
gue tra Supercoppa, campionato, Champions League e ora arriva alla Coppa Italia. Saranno Imoco e Igor a contendersi stasera il trofeo. Conegliano dopo
aver spazzato Busto, Novara dopo aver faticato con Monza. Per le pantere è un rotondo 3-0, ma in effetti qualche energia di troppo è stata spesa: oggi vincerà chi saprà bilanciare le energie fisiche e mentali. Eppure, udite udite, Santarelli per la prima volta in stagione ha la rosa al completo (certo, con Lee per Easy e Be-chis per Papafotiou). Così il coach di Conegliano parte con la recuperata Fabris in diagonale con Wolosz, Melandri e Danesi in mezzo, Hill e Bricio in banda, e De Gennaro in ricezione. Men-carelli risponde con Diouf opposto a Orro, Stufi e Berti centrali, Gennari eBartsch, con Spirito libero.
La croata ha una voglia pazze-ca di essere ancora una volta protagonista e si mette subito al lavoro, prima di potenza e poi al muro. Busto però approfitta di un paio di errori in ricezione per scavare il primo solco: 3-7. Ma alle pantere basta togliersi di dosso un po' di ruggine per met-
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tere la freccia: Llill e Bricio orchestrano il parziale del 12-9. La distribuzione di Wolosz chiama in causa anche Danesi, che rispon-de con la fast del 15-11. Sul 19-12 (che ace di Bricio) Santarelli chiama in causa Nicoletti e De Kruijf per Fabris e Melandri, appena in tempo per vedere un muro spaventoso di Kim Llill su Bartsch.The Queen è sempre sul pezzo, e rigetta dall'altra parte della rete una seconda di Orro. L'altra new entry, Nicoletti, non si fa pregare: prima spara il 22-15, poi colpisce l'olandese in battuta, le deve un prosecco. De Kruijf conquista il set point, Llill non scompone e chiude subito: 25-16.
All'inizio del secondo set Santarelli riparte con le titolari, Mencarelli deve invece sbrogliare il rebus-Hill, praticamente im-marcabile per il muro della Ya-mamay. Se poi capitan Wolosz si mette in testa di decapitare subito il "cavallo nero" (si usa in Polonia per indicare l'outsider) allora c'è poca storia nel confronto diretto con Orro. L'Imoco lascia un break alle farfalle, poi Bricio e Melandri firmano l'8-7. La stessa messicana Desta la linea
battendo al salto, così tocca a Hill rimettersi al lavoro per il 12-11. Le due squadre restano a braccetto, così Santarelli riprova la mossa Nicoletti-De Kruijf. Diouf non è d'accordo: 13-14, poi Bartsch mirra l'olandese (14-16) e il coach di Conegliano chiama le pantere a raccolta. Altro miracolo di Bartsch, che allunga (15-18). Serve un muro di Danesi per risvegliare le pantere. Si arriva nella zona rossa quando Nicoletti fallisce il servizio e poi si fa murare dalla castellana Botezat (20-23). Santarelli rimescola le carte: Bechis-Fabris per Wolosz e Nicoletti e poi Cella-Wolosz per Hill-Bechis. E' Fabris a firmare il 22-23, Bricio pa-
Primoset dominato, poi si
finisce ai vantaggi: nel secondo parziale ci pensa Bricio, nell'incredibile ultimo round salgono in cattedra la statunitense e la croata
reggia e si scatena: 4 punti di fila (annullando anche un set point) mettendo anche una splendida seconda e l'Imoco chiude 27-25.
Stufi e socie capiscono di aver gettato alle ortiche un'occasione unica, ma all'inizio del terzo set scappano subito sull'1-5, con un videocheck a discapito di Conegliano. Fabris sale in cattedra con due ace e due attentati alla vita di Spirito. Ma le farfalle scappano sul 9-12 con Botezat a murare Hill.Ma la statunitense non è tipo da tirarsi indietro, e attacca bene altre due volte. Ma è la difesa che non piace a Santarelli: time out sul 14-17, al rientro "Mela" è di granito su Bartsch. Ma la sostanza non cambia: le farfalle volano sul 17-22, in tribuna c'è già chi aspetta il quarto set, ma non ha fatto i conti con Fabris e Hill, che mettono 5 punti di fila. L'americana annulla il primo set point, ai vantaggi Busto ne spreca altri due ed è la croata a portare l'Imoco sul 27-26. Diouf non ne ha più: ne spara una out e sul terzo match point si fa annichilire da Melandri: 30-28. Oggi, c'è da giurarlo, rimontare sarà leggermente più complesso.
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IIIIU'MW.
In campo alle 20.30 la diretta della Rai BOLOGNA. La Coppa Italia, secondo trofeo in palio in questa stagione (Novara si è già portata a casa la Supercoppa) verrà assegnata questa sera con il primo servizio previsto per le 20.30. La gara verrà trasmessa in diretta da Raisport. Previsto l'arrivo di altri tifosi dalla Marca -moltissimi hanno pernottato a Bologna - il Paladozza dovrebbe arrivare a sfiorare le 4 mila presenze. Il trofeo è già nel capoluogo emiliano.
L'impossibile muro di Orro su Hill. A destra il punto decisivo di Melandri
IMOCO YAMAMAY 0
(25-16,27-25,30-28)
IMOCO CONEGLIANO: Wolosz 1, Bricio 14, Danesi 5, Fabris 19, Hill 20, Melandri 4, De Gennaro (L), De Kruijf 3, Nicoletti 2, Cella, Bechis. Non entrate: Folie, Fiori, Lee.
Ali. Santarelli.
Unet BUSTO ARSIZIO: Bartsch 17, Berti, Diouf 21, Gennari 9, Stufi 1, Orro 1, Spirito (L), Botezat 2, Wilhite, Negretti. Non entrate: Dall'lgna, Chausheva, Piani.
Ali. Mencarelli.
Arbitri: Goitre, Cappello.
Note: Durata set: 24', 31', 40'; Tot: 95'. Conegliano: battute vincenti 3, errate 10. muri: 9. Busto Arsizio: battute vincenti 2, errate 5. muri: 5. Spettatori: 3632 circa.
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