ANNA MARIA GRECO IN REGALO con il Giornale ...4. Non è prevista tassa di lettura. La Segreteria non...

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GIORN - NAZIONALE - 1 - 28/08/05- Plate NUOVA-GRAFICA - Autore: SIES Stampa: 27/08/05 23.28 - Composite

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IlministerodegliEsterihanega-to il visto a quattro iracheni cheavevano chiesto il permesso diingresso in Italia per partecipa-re alla conferenza dedicata all'Irak del campo antimperialista.A sollecitare un intervento, de-nunciandolavicinanzadeiquat-troadambienti terroristici, era-nostatiunaquarantinadiparla-mentari Usa conuna lettera all'ambasciata italiana di Washin-gton. Intanto gli Usa hanno an-nunciato la liberazione di milledetenuti rinchiusi nel peniten-ziariodiAbuGhraib.

Rientro da incubo, la protesta blocca l’autostrada

Ilmandato a termineperBankitalia rischiadi slittare al pros-simo governatore. Una lettera inviata al Parlamento dallaBanca centrale europea afferma che l’eventuale revoca exlegedelmandatodelgovernatorediBankitalia«nonèconfor-

meallo Statuto del Sistemaeuropeodi banche centrali», alle-gato al Trattato di Maastricht. Tremonti: «È inamovibile».

L’ESTATE DELLE SCALATE

ANNA MARIA GRECO A PAGINA 7

"L'AUT"L'AUT"L'AUT"L'AUT"L'AUTORE"ORE"ORE"ORE"ORE"PREMIO LETTERARIO - EDITORIALEPREMIO LETTERARIO - EDITORIALEPREMIO LETTERARIO - EDITORIALEPREMIO LETTERARIO - EDITORIALEPREMIO LETTERARIO - EDITORIALE

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GIAN BATTISTA BOZZO,FABRIZIO DE FEO, FRANCESCO KAMEL, SILVIA MARCHETTIEMARCELLO ZACCHÉ ALLEPAGINE2-3

«Chevoglio-no i cen-tristi?».La do-manda è

diventata un tormentoneestivo. Non c’è serata traamici, non c’è chiacchieracasuale, non c’è dibattitoche non si apra e non sichiuda col quesito sullastrategia dell’Udc.Più di un anno fa, quan-

do ancora le mosse di Casi-ni e Follini erano tempera-te dalla cautela, avevo pro-vato a spiegare che il pro-gramma dei leader venutidalla Dc era riassumibilein due parole: liquidareBerlusconi. Qualcuno alzòle spalle, pensando che fos-sero fantasie frutto del cal-do, mentre i capi dell’Udcnegarono. Oggi che quelprogetto politico è sotto gliocchi di tutti, vale la penadi raccontare quali mossepotrebbero essere messein atto nei prossimi mesi esoprattutto quali alleati po-trebbe trovare il progettoneocentrista.

Innanzitutto la «discon-tinuità», parola magica invoga da qualche mese fragli ex dc: è la chiave percapire quello che sta succe-dendo e soprattutto ciòche vogliono Casini e soci.«Discontinuità» vuol solodire che alla guida del cen-trodestra nel 2006 non cideve essere Berlusconi.Nella più pura tradizionedemocristiana, l’Udc ma-schera dietro formule com-plicate ciò che invece èsemplicissimo: il Cavalie-re, secondo loro, deve usci-re di scena e deve farloadesso, per lasciare tempoad altri di preparare lacampagna elettorale.L’esito delle prossime

elezioni politiche non è af-fatto scontato come fa cre-dere la sinistra e nel cen-trodestra gli ex dc sonoconvinti che tocchi a lorogiocare la partita del pros-simo futuro politico.Nonostante l’insistente

pressing, non è detto peròche Berlusconi acconsentaa gettare la spugna per fa-re un piacere all’Udc. Eprincipalmente perchéegli non si sente la zavorradel centrodestra, semmaiil propellente. È infatti si-curo che senza di lui la Ca-sa delle libertà si squaglie-rebbe e allora sì che Prodiavrebbe la vittoria assicu-rata.Naturalmente i centristi

