Approcci metodologici

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ATTUALITÀ NEUROFISIOLOGICHE E METODOLOGICHE ATTUALITÀ NEUROFISIOLOGICHE E METODOLOGICHE DELL’APPRENDIMENTO MOTORIO E DELLA TECNICA DELL’APPRENDIMENTO MOTORIO E DELLA TECNICA

SPORTIVASPORTIVA

M. Marella, M. Marella, Laboratorio di Metodologia dell’allenamento e

biomeccanica Settore Tecnico F.I.G.C.

““Approcci metodologici”Approcci metodologici”

Lo stato Lo stato dell’artedell’arte

La molteplicità delle variabili, la complessità dell’insegnamento, è tale che può fare da ostacoload una teorizzazione unitariateorizzazione unitariaUna volontà di razionalizzazione deve prendere in considerazione le variabilivariabili di:

PrevisionePrevisione

ContestoContestoProcessoProcesso

ProdottoProdotto

ProgrammaProgramma

•Variabile di PrevisionePrevisione

.

Possono dipendere da:

• Caratteristiche individuali degli insegnanti• Formazione • Esperienza • Errori precedentiLetteratura:

Sui comportamenti (Pontavienne ) - Sulla relazione tra esperienza sportiva di competizione e atteggiamento pedagogico(Erbani) – Caratteristiche psicosociali (Kenyon)                  

SONO MOLTO LIMITATESONO MOLTO LIMITATE DAL PUNTO DI VISTA PREDDITIVO, DATO CHE LE CARATTERISTICHE DI INSEGNAMENTO NONNONSPIEGANOSPIEGANO LA VARIANZA NELLA PERFORMANCE (Bolom)

•Variabili del Contesto Contesto

EtàSessoAmbiente sociale

LetteraturLetteratura:a:

Sul tempo di lavorotempo di lavoro secondo • Il sesso (Telata) • l’età (Meetzler)• i dati antropometrici (Costello e Leubach)

Si rapportano alle condizioni circostanti all’allenatore di tipo:

• Infrastrutturali sportiveInfrastrutturali sportive

• MaterialiMateriali

• CaratteristicheCaratteristiche dei ragazzidei ragazzi

• Variabili del

ProcessoProcesso Riguardano le attività ed i comportamenti che emergonodurante l’insegnamento tra allievi e allenatori e viceversaLetteraturaRelative all’intervento (Anderson, Barrette)

ai profili di interazione (Pieron) alla relazione pedagogica (Fishman e

Tobey) alla direzione (Pieron, Delmelle) agli obiettivi (Arena) all’entusiasmo dell’insegnamento (Rolier) ai comportamenti affettivi (Ràushall,

Sisdentop)TUTTI QUESTI STUDI INDICANO TUTTI QUESTI STUDI INDICANO L’IMPORTANZAL’IMPORTANZA E E

PECULIARITA’PECULIARITA’ DELLA DELLA TEORIA TEORIA DELL’ALLENAMENTODELL’ALLENAMENTO

•Variabili del ProdottoProdotto

Riguardano gli effetti a breve e a lungo termine dell’ intervento didattico nell’apprendimento

Letteratura

Variabilità nell’approccio a secondo del livello di abilità raggiunto (Metzelr, Yerg)

Quali sono i prerequisiti per Quali sono i prerequisiti per riuscire ad essere un buon riuscire ad essere un buon

allenatore?allenatore?

Si è teorizzatoteorizzato l’esistenza di una stretta stretta correlazionecorrelazione tra l’abilità specifical’abilità specifica e la capacità di trasmetterlacapacità di trasmetterla

Si è presupposto che una conoscenza conoscenza specificaspecifica al più alto livello fosse unica e fosse unica e sufficientesufficiente per riuscire a trasmettere le trasmettere le informazioniinformazioni

Nell’ambito sportivo questa è una certezza consolidata e cioè che

l’esperienza vissuta dall’allenatorel’esperienza vissuta dall’allenatore sia un fattore determinantefattore determinante per identificare e

correggere i movimenti erratimovimenti errati

Le ricerche ci dicono….Le ricerche ci dicono….

