ALIMENTAZIONE & TUMORI : non solo prevenzione · EPI-GENETICA e tumori • Le modificazioni...

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ALIMENTAZIONE & TUMORI :

non solo prevenzione

Come alimentarsi e che stile di vita adottare per sostenere l’ organismo

senza nutrire le cellule tumorali

XIX Congresso Medico-Scientifico

Eurodream S.Vigilio (BS) -7 Giugno 2015

Tiziana Toso - Biologa Nutrizionista Specialista in Scienza dell’ Alimentazione

Genetica e tumori

• Il 90-95% dei casi di tumore è da imputarsi a fattori ambientali e solo il 5-10% potrebbe avere una causa genetica

• In effetti basta emigrare in un altro paese, o semplicemente in aree diverse della stessa nazione, per assumere rischi oncologici diversi

• L’ ereditarietà è responsabile quindi solo di una minima parte dei tumori, e gli eventuali oncogeni, per esprimersi necessitano di un “ambiente favorevole”

Kolonel L. et al. “The Multiethnic cohort study : exploring genes, lifestyle and cancer risk”

Nat Rev Cancer , 2004 4(7):519-27.

Genetica e tumori

• Uno studio caso-controllo condotto su 1811 coppie di donne gemelle omozigoti, ha evidenziato che solo nel 20% dei casi entrambe le gemelle hanno sviluppato tumore al seno

Hamilton A, Mack T “Puberty and genetic susceptibility to breast cancer in a casecontrol study in twins” N Engl J of Med, 348; 2313-22, 2003

EPI-GENETICA

• L’EPIGENETICA studia i meccanismi di regolazione dell’ informazione presente nel DNA

• Modificazioni epigenetiche: modificazioni ereditabili che non alterano la sequenza nucleotidica dei geni, ma ne alterano l’attività

• Acetilazione degli istoni della cromatina

• Metilazione del DNA (citosina)

• Fosforilazione - Ubiquitinazione

EPI-GENETICA e tumori

• Le modificazioni epigenetiche sono ereditabili ma anche reversibili, modificabili cioè dall’ambiente

• Vitamine quali l’acido folico, che sono importanti per l’attivita degli enzimi che forniscono gruppi metilici, hanno effetti notevoli sull’incidenza di tumori quali il cancro al colon

• Alimentazione deficitaria di folati ipometilazione e instabilita genomica

• Alimentazione deficitaria di gruppi metilici -> cancro del fegato, e sovraespressione di oncogeni (c-ras, c-myc, c-fos)

• Anche l’ iper-metilazione è stata associata all’invecchiamento cellulare (possibile silenziamento di soppressori tumorali?)

Gerhauser C “Cancer chemoprevention and nutri-epigenetics: state of the art and future challenges” Topics in Current Chemistry 2013; 329:73-132

EPI-GENETICA - alimenti

• In alcuni tumori è stata evidenziata un iper-espressione degli enzimi istone-deacetilasi, che de-acetilando i residui di lisina ed arginina degli istoni della cromatina, bloccano la trascrizione di sequenze nucleotidiche del DNA

• Il disolfuro di allile (diallina) contenuto nell’ AGLIO, il sulforafano

delle CRUCIFERE e il butirrato prodotto nel colon dalla fermentazione batterica delle FIBRE svolgono un’ attività inibitoria sulle ISTONE-deacetilasi, stabilizzando il DNA

Gli alimenti “parlano” quotidianamente ai nostri geni

e ne influenzano l’ espressione !

