Art Nouveau

Post on 16-Dec-2014

783 views 2 download

description

Andrea CrestaniV°F2005/2006

Transcript of Art Nouveau

Caratteri generali

L’ Art Nouveau in Europa

Esponenti di spicco

Altre opere “Art Nouveau”

L’ Art Nouveau in Europa

L'espressione “Art Nouveau” (in francese "Arte Nuova”) deriva dal negozio chiamato “Maison de l'Art Nouveau” della Parigi della fine del 1800.L’espressione viene attribuita ad un particolare movimento artistico diffusosi in Europa tra il 1880 e il 1910, nel quale si promuoveva uno stile architettonico e decorativo che si diffuse in un'ampia gamma di arti , dal design d'interni alla produzione di mobili, dalla grafica all'arte della lavorazione dei metalli, del vetro e della ceramica, dai disegni su stoffa all'illustrazione di libri. Particolare che caratterizzò questo movimento artistico fu la predilezione per le linee curve (da cui la denominazione “coup de fouet”, "colpo di frusta") ispirate alle forme sinuose del mondo vegetale (fu perciò detto anche stile floreale) e combinate a elementi di fantasia.

L'Art Nouveau, di cui alcune tracce sono già riconoscibili nell'arte dei preraffaelliti e persino nell'opera del poeta e

pittore William Blake, prese le mosse dai principi

ispiratori del movimento “Arts and Crafts”, fondato

da William Morris nel 1861. Riprendendo i dogmi del

movimento e rielaborandoli, Morris

aveva voluto creare uno stile completamente nuovo

che non facesse alcun riferimento agli stili del passato, andando così contro allo storicismo dell'epoca vittoriana.

Nell'interpretazione degli artisti che lo fecero proprio, questo stile doveva essere il più adatto a introdurre una coerenza estetica nella vita quotidiana della moderna borghesia, attraverso una progettazione "globale" che doveva interessare nello stesso tempo la struttura architettonica (esterna e interna) delle dimore, l'arredamento, le suppellettili, gli oggetti e gli utensili per ogni necessità pratica.Nonostante l'intento di coniugare qualità e costi contenuti, l'Art Nouveau non poté quasi mai giungere ad una produzione di massa, restando perlopiù ancorata a una lavorazione artigianale di pregio, in serie molto limitate.

Il fenomeno dell’Art Nouveau si diffuse così presto in tutta Europa, ottenendo così diversi nomi a seconda del Pese in cui ci si trovava, come ad esempio “Modern style“ in Inghilterra, “Modernismo” in Spagna, “Jugendstil” in Germania, “Liberty” o “Floreale” in Italia e “Sezessionstil” in Austria.Un punto importante per l'evoluzione di quest'arte fu l'Esposizione Universale del 1900 a Parigi, nella quale lo “stile moderno” trionfò in ogni campo.Nel decennio successivo, il nuovo stile venne presto messo in commercio con prodotti dozzinali diretti ad un pubblico di massa a cui l'Art Nouveau si interessò all'incirca dal 1907 e a questo termine venne attribuito un significato negativo.

Una delle caratteristiche più importanti dello stile è l'uso di una linea dinamica, ondulata, fluida, curva, con tratto "a frusta“, per cui Iperbole e parabole venivano

continuamente impiegate. Gli artisti dell'Art Nouveau selezionarono e modernizzarono alcuni tra gli elementi

più astratti del Rococò, come decorazioni di fiamme e conchiglie, al posto dei classici ornamenti naturalistici Vittoriani. Prediligevano invece la Natura per fonte di

ispirazione ma ne stilizzarono evidentemente gli elementi e ne ampliarono il repertorio con l'aggiunta di alghe ed erbe, quindi preferendo motivi floreali e

vegetali.

Altro fattore di grande importanza è che l'Art

Nouveau non rinnegò l'uso dei macchinari come accadde in

altri movimenti contemporanei, ma vennero usati e integrati nella creazione dell'opera. In

termini di materiali adoperati la fonte primaria furono

certamente il vetro e il ferro battuto, portando ad una vera e propria forma di scultura e

architettura.L'Art Nouveau si configurò come stile ad ampio raggio,

che abbracciava i più disparati campi come architettura, design d'interni, design di mobili e tessuti, utensili,

oggettistica ed illuminazione, anche se la più sviluppata fu senza dubbio la gioielleria. GIOIELLERIA

In gioielleria l'Art Nouveau ne rivitalizzò l'arte, con la natura come principale fonte di ispirazione, arricchita dai nuovi livelli di virtuosismo nella smaltatura e nell'introduzione di nuovi materiali, come opali o pietre semipreziose.L'aperto interesse per l'arte giapponese e l'ancora più specializzato entusiasmo per la loro abilità nella lavorazione dei metalli, promosse nuove tematiche per gli ornamenti.