la pensano diversamente:da tempo hanno archiviatoBerlusconi e non lo consi-derano affatto il loro lea-der. Per loro questa sceltaè chiara e netta. Ma cosìcome sono assolutamentedecisi a togliere di mezzo ilCavaliere, sono arcisicuri

che il premier non leverà ildisturbo tanto facilmente.Per questo hanno prepara-to una strategia che preve-de la prosecuzione del loroprogetto anche senza la ri-nuncia del capo della Cdl.Se Berlusconi non molla,sarà l’Udc a farsi mollare.Come quei coniugi che invista del divorzio alzano itoni per addossare all’al-tro ogni colpa, gli ex dc pre-parano le valigie ma nonarretrano di un passo nel-lo scontro interno. Il lorodisegno mira a separaresempre più le loro sorti daquelle del presidente delConsiglio, anche a costo dicorrere da soli e di condan-nare i moderati a una sicu-ra sconfitta alle prossimeelezioni.Già: pur di liquidare il Ca-

valiere sono pronti a pati-re il ritorno all’opposizio-ne. Ma, come nelle miglio-ri strategie militari, si trat-terebbe di arretrare unpo’, per poi ritornare subi-to all’attacco. Un anno odue di opposizione, il tem-po necessario affinché lacoalizione di Prodi si rivelidisunita nell’Ulivo e il gio-co è fatto. Sempre natural-mente che il centrosinistranon si sfaldi prima delleelezioni. In tal caso potreb-be sorgere senza alcun in-dugio il grande centro, conRutelli, Mastella e tantisponsor.Nonmi sono mai piaciute

le formule facili, in partico-lare l’uso e l’abuso fattodella definizione «Poteriforti», quasi che in Italiaoperasse una «Spectre» ca-pace di condizionare la po-litica e la vita del Paese.Ma è evidente che oggi cisono industriali, banchie-ri, alti burocrati e qualchedirettore di giornale che in-seguono un progetto di ra-dicalemodifica degli schie-ramenti politici. Chiamate-lo come volete, ma quel di-segno ruota attorno alla re-surrezione di un grandecentro. Una sorta di ritor-no al passato, con una nuo-va Dc a rappresentare tuttigli interessi, tutte le animedell’establishment vero diquesto Paese, e tanti salutia Berlusconi e a quelli chenell’ultimo decennio han-no inseguito l’idea di un bi-polarismo, fatto di dueidee diverse di governo del-l’Italia. Il grande centro èpronto a frapporsi ai dueschieramenti, usando le ar-ti sapienti della mediazio-ne, della concertazione e,temo, pure del consociativi-smo.Per realizzare tutto ciò

qualcuno è pronto a impe-gnarsi in una fuga per lasconfitta: puntare a perde-re per poi, forse, un gior-no, tornare a vincere. A voipare un buon progetto?

L’IDEADEICENTRISTIFUGAPERLASCONFITTAMaurizio Belpietro

Le Opain novemosse

Geronimo

SEGUE INPENULTIMA PAGINA

H adichiarato: «Nonescludo l’avvo-cato, anche se i magistrati che si

sono dedicati alla avvoca-tura nonmi sono mai pia-ciuti. Sicuramente all’ini-zio viaggeròmolto, studie-rò le lingue. Poi si vedrà,grazie al cielo non tengofamiglia». No, non è un

personaggio del filmdiMoretti,EcceBombo. Però potrebbe essere (...)NINO MATERI A PAGINA13

IL CASO BANKITALIA Il ministro del Welfare Roberto Maroni difende il Governatore Fazio[FOTO: AGF] ROBERTO SCAFURI A PAGINA5

Stefano Lorenzetto

«Il Governatore perseguitatoper non aver bloccatoil terzo polo bancario»

Forza Italia torna alla caricama l’Udc resiste al pressing

Una lettera del 2004 spedita dalla Bce al Parlamento stabilisce che la revoca delmandato del Governatore non è consentita

L’Europa ha blindato FazioTremonti: «È inamovibile»

«Predicanoodio, in Italianonentrano»Negato il visto a quattro iracheni invitati al campo antimperialista. Abu Ghraib: gli Usa liberano 1000 detenuti