Gerhauser C “Cancer chemoprevention and nutri-epigenetics: state of the art and future challenges” Topics in Current Chemistry 2013; 329:73-132

1) Mantenersi snelli per tutta la vita 2) Mantenersi fisicamente attivi tutti i giorni 3) Limitare il consumo di alimenti ad alta densità

calorica e le bevande zuccherate 4) Basare la propria alimentazione prevalentemente

su cibi di origine vegetale 5) Limitare il consumo di carni rosse ed evitare il

consumo di carni conservate

– LINEE GUIDA WCRF World Cancer Research Fund 2007 per la prevenzione dei tumori

– LINEE GUIDA WCRF World Cancer Research Fund 2007 per la prevenzione dei tumori

6) Limitare il consumo di bevande alcoliche

7) Limitare il consumo di sale

8) Assicurarsi un apporto sufficiente di tutti i nutrienti essenziali attraverso il cibo

9) Allattare i bambini al seno per almeno 6 mesi

10) Non fumare

Harvard University

L’ APPROCCIO NUTRIZIONALE Valutazioni & Obiettivi

VALUTAZIONI

• STATO NUTRIZIONALE • APPORTO QUALITATIVO E QUANTITATIVO

DEI NUTRIENTI • METABOLISMO • STATO INFIAMMATORIO • STRESS OSSIDATIVO/BARRIERE

ANTIOSSIDANTI • COMPOSIZIONE LIPIDICA DELLE

MEMBRANE CELLULARI • RISERVA DI VITAMINA D • LIVELLI DI OMOCISTEINA • FUNZIONALITA’EPATICA • FUNZIONALITA’ TIROIDEA • MICROBIOTA INTESTINALE • STILE DI VITA, ANSIA E PERCEZIONE

DELLO STRESS

OBIETTIVI

• CONTROLLARE GLICEMIA- INSULINEMIA ED IGF-1

• CONTRASTARE L’ INFIAMMAZIONE (anche low-grade)

• MANTENERE UNA COMPOSIZIONE ANTINFIAMMATORIA DELLE MEMBRANE CELLULARI

• RIPRISTINARE O MANTENERE L’ EQUILIBRIO DEL MICROBIOTA INTESTINALE

• POTENZIARE LE DIFESE ANTIOSSIDANTI E/O RIDURRE LO STRESS OSSIDATIVO

• MODULARE LA RISPOSTA IMMUNITARIA • RIDURRE ANSIA, STRESS E MIGLIORARE

LO STILE DI VITA (attività fisica, ciclo sonno-veglia, etc.)

• ASSICURARE LA COMPLIANCE DEL PAZIENTE AL nuovo stile alimentare

VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE

• L’indice di massa corporea (IMC), il peso e le % di variazione del peso nell’ arco temporale sono dati puramente orientativi (anche se facilmente rilevabili)

• Parametri ematochimici : emocromo, proteine totali, albumina, prealbumina (RBP)

• L’ impedenziometria è una metodica che consente a livello ambulatoriale, in modo rapido e ripetibile, la valutazione dello stato di idratazione del soggetto, la stima dell’ acqua totale corporea e della sua ripartizione intra ed extracellulare, oltre alla stima della massa magra e massa grassa dell’ organismo

IMPEDENZIOMETRIA-1

• É una tecnica non invasiva che rileva in pochi secondi la resistenza, opposta dall'organismo, al passaggio di una corrente elettrica trasmessa da elettrodi in gel posti sulla mano e sul piede. Alla veicolazione della corrente alternata, il corpo oppone una resistenza che si esprime in ohms e che viene definita impedenza.

• La misura dello stato d'idratazione è utile nel tempo per monitorare gli effetti dell’ alimentazione prescritta e valutare le conseguenze di radio e chemioterapie sul bilancio idrico

IMPEDENZIOMETRIA-2

• Consente di attribuire le eventuali variazioni di peso osservate ai 3 diversi compartimenti corporei (acqua, massa grassa, massa magra)

• L’ angolo di fase, valore bioelettrico definito dal rapporto tra volumi intra ed extracellulari, si è dimostrato un utile indice prognostico di sopravvivenza in vari tipi di neoplasie (D Gupta et al, Br

J Nutr 2004 ;92, 957-962.- Am J Clin Nutr 2004;80:1634 -8. - BCM Cancer 2008, 8: 249. - BMC Cancer 2009, 9:37 – Toso S et al, Nutrition n. 16 , 2000;120-124 - Nutrition n. 19, 2003;. 510-514)