Gordon e Osborn nel tennisnel tennis non hanno individuatonon hanno individuato alcunaalcunarelazionerelazione tra il livello della pratica avutatra il livello della pratica avuta dall’allenatore e dall’allenatore ela sua la sua capacità nel riconoscere ed analizzare l’errorecapacità nel riconoscere ed analizzare l’erroreespresso dall’allievoespresso dall’allievo

Amstrong ha verificato cheha verificato che l’abilità espressa durante la sual’abilità espressa durante la suapratica sportiva e le sue performancepratica sportiva e le sue performance non hanno alcunnon hanno alcunbeneficio nei test di riconoscimento di una abilitàbeneficio nei test di riconoscimento di una abilità espressaespressaagli allievi nella tecnica dello sportagli allievi nella tecnica dello sport

MA PUO’ ESSERE VERO IL MA PUO’ ESSERE VERO IL CONTRARIO?CONTRARIO?

Sono veramente svantaggiati Sono veramente svantaggiati coloro che hanno un passato di coloro che hanno un passato di

performance?performance?

Imwold e Hoffman: in una ricerca sperimentale hanno messoa confronto: allenatori, insegnanti di educazione fisica, allenatori, insegnanti di educazione fisica, studentistudenti. A tutti hanno fatto vedere un video di una esecuzione di esecuzione di un gesto sportivo.un gesto sportivo. • Alla richiesta di: INDIVIDUARE L’ERRORE- la conoscenzadegli esperti era nettamente superioreera nettamente superiore agli altri• Alla richiesta di INDIVIDUARE UN INTERVENTO MIRATO: la differenza tra i gruppi non era significativamentenon era significativamentediversa diversa

. Chi, Glaser, Rees : l’espertol’esperto ha una larga basedi conoscenze e di abilità procedurali, ma l’esperto di l’esperto di insegnamentoinsegnamento possiede una competenza nelle abilità sportivema anche un esperienza nel passaggio delle informazioni

,

Interventi didattici a Interventi didattici a confrontoconfronto

Procedere dal semplice al complesso e dal lento al veloce

osservare l’adesione al modello teorico

Intervenire correggendo il gesto tecnico.

guardare l’obiettivoguardare l’obiettivo fissato inizialmente (il bersaglio da colpire ecc)

guardare il mezzoguardare il mezzo che il ragazzo ha usato (la correttezza della traiettoria e la velocità della palla o del suo spostamento per intercettarla ecc)

per ultimo analizzare i datianalizzare i dati corrispondenti alla tecnica usata.

Modello più usatoModello più usato

Il modello Il modello propostoproposto

Noi crediamo che l’obiettivo l’obiettivo sia quello di sviluppare l’abilità percettivasviluppare l’abilità percettiva dalla quale dipende l’efficacia delle strategie di investigazione visiva e quelle particolariquelle particolari da cui dipende la risoluzione dei problemi.

Uno dei compiti principali Uno dei compiti principali dell’apprendimento motorio è la dell’apprendimento motorio è la

““costruzione delle rappresentazioni costruzione delle rappresentazioni interneinterne.. “ “

Considerazioni…Considerazioni…….….

Ad un progressivo processo percettivoprogressivo processo percettivo è legata la conoscenza delle abilitàconoscenza delle abilità ed i

gradi di specializzazionegradi di specializzazione in determinati obiettivi sportivi.

Lo spazio Lo spazio percettivopercettivo

Lo spazio propriocettivospazio propriocettivo può essere allora definitodefinito come un insieme di dimensionalità ridotta annidiato nell’insieme di tutte le possibili configurazioni muscolari e può essere rappresentatorappresentato in modo distribuito mediante una mappa corticale auto organizzante.(F. Frizione, P. Marasso V. Sanguineti )

Apprendere significa….Apprendere significa…. Sappiamo però che le regioni motorie della cortecciaregioni motorie della corteccia non non sono implicateimplicate criticamente nel controllo né dei singoli muscoli né degli specifici movimenti.La corteccia motoriacorteccia motoria sembra invece svolgere un ruolo superiore nel dirigere l’azione; l’azione è definita non in termini di muscoli ma in termini di raggiungimento di una rappresentazione esterna di un piano (Pribam)

Viene costruitaViene costruita una momentanea Immagine - della - realizzazionemomentanea Immagine - della - realizzazione e continuamente aggiornatacontinuamente aggiornata attraverso un programma olografico

neurale più o meno come un’immagine percettiva.

