3za med pass remoto-leggenda di romolo e remo

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La leggenda

di Romolo e

Remo

• Vicino le rive del Tevere, in una povera capanna, abitavano un vecchio pastore e sua moglie: Fàustolo e Laurenzia. Una sera Fàustolo sedeva stanco sulla porta della capanna mentre Laurenzia, preparava lo scarso cibo serale.

La capanna di Faustolo e Laurenzia...

• All'improvviso, dal bosco, s'intese un fruscio, e laggiù, verso il fiume, un'ombra scura scivolò fino alla riva...Faùstolo pensò di andare a vedere cosa fosse successo, disse alla moglie di aspettarlo e avanzò cauto verso la riva del Tevere. Per le piogge recenti, il fiume era allagato nei campi ed il terreno era cosparso di larghe pozze di acqua.

La lupa...nel buio...sulla riva del Tevere.

• In una di quelle pozze, ai piedi di un albero, Fàustolo vide una lupa enorme, sdraiata su un fianco e due bambini che si nutrivano del suo latte.Credeva di sognare. Si ritirò pian piano, e tornò alla capanna dove iniziò a raccontare alla moglie incredula della lupa che allattava i due gemelli poi la prese per un braccio e la trascinò fuori verso il fiume.

La lupa sdraiata allattando i gemelli...

Poco dopo i due piccoli trovatelli, riposavano al caldo, nella capanna di Fàustolo e Laurenzia dove crebberopresto e in pochi anni diventarono due ragazzi forti, un pò selvaggi ma buoni.Fàustolo li aveva chiamati Romolo e Remo; ed essi lo rispettavano come un padre, ogni giorno si spingevano più lontano dalla capanna, in cerca di nuove avventure...

Romolo, Remo e Faustolo...

• La leggenda vuole invece che, una volta cresciuti, Romolo e Remo conobbero la loro storia, allora ritornarono ad Albalonga, punirono il crudele Amulio e liberarono il nonno Numitore.

I dintorni di Albalonga...

Ottenuto, poi, da lui il permesso, lasciarono Albalonga e si recarono sulla riva del Tevere, dove erano cresciuti, per fondare una nuova città.

Il territorio della futura ROMA...Il Tevere e i sette colli.

• Ma chi dei due le avrebbe dato il nome? Decisero di osservare il volo degli uccelli: avrebbe dato il nome alla città chi ne avesse visti in maggior numero. La fortuna favorì Romolo, il quale prese un aratro e, sul Colle Palatino, tracciò un solco per segnare la cinta della città, che da lui fu detta Roma.

Romolo tracciando il solco...

• La nascita della nuova città segnò, purtroppo, la fine della vita di Remo. Era stato stabilito che nessuno, per nessuna ragione, poteva passare al di là del solco senza il permesso del capo. Ma Remo, invidioso, oppure per burla, lo oltrepassòcon un salto e, ridendo, esclamò: -Guarda com'è facile!

Remo saltando il solco...

Romolo, pieno d'ira, si scagliò contro Remo e, impugnata la spada, lo uccise, esclamando che chiunque avesse offeso il nome di Roma doveva morire. Romolo, rimasto solo, governò la città in modo saggio, poi un giorno, durante un temporale, egli scomparve, rapito in cielo dal dio Marte.

Mausoleo di Romolo

Avete visto i verbi in rosso? Eccoli qua! Leggete... provate a trovare l’infinito.

• S’intese-scivolò-pensò-disse-avanzò-vide-si ritirò-tornò-iniziò-prese-trascinò-crebbero-diventarono-conobbero-ritornarono-punirono-liberarono-lasciarono-decisero-favorì-tracciò-fu-segnò-oltrepassò-esclamò-si scagliò-uccise-governò-scomparve.

Sì,si tratta di un tempo passato: il passato remoto! Ma...quando si usa?

In azioni lontane nel tempo.

Azioni storiche.

Azioni non unite al presente.

Per dimostrare disinteresse, al posto del passato

prossimo (per dimostrare la lontananza emotiva)

Per scrivere fiabe, racconti.

Si usa poco nella lingua parlata, tranne poche parti

del centro e meridione italiano.

Verbo AVERE al passato remoto:

Ebbi

Avesti

Ebbe

Avemmo

Aveste

Ebbero

Verbo ESSERE al passato remoto:

• Fui

• Fosti

• Fu

• Fummo

• Foste

• Furono

E Ora....prendiamo

il libro!

Che... Pensavate che

era finita qua?...

Eh...no, appena

abbiamo cominciando!

In bocca al lupo!

Matteriale didattico prodotto dall’insegnante: La’ Campana