IMPEDENZIOMETRIA-3

L’ APPROCCIO NUTRIZIONALE Valutazioni & Obiettivi

VALUTAZIONI

• STATO NUTRIZIONALE • APPORTO QUALITATIVO E QUANTITATIVO

DEI NUTRIENTI • METABOLISMO • STATO INFIAMMATORIO • STRESS OSSIDATIVO/BARRIERE

ANTIOSSIDANTI • COMPOSIZIONE LIPIDICA DELLE

MEMBRANE CELLULARI • RISERVA DI VITAMINA D • LIVELLI DI OMOCISTEINA • FUNZIONALITA’EPATICA • FUNZIONALITA’ TIROIDEA • MICROBIOTA INTESTINALE • STILE DI VITA, ANSIA E PERCEZIONE

DELLO STRESS

OBIETTIVI

• CONTROLLARE GLICEMIA- INSULINEMIA ED IGF-1

• CONTRASTARE L’ INFIAMMAZIONE (anche low-grade)

• MANTENERE UNA COMPOSIZIONE ANTINFIAMMATORIA DELLE MEMBRANE CELLULARI

• RIPRISTINARE O MANTENERE L’ EQUILIBRIO DEL MICROBIOTA INTESTINALE

• POTENZIARE LE DIFESE ANTIOSSIDANTI E/O RIDURRE LO STRESS OSSIDATIVO

• MODULARE LA RISPOSTA IMMUNITARIA • RIDURRE ANSIA, STRESS E MIGLIORARE

LO STILE DI VITA (attività fisica, ciclo sonno-veglia, etc.)

• ASSICURARE LA COMPLIANCE DEL PAZIENTE AL nuovo stile alimentare

PARAMETRI EMATO-CHIMICI

• Emocromo

• Glucosio, Insulina, Emoglobina Glicata, IGF-1

• VES, PCR, Ferritina, Fibrinogeno,Elettroforesi proteine

• Transaminasi, Bilirubina

• TSH, T3, T4

• Colesterolo totale , LDL, HDL, Trigliceridi

• Omocisteina, Folati, B12

• Vitamina D

• Uricemia

• Zinco

L’ APPROCCIO NUTRIZIONALE Valutazioni & Obiettivi

VALUTAZIONI

• STATO NUTRIZIONALE • APPORTO QUALITATIVO E QUANTITATIVO

DEI NUTRIENTI • METABOLISMO • STATO INFIAMMATORIO • STRESS OSSIDATIVO/BARRIERE

ANTIOSSIDANTI • COMPOSIZIONE LIPIDICA DELLE

MEMBRANE CELLULARI • RISERVA DI VITAMINA D • LIVELLI DI OMOCISTEINA • FUNZIONALITA’EPATICA • FUNZIONALITA’ TIROIDEA • MICROBIOTA INTESTINALE • STILE DI VITA, ANSIA E PERCEZIONE

DELLO STRESS

OBIETTIVI

• CONTROLLARE GLICEMIA- INSULINEMIA ED IGF-1

• CONTRASTARE L’ INFIAMMAZIONE (anche low-grade)

• MANTENERE UNA COMPOSIZIONE ANTINFIAMMATORIA DELLE MEMBRANE CELLULARI

• RIPRISTINARE O MANTENERE L’ EQUILIBRIO DEL MICROBIOTA INTESTINALE

• POTENZIARE LE DIFESE ANTIOSSIDANTI E/O RIDURRE LO STRESS OSSIDATIVO

• MODULARE LA RISPOSTA IMMUNITARIA • RIDURRE ANSIA, STRESS E MIGLIORARE

LO STILE DI VITA (attività fisica, ciclo sonno-veglia, etc.)

• ASSICURARE LA COMPLIANCE DEL PAZIENTE AL nuovo stile alimentare

Il tumore si nutre di GLUCOSIO

• 1931 Otto Warburg (premio Nobel per la Medicina) : le cellule neoplastiche usano come “carburante” il glucosio per via glicolitica anche in presenza di O2 “glicolisi aerobica”

• La glicolisi nella cellula neoplastica è aumentata fino a 200 volte rispetto ad una cellula non trasformata

• La PET (Tomografia a Emissione di Positroni) si basa su questo principio per individuare le cellule neoplastiche metastatiche (metastasi)

Fibre

Da ricordare !!!