Costruzione dell’albero Costruzione dell’albero delle conoscenzedelle conoscenze

L’idea di base: aumentandoaumentando le esperienze motorie si ha un incrementoincremento delle possibilità di scelta (Samuel 1970) da cui discendono le decisioni. Ma quando l’albero ha tantissimi rami di conoscenza riuscire ad individuare la strategia migliorestrategia migliore per prendere una decisione può essere temporalmente accettabile? (Nilsson 1998)

L’esempio del canoistacanoista che scende una rapida come si risolve? (Sucman 1988)

Il piano e la sua logicaIl piano e la sua logica

La risposta più logica è che il canoistail canoista non sta eseguendo un serie predeterminata di azioni decisa in base ad osservazioni preliminari, ma sta sta scegliendoscegliendo volta per volta azioni a breve azioni a breve terminetermine. (Miller Galanter Pribam 1960)

L’idea del piano come programma cioè una sequenza completa di azioni che richiedono di essere eseguite per raggiungere la meta.(Agre 1993)

Possibili difficoltà Possibili difficoltà nell’apprendimento di nell’apprendimento di un gestoun gesto

1

Come fare per NON Come fare per NON

memorizzare l’ ERRORE?memorizzare l’ ERRORE?

La strada per apprendere un gesto La strada per apprendere un gesto

passa ancorapassa ancora

dall’ dall’ AnaliticoAnalitico al al GlobaleGlobale

Analitico/globale ?Analitico/globale ?

L’ ’ ipotesiipotesi di frantumare un piano per il raggiungimento di un obiettivo in tanti sottosistemi motori che poi si dovrebbero riaggregare, presenta una serie infinita di possibili errori.

Le proposteproposte allora dovrebbero essere capibili perché in parte già conosciute, (seguire lo sviluppo dei motor skill) e adeguate sul piano energetico e motorio, (servi-meccanismi, forza, resistenza ecc).

Per non memorizzare un Per non memorizzare un erroreerrore

gli obiettivi obiettivi che si propongono devono essere mirati alle possibilità del ragazzo o dell’atleta

Le proposte proposte devono essere studiate in modo che l’allievo raggiunga l’obiettivo e quindi il successo.

SeSe l’obiettivo non è raggiuntonon è raggiunto allora l’intervento da parte dell’allenatore dipende dalla sua capacità nel valutare la differenza (scarto) tra la sua proposta e la performance dell’allievo

Se per caso si deve Se per caso si deve intervenireintervenire

Abilità:•calciare da fermi o in movimento un pallone fermo indirizzandolo sopra-sotto-lateralmente ad un ostacolo

•calciare in movimento un pallone proveniente da una direzione diversa da indirizzare

•lasciar cadere il pallone davanti e calciarlo dopo uno o più rimbalzi

•lasciar cadere il pallone davanti e calciarlo non appena tocca a terra

•lanciare il pallone con le mani dietro-sopra la testa e con un giro su se stessi calciarlo dopo uno o più rimbalzi

•lanciare come sopra ma calciarlo di drop

• calciare al volo palloni provenienti da direzioni e parabole più o meno tese

• a coppie o a piccoli gruppi trasmettere la palla in situazioni dinamiche

• giuochi (passaggi con possibilità di intercettamento) 2:1, 3:1, 4:2.

• Calciare in porta senza essere ostacolato-pressato in situazione di gioco

• Cross da fermi o in movimento in situazioni di gioco

• Colpi di testa di un pallone fermo: in avanti, lateralmente, in dietro eseguiti da fermo o in movimento con i piedi a terra.