GAIA CESARE E EMANUELA RONZITTIALLEPAGINE12-13

CALCIO

CONTROESODO

LA STRATEGIA DI FOLLINI & C

U n dibattito durato una in-tera estate come quello

sulle alterne vicende per ilcontrollo di due banche ita-liane, l’Antonveneta e laBnl, non è servito a dare agliitaliani gli elementi di fattoper farsi una opinione. Ab-biamo letto, infatti, il gossipdelle intercettazioni telefoni-che irrilevanti ai fini di ungiudizio motivato su quantoè avvenuto ma fastidiosissi-me sul doppio versante del-la privacy violata e dello sti-le richiesto a chi guida laBanca d’Italia. Spiace dirlo,ma complice larga parte del-la stampa di informazione,sono state tenute nascosteall’opinione pubblica le noti-zie sulla base delle quali cia-scuno poteva farsi un’opinio-ne. Proviamo ad elencarequeste notizie: 1) le due of-ferte pubbliche, una di ac-quisto per (...)

SEGUE INPENULTIMA PAGINA

Due autostrade - la Bari-Napoli e la Bari-Pescara-chiuseper12ore; lastatale16bisAdriatica semiparalizzata; traffico blocca-to e migliaia di automobilisti ai limiti del-l’esasperazione. Tutto per la protesta diuna manciata di viticoltori e produttori dipomodorichehannobloccatolacircolazio-ne. Disagi pesanti anche per 20 treni bloc-cati finoa ierimattinaaBarieFoggia.

Morettismo di ritornoStefano Zecchi

TIPI ITALIANI

I l tenenteMario Siclari ebbedefinitivamente chiara la

sua «impresentabilità comeuomo» il 5 gennaio del 2000,a Milano, mentre nella chie-sa di Sant’Andrea, dove dabambino aveva fatto la pri-ma comunione e ricevuto lacresima, dava l’addio a suopadre, BrunoSiclari, il primoprocuratore antimafia d’Ita-lia, morto all’età di 74 anni.A rendere omaggio al magi-stratocheaveva indagato sul-la loggia P2, sul crac del Ban-co Ambrosiano, sulla (...)

Il signor tenentehacambiato sesso

SEGUEA PAGINA14 Mara Siclari, ex Mario

Riparte il campionatoMa la vera sfida è in tvPaolo Bonolis:«Ecco lamia serie A»

SERVIZIA PAGINA21 E NELLOSPORT

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INTERVISTA A ROBERTO MARONI

CENTRODESTRA

A N N O X X X I I / N U M E R O 2 0 4 / 1 E U R O * A C O P I A / D O M E N I C A 2 8 A G O S T O 2 0 0 5 w w w . i l g i o r n a l e . i t

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GIORN - NAZIONALE - 14 - 28/08/05- Plate NUOVA-GRAFICA - Autore: SIES Stampa: 27/08/05 22.38 - Composite

(...) banda di Francis Turatello eche da procuratore generale dellaCorted’appellodiPalermoavevavi-stomorirenelle stragi diCapaci ediviaD’Amelio i colleghiGiovanniFal-cone e Paolo Borsellino, eranoschierate lemassimeautoritàgiudi-ziarie,daGianCarloCaselliaGerar-doD’Ambrosio. «Alla finedelle ese-quiesfilarono tutti davantialnostrobanco. Ma nessuno, dico nessuno,osòporgermi lecondoglianze.Strin-gevano la mano a mia mamma, amio fratello, a mia sorella. Arrivatia me, tornavano sui loro passi. Co-me se non mi vedessero. Lì capiiche non avevo diritto nemmeno aldolore di figlio».Quelgiorno-nessunoseneaccor-

se - si celebrarono in realtà due fu-nerali: con Bruno Siclari veniva se-polto anche il figlio dai lineamentiambigui che s’era rifiutato d’indos-sare la camicia bianca e la cravattascuraecheavevacercatod’occulta-re la chioma ormai fluente racco-gliendola in un codino. Moriva Ma-rio, sposato dall’86 con Silvia, unafamiglia a carico, un lavoro d’assi-curatore e un grado nell’Esercito, enasceva Mara, sposata dall’86 conla stessa moglie, stessa famiglia acarico, stesso lavoro d’assicuratoree stesso grado nell’Esercito.È lei,MaraSiclari, chehoaspetta-