• Evitare pasti ( vale anche e soprattutto per la colazione!!!) a base prevalente di CHO, in particolare se ad elevato indice e carico glicemico

• Inserire ad ogni pasto una modesta quantità di proteine e grassi salutari

• Inserire ad ogni pasto FIBRE

• Una stessa quantità di proteine, suddivisa nei 3 pasti della giornata, ha un maggiore effetto di stimolo della massa magra rispetto ad un’ unica assunzione serale, ed evita nel contempo l’ utilizzo delle proteine a scopo energetico

Proteine

• In quantità MODESTA(un eccesso può stimolare lipogenesi e gluco-neogenesi, con forte impegno epatico)

• TIMING : distribuite nei 3 pasti principali della giornata • SUCCHI DI VERDURE (e FRUTTA) : apportano AA pronti

per l’ assimilazione e l’ utilizzo, senza necessità di digestione

• PROTEINE ANIMALI richiedono molta energia per essere digerite, assimilate ed utilizzate, energia che un paziente oncologico potrebbe non avere (o potrebbe impiegare più utilmente per la guarigione)

• PROTEINE VEGETALI considerare l’ eventuale contenuto di CHO delle fonti proteiche vegetali (es. legumi)

INFIAMMAZIONE-1

• È un processo naturale dell’ organismo, utile per far fronte a ferite, traumatismi, infezioni, etc., una risposta attivata dal corpo per protezione.

• Quando per vari motivi, l’ infiammazione persiste e si cronicizza, si crea un ambiente molto favorevole alla crescita e replicazione delle cellule tumorali (per la presenza di fattori di crescita e della rete di vasi indotta dai macrofagi attivati)

INFIAMMAZIONE-2

• 1865- Virchow R. (padre della patologia cellulare e della medicina sociale) : legame tra tumori e parti del corpo sottoposte ad infiammazione per lesioni croniche

• Il cancro del colon è 10 volte più frequente nelle malattie infiammatorie croniche intestinali come pure il tumore gastrico è più presente nelle infezioni croniche da Helicobacter pylori

• Le cellule tumorali sfruttano i macrofagi attivati a loro favore per la produzione di fattori di crescita e per indurre angiogenesi

• Le molecole infiammatorie prodotte in eccesso inibiscono l’ APOPTOSI delle cellule tumorali.

• L’ infiammazione può arrivare a sregolare/inibire l’ attività del sistema immunitario

• L’ aumentato introito nella nostra alimentazione di acidi grassi della serie omega 6 insieme alla contemporanea riduzione degli omega 3 sta rendendo le membrane delle nostre cellule pro-infiammatorie con un aumento della produzione di mediatori infiammatori a partire dagli omega 6 ed inibizione della produzione di omega 3 a lunga catena (in particolare EPA e DHA) ad attività antinfiammatoria

• I due acidi grassi essenziali acido linoleico ed acido linolenico, capostipiti rispettivamente della serie omega 6 ed omega 3, condividono gli stessi enzimi - desaturasi ed elongasi - per la produzione dei loro derivati

INFIAMMAZIONE-3

Sbilanciamento

NF-kB

INIBITO da:

• Curcumina

• Resveratrolo

• Licopene

• EGCG (epigallocatechingallato)

• Restrizione calorica

STIMOLATO da:

• Cisplatino,Paclitaxel

• Radiazioni ionizzanti

• Raggi UV

• Stress

• Obesità e super- alimentazione

• Alimentazione pro-infiammatoria

RESTRIZIONE CALORICA

• Risale al 1934 la prima osservazione, ad opera di Mary Crowell e Clive McCay della Cornell University, che ratti sottoposti a dieta ipocalorica ma con un normale apporto di micronutrienti vivono piu a lungo (McCay e Crowell . Prolonging the life

span. The Scientific Monthly. 1934;39:405-414.).

• Attualmente, numerosi studi dimostrano che la restrizione calorica non solo è in grado di prolungare anche del 30% la vita di topi e ratti di laboratorio, ma li protegge anche dal cancro.