• Colpi di testa in avanti, lateralmente, in dietro eseguiti con il pallone in movimento

• Colpi di testa in avanti, lateralmente, in dietro eseguiti in movimento sia del giocatore sia della palla

• Colpi di testa in elevazione ad un piede o a due

• Lanci di rimessa da fermo o con rincorsa a piedi uniti o con rincorsa

• Conduzione della palla in direzione e percorsi stabiliti con l’interno piede,esterno collo pieno, con il piede più abile e con ambedue

• Sollevare da terra la palla con ambedue i piedi

• Palleggi individuali con la coscia, con i piedi liberamente ma su spazi delimitati

• Conduzione con “difesa” e “coperture” dalla palla su percorsi vari e con ostacoli

• Conduzione del pallone con movimenti di “finta” e di “dribbling”

• Controllo del pallone in situazioni di contrasto (tackle) frontale, laterale e scivolamento.

• Esperienza di conduzione e controllo per il passaggio del pallone in un contesto collettivo, con situazioni reali di gioco

• Ricevere la palla con l’interno del piede, sotto la pianta del piede, di interno collo piede, esterno collo piede, con la coscia e di interno coscia, smorzamento sul collo del piede, a seguire, in velo, smorzamento della velocità con l’addome, il petto, la testa,…

• Impostazione delle tecniche del giocatore portiere

•• Prendere una palla lanciata da un lanciatore abile

•• Prendere una palla lanciata da se stesso

•• Camminare con la palla

•• Camminare/ correre con la palla, controllarla, cambiare direzione.

•• Lanciare una palla al muro

•• Lanciare palloni di dimensioni e peso diverso

•Fermare la palla di diverse dimensioni e peso

•• Fermare la palla in situazioni di equilibrio variato

•• Fermare la palla in situazioni di gioco sport

•• Correre con la palla verso un obbiettivo, fermarsi, ecc.

•• Correre con la palla verso un obbiettivo su di un percorso

•• Correre con un compagno inattivo- in avanti- lateralmente indietro

•• Lanciare: calciare alto, basso, lateralmente

•• Lanciare: calciare verso una meta fissa

•• Lanciare: calciare lateralmente ad un compagno fermo

•• Far rimbalzare una palla e riprenderla

•• Prendere una palla dopo averla lanciata in aria variando le altezze

•• Prendere una palla lanciata contro il muro

•• Prendere una palla lanciata da varie distanze e posizioni

•• Fermare la palla con tutte le parti del corpo

•• Da fermi, calciare un pallone fermo, verso un compagno o verso il muro(bersaglio fermo)

•• calciare un pallone fermo,dopo una rincorsa diversa dalla direzione del passaggio, verso un compagno o verso il muro(bersaglio fermo)

•• calciare un pallone fermo dopo più passi di corsa veloce

•• correre con o senza palla per raggiungere un obiettivo, secondo un piano, evitando ostacoli (inattivi,semiattivi,attivi)

•• controllare la palla con tutto il corpo, in situazioni di controllo continuo ritmico, alternato, ecc.

•• conduzione della palla camminando, correndo in situazioni di equilibrio variato

Io e la palla

Io, la palla e gli Altri

Io, la palla assieme agli Altri

Palla a terra

Palla che rimbalza

Palla in volo

Situazioni di gioco

Esercizio- gioco

Gioco - gara

pre

con

troll

ocon

troll

ou

tili

zzazi

on

e

Il concetto di Il concetto di velocitàvelocità

al miglioramentomiglioramento della struttura coordinativa e ritmica dei singoli elementi o fasi del sistema dei movimenti, all’assimilazione assimilazione della corrispondente struttura dinamica, della precisione del dosaggio e della tempestività dell’accentuazione degli impegni di forza, alla formazioneformazione dell’immagine cinestetica tipica di un più elevato regime di lavoro di velocità.” (Verchoshanskij 2001).

