alla scoperta della biodiversità - Cai Tam“Inventario biologico generalizzato” [ illustrato in...

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Percorrendo i “Sentieri MEDIMONT” alla scoperta della biodiversità

Oscar CASANOVA- ENTAM

Gravia (GR) - 10 maggio 2019

“sentieri” : una delle radici profonde del progetto Medimont Parks

Nel dicembre del 2012, in occasione del “terzo compleanno” del progetto strategico del CAI-TAM, viene pubblicato un primo concreto strumento conoscitivo delle montagne mediterranee protette, attraverso alcuni sentieri di approccio , veri “assi portanti” del progetto.

Non è stata casuale la scelta di inserire , tra i vari itinerari proposti dai Parchi aderenti al progetto, accanto ad un sentiero con interessi prevalentemente antropocentrici , un sentiero più strettamente collegabile alle peculiarità naturalistico-ambientali dell’area protetta visitata. Così, ad esempio, per il parco naturale delle ALPI LIGURI, si propone:

Itinerario A : Gola di Gouta e Testa d’Alpe

Il sentiero Medimont “Gola di Gouta- Testa d’Alpe “ consente un approccio all’ambiente alpino della Liguria occidentale

Aspetti stagionali diversi della Testa d’Alpe, a poco più di 20 km dal mare, evidenziano le peculiarità di questo “angolo di Alpi con vista sul Mediterraneo”, dove a breve distanza convivono camosci ed oleandri.

Le Alpi Marittime sono uno dei più significativi esempi di montagne mediterranee protette , caratterizzate da un elevato indice di biodiversità.

La particolare localizzazione geografica delle Alpi Maritttime pone questo settore alpino al centro di un autentico “carrefour ecologico” , dove vengono a

sovrapporsi areali geo-climatici di alto interesse : vengono infatti a coesistere - per limitarsi ai soli aspetti floristico-vegetazionali - specie montane dislocate ,

ad esempio , all’estremità orientale e/o occidentale della loro diffusione ( con areale originario rispettivamente pirenaico o balcanico).

La vicinanza alle coste del Mediterraneo ( a sud) ed al Piemonte meridionale ( a nord) giustifica l’incontro ravvicinato di specie condizionate dalle differenti

influenze climatiche ( marittime o continentali )relative. Durante le glaciazioni vi trovarono rifugio specie di diversa provenienza, che costituiscono un “unicum biologico”, ampiamente documentato dal progetto internazionale di ricerca “Inventario biologico generalizzato” [ illustrato in Corsica nel 2918 ] che ha

portato alla scoperta di oltre 11.000 specie di piante ed animali. La presenza di molte di esse era sconociuta sino a pochi anni orsono.

Da molti anni il parco delle Alpi Marittime ottiene il prestigioso riconoscimento del Diploma Europeo per le Aree Protette

Le Alpi Marittime sono candidate al riconoscimento UNESCO

Il Ghiacciaio del CLAPIER , in forte regresso negli ultimi 50 anni, dista meno di 50 km dalle sponde del Mediterraneo .

Percorrendo il sentiero Medimont : “ Gias Mosche – Pian della Casa”

Una facile escursione di circa tre ore, dai 1600 m ai 1870 m, ai piedi della “regina delle Alpi Marittime “ : il monte ARGENTERA 3297 m

Stambecco, aquila reale e Chrysocarabus solieri, emblematici rappresentanti della biodiversità faunistica delle Alpi Marittime

Il Senecio balbisiano ( Senecium balbisii) è una pianta endemica delle Alpi

Marittime , che fiorisce anche nei pressi ( ***) del sentiero Medimont, tra i

pascoli sassosi a circa 1.600/ 1700 metri di altitudine

***

La biodiversità sui francobolli : un significativo esempio dato dal parco croato del Risnjak, tra i primi partners del progetto Medimont Parks . Alla lince ( in croato “ris” ) si fa risalire il toponimo del gruppo montuoso, che raggiunge, con la sua cima più elevata , i 1528 metri.

Percorrendo il sentiero Medimont verso il Veliki Risnjak si può ammirare la smagliante fioritura estiva del raro Lilium pyrenaicum ssp carniolicum

La prima parte del sentiero Medimont attraversa spettacolari boschi di faggio, con maestosi esemplari secolari e particolarmente suggestivi in autunno

Tra il mare Adriatico e le Alpi Dinaridi, affacciati sul golfo del Quarnaro, il sentiero Medimont alla Cima del Veliki Risnjak consente di attraversare le secolari foreste del Gorski Kotar, uno sconfinato scrigno di biodiversità

Sulle rocce calcaree sommitali del Veliki Risnjak ( 1.528 m ), tra la fitta boscaglia di pini mugo, crescono le “ stelle alpine più vicine al mare “.

Nel cuore del parco nazionale del CILENTO [capofila del progetto strategico MEDIMONT PARKS ] si erge il monte CERVATI : evidente la grande varietà di piante distribuite a varie altitudini sulle pendici della più alta montagna della Campania.

La cima del monte CERVATI ( 1898 m) presenta evidenti tracce delle antiche glaciazioni, ed accoglie numerose specie tipiche dell’alta montagna appenninica

Ai margini di alcune conche carsiche, fioriscono piante poco comuni, come la Globularia meridionalis e la vistosa Gentiana lutea

Le pendici del Cervati sono ammantate da estese di FAGGIO. Alcuni esemplari isolati di questo albero raggiungono quote altitudinali tra le più elevate dell’appennino meridionale, prossime ai 1800 metri. Un prezioso ospite della faggeta del Cervati è la Rosàlia alpina

Gli ultimi esemplari isolati di faggio, a quota superiore ai 1.750 metri

Il Bosco della Tassita è attraversato dal sentiero Medimont “Tassita Monte Pomieri” che si inoltra tra alberi monumentali di Tasso e di Faggio ; quest’ultimo fa registrare , sui monti NEBRODI, il suo areale più meridionale d’Europa. Il Tasso ( Taxus baccata). conifera sopravvissuta alle glaciazioni, trova nel bosco della Tassita il più apprezzabile popolamento della Sicilia.

Il parco naturale dei NEBRODI è situato nel nord della Sicilia, in prossimità del mar Tirreno.

Foto G.Oliveri

Escursionismo nel parco dei Nebrodi

Uno scorcio della faggeta nella quale si snoda il sentiero Medimont nel bosco della Tassita sul monte Pomieri. Lungo il percorso si possono osservare anche interessanti affioramenti di rocce calcaree fossilifere

Un rettile poco comune dei monti Nebrodi, il Gòngilo ( Chalcides ocellatus);il piccolo sauro può raggiungere i 30 cm di lunghezza

Le Rocche del Crasto – regno incontrastato dei Grifoni - dominano l’abitato di Alcara li Fusi.

Grifoni osservabili percorrendo il “Sentiero di Bacco”, lodevolmente predisposto e gestito dai giovani della Associazione “Ambiente sicilia” di Alcara li Fusi

Un incontro ravvicinato con una rara specie di uccelli , grandi veleggiatori : i GRIFONI , i “cavalieri del vento”

L’altopiano del Liviades , nel cuore del parco nazionale dell’OITI e raggiunto dal “Sentiero dei Pastori” , si estende a circa 1.800 metri di altitudine ai piedi del monte Pyrgos

Un prezioso biotopo dell’altopiano del Liviades

Il Tritone alpestre è un importante ospite delle zone paludose del Liviades

Grazie per l’attenzione !

KATAFAGHIOS ( OITI national park) – 18 ottobre 2013