RESTRIZIONE CALORICA

• Nel 2009 sulla rivista Science viene pubblicato il risultato di una ricerca durata 20 anni su due gruppi di scimmie di cui uno nutrito normalmente e l’altro sottoposto a restrizione calorica associata ad aumento di micronutrienti.

• Dopo 20 anni l’80% degli animali sottoposti a restrizione calorica era ancora in vita contro il 50% del gruppo nutrito normalmente.

(Colman R.J. et al. Science 2009; 325: 201-204.)

RESTRIZIONE CALORICA

• Nelle scimmie a restrizione calorica è stata osservata una marcata riduzione di malattie degenerative, come diabete, malattie cardiovascolari, atrofia cerebrale e tumori.

• L’incidenza di neoplasie, in particolare dell’ adenocarcinoma gastrointestinale, il tumore maligno più frequente nei primati, è risultato inferiore del 50% negli animali sottoposti a restrizione calorica rispetto ai controlli.

(Colman R.J. et al. Science 2009; 325: 201-204.)

I centenari di Okinawa

Hara hachi- bu

ovvero Mangia sino a quando

sei quasi sazio è il detto degli anziani di Okinawa.

RESTRIZIONE CALORICA

• Gli effetti benefici della restrizione calorica si realizzano, almeno in parte, per inibizione delle vie di segnale insulina/IGF-1 e mTOR ed incremento delle sirtuine (che riducono l’attivazione di mTOR)

• La via di segnale mTOR è invece attivata dai nutrienti (glucosio, aminoacidi, ac. grassi), insulina, altri ormoni, fattori di crescita, citochine

• La sregolazione del segnale mTOR comporta inibizione dell’autofagia,( che tende a ridursi anche solo con l’ età), con conseguente aumento di patologie da invecchiamento, quali diabete, e affezioni tumorali (in cui la proteina è iper-regolata) .

RESTRIZIONE CALORICA

• Gli effetti benefici della restrizione calorica si realizzano, almeno in parte, per inibizione delle vie di segnale insulina/IGF-1 e mTOR ed incremento delle sirtuine (che riducono l’attivazione di mTOR)

• La via di segnale mTOR è invece attivata dai nutrienti (glucosio, aminoacidi, ac. grassi), insulina, altri ormoni, fattori di crescita, citochine

• La sregolazione del segnale mTOR comporta inibizione dell’autofagia, (che tende a ridursi anche solo con l’ età), con conseguente aumento di patologie da invecchiamento, quali diabete, e affezioni tumorali (in cui la proteina è iper-regolata) .

RESTRIZIONE CALORICA

• Fra i fattori che inibiscono l’attivita di mTOR, oltre alla restrizione calorica, la riduzione dei segnali insulina/insulin-like-growth factor (IGF-1), la rapamicina ed i suoi analoghi, la metformina e composti naturali fra cui il resveratrolo, la curcumina, epigallo-catechingallato (EGCG), genisteina, indolo-3-carbinolo , quercetina ed altri.

SIRTUINE

• Gruppo di 7 enzimi localizzati nel citoplasma e nel nucleo cellulare in grado di modulare i processi fisiologici cellulari in condizioni di stress.

• La restrizione calorica promuove la sopravvivenza cellulare mediante induzione di sirtuine ed in particolare di SIRT1

• L’attivazione di SIRT1 deacetila i fattori di trascrizione HIF1-alfa (Hypoxia Inducible Factor) e NF-kB causandone l’inibizione. Morris BJ. Free Radic Biol Med 2013; 56:133-171

Stress Ossidativo

• Non esiste infiammazione senza stress ossidativo (anche se può verificarsi stress ossidativo in

assenza di infiammazione)

• L’ infiammazione amplifica gli effetti dello stress ossidativo ed è la principale fonte di stress ossidativo nell’ organismo

Stress Ossidativo e tumore

• Il microambiente tumorale è ricco di ROS (Reactive Oxigen Species), mediatori dell’infiammazione, cellule del sistema immunitario, ormoni, fattori di crescita e di sopravvivenza, la maggior parte dei quali sono attivati da cellule mesenchimali e infiammatorie.