…………massima precisione massima precisione nella massima nella massima velocita’ possibilevelocita’ possibile

ApplicazioneApplicazione

inizio

Azione pendolare

velocitàelevata

Velocità Di gara

ApplicazioneApplicazione

Velocità inizialeVelocità iniziale

Velocità di gara

ALLENAMENTO ALLENAMENTO SPORTIVOSPORTIVO

1) LO SVILUPPO E LE PERFORMANCE2) IL PERFEZIONAMENTO DELLE

TEORIE E DELLE PRATICHE

I FATTORII FATTORI NUOVI IMPIANTI ( PISTE TERRENI

SINTETICI) risposte più omogenee con un superiore riuso elastico)

NUOVI MATERIALI ( palloni racchette, slitte, biciclette, scarpe, ecc.)

NUOVE MACCHINE da allenamento e per la valutazione)

NUOVE TEORIE E NUOVE TEORIE E PRATICHE DI PRATICHE DI

ALLENAMENTOALLENAMENTODipendono da:

Aumento delle gare

Elevata specializzazione

Allenamento giovanile

Risorse specifiche di gara

Attenzioni alimentariAmpliamento metodiche allenamento

Nuovi orientamenti nell’allenamento:sussidi tecnologici, nuove tecniche

AUMENTO DELLE GAREAUMENTO DELLE GAREL’AUMENTO DELLE GARE (TIPICO DEGLI ANNI ’90) HA PORTATO

UN INCREMENTO DEL VOLUME CHE DA 1100 – 1400 ORE DISTRIBUITE IN

300-320 GIORNI A 1700 –2000 ORE DISTRIBUITE IN 340 –360 GIORNI. NEI

GIOCHI DI SQUADRA SI HA UNA DIMINUZIONE DELLA FASE DI RITIRO

PRECAMPIONATO ED UN AUMENTO DELLE PARTITE DI ALLENAMENTO HA

PORTATO AD UN INCREMENTO DEI CASI DI SUPERALLENAMENTO.

L’INCREMENTO DEL VOLUME DI ALLENAMENTO+ QUELLO DELLE GARE HA

DIMINUITO LA POSSIBILITA’ DI GRANDI PRESTAZIONI

Quando si allenaQuando si allena

REGRESSIONE LINEARE (Marella ‘97)

ELEVATA ELEVATA SPECIALIZZAZIONESPECIALIZZAZIONEHA INTRODOTTO IN MANIERA DIRETTA L’INCREMENTO DELL’ALLENAMENTO

SPECIALE NEL VOLUME GENERALE L’ALLENAMENTO GENERALE SI E’

RIDOTTO ALLE TAPPE INIZIALI E,ANCHE IN QUESTE, SI E’ OSSERVATO CHE

METODICHE DI ALLENAMENTO CHE DISPERDONO L’ALLENAMENTO IN

DIREZIONI DIVERESE DALLA FUTURA SPECIALIZZAZIONE POSSONO

FRENARE LO SVILUPPO DELLE ATTITUDINI NATURALI DEL GIOVANE ATLETA

ALLENAMENTOALLENAMENTODI BASE 8DI BASE 8--10 ANNI10 ANNI

30%30%

20%20%

40 %40 %

10%10%

ALLENAMENTO DI ALLENAMENTO DI COSTRUZIONE 10COSTRUZIONE 10--13 ANNI13 ANNI

ALLENAMENTO DI ALTOALLENAMENTO DI ALTOLIVELLO 13LIVELLO 13--15 ANNI15 ANNI

ALLENAMENTO DIALLENAMENTO DIALTISSIMO LIVELLO 15ALTISSIMO LIVELLO 15--18 ANNI18 ANNI

ALL.MOTORIO GENERALEALL.MOTORIO GENERALE

ALL.SPECIFICO CONDIZIONALEALL.SPECIFICO CONDIZIONALE

ALL. SPECIALEALL. SPECIALE

GAREGARE

10%10%

25%25%

45%45%

20%20%

10%10%

20%20%

35%35%

35%35%25%25%

35%35%

40%40%

MODIFICATO DAMODIFICATO DASCHONBORN 1984SCHONBORN 1984

PRINCIPIO DEL CARICO FINALIZZATOPRINCIPIO DEL CARICO FINALIZZATO

ALLENAMENTO ALLENAMENTO GIOVANILEGIOVANILE

LE NUOVE TECNOLOGIE DANNO MOLTA ENFASI ALLE DOTI NATURALI DEL GIOVANE ATLETA E QUINDI LA PROGRAMMAZIONE E’ SEMPRE PIU’ INDIVIDUALIZZATA IN RELAZIONE ALLA STRUTTURA COMPETITIVA