toper treore fuoridall’ospedalemi-litare di Padova. Ha capelli soffici ebiondi, occhi indagatori, seno benproporzionato. Il top nero non arri-va a coprirle i fianchi stretti e lasciaintravedere un ventre piatto dallapelle ambrata.Escedal tetropalaz-zo più divertita che indispettita.«Test psicometrici normali, nessu-na anomalia. Però lo psichiatra di-ce che farà una diagnosi di Dig, di-sturbo identitàdi genere. Il transes-sualismoneimanualimedicimilita-ri non esiste. La psicologa sostieneche difendo le perso-ne nella mia stessacondizione solo permascherareunasoffe-renza interiore. Le horisposto che l’unicasofferenza la provoquando mi telefonauna trans di Vicenzacostretta a vendersiun rene perché laAdecco si rifiuta d’of-frirleunlavoroprovvi-sorio persino comesguattera. Sarebbegiàmorta di fame se ilparroco non le allun-gasse qualche soldo».Mara Siclari, 43 an-

ni,maturità classica estudi di giurispruden-za lasciati ametà,abi-ta con la famiglia aMogliano Veneto ed èresponsabile regiona-ledell’ufficioNuovidi-ritti della Cgil. Cometenente riservistaavrebbe maturato ildirittoall’avanzamen-todi gradoacapitano.Ma l’Esercito l’ha di-chiarata non idoneaper «disforia di genere», preludioal congedo illimitato. «Sono mala-ta? Allora lo Stato mi curi. Comincicol passarmi le terapie ormonali:50 euro al mese. Per me gli ormonisonocome l’aria che respiro.Quan-do parto per un viaggio, penso pri-ma a quelli e poi allo spazzolino.Posso vivere senza gradi, ma nonsenza ormoni».Chebattaglia è la sua?«Di principio. Ho conosciuto unatrans di Treviso, un sergente del-l’Aeronautica che è stato congeda-to e s’è trovato sul lastrico, non lavolevano neppure come camerierain birreria. Duemilitari di carriera,un ufficiale laziale e un sottufficialeveneto, hanno cominciato la tera-pia ormonale: saranno cacciati dal-l’Esercito eprivati di qualsiasi dirit-to».Ma se lei si sentiva donna, perchéè entrata nelle Forze armate?

«Scelsi la scuola allievi ufficiali dicomplemento per evitare il nonni-smo in caserma durante la naia».Arma?«Fanteria d’arresto. Sciolta dopo lacaduta del Muro di Berlino. Aveva-mo il compito di fermare l’Armatarossa in caso d’invasione. Viveva-mo in cunicoli sotto terra».Non si sentiva a disagio?«Erounottimoufficiale.Comevice-comandantedi compagnia alComi-liter del Nord Est, avevo sotto dime450 soldati. Venivo considerata frai tenenti più severi. Inflissi una con-segnadi rigore a unmilitare di levaprossimo al congedo, gli allungai laferma di 10 giorni. Pretendevo tan-to,ma davo tanto».Quando si sono accorti che lei noneraquello che sembrava?«Quandomi sono presentata all’uf-ficiomatricolaper lanominaacapi-tano, che mi spetta dopo i 15 mesi

di servizio finiti nell’85 e i 40 giornidi richiamo nel ’91. Vedendosi difronteunadonna, l’ufficiale è rima-sto interdetto. Le note caratteristi-che stilate al momento del congedomiqualificavano “eccellente con lo-de”. Per toglierlo dall’imbarazzo,mi sono sentita in dovere di fareunabattuta: cene fosserodi ufficia-li così, eh, signor colonnello».Chi è un transessuale?«Unapersonachesi consideranatain un corpo sbagliato».Quanti sono gli italiani nelle suecondizioni?«Tre-quattromila, secondo le sti-me. In realtàmolti di più».Che differenza c’è fra un transes-suale e un travestito?«Il transessuale, o trans, vorrebbepoter funzionare come una donna,se è uomo, o come un uomo, se èdonna. Il travestito è un feticista af-fettodaunaparafilia che lo costrin-ge a vestirsi da donna solo per rag-giungere l’orgasmo. Poi c’è il tran-sgender, che adotta comportamen-ti sessuali siamaschili che femmini-li».