• Lo stress ossidativo a sua volta induce attivazione aspecifica del sistema immunitario con un’ eccessiva produzione di citochine infiammatorie, che a loro volta possono aumentare la produzione di ROS (Mantovani G et al., 2002)

ANTIOSSIDANTI

Agenti - chimicamente eterogenei tra loro (enzimi, vitamine, sostanze simil-

vitaminiche, oligoelementi, etc.) in grado di prevenire o annullare l’ azione , tipicamente ossidante, delle specie chimiche reattive (SCR)

Iorio & Balestrieri, Trattato Italiano di Medicina di Laboratorio

Piccin, Padova - 2009

CELLFOOD

• CellfoodTM (CF, NuScience Corporation, CA, USA) è un integratore naturale contenente 78 oligoelementi, 34 enzimi e 17 amminoacidi, sospesi in una soluzione colloidale di solfato di deuterio (formula Everett Storey).

• E’ stato evidenziato che CF ha attivita antiossidante in vitro [Benedetti et al., 2011] e che aumenta il consumo di ossigeno e la produzione mitocondriale di ATP in cellule endoteliali in coltura [Ferrero et al., 2011].

Acidosi tissutale nei tumori

• Il metabolismo glicolitico della cellula tumorale, di tipo anaerobio, produce molto acido lattico che acidifica l’ ambiente circostante, favorendo per un meccanismo di ipossia e infiammazione la propagazione del tumore.

• Acidità ed ipossia, se elevate rendono il tumore più aggressivo

• Gli alimenti di origine animale sono più acidificanti degli alimenti vegetali

Grassi : nemici o amici ?

Lipidomica : FAT PROFILE

Studia la composizione in ACIDI GRASSI delle membrane cellulari, il cui disequilibrio può portare a :

Alterazione degli scambi intra-extracellulari

Alterate presenza e funzione di recettori specifici

Danni da perossidazione lipidica e da radicali liberi

Utilizzo anomalo o ridotto di ATP

INFIAMMAZIONE persistente

Fornisce consigli dietetici “su misura” per il

riequilibrio degli acidi grassi di membrana

riduzione dell’ “infiammazione

da cibo”

Lipidomica in oncologia

• Valutare lo stato nutrizionale del soggetto

• Individuare l’ attivazione di “piste infiammatorie“ nei vari tessuti/organi e correggerle con una specifica nutrizione ed eventuale integrazione

• Valutare lo stress radicalico (trans-insaturi)

• Valutare eventuali squilibri lipidici e lo stress radicalico prima e dopo le terapie oncologiche

• Personalizzare la terapia nutraceutica da affiancare ai trattamenti chemio/radioterapici

Lipidomica in oncologia

“Marker tumorali” di membrana :

• ACIDO ARACHIDONICO aumentato

• DGLA ridotto

• Rapporto SATURI /MONOINSATURI aumentato

• ACIDO PALMITICO, PALMITOLEICO, VACCENICO spesso aumentati

• Carenza di OMEGA 3, in particolare di DHA (resolvine)

• Rapporto OMEGA 6/OMEGA3 aumentato

ANGIOGENESI

• Una cellula trasformata non prolifera, ne acquisisce carattere invasivo e metastatico se il microambiente circostante non e favorevole e non si sviluppano nuovi vasi (neoangiogenesi) (Hanahan D. e Weinberg R.A. Hallmarks of Cancer. The next generation. Cell. 2011;144:646-674.)