PRECISIONE E VELOCITA’DI PRECISIONE E VELOCITA’DI MOVIMENTO IN CONDIZIONIMOVIMENTO IN CONDIZIONI MUTEVOLIMUTEVOLI

HOCKEY HOCKEY PALLAMANO PALLACANESTROPALLAMANO PALLACANESTROCALCIO PALLAVOLOCALCIO PALLAVOLOJUDO E LOTTA LIBERAJUDO E LOTTA LIBERAKARATE COMBATTIMENTOKARATE COMBATTIMENTOLOTTA LIBERALOTTA LIBERASCHERMA TENNIS SCHERMA TENNIS KAYAK SCI ALPINOKAYAK SCI ALPINOCICLISMO E SALTO CON SCIICICLISMO E SALTO CON SCII

PRECISIONE EPRECISIONE EVELOCITA’DIVELOCITA’DIMOVIMENTOMOVIMENTO

KARATE TRADIZIONALE COMBATTIMENTO SIMULATOKARATE TRADIZIONALE COMBATTIMENTO SIMULATO

PATTINAGGIO ARTISTICO PATTINAGGIO ARTISTICO

GINNASTICA SPORTIVAGINNASTICA SPORTIVA

ACROBATICA SPORTIVAACROBATICA SPORTIVA

TUFFITUFFI

GINNASTICA RITMICAGINNASTICA RITMICA

CICLISMO SU PISTACICLISMO SU PISTA

SOLLEVAMENTO PESISOLLEVAMENTO PESI

OBBLIGATORIE PATTINAGGIOOBBLIGATORIE PATTINAGGIOPRECISIONEPRECISIONE DEIDEIMOVIMENTIMOVIMENTI

KARATE TRADIZIONALEPATTINAGGIO TRADIZ.TIROTIRO CON LARCO

SVILUPPO DELLE SVILUPPO DELLE RISORSERISORSE

L’INCREMENTO DEL NUMERO DELLE GARE PUO’ ESSERE

CONSIDERATO COME UN MEZZO EFFICACE DI ADATTAMENTO

SPECIALE E DI INCREMENTO E DI CONSEGUENZA DELL’EFFICACIA

DEL PROCESSO DI PREPARAZIONE.

RIEQUILIBRARE I RIEQUILIBRARE I CARICHICARICHI

NEL TENTATIVO DI RIEQUILIBRARE I CARICHI DI ALLENAMENTO E DI GARA, IL RECUPERO, L’ALIMENTAZIONE, LA STIMOLAZIONE DELLA CAPACITA’ DI LAVORO E LA MOBILIZZAZIONE DELLERISORSE FUNZIONALI, SI ASSITE A:

• UNA ECCESSIVA ATTENZIONE AI CARICHI DI ALLENAMENTO E DI GARA, AI MEZZI PER STIMOLARE LA CAPACITA’ DI LAVORO

• UNA SCARSA ATTENZIONE AL RIPOSO COMPLETO, ALLA ALIMENTAZIONE E AL RECUPERO

RIEQUILIBRIO ALLE RIEQUILIBRIO ALLE NECESSITA’ CLIMATICHENECESSITA’ CLIMATICHE

LA NECESSITA’ DI GAREGGIARE IN CONDIZIONI CLIMATICHE E INLATITUDINI DIVERSE (LATITUDINE, CAMBIAMENTO DI FUSO ORARIO, CLIMA FREDDO O CALDO ECC.) INFLUISCE IN MANIERA DETERMINANTE ALLA PRESTAZIONE.INFLUISCE IN MANIERA DETERMINANTE ALLA PRESTAZIONE.