Per i primi due secoli l’attenzione fu rivolta sulle gemme, specialmente sul diamante, e il gioielliere o l'orafo si occupavano principalmente di incastonare pietre, per un loro vantaggio puramente economico. Ma ora l’Art Nouveau stava creando un tipo di gioielleria completamente differente, nella quale si delineava più un'artista-designer che da un gioielliere in sola qualità di incastonatore di pietre preziose.

Furono i gioiellieri di Parigi e Bruxelles che crearono e definirono l'Art Nouveau in gioielleria, e fu in queste città che vennero creati gli esempi più rinomati. I gioiellieri si dimostrarono molto acuti nel guardare indietro al Rinascimento, riprendendone i monili in oro lavorato e smaltato, e la visione del gioielliere come artista prima che artigiano. Nella maggior parte delle opere di quel periodo le pietre preziose retrocessero in un secondo piano. I diamanti furono per lo più utilizzati con un ruolo secondario, accostati a materiali meno noti come il vetro, l'avorio e il corno.

Art Nouveau in Europa

ITALIA

FRANCIA

GERMANIA

SPAGNA

STATI UNITI

AUSTRIA

In Italia l'Art Nouveau viene comunemente indicata con il termine “Stile floreale” o “Liberty”, facendo riferimento al nome dell'inglese Arthur Liberty, il quale aveva fondato nel 1875 a Londra una ditta che commerciava in oggetti di arredamento di alto livello qualitativo, ma destinato ad un largo numero di acquirenti. Il Liberty è una tendenza artistica che a partire dall'ultimo ventennio del 1800 arriva fino all'inizio della prima guerra mondiale.

Italia & liberty

In Italia l'architettura Liberty vede il suo massimo

esponente in Raimondo D'Aronco, al quale si devono i

disegni per i padiglioni dell'Esposizione Universale di Torino del 1902, nei quali si

uniscono elementi della Secessione austriaca con motivi di origine orientale.

Fra le costruzioni più celebri ricordiamo invece la "Casa

Castiglioni" a Milano, di Giuseppe Sommaruga,

ritenuta la realizzazione che meglio esprime il Liberty

italiano.

In Francia i principali esponenti di questo stile sono l'architetto Hector Guimard, il quale creò particolari opere, soprattutto in alcune stazioni del métro di Parigi (1898-1901), e l'artigiano del vetro Emile Gallé, del disegnatore di mobili Louis Majorelle un altro importante esponente dell’Art Nouveau francese fu l’'illustratore Alphonse Mucha, il quel oltre alle decorazioni degli interni di molti locali pubblici, realizzò celebri opere all’interno del famoso ristorante “Chez Maxim” di Parigi.

Negli Stati Uniti l’Art nouveau si diffuse in

tarda età, concludendosi però

contemporaneamente al periodo europeo.L’unico esponente di

spicco di questo periodo in America fu

Louis Comfort Tiffany, i cui vasi e paralumi di vetro colorato restano inconfondibili per i loro

particolari motivi fantasiosi.

In Germania lo stile Liberty si afferma col nome di "Jugendstil" (stile giovane). Fece la sua comparsa come ornamento di libri, con fregi, frontespizi, capilettera,

cornici realizzate a motivi floreali e vegetali. In seguito trovò spazio in ogni tipo di arredo, da tappezzerie e piastrelle, a

manifesti, quadri , mobili.

In Austria il Liberty prese invece il nome di “Sezessionstil” (Secessione) e raggiunse il suo apice nei dipinti di Gustav Klimt (il più famoso esponente dell’Art

Nouveau nel mondo) e nei mobili e progetti architettonici di Josef Hoffmann.

In Spagna il Liberty assunse il nome e le caratteristiche estreme del modernismo ed ebbe il suo artista più originale in Antonio Gaudi.

La vita di Gustav Klimt (nato nel 1862 e morto nel 1918), coincide quasi per intero con la storia della “Secessione” viennese. Con il termine “Secessione” si intendono quei movimenti artistici, nati a fine ’800 tra Germania ed Austria, che avevano come obiettivo la creazione di uno stile che si distaccasse da quello accademico. Infatti le Secessioni introdussero in Austria e in Germania le novità stilistiche dell’'Art Nouveau che in quel momento dilagavano per tutta Europa.