• Angiogenina molecola prodotta dal tumore per favorire la formazione di nuovi vasi

• Angiostatina (es. bevacizumab-Avastin per tumori colon ed ovaie)

• Alimenti antiangiogenici : curcuma, tè verde, funghi, frutti di bosco (mirtilli), crucifere

• Piante antiangiogeniche : orthosifon (noto anche come tè di Java)

POLIAMMINE

• PUTRESCINA – SPERMINA – SPERMIDINA

• Sono fattori di crescita cellulare che possono essere prodotte per sintesi endogena (a partire dall’ aminoacido arginina nell’ambito dei processi di riparazione tissutale) o introdotte con alcuni alimenti

• Vengono prodotte anche dai batteri putrefattivi, presenti in percentuale elevata nel colon di soggetti che mangiano abitualmente proteine animali

POLIAMMINE

Attenzione agli ALIMENTI che contengono poliammine:

• Cibi fermentati (crauti, miso, etc.)

• Alcuni frutti : AGRUMI (in particolare arance, non nei limoni) – ANANAS – BANANE – KIWI

• Alcuni ORTAGGI A FRUTTO : pomodoro, melanzane, peperoni

• Molluschi bivalvi

DA USARE QUOTIDIANAMENTE

• Prezzemolo (apigenina – inibizione angiogenesi) • Sedano (apigenina- – inibizione angiogenesi) • Curcuma • Cannella • Tè lapacho e tè di Java • Germogli di cereali, legumi, piante • Crucifere (meglio cotte) • Olio extravergine di oliva (olio di lino/cocco previa analisi lipidi di

membrana) • Erbe aromatiche : rosmarino, origano, menta, timo, salvia, alloro, basilico • Zenzero • Alimenti prebiotici (inulina) • Verdure a foglia verde • Aglio e cipolla • Frutti di bosco e melagrane (in stagione) • Noci, nocciole (previa analisi lipidi di membrana)

ALCOOL

• Un consumo elevato è stato messo in relazione con tumore di : esofago – fegato – seno – colon retto

• Rischio aumentato dalla concomitanza di infezione da virus dell’ epatite B e C

• Viene metabolizzato dal fegato in acetaldeide ( carcinogena)

• Attiva il fattore di trascrizione nucleare NF-kB

• Aumenta l’ assorbimento del benzopirene del fumo di sigaretta

• Acetilando il DNA, potrebbe favorire l’ attivazione di oncogeni

Alimentazione peri-chemioterapia

• Obiettivi : ridurre gli effetti collaterali, potenziare gli effetti terapeutici del chemioterapico, proteggere il DNA delle cellule sane dalla chemioterapia

• Nelle 24-48 ore che precedono l’ infusione restrizione calorica (alimentazione liquida vegetale : succhi e brodi di verdure)

• Il giorno dell’ infusione alimentazione ad alto impatto glicemico (carboidrati raffinati, frutta zuccherina, succhi di frutta)

• Il giorno successivo : restrizione calorica • A seguire : alimentazione chetogenica (ricca di grassi, CHO < 50

g/die) - Changhan Lee et al. “Fasting Cycles Retard Growth of Tumors and Sensitize a Range of Cancer Cell Types to Chemotherapywww.ScienceTranslationalMedicine.org - 2012 Vol 4 Issue 124 124ra27

- F. M. Safdie, T. Dorff, D. Quinn, L. Fontana, M. Wei, C. Lee, P. Cohen, V. D. Longo, Fasting and cancer treatment in humans: A case series report. Aging 1, 988–1007 (2009).

ATTIVITA’ FISICA

• La sedentarietà deprime il sistema immunitario ed è pro-infiammatoria (elevati livelli di prostaglandine)

• Le donne sedentarie hanno livelli più elevati nel sangue di estrogeni ed insulina (entrambi favoriscono il tumore del seno) oltre ad una più elevata percentuale di tessuto adiposo, e conseguente aumento dell’ infiammazione.

ATTIVITA’ FISICA

• Riduce la cardiotossicità di alcuni chemioterapici, come il trastuzumab e la doxorubicina

• Libera endorfine con miglioramento dell’ umore

• Riduce la fatigue e la debolezza indotta dalla chemioterapia e dalla malattia stessa

• Camminata veloce – Yoga (5 tibetani) - Qi Gong

Sappiamo bene che ciò che facciamo

non è che una goccia nell'oceano.

Ma se questa goccia non ci fosse,

all'oceano mancherebbe. Madre Teresa di Calcutta

Sorridete...

Ho finito !