QUESTI FATTORI DEVONO ESSERE PRESI IN CONSIDERAZIONENEUTRALIZZANDO L’AZIONE NEGATIVA TANTO CHE SI POSSONOOTTENERE PRESTAZIONI ANCHE SUPERIORI

AMPLIAMENTO DEI MEZZI NON AMPLIAMENTO DEI MEZZI NON CONVENZIONALI DI CONVENZIONALI DI

PREPARAZIONEPREPARAZIONE

• UTILIZZAZIONE DI : ATTREZZATURE, PROCEDURE METODOLOGICHE, CHE PERMETTONO DI AMPLIARE LE RISERVE FUNZIONALI

• IMPIEGO DI STRUMENTI MECCANICI CHE CONSENTONO DI MIGLIOARE LE CAPACITA’ MOTORIE

• PERFEZIONAMENTO FISICO E TECNICO

• ALLENAMENTI IN ALTITUDINI MEDIE ED ELEVATE PER INTENSIFICARE I FATTORI INFLUENTI DELL’ALLENAMENTO E ACCRESCERE LA EFFICACIA DELLA PREPARAZIONE

PROCESSO DI PROCESSO DI ALLENAMENTOALLENAMENTO

DEVE AVERE SEMPRE PRESENTE LE NECESSITA’ DELLA GARA NELLESUE COMPONENTI DELLE LEGGI DELLA PREPARAZIONE DELLA MAESTRIA SPORTIVA SPECIFICA DELLO SPORT SCELTO

IL PRIMO OBBIETTIVO DA RAGGIUNGERE E’ QUELLO RELATIVO ALLA CONOSCENZA IL PIU’ POSSIBILE APPROFONDITA DELLA GARA SIA DALPUNTO DI VISTA STRUTTURALE CHE ORGANICO FUNZIONALE

IL SECONDO OBIETTIVO E’ QUELLO DI CREARE LE CONDIZIONI DICONTROLLO DEL RENDIMENTO DELL’ATLETA E DELLO SVOLGIMENTODEI SUOI CAMBIAMENTI ADATTATIVI.

CHI E’ ALTA CHI E’ ALTA PRESTAZIONEPRESTAZIONE

Alta prestazione

Inizio attività

ANNI

Alta prestazione

Adattamenti morfofunzionale

AllenamentoSpecialeSpecifico

Adattamentigenerali

AllenamentogeneraleFormazione

ALLENAMENTO ALLENAMENTO SPORTIVOSPORTIVO

NELL’ALTA PRESTAZIONE

VERSO UNA VERSO UNA NUOVA NUOVA METODOLOGIAMETODOLOGIA

APPROCCI APPROCCI METODOLOGICIMETODOLOGICI

NELL’ERA DELLA SPECIALIZZAZIONE LA COSTRUZIONE DI UN PROGETTO PUO’ ESSERE ESPLETATO SECONDO DUE APPROCCI METODOLOGICI:

APPROCCIO SISTEMATICO

APPROCCIO SISTEMICO

APPROCCIO APPROCCIO SISTEMATICOSISTEMATICO

L’approccio sistematico è quel metodo che viene normalmente adottato nei corsi di insegnamento delle varie discipline, sia nella scuola sia nell'università e

spesso applicato nell’allenamento attuale

E' un approccio che implica una "accumulazione" di conoscenze e abilità, spesso avulse dal contesto reale.

Ogni disciplina è trattata separatamente, mediante metodologie che possono essere diverse

MODELLO SISTEMATICOMODELLO SISTEMATICO

Adottando questo tipo di didattica arriviamo a costruire una serie di modelli ad albero rovesciato a ceppo unitario

(cioè monodisciplinare e monotematico), indipendenti uno dall'altro

SPORT

ALLENATORE PREPARATOREMEDICO

gerarchizzazione di Gagné

MODELLO SISTEMATICOMODELLO SISTEMATICO

Nell'ambito di una specifica disciplina possono essere presenti diversi "alberi", il cui vertice è rappresentato

da un singolo obiettivo finale.