E fra un trans eungay?«I gay si sentono maschi e amano imaschi. Io non ho mai avuto espe-rienze omosessuali, né credo cheneavrò in futuro.Continuoadama-re mia moglie, sono legatissima alei, non ci siamomai tradite».Ma le sue pulsioni sessuali s’indi-rizzavanopiùaimaschioalle fem-mine?«Mi considero bisentimentale, po-trei innamorarmi di chiunque. Nonmi capita di voltarmi per strada sevedo un bel ragazzo. Mentre se ve-do una bella ragazza vorrei voltar-mi, ma non lo faccio perché vogliobene a Silvia».Per l’opinione pubblica i trans so-no gay.«È uno dei nostri drammi. In realtài gay non ci sopportano».Perché?«Pensano che gli rubiamo gli uomi-ni, che ci vestiamo da femmine solo

per cuccare di più.Non parliamo dellelesbiche dure, che ciconsiderano lo stere-otipo della bamboli-na del sesso sognatadaimaschi.Ci odianoanche le femministe.Quanto alle progres-siste, la psicanalistaSimona Argentieri,che pure è pro abor-to, pro eutanasia,pro tutto, dice coseorribili sulnostrocon-to, ci definisce perso-nalità patologiche».Quando capì d’esse-re donna?«Fin da piccola misentivo diversa daimiei compagni. Lorogiocavano a pallone,io con le bambole.Già alle elementariavrei voluto essereuna bambina».Achi lo disse?«A nessuno. L’unicacon cui mi confidai,in vacanza a Marinadi Grosseto, fu Anto-nella. Avevamo 11

anniecidivertivamoafingerci lei ladirettricedelcollegioe io lacollegia-le».Ascuolanessunoavevanotatonul-la?«Ilmaestro Dal Pozzo aveva intuitoche qualcosa non andava. Riferì amia madre che le mie movenze glisembravano femminee».I suoi non sene rendevano conto?«Non se ne sonomai voluti rendereconto.Nonostantea15annim’aves-sero sorpreso vestita da donna».Comeaccadde?«Erano usciti per andare al cine-ma, ma avevano trovato la salachiusapercuieranosubitorincasa-ti. Io avevo indossato i vestiti dimamma e una parrucca. Mi viderocosì conciata,ma s’avviarono versola loro camera senza dir nulla. Cre-do che abbiano rimosso quella sce-na all’istante. Anni dopo ho cercatodi ricordargliela, ma entrambi ne-gavano d’avermimai visto travesti-to».Quanti anni dopo?«Amiamadreparlaiacuoreapertonel ’99.Caddeinunostatodiprofon-

da prostrazione. Non se la sentì didirlo a mio padre. Dovetti farlo io.Fudrammatico,perchéerauncala-breseall’antica,unmaschilistacon-vinto».Come reagì?«La prese malissimo, soffrì molto.Concluse: “Mi rassegnerò all’ideache tu sia davvero così soltantoquando a certificarmelo sarà unesperto”. Pensava che fossi vittimadi un esaurimento nervoso o che iltransessualismo si potesse curare.Una psichiatra di Palermo gli con-fermò che non c’era nulla da fare.Qualche mese dopo morì d’infarto.Se oggi fosse vivo, credo chemi ac-cetterebbe, comemihaaccettato lamamma, alla quale sono legatissi-ma».Nessunapossibilità di cura.«No, purtroppo».Purtroppo?«Tolgapurtroppo.Nonsonoconvin-ta di quello che stoperdire,ma se ci fos-seuna terapia chemifa tornare maschio,convintoe feliced’es-sere tale, l’accette-rei. Lo farei per miamoglie, perché sod’averle toltomolto eprocuratograndedo-lore. Per fortuna ilsuo amore va oltre lafisicità».Ma perché, da ma-schio, la sposò?«Soffocavo la miaidentitàper amore.Èstata la mia prima fi-danzata. Quando cisiamo conosciuti suibanchi di scuola, leiaveva 16 anni, io 15.Poi ci siamo lasciati ehoavutoun’altra sto-ria importante. Allafine ci siamo ritrovatie sposati».Inchiesaoinmunici-pio?«In chiesa».Non crede d’aver in-gannato sua mo-glie?«Non pensavo di voler diventareuna donna. Mi guardavo allo spec-chio,nonmipiacevo,peròmirasse-gnavo a soffrire in silenzio. Ha ideadi che cosa si provi a sentirsi prigio-nieri del corpo che la propria mo-glie ama? Silvia ha sempre saputodiquestamia insoddisfazionedi fon-do».Quando le ha svelato le sue inten-zioni circa il cambiamento di ses-so?«I momenti più tragici li abbiamovissuti insieme. “Qualsiasi sboccoavrà questa sofferenza, rispetteròla tua scelta, ma non posso saperequale sarà lamia reazione”, mi av-vertì. Ogni tanto uscivo vestita dadonnaeandavo inun gruppodi au-toaiuto a Desenzano del Garda. Poitornavo a casa, mi toglievo gli abitidiMarae tuttaviacontinuavoasen-tirmi Mara. Abbiamo passato nottiintere a piangere guardando il sof-fitto della camera».Silvia non le ha mai posto un autaut?«Se in questo preciso istante io lepuntassi un’arma e le chiedessi il