A Vienna la Secessione, soprattutto in pittura, non fu tanto un atto di rivolta contro l'arte del passato, che si sostiene non essere esistita, quanto piuttosto un'iniziativa tesa a creare l'arte in Austria. La Secessione viennese fu un vasto movimento culturale ed artistico che vide coinvolti architetti e pittori. La Vienna in cui questi artisti si trovarono ad operare era in quel momento una delle capitali europee più raffinate e colte e la presenza di musicisti, di intellettuali e di scrittori, rendevano questa città ancora più affascinante.

Gustav Klimt nacque in un sobborgo di Vienna, e in questa città frequentò la Scuola di arti e mestieri. Giovanissimo, insieme al fratello ed un amico, diede vita alla prima società artistica, procurandosi commissioni per decorare edifici

pubblici. Ne ricavò una certa notorietà e ulteriori commissioni, quale l'importante incarico di decorare l'aula magna dell'Università.

Nel 1897 fu tra i fondatori e primo presidente della “Secessione”, partecipando sempre attivamente alle attività del gruppo da cui si distaccò in polemica nel 1906 per fondare una nuova formazione: la Kunstschau. Klimt nei suoi primi lavori mostra una precisione di disegno e di esecuzione assolutamente straordinarie, mostrando però il

riutilizzo di elementi rinascimentali nelle sue opere.

La sua personalità comincia ad acquisire una importante caratteristica intorno al 1890 quando la sua pittura partecipa sempre più attivamente al clima simbolista

europeo. Ma la svolta che portò Klimt al suo inconfondibile stile avvenne dieci anni dopo con il quadro “Giuditta” del 1901. Da questo momento il suo stile si fa

decisamente bidimensionale, con l'accentuazione del linearismo e delle campiture vivacemente decorate.

Due viaggi compiuti a Ravenna nel 1903 diedero a Klimt ulteriori stimoli. Da quel momento l’oro, già presente in alcune opere precedenti, acquista una valenza espressiva maggiore, fornendo la trama coloristica principale dei suoi quadri. Il

periodo aureo di Klimt si concluse nel 1909.

Seguì un periodo di crisi esistenziale ed artistica dal

quale Klimt uscì dopo qualche anno. Il suo stile conobbe una nuova fase.

Scomparsi gli ori e le eleganti linee liberty, nei suoi quadri

diviene protagonista il colore acceso e vivace. Questa fase

viene di certo influenzata dalla pittura espressionista che già da qualche anno si

era manifestata in area tedesca. E Klimt l'aveva conosciuta soprattutto

attraverso l'attività di due artisti viennesi, già suoi

allievi: Egon Schiele e Oscar Kokoschka. La sua attività si interruppe nel 1918, quando a cinquantasei anni morì a

seguito di un ictus cerebrale.

Antoni Gaudì nasce il 25 giugno del 1852 a Reus, Terragona, da Francisco Gaudì e Antonia Cornet i Beltran. Poiché discendente di calderai (artigiani che riuscivano a vedere un oggetto tridimensionale da una lastra di metallo) attribuisce alla sua famiglia le sue capacità, la sua inventiva e la sua fantasia. Per dieci anni frequentò il collegio dei Padri Scolopi di Reus e poi la Facoltà di Scienze dell'Università di Barcellona (1863-1873), dove si interessò soprattutto agli insegnamenti pratici.

Gaudì stesso, anni dopo, raccontò che, tra le varie materie, era annoiato in particolar modo dalla geometria analitica, disciplina che, secondo il suo parere, riduce le forme geometriche in formule algebriche, a discapito dell'architettura.

All'età di ventidue anni Gaudì venne ammesso alla Scuola di Architettura di Barcellona, la seconda in Spagna dopo quella di Madrid, che gli fornì una preparazione tecnica e storica, basata sull'analisi dei monumenti antichi.

A causa delle modeste condizioni economiche della famiglia, Gaudì, durante gli studi, lavora presso alcuni architetti; collabora con Juan Martorell, che lo influenza nella predilezione per lo stile goticheggiante, con Francisco Del Villar, primo progettista del Tempio della Sagrada Familia, e con Josep Fontserè i Mestres che appoggia durante la realizzazione del Parco della Cittadella, giardino pubblico costruito sul sito dell'antica cittadella fortificata demolita nel 1854.

Mobili

Gioielli

Architetture

FONTI:

Strumenti di ricerca Google ( www.google.it )

Itinerario nell’arte Volume 3 ( Zanichelli editore)

Realizzato da:Realizzato da:

Andrea CrestaniAndrea Crestani

5°F a.s. 2005/20065°F a.s. 2005/2006