Ogni disciplina è perciò caratterizzata da una serie di "alberi" indipendenti da quelli di altre discipline,

salvo che non preveda qualche abilità o competenza preliminare appartenente ad un altro settore,

necessaria per conseguire l'obiettivo finale

MODELLO SISTEMATICOMODELLO SISTEMATICOLIMITILIMITI

• tendono ad una organizzazione di transfer verticali (come evidenziato dalla figura);

• portano ad una concezione cumulativa delle conoscenze e ad una accumulazione uniforme di abilità;

P portano ad una probabile rinuncia all'inserimento nel mondo cognitivo.

MODELLO SISTEMICOMODELLO SISTEMICONell' adozione di un approccio sistemico, invece di partire dai contenuti e dalle abilità specifiche di singole discipline, si ha un approccio per problemiapproccio per problemi.

Questo tipo di approccio si riconduce alle scienze sistemiche (come la cibernetica, teoria dei sistemi, teoria dell’informazionecibernetica, teoria dei sistemi, teoria dell’informazione) le quali interpretano le realtà come sistemi integrati, ovvero come insiemi correlati tra loro partendo dal presupposto che l’insieme non è mai la somma dei particolari.

MODELLO SISTEMICOMODELLO SISTEMICOQuesto modello di intervento prevede che le conoscenze vengano

selezionate e riaggregate in funzione del tema scelto.

Da varie strutture ad albero appartenenti a discipline Da varie strutture ad albero appartenenti a discipline diverse, devono essere scelti quegli obiettivi che diverse, devono essere scelti quegli obiettivi che

servonoservono per affrontare il problema specifico che abbiamo per affrontare il problema specifico che abbiamo scelto, e quindi si costruisce un nuovo "albero" i cui scelto, e quindi si costruisce un nuovo "albero" i cui componenti sono quelli selezionati e organizzati in componenti sono quelli selezionati e organizzati in modo sequenzialemodo sequenziale

MODELLO SISTEMICOMODELLO SISTEMICO

SPORT

ALLENATORE PREPARATORE

Secondo questa concezione l’allenamento costituisce un processo che dipende dallo sport praticato in cui l’atleta è “un sistema motorio funzionale” (Boiko 1990).

[1

MODELLO SISTEMICOMODELLO SISTEMICO

La caduta naturale della precedente teoria (approccio Sistemico) porta al superamento delle sfere di competenza cioè alla divisione di compiti tra momenti tecnici e fisici.

Infatti è noto che tutte le situazione tecniche presentano una componente fisica (dominante tecnica in regime fisico) come tutti le situazioni fisiche hanno una componente tecnica (dominante fisica in regime tecnico).

CONSEGUENZECONSEGUENZE

Nei giochiSportivi

la velocità può essere

allenata

   Approccio sistematico: l’allenatore opera nel suo settore di competenza allenando i giocatori con esercitazioni in cui chiede la massima intensità. Il preparatore atletico agisce cercando di incrementare la velocità della corsa.

Approccio sistemico: parte dall’analisi di cosa si intende per velocità nei giochi di squadra e, all’interno delle varie componenti, può individuare quella che necessità di un particolare intervento

LA SPECIFICITA’ LA SPECIFICITA’ DELL’ALLENAMENTODELL’ALLENAMENTO

L’organismo fissaL’organismo fissa sotto forma di trasformazioni stabili d’adattamento quelle caratteristiche caratteristiche funzionalifunzionali che vengono richieste nella gararichieste nella gara

Il fenomeno della specificitàfenomeno della specificità è determinato dal meccanismo di specializzazione

morfofunzionale dell’organismo

ALLENAMENTO e ALLENAMENTO e PRESTAZIONEPRESTAZIONE

“Più è elevato il livello della maestria sportiva dell’atleta

più il fenomeno della specificità diventa importante

per la sua preparazione”

(Yuri Verchoshanskij)

VERCHOSHANSKIJ , ZANON:

L’organismo umano,L’organismo umano, nella performance nella performance sportiva sportiva deve essere inteso deve essere inteso come come un sistema un sistema motorio funzionale concepito in vistamotorio funzionale concepito in vista di uno di uno specifico risultato motorio, specifico risultato motorio, ovvero nel ovvero nel movimento di garamovimento di gara

SISTEMICA nel MONDO SISTEMICA nel MONDO SPORTIVOSPORTIVO