portafoglio, lei sarebbe in grado discegliere fra la vita e i soldi? No,miconsegnerebbe il portafoglio, senzapensarci. Io una pistola alla tempial’hosentitaperdavvero.Homedita-to il suicidio come unica via d’usci-ta. Perché la possibilità di sceglierenonl’homaiavuta.Erocosì ebasta.Silvia l’ha capito subito».La transizione quanto durò?«Unanno, lungo e terribile, nel cor-so del quale spariva la barba peròcontinuavo a vestirmi da uomo».Ladecisionedipresentarsial lavo-rovestitadadonnaquando lapre-se?«Il 26 aprile del 2000, compleannodellamia compagna».Come mai adesso la chiama com-pagna?«Micorreggo:dimiamoglie. L’assi-curazione per cui lavoro è un am-bientemolto austero. Confidavo in-genuamente nel fatto che il ponte

del25aprileavessedistratto i colle-ghi. Mi presentai in tailleur, scarpecon i tacchi e capelli sciolti. Per an-dare inmensapresi 30gocce diAn-siolin, io chenonhomai usato tran-quillanti in vitamia».Cheaccadde?«Il primo giorno niente. Il secondogiorno qualcuno aveva allertato gliuffici. Il terzo giornoMirna, l’amicacon cui ero abituata a pranzare,s’allontanò: “Non posso più stare altuo tavolo. Tutti ci guardano”. Malodisseperscherzo.Nonhomai su-bìto né offese né discriminazioni».A quali modificazioni ha sottopo-sto il suo corpo?«Una mammoplastica per i seni.Una settoplastica per correggere ilprofilo del naso. Una terapia laserdurata un anno per eradicare defi-nitivamente la barba».Dolorose?«Dolorosissime, in particolare il la-ser, perché senti bruciare ogni sin-golo pelo alla radice e io avevo unabarba fitta.Ma sarei pronta a rifar-le domattina».Epoi la terapia ormonale.

«Quellacontinueràper tutta la vita.Gliantiandrogeniegli estrogenirie-sconodovequalsiasichirurgoesteti-co fallirebbe: addolciscono i trattidelvisoe la lineadegliocchi, riduco-no i depositi di adipe degli zigomi,assottigliano la pelle fino a trasfor-marla in un velluto. In una parola tirendono la vita vivibile».Resta il passo finale.«Nonposso.Motivi familiari.Sichia-mainterventodiriassegnazionechi-rurgicadelsesso.Vengonoasporta-ti i genitali maschili e creato un or-gano femminile dotato di termina-zioni nervose. L’istanza va presen-tata al tribunale. L’operazione è acarico del Servizio sanitario nazio-nale.Unodei piùbravi aeseguirla èilprofessorCarloTrombettadiTrie-ste, ma ha una lista d’attesa di dueanni. Una mia amica l’ha fatta pri-vatamente qualche tempo fa: gli ècostata 15.000 euro».Aquelpunto il suomatrimonio sa-rebbe ancora valido?«No, visto che la legge non contem-pla che una donna sposi un’altradonna».Quand’era a tutti gli effetti un uo-mo, che cosa lemancavadi più frale cose che sono prerogativa delledonne?«La maternità. Ma ho compensatolamancanza diventando padre».I suoiamici inquestomomentoso-no uomini o donne?«Uomini e donne. Il mio amico piùcaro, Fabio di Milano, mi ha giratolaspallequandosonodiventataMa-ra. Ha una moglie, un figlio,un’amante ed è considerato unbuon padre di famiglia. Invece io,che non ho l’amante, passo per undegenerato».Comespiega il fatto chegli uominifacciano la fila per accompagnar-si ai viados sudamericani e i gior-nali rigurgitino di annunci econo-mici dei trans?«Unamia amica che si prostituiscedicechesonomalati. I clienti, inten-do».Lopenso anch’io.«I viados, poveri disgraziati, nonpossono nemmeno prendere gli or-moni femminili perché i clienti pre-tendono che il loro pene sia funzio-nante».Ma è la domanda a generare l’of-ferta o viceversa?«Se le dico che le trans vengono ri-fiutate persino dalle cooperative disolidarietà che gestiscono le pulizienegli edifici comunali, lei ci crede?EppureaCastelfrancoVenetoèsuc-

cesso. Nella scala so-ciale noi veniamo do-poextossiche,exdete-nute, ex terroriste edextracomunitarie.Sia-mo le ultime sulla fac-cia della Terra. È ov-vio che alcune di noi,quando s’accorgonod’essere richiestissi-me e strapagate sullestrade del vizio, ricor-rano a questo espe-diente per vivere».ChecosapensadiPla-tinette?«TrovocheMauroCo-ruzzi sia intelligente,colto, ironico. Lo sti-motantoquantodete-sto la grottesca paro-dia che fa di se stessotravestendosidaPlati-nette».Sisentemaiadisagioper qualcosa?«Quando devo esibirei documenti, su cui c’èancora scritto MarioRiccardo Siclari. Seprovo a usare la cartadi credito nei negozi, icommessi vanno in

confusione: “Nonpuòpagare con laVisa di suomarito, signora”. Allorami toccapresentare lacartad’iden-tità. A quel punto passano tutti dallei al tu: “Scusami tanto”. Buffono?».Che cosa la ferisce di più nei com-menti della gente?«“Quello è un uomo”».Come definirebbe la sua avventu-ra?«Sono convinta che nulla capiti percaso. È un dono che ho avuto, nonuna disgrazia. Per affetti familiari,ceto sociale e posizione economicami ritengo una privilegiata. Ho lapossibilità di fare molto per chi èmeno fortunata dime».È felice?«Come ha detto stamattina lo psi-chiatradell’ospedalemilitare, la fe-licità non è uno stato permanente».

Stefano Lorenzetto(301. Continua)

,‘ ,«Mi sonosentita cosìfin dalleelementari.L’unico cheintuì qualcosafu il maestroDal Pozzo,che ne parlòa mia madre»

TIPI ITALIANI

Lo scoglio più duro fu dirlo a papàLui pensava che ci fosse una cura.Al suo funerale i colleghi magistratievitarono di stringermi la mano.A 15 anni i miei genitori misorpresero in abiti femminili,ma fecero finta di non vedermi

«La terapiacol laser pereradicarela fitta barbaè durata unanno. Moltodolorosa:senti bruciareogni singolopelo»

Il signor tenente ha cambiato sesso«Ma non ho mai tradito mia moglie»

Marito, padre, ufficiale, figlio del primoprocuratoreantimafiad’Italia, a38annièdiventatadonna.Adessopretendedall’Esercito il gradodi capitano. «Sonomalata?Allora loStatomipassi le cure»

Noi trans più odiate delle tossichePersino i gay non ci sopportano.Sposai Silvia in chiesa: quantenotti passate a piangere. Viveancora con me. Dentro un corpomaschile, meditavo il suicidio.I clienti dei viados sono malati

� DALLA PRIMA

MARA SICLARI

FANTERIA D’ARRESTOMara Siclari, 43 anni.

Quand’era Mario Riccardo,è arrivata a comandare

450 soldati pressoil Comiliter del Nord Est.

«Il nostro compito?Fermare l’Armata rossa in

caso d’invasione». Nellenote caratteristiche al

momento del congedo ebbe«eccellente con lode»

[FOTOSERVIZIO: MAURIZIO DON]

zl14 Cronache il Giornale � Domenica 28 agosto 2005